Diverse volte su queste pagine ci siamo fermati a discutere il cosiddetto scenario energetico per i prossimi anni. Come è noto a tutti, con una società sempre più energivora e la popolazione in continua crescita, tra non molto avremo un sostanziale problema di disponibilità energetica. Tutto questo è poi aggravato da quella che per molto tempo abbiamo fatto finta di ignorare, cioè la questione ambientale. Sfruttare in modo non controllato le nostre risorse ci porta ad esaurire e compromettere l’equilibrio dell’ecosistema Terra, equilibrio ormai assolutamente poco stabile a causa del contributo determinante proprio dell’attività umana.
Parlando in generale di scenario energetico, ed in particolare dei due orizzonti temporali più citati, cioè 2020 e 2050, in questo post avevo riportato un’intervista che mi era stata fatta al termine di un convegno su queste tematiche in cui avevo partecipato proprio esponendo la situazione nucleare:
Per quanto riguarda la fissione, anche se nella concezione comune, soprattutto oggi, queste centrali sono viste come sinonimo di incidenti, c’è da sempre una notevole attività di ricerca proprio per migliorare le prestazioni e incrementare la sicurezza dei reattori.
Fissione a parte, la vera chimera del sostentamento energetico è da sempre la reazione di fusione per produzione energetica.
A parte le notevoli discussioni fatte per discutere i processi LENR a bassa energia:
– E-cat meraviglia o grande bufala?
Abbiamo visto in alcuni articoli:
quanto possa essere difficile realizzare questi reattori che produrrebbero energia senza rilasciare praticamente scorie dirette. Come visto, anche se questo è il processo che utilizzano le stelle per produrre energia, applicare questi concetti in modo controllato sulla Terra non è semplice per problematiche tecnologiche ancora oggi assolutamente aperte. Come sappiamo, la scelta del sistema di contenimento del plasma è uno dei problemi aperti della questione. Diversi gruppi sono da decenni impegnati nella ricerca della miglior soluzione, applicabile e che consenta di raggiungere un bilancio positivo del sistema, cioè produrre più energia di quella che viene richiesta dal reattore per funzionare.
Perchè torno a parlare di questi argomenti? Vi mostro prima di tutto il link dove è possibile leggere un annuncio che sta facendo discutere moltissimo in queste ore:
Si tratta di una “news” scritta sul sito internet della Lockheed Martin, società che tutti conoscono se non altro per i suoi sistemi aeronautici. L’annuncio è molto semplice, la Lockheed sostiene di poter arrivare nel giro di 10 anni alla realizzazione commerciale di reattori a fusione portatili, cioè con dimensioni notevolmente inferiori a quelle dei reattori oggi in fase di studio. Questi sistemi potrebbero addirittura essere montati su un camion ed essere trasportati producendo energia in modo mobile. Come viene spiegato, il rendimento di un reattore a fusione sarebbe fino a 5-6 volte maggiore di quelli oggi utilizzati e che sfruttano la fissione.
E’ possibile questo?
Cerchiamo di ragionare insieme. Premetto che moltissimi giornali e siti internet, ecco un esempio:
hanno pubblicato questa notizia con toni enfatici e annunciando alla rivoluzione energetica. Se così fosse, nei nostri articoli precedenti avremmo sbagliato tutto, così come nell’intervista in cui parlavo di fusione che non sarebbe arrivata, se non in fase di sperimentazione (forse) per il 2050. Ora, la Lockheed parla di “realizzazione” nel giro di 10 anni.
Chi sta sbagliando?
Come nostra abitudine, vi dico subito che non voglio essere scettico per partito preso, ma voglio che i miei ragionamenti siano chiari, o almeno pubblici, per tutti. Tra notevoli difficoltà e con costi altissimi, stiamo cercando di realizzare la macchina ITER. Questo reattore sperimentale darebbe la possibilità di fare studi fondamentali per il confinamento del plasma di fusione. Si tratta, come anticipato, di un reattore per ricerca cioè, detto in parole veramente povere, “dobbiamo provarci e vedere cosa succede”. Immaginate la lunga trafila che si prospetta, si realizza un reattore di ricerca, si fa ricerca, se le cose vanno bene si pensa al futuro, cioè ad un qualcosa che dovrebbe, come prototipo, produrre energia per scopi commerciali. Tempi lunghissimi e investimenti, sia in termini economici che di ricerca, lunghissimi.
La Lockheed nel giro di 10 anni dovrebbe avere un reattore da montare su un camion? Quale è stato fino ad oggi il ruolo di questa società nel campo della fusione? Non esiste uno, e dico uno, articolo scientifico pubblicato dalla Lockheed sulla fusione nucleare. Nella pagina che vi ho linkato all’inizio si parla di test tra un anno e produzione entro 10 anni. Ma di cosa? Come vedete, non c’è uno straccio di affermazione scientifica su cui discutere. Stiamo parlando di un qualcosa che nessuno conosce? Di un confinamento particolare? Di altro? Eppure, parliamo di una società grande e da sempre impegnata, anche se in settori completamente diversi, in ambito ricerca. Questo per dire due cose: fino ad oggi la Lockheed non ha mai parlato di fusione e, almeno sulla carta, conosce molto bene come la ricerca avviene e quali passi deve fare.
Cosa penso di questa storia?
Non voglio mettere un punto alla questione ma, al momento, sono fortemente scettico. Se vi fosse una scoperta fondamentale della scienza, ci sarebbero articoli pubblicati. Se l’applicazione sfruttasse processi classici, cioè già testati, ma in modo diverso, ci sarebbero riferimenti scientifici nell’annuncio. Niente di questo è presente. Un comunicato del genere è pesante perchè, qualora confermato, rimescolerebbe tutte le carte del settore energetico e sarebbe un qualcosa di veramente sensazionale per il nostro futuro energetico.
