In diversi post abbiamo parlato della possibilita’ o meno di prevedere per tempo i terremoti:
– Emilia 13-16 Luglio: un po’ di statistica
– Riassunto sui Terremoti
– Innalzamento dei pozzi in Emilia prima del sisma
Purtroppo, come detto, alla stato attuale non esiste un metodo scientificamente provato per prevedere intensita’ ed epicentro di un terremoto. Gli unici studi che ci possono dare un’indicazione del rischio sismico sono basati su metodi statistici, fatti prendendo in considerazione studi geologici dei terreni e storia sismica della zona.
Vogliamo tornare su questo argomento, per parlare dei cosidetti “precursori sismici”. Con questo termine si indicano tutti quegli eventi che, in teoria, potrebbero accadere “prima” del terremoto e dare in questo modo un’indicazione precisa dell’imminente scossa. In questo blog abbiamo gia’ visto alcuni eventi considerati da alcuni come precursori dei terremoti: vulcanelli, innalzamento del livello di falda, ecc. Come spiegato pero’, questi non sono dei precursori del sisma, bensi’ delle conseguenze dello stesso.
A livello scientifico, c’e’ invece una discussione in corso su alcuni fenomeni di natura elettromagnetica e meteorologica che potrebbero indicare l’imminenza di un forte terremoto. Cercando sulla rete, potete trovare decine di siti che parlano di: lampi globulari, colonne di fuoco che vengono sprogionate dalla Terra, globi di luce orbitanti a bassa quota, ecc. Al solito, su queste discussioni, verita’ scientifiche e leggende si mescolano insieme creando un “effetto confusione” in cui e’ difficile distinguere cosa c’e’ di giusto dalle bufale.
Prima di parlare di precursori sismici, permettiamoci una riflessione. Individuare un evento caratteristico antecedente al terremoto non e’ facile. La maggior parte di questi fenomeni avvengono in tempi brevissimi e in zone estremamente limitate. Per questo motivo, spesso ci si deve affidare alle testimonianze dirette delle persone piuttosto che a dati scientifici. Come potete ben immaginare, distinguere testimonianze veritiere da racconti non e’ sempre facile. Inoltre, prima di annunciare un sisma di forte intensita’, bisogna averne la certezza assoluta. Immaginate uno scenario del genere: viene fatto l’annuncio che nel giro di 15 minuti ci sara’ un forte terremoto in una grande citta’ come Roma, Napoli o Milano. Provate ad immaginare il caos creato da questa affermazione. Si rischia di avere piu’ morti nell’evacuazione di emergenza che a causa del terremoto. E se poi la notizia si rivelasse infondata? E se invece avessimo sbagliato l’epicentro e questo fosse, ad esempio, a 50 Km di distanza dove non abbiamo fatto evacuare?
Ovviamente non sto nascondendo nessuna informazione vitale alla popolazione. Questo ragionamento ci fa solo capire che prima di poter annunciare un evento del genere si deve avere la certezza assoluta di quello che stiamo facendo.
Tornando ai precursori sismici, come detto in precedenza, gli studi principali sono legati ai cambiamenti elettromagnetici del terreno e a fenomeni ad essi legati. Come sappiamo i terremoti sono causati dai movimenti della crosta terrestre. Il lento movimento delle placche crea un accumulo di energia nelle linee di faglia, energia che ad un certo punto viene rilasciata generando i sismi. La compressione di alcune rocce, come ad esempio il quarzo, puo’ provocare fenomeni di piezoelettricita’, come avviene negli accendini per fare la scintilla. Inoltre, lo spostamento di rocce puo’ modificare o creare alcuni segnali elettromagnetici del terreno, provocando disturbi nelle telecomunicazioni o localmente al campo magnetico.
Questi fenomeni sono attualmente sotto studio da parte della comunita’ scientifica. Dal punto di vista tecnico, la difficolta’ principale di queste ricerche sta proprio nella non ripetibilita’ degli eventi. Inoltre, stiamo parlando di fenomeni non facilmente visualizzabili a meno di avere sotto mano una strumentazione per rivelarli.
Diverso e’ il caso delle cosidette “nubi sismiche”, cioe’ la formazione di particolari nuvole che indicherebbero l’insorgere di un forte terremoto. La teoria alla base di questi fenomeni e’ molto semplice: il vapore acqueo sotterraneo, sottoposto alle alte pressioni dovute alle placche in collisione, riesce ad arrivare in superificie in diversi punti. Fuoriuscito dal terreno, il vapore sale verso l’alto fino ad incontrare masse d’aria piu’ fredda che lo fanno condensare creando formazioni nuvolose. Secondo queste teorie, non solo la creazione di queste nubi indicherebbe il prossimo sisma, ma la struttura e la grandezza della nuvola darebbe indicazioni sull’epicentro e sull’intensita’ dell’imminente scossa.
