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Effetto Hutchison: realta’ o bufala?

29 Apr

Nell’apposita sezione:

Hai domande o dubbi?

un nostro caro lettore ci ha fatto una richiesta davvero molto interessante. Come potete leggere, ci chiede di dare maggiori dettagli circa l’effetto Hutchinson cioe’ una serie di fenomeni apparentemente non spiegabili utilizzando le attuali conoscenze della fisica.

Personalmente, trovo questa richiesta molto interessante se non altro perche’ ci consente di poter parlare di qualcosa ancora poco dibattutto sui siti nazionali anche se molto in voga gia’ da diversi anni sui siti in lingua inglese. Al solito, permettetemi questo piccolo monito, molti nostri blog e forum non fanno altro che riportare pezzi copiati qua e la senza, salvo alcuni rari casi, discutere la cosa in dettaglio.

Cosa sarebbe questo effetto Hutchinson?

Come anticipato, con questo termine si intendoo in realta’ una serie di fenomeni “strani” dovuti ad interferenza elettromagnetica. Cioe’? Se provate a documentarvi in rete, trovate sempre questa frase:

L’Effetto Hutchison si verifica come il risultato di interferenze di onde radio in una zona di spazio volumetrico avvolto da sorgenti di alto voltaggio, solitamente un generatore Van de Graff, e due o piu’ bobine di Tesla.

OK, ma che significa? Prendete una regione di spazio e fate interferire onde radio con una determinata frequenza e potenza. In prossimita’ della stessa zona sono presenti anche generatori ad alto voltaggio che in realta’ puo’ essere prodotto in vari modi, in particolare usando un Van de Graff o delle bobine Tesla.

Bene, creata questa zona “speciale” con campi elettromagnetici diversi cosa si ottiene?

Gli effetti sono i piu’ disparati: levitazione di oggetti pesanti (metallici ma non solo), compenetrazione di materiali diversi, riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare altri materiali in contatto, cambiamenti sia provvisori che definitivi della struttura molecolare dei materiali, ecc.

Per darvi un’idea piu’ chiara, vi riporto un’immagine di alcuni materiali che sono stati sottoposti a questo trattamento:

 

Materiali sottoposti all'effetto Hutchinson

Materiali sottoposti all’effetto Hutchinson

notate in particolare lo sfaldamento dei metalli e l’ultima foto di un pezzo di legno compenetrato nel metallo senza sfaldare ne modificare ne il metallo ne il legno.

Pensate che questo straordinario effetto e’ stato realizzato dentro una normale abitazione utilizzando attrezzatura che ognuno di noi potrebbe acquistare sfruttando una potenza totale di 75W con 120 V in alternata. Come potete immaginare, questo effetto e’ stato mostrato per la “prima” volta da John Hutchinson un canadese che ha iniziato alla fine degli anni ‘7o a fare sperimentazione per hobby riprendendo gli studi addirittura di Nikola Tesla.

John Hutchinson nella sua casa

John Hutchinson nella sua casa

Visto che a noi piace tanto informarci su internet, sono andato a leggere moltissimi siti per capire cosa la gente pensasse di questo effetto. Per prima cosa, vedendo le foto che ho riportato, capite subito quale enorme quantita’ di energia sia necessaria per provocare questi effetti. Inoltre, ottenendo risultati di questo tipo, appare evidente come ci siano molti punti oscuri dell’interazione tra onde radio e materia che ancora ci sfuggono. Secondo molti siti, e’ importante ripetere la fonte delle affermazioni, effetti del genere possono solo essere compresi arrendendosi al fatto che i legami molecolari possano essere modificati attraverso onde radio. L’evidenza di un metallo che aumenta notevolmente la sua temperatura senza bruciare cio’ che lo circonda e’ a sua volta una chiara dimostrazione che la termodinamica cosi’ come la conosciamo debba essere modificata in presenza di notevoli campi elettromagnetici in grado di modificare la concezione stessa di calore che normalmente utilizziamo.

Pesnate sia sufficiente? No, andiamo un pochino piu’ oltre. Da dove viene tutta questa energia se abbiamo solo un dispositivo casalingo collegato alla presa di corrente? Ma e’ ovvio, mettete insieme effetto Hutchinson e Tesla e capirete come questa sia un’applicazione in grado di sfruttare l’energia di punto zero e la produzione spontanea di coppie particella-anti particella nel vuoto quantistico. Perche’ nessun ente, universita’ o laboratorio sta sperimentando questi sistemi per sfruttare questa energia enorme, gratuita e assolutamente rinnovabile?

Che domande che fate ancora: perche’ gli scienziati zozzoni sono tutti corrotti e asserviti al potere delle grandi multinazionali. Al solito pensano di aver capito tutto e sono chiusi alle loro equazioncine che dovrebbero spiegare la meccanica, la termodinamica e l’elettromagnetismo e non si accorgono invece che le evidenze mostrano che tutte le teorie sono sbagliate. Prima ho parlato anche di levitazione di oggetti e vi ho sottolineato il fatto che questa avvenga non solo per oggetti metallici. Ecco una foto di Hutchinson che mostra un modello di disco volante in plastica che e’ stato fatto levitare in uno dei suoi esperimenti:

Hutchinson con il modellino di ufo che avrebbe fatto levitare

Hutchinson con il modellino di ufo che avrebbe fatto levitare

Pensate che il modellino di disco volante sia stato scelto a caso? Forse da Hutchinson si, ma questo effetto potrebbe spiegare anche come fanno a volare i dischi volanti che “ogni giorno” vediamo sfrecciare sulle nostre teste. Pensate quanto potremmo imparare sfruttando questo effetto e utilizzandolo per fare viaggi interplanetari, viaggi nel tempo, curvare lo spazio tempo, ecc.

Scienziati perditempo che non fate altro che rubare gli stipendi pagati da gruppi di potere a cui siete asserviti, vergognatevi tutti, compreso il sottoscritto.

Bene, ora torniamo seri e ragioniamo su quanto detto. Piccola parentesi, al solito sto scherzando parafrasando pero’ quello che viene normalmente, anche in questo caso, detto su moltissimi siti. Se provate a documentarvi in rete, troverete diversi articoli che parlano di questo presunto effetto attaccando la scienza ufficiale complice di non approfondire queste scoperte.

Come anticipato, il fatto che lo stesso Hutchinson dica di rifarsi agli esperimenti di Tesla non puo’ che fungere da cassa di risonanza per il complottismo verso la scienza. Di Tesla in particolare abbiamo gia’ parlato in questi articoli:

Il Raggio della Morte

Il Raggio del Dolore

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

Le terribili armi scalari

parlando dell’uomo, dello scienziato ma soprattutto della reale considerazione che la scienza ufficiale ha di questo scienziato di prim’ordine. Purtroppo, ancora oggi molti credono che tutte le scoperte di Tesla siano finite nel dimenticatoio per colpa del governo o di organizzazioni. Questo non e’ assolutamente vero! Pensate solo alla corrente alternata, alle bobine o alle tecnologie senza fili. Tutte scoperte partite o completamente sviluppate da Tesla e oggi sfruttate a pieno. Purtroppo, c’e’ ancora chi ignorantemente sostiene che non siamo in grado o non vogliamo utilizzare la corrente alternata.

Detto questo torniamo ad Hutchinson. Veramente sono stati osservati questi effetti? Purtroppo, anche in questo caso, siamo di fronte alla totale mancanza di prove scientifiche a sostegno. Lo stesso Hutchinson dichiara di non sapere quando e perche’ i suoi esperimenti riescono e per di piu’, non sono mai riusciti di fronte a persone esperte esterne.

Vi voglio mostrare un video a mio avviso interessante:

Notato niente di strano nell’angolo in alto a sinistra? Magari un filo che si riavvolge e tira su il modellino di ufo? Capite bene come questo video messo in rete dallo stesso Hutchinson smentisca da subito il suo esperimento di levitazione.

