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17 equazioni che hanno cambiato il mondo

26 Ago

Nel 2013 Ian Stewart, professore emerito di matematica presso l’università di Warwick, ha pubblicato un libro molto interessante e che consiglio a tutti di leggere, almeno per chi non ha problemi con l’inglese. Come da titolo di questo articolo, il libro si intitola “Alla ricerca dello sconosciuto: 17 equazioni che hanno cambiato il mondo”.

Perchè ho deciso di dedicare un articolo a questo libro?

In realtà, il mio articolo, anche se, ripeto, è un testo che consiglio, non vuole essere una vetrina pubblicitaria a questo testo, ma l’inizio di una riflessione molto importante. Queste famose 17 equazioni che, secondo l’autore, hanno contribuito a cambiare il mondo che oggi conosciamo, rappresentano un ottimo punto di inizio per discutere su alcune importanti relazioni scritte recentemente o, anche, molti secoli fa.

Come spesso ripetiamo, il ruolo della fisica è quello di descrivere il mondo, o meglio la natura, che ci circonda. Quando i fisici fanno questo, riescono a comprendere perchè avviene un determinato fenomeno e sono altresì in grado di “predirre” come un determinato sistema evolverà nel tempo. Come è possibile questo? Come è noto, la natura ci parla attraverso il linguaggio della matematica. Modellizare un sistema significa trovare una o più equazioni che  prendono in considerazione i parametri del sistema e trovano una relazione tra questi fattori per determinare, appunto, l’evoluzione temporale del sistema stesso.

Ora, credo che sia utile partire da queste 17 equzioni proprio per riflettere su alcuni importanti risultati di cui, purtroppo, molti ignorano anche l’esistenza. D’altro canto, come vedremo, ci sono altre equazioni estremanete importanti, se non altro per le loro conseguenze, che vengono studiate a scuola senza però comprendere la potenza o le implicazioni che tali risultati hanno sulla natura.

Senza ulteriori inutili giri di parole, vi presento le 17 equazioni, ripeto secondo Stewart, che hanno cambiato il mondo:

Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo secondo Ian Stewart

Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo secondo Ian Stewart

Sicuramente, ognuno di noi, in base alla propria preparazione, ne avrà riconosciute alcune.

Passiamo attraverso questa lista per descrivere, anche solo brevemente, il significato e le implicazioni di questi importanti risultati.

Teorema di Pitagora

Tutti a scuola abbiamo appreso questa nozione: la somma dell’area dei quadrati costruiti sui cateti, è pari all’area del quadrato costruito sull’ipotenusa. Definizione semplicissima, il più delle volte insegnata come semplice regoletta da tenere a mente per risolvere esercizi. Questo risultato è invece estremamente importante e rappresenta uno dei maggiori assunti della geometria Euclidea, cioè quella che tutti conoscono e che è relativa al piano. Oltre alla tantissime implicazioni nello spazio piano, la validità del teorema di Pitagora rappresenta una prova indiscutibile della differenza tra spazi euclidei e non. Per fare un esempio, questo risultato non è più vero su uno spazio curvo. Analogamente, proprio sfruttando il teorema di Pitagora, si possono fare misurazioni sul nostro universo, parlando proprio di spazio euclideo o meno.

 

Logaritmo del prodotto

Anche qui, come riminescenza scolastica, tutti abbiamo studiato i logaritmi. Diciamoci la verità, per molti questo rappresentava un argomento abbastanza ostico e anche molto noioso. La proprietà inserita in questa tabella però non è affatto banale e ha avuto delle importanti applicazioni prima dello sviluppo del calcolo informatizzato. Perchè? Prima dei moderni calcolatori, la trasformazione tra logaritmo del prodotto e somma dei logaritmi, ha consentito, soprattutto in astronomia, di calcolare il prodotto tra numeri molto grandi ricorrendo a più semplici espedienti di calcolo. Senza questa proprietà, molti risultati che ancora oggi rappresentano basi scientifiche sarebbero arrivati con notevole ritardo.

 

Limite del rapporto incrementale

Matematicamente, la derivata di una funzione rappresenta il limite del rapporto incrementale. Interessante! Cosa ci facciamo? La derivata di una funzione rispetto a qualcosa, ci da un’indicazione di quanto quella funzione cambi rispetto a quel qualcosa. Un esempio pratico è la velocità, che altro non è che la derivata dello spazio rispetto al tempo. Tanto più velocemente cambia la nostra posizione, tanto maggiore sarà la nostra velocità. Questo è solo un semplice esempio ma l’operazione di derivata è uno dei pilastri del linguaggio matematico utilizzato dalla natura, appunto mai statica.

 

Legge di Gravitazione Universale

Quante volte su questo blog abbiamo citato questa legge. Come visto, questa importante relazione formulata da Newton ci dice che la forza agente tra due masse è direttamente proporzionale al prodotto delle masse stesse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. A cosa serve? Tutti i corpi del nostro universo si attraggono reciprocamente secondo questa legge. Se il nostro Sistema Solare si muove come lo vediamo noi, è proprio per il risultato delle mutue forze agenti sui corpi, tra le quali quella del Sole è la componente dominante. Senza ombra di dubbio, questo è uno dei capisaldi della fisica.

 

Radice quadrata di -1

Questo è uno di quei concetti che a scuola veniva solo accennato ma che poi, andando avanti negli studi, apriva un mondo del tutto nuovo. Dapprima, siamo stati abituati a pensare ai numeri naturali, agli interi, poi alle frazioni infine ai numeri irrazionali. A volte però comparivano nei nostri esercizi le radici quadrate di numeri negativi e semplicemente il tutto si concludeva con una soluzione che “non esiste nei reali”. Dove esiste allora? Quei numeri non esistono nei reali perchè vivono nei “complessi”, cioè in quei numeri che arrivano, appunto, da radici con indice pari di numeri negativi. Lo studio dei numeri complessi rappresenta un importante aspetto di diversi settori della conoscenza: la matematica, l’informatica, la fisica teorica e, soprattutto, nella scienza delle telecomunicazioni.

 

Formula di Eulero per i poliedri

Questa relazione determina una correlazione tra facce, spigoli e vertici di un poliedro cioè, in parole semplici, della versione in uno spazio tridimensionale dei poligoni. Questa apparentemente semplice relazione, ha rappresentato la base per lo sviluppo della “topologia” e degli invarianti topologici, concetti fondamentali nello studio della fisica moderna.

 

Distribuzione normale

Il ruolo della distribuzione normale, o gaussiana, è indiscutibile nello sviluppo e per la comprensione dell’intera statistica. Questo genere di curva ha la classica forma a campana centrata intorno al valore di maggior aspettazione e la cui larghezza fornisce ulteriori informazioni sul campione che stiamo analizzando. Nell’analisi statistica di qualsiasi fenomeno in cui il campione raccolto sia statisticamente significativo e indipendente, la distribuzione normale ci fornisce dati oggettivi per comprendere tutti i vari trend. Le applicazioni di questo concetto sono praticametne infinite e pari a tutte quelle situazioni in cui si chiama in causa la statistica per descrivere un qualsiasi fenomeno.

 

Equazione delle Onde

Questa è un’equazione differenziale che descrive l’andamento nel tempo e nello spazio di un qualsiasi sistema vibrante o, più in generale, di un’onda. Questa equazione può essere utilizzata per descrivere tantissimi fenomeni fisici, tra cui anche la stessa luce. Storicamente poi, vista la sua importanza, gli studi condotti per la risoluzione di questa equazione differenziale hanno rappresentato un ottimo punto di partenza che ha permesso la risoluzione di tante altre equazioni differenziali.

 

Trasformata di Fourier

Se nell’equazione precedente abbiamo parlato di qualcosa in grado di descrivere le variazioni spazio-temporali di un’onda, con la trasformata di Fourier entriamo invece nel vivo dell’analisi di un’onda stessa. Molte volte, queste onde sono prodotte dalla sovrapposizione di tantissime componenti che si sommano a loro modo dando poi un risultato finale che noi percepiamo. Bene, la trasformata di Fourier consente proprio di scomporre, passatemi il termine, un fenomeno fisico ondulatorio, come ad esempio la nostra voce, in tante componenti essenziali più semplici. La trasformata di Fourier è alla base della moderna teoria dei segnali e della compressione dei dati nei moderni cacolatori.

 

Equazioni di Navier-Stokes

Prendiamo un caso molto semplice: accendiamo una sigaretta, lo so, fumare fa male, ma qui lo facciamo per scienza. Vedete il fumo che esce e che lentamente sale verso l’alto. Come è noto, il fumo segue un percorso molto particolare dovuto ad una dinamica estremamente complessa prodotta dalla sovrapposizione di un numero quasi infinito di collissioni tra molecole. Bene, le equazioni differenziali di Navier-Stokes descrivono l’evoluzione nel tempo di un sistema fluidodinamico. Provate solo a pensare a quanti sistemi fisici includono il moto di un fluido. Bene, ad oggi abbiamo solo delle soluzioni approssimate delle equazioni di Navier-Stokes che ci consentono di simulare con una precisione più o meno accettabile, in base al caso specifico, l’evoluzione nel tempo. Approssimazioni ovviamente fondamentali per descrivere un sistema fluidodinamico attraverso simulazioni al calcolatore. Piccolo inciso, c’è un premio di 1 milione di dollari per chi riuscisse a risolvere esattamente le equazioni di Navier-Stokes.

 

Equazioni di Maxwell

Anche di queste abbiamo più volte parlato in diversi articoli. Come noto, le equazioni di Maxwell racchiudono al loro interno i più importanti risultati dell’elettromagnetismo. Queste quattro equazioni desrivono infatti completamente le fondamentali proprietà del campo elettrico e magnetico. Inoltre, come nel caso di campi variabili nel tempo, è proprio da queste equazioni che si evince l’esistenza di un campo elettromagnetico e della fondamentale relazione tra questi concetti. Molte volte, alcuni soggetti dimenticano di studiare queste equazioni e sparano cavolate enormi su campi elettrici e magnetici parlando di energia infinita e proprietà che fanno rabbrividire.

