Oggi depongo il martello da geologa ed entro in punta di piedi nel mondo dei camici bianchi per affrontare un argomento delicato e fino all’altro ieri fantascientifico come il trapianto dell’utero. Buona lettura a tutti.
di Patrizia Esposito
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Non molto tempo fa mi è capitato di leggere un articolo, datato febbraio 2014, sul trapianto dell’utero in cui si pone l’accento sulla complessità e invasività dell’intervento, sulla non garanzia di una gravidanza a seguito e sulla questione etica legata alla tipologia di trapianto:
Il primo trapianto di utero umano è stato eseguito in Arabia Saudita nel 2000 su una donna di 26 anni con isterectomia pregressa. La donatrice aveva 46 anni. Purtroppo l’organo nuovo fu rimosso dopo 99 giorni a seguito di una trombosi vascolare. Il secondo trapianto è stato effettuato in Turchia nel 2011 su una donna di 21 anni, con espianto dell’organo da donatrice deceduta di 23 anni. In seguito la donna è stata sottoposta a fecondazione assistita con l’impianto di 7 embrioni crioconservati. Purtroppo la gravidanza non è giunta al termine. Entrambi gli interventi sono stati effettuati senza studi precedenti di supporto, a detta del professore Mats Brännström della Gothenburg University (Svezia) che a partire dal 2012, con il supporto degli studi sulla sperimentazione sugli animali, ha eseguito nove trapianti di utero.
Brännström ha annoverato l’utero tra gli organi non vitali e i tessuti compositi, come le mani e la faccia, che pur non essendo di vitale importanza possono condizionare psicologicamente la vita delle persone.
Ecco alcune delle cause dell’ infertilità uterina :
1)sindrome MRKH (cioè assenza di utero congenita)
2) isterectomia in seguito a carcinoma della cervice uterina o dell’endometrio
3)malformazione uterina
4)danni da chemioterapia
In Europa sono 160000 le donne che hanno problemi di infertilità uterina. La ricerca capitanata dal professor Brännström è partita dai risultati del trapianto di utero nei topi e soprattutto nei primati (tra questi ultimi e gli esseri umani ci sono analogie per quanto riguarda la fisiologia riproduttiva e l’immunologia) e ha analizzato vari aspetti: le modalità chirurgiche del doppio intervento di isterectomia sulle donatrici e di trapianto sulle riceventi, l’anastòmosi (il collegamento dei vasi e delle vene uterini), il rischio di ischemia e rigetto, l’immunosoppressione, la gravidanza e la questione etica. Le pazienti che fanno parte della sperimentazione svedese -che insieme ai loro partner e alle donatrici sono state seguite per 12 mesi da un team di chirurghi, ginecologi, anestesisti, trapiantologi e psicologi- hanno età compresa tra 26 e 31 anni, mentre le donatrici hanno un’età media di 46 anni e sono madri, sorella, zia o amica delle riceventi. Solo sette trapianti su nove sono andati a buon fine, infatti da due pazienti è stato necessario rimuovere l’organo nuovo a causa di trombosi e infezione resistente agli antibiotici, mentre una donatrice ha avuto problemi di infezione alla ferita.
Dopo qualche mese le trapiantate hanno avuto il ciclo mestruale. In seguito, su quattro delle pazienti trapiantate sono stati impiantati gli embrioni prelevati e crioconservati prima dell’intervento. La fecondazione assistita è necessaria perché l’utero trapiantato non viene collegato alle tube di Falloppio. Entro la fine di quest’anno e l’inizio del 2015 si attendono i primi bambini da uteri trapiantati! Quindi siamo ad un passo dall’esito positivo della sperimentazione che tornerà ad essere effettuata sugli animali qualora le gravidanze delle trapiantate dovessero andare male. Ad ogni modo, è prevista la rimozione dell’organo nuovo dopo una o due gravidanze, per evitare rischi futuri.
C’è chi pensa che il trapianto dell’utero possa essere un’alternativa alla maternità surrogata che in alcuni paesi non è legale e chi invece lo considera come l’ennesimo accanimento da parte di chi vuole avere un figlio a tutti i costi. Personalmente, per il rigore scientifico a cui sono abituata, posso comprendere lo scetticismo degli addetti ai lavori sulla riuscita della sperimentazione: ci sono perplessità infatti per quanto riguarda per esempio la difficoltà di collegare l’utero ai vasi e alle vene e per quanto riguarda la compatibilità delle terapie antirigetto con lo sviluppo sano del feto. In effetti, anche se la sperimentazione avrà esito positivo, le tecniche di trapianto dovranno essere chirurgicamente affinate. Come donna capisco il desiderio di avere un figlio biologico e mi sembra che il trapianto dell’utero sia una scelta più etica dell’utero in affitto, ma questa è soltanto la mia (discutibile) opinione personale. Ad ogni modo, quello che era fantascienza solo pochi anni fa adesso ha buone probabilità di diventare realtà: tanto di cappello a chi contribuisce al progresso della scienza medica.
Se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci rendiamo conto che nella nostra vita tantissime volte, e per i motivi piu’ disparati, abbiamo sentito parlare di fine del mondo. Tutti noi ricordiamo almeno 2 date in particolare, che forse hanno avuto piu’ risalto: il 1 gennaio 2000 e il 21 dicembre 2012.
Il Capodanno del nuovo millennio e’ passato alla storia soprattutto per il Millenium Bug, il problema informatico che avrebbe dovuto mandare in crash tutti i sistemi informatici del tempo, causando danni irreparabili. Come sappiamo bene, a parte qualche sporadico caso, il tutto si e’ risolto con un nulla di fatto. Da dove nasceva questa convinzione? Semplice, dalla nostra civilta’ che diveniva sempre piu’ legata ai computer, in grado di gestire e controllare aspetti vitali e di sicurezza.
Poi abbiamo avuto il 21 Dicembre 2012. La fine del mondo annunciata, anche se piu’ volte abbiamo discusso anche questo, dai Maya e’ stata un fenomeno globale mai visto prima. Vi siete mai chiesti il perche’ di tutta queta eco? Personalmente, mi sono convinto che la cosa possa essere compresa, anche in questo caso, in chiave digitale. Come detto all’inizio, anche se molte volte abbiamo sentito parlare di fine del mondo annunciata da qualcuno, quella dei Maya e’ avvenuta in un periodo storico molto particolare. Siamo infatti, e sempre di piu’, nell’era della comunicazione globale. Le notizie viaggiano velocemente e siamo praticamente connessi con tutto il mondo. Non penso di dire assurdita’ se parliamo di “era dei social network”. Gli ultimissimi anni sono stati infatti quelli che hanno visto il boom delle reti sociali: facebook, twitter, Google+, ecc. Siti, o servizi se volete, che hanno visto un incremento esponenziale di iscritti divenendo un fenomeno di massa.
Cosa c’entra questo con la fine del mondo? Semplice, come spesso dico, siamo entrati nell’era delle “chiacchiere 2.0”. Le vecchie voci di paese che facevano si che una notizia, anche riservata, divenisse di dominio pubblico in breve tempo, ora vanno considerate a livello globale. Detto in altri termini, abbiamo un concetto nuovo di Mondo-Paese. Questo aprirebbe riflessioni ben piu’ profonde da trattare separatamente. Quando scrivete qualcosa sulla rete, pensate sempre che, potenzialmente, quel qualcosa puo’ raggiungere chiunque in ogni parte del globo. Questo deve fungere da monito anche ai tanti siti truffa che pubblicano assurdita’, abbiamo tutti una responsabilita’ enorme e che troppe volte facciamo finta di non vedere.
Perche’ faccio questo discorso?