Ora e’ importante rimarcare un cosa: personalmente, e questo dovrebbe valere per tutti, mi reputo una persona molto aperta e consapevole, da ricercatore, che quello che sappiamo e’ sempre troppo poco rispetto a quanto c’e’ ancora da scoprire. Detto questo, qualora ci fossero effetti nuovi non comprensibili ma ripetibili indipendentemente da chi compie o osserva l’esperimento, la cosa non mi sorprenderebbe affatto. Moltissime invenzioni e scoperte sono arrivate per puro caso e stravolgendo qualcosa che si pensava ben compreso e archiviato. Alla luce di quanto osservato pero’, questo non e’ il caso dell’effetto Hutchinson. E’ vero, in rete ci sono decine di video che mostrano questi esperimenti ma molti di questi mostrano particolari quantomeno sospetti. A parte il video riportato prima, facendo una ricerca in rete potete trovare molti altri documenti sulla levitazione. In questi casi si vede una rapida accelerazione dell’oggettto che sale verso l’alto, accelerazione del tutto compatibile con una caduta libera. Cosa significa? Semplice, che il sospetto che la ripresa sia fatta capovolgendo l’immagine, dunque oggetto che cade piuttosto che salire, e’ davvero molto forte.

Altra piccola parentesi che e’ doveroso fare senza voler offendere nessuno: ma davvero pensate che gli scienziati siano cosi’ stolti? Per poter andare avanti nella conoscenza e’ necessario non smettere mai di essere curiosi e di farsi domande. Oltre a questo pero’, c’e’ tutto un panorama di leggi, effetti, spiegazioni che per anni sono state affinate fino ad arrivare a quello che sappiamo oggi. Dico questo perche’ molto spesso, non sono su questo effetto, leggo in rete persone che si lanciano in spiegazioni parlando a vanvera di questo o quest’altro effetto mostrando chiaramente da quello che scrivono quanto poco sappiano dell’argomento. Per l’effetto Hutchinson tanti parlano di interferenza di onde, principi della termodinamica, Tesla, ecc. senza conoscere minimamnete le basi su cui questi concetti su fondano. Credetemi, diffidate da questi luminari di “wikipediana” cultura che pensano che dopo aver letto due paginette abbiano la comprensione del tutto al punto da poter ridicolizzare chi queste cose le ha studiate, magari le insegna in corsi universitari e continua ancora oggi a farsi domande esistenziali.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Triangolo delle Bermuda, risolto il “mistero”?

14 Mar

Un nostro caro lettore mi ha contatto privatamente per chiedere lumi circa una teoria in grado di spiegare gli incidenti avvenuti nel cosiddetto “Triangolo delle Bermuda”. Vi premetto subito che non si tratta di una di quelle teorie pseudoscientifiche che compaiono nei vari siti spazzatura di cui di sovente dobbiamo occuparci, ma di una teoria assolutamente scientifica e molto interessante.

Mappa del Triangolo delle Bermuda

Mappa del Triangolo delle Bermuda

Dal momento che non ne abbiamo mai parlato, credo sia necessario, prima di passare alla possibile spiegazione, dire qualcosa in piu’ di questo misterioso e molto citato fazzoletto di mare. Come sapete, il triangolo delle Bermuda e’ una zona di mare molto estesa, circa 1100000 Km^2, che si trova nell’Atlantico Settentrionale a largo delle coste di Porto Rico.

Cosa ha di famoso questo punto dell’oceano?

Non vi diro’ certo qualcosa di nuovo raccontando di come, negli anni, il Triangolo delle Bermude e’ divenuto famoso a causa della sparizione improvvisa di molte navi e aerei che, improvvisamente, mentre sorvolavano o si trovavano a passare sulla zona, sono misteriosamente scomparsi senza lasciare alcuna traccia. Di storie e racconti di questo tipo, tutti ne abbiamo sentito parlare, creando un’aura di mistero intorno a questo tratto di mare.

Le spiegazioni date per giustificare in qualche modo queste sparizioni sono davvero molto diversificate e, ovviamente, non possono mancare le ipotesi fantascientifiche. Per fare qualche esempio, si parla di area di volo per gli extraterrestri che non gradirebbero la presenza di esseri umani, di costruzioni risalenti ad Atlantide sul fondo dell’oceano ed in grado di creare forze sconosciute e invisibili, di fenomeno fisico naturale non compreso in grado di attirare qualsiasi cosa passi sopra la zona, di anomalie dello spazio tempo che creerebbero tunnel quantistici in grado di collegare diverse parti dell’universo e cosi’ via con una lunga serie di ipotesi piu’ o meno assurde che di volta in volta vengono riproposte da giornali, siti e, soprattutto, trasmissioni televisive che andrebbero lasciate in onda solo sovrapponendo, come si faceva una volta per i telefilm americani, le risate delle persone quando vengono mandati servizi del genere.

Ora pero’, prima di parlare di ipotesi concrete di spiegazione, credo sia utile fare il punto della situazione su questa storia per capire fino in fondo l’entita’ e il numero di questi incidenti.

Cercando in rete, trovate molto facilmente la lista degli incidenti misteriosi che sono avvenuti nel Triangolo nel corso degli anni. Quello che pero’ molti dimenticano di dire e’ che questa lista non e’ stata redatta da nessun organo ufficiale per il controllo dei mari. Cosa significa? Il mito del Triangolo delle Bermuda inizia intorno al 1950 con un articolo in cui si parlava della prima volta di misteriose sparizioni in questa zona di mare. Il boom mediatico arrivo’ poi nel 1974 con l’uscita di quello che diventera’ poi un bestseller della letteratura pseudo-scientifica, il libro “Bermuda, il triangolo maledetto”, scritto da Charles Berlitz. Per chi non lo conoscesse, Berlitz e’ proprio il fondatore della famosa scuola di lingue diffusa in tutto il mondo ed e’ autore di diversi libri sul tema della archeologia misteriosa e del complottismo piu’ spinto. Bene, l’uscita del libro di Berlitz segna l’inizio del vero e proprio mito del Triangolo delle Bermuda, libro che ha dato poi inizio a tutta una sequela di opere piu’ o meno romanzate che sono arrivate fino ai giorni nostri.

Cosa dire sul libro di Berlitz? Semplice, quella che doveva essere un’inchiesta storica con il resoconto dettagliato di tutti gli incidenti registrarti nel corso degli anni, si e’ rivelata un’enorme montatura gonfiata veramente a dismisura. Come dimostrato per la prima volta da Lawrence Kusche con il suo libro “The Bermuda Triangle Mystery: Solved” del 1975, molti degli episodi riportati nel libro di Berlitz sono inventati, gonfiati o riguardano incidenti non avvenuti nel triangolo. In particolare, Kusche che era un aviatore e istruttore di volo, parti’ con le sue ricerche dalla scomparsa di un volo commerciale ripreso da Berlitz come caso inspiegabile. Come spesso sentiamo dire, tutti gli incidenti accaduti nel Triangolo sono avvenuti in condizioni meteo perfette e senza lasciare traccia. Bene, i dati mostrati da Kusche dimostrano invece il contrario, potendo imputare la maggior parte degli incidenti, tra quelli realmente avvenuti nel Triangolo, alle avverse condizioni meteo e alle tempeste tropicali che di certo non mancano in quella zona.

Cosa significa questo?

Come potete capire, l’alone di mistero che da sempre circonda questo tratto di mare e’ solo frutto di una montatura, principalmente letteraria, avvenuta nel corso degli anni. Facendo una scrematura molto profonda, di tutti gli incidenti che trovate nei racconti, solo 3 o 4 non trovano una spiegazione immediata perche’ veramente avvenuti nella zona, in condizioni di meteo ottime ma, ovviamente, potrebbero essere dovuti a guasti improvvisi.

E’ possibile questo?

Assolutamente si. Per darvi un’idea, dalle statistiche elaborate sia dalla guardia costiera americana che dalla societa’ Lloyd’s di Londra, il numero di incidenti registrati nella zona e’ perfettamente in linea con le statistiche mondiali rapportando i numeri all’alto traffico aereo e navale che avviene nella zona. Ecco il link della USGC americana che ne parla:

USGC, Bermuda

mentre, per quanto riguarda i Lloyd’s, dal momento che questa e’ la compagnia che si occupa proprio del calcolo dei rischi assicurativi, se ci fosse un reale e misterioso pericolo nella zona, secondo voi continuerebbe a far assicurare i mezzi che transitano nel Triangolo?