 

La seconda legge della Termodinamica

La versione riportata su questa tabella è, anche a mio avviso, la più affascinante in assoluto. In soldoni, la legge dice che in un sistema termodinamico chiuso, l’entropia può solo aumentare o rimanere costante. Spesso, questo che è noto come “principio di aumento dell’entropia dell’universo”, è soggetto a speculazioni filosofiche relative al concetto di caos. Niente di più sbagliato. L’entropia è una funzione di stato fondamentale nella termodinamica e il suo aumento nei sistemi chiusi impone, senza mezzi termini, un verso allo scorrere del tempo. Capite bene quali e quante implicazioni questa legge ha avuto non solo nella termodinamica ma nella fisica in generale, tra cui anche nella teoria della Relatività Generale di Einstein.

 

Relatività

Quella riportata nella tabella, se vogliamo, è solo la punta di un iceberg scientifico rappresentato dalla teoria della Relatività, sia speciale che generale. La relazione E=mc^2 è nota a tutti ed, in particolare, mette in relazione due parametri fisici che, in linea di principio, potrebbero essere del tutto indipendenti tra loro: massa ed energia. Su questa legge si fonda la moderna fisica degli acceleratori. In questi sistemi, di cui abbiamo parlato diverse volte, quello che facciamo è proprio far scontrare ad energie sempre più alte le particelle per produrne di nuove e sconosciute. Esempio classico e sui cui trovate diversi articoli sul blog è appunto quello del Bosone di Higgs.

 

Equazione di Schrodinger

Senza mezzi termini, questa equazione rappresenta il maggior risultato della meccanica quantistica. Se la relatività di Einstein ci spiega come il nostro universo funziona su larga scala, questa equazione ci illustra invece quanto avviene a distanze molto molto piccole, in cui la meccanica quantistica diviene la teoria dominante. In particolare, tutta la nostra moderna scienza su atomi e particelle subatomiche si fonda su questa equazione e su quella che viene definita funzione d’onda. E nella vita di tutti i giorni? Su questa equazione si fondano, e funzionano, importanti applicazioni come i laser, i semiconduttori, la fisica nucleare e, in un futuro prossimo, quello che indichiamo come computer quantistico.

 

Teorema di Shannon o dell’informazione

Per fare un paragone, il teorema di Shannon sta ai segnali così come l’entropia è alla termodinamica. Se quest’ultima rappresenta, come visto, la capicità di un sistema di fornire lavoro, il teorema di Shannon ci dice quanta informazione è contenuta in un determinato segnale. Per una migliore comprensione del concetto, conviene utilizzare un esempio. Come noto, ci sono programmi in grado di comprimere i file del nostro pc, immaginiamo una immagine jpeg. Bene, se prima questa occupava X Kb, perchè ora ne occupa meno e io la vedo sempre uguale? Semplice, grazie a questo risultato, siamo in grado di sapere quanto possiamo comprimere un qualsiasi segnale senza perdere informazione. Anche per il teorema di Shannon, le applicazioni sono tantissime e vanno dall’informatica alla trasmissione dei segnali. Si tratta di un risultato che ha dato una spinta inimmaginabile ai moderni sistemi di comunicazione appunto per snellire i segnali senza perdere informazione.

 

Teoria del Caos o Mappa di May

Questo risultato descrive l’evoluzione temporale di un qualsiasi sistema nel tempo. Come vedete, questa evoluzione tra gli stati dipende da K. Bene, ci spossono essere degli stati di partenza che mplicano un’evoluzione ordinata per passi certi e altri, anche molto prossimi agli altri, per cui il sistema si evolve in modo del tutto caotico. A cosa serve? Pensate ad un sistema caotico in cui una minima variazione di un parametro può completamente modificare l’evoluzione nel tempo dell’intero sistema. Un esempio? Il meteo! Noto a tutti è il cosiddetto effetto farfalla: basta modificare di una quantità infinitesima un parametro per avere un’evoluzione completamente diversa. Bene, questi sistemi sono appunto descritti da questo risultato.

 

Equazione di Black-Scholes

Altra equazione differenziale, proprio ad indicarci di come tantissimi fenomeni naturali e non possono essere descritti. A cosa serve questa equazione? A differenza degli altri risultati, qui entriamo in un campo diverso e più orientato all’uomo. L’equazione di Black-Scholes serve a determinare il prezzo delle opzioni in borsa partendo dalla valutazione di parametri oggettivi. Si tratta di uno strumento molto potente e che, come avrete capito, determina fortemente l’andamento dei prezzi in borsa e dunque, in ultima analisi, dell’economia.

 

Bene, queste sono le 17 equazioni che secondo Stewart hanno cambiato il mondo. Ora, ognuno di noi, me compreso, può averne altre che avrebbe voluto in questa lista e che reputa di fondamentale importanza. Sicuramente questo è vero sempre ma, lasciatemi dire, questa lista ci ha permesso di passare attraverso alcuni dei più importanti risultati storici che, a loro volta, hanno spinto la conoscenza in diversi settori. Inoltre, come visto, questo articolo ci ha permesso di rivalutare alcuni concetti che troppo spesso vengono fatti passare come semplici regolette non mostrando la loro vera potenza e le implicazioni che hanno nella vita di tutti i giorni e per l’evoluzione stessa della scienza.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Due parole sulla stampa in 3D

5 Giu

Diversi utenti mi hanno contattato per avere un approfondimento sulle stampanti 3D. Oggi come oggi, questo tipo di tecnologia e’ entrato pesantemente nella nostra vita e tutti noi, almeno una volta, abbiamo sentito parlare di questa tecnologia anche se, a volte, si ignora completamente il processo realizzativo alla base di questi nuovi strumenti.

Se provate a cercare in rete, trovate una definizione della stampa 3D molto semplice: si tratta dell’evoluzione naturale della classica stampa in 2D, utilizzata pero’ per realizzare oggetti reali in materiali diversi.

Personalmente, trovo questa definizione molto semplicistica e assolutamente riduttiva. Perche’? Semplice, non possiamo confrontare una stampa 2D con una 3D proprio perche’ relativa ad una concezione di realizzazione estremamente diversa. Detto molto semplicemente, sarebbe come voler paragonare la pittura con la scultura, parlando di quest’ultima come la naturale evoluzione della prima.

Cerchiamo di andare con ordine e capire meglio le basi di questo processo. Se nella stampa 2D possiamo riprodurre su un foglio di carta una qualsiasi immagine, in quella 3D il prodotto finale ara’ un oggetto solido, reale e tridimensionale. Un esempio? Disegnate al pc una tazza. Se stampate il vostro disegno con una normale stampante avrete la riproduzione di quell’immagine appiattita su una superficie. Utilizzando invece una stampante 3D il vostro risultato sara’ una vera e propria tazza che potete vedere, toccare e, perche’ no, anche utilizzare.

Solo fino a qualche anno fa, un processo del genere sarebbe stato considerato fantascientifico e, se ci avviciniamo ai giorni nostri, retaggio di costosi macchinari riservati alle aziende piu’ grandi. Oggi invece la tecnologia della stampa 3D e’ divenuta “quasi” di uso comune grazie alla notevole contrazione dei prezzi di queste stampanti, risultato di massicci investimenti fatti da numerose compagnie pubbliche e private.

Pensate stia scherzando? Facendo una ricerca su internet, cominciate a trovare stampanti in grado di riprodurre oggetti fino a decine di centimetri per lato, ad un prezzo inferiore ai 1000 euro. Pensate sia ancora tanto? Nel giro di pochissimi anni, i prezzi di questi dispositivi si sono ridotti in media di un fattore dieci. Come anticipato, questo e’ stato possibile grazie ai notevoli investimenti fatti nel settore ricerca sia pubblico che privato. Per darvi una stima, il prezzo delle azioni delle maggiori case costrttrici di questi dispositivi e’ cresciuto fino a cinque volte facendo riconoscere queste aziende tra le migliori nei listini di borsa.

Visto il sicuro interesse in questi dispositivi, cerchiamo ora di capire meglio come avviene il processo realizzativo di un oggetto a tre dimensioni.

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Come potete facilmente immaginare, le tecniche realizzative utilizzate sono diverse ma per comprendere il meccanismo in modo semplice, concentriamoci su quello maggiormente utilizzato e piu’ intuitivo. Come nelle stampanti tradizionali, ci sono delle cartucce contenenti il materiale con cui sara’ realizzato il nostro oggetto. Nella versione piu’ comune, questo materiale sara’ ABS o PLA, due polimeri che per semplicita’ possiamo immaginare come delle plastiche. Normalmente le cartucce contengono questi materiali in forma di polvere o di fili.

Bene, abbiamo il materiale nelle cartucce, poi? Vi ricordate le vecchie stampanti che imprimevano una riga alla volta sul foglio che via via veniva portato avanti? Il processo e’ molto simile a questo. Nella stampa 3D l’oggetto viene realizzato per strati paralleli che poi crescono verso l’alto per realizzare i particolari del corpo che vogliamo stampare. L’esempio classico che viene fatto in questi casi e’ quello dei mattoncini dei LEGO. Strato per strato costruite qualcosa “attaccando” tra loro i vari pezzi. Nella stampa 3D ogni strato viene depositato sull’altro con un processo a caldo o di incollaggio a volte mediante l’ausilio di un materiale di supporto.

Compreso il processo alla base, la prima domanda da porci e’ relativa alla risoluzione di queste stampanti. In altre parole, quanto sono precisi i pezzi che posso realizzare? A differenza della stampa 2D, in questo caso dobbiamo valutare anche la precisione di costruzione verticale. Per quanto riguarda il piano orizzontale, la risoluzione della stampa dipende dalla “particella” di materiale che viene depositata. In verticale invece, come facilmente immaginabile, la precisione del pezzo dipendera’ dallo spessore dello strato che andate a depositare. Piu’ lo strato e’ sottile, maggiore sara’ la risoluzione della vostra stampa. Normalmente, per darvi qualche numero, parliamo di risoluzioni verticali dell’ordine del decimo di millimetro.

