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Tempesta solare e problemi ai telefoni?

21 Giu

Nella sezione:

Hai domande o dubbi?

e attraverso varie mail che mi sono arrivate, mi è stato chiesto di fare un po’ di chiarezza sui problemi telefonici che si sono avuti nei giorni scorsi soprattutto in virtù di quanto raccontato su vari siti e giornali. Come forse avrete letto, diverse fonti hanno infatti puntato il dito contro la forte attività solare per spiegare i guasti alla rete mobile, soprattutto per i clienti wind, che hanno visto un picco di malfunzionamenti intorno al 13 Giugno.

Diverse volte su questo blog ci siamo occupati di attività solare e dell’alternanza di massimi e minimi che la nostra stella presenta nel corso del tempo:

– Evidenze dal Sole?

– Le macchie solari AR1504

– Gli effetti di AR1504

– Sole: quanta confusione!

– Inversione dei poli terrestri

– Nuova minaccia il 22 Settembre?

– Come seguire il ciclo solare

– Curiosita’ sui cicli solari

Possiamo scegliere tra era glaciale o desertificazione

Come visto, il nostro Sole non è affatto un corpo con un’attività costante nel tempo ma passa attraverso periodi di massimo e minimo in un tempo di circa 11 anni. Non c’è assolutamente nulla di strano o di anomalo in questo comportamento, ma il tutto fa parte del normale e corretto funzionamento di stelle di questo tipo. Nonostante la buona conoscenza astronomica del Sole, molto spesso l’attività di questa stella, soprattutto a causa della sua connessione con la Terra e con la vita, viene chiamata in causa per annunciare catastrofi o per spiegare, come nel caso in questione, problematiche che in realtà non sono assolutamente correlate.

Cerchiamo dunque di andare con ordine e capire prima di tutto cosa è successo qualche giorno fa.

Come detto all’inizio, la scorsa settimana si sono avuti problemi per molti clienti di telefonia fissa e mobile principalmente per l’operatore Wind. Moltissime persone sono rimaste per qualche ora completamente isolate ed impossibilitate sia a ricevere chiamate che a collegarsi alla rete.

Normali problemi? In realtà no, dal momento che blackout così estesi rappresentano eventi eccezionali e, molto spesso, legati a problematiche uniche e per cui la rete non è protetta. Normalmente, quando avvengono problemi di questo tipo i guasti vengono risolti e realizzate soluzioni specifiche che possano impedire nel futuro il riproporsi di anomalie simili.

Nonostante questo, diverse fonti sulla rete hanno parlato di questi guasti parlando di eventi dovuti alla forte attività del Sole. Come forse avrete letto, nei giorni precedenti il guasto si sono registrati alcuni flare solari molto potenti che, stando a quanto riportato, avrebbero rilasciato particelle molto energetiche che una volta arrivate sulla Terra avrebbe messo fuori gioco i satelliti delle comunicazioni.

Aspettate un attimo. Guasto alla rete fissa e mobile per i clienti Wind. Se proprio vogliamo essere precisi, alcune interruzioni sporadiche e di minore entità per un numero ristretto di clienti Fastweb. Spiegazione? I flare solari. C’è qualcosa che non mi torna in tuta questa storia. Secondo voi, il Sole emette particelle energetiche verso la Terra. Queste arrivano e decidono di colpire solo le infrastrutture di un operatore lasciando intatte le altre? Capite l’assurdità di quello che vi stanno dicendo?

Torniamo seri e cerchiamo di capire meglio l’intera storia. Come visto negli articoli precedenti, durante i periodi di massima attività solare ci possono essere emissioni di flare di particelle verso l’esterno. Queste potenti emissioni possono ovviamente arrivare sulla Terra. Normalmente, i bersagli più a rischio sono i satelliti in orbita perché esposti al flusso di particelle. La superficie terrestre è invece protetta e schermata dallo scudo magnetico offerto dal campo geomagnetico. Questa naturale protezione riesce a deviare la maggior parte delle radiazioni dannose provenienti dal Sole impedendo a queste di raggiungere la superficie.

Solo per maggiore informazione e per completezza, vi riporto anche il link della pagina che Wind ha pubblicato per spiegare il motivo del guasto e, soprattutto, per scusarsi con i propri clienti:

Wind guasto 13 Giugno

Premesso dunque il discorso sull’assurdità del solo operatore telefonico, credo sia interessante capire meglio, approfittando della bufala, come funziona la rete mobile che ci consente di telefonare, inviare messaggi e collegarci alla rete con i nostri dispositivi senza fili.

Oggi come oggi, siamo talmente abituati alla possibilità di collegamento che abbiamo a disposizione che molti di noi ignorano completamente come funzioni questa tipologia di comunicazione. Quando effettuiamo una chiamata, il nostro cellulare emette onde radio con una frequenza specifica. Ad oggi, la maggior parte dei telefonini che abbiamo hanno la possibilità di emettere onde in tre bande, di cui la terza utilizzata solo in alcuni paesi come, ad esempio, gli Stati Uniti.

Bene, le onde radio prodotte dal nostro cellulare, contengono le informazioni relative alla chiamata che stiamo facendo. Detto in parole povere, la nostra voce captata dal microfono del cellulare mette in vibrazione una membrana che genera un segnale successivamente digitalizzato e trasmesso attraverso onde radio. Queste onde vengono poi captate da quella che viene chiamata “stazione base”. Questa altro non è che una struttura munita di antenne riceventi che captano le onde radio e le trasmettono attraverso una rete cablata. Come potete capire, il vantaggio della rete mobile è rappresentato dalla possibilità di poter comunicare senza fili. Le onde radio che si propagano in aria rappresentano il filo invisibile che connette il nostro dispositivo mobile con la stazione base.

Le stazioni base possono essere di diverse dimensioni e potenze. Esistono anche stazioni “camuffate” per potersi integrare al meglio con l’ambiente circostante (finti alberi, integrate in strutture preesistenti o, anche, installate su carrelli mobili che possono essere spostati da un punto all’altro). La stazione base con cui il nostro telefono è connesso rappresenta quella che viene definita “cella”. Il numero di stazioni base presenti nel territorio è determinato ovviamente dalla copertura che il sistema utilizzato riesce ad offrire e alla potenza massima installabile in base alla zona specifica. Per spiegarmi meglio, la copertura offerta da una singola stazione non è calcolabile a priori ma dipende anche dalla morfologia del territorio in questione e alla presenza di case, edifici o altre strutture in grado di limitare la copertura a causa della riflessione e dispersione dei segnali radio inviati dai cellulari.