Semplice, la mia riflessione odierna e’ la seguente: cosa e’ cambiato dopo il 21 Dicembre 2012? Bene, se prendo spunto da questo stesso blog, trovo delle considerazioni molto interessanti. Quando ho iniziato a scrivere articoli nel 2012, il mio tema principale era appunto tutto cio’ che ruotava intorno alla profezia Maya. Ovviamente, e non l’ho mai nascosto, ho anche io approfittato di questa data per sfruttare la paura. Nel mio caso pero’, lo sfruttamento era per attirare l’attenzione verso i risvolti scientifici della fine del mondo, approfittando dello stato di maggior interesse per divulgare la scienza.
Detto questo, mi piace pensare di essere stato uno sfruttatore a fin di bene. Al contrario, ci sono tantissimi siti che hanno utilizzato la paura della fine del mondo per arricchirsi o per avere introiti, anche notevoli, derivati dallo stato di maggior sensibilita’ emotiva delle persone. Non e’ il caso che ritorni a parlare di questo, visto che moltissime volte lo abbiamo fatto nei precedenti articoli, cercando proprio di far aprire gli occhi sulla messinscena che blog, siti, giornali e forum hanno creato per incrementare vendite e traffico sui propri domini.
Ora, in realta’, il 21 dicembre 2012 ha segnato un momento di svolta e l’inizio di una nuova epoca digitale. Il grandissimo ricavato che molti hanno avuto dai Maya, non puo’ certo essere lasciato da parte. Si fa molto presto ad abituarsi ad avere qualcosa e difficilmente ce ne vogliamo privare senza prima esserci attaccati con denti e unghie al nostro affare.
Proprio sulla base di questo, ho fatto una semplice ricerca su internet andando a vedere, nel corso del tempo, quanti siti internet parlassero della fine del mondo.
Se prendiamo il 2012 e lo dividiamo, per semplicita’, in bimestri a partire dal 1 gennaio, possiamo fare una ricerca su google utilizzando come chiave di ricerca “end of world” sui siti mondiali. Vi mostro un interessante grafico che riporta, proprio in funzione del tempo, il numero di risultati che si ottengono in questo modo:
Numero di risultati cercando “end of world” su Google. Periodo: 2012.
Come vedete, man mano che ci avviciniamo al 21 dicembre, il numero di risultati sale linearmente con valori veramente ragguardevoli. Questo e’ del tutto comprensibile, approcciandosi alla fatidica data, sempre piu’ siti internet hanno cominciato a parlare di Maya e fine del mondo.
Ora, se volete, questo e’ un risultato del tutto atteso e che potevamo aspettarci senza bisogno di fare questa ricerca.
Csoa e’ successo invece nel 2013?
Come detto in precedenza, la profezia Maya non e’ stata un fenomeno passeggero ma ha dato il via ad una vera e propria epoca di ricerca della fine del mondo. Pensateci un attimo, se nel 2012 parlavamo solo di lungo computo, con tutte le sfumature e ipotetiche cause di morte, nel 2013 abbiamo visto: ctaclismi climatici, clima impazzito, comete, asteroidi, collisioni tra pianeti, buchi neri che avrebbero dovuto emettere radiazioni mortali, terremoti, ecc. Detto in altri termini, c’e’ stato un boom di nuove ipotetiche cause che avrebbero dovuto innescare la fine del mondo.
Come si riflette questo sui siti mondiali?
Semplice, proviamo ora ad estendere la ricerca precedente all’anno in corso e vediamo cosa esce fuori:
Numero di risultati cercando “end of world” su Google. Periodo: 2012/2013
L’incremento e’ spaventoso e tenete presente che l’ultimo punto non e’ relativo ad un bimestre, ma solo al mese di novembre, tra l’altro neanche terminato.
Tutto questo fa riflettere. In questo ultimo anno siamo stati bombardati da tutte le parti da siti che proponevano nuove ipotesi sulla fine del mondo spaziando pero’, come visto, su tantissimi argomenti anche profondamente diversi tra loro. Per una persona emotivamente fragile diventa difficile potersi difendere da questi attacchi che comprendono argomentazioni profondamente diverse.
Qual e’ la conclusione di questo ragionamento? Semplice, se mi limito ad un discorso personale, questo blog avra’ ancora tanto da dire in termini di ispirazione per divulgare la scienza partendo da argomentazioni catastrofiste. Dal punto di vista sociale, quanto sta avvenendo non e’ assolutamente piacevole. Purtroppo, chi ha fiutato l’affare del catastrofismo non vuole assolutamente mollare l’osso. Rimanete sempre vigili e non fatevi prendere in giro da questi soggetti.
Oggi, sfogliando la rete sono capitato sulla pagina degli oroscopi. Questo e’ quello che accade quasi tutti i giorni a molti di noi. Cosa facciamo a questo punto? Pensateci bene, chi per curiosita’, chi per vedere quello che dice, chi invece e’ un convinto sostenitore, ognuno di noi trova una sua motivazione per leggere queste rubriche.
Di oroscopi ne avevamo gia’ parlato in un post di qualche tempo fa:
In questo caso, ci eravamo soffermati sulla falsa convizione dell’esistenza dei segni zodiacali. In particolare, avevamo visto come le stelle che appartengono ad una stessa costellazione dello zodiaco, sono in realta’ distanti anche anni luce da loro. Dunque, non esiste nessuna correlazione tra corpi celesti, ne’ tantomeno tra segni zodiacali e personalita’ di un individuo. Tra l’altro, sempre parlando di astronomia vera, avevamo visto come il moto della Terra fa si che i periodi dell’anno in cui vengono definiti i segni zodiacali siano in realta’ variati nel tempo. Conseguenza di questo e’ che oggi, chi crede di essere nato sotto un particolare segno, potrebbe avere una brutta sorpresa scoprendo che in realta’ il suo segno e’ un altro.
Detto questo e tornando al discorso iniziale, oggi mi sono imbattutto in un oroscopo. Vi riporto quello che dice per il mio segno, o almeno presunto tale se non guardassi alla tabella dell’articolo precedente, cioe’ la bilancia:
E’ il momento meno adatto per chiedere prestiti o finanziamenti : se proprio non potete astenervi dal farlo almeno prendete un po di tempo per guardare più proposte. Popolarità. Buon umore. Le persone cercheranno la vostra compagnia. Sii più selettivo. Scegli la qualità più che la quantità. Non fidarti troppo degli altri oggi. Fate molto attenzione a persone importune e pettegole : meglio per voi evitarle soprattutto oggi . State raggiungendo un buon equilibrio che però potrebbe essere compromesso da queste persone.
L’amore sembra dover vacillare da un momento all’altro per gli amici in coppia : tuttavia avete ottime speranze di rinsaldare le vostre unioni. Se oggi vi sentite drammaticamente soli, nessuna paura : già da stasera vi sentirete a vostro agio . Solo curate di stare in santa pace un po da soli.
Questo sarebbe il mio oroscopo di oggi. Ovviamente si tratta solo di un esempio, ma la discussione che vorrei fare puo’ essere adattata e rifatta per ogni segno zodicale e per ogni giorno. Cerchiamo di analizzare il testo.
E’ il momento meno adatto per chiedere finanziamenti, pero’ se proprio dovete farlo cercate di valutare piu’ proposte.
Sono popolare, le persone cercano la mia compagnia, pero’ dovrei stare attento a chi frequento. Salvo poi correggere nell’ultima riga dicendo che e’ meglio stare da soli.
L’amore sembra vacillare se siete in coppia pero’, sempre se siete in coppia, e’ il momento buono per rinsaldare il legame.
Cosa avete capito da questo oroscopo? Esattamente tutto e il contrario di tutto. Se ora questo messaggio vi viene dato alla radio, magari mentre siete in macchina, cosa vi restera’ in testa? Semplice, un miscuglio di frasi che saranno adattabili ad ogni situazione e ad ogni persona. A fine giornata, se analizzate quanto accaduto, sicuramente troverete qualcosa che collima con quanto detto dall’oroscopo. A questo punto molti di noi si diranno: allora ci ha preso!