A questo punto, abbiamo capito piu’ o meno come funzionano queste stampanti, abbiamo visto che i prezzi sono in forte calo ma la domanda principale resta sempre la stessa: cosa ci facciamo con queste stampanti? In realta’, la risposta a questa domanda potrebbe essere semplicemente “tantissimo”. Cerco di spiegarmi meglio. Le stampanti 3D sono gia’ utilizzate e sotto attento studio di ricerca per il loro utilizzo nei piu’ svariati settori.

Qualche esempio?

Prima di tutto per le aziende che si occupano della realizzazione dei protitipi o di produzione su grande scala di oggetti di forma piu’ o meno complessa. In questo caso vi riporto direttamente la mia esperienza in questo settore. Ai Laboratori Nazionali di Frascati disponiamo di una stampante 3D con una buona risoluzione per la stampa di oggetti in ABS. Cosa ci facciamo? Moltissime parti dei rivelatori di particelle possono essere stampati direttamente in 3D saltando tutta la difficile fase della realizzazione con macchine utensili. Inoltre, ricorrere alla stampa 3D, anche solo in fase prototipale, consente di poter valutare al meglio la correttezza dell’oggetto pensato e la sua funzionalita’ nei diversi settori.

Oltre a queste applicazioni, le stampanti 3D possono essere utilizzate in medicina forense per la ricostruzione di prove danneggiate, in oreficeria, nel settore medico per la ricostruzione ossea, in paleontologia per la preparazione di modelli in scala di parti rinvenute e cosi’ via per moltissimi settori in cui la stampa 3D puo’ velocizzare notevolmente il processo realizzativo ma soprattutto con costi molto contenuti rispetto alla lavorazione classica.

Oggi come oggi, la ricerca in questo settore e’ fortemente orientata allo studio dell’utilizzo di materiali piu’ disparati. Per darvi qualche idea si va dal tessuto osseo alle plastiche, dalla roccia all’argilla e cosi’ via. Come potete capire immediatamente, piu’ materiali si riescono ad utilizzare, maggiori sono i settori interessati in questi prodotti.

Anche se poco noto al grande pubblico, in rete ci sono gia’ moltissimi siti e forum che si occupano di scambio open source di modelli 3D da stampare o anche solo di stampa su commissione conto terzi. Se ripensiamo al paragone con le stampanti classiche, se in questo caso bastava una qualsiasi immagine, per utilizzare una stampante 3D e’ necessario realizzare un modello tridiemnsionale da dare in pasto alla stampante. Per poter far questo ci sono ovviamente potenti software CAD ma anche tanti programmi gratuiti piu’ semplici gia’ scaricabili dalla rete.

Alla luce di quanto discusso, sicuramente il discorso sulle stampanti 3D e’ destinato ancora a crescere. In un futuro non troppo lontano, potremmo avere a disposizione strumenti domestici per realizzare l’oggetto che desideriamo. Inutile nascondere che questo qualche sospetto potrebbe destarlo. Solo pochi mesi fa si e’ molto discusso del progetto di una pistola in plastica perfettamente funzionante ed in grado di uccidere realizzabile con una stampante 3D ed i cui progetti erano finiti in rete. A parte questo “particolare”, quello delle stampanti 3D e’ sicuramente un mercato destinato a crescere e su cui moltissime aziende stanno fortemente puntando.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Italia sotto attacco chimico in queste ore!

13 Mag

Sveglia! Sveglia! Italiani, esseri umani, tutti voi che ancora non volete credere al complotto mondiale sulle scie chimiche dovete SVEGLIARVI!

Perche’? Cosa e’ successo? Hanno finalmente trovato la prova inconfutabile dell’esistenza delle scie chimiche? Non mi dire che sono riusciti a scoprire il complotto che da anni io, i miei amici scienziati, i Massoni, i Carbonari e il Nuovo Ordine Mondiale stiamo astutamente portando avanti con aerei di linea, in pieno giorno senza pero’ farci scoprire?

Cerchiamo di andare con ordine e capire cosa bolle nella pentola complottista in queste ultime ore.

Un nostro caro amico mi ha segnalato un articolo comparso ieri su alcuni siti complottisti dal titolo “Italia sotto attacco chimico in queste ore!”. Perche’ mai dovremmo essere sotto attacco chimico? La prova “inconfutabile” (anche in questo caso) sarebbe questa immagine satellitare:

Immagine satellitare dell'Italia

Immagine satellitare dell’Italia

Come vedete, si tratta di una foto dell’Italia, come se ne vedono a decine ogni giorno, in cui compare una certa nuvolosita’ sparsa e alcune scie di condensazione (che ci volete fare, io continuo a chiamarle cosi’).

Leggendo l’articolo si leggono cose veramente grottesche:

Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO

Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO – See more at: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/05/italia-sotto-attacco-chimico-in-queste-ore.html#sthash.SJuKhBgg.dpuf
Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO – See more at: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/05/italia-sotto-attacco-chimico-in-queste-ore.html#sthash.SJuKhBgg.dpuf

Copertura artificiale? Perche’? Non capisco chi dovrebbe dire che la copertura e’ artificiale. A parte questo, la copertura e’ creata da “aerei NATO”! Ora voi spiegatemi perche’ dovrebbe essere creata proprio da aerei NATO. Chi lo dice? Perche’ si fanno queste affermazioni? Capite bene la tecnica di questi signori: si mettono qui e li dei termini che fanno scattare la famosa molla nella testa delle persone e il gioco e’ fatto. Guardando questa immagine, avrei potuto dirvi che si vedono le scie lasciate dalla slitta di Babbo Natale che passeggia fuori stagione. La mia affermazione avrebbe la stessa valenza di quella che vi ho riportato.

Andiamo avanti nell’articolo:

Tutto il territorio nazionale e’ attualmente sotto una cappa chimica artificiale altamente tossica.Persone che soffrono di problemi respiratori ed asma potrebbero essere esposti a gravi conseguenze.Ci segnalano sintomi come dolori articolari difficolta’ respiratorie,asma,bruciori alle vie aeree ed agli occhi.

Notate anche qui la leva psicologica utilizzata. Cappa chimica altamente tossica, problemi respiratori, asma, gravi conseguenze, ecc. Capite ancora una volta come questi siti cercano di prendervi in giro? L’ultima frase e’ la piu’ divertente: ci segnalano sintomi come …. Ma ci segnala chi? Secondo voi ci sono le referenze, le fonti, dei link, ecc. dove verificare queste affermazioni? Ma neanche per sogno!

Se vi si racconta qualcosa di incredibile, immagino che voi vogliate conoscere la fonte dell’affermazione o da chi viene la notizia. Se questa fonte e’ attendibile allora potete prendere in considerazione la notizia. Sbaglio? Immagino sia quello che fate normalmente. Bene, perche’ allora quando qualcuno vi racconta queste favole ci credete senza battere ciglio? Sul lato scientifico, nessuno vi chiede di fidarvi per partito preso. Utilizzando il motore di ricerca in alto a destra, potete trovare decine di articoli sulle scie chimiche. Articoli che di volta in volta smontano le presunte prove portate a sostegno da questi signori del complotto. Su ogni affermazione abbiamo ragionato e siamo giunti alla conclusione che quanto affermato era falso. Ecco alcuni esempi:

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Scie chimiche, ora abbiamo la prova

L’accordo Italia-USA per spargere scie chimiche

Scie chimiche, la prova storica!

Scie chimiche con la scusa dei vaccini!

Scie chimiche: il silenzio non puo’ durare oltre!

Non mi sono mai permesso, seguendo il modello scientifico, di ridere di fronte a qualsivoglia affermazione, ma abbiamo sempre ragionato per capire quanto raccontato e arrivare ad una conclusione ragionata. Ad oggi, e lo ripeto nuovamente, non esiste una prova oggettiva dell’esistenza delle scie chimiche. Se, anche solo domani, qualcuno mi portasse la prova inconfutabile di questo avvelenamento di massa, sarei il primo a sostenere la loro esistenza. Ma, visti i precedenti, permettetemi di essere scettico.

Prima di chiudere, vorrei darvi nuovamente alcuni link utili. Sulla rete ci sono decine di siti che vi permettono di vedere quasi in tempo reale le immagini satellitari scattate al nostro pianeta. Un esempio e’ questo:

Img satellitari

Il sito puo’ essere utilizzato per vedere le condizioni meteo sulla nostra zona e, se proprio volete, anche per cercare scie di condensa dovute al passaggio degli aerei. Su questo punto, vorrei mostrarvi un’immagine interessante:

Situazione traffico aereo sull'Italia. Oggi, 7.40 AM

Situazione traffico aereo sull’Italia. Oggi, 7.40 AM

Qualla che vedete e’ la situazione degli aerei in volo stamattina alle 7.40 (5.40 UTC). Guardate che traffico di velivoli solo sulla parte selezionata che, guarda caso, e’ proprio quella dell’immagine da cui siamo partiti. Immaginate la situazione con tutti questi aerei che volano ad altezze diverse, pensate ad una frazione di questi che creano scie di condensa visibili e poi arrivate alla vostra conclusione.

La mappa riportata e’ stata presa dal sito:

FlightRadar24

Sito molto ben fatto con cui potete visualizzare la situazione del traffico aereo in tempo reale anche sopra la vostra zona. FlightRadar puo’ anche essere utilizzato per capire quali sono gli aerei che passano sopra la vostra abitazione. Fate questo esperimento e vedrete che non ci sono assolutamente misteriosi aerei NATO che solcano i nostri cieli.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Sperimentazione animale

2 Gen

Sul forum di Psicosi 2012:

Psicosi 2012 forum

e’ nata una discussione molto interessante sulle conseguenze che le campagne di disinformazione e coinvincimento da parte di alcuni siti possono avere sulle persone. In particolare, il dibattito era incentrato sull’emotivita’ e su quanto il voler creare odio e complottismo puo’ sfociare in reazioni esagerate e fuori controllo. All’interno di questa discussione, si e’ poi arrivati al caso, molto discusso in questi giorni, della ragazza di Bologna che ha riacceso il dibattito sulla sperimentazione animale.