Oltre alla comunicazione voce e messaggistica, a partire dalla seconda generazione di comunicazione (2G), i nostri cellulari sono in grado di inviare e ricevere anche pacchetti di dati che sono quelli che ci consentono di collegarci ad internet senza un cablaggio fisico.

Capite dunque come è possibile chiamare dai nostri cellulari? La connessione tra le stazioni base avviene invece via normali cavi coassiali o, sempre più spesso, attraverso fibre ottiche. In particolare, l’utilizzo delle fibre ha consentito di migliorare la trasmissione dei segnali con minori perdite nel percorso e di aumentare il numero di collegamenti gestibili a parità di sezione del filo.

E se non sono presenti stazioni base nelle vicinanze? Semplice, questo è il caso di un cellulare che, come si dice, “non ha campo”. In regioni isolate del pianeta si ricorre ad una tecnologia diversa che è invece quella dei telefoni satellitari. In questo caso, i dispositivi si connettono direttamente con satelliti in orbita geostazionaria che hanno il compito di ritrasmettere i segnali digitali a Terra e di consentire in questo modo la comunicazione da qualsiasi parte del pianeta.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

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Italia sotto attacco chimico in queste ore!

13 Mag

Sveglia! Sveglia! Italiani, esseri umani, tutti voi che ancora non volete credere al complotto mondiale sulle scie chimiche dovete SVEGLIARVI!

Perche’? Cosa e’ successo? Hanno finalmente trovato la prova inconfutabile dell’esistenza delle scie chimiche? Non mi dire che sono riusciti a scoprire il complotto che da anni io, i miei amici scienziati, i Massoni, i Carbonari e il Nuovo Ordine Mondiale stiamo astutamente portando avanti con aerei di linea, in pieno giorno senza pero’ farci scoprire?

Cerchiamo di andare con ordine e capire cosa bolle nella pentola complottista in queste ultime ore.

Un nostro caro amico mi ha segnalato un articolo comparso ieri su alcuni siti complottisti dal titolo “Italia sotto attacco chimico in queste ore!”. Perche’ mai dovremmo essere sotto attacco chimico? La prova “inconfutabile” (anche in questo caso) sarebbe questa immagine satellitare:

Immagine satellitare dell'Italia

Immagine satellitare dell’Italia

Come vedete, si tratta di una foto dell’Italia, come se ne vedono a decine ogni giorno, in cui compare una certa nuvolosita’ sparsa e alcune scie di condensazione (che ci volete fare, io continuo a chiamarle cosi’).

Leggendo l’articolo si leggono cose veramente grottesche:

Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO

Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO – See more at: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/05/italia-sotto-attacco-chimico-in-queste-ore.html#sthash.SJuKhBgg.dpuf
Si evince una gigantesca copertura di origine artificiale creata da aerei NATO – See more at: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/05/italia-sotto-attacco-chimico-in-queste-ore.html#sthash.SJuKhBgg.dpuf

Copertura artificiale? Perche’? Non capisco chi dovrebbe dire che la copertura e’ artificiale. A parte questo, la copertura e’ creata da “aerei NATO”! Ora voi spiegatemi perche’ dovrebbe essere creata proprio da aerei NATO. Chi lo dice? Perche’ si fanno queste affermazioni? Capite bene la tecnica di questi signori: si mettono qui e li dei termini che fanno scattare la famosa molla nella testa delle persone e il gioco e’ fatto. Guardando questa immagine, avrei potuto dirvi che si vedono le scie lasciate dalla slitta di Babbo Natale che passeggia fuori stagione. La mia affermazione avrebbe la stessa valenza di quella che vi ho riportato.

Andiamo avanti nell’articolo:

Tutto il territorio nazionale e’ attualmente sotto una cappa chimica artificiale altamente tossica.Persone che soffrono di problemi respiratori ed asma potrebbero essere esposti a gravi conseguenze.Ci segnalano sintomi come dolori articolari difficolta’ respiratorie,asma,bruciori alle vie aeree ed agli occhi.

Notate anche qui la leva psicologica utilizzata. Cappa chimica altamente tossica, problemi respiratori, asma, gravi conseguenze, ecc. Capite ancora una volta come questi siti cercano di prendervi in giro? L’ultima frase e’ la piu’ divertente: ci segnalano sintomi come …. Ma ci segnala chi? Secondo voi ci sono le referenze, le fonti, dei link, ecc. dove verificare queste affermazioni? Ma neanche per sogno!

Se vi si racconta qualcosa di incredibile, immagino che voi vogliate conoscere la fonte dell’affermazione o da chi viene la notizia. Se questa fonte e’ attendibile allora potete prendere in considerazione la notizia. Sbaglio? Immagino sia quello che fate normalmente. Bene, perche’ allora quando qualcuno vi racconta queste favole ci credete senza battere ciglio? Sul lato scientifico, nessuno vi chiede di fidarvi per partito preso. Utilizzando il motore di ricerca in alto a destra, potete trovare decine di articoli sulle scie chimiche. Articoli che di volta in volta smontano le presunte prove portate a sostegno da questi signori del complotto. Su ogni affermazione abbiamo ragionato e siamo giunti alla conclusione che quanto affermato era falso. Ecco alcuni esempi:

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Scie chimiche, ora abbiamo la prova

L’accordo Italia-USA per spargere scie chimiche

Scie chimiche, la prova storica!

Scie chimiche con la scusa dei vaccini!

Scie chimiche: il silenzio non puo’ durare oltre!

Non mi sono mai permesso, seguendo il modello scientifico, di ridere di fronte a qualsivoglia affermazione, ma abbiamo sempre ragionato per capire quanto raccontato e arrivare ad una conclusione ragionata. Ad oggi, e lo ripeto nuovamente, non esiste una prova oggettiva dell’esistenza delle scie chimiche. Se, anche solo domani, qualcuno mi portasse la prova inconfutabile di questo avvelenamento di massa, sarei il primo a sostenere la loro esistenza. Ma, visti i precedenti, permettetemi di essere scettico.