Personalmente, non capisco i toni di molti giornali, alcuni anche scientifici, che hanno accolto questa notizia come una bomba mediatica senza chiedersi come questa rivoluzione dovrebbe avvenire. Ad oggi, ma sarà un mio limite, io non capisco come questi signori vorrebbero fare la fusione. Alla luce di questo, ripeto “oggi”, sono fortemente scettico sull’annuncio ma, come sempre, resto in attesa di sviluppi pe capire meglio.
Grida la “tua” verità!
22 SetCome noto a tutti, diverse volte su questo blog ci siamo trovati a discutere di quelli che siamo soliti definire siti “complottisti” o “catastrofisti”. Molto spesso, gli argomenti che noi stessi trattiamo vengono presi da queste fonti appunto per iniziare una discussione e, molto spesso, per smentire tutte le cavolate che giorno dopo giorno popolano la rete.
Il perché di questa politica della cospirazione è, almeno credo, noto a tutti. Diverse volte abbiamo cercato di mostrare come questi soggetti cambino le carte in tavola con il solo scopo di distorcere la verità e renderla qualcosa di comodo per loro. C’è una finalità? Certo! Come vi ho detto diverse volte, guardate questo blog, come tanti altri che cercano faticosamente di fare corretta informazione. Non troverete un banner pubblicitario. In particolare, su Psicosi 2012 troverete forse un banner a fine pagina che viene inserito direttamente da wordpress. Il motivo è semplice, lo spazio è gratuito così come l’assistenza.
Ora provate invece ad aprire uno di quei siti di cui stiamo parlando. La homepage non sembrerà diversa da una macchina di Formula 1. Banner ovunque, pubblicità, compra ora, registrati, fai una donazione, ecc.
Credo che questa sia una prima riflessione importante che molti dovrebbero fare prima di credere alla storia del buon Samaritano che cerca di far conoscere la verità sulla scienza mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Perchè ora sto tornando su questo argomento? In primis, perché è importante e vorrei che nessuno lo dimentichi, soprattutto prima di venire qui a dire che chi fa divulgazione è pagato dal sistema per nascondere la verità. Ma il motivo scatenante di questa mia riflessione è ancora, se possibile, peggiore e vorrei renderlo noto in modo da farvi riflettere ulteriormente.
Solo qualche giorno fa, abbiamo pubblicato questo articolo:
– “Enorme” cratere nello Utah, ma anche una riflessione
In questo pezzo, abbiamo preso spunto da una notizia riportata dai soliti siti e, punto per punto, abbiamo mostrato come la macchina della distorsione lavori efficacemente per mostrare cose non vere. Evidentemente, ma questo lo sapevo anche senza l’articolo, quanto riportato non è stato gradito dai protagonisti esplicitamente citati nell’articolo.
Perché?
Molto spesso, i nostri articoli vengono ripubblicati sul sito “Pianeta Blu News”, uno spazio internet davvero molto interessante e che consiglio a tutti di leggere. Questo sito funziona come un raccoglitore di articoli e notizie pubblicati da altri. Mentre in Psicosi 2012 ci occupiamo di divulgazione della scienza, Pianeta Blu, per sua stessa politica, riporta notizie da siti di natura molto diversa. Proprio per questo potete trovare notizie dal sito amatoriale di scienza, dal blog complottista, dal sito ufficiale di divulgazione e così via. Ripeto, è una politica diversa dalla nostra ma molto interessante proprio perché distribuisce diversi punti di vista con lo scopo di creare discussione e far riflettere.
Bene, ripeto, come spesso accade, dopo aver ripubblicato il nostro articolo sul cratere nello Utah, Pianeta Blu è stato segnalato su Facebook da Segni dal Cielo. Ecco come l’amministratore del sito, dopo avermi contattato personalmente, ha riportato questo avvenimento:
Ed ecco sotto la mia risposta:
Credo che quanto scritto sia sufficiente per comprendere quanto accaduto ma, soprattutto, per farvi capire di chi stiamo parlando. Voi che pensate che questi siti siano messaggeri di verità e che i cupi scienziati invece facciano divulgazione solo per nascondere le porcate fatte nei laboratori, pensate anche a questo fatto e fate le vostre consdierazioni.
Vi voglio far riflettere anche su un’altra cosa: chiunque può leggere e commentare su Psicosi 2012. Da parte mia non ci sarà mai nessuna censura purché, come scritto nel regolamento:
– Guida ai commenti su Psicosi 2012
si scriva in modo consono. In passato ho pubblicato i commenti di persone che mi facevano i complimenti, di chi mi diceva che ero pagato dal sistema, di chi mi ringraziava per aver spiegato qualcosa e anche di chi mi augurava “di spendere tutti i proventi di questo siti in medicinali”!
Visto che lo abbiamo citato, andate su segni dal Cielo. Noterete che non è possibile commentare le notizie sul sito.
Come diceva Goethe:
Comunicare l’un l’altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura.
Ricordatevi sempre: tutti abbiamo qualcosa da insegnare ma tutti abbiamo tantissimo da imparare. Personalmente, non sono mai salito in cattedra e, proprio grazie a questo siti, ai suoi frequentatori, ai vostri commenti, ecc., ho imparato tante cose. Spero che lo stesso valga per voi. Alla luce di quanto mostrato, volete continuare a credere alle notizie di chi non vi lascia neanche parlare? Siete liberi di farlo ma non sentitevi portatori di verità.
”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.
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