Altra considerazione, anche se gli incidenti sono dovuti a guasti o avverse condizioni meteo, e’ vero che in moltissimi casi non sono stati rinvenuti i resti dei mezzi incidentati?

Questo e’ assolutamente vero, ma anche qui possiamo dare una spiegazione razionale senza doverci nascondere. Il fondale del Triangolo delle Bermuda e’ caratterizzato dalla presenza di fosse oceaniche molto profonde ed e’ interessato da correnti molto forti. La combinazione di questi due fattori fa si che, in caso di incidente, il mezzo possa essere risucchiato a fondo molto velocemente, e magari trasportato altrove, nel giro di pochissimi minuti.

Detto questo, esiste un mistero sul Triangolo delle Bermuda? Da quanto detto, possiamo escludere questa ipotesi dal momento che il tutto e’ frutto di una montatura prettamente letteraria basata su argomentazioni esagerate, falsificate e, ovviamente, atte solo a creare un business per chi le mette in piedi. Prima pero’ di chiudere, vorrei fare qualche altra considerazione. Come detto, ci sono ancora 3 o 4 incidenti la cui spiegazione non e’ nota e che possono essere imputati ad improvvisi guasti dei mezzi interessati.

E se non fossero guasti dovuti al mezzo?

Perche’ dico questo?

Semplice, non limitandoci al caso del Triangolo, nel corso della storia si sono verificati incidenti in mare apparentemente non spiegabili e che hanno fatto scomparire improvvisamente mezzi dai radar non lasciando assolutamente traccia. Una possibile spiegazione di questi incidenti, che e’ poi l’argomento della domanda iniziale da cui siamo partiti, potrebbe essere imputata ai cosiddetti “idrati di metano”. Fate attenzione, ora stiamo passando dallo smascherare storie fantascientifiche ad ipotesi scientifiche.

Cosa sono gli idrati di metano?

Si tratta di una struttura cristallina solida formata da acqua ghiacciata e metano. Per poter formare strutture di questo tipo e’ necessaria una combinazione di basse temperature e pressioni molto elevate. Queste condizioni sono ovviamente possibili sui profondi fondali oceanici dove l’acqua scende facilmente ad una temperatura prossima allo zero e la colonna di liquido sovrastante produce un’elevata pressione. Strutture di questo tipo sono molto frequenti a profondita’ tra i 500 e i 4000 metri e possono estendersi anche su superfici molto vaste.

Ora, immaginate la seguente situazione: qualcosa, ad esempio una scossa sismica, rompe lo strato di ghiaccio e metano. In queste condizioni, una grossa bolla di gas puo’ fuoriuscire e risalire verso la superficie. Se una nave si trova a passare sopra il punto in cui la bolla esce verso l’atmosfera, cosa succede? Semplice, le navi galleggiano grazie alla spinta di Archimede, dipendente dalla densita’ dell’acqua, che bilancia il peso stesso della nave. Poiche’ il metano ha una densita’ minore dell’acqua, nel momento della fuoriuscita, il peso della nave non sarebbe piu’ bilanciato e il mezzo verrebbe risucchiato verso il basso. E’ possibile questo? Assolutamente si e proprio nel corso degli ultimi anni, esempi di questo tipo sono stati anche documentati. Dal momento che, come anticipato, il Triangolo delle Bermuda presenta fondali molto profondi, correnti fredde e giacimenti di combustibili fossili, e’ assolutamente lecito pensare che la zona possa essere interessata da fenomeni di questo tipo. Ovviamente, in caso di un incidente del genere, la sparizione sarebbe improvvisa e senza lasciare traccia alcuna del mezzo.

Dal mio punto di vista, e’ assolutamente lecito pensare che, forse, alcuni degli incidenti rimasti senza spiegazione, il cui numero ripeto e’ perfettamente compatibile con le statistiche di ogni altra zona, potrebbero essere stati causati dalla rottura di strati di idrati di metano.

Eventi di questo tipo potrebbero anche spiegare, non solo per il Triangolo, incidenti aerei avvenuti a bassa quota sopra gli oceani. La bolla di metano uscita in atmosfera infatti, potrebbe rimanere densa e arrivare agli ugelli ad alta temperatura degli aerei. In questo caso, si svilupperebbe immediatamente un incendio che interesserebbe l’intero apparecchio facendolo precipitare.

Se credete che la spiegazione sia esagerata, pensate che da un metro cubo di idrati di metano ad alta pressione si formano, a pressione e temperatura normali, ben 168 metri cubi di gas e solo 0,87 metri cubi di acqua.

Attenzione, 168 metri cubi di gas da un solo metro cubo di idrati dal fondo dell’oceano. Perche’ allora non sfruttare questa enorme risorsa per estrarre gas? Questa idea e’ ovviamente venuta anche alle maggiori compagnie di estrazione e al momento ci sono diversi gruppi di ricerca, soprattutto americani e giapponesi, che stanno studiando il modo migliore, se possibile, di mettere le mani su questa enorme risorsa. Dalle stime fatte, la quantita’ di gas contenuta negli idrati sarebbe molto maggiore di quella contenuta in tutti i giacimenti tradizionali conosciuti al mondo. Al momento pero’, l’estrazione di questo gas sarebbe ancora troppo rischiosa e con efficienza troppo bassa. Come sapete, il metano e’ uno dei piu’ pericolosi gas serra, con effetti 30 volte maggiori di quelli dell’anidride carbonica. Una fuoriuscita incontrollata di questo gas provocherebbe effetti disastrosi per la nostra atmosfera. Inoltre, sulla base della spiegazione degli idrati per gli incidenti in mare, un’operazione di questo tipo sarebbe molto rischiosa per le piattaforme e le navi che si troverebbero in prossimita’ del punto di raccolta.

Concludendo, per quanto riguarda il Triangolo delle Bermuda, abbiamo visto come il mito creato nel corso degli anni sulla pericolosita’ della zona sia solo una montatura ad hoc. Molti degli incidenti considerati misteriosi sono in realta’ perfettamente spiegabili o avvenuti in zone diverse. Ci sono ancora un numero esiguo di casi non spiegabili in modo certo ma che comunque rientrano nelle statistiche calcolate su scala mondiale. Non pensando al semplice guasto, alcuni di questi avvenimenti potrebbero essere stati causati dalla liberazione di metano da idrati sul fondale. Queste strutture solide, conosciute e presenti sui freddi fondali di alcuni oceani, racchiudono enormi quantita’ di metano che puo’ essere liberato da fratture naturali o indotte dello strato solido. La quantita’ di metano liberata in questi casi e’ notevole al punto che diversi studi sono in corso per cercare di sfruttare questa risorsa.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Scie chimiche: il silenzio non puo’ durare oltre!

10 Feb

Ormai da qualche anno gli amici, si fa per dire, complottisti non fanno altro che gridare e mostrare prove per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema delle scie chimiche. Siti internet, blog, forum, ecc tentano in tutti i modi di far capire alle persone questo immenso problema. Nuovo ordine mondiale, organizzazioni segrete, massoneria, scienza corrotta, piloti di linea, tutti soggetti coinvolti nel grande e diabolico progetto per utilizzare la geoingegneria per uccidere noi poveri esseri che abitiamo questo pianeta.

Dicamocelo, e’ veramente un problema serio. Proprio per questo motivo ne abbiamo parlato diverse volte con numerosi articoli:

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Scie chimiche, ora abbiamo la prova

L’accordo Italia-USA per spargere scie chimiche

Scie chimiche, la prova storica!

Scie chimiche con la scusa dei vaccini!

Noi, in prima persona, abbiamo infatti mostrato la serieta’ di questo problema. Quale problema? Semplice, quello di alcuni pazzi senza senno che continuano a gridare a gran voce senza mostrare la minima prova. Perche’ dobbiamo essere noi a dimostrare che le scie non esistono? Vi rendete conto l’assurdita’ di questa affermazione? Se io propongo una teoria o un’ipotesi mai avanzata prima, devo sforzarmi per cercare prove atte a dimostrare la veridicita’ delle mie affermazioni. Questo dovrebbe essere normale. Per le scie, invece, continuo a leggere affermazioni inverosimili di speculatori che chiedono alla scienza di dimostrare che le scie non esistono. Vi rendete conto? Se oggi scrivessi un articolo per dire che l’acqua va in salita ci credereste? Assolutamente no. Bene, l’assurdita’ delle affermazioni e’ del tutto paragonabile.