Questa semplice analisi, ci consente di capire meglio come vengono scritti gli oroscopi. Questo e’ il punto in cui vorrei portarvi per analizzare il discorso.
Nella scrittura degli oroscopi, si cerca sempre di dare frasi molto generiche oppure, mescolando le carte in tavola, dire qualcosa di specifico, ma illustrare anche la situazione opposta. In questo modo, quanto detto potra’ essere adattato ad ogni persona, per ogni segno e per ogni giorno della settimana.
Scientificamente, questo metodo si chiama Effetto Forer o Effetto Barnum. Sapete chi era Barnum? Proprio il piu’ famoso imprenditore circense americano. Come sostenuto dallo stesso Barnum, i suoi spettacoli avevano tanto successo perche’ erano costruiti in modo tale che chiunque potesse trovare uno spezzone di suo interesse.
Bene, la stesura degli oroscopi segue esattamente lo stesso principio: ognuno di noi trovera’ una frase che meglio gli si adatta. Dunque, chi e’ un bravo astrologo? Uno che riesce ad interpretare le stelle? Assolutamente no. Da quanto detto, un bravo astrologo e’ qualcuno con una buna proprieta’ di linguaggio e, cosi’ come un bravo scrittore, una persona in grado di formulare frasi vaghe e adattabili alla maggior parte delle persone.
Dal punto di vista linguistico e della fantasia, persone di questo tipo sono sicuramente da ammirare. La stessa cosa non vale ovviamente dal punto di vista astrologico.
Vi dico anche un’altra curiosita’ che vi fara’ capire meglio come vengono scritti gli oroscopi. Poco fa, abbiamo detto che l’effetto Barnum e’ anche noto come Effetto Forer.
Chi era Forer?
Il prof. Forer era uno psicologo dell’universita’ della California. Nel 1948 Forer face un esperimento molto istruttivo. Durante la prima lezione del corso, consegno’ ai suoi studenti un questionario composto da un certo numero di domande creato proprio da lui. Lo scopo di questo questionario era, come detto agli studenti, determinare i tratti caratteristici del carattere di ciascuno studente.
Al termine del tempo, Forer simulo’ la correzione del questionario e successivamente consegno’ a ciascuno studente una busta con il profilo ottenuto.
Dopo la lettura, non mostrando il risulato a nessun compagno, Forer chiese agli studenti di assegnare un punteggio in base alla verosimiglianza del risultato con la personalita’. Voto che poteva andare da 0, completamente lontano, a 5, perfettamente rispondente.
Il risultato fu a dir poco sorprendente: la media dei voti dati dagli studenti fu di 4,26. Dunque, il questionario ideato da Forer funzionava perfettamente.
Qual e’ il trucco in questo caso?
Forer raggiro’ a fin di bene i suoi studenti, consegnando a tutti lo stesso profilo psicologico. Tradotto in italiano il profilo era il seguente:
Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino eppure hai una tendenza ad essere critico nei confronti di te stesso. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio. Disciplinato e controllato all’esterno, tendi ad essere preoccupato ed insicuro dentro di te. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi. Ma hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato. Alcune delle tue aspirazioni tendono ad essere davvero irrealistiche.
Analizziamo questo testo cosi’ come abbiamo fatto per il mio oroscopo di oggi.
Cosa vedete?
Frasi del tutto generali e che possono essere adattate a tutti e frasi distanti tra loro in contrapposizione. In questo modo, le frasi generali possono corrispondere a chiunque legge il profilo. Le frasi in contrapposizione, ad esempio quella sull’estroverso e introverso allo stesso tempo, sono sicuramente corrispondenti a ciascuno di noi.
Dunque? Abbiamo capito perche’ questo si chiama anche Effetto Forer, ma soprattutto perche’ questo principio puo’ e deve essere applicato nella stesura di un oroscopo che possa avere successo. Ovviamente, durante l’esperimento di Forer, i questionari erano tutti anonimi, questo per rispondere ad alcune critiche che vorrebbero il risultato cosi’ alto solo per rispettto dell’autorita’ del professore che ha formulato il questionario. Altra curiosita’, lo stesso Forer dichiaro’ di aver compilato il profilo caratteriale assemblando frasi prese da un almanacco di astrologia comprato in edicola.
Concludendo, un buon astrologo e’ semplicemente una persona in grado di creare frasi adattabili a tutti. L’effetto Barnum e’ proprio il principio utilizzato nella stesura dei messaggi che ogni giorno ci vengono detti ed in cui ognuno di noi puo’ in parte riconoscersi. Inoltre, nell’articolo precedente avevamo mostrato l’assurdita’ anche solo nel concepire stelle lontane anni luce tra loro come facenti parte di una costellazione nel suo insieme. Ovviamente, ognuno di noi e’ libero di credere a quello che vuole o di vedere l’oroscopo anche solo per curiosita’. Su questo nessuno potra’ mai sindacare. Quello che pero’ e’ assurdo e’ che ancora oggi ci sia tanta gente convinta che quella dell’oroscopo sia una scienza esatta.
parlando di apparizioni della Madonna, sono state richieste maggiori informazioni sul cosiddetto “miracolo del Sole” che avverrebbe in continuazione a Medjugorje. Credo che questo argomento sia molto interessante e spesso poco conosciuto dalle persone. A riprova di questa affermazione, il presunto miracolo non sarebbe avvenuto solo nella localita’ di preghiera della Bosnia, bensi’ la prima testimonianza di un avvenimento simile risale al 1917 a Fatima, in Portogallo.
Cerchiamo prima di tutto di capire di cosa si tratta.
Con “miracolo del Sole”, si intende quel particolare avvenimento secondo il quale, osservando il Sole, lo si vedrebbe roteare, danzare in cielo, emanare raggi multicolori e molti altri fenomeni che potete leggere nella vasta letteratura presente in rete.
Prima di parlare di queste cose, vorrei fare un piccolo ma necessario preambolo. Ogni qual volta ci si approccia con senso critico, non nell’accezione sbagliata del termine, a fatti che riguardano la religione e la fede, molto spesso si finisce per urtare la sensibilita’ di alcuni credenti. Questo non e’ assolutamente il mio fine. Come detto, il mio vuole essere un approccio di pensiero razionale, senza lasciare spazio ne’ alla fede estrema, ne’ tantomeno allo scientismo chiuso e ottuso di chi pretende di poter spiegare tutto. In fondo, questo genere di approccio e’ quello che da sempre caratterizza il blog.
Detto questo, cominciamo proprio dalla domanda iniziale, cioe’ i fatti che riguardano Medjugorje. Come gia’ detto, questo genere di miracoli riguarderebbero strani fenomeni osservabili dal Sole. In particolare, per Medjugorje, la convinzione popolare sostiene che il miracolo sarebbe visibile intorno alle 17.40, ora dell’apparizione della Madonna nel luogo.
Cercando sulla rete, potete trovare tantissime testimonianze di persone che raccontano, in giorni diversi, di aver assistito al miracolo. Tra questi, ci sono ovviamente credenti, ma anche tanti atei e agnostici che sono andati per curiosita’ a visitare il luogo e sono rimasti sorpresi di quanto hanno visto. Ovviamente, non mancano assolutamente tante persone, anche queste appartenenti a diverse categorie come nel primo caso, che invece, in alcuni casi amareggiati, dicono di non aver visto nulla.