Per chi non fosse informato sui fatti, credo pochi se non altro per l’enorme eco mediatica che la notizia ha avuto,  una ragazza, per la precisione Caterina Simonsen, ha inizialmente pubblicato sul suo profilo facebook questa foto:

La foto su facebook che ha acceso il dibattito sulla sperimentazione animale

La foto su facebook che ha acceso il dibattito sulla sperimentazione animale

Come vedete, si tratta di un messaggio in cui si difende la sperimentazione medica animale grazie alla quale la ragazza e’ ancora in vita. Testuali parole, ne riparleremo tra poco, recitano: “senza la ricerca sarei morta a 9 anni”.

Per essere precisi, tale Caterina e’ affetta da quattro malattie rare: immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici, abbinate al prolattinoma, un tumore ipofisario, e a reflusso gastroesofageo, asma allergica e tiroidite autoimmune. Come potete ben capire, il quadro clinico in questione non e’ assolutamente semplice. Diverse volte la ragazza e’ stata sul punto di morire ricoverata in terapia intensiva e anche in questi giorni si trova ricoverata in ospedale a causa di un aggravamento della situazione. Ad oggi, Caterina e’ costretta a passare quasi 20 ore al giorno collegata ad un respiratore e ad assumere moltissimi medicinali che le consentono di rimanere stabile.

Veniamo prima ai fatti, come e’ noto, questa foto ha scatenato le ire di molti animalisti e persone facenti capo ad associazioni per la difesa degli animali. Purtroppo, le ire sono sfociate in insulti anche molto gravi. Non sono mancati, per la precisione se ne contano una trentina, auguri di morte per Caterina, moltissimi incernierati intorno al concetto “se morivi a 9 anni non importava niente a nessuno”.

Piccola parentesi iniziale necessaria e doverosa, come piu’ volte chiesto e preteso anche su questo blog, quando si vanno a discutere argomenti delicati e contestati come questo, e’ normale che ci siano opinioni anche completamente discordanti. Questo pero’ non deve prescinedere da una dialettica “educata” e veicolata dall’umanita’ e dal buon senso. Augurare la morte a qualcuno perche’ ha un’opinione diversa dalla nostra significa tornare indietro di centinaia di anni. In un dibattito costruttivo, ognuno ha le sue motivazioni che puo’ esternare e che possono essere costruttive per gli altri. Probabilmente, alla fine, ognuno rimarra’ della sua opinione ma tutti avranno imparato qualcosa, se non altro avendo un quadro completo del pensiero e delle tesi dell’altro fronte.

Ora, lungi da me discutere o sensibilizzare sulla situazione di salute della ragazza in questione. Umanamente, e’ normale sentirsi vicini a persone in questo stato e, magari, voler sensibilizzare l’opinione pubblica facendo leva sul quadro clinico di Caterina. Questo pero’, a mio avviso, e’ sbagliato e, sempre mia opinione personale, non era nelle intenzione della ragazza stessa. Quanto accaduto deve invece innescare una discussione costruttiva su un tema molto delicato e che spesso lascia spazio solo ad estremismi piuttosto che ad una discussione scientifica seria. Come sapete, e come normale, esistono diverse associazioni in difesa o contro la sperimentazione animale, molto spesso pero’, si creano su questi temi partitismi fondamentalisti che puntano piu’ all’emotivita’ e alla sensibilita’ delle persone piuttosto che ad una discussione scientifica e costruttiva.

Detto questo, cerchiamo di fare il punto sulla sperimentazione animale cercando di capire pro e contro, e soprattutto l’utilita’ o meno, di questa tecnica in ambito medico.

Per prima cosa, parlare di sperimentazione animale non e’ del tutto completo. Si deve infatti distinguere tra sperimentazione di base e applicata. Nel primo caso, ci si limita ad un’osservazione, ad esempio del comportamento, per comprendere determinati aspetti. Nella sperimentazione applicata invece, alcuni animali vengono utilizzati come modelli attivi per comprendere una determinata caratteristica biologica o genetica di un’altra specie, molto spesso quella umana. Ovviamente, ma la distinzione era obbligatoria, quando parliamo di “sperimentazione animale” ci riferiamo alla ricerca applicata.

Bene, a questo punto le domande fondamentali a cui dobbiamo provare a dare una risposta sono essenzialmente due: e’ veramente utile la sperimentazione sugli animali? Esistono metodi alternativi? Come potete facilmente immaginare, i due fronti, favorevoli e contrari, danno risposte completamente discordanti che sono, rispettivamente, SI-NO e NO-SI.

Vediamo prima di tutto le motivazioni alla base di queste risposte partendo proprio dal fronte contrario alla sperimentazione.

In soldoni, il punto fondamentale portato dal fronte contrario e’ che la sperimentazione animale non porta risultati certi dal momento che e’ fatta, come e’ ovvio, su esseri viventi simili ma non esattamente uguali all’uomo. Detto in altri termini, quando si utilizza una determinta specie per studiare la genetica, provare farmaci o osservare il decorso di una malattia, si utilizza un essere che potrebbe non avere esattamente lo stesso comportamente o la stessa reazione dell’uomo. Generalmente, dal punto di vista del DNA, si utilizzano specie che hanno mappature uguali fino al 95% a quelle dell’uomo. Cosa significa questo? Semplice, quel 5% di differenza, in media e ovviamente per dare qualche numero, puo’ essere determinante in quel preciso studio, portando risultati completamente sballati e che poi non saranno identici sull’uomo. E’ vero questo? Assolutamente si, ed e’ normale che sia cosi’. Prendendo specie diverse, non possiamo certo aspettarci di avere un comportamento speculare al 100% se cosi’ fosse, avremmo non specie simili ma identiche.

Fate pero’ attenzione, come anticipato, parliamo di verosimiglianza a percentuali molto alte. E’ ovvio che per una determinata sperimentazione si prendano animali che, da quel determinato punto di vista, possano essere paragonabili con un’alta percentuale all’uomo. Ovviamente, analisi diverse prendono in esame specie diverse ma simili all’essere umano per un determinato aspetto.

Qual e’ dunque la conclusione del fronte contrario alla sperimentazione? Testare un protocollo sugli animali e’ un’inutile violenza dal momento che il risultato ottenuto non e’ univoco. In altri termini, e’ sempre necessaria una sperimentazione sull’uomo per valutare aspetti specifici che non e’ possibile predeterminare sull’animale. Esempio classico portato a sostegno: farmaci che al termine della sperimentazione devono essere tolti dal mercato perche’ danno vita a reazioni non attese e non osservate nella fase sperimentativa.

Questa conclusione e’ assolutamente fuorviante frutto dell’ignoranza dei protocolli. Rimaniamo, per semplicita’, sul discorso farmaci. Un medicinale, prima di essere immesso sul mercato, affronta un lungo protocollo sperimentativo che parte, generalmente, sull’animale passando poi ad una fase preliminare su soggetti volontari e poi, se tutto va bene, arriva nelle farmacie. Ora, come normale, anche nella fase di somministrazione volontaria si parla di un numero limitato di soggetti. Quella che viene fatta e’ una valutazione statistica degli effetti. Persone diverse, possono avere reazioni diverse. Durante la fase volontaria si studiano eventuali effetti collaterali e viene redatto il bugiardino. Alcune volte, dopo l’immissione sul mercato, proprio perche’ di fronte ad una statistica maggiore di casi, si possono manifestare controindicazioni con probabilita’ minori. In questo caso, come e’ normale, viene aggiornato il bugiardino includendo questi nuovi casi. Detto in parole molto semplici per capire il concetto, una casa farmaceutica mette in commercio un farmaco che salva la vita a molte persone. In un solo caso, questo farmaco ha una reazione allergica che crea danni ad un individuo. Toglialmo il farmaco dal mercato? Assolutamente no, quel prodotto e’ utile per tante persone per cui si aggiorna il bugiardino solo includendo quel caso specifico.

Lasciamo ora questo esempio per tornare alla discussione iniziale. Seguendo questo ragionamento, il fronte contrario alla sperimentazione sostiene che esistano metodi alternativi per verificare l’efficacia e le controindicazioni di un determinato prodotto. Ripeto, parliamo genericamente di prodotto solo per semplificare, il ragionamento va bene per farmaci, terapie, analisi, ecc. Quali sono i metodi alternativi? Primo tra tutti, la simulazione della risposta dell’organismo. Cosa significa? Ad oggi, abbiamo una conoscenza abbastanza avanzata anche solo del genoma umano e del comportamento biololgico-genetico dell’uomo. Sfruttando queste conocenze, e la possibilita’ di utilizzare calcolatori molto potenti, possiamo sostituire la sperimentazione sugli animali con una simulazione informatica della risposta.