Perche’ ho definito questi soggetti “speculatori”? Semplice e scontato, sono persone che hanno preso, come si suol dire, la palla al balzo per guadagnare sulla credulita’ della gente. Come? L’ho detto numerose volte e continuero’ a ripeterlo: pubblicita’, banner, visite ai siti. Tutte cose che fanno guadagnare questi soggetti. Piu’ di qualche volta qualcuno ha provato a dire che anche questo blog e’ paragonabile perche’ nato per vendere un libro. Chi mi conosce e frequenta questo sito, sa bene quanta falsita’ ci sia in queste affermazioni. Ho scritto un libro? Certo. L’ho scritto per spiegare l’assurdita’ delle ipotesi sul 21 dicembre 2012. Proprio da questo libro e’ nato il blog. Inizialmente per pubblicizzare il libro ma, non sono mai stato un buon venditore, mi sono fatto quasi subito prendere la mano e il blog e’ cresciuto e si e’ sviluppato come una cosa a se stante. C’e’ un link alla fine di ogni articolo che rimanda alla pagina del libro? Vero anche questo ma, quando siete entrati su questo sito, vi ho chiesto di comprare il libro? Ho chiesto una prova d’acquisto? Assolutamente no e non lo faro’ mai. Qui ci sono piu’ di 600 articoli di scienza vera, liberamente fruibili da tutti senza spendere un euro e, cosa non da poco, senza che un euro entri nelle mie tasche.

Questo solo per fare un inciso e specificare, per l’ennesima volta, cosa significa fare divulgazione e non speculazione!

Perche’ torno nuovamente su queste tematiche? Qualche giorno fa, come mia abitudine, sono andato a “documentarmi” su quei simpatici siti per vedere le ultime novita’ del settore bufala. Trovo un articolo molto interessante che inizia in questo modo:

Era impossibile pensare ad un totale silenzio dei Media Nazionali riguardo al problema della Geo-Ingegneria Clandestina meglio conosciuta col nome SCIE CHIMICHE.

Un Tg nazionale parla di scie chimiche?

Leggo l’articolo e scopro che in realta’ non si tratta di un Tg nazionale bensi’ di un’emittente locale chiamata “Videolina”. Si tratta di una emittente privata della Sardegna. Per carita’, non voglio aggiungere bufale a bufale. Videolina non puo’ essere considerata una “piccola” emittente, come potete leggere vedendo la sua storia raccontata su wikipedia:

Wiki Videolina

Certo, da qui a definirla come un “Media nazionale” ce ne passa parecchio!

Per completezza di informazioni vi riporto anche il famoso servizio del Tg di Videolina in cui si fa questa presunta inchiesta sulle scie chimiche:

Come avete potuto vedere ed ascoltare vengono nuovamente chiamate in causa tutte le presunte “prove” gia’ piu’ volte sbugiardate negli articoli precedenti.

Perche’ un’emittente, anche se privata e regionale, parla di queste illazioni senza prova scientifica? Semplice, per lo stesso identico motivo che spinge i complottisti a creare siti, forum e blog: soldi! Come detto in numerose occasioni, quello delle scie chimiche e’ un business ricco e che fa aumentare gli ascolti. La colpa di questo non e’ certo di quelli che cavalcano l’onda, bensi’ di tutti quelli che ancora credono a queste affermazioni. Noi non vogliamo convincervi per partito preso ma, come fatto negli altri articoli, sbugiardando di volta in volta tutte le affermazioni. Non credete a me o a altri che dicono che le scie non esistono ma, per carita’, non credete neanche a coloro che vogliono inculcarvi questa idea. Dovete credere solo a voi stessi! Studiate, analizzate le prove, le affermazioni e, fatevi una vostra idea. Vi hanno convinto sull’esistenza delle scie chimiche? Come? Quali prove inconfutabili sono state mostrate? Personalmente, non ho visto nessuna prova se non affermazioni senza veridicita’ scientifica.

Tornando a Videolina, a riprova di quanto affermato sopra, non e’ assolutamente la prima volta che viene fatto un servizio di questo tipo. Basta fare una ricerca sulla rete per vedere quanti servizi sono stati fatti sulle scie chimiche:

Videlina, servizi scie

Come vedete le inchieste partono gia’ dal 2011.

Pensate sia la sola inchiesta fatta da questa emittente in cerca della verita’? Assolutamente no.

Questi sono i servizi sugli ufo:

Videolina, UFO

Questi quelli su Atlantide:

Videolina, Atlantide

Questi quelli sulle morie di animali:

Videolina, Moria animali

Devo continuare? Credo che questo sia sufficiente a farvi capire la tipologia di inchieste sul mistero fatte da Videolina. Ovviamente, di volta in volta, collaborano con le inchieste nomi “famosi” del complottismo italiano in cerca, ovviamente e come l’emittente, di pubblicita’ per i loro scopi lucrosi.

Prima di chiudere, vi segnalo anche un altro documento importante. Non tutti hanno la capacita’, la fantasia o i mezzi per costruire siti internet o mandare servizi televisivi. Visto che l’occasione e’ ghiotta, ognuno cerca di sfruttarla come puo’ inventandosi qualcosa di personale. Tra questi, c’e’ un presunto artista, tale Manlio Calafrocampano, che ha contribuito alla causa scrivendo e cantando un inno per i “guerrieri” che ogni giorno lottano per mostrare al mondo la verita’ sulle scie chimiche. Ecco a voi la canzone:

Canzone scie chimiche

Come avete visto, il titolo e’ “Scie Chimiche (HAARP)” ma si, perche’ non mettere dentro anche HAARP che fa tanto discutere! Ma chiamiamo il brano “scie chimiche, Haarp, NWO, alieni, CIA puzza VIA, scienziati assassini!”. In fondo, se dobbiamo fare pubblicita’, facciamola per bene!

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Requiem per ISON

1 Dic

La prima volta che ne abbiamo parlato, i catastrofisti neanche la conoscevano talmente erano impegnati a sparare cavolate sul calendario Maya:

2013 o ancora piu’ oltre?

E se ci salvassimo?

Gia’ da tempo, avevamo capito che questo sarebbe diventato l’argomento piu’ discusso del 2013 ed infatti cosi’ e’ stato. Come avete capito, stiamo parlando della cometa ISON.

Per tutto il 2013 l’abbiamo seguita dando di tanto in tanto qualche aggiornamento, consapevoli che all’avvicinarsi al perielio le storie sarebbero cresciute a dismisura:

Rapido aggiornamento sulla ISON

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

– Se la Ison non e’ cometa, allora e’ …

Alla fine, siamo arrivati al momento chiave della traiettoria nel sistema solare, il perielio, punto di minimo avvicinamento al Sole. Come visto nei precedenti articoli, le aspettative sula ISON erano diminuite man mano che le osservazioni divenivano migliori e maggiori informazioni erano ricavabili dai dati. Purtroppo, il piccolo nucleo della cometa e la traiettoria cosi’ radente, facevano capire quanto il passaggio vicino al Sole potesse essere rischioso per la sopravvivenza della ISON.

Alla fine, siamo giunti al perielio il 28 Novembre 2013. Dalle prime immagini catturate dai telescopi che osservavano il Sole, sembrava che la cometa non ce l’avesse fatta e si fosse disintegrata. Noi pero’, in questo articolo:

Ce la fa o non ce la fa?

mostravamo immagini in cui si vedeva qualcosa emergere dall’altra parte del Sole. Con un appello alla calma, abbiamo visto come l’attesa era l’unico modo per capire il reale destino della ISON. A riprova di questo, proprio osservando le immagini che abbiamo riportato nell’articolo, anche la NASA e l’ESA sono state costrette ad un passo indietro dopo aver annunciato da subito la distruzione della cometa.

Oggi, 1 dicembre 2013, penso sia giunto il momento di celebrare e ricordare la ISON. Purtroppo, non per i catastrofisti ma per lo spettacolo natalizio che ci avrebbe regalato, la cometa non e’ sopravvissuta al perielio.