Cominciamo dai filmati che si trovano in rete. Molti video mostrano il Sole con un cerchio nero ben definito al centro e lo stesso Sole, in alcuni casi, pulserebbe aumentando e diminuendo la sua grandezza. Un esempio di video e’ questo:
Premesso che la rete abbonda di video falsificati, molti, tra cui quello riportato, sono invece reali. Da cosa dipende questo fenomeno? In realta’, la spiegazione di quello che avete osservato e’ molto semplice. Utilizzando una normale fotocamera a CCD, come ad esempio quella di un cellulare, e puntandola verso il Sole, state sottoponendo la parte attiva ad un illuminamento troppo intenso. In questo caso, i pixel che riprendono la parte centrale del Sole, sono ovviamente quelli maggiormente colpiti. In presenza di una luce troppo intensa, il pixel satura spegnendosi e apparendo dunque nero. Poiche’ il disco solare che osservate ha una luce che decresce radialmente verso l’esterno, questo spiega anche perche’ la parte nera centrale, cioe’ i pixel spenti, appaia cosi’ ben definita.
Come anticipato, in alcuni video si mostra poi il Sole pulsare cambiando la sua dimensione. Vi premetto subito che questo effetto non viene riportato dai testimoni oculari, ma viene ripreso solo dalle telecamere. Anche in questo caso, la spiegazione e’ facilmente comprensibile. Molti di questi dispositivi hanno una funzione di autofocus. In presenza di luce troppo intensa, la fotocamera non riesce a mettere a fuoco il soggetto, cioe’ il Sole, muovendosi intorno ad una posizione fissa. Questo continuo movimento e’ propro quello che porta l’effetto di cui stiamo parlando.
Veniamo ora pero’ ai testimoni oculari. In questo caso, non possiamo certo appellarci all’elettronica delle CCD. Ovviamente, escludiamo subito che ci sia un complotto mondiale che riguarda migliaia di persone pronte a testimoniare di aver osservato il miracolo in diretta. Come e’ possibile spiegare quello che molti testimoni giurano di aver visto?
Analizziamo per un attimo i fatti. Come detto, nella cultura popolare, il miracolo sarebbe sempre osservabile ad un’ora ben precisa. I racconti sono molto simili tra loro, ma presentano delle lievi differenze, per quanto riguarda la luce emanata dal Sole: alcuni parlano di raggi viola, altri blu, altri ancora verdi, ecc. Soprattutto, tutti i testimoni concordano sul fatto che sia possibile osservare per lungo tempo il Sole senza avere disturbi agli occhi.
Cosa possiamo dire a riguardo?
Il punto focale della questione, e’ proprio l’orario di osservazione. Molto spesso, oltre all’orario del giorno, le testimonianze crescono a dismisura in un determinato periodo dell’anno, generalmente intorno a maggio-giugno. In questo caso, come e’ possibile vedere anche in molti video, il Sole non e’ alto in cielo. In queste condizioni, i raggi solari attraversano sicuramente uno strato maggiore di atmosfera. Cosa significa? Tutti abbiamo osservato un bel tramonto. Come sapete, in questo caso, il sole e’ molto basso all’orizzonte e non ci sono assolutamente problemi nell’osservarlo. Ovviamente, a meno di voler perdere la vista, non possiamo guardare il sole di mezzogiorno. Nel momento delle osservazioni, il Sole si trova in una via di mezzo. Osservarlo a lungo non necessariamente provoca disturbi permanenti agli occhi, ma la luce ancora troppo intensa che arriva alla retina, puo’ produrre effetti come quelli riportati dai testimoni. In particolare, cosi’ come avviene per le CCD, si osserva il disco nero all’interno del sole. Si puo’ credere di vedere il Sole spostarsi leggermente in cielo oltre che muoversi intorno ad un punto. Anche i raggi emessi dal sole sono effetti dovuti ai disturbi momentanei degli occhi. Il fatto che diversi testimoni parlino di colorazioni diverse per questi raggi, dipende soltanto dalla sensibilita’ dei nostri occhi, che puo’ spostare il colore di questo effetto.
A riprova di queste affermazioni, tenendo conto del diverso orario, e’ possibile osservare esattamente gli stessi effetti descritti fino a questo punto, anche in altre parti del mondo. Per darvi un esempio, questo e’ un video girato in Peru’ e molto simile a quello di Medjugorje:
Ovviamente, non voglio discutere circa le apparizioni della Madonna nel luogo, ne’ tantomeno del misticismo che le persone raccontano di aver vissuto a Medjugorje. Premettendo che la Chiesa Cattolica non ha ancora accettato questo come un luogo di culto ufficiale, credere o meno alle apparizioni e’ materia di fede, non di scienza. Pertanto, non possiamo applicare un approccio razionale per discutere qualcosa di strettamente personale.
Detto questo, come anticipato, vorrei invece parlare del primo miracolo del Sole avvenuto invece a Fatima. Come sapete bene, anche in questo luogo si parla di apparizioni della Madonna che si sarebbero manifestate a tra pastorelli. In particolare, durante l’ultima apparizione, quando ormai la storia era gia’ di dominio pubblico, la Vergine avrebbe detto ai pastorelli di far radunare la gente per il 13 luglio 1917 perche’ sarebbe avvenuto qualcosa di straordinario ed in grado di convincere le persone che i racconti delle apparizioni erano reali.
In quella data, nel luogo delle apparizioni, si raduno’ una folla di circa 70000 persone, tra cui credenti, curiosi e, soprattutto, tanti atei accorsi per denigrare la storia delle apparizioni e il cattolicesimo in generale in un periodo non facile per i fedeli portoghesi.
Cosa avvenne?
Testimoni a Fatima nel 1917
Improvvisamente, il cielo, nuvoloso fino a quel momento, si schiari’. Tutti poterono osservare il Sole alto nel cielo senza aver disturbi agli occhi. Miracolosamente, il sole comincio’ a danzare in cielo, cambiare forma, roteare, emanare raggi colorati. Il tutto con una sensazione di pace e armonia provata dai presenti. Tra i tanti testimoni, c’era anche il direttore di un giornale anticlericale portoghese, che dopo pochi giorni, anche se andato li per smentire il tutto, scrisse un articolo su quanto aveva potuto osservare lui stesso senza potersi dare una spiegazione, se non quella di un intervento divino.
Cosa possiamo dire in questo caso?
Prima di tutto, notiamo le tante somiglianze con i fatti raccontati a Medjugorje. Questo pero’, non deve portarci fuori strada. Nel caso di Fatima, si tratta di un singolo episodio non piu’ accaduto, mentre per Medjugorje il miracolo avverrebbe costantemente e sempre nello stesso momento del giorno. Proprio questo particolare, ci ha dato la, probabile, chiave di analisi del caso.
Ragioniamo prima di tutto sul racconto che troviamo dell’accaduto. La cosa principale da dire e’ che in realta’ non tutti videro quanto raccontato. Diverse fonti, basate sui racconti dei testimoni, parlano piu’ o meno di 30000 persone che assistettero a quanto riportato. Le altre persone, tra cui anche credenti, preti e suore, non osservarono nulla.
Da cosa potrebbe dipendere questo fatto?
Nell’arco di quasi cento anni, sono state formulate tantissime ipotesi a riguardo, ma vi premetto subito che, ancora oggi, non esiste una spiegazione chiara del fenomeno.
Cerchiamo di capire meglio e ragionare sul racconto, vagliando anche le diverse ipotesi fatte.
Ovviamente, come e’ lecito supporre, dal momento che parliamo di un avvenimento preannunciato tempo prima, molte persone sono andate in quel giorno certe e curiose di poter assistere a qualcosa di straordinario. Questo potrebbe aver creato un’atmosfera mistica e carica di attesa. Su questo fatto, alcuni ipotizzano che si sia trattato soltanto di un fenomeno di psicosi collettiva. Ora pero’, e’ vero che l’atmosfera poteva essere di un certo tipo, ma sicuramente un anticlericale accorso sul posto per denigrare quanti aspettavano il miracolo, non penso che fosse avvolto da questo misticismo in grado di creare un’isteria collettiva. Inoltre, parliamo di, togliendo anche quanti non osservarono nulla, decine di migliaia di persone.