Analizziamo questo aspetto. Come visto, uno dei punti cardine del fronte contrario e’ che la risposta dell’animale non e’ determinante per il risultato, e’ sempre necessaria una sperimentazione sull’uomo. Perche’? Come detto, e come normale, la percentuale di somiglianza non e’ e non puo’ essere 100%. Bene, secondo voi, una simulazione al computer puo’ essere identica alla risposta dell’essere umano? Come potete facilmente capire, la risposta e’ no. Facciamo, al solito, un esempio riduttivo ma utile alla comprensione. Al computer possiamo simulare, ad esempio, l’interazione di un farmaco con un organo bersaglio specifico. Prima di tutto, questo non e’ assolutamente corretto. Che livello di precisione possiamo ottenere? Supponiamo di simulare l’interazione di una molecola con i succhi gatrici, simulazione che comunque implica un calcolo lungo e attento. Bene, noi non siamo solo “succhi gastrici”. Magari, quella molecola puo’ avere effetti collaterali gravi sullo stomaco, oppure interagire dannosamente con un altro organo collegato allo stomaco o, anche, influire sulla circolazione mediante l’interazione con il sangue. Cosa significa questo? Se da un lato un animale puo’ essere simile al 95% con l’uomo, una simulazione, in quanto tale, avra’ una somiglianza, supponiamo anche piu’ alta del 95%, per un determinato aspetto dell’uomo. Tornado all’esempio visto, possiamo pensare ad un programma che simula anche al 99% il comportamento dei succhi gastrici, ma in quella simulazione stiamo ignorando lo stomaco, la digestione, il sangue, la circolazione, insomma, l’essere umano. Come potete facilmente rendervi conto, non possiamo pensare di simulare il comportamento e le reazioni dell’uomo completamente al 100%. Se cosi’ fosse, avremmo ridotto l’essere umano ad una semplice macchina.

Detto questo, capite bene l’assurdita’ del pensare che una simulazione possa essere paragonata all’uomo. Prima di tutto, per quanto avanzata, la nostra conoscenza medica non e’ assolutamente completa. Inoltre, per sua stessa definizione uan simulazione prende in esame aspetti specifici e ristretti di un particolare fenomeno. Senza contare poi eventuali errori di software che potrebbero portare risultati completamente diversi.

La sperimentazione animale porta sicuramente delle incongruenze che devono essere testate preliminarmente sull’uomo, ma questi errori possono essere ben piu’ ampi parlando di “metodi alternativi”. Punto di arrivo di questo ragionamento, ripeto personale ma supportato da considerazioni numeriche, e’ che, ad oggi, la sperimentazione animale e’ ancora fondamentale in ambito di ricerca medica. Praticamente tutti i farmaci e tutti i protocolli che utilizziamo, dall’influenza fino alle patologie piu’ gravi, vengono testati su animali all’interno dei centri di ricerca. Tutti quei fondamentalisti, non comuni cittadini che hanno un pensiero ma, ad esempio, gli autori dei commenti visti prima sul caso della ragazza di Bologna, dovrebbero essere consapevoli del ruolo della sperimentazione e del fatto che molti dei farmaci che utilizzano sono sicuri anche per questo motivo.

Prima di concludere, vorrei fare delle ulteriori considerazioni personali. Come premesso, cosi’ come avviene su molti altri aspetti discussi anche in questo blog, la creazione di fazioni fondamentaliste preclude la sana discussione costruttiva. Insultare la ragazza di Bologna augurandole la morte, non serve certo a spiegare le motivazioni della propria contrarieta’ alla sperimentazione animale. Dal mio punto di vista, se vogliamo parlare di umanita’ e rispetto per specie viventi, allora di dovrebbe parlare di allevamenti intensivi di animali da pelliccia. Se proprio vogliamo essere franchi, quelli sono sacrifici che possono essere eliminati utili solo per un mero vezzo estetico. Allo stesso modo, non possiamo paragonare la sperimentazione di un farmaco con quella di prodotti cosmetici. Come potete capire, esistono molte sfumature di questo aspetto che non possono essere unificate nascondendosi dietro all’ormai famosa espressione “no, senza se e senza ma”.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Coltivare senza terra

29 Ott

Coltivare senza terra? Due sono le possibilita’: o siamo impazziti o siamo in vena di scherzi.

Pensateci bene, una delle tecniche piu’ antiche di sostentamento dell’uomo, l’agricoltura, attraversa da diverso tempo una profonda crisi. Coltivare la terra non e’ affatto semplice e, come e’ noto, non e’ neanche redditizio. Tanta fatica, lavoro e poi? Basta una grandinata, un parassita, un periodo di siccita’ e tutto il lavoro viene buttato al vento con conseguente perdita del raccolto e dell’investimento fatto.

Queste sono considerazioni oggettive con cui chi coltiva la terra e’ abituato a vivere ogni giorno.

Altro pensiero, l’agricoltura e’ una tecnica antichissima e’ vero ma, a parte macchinari tecnologicamente avanzati, questa tecnica e’ rimasta uguale a se stessa per secoli. Fate una buca, ci mettete un seme, annaffiate e con l’aiuto del sole avete la vostra pianta o, meglio ancora, un frutto commestibile.

Possibile che non esiste niente di nuovo?

In realta’ si. Anche in questo campo, si sono condotti, e sono ancora in corso, diversi studi mirati proprio a semplificare la vita e rendere l’agricoltura meno rischiosa e piu’ redditizia. Ovviamente, non mi sto riferendo a bombe chimiche in grado di trasformare le piante in qualcosa di resistente o a farle crescere piu’ velocemente e piu’ grandi.

Quello di cui vorrei parlarvi in questo articolo e’ la tecnica di coltivazione senza terra.

Come e’ possibile?

Questa tecnica e’ nota con il nome di idroponica. Come anticipato, le piante non crescono piu’ nella terra ma su substrati inerti. Attenzione, la terra serve a dare alle piante le sostanze nutritive di cui ha bisogno. Senza la terra dove le prendiamo? In questa tecnica, le radici delle piante crescono immerse in una soluzione a pH controllato ricca di sostanze nutritive. Non si tratta di ritrovati chimici sintetici, ma di sostanze naturali concentrate da cui la pianta riceve tutto il nutrimento.

Nell’idroponica, si utilizzano substrati inerti come lana di roccia o argilla espansa che vengono utilizzati per far aggrappare le radici delle piante. Come nelle normali coltivazioni, la crescita delle piante prevede tre momenti salienti: germinazione, crescita, fioritura. Nella prima fase, le radici vengono fatte crescere direttamente immerse nella sostanza nutriente per poi crescere ed arrivare fino alla fioritura, o al frutto.

Esempio di sistema idroponico

Esempio di sistema idroponico

Con questa tecnica, si utilizza un sistema di pompe per far circolare l’acqua in modo da poter sempre irrigare le radici ma anche per recuperare i reflussi da poter riutilizzare nel circuito. In questo modo si ottiene un notevole risparmio di acqua. Pensate che da stime fatte, per far crescere una singola pianta serve un volume circa 1/10 rispetto alle normali tecniche interrate.

In rete trovate gia’ molti sistemi pronti da acquistare e montare in casa. La tecnica idroponica nasce infatti proprio per favorire la coltivazione indoor di piante commestibili. L’investimento iniziale, che ovviamente dipende dal numero di piante che si vogliono far crescere, non e’ proprio economico ma si tratta, appunto, di un investimento iniziale. Come potete immaginare questo kit si compone di una vasca per l’acqua, i liquidi nutritivi per le piante e i circuiti idrici di flusso e reflusso per il recupero.

Con l’idroponia si possono far crescere moltissime varieta’ di piante tra cui, per fare un esempio, lattuga, pomodori, fragole, fagiolini. Insomma, un vero e proprio orto domestico da poter realizzare con spazi e irrigazione molto ridotti.

Quali sono gli svantaggi di questa tecnica rispetto a quella tradizionale?

Ovviamente, e’ necessario un continuo monitoraggio delle piante e del sistema. Il fatto di non avere terra consente di ridurre al minimo la possibilita’ di crescita batterica e di microorganismi dannosi, ma la presenza costante di acqua potrebbe favorire, se non controllate precisamente il pH della soluzione, la crescita di alghe dannose per le piante. Ovviamente, questi inconvenienti sono governabili con una buona manutenzione ed un controllo costante del sistema. Come anticipato, questa tecnica sta cominciando a prendere molto piede perche’ economica su lungo periodo ma soprattutto in grado di massimizzare il rapporto produzione/spesa. In periodi di crisi come questo, sicuramente molti stanno cominciando a rivalutare la possibilita’ di una piccola produzione domestica di ortaggi.

Coltivazione aeroponica

Coltivazione aeroponica

In alternativa all’idroponica vi e’ poi l’aeroponica. In questo caso parliamo di una tecnica ancora piu’ recente e, se vogliamo, innovativa. Nell’aeroponica non abbiamo terra ma neanche substrato inerte che, in alcune condizioni, puo’ favorire una crescita batterica e comunque esurisirsi nel tempo.

Sostanzialmente, la tecnica aeroponica e’ simile a quella precedente ma, a differenza dell’idroponica, non abbiamo una soluzione acquosa sotto le radici, bensi’ un sistema di nebulizzatori che tengono umide le radici con sostanze in soluzione acquosa atte a favorire la crescita e a fornire il nutrimento.

In questo caso, le piante possono essere fatte crescere ovunque utilizzando dei sostegni di poliuretano espanso che servono solo a tenere in piedi la pianta. Ovviamente, necessitando di una continua irrigazione, e’ necessario predisporre un timer che faccia partire i nebulizzatori sotto le radici. Questo rende il sistema solo un po’ piu’ complesso del precedente, ma riduce ulteriormente la possibilita’ di crescita di batteri.

Dal punto di vista economico, i sistemi gia’ pronti per l’aeroponica sono leggermente piu’ costosi, ma parliamo sempre di un migliaio di euro per un sistema finito ed in grado di ospitare fino a 60 piante. Per come e’ realizzato, la spesa relativa all’acqua per l’irrigazione e’ assolutamente minimizzata e l’avere le radici completamente scoperte e nebulizzate consente di massimizzare l’ossigenazione.

Unica pecca del sistema ad aria e’ la necessita’ di calibrare il timer del nebulizzatore. Se non fatto correttamente si rischia di inumidire troppo le radici o di far seccare le piante. Anche in questo caso pero’, in rete si trovano moltissimi manuali pronti all’uso che spiegano tutte le fasi del processo.

Altra considerazione importante, a parte timer e pompe, sia per l’idroponico che per l’aeroponico abbiamo sistemi semplici costruiti che possono anche essere realizzati con un po’ di semplice bricolage utilizzando materiali assolutamente economici.