Perche’ decidiamo adesso di dare questa notizia? Se provate a fare una ricerca su internet, troverete notizie completamente discordanti tra loro: c’e’ chi parla di distruzione della cometa, chi di nucleo passato indenne, chi sostiene che una parte del nucleo stia continuando sull’orbita stabilita, ecc. Non possono certo mancare poi i tantissimi siti che inventano storie nuove: il passaggio ravvicinato al Sole avrebbe provocato uno spostamento sostanziale dell’orbita della cometa al punto che, dai calcoli effettuati, ora la cometa sarebbe in rotta di collissione con la Terra.

Partiamo proprio dalle assurdita’. Vi siete mai chiesti perche’ le comete passano vicine al Sole e poi se ne riallontanano? Bene, quello e’ proprio l’effetto della forza di gravita’ che determina l’orbita. Ora, l’effetto dell’attrazione solare e’ gia’ contato nell’orbita della cometa perche’, come detto, l’orbita stessa e’ determinata dall’interazione con la nostra stella. Capite quanto sia assudo pensare a variazioni di questa entita’ apportate dal Sole?

Pensate che c’e’ addirittura chi gia’ parla di frammenti di ISON caduti sulla Terra. Vi giuro che non sto scherzando, basta cercare su google per trovare articoli di questo tipo. Anche qui, capite bene come troppo spesso si dimentichi non solo la scienza ma anche un minimo di buon senso.

Bene, detto questo, passiamo invece alla nostra cometa. Come visto nell’articolo precedente, dopo il passaggio al perielio, si e’ visto qualcosa uscire dall’altra parte del Sole esattamente sulla traiettoria attesa per la ISON. Questo qualcosa, come mostrato dal telescopio SOHO, appariva molto luminoso e con una scia. Parlando di questa notizia, eravamo rimasti cauti dicendo che quanto osservato poteva dipendere da molti scenari: il nucleo era sopravvissuto totalmente o solo in parte oppure era andato distrutto e quello che si osservava erano residui polverosi con dimensioni piu’ o meno grandi che si sarebbero dispersi. Come e’ ovvio, per determinare quale fosse la scenario giusto, si doveva aspettare e seguire l’evoluzione vicino al Sole.

Bene, ecco a voi l’evoluzione osservabile dal momento del passaggio fino a poche ore fa:

Cosa mostra il video? Come vedete, l’oggetto che abbiamo visto spuntare dal Sole si sposta lungo la traiettoria attesa per la ISON ma, al passare del tempo, la sua luminosita’ diviene sempre piu’ debole fino a che non scompare del tutto. Cosa significa questo? Semplice, quello che abbiamo visto uscire erano solo residui granulosi del nucleo della ISON. La dimensione di questi resti puo’ essere piu’ o meno grande ma la ridotta compattezza fa si che nel giro di qualche giorno siano completamente sciolti disperdendosi nello spazio.

Questo video pone la parola fine sul viaggio della ISON nella parte interna del nostro Sistema Solare.

Dunque? E’ stato tutto inutile? Assolutamente no, la cometa e’ stata osservata per diverso tempo da numerosi astronomi. Moltissimi dati sono stati raccolti e forniranno importanti informazioni sul comportamento, ancora poco chiaro, di questi affascinanti oggetti celesti. Purtroppo, quella che doveva essere la cometa di Natale e che avrebbe dovuto brillare in cielo nel mese di dicembere non ce l’ha fatta e si e’ sciolta durante l’incontro ravvicinato con il Sole.

Come visto, il nucleo della ISON era troppo piccolo se confrontato con altre comete e la sua traiettoria mostrava un perielio molto ravvicinato. L’insieme di questi fattori e’ stato fatale.

Oggi, e chissa’ ancora per quanto tempo, molti siti catastrofisti hanno iniziato una speculazione sul destino della cometa parlando subito di segreti e misteri non divulgati dagli astronomi. Credo che, visto il video, non sia necessario dover smentire queste ipotesi e capire il reale destino della ISON. Purtroppo, queste speculazioni non termineranno presto per cui preparatevi al peggio.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Ce la fa o non ce la fa?

29 Nov

Come non parlare oggi di ISON? Tutto il web sta discutendo del passaggio al perielio di questa cometa, purtroppo, con idee confuse e diametralmente opposte tra loro. Stamattina, milti siti, anche seguendo la news ufficiale dell’ESA, hanno battuto la notizia che la ISON non fosse sopravvissuta al passaggio ravvicinato al Sole. Dopo qualche ora pero’, alcuni, anche tra i laboratori di astronomia, hanno comincito a parlare di qualcosa che e’ fuorisucito dal disco del Sole.

Insomma, la Ison e’ sopravvissuta o no?

Domanda difficilissima. Non e’ un caso che anche gli esperti si stiano chiedendo quale e’ stato il reale destino di quella che doveva essere la cometa di Natale.

Perche’?

Molti telescopi in orbita per studiare il Sole, si sono concentrati catturando immagini dell’avvicinamento della cometa alla regione di spazio piu’ calda. Molto semplicmente, per capire se la cometa sopravvivesse o meno alle alte temperature e alla gravita’, si doveva attendere di vedere qualcosa uscire o meno dall’altra parte del Sole.

Alla prime battute, nulla e’ stato visto uscire per cui molti siti si sono frettolosamente armati per scrivere articoli funebri sulla ISON e sulla sua prematura scomparsa.

A distanza di qualche ora pero’, qualcosa e’ stato visto uscire dall’altra parte del Sole. Inizialmente, si pensava che fossero solo polveri della cometa che sono uscite esattamente dove si aspettava di vedere la cometa. Non si tratta di nulla di magico. Immaginate questa situazione, una macchina procede ad alta velocita’ lungo una strada. Ad un certo punto esplode distruggendosi quasi completamente. Sicuramente, vedrete dei frammenti o la carcassa riemergere dal fumo dell’esplosione e seguire quella che era la traiettoria della macchina.

Se cosi’ fosse, queste polveri sarebbero dovute svanire nel giro di pochissimo tempo. Al contrario, lungo la scia della cometa si e’ visto qualcosa intensificare la luminosita’.

Ecco un video che vi mostra quanto e’ stato visto:

Dunque e’ viva e vegeta? E’ ancora troppo presto per dirlo. Molto probabilmente, anche a giudicare dalla forma visibile, il nucleo cometario e’ stato fortemente daneggiato dla passaggio vicino al Sole. Ora, quello che vediamo potrebbe essere un residuo piccolo e dunque destinato a svanire nel giro di poco tempo oppure residui di cometa di dimensioni molto ridotte, non compatti, e che in questo caso sarebbero visibili per ancora meno tempo.

Cosa possiamo concludere?

Al momento non e’ possibile dire quale sia stato il destino della ISON. Il comportamento di questi oggetti, come detto in diverse occasioni, non e’ semplice da simulare o comprendere. Al momento, qualcosa e’ uscito dall’altra parte del Sole ma non sappiamo ancora cosa sia e, soprattutto, quanto potrebbe durare.

Per vedere immagini aggiornate potete sempre connettervi sol sito:

Helioviewer

che consente di osservare quasi in real time le immagini del Sole catturate da diversi telescopi.

Questa e’ ad esempio l’ultima disponibile, risalente a meno di 2 ore fa, presa da SOHO-LASCO C3:

Osservazione del Sole alle 9.30 UTC. Lasco-C3

Osservazione del Sole alle 9.30 UTC. Lasco-C3

Concludendo, e’ troppo presto per dare qualsiasi giudizio sullo stato della ISON. Vedremo nelle prossime ore cosa succedera’ e se avremo un Natale con la cometa in cielo.

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

1, 2, 3 …. il lago non c’e’ piu’

28 Nov

Su segnalazione di un nostro caro lettore attraverso la pagina facebook:

Psicosi 2012, facebook

vi vorrei raccontare la storia, molto particolare, del lago di Sanica in Bosnia.

Immaginate un lago fatto cosi’:

Lago di Sanica. Come era fino a qualche giorno fa.

Lago di Sanica. Come era fino a qualche giorno fa.

che da un giorno all’altro diventa cosi’:

Lago di Sanica. Come e' oggi.

Lago di Sanica. Come e’ oggi.

Cosa e’ successo? Il lago e’ scomparso nel giro di poche ore lasciando al suo posto un cratere.