Altra ipotesi e’ quella del contagio della testimonianza. Molto spesso, diverse persone che assistono ad un avvenimento, si autoconvincono inconsciamente, solo ascoltandosi, di aver assistito alla stessa cosa. Con un numero cosi’ alto di persone, ascoltate in momenti diversi, e’ possibile che i racconti si siano uniformati e anche chi non ha visto nulla si sia autoconvinto di aver visto le stesse cose di altri. Questo e’ ovviamente possibile. Non dimentichiamoci poi che stiamo parlando di persone che hanno fissato direttamente e senza protezione il sole. In tal senso, tutte le ipotesi fatte per Medjugorje sono valide anche per Fatima.
Dal punto d ivista scientifico, oltre al discorso di danneggiamento temporaneo della vista causato dall’esposizione, alcune fonti parlano di fenomeni ottici dovuti al Sole e all’atmosfera. In questo caso, vengono richiamati molti dei fenomeni che gia’ abbiamo affrontato sul blog, come i cani solari, il parelio, ecc:
Fate pero’ attenzione ad una cosa, nei fenomeni di questo tipo, il Sole non si presenta assolutamente in movimento o in rotazione come riportato dai testimoni. Inoltre, in questi casi, il fenomeno scientifico non riuscirebbe a spiegare tutti gli effetti su cui i testimoni concordano.
Altre ipotesi sono state fatte riguardo all’atmosfera. Secondo alcuni, si potrebbe essere verificato un fenomeno ottico piu’ unico che raro per cui delle masse d’aria in condizioni diverse si sarebbero spostate sopra il luogo provocando, attraverso fenomeni fisici, quanto raccontato. Supponiamo che questa sia la spiegazione. Come detto, si tratterebbe di un fenomeno unico che pero’ e’ stato annuciato molto tempo prima dalla Madonna attraverso i pastorelli. In questo caso, non mi sembra assolutamente che l’eventuale spiegazione scientifica escluda l’esistenza di una Divinita’ Superiore.
Dunque?
Come anticipato, non c’e’ una spiegazione certa che e’ stata data al caso di Fatima. I fatti sono che migliaia di persone, non tutte le presenti, hanno osservato strani fenomeni dal Sole. Ognuno di noi puo’, alla luce delle ipotesi discusse e di altre personali che puo’ fare, dare la sua propria spiegazione. Ovviamente, sempre senza stravolgere la fisica e le leggi di natura. In quel preciso momento, il Sole che si stava osservando a Fatima era lo stesso che si vedeva in altre parti. Questi fenomeni pero’ sono riportati solo in quel luogo. Personalmente, mi sento di credere che ci sia una commistione di fattori che hanno contribuito al miracolo del Sole. Sicuramente, i testimoni si trovavano in un luogo particolarmente carico di significato. Il fatto di aver annunciato prima che qualcosa sarebbe accaduto ha contribuito ancora di piu’ ad aumentare l’ansia per l’attesa. In queste condizioni, il contagio da persona a persona e’ possibile fino anche ad un uniformare le testimonianze. Poiche’ molte persone hanno osservato il Sole in pieno giorno senza riportare danni, probabilmente le condizioni ambientali e atmosferiche presentavano delle anomalie che hanno permesso questo. Ripetiamo pero’ che l’ipotesi scientifica si contrappone al fatto che l’annuncio di qualcosa che doveva accadere sia stato dato giorni, se non mesi, prima.
Concludendo, per quanto riguarda il miracolo del Sole a Medjugorje, senza voler urtare la sensibilita’ e il credo di nessuno, mi sento di poter dire, alla luce delle consdierazioni fatte, che quanto osservato e’ riconducibile a fenomeni ottici legati al sistema visivo. Ipotesi questa sostenuta anche dalle indicazioni circa l’orario del miracolo. Al contrario, per quanto riguarda Fatima, si tratta di un singolo miracolo avvenuto in un giorno specifico, annunciato molto tempo prima dalle apparizioni. Come visto, non esiste ancora oggi una spiegazione chiara di quanto osservato dai molti testimoni. A mio avviso, si e’ trattato di tanti fattori che hanno contribuito al presunto miracolo. Ognuno di noi poi, in base al proprio pensiero, puo’ formulare la sua ipotesi o crederne reale una piuttosto che un’altra.
Come visto, ci sono diverse compagnie private, prima tra tutte la Virgin Galactic di Branson, che si stanno dando battaglia per riuscire a portare i primi turisti nello spazio.
Se pensavate che questa fosse una follia, aspettate di leggere questa notizia e il turismo spaziale vi sembrera’ una passeggiata.
Se adesso vi dicessi che c’e’ la possibilita’ di andare a vivere su Marte in pianta stabile, ci credereste? Probabilmente no, magari anche a ragione, ma forse ci sbagliamo.
Nel 2012 e’ nata l’organizzazione MarsOne, con sede in Olanda, che ha come scopo quello di portare i primi coloni su Marte a partire dal 2023. Prima di pensare che vi stia prendendo in giro o che sia la solita bufala mediatica, magari creata per spillare qualche soldo alle persone, vi dico una serie di dettagli:
– MarsOne e’ una societa’ no profit
– la missione viene sostenuta dal premio nobel per la fisica Gerard ’t Hooft
– tra gli affereti alla missione ci sono ex ricercatori della NASA, tra cui Norbert Kraft, oggi direttore medico della MarsOne
Se prima pensavamo che il tutto fosse una presa in giro, leggendo queste considerazioni, e sono reali, qualche dubbio ci sta venendo.
Come detto, lo scopo di MarsOne e’ quello di creare la prima colonia di esseri umani sul pianeta rosso. La societa’ ha stretto contatti con la SpaceX, azienda privata operante proprio nel settore dei lanci spaziali privati e che fornirebbe tutti i componenti per la missione, tra cui navicelle Dragon per il trasporto fino a Marte.
Senza perderci in chiacchiere, vi illustro il programma della missione:
2013: Verranno selezionati i primi 40 astronautie verrà costruito un modello in scala della colonia per garantire l’addestramento.
2014: Verrà prodotto il primo satellite per le comunicazioni.
2016: Una missione con rifornimenti verrà lanciata, contenente 2500 kilogrammi di cibo in una capsula Dragon, di SpaceX, modificata per l’occasione.
2018: Verrà lanciato un rover per determinare la migliore posizione in cui disporre la colonia.
2021: Altre sei capsule Dragon e un ulteriore rover verranno lanciati. Le capsule Dragon saranno così suddivise: due unità di sussistenza, due unità di supporto vitale e due unità di rifornimenti.
2022: Un razzo Falcon Heavy della SpaceX lancerà il primo gruppo di quattro coloni.
2023: I primi coloni atterrano su Marte con una capsula Dragon.
2025: Arriverà un secondo gruppo di coloni.
2033: La colonia raggiungerà i 20 individui
Come vedete, si fa sul serio e con un cronoprogramma molto aggressivo.
La prima cosa che ci viene in mente pensando a questa missione e’: quanti soldi ci vorrebbero per organizzare questa cosa? Stando a quanto riportato dalla MarsOne, solo per arrivare ai primi 4 coloni su Marte, servirebbero 6 miliardi di dollari. Dove verrebbero presi? Qui trovate la risposta piu’ bella, dalla televisione! La missione MarsOne sara’ una sorta di Grande Fratello spaziale e i diritti televisivi saranno venduti a caro prezzo. Secondo la societa’, sfruttando questo sistema, non ci saranno problemi nel reclutare i soldi necessari. Pensando alla nostra societa’ e al successo di programmi di questo tipo, sicuramente ci viene da dare ragione a questa affermazione.