Prima di chiudere, vorrei darvi nuovamente alcuni link utili. Sulla rete ci sono decine di siti che vi permettono di vedere quasi in tempo reale le immagini satellitari scattate al nostro pianeta. Un esempio e’ questo:

Img satellitari

Il sito puo’ essere utilizzato per vedere le condizioni meteo sulla nostra zona e, se proprio volete, anche per cercare scie di condensa dovute al passaggio degli aerei. Su questo punto, vorrei mostrarvi un’immagine interessante:

Situazione traffico aereo sull'Italia. Oggi, 7.40 AM

Situazione traffico aereo sull’Italia. Oggi, 7.40 AM

Qualla che vedete e’ la situazione degli aerei in volo stamattina alle 7.40 (5.40 UTC). Guardate che traffico di velivoli solo sulla parte selezionata che, guarda caso, e’ proprio quella dell’immagine da cui siamo partiti. Immaginate la situazione con tutti questi aerei che volano ad altezze diverse, pensate ad una frazione di questi che creano scie di condensa visibili e poi arrivate alla vostra conclusione.

La mappa riportata e’ stata presa dal sito:

FlightRadar24

Sito molto ben fatto con cui potete visualizzare la situazione del traffico aereo in tempo reale anche sopra la vostra zona. FlightRadar puo’ anche essere utilizzato per capire quali sono gli aerei che passano sopra la vostra abitazione. Fate questo esperimento e vedrete che non ci sono assolutamente misteriosi aerei NATO che solcano i nostri cieli.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Quando i giganti popolavano la Terra

7 Lug

Un nostro affezionato lettore, mi ha fatto una richiesta davvero interessante: mi e’ stato chiesto di parlare dei vari ritrovamenti che sarebbero stati fatti in giro per il mondo di scheletri di giganti. Sicuramente, avrete gia’ sentito questa storia, diverse trasmissioni TV e siti internet, ogni tanto ripropongono la storia del ritrovamento dei giganti. Stando a quanto si legge in rete, diversi musei custodirebbero molto gelosamente questi importanti ritrovamenti, ma senza renderli visibili al pubblico. Il motivo di questo? Semplice, sempre leggendo dalla rete e documentandosi su vari giornali, il tutto sarebbe dovuto ad un immensa copertura governativa. Perche’ tenere segreti gli scheletri dei giganti? Se questi corpi fossero reali, allora ci potrebbe essere stato un particolare periodo della civilta’, in cui la Terra era popolata da giganti. Questo metterebbe in discussione la teoria evoluzionistica ormai consolidata. Secondo altri poi, i corpi non sarebbero neanche di esseri umani. C’e’ chi parla di sopravvisuti di Atlantide, chi parla di alieni o chi tira fuori la storia degli antichi astronauti, cioe’ popolazioni extraterrestri che avrebbero visitato e soggiornato nel nostro pianeta convivendo insieme ad antichi popoli.

Tra l’altro, anche la letteratura classica e sacra e’ piena di racconti di giganti. Sia i greci che i romani parlano di giganti nei loro racconti mitologici. I giganti sono presenti diverse volte nella Bibbia cosi’ come nel Corano. Come e’ posibile che testi di popoli cosi’ diversi, che magari non sono mai entrati in contatto tra loro parlino degli stessi argomenti?

Cosa c’e’ di vero in tutto questo?

Per poter rispondere alla domanda, bisogna prima di tutto capire quando e’ iniziata la storia del ritrovamento di questi corpi.

Leggendo in rete, ci si accorge che il tutto e’ iniziato intorno al 2005, quando diversi giornali hanno pubblicato articoli sul ritrovamento di corpi di giganti. Questi scavi sarebbero stati fatti in India, in Sud America, in Arabia. Di volta in volta cambia il luogo del ritrovamento, ma se si vedono attentamente le foto, ci si accorge che si tratta sempre delle stesse prove fotografiche.

Come e’ possibile tutto questo?

In realta’, quella dei giganti e’ una bufala bella e buona che ogni tanto viene riproposta. Ultimamente anche una nota trasmissione televisiva italiana ne ha nuovamente parlato mostrando foto e documentazione reperita in rete. Scommetto che avete gia’ capito di quale trasmissione sto parlando. Per intenderci, quella che ha fatto del 21 dicembre 2012 il suo cavallo di battaglia salvo poi, qualche giorno prima, smentire tutto e sostenere che la loro tesi era che si trattasse di una bufala!

A differenza di tante altre storie raccontate fino a questo punto, per la storia dei giganti e’ possibile individuare anche la fonte primaria che ha messo in giro le foto. Questa volta pero’, il tutto non nasce per creare una bufala, ma per un concorso fotografico.

Le prima foto di ritrovamenti di giganti, sono state pubblicate dal sito Worth1000.com ed in particolare per un concorso fotografico indetto tra i migliori grafici della rete. Il tema del concorso era “Anomalie Archeologiche”. Bene, a questo concorso partecipo’ ache un utente chiamato IronKite con questa foto:

La foto del gigante che si trova in rete

La foto del gigante che si trova in rete

A riprova, vi riporto il link della foto sul sito in questione:

IronKite Worth1000.com

Dopo qualche anno dalla pubblicazione della foto, qualcuno ebbe la brillante idea di far girare l’immagine parlando appunto di un vero ritrovamento di giganti in India. Alcuni giornali indiani pubblicarono articoli su questo ritrovamento, parlando appunto di importante scoperta fatta. Ecco una foto di uno di questi articoli:

Il giornale locale che pubblico' la notizia del ritrovamento

Il giornale locale che pubblico’ la notizia del ritrovamento

Da qui in poi, la storia degli antichi giganti divenne un fenomeno mondiale.

Perche’ la bufala ebbe tanto successo?

Come riportato dagli articoli, l’esercito indiano avrebbe vietato l’ingresso al sito permettendo il passaggio solo dei giornalisti del National Geographic, che aveva l’esclusiva della scoperta e stava preparando un documentario bomba da mostrare in TV. Come potete facilmente immaginare, c’erano le prove fotografiche, c’era un importante testata internazionale, la storia non poteva che essere vera.