Capite bene che si tratta di una storia molto affascinante e che se non fosse reale e documentata si potrebbe quasi stentare a credere.

I primi ad essere sorpresi di questo stranissimo fenomeno sono ovviamente i residenti locali che non riescono a spiegarsi come questo sia potuto accadere. Ovviamente, non mancano leggende, anche molto intriganti. La prima? Un vecchio signore che abitava a pochi passi dal lago e’ passato a miglior vita solo pochi giorni fa. Sul punto di morte, avrebbe giurato ai presenti di portarsi via tutto cio’ che gli apparteneva. Secondo alcuni, il lago farebbe parte di questa promessa.

Ipotesi affascinante ma ovviamente molto poco scientifica.

Altra idea di cui si discute in zona: il fondo del lago sarebbe pieno di bombe risalenti alla guerra sganciate da aerei. Qualche pesce potrebbe involontariamente aver urtato un ordigno facendolo esplodere e aprendo in questo modo una voragine da cui l’acqua sarebbe uscita. Anche qui, per quanto interessante, siamo veramente nel campo della fantasia piu’ spinta.

Pensate sia tutto? Assolutamente no. Non manca infatti chi parla di fine del mondo molto vicina. Secondo alcuni anziani del paese, quando sta per sopraggiungere la fine dei giorni, possono avvenire miracoli come questo del lago. La scomparsa delle acque altro non sarebbe che un segnale premonitore dell’imminente catastrofe.

Va bene, le leggende cittadine sono sempre interessanti ma, almeno in molti casi, la spiegazione scientifica c’e’ se si ha voglia di cercarla. Come e’ possibile che un lago di 20 metri di diametro e 10 di profondita’, circondato da alberi e pieno di pesci, sia scomparso improvvisamente?

Alcuni giornali parlano di fenomeno dovuto al drenaggio del fondo. Cosa significa? Le acque del lago vengono utilizzate per irrigare i campi. Il movimento continuo potrebbe aver provocato una variazione del potere drenante del fondale che dunque ha assorbito l’acqua un po’ come una spugna. Questo spiegherebbe molto bene che fine ha fatto l’acqua.

I residenti locali non credono molto a questa ipotesi e, come al solito, neanche il sottoscritto.

Per capire le reali cause di questo fenomeno, e’ necessario considerare un aspetto molto importante. Come detto in precedenza, il lago aveva un diametro di circa 20 metri ed era profondo 10. Bene, il cratere presente oggi ha un diametro di 50 metri ed una profondita’ di 20. Come e’ possibile che si sia allargato mentre si asciugava?

Vi voglio dare un indizio. Ricorderete sicuramente i fenomeni descritti in questi articoli:

Enorme cratere si apre in Cina

Enormi voragini si aprono in Florida

Numerosi Sinkhole a Samara

I “tappi” del Mar Morto

– Louisiana: il sinkhole che inghiotte la foresta

Come visto, questo fenomeno ci ricorda molto quello dei famosi sinkhole presenti in diverse parti del pianeta. In italiano, siamo abituati a chiamare questi smottamenti “doline”. Sapete da dove proviene la parola “dolina”? Semplice, dalla lingua slava e significa “valle”.

Cosa significa questo?

I fenomeni carsici sono molto frequenti in quella zona ed esattamente contro questi bisogna puntare il dito per comprendere il mistero del lago scomparso.

Cosa e’ successo?

Il lago era formato su una dolina di origina carsica. Ad un certo punto, per svariate cause, prima tra tutte la pressione, il lago si e’ stappato facendo fluire le acque nel sottosuolo, probabilmente in una caverna sotterranea. Il fenomeno non e’ stato assolutamente isolato ma e’ ancora in corso con movimenti carsici che giustificano in pieno l’allargamento del cratere visibile oggi. Su alcune fonti si riporta infatti di come le dimensioni di quello che prima era il fondale del lago siano ancora in aumento.

Concludendo, per quanto affascinante e misterioso, il fenomeno della scomparsa del lago si Sanica ha una spiegazione scientifica e razionale. Come visto, fenomeni di tipo carsico non sono assolutamente nuovi in Bosnia, regione da sempre interessata dalla presenza di doline. Questa spiegazione soddisfa in pieno tutte le osservazioni fatte sul campo, spiegando anche il perche’ di una scomparsa cosi’ rapida e tale da lasciare molti abitanti in preda a leggende e racconti popolari.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Scienza, fantascienza e non scienza

23 Apr

Partendo dalle ipotesi catastrofite sul 2012, molte volte su questo blog ci siamo occupati di terremoti. In particolare, lo spunto iniziale e’ stato dato dal presunto aumento di terremoti a livello mondiale che, come visto analizzando statisticamente il fenomeno nel corso del tempo, si e’ rivelato completamente falso.

Per trovare tutti i post relativi a questo argomento, basta utilizzare il motore di ricerca che trovate in alto a sinistra e digitare “terremoti” come chiave di ricerca.

Inoltre, molte discussioni sono state fatte per parlare dei cosiddetti “precursori sismici”, cioe’ di quei presunti eventi o fenomeni che potrebbero far presagire l’imminente arrivo di un terremoto e quindi mettere in guardia la popolazione sul pericolo in arrivo. Come ripetuto molte volte, ad oggi non e’ stato ancora possibile individuare un chiaro precursore sismico dal momento che, per tutti quelli finora studiati, non e’ stato possibile determinare una correlazione univoca tra i terremoti ed il fenomeno in questione.

Come e’ noto ormai a tutti, il piu’ discusso e controverso precursore sismico e’ senza dubbio l’emissione di Radon dal sottosuolo. Questa ipotesi, formulata in particolare da Giampaolo Giuliani, molto ha fatto discutere soprattutto nel caso del terremoto dell’Aquila. Di radon e Giuliani, abbiamo discusso, ad esempio in questo post:

Terremoti, Pollino, Giuliani, Radon, l’Aquila …

Ovviamente, ognuno e’ libero di esprimere la propria opinione e di credere in quello che ritiene vero, ma alla luce dei fatti, il radon non puo’ essere considerato un precursore sismico, dal momento che, come dimostrato, possono esistere terremoti con emissione di radon, terremoti senza emissione di radon e anche emissioni di radon senza terremoti. Dunque? Capite bene che e’ del tutto non affidabile assumere questo fenomeno come chiaro segno di un imminente sisma.

Perche’ sto tornando a parlare di questi argomenti?

Solo oggi, ho appreso con grande rammarico, che a Frascati, in provincia di Roma, dove sono nato e dove vivo, il 19 Aprile 2013 e’ stato organizzato un incontro dal titolo “E’ possibile prevedere i terremoti?”. Questo incontro e’ stato organizzato nell’ambito di una serie di appuntamenti pensati appositamente per gli studenti delle scuole secondarie superiori da una associazione culturale locale.

Cosa c’e’ di strano?

Come premesso, l’incontro era riservato agli studenti delle scuole superiori e addirittura, seguendo un certo numero di questi incontri, gli studenti ricevevano un bonus di crediti formativi utili ai fini della votazione dell’esame di maturita’.

All’incontro in questione, hanno partecipato Giampaolo Giuliani e Leonardo Nicoli’. La prima cosa che trovo incredibile e’ che non solo i due personaggi in questione hanno partecipato, ma erano anche gli unici oratori senza la possibilita’ di un dibattito magari con personaggi con opinioni diverse.

A riprova di quanto affermato, vi riporto la notizia del seminario pubblicata su un sito di informazione locale:

E’ possibile prevedere i terremoti?

Primo appunto, Giuliani non e’ un ricercatore dal momento che non lavora con questo inquadramento per nessun ente di ricerca. Il mio non e’ assolutamente un discorso classista, ma serve solo a specificare meglio le cose.

Sapete chi e’ invece Nicoli’? E’ il direttore della fondazione Giuliani. Nel caso vi foste dimenticati, di quest’altro personaggio abbiamo parlato specificatamente in questo post:

Non ne bastava uno ….

Come visto, qualche mese fa, Nicoli’ seminava il panico sulla rete parlando di ipotetici calcoli statistiche in grado di mostrare il pericolo di un imminente terremoto di forte intensita’ in Italia. Inutile dire che, a parte lo spavento per le persone che leggevano le sue pagine, nessun fenomeno di questo tipo e’ avvenuto nel periodo indicato da Nicoli’.