Come visto, in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo, avere la possibilita’ di realizzare un orto in casa con poco spazio, minimizzando i consumi di acqua e senza il rischio di infezioni parassitarie alle piante e’ sicuramente un buon vantaggio. Come detto, si tratta di tecniche innovative ma che stanno gia’ riscuotendo notevole successo anche per le coltivazioni specifiche soprattutto all’interno di serre.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Meduse: belle e pericolose

5 Set

Ormai siamo alla fine della stagione estiva, anche se le temperature alte ci consentono, per i piu’ fortunati che non sono al lavoro, di andare ancora al mare e di rinfrescarci con un bagno. Molto spesso pero’, questi nostri programmi vengono smentiti perche’ c’e’ la possibilita’ di trovarsi di fronte un mare popolato da banchi di meduse. Come sappiamo bene, onde evitare spiacevoli conseguenze, in questi casi e’ sconsigliato fare il bagno. Ovviamente, qualcuno potrebbe obiettare dicendo che a volte si trovano singole meduse che si lasciano trasportare dalle onde, piuttosto che decine di animali.

Su suggerimento di una nostra cara lettrice, credo sia interessante parlare un attimo di questi, a mio avviso, splendidi animali. Perche’ dico splendidi? A parte il fastidio nel non poter fare il bagno o il dolore di un contatto, si tratta di animali estremamente affascinanti, con un andamento elegante trasportato dalle onde e, molto spesso, con colorazioni e riflessi che si lasciano ammirare.

Come sappiamo, esistono, soprattutto in Australia ed in alcune zone della California, meduse killer il cui contatto puo’ portare addirittura alla morte per arresto cardiaco o per crisi respiratoria. Le specie nostrane non sono assolutamente letali anche se, soprattutto durante il periodo estivo, i pronto soccorso degli ospedali si riempiono di persone che hanno avuto la sfortuna di scontrarsi con questi animali.

Nel mediterraneo, come avrete sicuramente sentito, il numero di meduse sta crescendo molto. Fate attenzione, in realta’, questa mia affermazione non e’ esattamente corretta. Quello che sta aumentando e’ la presenza vicino alla riva di questi animali. Alcune volte, si giustifica questo fenomeno dicendo che la loro presenza e’ sinonimo di pulizia delle acque.

Ovviamente, e’ vero che le meduse prediligono le acque pulite, ma la loro presenza non e’ sintomatica di una pulizia del tratto di mare. L’aumento di questi animali a riva non e’ compreso del tutto, anzi esistono tre ipotesi possibili formulate in biologia. La prima e’ che esistano dei cicli naturali per cui, con periodi di 10-12 anni, le meduse scelgono di riprodursi vicino alal riva piuttosto che in acque piu’ profonde. Questa ipotesi, anche se sostenuta da alcuni esperti, non trova dimostrazioni oggettive.

L’altra ipotesi possibile e’ invece da ricercarsi nell’aumento della temperatura dei mari. Cosa comporta questo? Una temperatura maggiore, ovviamente parliamo di percentuali, favorisce il proliferare del plancton, cibo delle meduse. In tal senso, una maggiore temperatura, soprattutto nella zona costiera, richiamerebbe piu’ meduse verso riva.

L’ultima ipotesi e’ invece, al contrario di quanto pensato normalmente, da ricercarsi nell’inquinamento dei mari, proprio in zona costiera. Molto spesso, acque provenienti da campi coltivati vengono riversate senza trattamento a riva. Queste acque possono essere ricche di fertilizzanti utilizzati in agricoltura che, ovviamente, fanno il loro compito anche in mare, favorendo, anche in questo caso, il proliferare del plancton.

Una combinazione di queste ultime due ipotesi e’ quella maggiormente citata per giustificare l’aumento delle meduse osservato negli ultimi anni, anche nel Mediterraneo.

Detto questo, parliamo un secondo dell’anatomia delle meduse. Come sappiamo bene, si tratta di organismi molto antichi e molto semplici. Il 98% del loro corpo e’ composto di acqua. Dal punto di vista morfologico, le meduse hanno una parte superiore detta “ombrello”, divisa, con funzione diverse, in superiore e inferiore, e dei tentacoli, detti manico. Proprio questi ultimi sono ricchi di cellule dette cnidociti in grado di iniettare per contatto una sorta di veleno. Questo meccanismo e’ utilizzato sia per scopi di offesa che di difesa.

Da cosa e’ composto il veleno?

Si tratta di una sostanza gelatinosa composta da tre proteine: una ad effetto paralizzante, una con effetto infiammatorio e una neurotossica. Data questa sinergia capite bene, ad esempio, la funzione del liquido urticante durante la cattura di una preda.

Bene, proprio la presenza di questo liquido urticante e’ quello che ci fa evitare di fare il bagno in presenza di meduse o che, quasi tutti, conoscono direttamente per i suoi effetti. Fate attenzione, come detto prima, solo i tentacoli sono in grado di iniettare il liquido urticante. Detto questo, non si ha nessuna conseguenza toccando la medusa nella parte dell’ombrello.

Per poter capire quanto sia urticante questo veleno, dobbiamo pero’ considerare quali sono le tipologie di meduse piu’ presenti nei nostri mari. Come sapete, la famiglia delle meduse, vanta migliaia di specie, con caratteristiche morfologiche estremamente diverse.

Per quanto riguarda il Mediterraneo, la specie piu’ presente e’ la cosiddetta Pelagia nocticula:

Medusa Pelagia Nocticula

Medusa Pelagia Nocticula

Come vedete dalla foto, questa medusa ha una struttura trasparente con riflessi violacei e lunghi tentacoli. Il liquido di questa specie e’ molto urticante e la pericolosita’ di questo animale e’ data dal fatto che molto spesso si presenta in branchi di molte centinaia. La dimensione dell’ombrello puo’ arrivare anche a 10-15 cm di diametro. Caratteristiche che rende ancora piu’ affascinante questa medusa e’ la sua fosforescenza notturna che la rende particolarmente visibile.

Altra specie urticante e presente nel Mediterraneo e’ la Cotylorhiza tuberculata:

Medusa Cotylorhiza tuberculata

Medusa Cotylorhiza tuberculata

Come vedete dalla foto, questa tipologia e’ facilmente riconoscibile per via dei tentacoli che finiscono in una sorta di dischetti. Molto spesso elementi di questa specie si trovano isolati.

L’ultima specie diffusa nel Mediterraneo e’ la Rhizostoma pulmo:

Medusa Rhizostoma pulmo

Medusa Rhizostoma pulmo

In questo caso, le dimensioni dell’ombrello possono raggiungere anche i 60 cm di diametro, ma il veleno di questo animale e’ non dannoso per l’uomo. Fate attenzione, dire non dannoso significa che il suo effetto urticante e’ estremamente blando, ma non nullo. Evitate, in caso di incontro, si abbracciare questa medusa.

Detto questo, la domanda che spesso viene fuori e’: cosa fare in caso di contatto?

Come molti di noi sanno per esperienza personale, incontri ravvicinati con le meduse possono essere davvero molto dolorosi. Come spesso avviene, la maggior parte dei rimedi tramandati o conosciuti per lenire il dolore sono in realta’ frutto di false convinzioni e, in alcuni casi, possono anche peggiorare la situazione. Inutile dire che in caso di urto con i tentacoli si deve raggiungere la riva, autonomamente o con l’aiuto di altri bagnanti.

Il rimedio piu’ noto in questi casi e’ quello di ricorrere a sabbia bollente, pietre calde, urina, ammoniaca, ecc. Tutti questi rimedi sono inutili. Perche’? Per poter lenire il dolore e’ necessario interrompere il rilascio di neurotossine. Per fare questo servirebbero temperature di 50 gradi, difficilmente ottenibili con una pietra o con la sabbia. Stessa cosa vale per l’ammoniaca, e dunque per l’urina. Utilizzare queste sostanze non fa altro che peggiorare l’infiammazione locale della pelle. Come sapete, il punto della lesione diviene piu’ sensibile alal radiazione solare il che puo’ creare macchie sul corpo. L’utilizzo dell’ammoniaca, o, come fatto in alcuni casi, dell’aceto, peggiora solo questo eritema.

Cosa si deve fare?

Per prima cosa, sciaquare la parte con acqua di mare. Questa soluzione, al contrario dell’acqua dolce, aiuta a diluire la neurotossina non ancora penetrata e a disinfettare la parte. A questo punto, controllate che non vi siano frammenti di tentacolo rimasti attaccati. In caso contrario, basta utilizzare una tesserina rigida, bancomat, patente, ecc., per eliminarli. Mettere creme al cortisone per lenire il dolore e’ completamente inutile. Il picco di infiammazione si ha fino a 20 minuti dal contatto. Creme di questo tipo cominciano a fare effetto dopo 30 minuti, cioe’ quando il dolore sarebbe diminuito naturalmente.

Il rimedio migliore da utilizzare in caso di contatto con una medusa e’ un gel al cloruro di alluminio. Questi prodotti sono ancora poco diffusi in Italia, anche se e’ possibile farli preparare come soluzioni galeniche. La concentrazione da richiedere e’ intorno al 4-5%. Cosa fa il cloruro di alluminio? Si tratta di un gel astringente che dunque impedisce alle neurotossine di entrare in circolo. Questa soluzione e’ anche molto utile dopo le punture di zanzara, in quanto riduce notevolmente il prurito.

Ultima importante cosa. Per evitare spiacevoli incontri o giornate sulla sabbia per acqua infestata da meduse, potrebbe essere utile consultare un cosiddetto “meteo meduse”. Si tratta di servizi basati sulla segnalazione di privati e addetti ai lavori che, giorno per giorno, preparano cartine contenenti la presenza o meno di meduse in zone specifiche. Un esempio di questo servizio e’ offerto anche dalla rivista focus a questo indirizzo:

Focus, meteo meduse

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Le profezie di Baba Vanga

3 Set

Una nostra cara lettrice, fan della pagina facebook di Psicosi 2012:

Psicosi 2012, facebook

mi ha contattato per suggerire un argomento di discussione molto interessante e anche poco conosciuto. Si tratta delle profezie di Baba Vanga autrice, secondo le fonti, di numerosi versi profetici, come al solito, fino alla fine del mondo.