Purtroppo, al solito, molti giornali pubblicano notizie prese qua e la dalla rete, senza nemmeno preoccuparsi di verificare le fonti. Come visto tante volte su questo blog, questa usanza puo’ portare a degli strafalcioni veramente incredibili. Questo solo come monito a verificare sempre le notizie che leggete, qualunque sia l’origine della notizia.

Pensate che la storia suscito’ talmente tanto scalpore che il National Geographic, per salvaguardare la propria immagine, fu costretto a smentire in modo ufficiale un suo coinvolgimento nella storia.

Questo e’ il link al sito National Geographic in cui viene pubblicata la smentita:

NG, smentita Giganti

Come potete leggere, viene chiaramente detto all’inizio del pezzo “Il National Geographic non ha scoperto i resti di antichi giganti umani”. La stessa rivista, parla poi dell’origine della bufala parlando del corcorso indetto da Worth1000. Come potete leggere, lo stesso autore del fotomontaggio ha scritto al giornale per spiegare la sua totale estraneita’ alla bufala creata su internet.

Come e’ stata realizzata l’immagine?

Per curiosita’, vi dico che la foto e’ realistica perche’ e’ ricavata da una di un reale scavo archeologico negli Stati Uniti. Nell’originale, gli addetti stavano portando alla luce i resti di un mastodonte. Come potete immaginare, le dimensioni dello scavo erano dunque molto grandi. IronKite ha sovrapposto alle vere ossa, quelle di un corpo umano ingrandito fino a riempire lo scavo. Come evidenziato da diversi siti, dal punto di vista anatomico, questo e’ gia’ sufficiente per mostrare la bufala. Per come e’ fatto il corpo umano, non potrebbe esistere un uomo alto quasi 6 metri, come nella foto mostrata, semplicmenete allungando la sua altezza. Se fosse cosi, la struttura ossea si spezzerebbe sotto il peso del corpo stesso. Questo solo per capire che non puo’ esistere un essere umano alto 6 metri con lo stesso corpo di uno alto 2.

Girando in rete, si trovano anche foto diverse riepetto a questa da cui siamo partiti. In realta’, anche molte di queste provengono dallo stesso sito Worth1000 e sono relative a diverse edizioni dello stesso concorso. Solo per farvi qualche esempio, trovate in giro questa foto:

Foto dal concorso Anomalie Archeologiche. Fonte: Worth1000,com

Foto dal concorso Anomalie Archeologiche. Fonte: Worth1000,com

presa da qui:

Foto2, Worth1000

oppure questa foto:

Foto dal concorso Anomalie Archeologiche. Fonte: Worth1000,com

Foto dal concorso Anomalie Archeologiche. Fonte: Worth1000,com

presa da qui:

Foto3, Worth1000

Cosi’ come tante altre foto contenute nel sito che di volta in volta vengono prese e messe in rete. Spesso poi, c’e’ chi ci casca e magari ci organizza anche una puntata di una trasmissione televisiva in onda su canali nazionali.

Concludendo, non c’e’ nulla di vero nella storia dei corpi giganti ritrovati in giro per il mondo. Di tanto in tanto questa bufala viene riproposta in rete o da qualche giornale o trasmissione televisiva. Come visto, la fonte originale e’ solo un corcorso internet per elaborazioni grafiche. Purtroppo, l’autore della foto da cui siamo partiti, si e’ ritrovato, sua insaputa, in questa assurda bufala di cui si continua ancora a parlare su internet.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Internet dalla stratosfera

19 Giu

Se dovessimo pensare al piu’ grande sviluppo tecnologico degli ultimi 10 anni, probabilmente molti di noi potrebbero rispondere che la connessione internet ha pesantemente contribuito a cambiare il mondo ed il nostro modo di pensare.

Molto spesso, in questo blog, ci siamo fermati a riflettere proprio sulla rete internet. Nel nostro caso, abbiamo valutato i suoi apsetti negativi parlando del tamtam mediatico delle dicerie catastrofiste, ma abbiamo anche piu’ volte elogiato la potenza eccezionale di internet nel connettere le persone e nel darci accesso ad una quantita’ illimitata di informazioni.

Chiunque stia leggendo questo articolo, potra’ farlo grazie alla sua connessione dati, vuoi sul pc mediante la rete di casa o anche attraverso tablet e smartphone connessi alla rete mobile. Anche se a prima vista potrebbe sembrare assurdo, sulla terra 2,2 miliardi di persone sono connesse, ma ben 4,8 miliadi di persone non sono assolutamente raggiunte dal segnale. Ora, non pensiamo solo alle zone piu’ povere del pianeta in cui, permettetemi l’affermazione, la rete non e’ sicuramente il primo problema. In molte zone degli stati, cosiddetti ricchi, vi sono ancora molte persone non raggiunte da internet perche’ magari si trovano in zone desolate e isolate o perche’ i costi nel portare i cavi principali sarebbero troppo elevati.

Pallone del progetto Loon in orbita

Pallone del progetto Loon in orbita

Una possibile soluzione a questo problema, potrebbe essere stata formulata proprio da google, che ha sviluppato un importante progetto di ricerca per cercare di portare la connessione internet in tutte le parti del mondo. Dal momento che, come anticipato, i costi maggiori derivano dalla stesura dei cavi in terra, la soluzione pensata da google prevede di far arrivare il segnale dal cielo.

Il nome del progetto e’ “Project Loon” e prevede il lancio di speciali palloni in atmosfera in grado di trasmettere a terra la portante per la connessione internet.

Pensate sia fantascienza?

Siete completamente fuori strada. Non solo si tratta di un progetto reale, ma e’ gia’ partita la sperimentazione per valutare sul campo le potenzialita’ e i costi di questa soluzione.

Il project loon si basa su speciali palloni aerostatici senza pilota, che vengono inviati nella stratosfera. I palloni sono interconnessi tra loro mediante segnali radio e dispongono di un sistema di pannelli solari in grado di fornire la corrente indispensabile al funzionamento.

Ricevitore domestico del progetto Loon

Ricevitore domestico del progetto Loon

Una prima prova e’ sata fatta solo pochi giorni fa stabilendo la connessione tra un pallone aerotatico ed un singolo contadino della cittadina di Leston che vive in una zona molto isolata dove alleva pecore. L’esperimento e’ completamente riuscito e la connessione e’ stata stabilita per un tempo di 15 minuti. L’intervallo limitato e’ dovuto al passaggio del singolo pallone che dopo poco tempo e’ uscito fuori dalla portata del ricevitore domestico. Ovviamente, quando il sistema sara’ entrato a regime, ci saranno diersi palloni in orbita, in modo tale da assicurare sempre una minima copertura per la connessione.