Nel pieno rispetto del programma, e’ partito proprio in questi giorni il piano di reclutamento degli astronauti. Per candidarvi, basta caricare un breve video sulla pagina web della compagnia:
Requisiti? Avere un’era’ compresa tra 18 e 40 anni, godere di ottima salute e parlare fluentemente l’inglese. Lauree particolari? Conoscenze specifiche? Addestramento militare? Ore di volo? Assolutamente niente di tutto questo. La MarsOne assicura un programma di addestramento per costruire anche le figure professionali che serviranno su Marte. Purtroppo, l’inglese si deve sapere molto bene perche’ si prevede di utilizzare un equipaggio internazionale.
Dopo pochi giorni dall’apertura, la societa’ ha gia’ ricevuto qualcosa come 10000 candidature da tutto il mondo. Nel migliore stile Grande Fratello, le selezioni, o meglio il primo giro di scrematura, verrano fatte attraverso il voto su internet da parte delle persone. Chiunque, dunque, puo’ essere elettore e elegibile. Vi dico anche che, al momento, sono arrivate le candidature di soli 4 italiani. Considerando che la missione sara’ internazionale e che dovranno essere scelti 20 astronauti, le possibilita’ per noi sono ancora tutte aperte.
Sul sito della societa’ trovate anche un video di promozione che mostra tutte le fasi e come gli astronauti dovranno vivere su Marte:
Se state pensando di sottomettere la candidatura, e’ necessario che sappiate qualcosa in piu’ sulla missione.
L’aspetto piu’ importante di cui tenere conto, e’ la vostra convinzione psicologica. Come fare per mantenere i costi cosi’ bassi? Il problema principale di una missione umana su Marte e’ pensare ad una navicella in grado di affrontare 7 mesi di viaggio per andare e 7 per tornare e che sia in grado di garantire un carico di cibo per l’equipaggio. MarsOne ha risolto questo problema nel modo piu’ semplice: i biglietti sono di sola andata! Proprio cosi’, avete capito bene. Come potete vedere nel programma, la missione prevede dei lanci preventivi proprio per costruire la base e per organizzare la coltivazione di ortaggi sul pianeta rosso. La MarsOne dichiara di poter sfruttare l’abbondante acqua sotto forma di ghiaccio presente su Marte. Personalmente lo trovo un po’ azzardato, ma facciamo finta di nulla. Il volo e’ di sola andata, dunque, 7 mesi per raggiungere Marte e poi si vive sul pianeta rosso, senza possibilita’ di tornare a casa.
Ovviamente, gli astronauti avranno la possibilita’ di comunicare a Terra sfruttando comunicazioni satellitari, ma si deve tener conto di importanti fattori: i segnali avranno ritardi tra 5 e 20 minuti dovuti alla distanza. Non sara’ possibile navigare in rete in tempo reale, sarebbe troppo lento e dispendioso, ma le pagine saranno pre-caricate e rese disponibili in modalita’ off-line agli astronauti. Capite bene che le possibilita’ di comunicazione sono ovviamente ridotte all’osso.
Cosa prevede l’addestramento prima della missione? Come visto nel programma, e’ previsto un programma di 8 anni prima della partenza. Si trattera’ di una preparazione a tempo pieno, per cui gli aspiranti astronauti dovranno lasciare il proprio lavoro per dedicarsi completamente alla missione. Ovviamente questa fase sara’ pagata in modo da consentire ai selezionati di poter vivere prima della partenza.
La fase piu’ importante dell’addestramento e’ quella che riguarda la preparazione psicologica. Come potete immaginare, e’ necessario valutare al meglio i futuri coloni per selezionare individui realmente motivati ed in grado di affrontare un’esperienza del genere, quasi sicuramente a vita. In parallelo, i vincitori del biglietto di sola andata dovranno affrontare una preparazione tecnica su una vasta gamma di discipline e almeno due di loro dovranno essere in grado di poter riparare ogni componente della missione. Altri 2 dovranno invece affrontare una preprazione medica per far fronte alle emergenze ma anche alla normale routine della base. Nella colonia di 20, verranno poi addestrati esperti di esobiologia, fisica e altre discipline utili per capire e studiare l’ambiente di Marte.
Come anticipato, la parte psicologica e’ quella piu’ delicata e piu’ a rischio. Riguardo alle comunicazioni, ad esempio, gli astronauti verranno tenuti in isolamento per un periodo piu’ o meno lungo, facendoli comunicare con le famiglie simulando a Terra il ritardo di 20 minuti. Questo per capire le risposte psicologiche a questo allontanamento forzato da partenti e amici e valutare la reale compatibilita’ degli astronauti con la missione.
Ovviamente, anche dal punto di vista fisico, e’ necessaria una preparazione e una predisposizione a questo genere di vita. Un ambiente a ridotta gravita’, implica infatti una riduzione del tono muscolare e problemi ossei, tutti aspetti non trascurabili e di cui si deve tener conto.
Personalmente sono molto scettico su questa missione, ma soprattutto lo sono sul cronoprogramma cosi’ aggressivo. Sicuramente, la pubblicita’ e l’idea del reality consentira’ di ricavare i soldi necessari, ma, dal mio punto di vista, 6 miliardi di dollari non saranno sufficienti per portare nel 2023 i primi coloni su Marte. Inoltre, ci sono alcuni aspetti della missione che mi sembrano alquanto trascurati. E’ vero che sono stati pensati viaggi di rifornimento per i coloni, ma assicurare questo servizio a vita, o almeno finche’ non saranno sviluppate tecniche di autosostentamento, non credo sia cosi’ facile. Anche pensare di preparare l’orticello su Marte, non mi sembra cosi’ facilmente fattibile. Come vedete, di punti interrogativi ce ne sono ancora tanti, ma la cosa certa e’ che la MarsOne esiste veramente, ha preso contatti tangibili per la fornitura delle navicelle e sembra interessata a portare avanti il programma. A questo punto, chi vivra’ vedra’. La cosa piu’ importante e’ che le selezioni sono aperte e ci sono ancora pochi italiani che si sono fatti avanti. Se state pensando che sarebbe la vita giusta per voi, questo e’ il momento giusto per sottomettere la vostra candidatura.
Come sapete, questo blog e’ nato inizialmente per analizzare tutte le profezie fatte per il 21 Dicembre, profezie quasi sempre di natura scientifica nate da ipotesi fantasiose e poi cresciute a dismisura grazie soprattutto al tam tam mediatico. Proprio partendo da questa pesudo-scienza, lo scopo principale del blog e’ quello di divulgare la vera scienza, cioe’ avvicinare i non addetti ai lavori ad argomenti tecnici e scientifici, spesso molto innovativi, che in altri modi risulterebbero ostici o poco affascinanti. Se volete, anche io mi sono approfittato della paura della fine del mondo per raggiungere uno scopo. Personalmente, mi piace pensare che la mia sia una colpa meno grave rispetto a tutti quelli che invece hanno sfruttato le paure delle persone al solo scopo di aggiungerne altre o commercializzare prodotti, dvd, corsi di sopravvivenza o anche solo per aumentare le visite ai propri siti.
Perche’ vi parlo di questo?
In questo articolo, vorrei fare una riflessione proprio riguardo la fine del mondo e il complottismo. Molto spesso, catastrofi e complotti sono legati tra loro. Una catastrofe imminente, apportata da qualcosa di non controllabile, e’ spesso accompagnata dal complotto di qualcuno che sa e che non vuole o non puo’ dirlo a tutti. Pensate ad esempio al tanto citato Nibiru. Questo pianeta ci dovrebbe arrivare in testa da un momento all’altro, anche se questo momento viene poi rimandato di volta in volta, ma ovviamente c’e’ chi sa la verita’ e non vuole dirla. Purtroppo, molto spesso, tra coloro che sanno e che tramano contro la povera popolazione tenuta nell’ignoranza c’e’ anche la scienza. Proprio queste supposizioni, non solo legate a Nibiru, hanno contribuito a creare un velo di mistero e una forte non fiducia delle persone nella ricerca scientifica. Se prima la scienza era quella che, attraverso le sue scoperte e le sue innovazioni, poteva farci vivere meglio, oggi la ricerca e’ comandata da qualche organismo misterioso che ne influenza l’andamento e decide cosa dire o non dire.