Per prima cosa e’ necessario dire che Baba Vanga e’ poco nota in Europa mentre, complice anche la sua origine bulgara, la sua storia e’ molto popolare nell’est Europa come testimoniano le numerosi fonti internet in lingua russa.

La storia di Vanga e’ molto interessante. Vangelia Pandeva Dimitrova nacque a Strumica il 31 gennaio 1911. Secondo la leggenda, all’eta’ di 10 anni venne investita da una tromba d’aria che la sollevo’ e la fece ricadere violentemente a terra. Qualche ora dopo venne ritrovata dai suoi famigliari con gli occhi ricoperti di terra e sabbia. In seguito a questo incidente, Vanga divenne completamente cieca. Solo pochi anni dopo questo incidente, la ragazza si accorse di avere doti paranormali di preveggenza.

La veggente bulgara Baba Vanga

La veggente bulgara Baba Vanga

Iniziando suggerendo rimedi naturali per malattie e dando consigli spirituali, nel giro di poco tempo la sensitiva divenne famosa in tutto il paese. Molto spesso, si occupava di bambini malati individuando la causa del problema in qualche maledizione fatta verso la famiglia. Per curare il bambino, Vanga si offriva simbolicamente di adottarlo. Come riportato da alcune fonti, si stima che nel corso della sua vita, la sensitiva abbia adottato piu’ di 3000 bambini.

Grazie alla fama acquisita, la casa della veggente era spesso frequentata da personaggi molto in vista della politica del tempo. Alcune fonti, non confermate, parlano addirittura di una visita di Hitler oltre che di molti potenti dell’est Europa. Proprio su questo punto, vengono mosse pesanti critiche e accuse alla sincerita’ di Baba. A detta di molti, le sue profezie ai potenti sarebbero state “suggerite” dai servizi segreti bulgari, proprio per influenzare le scelte politiche.

Nel corso della sua vita, Vanga avrebbe fatto anche molte profezie per eventi futuri, affidando le sue indicazioni ai vari collaboratori che di volta in volta si alternavano al suo servizio.

Per poter discutere queste profezie e’ ovviamente necessario che vi riporti la lista che trovate su molti siti internet e che viene riportata fedelmente anche sui libri:

2008: Baba Vanga parla dei conflitti in “Indonesia” che condurranno alla prossima terza guerra mondiale.

2010: La terza guerra mondiale ha inizio nel novembre 2010. Partendo come una guerra regolare, si trasformerà in una guerra nucleare e chimica. Vanga dice che la guerra sarà terminata entro ottobre 2014.

2011: A seguito della guerra, piogge radioattivi distruggeranno quasi tutta la vita nell’emisfero europeo settentrionale. I pochi europei restanti si troveranno ad affrontare una minaccia ancor più dura dai musulmani che useranno armi chimiche per finirli.

2014: Come risultato all’utilizzo delle sostanze chimiche e le armi nucleari durante le guerre, la maggior parte della popolazione mondiale avrà il cancro della pelle e altre malattie della pelle.

2016: L’Europa sarà quasi disabitata.

2018: la Cina diventerà la nuova superpotenza. Gli sfruttatori diventerà gli sfruttati.

2023: L’orbita terrestre cambierà (Polar shift..?).

2025: L’Europa sarà ancora scarsamente popolata.

2028: Una nuova fonte di energia sarà trovata. La fame sarà superata. Un volo spaziale partirà per Venere.

2033: I livelli dell’acqua nel mondo aumenteranno, a causa delle calotte polari che si scioglieranno.

2043: l’economia sarà buona. I musulmani domineranno l’Europa.

2046: Tutti gli organi del corpo potranno essere riprodotti, diventando il metodo più semplice e più popolare per guarire le malattie.

2066: Gli Stati Uniti useranno una nuova arma basata sui cambiamenti climatici da usare su Roma, controllata dai Musulmani.

2076: il comunismo prenderà il sopravvento.

2084: La natura rinascerà .(??)

2088: verrà scoperta una nuova malattia in grado di fare invecchiare in pochi secondi.

2097: la malattia suddetta sarà guarita.

2100: il sole sarà artificiale è illuminerà il lato oscuro del pianeta (..?).

2111: Le persone diventano robot. Probabilmente androidi…

2123: guerre tra paesi piccoli. I grandi paesi ne staranno fuori.

2125: i segnali dallo spazio saranno ricevuti in Ungheria. (La gente si ricorderà di Baba Vanga)

2130: Con l’aiuto degli alieni, la civiltà vivrà nelle profondità marine.

2164: Gli animali si mischieranno con gli esseri umani formando nuove razze.

2167: Nascerà una nuova religione.

2170: Ci sarà grande siccità.

2183: Una colonia su Marte diventerà una potenza nucleare e chiederà l’indipendenza dalla Terra. (Come gli Stati Uniti hanno chiesto dall’Inghilterra.)

2187: 2 grandi eruzioni vulcaniche con successo saranno fermate.

2195: Le colonie nel mare avranno energia e cibo autosufficiente.

2196: gli asiatici e gli europei saranno completamente mescolati.

2201: le temperature scendono e il sole incomincia a rallentare.

2221: Nella ricerca di vita extra-terrestre, gli esseri umani entrano in contatto con qualcosa di terribile.

2256: Una nave spaziale porterà una nuova malattia sulla Terra.

2262: I pianeti lentamente cambieranno orbita. Marte sarà minacciata da una cometa.

2271: Le leggi della fisica saranno cambiate.

2273: Bianco, nero e giallo formeranno un’unica nuova razza.

2279: L’energia sarà ottenuta dal nulla. (Forse un vuoto o un buco nero.)

2288: Viaggi nel tempo possibili e contatti alieni.

2291: Il sole diventa molto meno caldo e forte. Verranno fatti dei nuovi tentativi per renderlo di nuovo caldo.

2296: forti esplosioni sul sole. Le forze di gravità cambieranno. stazioni spaziali e satelliti vecchi cadranno.

2299: In Francia, un movimento di resistenza salirà contro l’Islam.

2302: leggi importanti e segreti dell’universo saranno rivelate.

2304: I segreti della Luna saranno anche rivelati.

2341: qualcosa di terribile si avvicinerà alla Terra dallo spazio.

2354: Un incidente sul sole artificiale porterà siccità.

2371: fame nel mondo.

2378: Rapida evoluzione della nostra razza.

2480: 2 soli artificiali (umani) si scontreranno e lasciaranno la Terra al buio.

3005: Una guerra su Marte cambierà la traiettoria del pianeta.

3010: una cometa colpirà la luna. La Terra sarà circondata da un anello di rocce e ceneri.

3.797: In questo periodo, tutto sulla Terra morirà. Tuttavia, la civiltà umana sarà abbastanza avanzata da passare ad un sistema solare di una nuova stella.

3.803: un nuovo pianeta è popolato da poco. Meno contatti tra le persone. il clima del nuovo pianeta influisce sulla organismi delle persone – che iniziano a mutare.

3.805: La guerra tra gli esseri umani per le risorse. Più della metà delle persone che muoiono.

3.815: La guerra è finita.

3.854: Lo sviluppo della civiltà si ferma praticamente. La gente vive in branchi come animali.

3.871: nuovo profeta spiega alla gente sui valori morali, la religione.

3.874: nuovo profeta riceve il sostegno di tutti i segmenti della popolazione. Ha organizzato una nuova chiesa.

3.878: insieme con la Chiesa per le persone il re-nuovo fa dimenticare le scienze.

4.302: Nuove città stanno crescendo in tutto il mondo. Nuova Chiesa incoraggia lo sviluppo di nuove tecnologie e della scienza.

4.302: Lo sviluppo della scienza. Gli scienziati hanno scoperto le malattie a livelo globale e il loro comportamento sull’organismo.

4.304: trovato un modo per vincere qualsiasi malattia.

4.308: A causa della mutazione gente finalmente comincia a usare il cervello a più del 34%. Perso completamente il concetto di male e odio.

4.509: Conoscere Dio. L’uomo ha raggiunto un tale livello di sviluppo che può comunicare con Dio.

4.599: Persone raggiungeranno l’immortalità.

4.674: Lo sviluppo della civiltà ha raggiunto il suo picco. Il numero di persone che vivono su pianeti diversi è di circa 340 miliardi. L’assimilazione inizia con gli alieni.

5.076: Un confine dell’universo. Con esso, nessuno lo sa.

5.078: La decisione di lasciare i confini dell’universo. Mentre circa il 40 per cento della popolazione è contraria.

5.079: Fine del Mondo.

Dunque, come detto, questa e’ la lista che trovate sulla rete e nei libri profetici dedicati a Vanga. Cerchiamo di fare qualche considerazione a riguardo.

Prima cosa importante, almeno in questo caso, per assistere alla fine del mondo dovremmo aspettare fino al 5079. Nonostante questo, la lunga lista proposta presente molti avvenimenti degni di nota e che porterebbero gravi conseguenze al genere umano.

Prima di disperarci, vi faccio notare una cosa. Nel 2008, si parla di conflitti in Indonesia. Questa e’ la prima versione delle profezie che era stata pubblicata in rete. Nel 2008, visto che non era successo nulla in Indonesia, ma ci sono stati i tristemente noti attentati a Mumbay il 26 novembre, i sostenitori di Vanga parlarono dunque di un errore di traduzione di India in Indonesia. Primo indizio da considerare per le discussioni successive.

Prima del 2008, ci sono altre due previsioni che trovate citate sempre come esempio di profezie azzeccate: quella del sottomarino russo Kursk e quella sull’11 settembre 2001. Vediamole in dettaglio. In una profezia Vanga dice:

Al volgere del secolo, nell’agosto del 1999 o del 2000, Kursk sarà coperto con l’acqua, e il mondo intero lo piangerà.