Riguardo al ricevitore domestico a cui accennavamo, si tratta di una semplice antenna in grado di ricevere i segnali dal pallone e che puo’ essere installata fuori dall’abitazione in prossimita’ del tetto. Questo accorgimento serve solo per lasciare campo libero tra l’antenna e la sorgente.

Per curiosita’, sapete come ha sfruttato la connessione l’allevatore di Leston? E’ andato a vedere le previsioni del tempo per capire se era un buon momento per la tosatura delle sue pecore. Come vedete, se pensiamo alla specifica applicazione, la ricerca fatta ci dimostra l’utilita’ della connessione per tutti in base alle diverse esigenze che ognuno di noi puo’ avere.

I palloni lanciati da Google navigheranno ad una quota di 12 miglia sulla superficie terrestre e, ad oggi, circa 50 famiglie americane stanno sperimentando il sistema Loon per verificare la fattibilita’ del progetto.

Ovviamente, l’importanza e l’utilita’ di un sistema del genere sono evidenti a tutti. Pensate solo, ad esempio, alle tante persone che vivono isolate in Africa ed in Asia. Certamente, non converrebbe a nessuna compagnia tirare cavi fino alle abitazioni piu’ sperdute, solo per avere un abbonato in piu’. Il sistema Loon consentira’ invece, con una spesa sicuramente inferiore, di poter connettere gran parte della popolazione mondiale.

A questo punto, non resta che attendere gli sviluppi del progetto e sperare che la connessione sia possibile stabilmente e con una velocita’ adeguata.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Yellowstone, aggiornamento

10 Dic

Qualche giorno fa, avevamo pubblicato un articolo riguardante uno strano fenomeno registrato nel parco naturale di Yellowstone negli Stati Uniti. Come sappiamo bene, e come abbiamo visto, sotto questo parco c’e’ uno dei vulcani piu’ grandi e piu’ pericolosi della Terra.

Proprio in virtu’ di questa caratteristica, la zona e’ continuamente monitorata da una fitta rete di sismografi pronti a registrare qualsiasi variazione del terreno.

Come indicato da un nostro lettore, uno di questi sismografi in data 28/11 aveva mostrato segnali a dir poco preoccupanti, registrando continuamente eventi fuori scala.

Di questo abbiamo parlato in dettaglio in questo post:

Yellowstone, cosa succede?

Andando a vedere i sismografi intorno alla zona di Norris Junction, cioe’ la stazione che mostrava segnali anomali, avevamo verificato che tutto era nella norma.

A nostro avviso, i valori anomali registrati erano semplicemente dovuti ad una rottura del sismografo, che infatti non mostrava alcuna modulazione temporale, ma solo valori costantemente fuori scala.

Stiamo tornando sull’argomento, solo per dare un aggiornamento su questo episodio e per avere la conferma di quanto affermato nei giorni scorsi.

Dopo diversi giorni di valori “sballati”, finalmente il sismografo della zona e’ stato rimesso in funzione, o forse sostituito.

Possiamo anche affermare con certezza che qualsiasi intervento sia stato fatto sulla strumentazione, questo e’ avvenuto in data 5 Dicembre 2012.

Ecco a voi il grafico del sismografo di Norris Junction del 5/12:

Norris Junction, 5/12/12

Norris Junction, 5/12/12

Come vedete, intorno alle 15.30 tutto e’ tornato alla normalita’. Ovviamente non ci sono stati eventi significativi nei giorni precedenti in nessun altro sismografo della zona.

Potete verificare questo andamento, guardando al link fornito anche nel precedente articolo:

Universita’ Utah simosgrafi

Dunque? Assolutamente nulla da riportare. La nostra ipotesi e’ risultata corretta. Nel momento in cui la strumentazione e’ stata risistemata, tutto e’ tornato nella norma.

Vi ricordo inoltre, che mentre era in corso il malfunzionamento, o presunto tale, nessun altro sismografo della zona segnava valori fuori dalla norma o indicanti una forte attivita’ in corso. In particolare, avevamo preso come riferimento la stazione di Upper Falls, distante solo 5 Km da quella incriminata di Norris Junction.

Concludendo, prima di lasciarvi convincere da qualsiasi teoria, indipendentemente dal 2012, cercate sempre di ragionare in modo autonomo con la vostra testa. Purtroppo la rete e’ una risorsa senza limiti, ma che nasconde anche molte informazioni false o fuorvianti.

Per un’analisi scientifica completa di tutte le profezie sul 21 Dicembre, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

Non ne bastava uno …

8 Dic

In questo blog, molte volte abbiamo parlato di terremoti. In particolare, piu’ volte abbiamo discusso circa la previsione di questo genere di fenomeni, mostrando come la scienza allo stato attuale non sia in grado di prevedere quando, ma soprattutto dove, si verifichera’ un sisma:

Allineamenti, terremoti e … Bendandi

Riassunto sui terremoti

Analisi statistica dei terremoti

Dati falsi sui terremoti

Terremoti, basta chiacchiere. Parliamo di numeri.

Terremoti: nuove analisi statistiche

Molte volte, ci siamo soffermati su previsioni azzardate ad opera di siti internet o quasi-veggenti, che altro non fanno che creare panico nelle persone annunciando terremoti piu’ o meno violenti in diverse parti del globo.

In particolare, abbiamo visto come la scienza sia ancora alla ricerca dei cosiddetti “precursori sismici”, cioe’ di quel o quegli eventi che possono annunciare o far presagire in un determinato luogo un prossimo terremoto. Uno dei precursori sismici maggiormente discussi negli ultimi tempi e’ ovviamente il radon. Il maggior sostenitore di questa strada e’, come tutti sapete, Giampaolo Giuliani.