Ora, lasciatemi fare un commento. Posso anche passare sul fatto che questi signori vengano invitati a tenere un seminario sulla questione, ma, dal momento che l’appuntamento e’ pensato per le scuole, forse sarebbe il caso di chiamare anche una controparte che la pensi in maniera diversa, al fine di mostrare un quadro completo ai ragazzi intervenuti.

Di certo, nel paese di Frascati, non mancano figure di questo tipo. Solo per darvi l’idea, nel territorio sono presenti l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il CNR, l’ESA, l’ENEA e molti altri enti di ricerca scientifica. Non credo dunque che fosse difficile chiedere a qualche istituto di intervenire, almeno per mostrare un approccio diverso da quello utilizzato da Giuliani e co.

Solo per concludere, proprio oggi e’ arrivata una comunicazione da parte dalla Prof.ssa Cifarelli, presidentessa della Societa’ Italiana di Fisica, di cui sono membro, che attacca duramente l’evento svolto nel Comune di Frascati. Alla luce di quanto detto, non posso che essere completamente d’accordo con la posizione della SIF e proprio per questo, vi riporto il testo integrale della comunicazione:

Dichiarazione della Società Italiana di Fisica sui pericoli della falsa scienza

La Società Italiana di Fisica (SIF) è stata informata dell’annuncio di una conferenza, a Frascati il 19 aprile 2013, dal titolo “È possibile prevedere i terremoti?”, con la presenza di Giampaolo Giuliani, un tecnico che ha fatto parlare di sé sostenendo di poter prevedere i terremoti osservando le emissioni di radon, e di Leonardo Nicoli, direttore della “Fondazione Giuliani”.

Certamente chiunque è libero di esprimere, anche in pubblico, le proprie opinioni, ma lo studio dei terremoti è un processo scientifico i cui risultati vanno pubblicati sulle riviste scientifiche, dopo certe verifiche e con il filtro della peer review.

La SIF dichiara il suo stupore e forte dissenso nell’apprendere che la partecipazione all’incontro porterebbe al riconoscimento di crediti formativi per gli studenti di parecchi licei, istituti tecnici e scuole superiori di Frascati.

Al contrario, agli studenti dovrebbe essere insegnato che il metodo scientifico implica che qualsiasi scoperta debba essere ottenuta con metodi riproducibili e umilmente sottoposta al vaglio di esperti indipendenti. Se ciò non accade, come nel caso specifico, si tratta di falsa scienza destinata a generare illusioni e possibili conseguenze anche gravi.

La SIF, pertanto, si associa pienamente ad analoghe espressioni di critica e dissenso già espresse in proposito da altre persone e istituzioni scientificamente qualificate.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Meteorite anche a Cuba e Dark Rift

16 Feb

Come sapete bene, ieri l’intera opinione pubblica e’ stata richiamata dallo straordinario fenomeno avvenuto in Russia. Ovviamente lo “straordinario” viene considerando l’eccezionalita’ di eventi di questo tipo, anche dal punto di vista scientifico, non certo considerando il numero di feriti che da quanto si apprende stamattina sarebbe salito fino anche a 1500 persone.

Come visto in questo articolo:

Pioggia di meteore in Russia

ieri, alle 4 ora italiana, un meteorite e’ entrato nella nostra atmosfera, esplodendo in volo a circa 10 Km da terra e, oltre all’onda d’urto prodotta, diversi frammenti sono giuti fino al suolo in una regione centrale degli Urali, mandando in frantumi diverse finestre e appunto causando i tanti feriti di cui abbiamo gia’ parlato.

Come visto nel precedente articolo, molti dei danni sono stati causati proprio dall’onda d’urto dell’esplosione, ma questo non esclude ovviamente i frammenti che sono arrivati a terra, causando notevoli danni. Eventi di questo tipo purtroppo sono possibili e dobbiamo esserne consapevoli. Quello che ha di eccezionale questo evento e’ che il fenomeno e’ avvenuto in una zona popolata, anche se solo scarsamente per fortuna. Se ci pensate, e’ molto piu’ probabile che i frammenti, qualora riuscissero a sopravvivere al percorso in atmosfera, arrivino in mare, dal momento che la frazione maggiore del nostro mondo e’ occupata da acqua.

Detto questo, sempre ieri, nelle prime ore del mattino ora italiana, si e’ registrato un evento del tutto simile anche a Cuba. Quanto riportato dai testimoni e’ molto simile a quello che abbiamo visto in Russia. Si parla di una palla infuocata in cielo che ad un certo punto e’ esplosa con un notevole rumore mettendo in forte vibrazione i vetri delle finestre.

Anche se di questa notizia si e’ appreso solo dopo diverse ore, la distanza temporale tra questo evento e’ quello russo non e’ affatto cosi’ grande. Come potete leggere in rete, il fatto a Cuba sarebbe avvenuto intorno alle 2 del mattino ora italiana, mentre quello in Russia solo 2 ore dopo. Questo breve lasso di tempo, ci fa pensare che forse i due eventi sono in realta’ distinti tra loro, ma una parte piu’ piccola dell’asteroide originale si sia staccata arrivando a Cuba, mentre il grosso del meteorite ha proseguito la sua corsa verso la parte centrale della Russia.

Stesso oggetto o no, dal punto di vista scientifico eventi del genere sono perfettamente comprensibili e non c’e’ assolutamente niente di sconvolgente di cui discutere. Stando ai dati riportati dall’ufficio della sicurezza della Russia, il meteorite esploso sulla citta’ di Chelyabinsk sarebbe stato largo 10-15 metri e con un peso vicino alle 7000 tonnellate. L’esplosione sarebbe avvenuta a circa 10-15 Km da terra e avrebbe rilasciato un’energia pari a circa 15 volte la bomba di Hiroshima.

Fin qui tutto bene, anche se, come era facile immaginare, eventi del genere offrono un piatto molto ricco per i tanti siti catastrofisti subito pronti a cavalcare l’onda e l’emozione delle persone.

Come visto nell’articolo precedente, prima di tutto questo evento e’ completamente scorrelato dal passaggio di 2012 DA14 di cui abbiamo parlato in questi post:

– L’asteroide 2012 DA14

2012 DA14: c.v.d.

2012 DA14, ci siamo quasi!

Tra l’altro DA14 e’ passato, e ha offerto uno spettacolo veramente incredibile.

Detto questo, e’ in corso un altra pesante speculazione di cui vorrei parlarvi ed e’ appunto, come indicato nel titolo stesso di questo post, il passaggio della Terra attraverso la “Barriera Oscura”.

Di cosa si tratta?

Qualche tempo fa, abbiamo parlato del presunto passaggio della Terra attraverso la cintura fotonica:

La cintura fotonica!

mostrando l’assurdita’ di questa teoria sia dal punto di vista fisico che astronomico. Bene, i discorsi di fondo della barriera oscura, o dark rift, sono del tutto simili a quelli della cintura fotonica.

In questo post, abbiamo parlato del percorso fatto dal Sistema Solare, e dunque anche dalla Terra, intorno al centro della Galassia:

Nuova sconvolgente Teoria

Cosi’ come nel caso della cintura fotonica, la Terra, nel suo percorso, dovrebbe trovarsi ad attraversare una zona assolutamente misteriosa e non compresa dell’universo, nota appunto come barriera oscura. Stando a quanto potete leggere in rete, questa zona sarebbe piena di detriti di altri corpi che precedentemente l’hanno attraversata ma non sono riusciti a sopravvivere. L’asteroide di ieri in Russia sarebbe appunto uno di questi detriti e, da adesso per i prossimi 10 anni, molti altri corpi potrebbero impattare sulla Terra proprio grazia al movimento spazzzato dalla Terra attraverso questa zona della nostra Galassia.

Cosa c’e’ di vero in tutto questo?

Al solito, assolutamente nulla!

Anzi, per essere precisi, dal punto di vista scientifico esiste una dark rift e vi mostro anche una foto:

Foto in cui si vede chiaramente il dark rift

Questa e’ una foto della Via Lattea, cioe’ della nostra Galassia. Vedete quella riga piu’ scura al centro? Bene, quella e’ la dark rift di cui stiamo parlando.