Come visto, il meccanismo alla base e’ relativamente semplice ma, come sempre, cercando su web trovate indicazioni completamente diverse e fantasiose sulle nuvole che si formerebbero, si parla indistintamente di nuvole irridescenti, cirri trafilati, nubi bucate, ecc. Anche in questo caso siamo in presenza di ipotesi fantasiose.
Rivediamo il meccanismo di formazione che abbiamo presentato. Se la nuvola e’ creata dalla condensazione del vapore acqueo proveniente dal sottosuolo, ci saranno molecole d’acqua in sospensione nella struttura. Questo ci fa pensare ad eventuali fenomeni luminescenti come nel caso degli arcobaleni.
Un fenomeno del genere e’ stato ad esempio osservato in Cina prima del terremoto che ha colpito la regione di Sichuan. Alcuni testimoni hanno fotografato delle strane nuvole comparse qualche minuto prima del sisma:

La nuvola osservata a Sichuan in Cina prima del sisma
Da quanto detto, il meccanismo proposto e’ verosimile. L’effetto e’ la formazione di nubi con fenomeni di luminescenza. Come potete pero’ immaginare, questi fenomeni durano pochissimo tempo e non sono facilmente misurabili mediante strumenti. Inoltre, la loro osservazione dipende dalla posizione dell’osservatore e da quella dei raggi luminosi che devono essere scomposti per creare l’effetto arcobaleno.
In questo blog, abbiamo gia’ parlato di strane formazioni nuvolose apparse in diverse parti del mondo:
– Una nuvola che fa pensare alla fine del mondo
– Altra strana nube, questa volta in Giappone
– Altra strana nube a Tulsa
ma in nessuno di questi casi si sono avuti fenomeni sismici. Come abbiamo visto, formazioni di questo tipo sono descritte e conosciute in meteorologia e la loro creazione non presenta nessuna unicita’ particolare.
Qualcuno potrebbe pero’ osservare che queste formazioni sono diverse da quelle di Sichuan e facilmente distinguibili. Questo e’ vero, ma, come forse ricorderete, in un altro post abbiamo descritto una nuvola simile a quella cinese:
– Strano arcobaleno a Conca della Campania
In questo caso abbiamo visto come il fenomeno fosse riconducibile alle note “Nubi arcobaleno”, la cui formazione e’ studiata e capita in meteorologia. Nel caso campano, la nuvola e’ davvero simile a quella cinese, ma non e’ avvenuto nessun terremoto dopo la sua formazione. Questo significa che non esiste una correlazione esclusiva tra la formazione di nuvole arcobaleno e i terremoti.
Prima di concludere, vorrei ragionare anche su un ultimo punto. Per come avviene, la fuoriuscita di vapore ad alta pressione, non e’ sempre possibile. Come sappiamo l’epicentro dei terremoti puo’ essere supericiale ma anche a diversi kilometri di profondita’. In questi ultimi casi, non ‘e detto che il vapore possa arrivare fino in superificie. E se l’epicentro fosse in mare? In questo caso non avremmo assolutamente formazione di nuvole.
Queste considerazioni, ci mostrano la complessita’ di queste ricerche. Ovviamente sono in corso diversi programmi per lo studio dei precursori sismici. Ad oggi, non siamo ancora in grado di isolare e identificare un chiaro evento che possa allarmarci dell’imminente terremoto. E’ anche sbagliato considerare queste come “ricerche di frontiera”, come vengono descritte su alcuni siti. Il termine di per se non e’ corretto. Tutte le ricerche scientifiche sono di frontiera, se si sapesse gia’ il risultato a cui si deve arrivare, non si tratterebbe di una ricerca scientifica.
Concludendo, ad oggi non conosciamo con certezza dei precursori sismici per la previsione di questi eventi. Tantissime ricerche sono in corso e forse un giorno potrebbero arrivare a dei risultati in gado di salvare tantissime vite umane. Tutte le strade sono aperte e vengono percorse senza nessun preconcetto e senza tener nascosto nessun risultato.
Distinguere tra verita’ e fantasia in discorsi di questo tipo non e’ mai semplice. Tante voci vengono mescolate con l’unico scopo di aumentare la confusione o creare psicosi colletive sulla fine del mondo. Per fare chiarezza su questi concetti, sempre attuali ed interessanti, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.
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