Come discusso in questo post:

Terremoti, Pollino, Giuliani, Radon, L’Aquila …

Il radon non puo’ essere considerato un precursore sismico, dal momento che non e’ stata verificata una correlazione sistematica tra emissioni di radon dal sottosuolo e manifestazione di terremoti. Con questo si intende, come abbiamo visto, che possono esserci emissioni di radon con terremoti, emissioni di radon senza terremoti, ma soprattutto terremoti senza emissioni di radon. Questo fa si che questo gas non possa essere utilizzato come una prova certa antecedente all’insorgere di fenomeni sismici.

Nei post precedenti, molto spesso ci siamo rivolti alla statistica per cercare di togliere un po’ di nebbia su questi fenomeni, ma soprattutto per smentire tutti quelli che vorrebbero un aumento sistematico dei terremoti nel mondo in vista del 21/12.

Come abbiamo visto, una possibile analisi di questi fenomeni puo’ essere fatta in termini statistici studiando proprio la frequenza annuale dei fenomeni di diverse magnitudo.

terremoto

Se partiamo dal presupposto che in media all’anno ci sono tanti fenomeni di una certa magnitudo, possiamo capire piu’ o meno un andamento medio dei fenomeni. Ovviamente questo prescinde da qualsiasi tipo di previsione reale. Il discorso e’ relativo alla media globale dei fenomeni, assolutamente non possiamo prevedere nessun fenomeno di una certa intensita’, ma soprattutto non esiste nessuna correlazione sul luogo dei sismi.

Perche’ sto facendo questo discorso?

Su internet, ma soprattutto su facebook, sta facendo molto discutere un’analisi statistica fatta proprio da uno stretto collaboratore di Giuliani. Stiamo parlando di Leonardo Nicoli’, portavoce della “fondazione Giuliani”, che negli ultimi tempi sta rubando la scena al padrone di casa.

Proprio attraverso la sua pagina facebook, Nicoli’ sta pubblicando una serie di analisi statistiche, basate proprio su quanto abbiamo mostrato nei post precedenti.

Cerco di farvi capire meglio.

Se in media ci sono 10 eventi all’anno di magnitudo tra 6 e 7 nel mondo, ovviamente sto mettendo numeri a caso, possiamo calcolare statisticamente la probabilita’ che nei prossimi mesi ci sara’ uno di questi eventi da qualche parte.

Proviamo a fare un esempio semplice. Immaginate di lanciare un dado da gioco dieci volte e di voler contare il numero di volte in cui esce un numero pari o un numero dispari. Come sappiamo bene, “in media” ci si aspetta che esca 5 volte un numero pari e 5 volte un numero dispari. Ora, sempre pensado che il dado non sia truccato, puo’ accadere che con dieci lanci escano sempre numeri pari. La statistica e’ in grado di prevedere questa probabilita’.

Sempre tenendo a mente l’esempio del dado, se dopo 3 lanci e’ uscito un numero pari, potete calcolare la probabilita’ che al prossimo lancio esca un numero dispari.

Questa e’ la statistica. Ovviamente stiamo parlando di probabilita’ medie. Se vi aspettate 10 terremoti di intensita’ tra magnitudo 6 e 7  all’anno, e a Dicembre ne avete avuti solo 5, ci sara’ una probabilita’ alta che nei prossimi giorni avvenga uno di questi eventi.

Come capite bene pero’, c’e’ anche la probabilita’ che questo evento non accada perche’ la natura decide che non deve accadere.

Di calcoli di questo tipo, abbiamo parlato in questo post:

Terremoti: nuove analisi statistiche

dicendo espressamente che la statistica non puo’ essere utilizzata per prevedere un terremoto.

Cosa sta invece accadendo sulle pagine di Nicoli’? Semplice, si stanno proponendo questi calcoli statistici e molte persone stanno accogliendo questi calcoli come una previsione di terremoti futuri. Questo perche’ alcune probabilita’ sono state rispettate.

Per farvi capire, i commenti che trovate sono del tipo: “allora i terremoti si possono prevedere”, “la scienza ufficiale sta facendo una copertura a riguardo” e “finalmente una voce indipendente e lontana dalla copertura scientifica”.

Questo e’ il link alla pagina di facebook, intitolata “la matematica dei terremoti”:

La matematica dei terremoti

Come vedete nella parte iniziale, si parla di probabilita’ vicina al 100% che nei prossimi giorni ci possa essere un fenomeno di magnitudo tra 7 e 7.9, cosi’ come di uno tra 6 e 6.9.

Da quanto detto, e’ d’obbligo sottolineare una cosa: si tratta di calcoli statistici fini a se stessi. La statistica ci puo’ dare un’idea di massima dell’andamento del numero di fenomeni nel mondo, ma assolutamente non ci consente di prevedere terremoti.

Personalmente credo che in una pagina del genere, ma soprattutto vedendo commenti di questo tipo, si dovrebbe scrivere esplicitamente che non si tratta di previsioni certe. Parlare in questi termini di probabilita’ del 100%, significa convincere la gente che i terremoti possano essere predetti.

Come potete verificare da soli, non si hanno assolutamente indicazioni riguardo al luogo in cui avverra’ il sisma, ma soprattutto non si avra’ mai la certezza.

Secondo voi, se la statistica ci dicesse che da oggi al 21/12 c’e’ una probabilita’ vicina al 100% che ci sara’ un terremoto di magnitudo M8, cosa dovremmo fare? Come detto sono calcoli statistici, senza nessuna indicazione del luogo. La probilita’ vicina al 100% non va assolutamente letta come una certezza.

Come potete capire bene da soli, si sta facendo speculazione su questi calcoli, cercando di convincere le persone che esistano leggi statistiche in grado di prevedere i terremoti.

Vi faccio un ultimo esempio che spesso viene utilizzato per spiegare come funziona la statistica. Se due persone hanno due mele per sopravvivere, la prima persona magia due mele e vive, la seconda non mangia niente e muore, secondo la statistica hanno mangiato in media una mela ciascuno e sono entrambe vive. Credo che questo esempio sia molto utile per capire i limiti della statistica nelle applicazioni reali.

Concludendo, diffidate dei numerosi link che trovate in rete circa la previsione dei terremoti. Come detto, ad oggi la scienza non e’ in grado di prevedere con certezza quando, dove e con che intensita’ avverra’ un terremoto. Qualsiasi previsione vi venga proposta e’ senza ombra di dubbio campata in aria o inventata di sana pianta.