Cosa e’ successo nell’agosto del 2000? Il sottomarino russo Kursk, a seguito di un esplosione, e’ affondato con i suoi marinai. Notate pero’ che Vanga parla di Kursk che, come e’ noto, e’ una citta’ della Russia da cui il sottomarino prende il suo nome.

Per l’11 settembre troviamo invece:

Orrore, orrore! I fratelli gemelli americani cadranno dopo essere stati attaccati dagli uccelli di acciaio. I lupi ululeranno in un cespuglio, e il sangue innocente sarà zampillante

Facile capire che i gemelli americani sono le Torri Gemelle e gli uccelli di acciaio gli aerei.

Analizziamo queste due profezie. Per il sottomarino, come detto, si parla in generale di Kursk, da tutti intesa come citta’. Per le torri gemelle, la profezia non indica assolutamente una data, ma solo il fatto. Cosa significa questo? Prima degli eventi, nessuno aveva pensato a cose di questo tipo. Dopo, invece, tutti hanno collegato i fatti parlando di profezie avverate. Al solito, a posteriori sono tutti bravi a far tornare i conti.

Se proprio vogliamo fare un’analisi specifica, che non trovate mai sui siti che sostengono la veggente, allora dobbiamo parlare anche delle profezie non avverate che, come e’ ovvio, vengono eliminate dalla lista che vi ho riportato.

Per il 2009, Vanga aveva previsto l’uccisione di quattro importanti leader politici a seguito degli attentati in India (Indonesia) e che avrebbe contribuito a far scoppiare un terzo conflitto mondiale. Si e’ avverato questo nel 2009? Certo che no.

Andiamo avanti a scorrere la lista.

Nel 2010, precisamente a novembre, si parla di inizio della terza guerra mondiale. E’ accaduto? Direi propprio di no. Pensate che a novembre 2010, molti ritirarono fuori queste profezie a seguito dell’attacco della Corea del Nord verso quella del Sud e parlando proprio di un nuovo conflitto mondiale che ne sarebbe potuto scaturire. Per fortuna, la situazione e’ rientrata e nessuna guerra mondiale e’ scoppiata.

Si e’ avverata questa profezia? Anche in questo caso, no.

Vogliamo continuare? Bene, 2011 piogge radioattive provocate dal conflitto? Non le ho viste e, anche in questo caso, lasciatemi dire “meno male”.

Sapete perche’ oggi si riparla di queste profezie? Cosi’ come avvenuto con le Coree, qualcuno ha riproposto la lista parlando nuovamente di errore di interpretazione che sposterebbe il 2009 al 2013 connesso con la situazione in Siria. Qualcuno poi mi dovra’ spiegare perche’ gli amici catastrofisti hanno tanta voglia di fa scoppiare una terza guerra mondiale.

Cos’altro aggiungere?

Come anticipato, Vanga era una semi-analfabeta. Non sapendo scrivere, le sue profezie erano affidate a vari collaboratori. Cosa ha comportato questo? Sicuramente un voler ricamare sopra le parole originali. Inoltre, molti libri contenenti le profezie sono usciti postumi alla veggente e, molto spesso, successivi anche ai due episodi visti che sarebbe stati predetti (sommergibile e Torri Gemelle). Come abbiamo imparato bene, a pensar male quasi mai, in questo contesto, si commette peccato. Infatti, prima degli episodi, nessuno parlava, conosceva o pubblicava queste presunte frasi profetiche.

Concluendendo, la storia di Baba Vanga e’ molto interessante e sicuramente originale. La storia invece delle sue profezie ricalca come al solito quella di tanti altri profeti di cui abbiamo discusso. Come visto, su molti siti a favore, si riportano in bella vista le presunte profezie avverate ma, che sbadati, si dimentica di inserire quelle non avvenute. Come visto, gli episodi piu’ recenti, e se volete piu’ lontani rispetto alla morte e alla pubblicazione dei libri, non si sono sistematicamente avverati. Questo non fa altro che sostenere la tesi secondo la quale molte profezie sarebbero in realta’ costruite ad hoc o rese piu’ veritiere volendo interpretare qualcosa di molto specifico. Unica nota positiva, Baba Vanga non ci parla di fine del mondo fino al 5079. Alla luce di questo e, soprattutto, delle altre considerazioni, non credo sia il caso di preoccuparsi di queste profezie.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Geyser di 5 metri a Fiumicino

29 Ago

Sicuramente tutti avrete letto la notizia del geyser che e’ comparso a Fiumicino vicino Roma. Vi confesso che avevo lasciato passare la notizia perche’ considerata non troppo di rilievo. In questi ultimi giorni pero’, si sta assistendo ad una speculazione mediatica, anche ad opera di alcuni giornali, che tende a creare un caso dove questo non esiste.

Mi spiego meglio, facendo un sunto delle notizie, da molte fonti trovate che si tratta di un geyser alto ben 5 metri che e’ comparso da un momento all’altro. La zona e’ conosciutissima e mai si erano verificati fenomeni di questo tipo. Qualcuno, vista l’enorme altezza del rilascio di gas, parla di pericolo per la circolazione aerea. Secondo alcuni fonti, il soffione si troverebbe addirittura dentro all’aereoporto. Vi tralascio tutte le notizie piu’ barzelletta che parlano di fuga di gas da depositi sotterranei di stoccaggio per scie chimiche. Fortunatamente notizie di questo tipo non sono diffuse.

Detto questo, forse e’ il caso di capire un po’ meglio quello che sta accadendo.

Prima cosa, il geyser e’ comparso negli ultimi giorni, vero. E’ assolutamente falso che il soffione si troverebbe all’interno dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Il luogo preciso del rilascio di gas e’ in Via Coccia di Morto, strada che costeggia l’aeroporto ma che non e’ all’interno dello stesso.

Seconda precisazione, questa necessaria per rispondere a tantissimi giornali, il geyser e’ alto ben 5 metri. Senza dire nulla, vi mostro un video girato sul posto che mostra la situazione reale:

5 metri? Forse, e dico forse, si sta un po’ esagerando giornalisticamente parlando.

Detto questo, e come da buona tradizione italiana, l’uscita di gas dal terreno ha innescato immediatamente una polemica politica all’interno del comune di Fiumicino. Come avrete letto, maggioranza e opposizione hanno creato un botta e risposta sui giornali senza fine. Qualcuno parla di carotaggi per valutare la possibilita’ di un sottopassaggio, i diretti interessati smentiscono, poi pero’ si parla di ruspe intente a sondare il terreno, ma la cosa viene smentita perche’ erano lavori del gas. Qualcuno parla anche di voler deviare il corso del Tevere e dunque aver innescato la fuoriuscita del gas, anche questa smentita. Insomma, come siamo abituati da troppo tempo, un continuo rincorrersi di dichiarazioni e smentite basate sul nulla se non sulla chiacchiera di paese.

Lasciamo stare lo scontro politico all’interno del comune per parlare invece del geyser. Le analisi fatte sul gas, hanno dimostrato che la fuoriuscita e’ composta al 90% da anidride carbonica con l’aggiunta di metano e idrogeno solforato. Come e’ noto, l’anidride carbonica e’ dannosa per l’uomo, per cui la zona e’ attualmente recintata e presidiata da una pattuglia dei vigili urbani. Questa misura e’ stata necessaria per impedire ai molti curiosi di avvicinarsi troppo alla bocca del geyser. Solo per farvi un esempio, testimoni locali raccontano di un pullman di turisti giapponesi accorsi a fotografare il gas prima di diregersi all’aeroporto.

Da dove proviene questo gas?

Vi dico subito che si tratta di un fenomeno assolutamente naturale. In molti comuni della zona, di origine chiaramente vulcanica come noto per i cosiddetti castelli romani, da tempo e’ stata segnalata la presenza di gas nel terreno a concentrazione maggiore rispetto ad altre parti d’Italia e dovuta proprio all’origine vulcanica. A volte, questi gas possono risalire fino in superficie lungo faglie e fratture, incontrando anche, come e’ ovvio, falde acquifere.

Fenomeni di questo tipo si sono gia’ verificati numerose volte anche nella stessa zona. Nel 2005, ad esempio, si verifico’ una fuoriuscita analoga durante dei lavori di costruzione. Proprio per questo motivo, per qualsiasi lavoro di edilizia all’interno del comune, viene richiesta l’analisi della concentrazione di gas nel terreno. Questo proprio per evitare che possano verificarsi fughe di gas pericolose per la popolazione e per gli operai al lavoro.

Oltre a queste direttive edilizie, i sindaci dei comuni interessati, di concerto con la regione Lazio, hanno predisposto norme di sicurezza atte a prevenire incidenti dovuti anche a minime fuoriuscite di gas. Per farvi qualche esempio, bisogna areare i locali interrati o semiinterrati prima di accedervi, e’ necessaria la presenza di un’altra persona prima di accedere in piscine svuotate, questo per evitare che ci siano strati bassi di gas pericoloso, e’ vietato creare luoghi di svago o camere da letto a livelli semiinterrati, ecc. Capite bene che queste norme servono proprio per evitare che gas uscito, anche in minima parte dal terreno, possa depositarsi all’interno di zone in cui poi si dovra’ accedere.

Concludendo, e’ assolutamente falso parlare di geyser di 5 metri e tantomeno pensare che questo fenomeno sia all’interno dello scalo aeroportuale o che rappresenti una minaccia per la circolazione aerea. Come abbiamo visto, si tratta di un fenomeno gia’ accaduto in passato e comprensibile alla luce della conoscenza geologica che abbiamo sulla zona in questione. Detto questo, il geyser e’ del tutto naturale, non presenta un pericolo per la popolazione e, come riportato anche da alune fonti aggiornate, sembrerebbe che in queste ore il fenomeno si stia riducendo notevolmente.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.