La prima domanda che mi sono posto e’ molto semplice: perche’ tanti vogliono una fine del mondo? Nonostante la semplicita’ della domanda, la risposta non e’ affatto banale. Se ci pensate bene, diverse volte abbiamo sentito parlare di probabile fine del mondo a causa di qualcosa, ma negli ultimi anni, quasi tutti i giorni, ci dovrebbe essere una fine causata da questo o quest’altro motivo. Pensandoci e’ come se le persone desiderassero la fine del mondo. Perche’ avviene questo?
Su questo argomento, non ci sono moltissimi studi psicologici, ma tutti sono concordi con una cosa: la disperata ricerca di una fine e’ sintomatica di uno stato irrequieto e non felice. Cosa potrebbe causare questa infelicita’? Negli ultmi anni, complice anche la crisi economica mondiale, molti non si sentono tranquilli e vedono un’insicurezza e una totale incertezza riguardo al futuro. Queste ansie, offrono proprio terreno fertile al catastrofismo. Secondo molti studi, una fine del mondo sarebbe vista come una fine delle sofferenze, ma anche come un obiettivo a breve scadenza da poter raggiungere. Detto in altre parole, la fine diverrebbe proprio lo scopo dell’esistenza.
Dal punto di vista medico, esiste una patologia, i cui casi sono notevolmente aumentati negli ultimi anni, chiamata “Sindrome di Cassandra”. I pazienti affetti da questa malattia, e spesso non sanno neanche di soffrirne, tendono a formulare sistematicamente previsioni avverse circa il loro futuro e quello degli altri. Psicologicamente, chi soffre di questa sindrome presenta stati fortemente depressivi da cui poi scaturisce la continua ricerca di una fine del mondo.
Sicuramente, la frenesia della nostra societa’, unita’ all’incertezza del futuro, contribuiscono notevolmente a determinare stati depressivi. Come detto prima, questo e’ il terreno piu’ fertile in cui far attecchiere idee catastrofiste.
Molto spesso, chi e’ spaventato dalla fine del mondo, non formula ipotesi perche’ il suo stato d’animo e’ tale da creare sfiducia in se stessi. Al contrario, tende ad informarsi su diversi canali, appagando pero’ la sua curiosita’ solo con le informazioni nefaste. Mi spiego meglio, se lo stato d’animo e’ negativo e tendente al catastrofismo, si cercheranno informazioni di questo tipo, non certo voci di smentita.
Ora, chi trae vantaggio da questo stato d’animo? Ovviamente coloro che sono pronti ad approfittare di questo disagio per il proprio interesse personale. Giornali, siti internet ma anche trasmissioni televisive hanno costruito una fortuna sfruttando le paure delle persone. Come guadagnano? Semplice, quando guardate una trasmissione TV, ci sono intervalli pubblicitari. Piu’ e’ alto lo share, maggiori sono i guadagni della rete. Se visitate un sito internet, generate traffico. Piu’ traffico c’e’, maggiore sono le royalties sulle pubblicita’. Ovviamente senza parlare di chi vende proprio i suoi prodotti. Dunque, mentre voi vi informate infliggendovi nuove pene e preoccupazioni, c’e’ chi guadagna speculando sul vostro stato d’animo.
Questo semplice meccanismo e’ noto come FUD, cioe’ Fear, Uncertainty and Doubt, paura, incertezza e dubbio. Generare paura dalla paura, creando incertezze ed insinuando il dubbio. Questo e’ quello che avviene negli ultimi tempi e che purtroppo tanti volponi hanno imparato a sfruttare.
Proprio da questi dubbi nascono poi le tante teorie complottiste. Quello che puo’ sembrare scontato, diviene in realta’ qualcosa di misterioso e orchestrato da altri. Piove, c’e’ il sole, tira vento, ci sono uragani? Sono fenomeni natuali? Assolutamente no, sono fenomeni generati da qualcuno che sta organizzando un complotto contro la societa’.
Ovviamente, non faccio di tutta l’erba un fascio, i complotti esistono e sono esistiti in passato, ma da qui a credere che tutto sia un complotto ce ne passa. Spesso, su molti studi, si punta il dito contro l’ignoranza delle persone, personalmente non credo che sia soltanto questo. Oggi come oggi, il livello di scolarizzazione e’ abbastanza elevato e conosco molte persone laureate che credono a diversi complotti.
Ecco qui che dunque lo sbarco sulla Luna non e’ mai avvenuto, durante l’inverno nevica perche’ qualcuno sta modificando il clima, ecc. Come sono costruiti questi complotti? Lo schema generale e’ quasi sempre lo stesso: per creare un buon complotto basta mettere in mezzo qualche potente stato o qualche servizio segreto o ente governativo. A questo punto, c’e’ quasi sempre una gola profonda, mai rivelata, che ha parlato del complotto e, quasi sempre, e’ stata uccisa. Questo e’, piu’ o meno, l’inizio di tanti complotti. Dal mio punto di vista, ruolo fondamentale in questo modus operandi e’ stato dato anche dai film di fantascienza che spesso seguono questo schema. Storicamente, il primo grande complotto dell’epoca moderna puo’ essere individuato nell’assassinio di Kennedy a Dallas. Su questo episodio, tanto e’ stato scritto e ancora molto se ne parla. Allo stesso modo, la morte di Diana, quella di Paul Mc Cartney, il gia’ citato sbarco sulla Luna, sono tutti complotti che affascinano e attirano sempre l’attenzione.
Nel quadro investigativo dei complotti manca pero’ sempre qualcosa di importante: le prove. Prendiamo ad esempio lo sbarco sulla Luna. Di questo abbiamo parlato in questo post:
Ora, nonostante le prove scientifiche a sostegno dello sbarco, c’e’ ancora chi crede che sia tutta una montatura. In questo senso, smentire il complotto, diviene a sua volta un complotto. Molto spesso, facendo io il ricercatore per professione, mi sono sentito dire che questo blog era stato creato soltanto per nascondere la verita’. Capite il controsenso? Le evidenze scientifche divengono parte di un complotto sostenuto invece senza una prova. In questo modo, ciascun complotto ne genera altri e poi altri ancora. In termini scientifici, abbiamo trovato qualcosa che si autosostiene.
Psicologicamente, e’ stato evidenziato come anche il complottismo nasconda forti insofferenze. Diversi studi evidenziano come gli accaniti sostenitori dei complotti, presentino insoddisfazioni legate al non raggiungimento degli obiettivi, sia personali che lavorativi. In tal senso, non si riesce a raggiungere quello che ci eravamo prefissati perche’ qualcuno ha tramato contro di noi, la nostra stessa vita non si e’ potuta realizzare a pieno a causa di un complotto ad opera di qualcun’altro.
Anche su questo punto, non sono perfettamente d’accordo, o meglio credo che la spiegazione non sia cosi’ semplice. Secondo me, sia il complottismo che il catastrofismo sono, soprattutto negli ultimi anni, alimentati dalla rete. Attraverso il nostro computer, possiamo aprire una finestra sul mondo che, se non usata correttamente, puo’ essere molto pericolosa. La rete e’ una fonte enorme di informazioni in cui pero’, ma e’ giusto che sia cosi’, chiunque puo’ scrivere quello che vuole. Spetta a noi saper distinguere tra notizie vere e false, ma soprattutto capire chi c’e’ dietro quello che stiamo leggendo.
per tutti quelli che sono affascinati o spaventati dai complotti, vi invito a fare una riflessione: ma se il vero complotto fosse quello di chi vuole farvi credere nei complotti? Perche’ questo? Semplice, come detto prima, per lucrare sulle vostre paure e guadagnare. Prima di credere a qualcosa, ragionateci sopra, provate a leggere anche le ipotesi contrarie e solo a quel punto, decidete a cosa credere. Come e’ noto, una bugia ripetuta tante volte, finisce per diventare una verita’.