Per analizzare tutte le profezie sul 2012, ma soprattutto per parlare scientificamente di eventi sempre attuali e molto spesso poco divulgati, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

Yellowstone, cosa succede?

2 Dic

Su segnalazione di un nostro affezionato lettore, vorrei parlarvi di una notizia che, se fosse confermata, rappresenterebbe veramente un rischio elevato per molte persone.

Tutti quanti conoscono il parco di Yellowstone negli Stati Uniti. Come forse sapete, in questa zona c’e’ uno dei piu’ grandi vulcani del mondo, appunto lo Yellowstone. Stiamo parlando di un vulcano lungo 70Km e largo 30 Km, posizionato a circa 8 Km dalla superficie.

Ovviamente stiamo parlando di un vulcano attivo, potenzialmente molto pericoloso, e per questo motivo costantemente seguito dagli addetti ai lavori.

Perche’ vi stiamo parlando dello Yellowstone?

Negli ultimi giorni sembrerebbe che sia in corso un fenomeno di elevata instensita’. In particolare, gli eventi sono iniziati alle ore 18.00 del 28 Novembre 2012, e sembrerebbero ancora in corso.

Da dove nascono queste ipotesi?

Vista la particolarita’ della zona, come potete immaginare, ci sono diverse stazioni sismografiche che monitornano 24 ore su 24, l’intera zona della caldera.

Vi riporto le immagini di una stazione in particolare, quella di Norris Junction, in cui si vedono dei comportamenti quantomeno anomali.

Questo e’ il grafico del 28 Novembre:

Grafico del 28/11, stazione Norris Juncton

Grafico del 28/11, stazione Norris Juncton

Come vedete, dalle 18.00 in poi il sismografo sembra completamente impazzito. Ancora oggi, i dati sono immutati:

Grafico del 2/12, stazione di Norris Junction

Grafico del 2/12, stazione di Norris Junction

 

Dal 28/11 alle 18.00 fino a questo momento, il sismografo ha sempre continuato a segnare un valore costante e fuori scala.

Cosa significa questo? E’ possibile che sia in corso una tale attivita’ sismica e non si sappia nulla?

Per poter rispondere a questa domanda, dobbiamo prima di tutto fare una considerazione.

Se fosse effettivamente in corso una tale attivita’, si dovrebbe vedere qualcosa anche in altri sismografi della zona. Come anticipato, nella zona e’ presente una fitta rete di monitoraggio.

Vi riporto in particolare la mappa delle istallazioni nella zona:

Mappa dei sismografi della zona

Mappa dei sismografi della zona

La stazione che stiamo prendendo in esame e’ quella di Norris Junction, indicata con YNR. Come vedete sono presenti diverse stazioni in zona, in particolare, possiamo confrontare Norris Junction con quella di YUF, cioe’ Upper Falls, distante circa 10 Km.

Questo e’ il grafico del sismografo di Upper Falls di oggi:

Dati stazione Upper Falls del 2/12

Dati stazione Upper Falls del 2/12

Come vedete il sismografo e’ completamente muto. Lo stesso grafico e’ visibile se andiamo a prendere i dati dei giorni precedenti.

In particolare, vi riporto il grafico del 28/11, giorno in cui sono iniziate le anomalie nella stazione di Norris Junction:

Dati stazione di Upper Falls del 28/11

Dati stazione di Upper Falls del 28/11

Lo stesso grafico privo di segnali lo potete vedere selezionando una qualsiasi stazione della zona.

Cosa significa questo?

Molto probabilmente il sismografo di Norris Junction ha un malfunzionamento. Perche’ questo? Se ci fossero eventi in corso di cosi’ alta intensita’, questi sarebbero sicuramente visibili negli altri sismografi della zona. Come abbiamo visto, il piu’ vicino di questi e’ completamente muto. Potreste pensare che sia rotto invece quello di Upper Falls e dunque i dati giusti sono proprio quelli di Norris Junction con l’anomalia.

Mi dispiace deludere i sostenitori delle catastrofi, ma tutti i sismografi della zona, piu’ o meno vicini, sono completamente muti.

Vi invito a fare questa verifica collegandovi con il sito dell’universita’ dello Utah che gestisce questi sismografi. Dalla mappa, basta cliccare sulla stazione per visualizzare i dati ed i relativi grafici:

Universita’ Utah simosgrafi

Concludendo, non e’ in corso nessuna attivita’ anomala per il vulcano di Yellowstone. Tra l’altro, se ci fosse un’attivita’, si dovrebbe quantomeno vedere una modulazione dei segnali. Come abbiamo visto dai grafici, il segnale da quando e’ iniziato e’ sempre rimasto costante con il sismografo continuamente fuori scala.

Come detto in precedenza, stiamo parlando di uno dei piu’ grandi vulcani del pianeta. Proprio per questo motivo, la sua attivita’ e’ continuamente monitorata. Inoltre, come visto in questo articolo, i dati sono online e liberamente consultabili da tutti.

Cercate sempre di farvi domande. Ogni qual volta leggete notizie di questo tipo, non fermatevi alle apparenze, ma cercate sempre di informarvi autonomamente analizzando i dati che avete in mano. Per affrontare scientificamente tutte le profezie del 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

La teoria della Terra cava

11 Nov

In questo post vorrei tornare nuovamente a parlare di UFO, ma non raccontando di nuovi video, presunte osservazioni o sbarchi, ma raccontando un aspetto molto interessante, anche se poco affrontato.

Di ufo, in relazione al 2012, ne abbiamo parlato in diversi post:

Lens flare e avvistamenti UFO

Palla di fuoco nei cieli del Sud Italia

Misteriose sfere di luce

Quella che vorrei raccontarvi ora e’ una delle ipotesi piu’ strane riguardo alla provenienza degli alieni: la teoria della Terra cava. Secondo questa teoria, la nostra Terra avrebbe una serie di spazi vuoti al suo interno dove potrebbero vivere forme di vita intelligenti. I tanti avvistamenti UFO sarebbero proprio dovuti agli abitanti degli spazi interni che escono all’esterno attraverso tunnel sparsi in diverse zone.