In questo blog, molte volte abbiamo parlato di terremoti. In particolare, piu’ volte abbiamo discusso circa la previsione di questo genere di fenomeni, mostrando come la scienza allo stato attuale non sia in grado di prevedere quando, ma soprattutto dove, si verifichera’ un sisma:
Molte volte, ci siamo soffermati su previsioni azzardate ad opera di siti internet o quasi-veggenti, che altro non fanno che creare panico nelle persone annunciando terremoti piu’ o meno violenti in diverse parti del globo.
In particolare, abbiamo visto come la scienza sia ancora alla ricerca dei cosiddetti “precursori sismici”, cioe’ di quel o quegli eventi che possono annunciare o far presagire in un determinato luogo un prossimo terremoto. Uno dei precursori sismici maggiormente discussi negli ultimi tempi e’ ovviamente il radon. Il maggior sostenitore di questa strada e’, come tutti sapete, Giampaolo Giuliani.
Il radon non puo’ essere considerato un precursore sismico, dal momento che non e’ stata verificata una correlazione sistematica tra emissioni di radon dal sottosuolo e manifestazione di terremoti. Con questo si intende, come abbiamo visto, che possono esserci emissioni di radon con terremoti, emissioni di radon senza terremoti, ma soprattutto terremoti senza emissioni di radon. Questo fa si che questo gas non possa essere utilizzato come una prova certa antecedente all’insorgere di fenomeni sismici.
Nei post precedenti, molto spesso ci siamo rivolti alla statistica per cercare di togliere un po’ di nebbia su questi fenomeni, ma soprattutto per smentire tutti quelli che vorrebbero un aumento sistematico dei terremoti nel mondo in vista del 21/12.
Come abbiamo visto, una possibile analisi di questi fenomeni puo’ essere fatta in termini statistici studiando proprio la frequenza annuale dei fenomeni di diverse magnitudo.
Se partiamo dal presupposto che in media all’anno ci sono tanti fenomeni di una certa magnitudo, possiamo capire piu’ o meno un andamento medio dei fenomeni. Ovviamente questo prescinde da qualsiasi tipo di previsione reale. Il discorso e’ relativo alla media globale dei fenomeni, assolutamente non possiamo prevedere nessun fenomeno di una certa intensita’, ma soprattutto non esiste nessuna correlazione sul luogo dei sismi.
Perche’ sto facendo questo discorso?
Su internet, ma soprattutto su facebook, sta facendo molto discutere un’analisi statistica fatta proprio da uno stretto collaboratore di Giuliani. Stiamo parlando di Leonardo Nicoli’, portavoce della “fondazione Giuliani”, che negli ultimi tempi sta rubando la scena al padrone di casa.
Proprio attraverso la sua pagina facebook, Nicoli’ sta pubblicando una serie di analisi statistiche, basate proprio su quanto abbiamo mostrato nei post precedenti.
Cerco di farvi capire meglio.
Se in media ci sono 10 eventi all’anno di magnitudo tra 6 e 7 nel mondo, ovviamente sto mettendo numeri a caso, possiamo calcolare statisticamente la probabilita’ che nei prossimi mesi ci sara’ uno di questi eventi da qualche parte.
Proviamo a fare un esempio semplice. Immaginate di lanciare un dado da gioco dieci volte e di voler contare il numero di volte in cui esce un numero pari o un numero dispari. Come sappiamo bene, “in media” ci si aspetta che esca 5 volte un numero pari e 5 volte un numero dispari. Ora, sempre pensado che il dado non sia truccato, puo’ accadere che con dieci lanci escano sempre numeri pari. La statistica e’ in grado di prevedere questa probabilita’.
Sempre tenendo a mente l’esempio del dado, se dopo 3 lanci e’ uscito un numero pari, potete calcolare la probabilita’ che al prossimo lancio esca un numero dispari.
Questa e’ la statistica. Ovviamente stiamo parlando di probabilita’ medie. Se vi aspettate 10 terremoti di intensita’ tra magnitudo 6 e 7 all’anno, e a Dicembre ne avete avuti solo 5, ci sara’ una probabilita’ alta che nei prossimi giorni avvenga uno di questi eventi.
Come capite bene pero’, c’e’ anche la probabilita’ che questo evento non accada perche’ la natura decide che non deve accadere.
Di calcoli di questo tipo, abbiamo parlato in questo post:
dicendo espressamente che la statistica non puo’ essere utilizzata per prevedere un terremoto.
Cosa sta invece accadendo sulle pagine di Nicoli’? Semplice, si stanno proponendo questi calcoli statistici e molte persone stanno accogliendo questi calcoli come una previsione di terremoti futuri. Questo perche’ alcune probabilita’ sono state rispettate.
Per farvi capire, i commenti che trovate sono del tipo: “allora i terremoti si possono prevedere”, “la scienza ufficiale sta facendo una copertura a riguardo” e “finalmente una voce indipendente e lontana dalla copertura scientifica”.
Questo e’ il link alla pagina di facebook, intitolata “la matematica dei terremoti”:
Come vedete nella parte iniziale, si parla di probabilita’ vicina al 100% che nei prossimi giorni ci possa essere un fenomeno di magnitudo tra 7 e 7.9, cosi’ come di uno tra 6 e 6.9.
Da quanto detto, e’ d’obbligo sottolineare una cosa: si tratta di calcoli statistici fini a se stessi. La statistica ci puo’ dare un’idea di massima dell’andamento del numero di fenomeni nel mondo, ma assolutamente non ci consente di prevedere terremoti.
Personalmente credo che in una pagina del genere, ma soprattutto vedendo commenti di questo tipo, si dovrebbe scrivere esplicitamente che non si tratta di previsioni certe. Parlare in questi termini di probabilita’ del 100%, significa convincere la gente che i terremoti possano essere predetti.
Come potete verificare da soli, non si hanno assolutamente indicazioni riguardo al luogo in cui avverra’ il sisma, ma soprattutto non si avra’ mai la certezza.
Secondo voi, se la statistica ci dicesse che da oggi al 21/12 c’e’ una probabilita’ vicina al 100% che ci sara’ un terremoto di magnitudo M8, cosa dovremmo fare? Come detto sono calcoli statistici, senza nessuna indicazione del luogo. La probilita’ vicina al 100% non va assolutamente letta come una certezza.
Come potete capire bene da soli, si sta facendo speculazione su questi calcoli, cercando di convincere le persone che esistano leggi statistiche in grado di prevedere i terremoti.
Vi faccio un ultimo esempio che spesso viene utilizzato per spiegare come funziona la statistica. Se due persone hanno due mele per sopravvivere, la prima persona magia due mele e vive, la seconda non mangia niente e muore, secondo la statistica hanno mangiato in media una mela ciascuno e sono entrambe vive. Credo che questo esempio sia molto utile per capire i limiti della statistica nelle applicazioni reali.
Concludendo, diffidate dei numerosi link che trovate in rete circa la previsione dei terremoti. Come detto, ad oggi la scienza non e’ in grado di prevedere con certezza quando, dove e con che intensita’ avverra’ un terremoto. Qualsiasi previsione vi venga proposta e’ senza ombra di dubbio campata in aria o inventata di sana pianta.
Per analizzare tutte le profezie sul 2012, ma soprattutto per parlare scientificamente di eventi sempre attuali e molto spesso poco divulgati, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.
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