Negli ultimi tempi, queste teorie sono state riprese in mano , proprio in vista del 2012, utilizzandole come spiegazione per il presunto aumento di avvistamenti UFO. Oltre a questo, secondo alcune fonti, la scoperta della Terra cava sarebbe molto recente e tenuta nascosta dai soliti potenti perche’ a conoscenza di misteriose civilta’ che vivrebbero sotto i nostri piedi.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa teoria, presentandola dal punto di vista scientifico.

L’ipotesi di Halley della terra cava con gusci concentrici

L’ipotesi di una terra vuota al suo interno e’ in realta’ molto antica. Gia’ Platone aveva ipotizzato questa teoria nel suo “mito della caverna”. Dal punto di vista scientifico, il primo a parlare di terra cava fu l’astronomo Halley, lo stesso a cui poi venne intitolata la famosa cometa. Secondo Hally, la Terra avrebbe al suo interno due gusci interni concentrici, seguiti poi da un nocciolo duro e molto denso. La crosta esterna che separa la superficie abitata da noi dal primo guscio sarebbe di soli 800 Km.

Nella teoria di Halley, ciascun guscio sarebbe abitabile e dotato di atmosfera. Inoltre, ciascuna zona sarebbe dotata di un proprio campo magnetico. La fuoriuscita di atmosfera dalla parte interna verso l’esterno, convogliata attraverso tunnel di passaggio ai poli, sarebbe poi la causa della formazione delle aurore.

Halley cerco’ per molto tempo di dimostrare la sua teoria, cercando appunto delle variazioni nel comportamento della bussola, indicatore delle interferenze del campo magnetico dei gusci interni. Inutile dire che queste variazioni non vennero mai registrate. Per quanto riguarda le aurore, oggi sappiamo bene che queste sono dovute all’interazione delle particelle prodotte dal sole con la molecole dell’atmosfera sopra i poli, dove le particelle vengono convogliate magneticamente.

Successivamente la teoria della Terra cava venne ripresa in mano da moltissimi scienziati e pensatori, anche se con piccole variazioni sull’abitabilita’, sullo spessore dei gusci o sui campi magnetici interni nulli o piu’ o meno intensi.

Nel XX secolo, la teoria venne ripresa anche dagli scrittori Reed e Gardner per spiegare la presenza ai poli di iceberg di acqua dolce e il ritrovamento di un mammut, sempre ai poli, perfettamente conservato. Secodo queste teorie, il mammut sarebbe stato molto recente non potendosi conservare per cosi’ lungo tempo, mentre gli iceberg di acqua dolce sarebbero formati dalle acque dei fiumi provenienti dalla zona interna della terra. Per completezza, oggi sappiamo bene che gli iceberg sono composti principalmente di acqua dolce perche’ formati dalla neve dei ghiacciai e che il ghiaccio riesce a conservare i corpi per moltissimo tempo rallentando la disgregazione.

Nonostante queste osservazioni, come anticipato, molte fonti hanno ripreso questi concetti mettendoli in relazione con gli avvistamenti ufo e con l’origine della razza umana. Secondo diversi articoli, i gusci interni sarebbero abitati da razze molto progredite e che escono da passaggi presenti ai poli per tenerci sotto osservazione. Secondo alcuni poi, la razza interna del nostro pianeta sarebbe proprio quella che ha generato gli esseri umani.

A parte le osservazioni esposte prima in risposta alle ipotesi storiche sulla Terra cava, e’ possibile smentire definitivamente queste teorie ricorrendo a moderne considerazioni scientifiche.

Prima di tutto, pensiamo alla gravita’. Immaginiamo per assurdo che ci sia una zona vuota all’interno del nostro pianeta. Quale forza di attrazione gravitazionale subirebbe un essere vivente all’interno del guscio? La risposta e’ semplice, zero! Questo risultato e’ noto come Teorema del guscio sferico e venne dimostrato per la prima volta da Newton. In questo caso, un corpo posto sulla superficie del guscio, dunque esterno, subisce una forza di attrazione come se la massa del guscio fosse tutta concentrata nel centro. Per un corpo posto invece all’interno del guscio, la forza sarebbe nulla. Questo perche’ i singoli contributi si annullano a vicenda. Solo per completezza, questo risultato vale non solo per la forza di gravita’ ma anche per altre forze e venne poi utilizzato anche nella formulazione del teorema di Gauss in fisica e in matematica.

Dunque l’essere vivente all’interno non subirebbe forza di gravita’ fluttuando liberamente? Non proprio. A causa della rotazione terrestre intorno al proprio asse, la forza centrifuga produrrebbe una sorta di spinta verso il basso, ma questa sarebbe pari a 1/300 della forza gravitazionale che siamo abituati a subire. Detto in altri termini, l’essere vivente peserebbe 300 volte di meno rispetto alla superficie, essendo solo debolmente legato al suo suolo interno.

L’ipotesi della Terra cava, sarebbe anche in conflitto con le attuali misure di massa della Terra. Le ipotesi sulla densita’ del nostro pianeta, sono valide per una Terra “piena” al suo interno. Ovviamente questo punto non puo’ essere usato per smentire la teoria cava perche’ le ipotesi di densita’ potrebbero essere sbagliate. In fondo nessuno e’ passato attraverso tutti gli strati della Terra per verificare l’ipotesi.

Esiste pero’ un altro punto da discutere e che smentisce definitivamente l’ipotesi della Terra cava. Ci rivolgiamo di nuovo alla forza di gravita’, ed in particolare proprio al peso, conseguenza di questa forza. Immaginiamo, sempre per assurdo, una Terra principalmente cava al suo interno. Questa non sarebbe affatto stabile, ma collasserebbe verso l’interno a causa del suo stesso peso. Risultato di questo sarebbe un’implosione con la formazione di un pianeta piu’ piccolo, ovviamente pieno e questa volta stabile gravitazionalmente.

Concludendo, anche in questo caso, si sono riprese in mano teorie vecchie, smentite da tempo e ancor di piu’ alla luce delle maggiori conoscenze maturate nel tempo.

Prima di farvi suggestionare o di credere a qualche teoria, cercate sempre di documentarvi indipendentemente. Ognuno di noi ha a disposizione un’immensa biblioteca virtuale rappresentata dalla rete internet., sfruttiamola al meglio.

Per affrontare scientificamente tutte le teorie formulate per il 2012, discutendo in realta’ argomenti sempre attuali e di interesse generale, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.