Di cosa si tratta?

Dalla Terra, guardando verso il centro della Galassia, una parte della zona interna risulta coperta a causa delle grandi nubi di polvere che circondano il centro della Galassia, sempre visto da Terra. In questo modo, fotografando la via Lattea, vi accorgete che questa appare divisa in due parti a causa delle nubi di polvere cosmica presenti tra noi e il buco nero Sagitarius A.

Premettiamo subito una cosa. A volte leggo di leggende che vorrebbero il centro della Galassia coperto ai nostri occhi per nascondere qualcosa o qualche civilta’ aliena. Niente di piu’ falso. E’ vero, come detto, che il nostro sguardo e’ coperto dagli ammassi di polvere, ma questo e’ vero solo nel visibile non per le altre lunghezze d’onda, come ad esempio l’infrarosso, in cui possiamo vedere tranquillamente attraverso questi ammassi.

Altro punto fondamentale, e’ assurdo parlare di allineamento tra la Terra e questa barriera oscura. Prima di tutto, come vedete anche dalla foto, il dark rift e’ molto esteso, per cui non ha senso parlare di un allineamento tra una cosa cosi’ estesa ed un pallino, nella scala della Galassia, come la nostra Terra. Inoltre, pensateci bene. Cosa significa allineamento tra due oggetti? In uno spazio qualsiasi, anche solo in due dimensioni, esiste sempre una retta che passa per questi due punti, dal momento che, in qualunque modo li disponiate, e’ possibile vederli come allineati e dunque farci passare una retta.

Detto questo, capite bene l’assurdita’ nel parlare di passaggio attraverso il dark rift e quindi di zona pericolosa per la nostra Terra.

Quella della barriera oscura, e’ semplicemente un’altra leggenda ereditata dal 21/12/2012, e che in questi giorni molti simpatici pseudoscienziati del web stanno ritirando fuori per cercare di convincervi che qualcosa di pericoloso e’ ormai in atto.

Concludendo, non c’e’ assolutamente nulla di eccezionale dal punto di vista scientifico per quanto accaduto in Russia ieri e, con buona probabilita’, un frammento dello stesso meteorite e’ arrivato solo 2 ore prima anche a Cuba. E’ invece assolutamente falso parlare di dark rift come una zona pericolosa che la Terra sta per iniziare ad attraversare ed in cui sono presenti molti detriti che potrebbero arrivarci contro come asteroidi. Si tratta solo di leggende ereditate dal 2012 ma che non hanno assolutamente nessuna base scientifica reale.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Le terribili armi scalari

31 Gen

Torniamo a parlare di catastrofismo con un argomento che da sempre viene molto discusso in rete. In diversi post, abbiamo parlato di ipotetici quanto falsi meccanismi in atto per modificare il clima, controllare le menti delle persone, provocare massicce morie di animali, causare terremoti ma anche eventi naturali di vasta portata. Le cause di questi sconvolgimenti, sempre secondo il dilangante complottismo mediatico, sarebbero da ricercarsi nelle scie chimiche, in HAARP o in altri metodi sviluppati per lo sfruttamento massimo delle risorse naturali:

Haarp e terremoti indotti?

Haarp, la causa di tutti i mali?

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Moria di uccelli nel mondo

Ad oggi, e come visto nei post precedenti, non vi e’ la minima prova a sostegno di queste ipotesi. In particolare, le presunte prove scientifiche, vengono sbriciolate con sempici ragionamenti o anche solo andando a cercare chi sarebbero questi scienziati che sostengono queste cause.

In questo post, vorrei tornare nuovamente su questi argomenti, per parlarvi delle cosiddette armi scalari, presunti sistemi da molti visti come l’unica causa di tutte queste problematiche.

Cosa sono le armi scalari?

Rispondere a questa domanda non e’ affatto semplice. Se provate a cercare in rete, anche solo nei siti italiani, trovate centinaia di risultati che ne parlano, ma nessuno di questi fa una descrizione semplice e corretta di questi armamenti. Con le stesse modalita’ di cui abbiamo piu’ volte parlato, tanti discutono di questi sistemi creando tantissima confusione e riempiendo pagine e pagine di termini scientifici di cui, come si evince provando a leggere, molto probabilmente si ignora anche il significato. In questo senso, trovate un enorme mescolamento di onde elettromagnetiche, campi vettoriali, monopolo magnetico, divergenze, rotazioni di operatori, termini scientifici relativi alla trattazione dell’elettromagnetismo, ma con un preciso significato molte volte stravolto su internet.

Cerchiamo di andare con ordine, mantenendo un profilo divulgativo e consentendo a tutti di potersi chiarire le idee.

Rappresentazione di un'onda elettromagnetica

Rappresentazione di un’onda elettromagnetica

Partiamo dalle basi, le onde elettromagnetiche. Senza utilizzare il formalismo scientifico, tutti sanno di cosa sto parlando, onde che si propagano nel vuoto o in un mezzo trasportando campi elettrici e magnetici. Nell’esempio classico, questi campi sono perpendicolari tra loro e alla direzione di propagazione dell’onda. Per la massima chiarezza, facciamo riferimento alla figura riportata, in cui viene mostrata una schematizzazione di onda elettromagnetica con i due campi e la direzione di propagazione, cioe’ quella verso cui si muove l’onda stessa. Cliccando sull’immagine potrete vedere l’animazione rappresentante il movimento stesso dell’onda.

Bene, questa e’ la descrizione dell’onda elettromagnetica. Come visto, i campi oscillano in direzioni ortogonali alla propagazione (fate sempre riferimento alla figura precedente) e proprio per questo motivo si parla di onda trasversale.

Rappresentazione di un'onda sonora

Rappresentazione di un’onda sonora

Diverso e’, ad esempio, il caso delle onde sonore. In questo caso, l’onda e’ costituita da una successione di compressioni e rarefazioni del mezzo, generalmente aria, che trasportano nello spazio le informazioni. Detto in termini semplici, le vibrazioni comprimono e rilasciano le molecole d’aria propagando il segnale. Immaginatelo come un serpente che si muove sul terreno e che si comprime e si allunga per spostarsi. Anche in questo caso, la figura riportata (cliccare per vedere l’animazione) puo’ aiutarci a comprendere meglio il fenomeno.

Se confrontate le figure, vi rendete conto che mentre per l’onda elettromagnetica le oscillazioni avvengono in direzione ortogonale al moto dell’onda, nel caso sonoro queste oscillazioni sono esattamente nella direzione di propagazione. In particolare, come ci dice la fisica, questo ultimo caso e’ riservato alle onde meccaniche, appunto come il suono.

Con il formalismo della scienza, ci si riferisce alle onde come quelle elettromagnetiche con il termine trasversali, mentre a quelle come il suono come onde longitudinali.

Bene, se siamo arrivati fino a questo punto senza cadere dalla sedia, siamo ormai in dirittura d’arrivo.

Cosa sono le armi scalari?

Questi sistemi sarebbero basati su onde scalari di natura elettromagnetica, cioe’ non piu’ con il comportamento visto prima, ma solo con un trasporto di energia nella direzione di propagazione, come nel caso delle onde sonore.

Se questo fosse possibile, la trattazione fatta fino a questo punto, non sarebbe completa. Come potete immaginare, la trattazione scientifica e’ completa, cioe’ che e’ sbagliato e’ il considerare onde elettromagnetiche scalari.

Stando a quanto si legge in rete, le onde scalari non solo esisterebbero, ma sarebbero gia’ impiegate per la realizzazione di armi di nuova concezione. Questi armamenti sarebbero talmente potenti da poter distruggere l’intero pianeta Terra, innescare i moti delle placche e dunque causare terremoti, modificare il clima a nostro piacimento ma anche controllare a distanza la mente delle persone. Alla luce dei post visti in precedenza, e’ inutile scomodare tante cause diverse, basta far fuoco con queste armi.

Cosa c’e’ di vero in tutto questo?

In rete ci sono persone pronte a fare di tutto per sostenere l’esistenza di queste armi. Se fate una ricerca su google, trovate anche molti filmati di esperimenti fatti in casa, o di sistemi testati in laboratori, in grado di generare o di misurare la presenza delle onde scalari. In tutti questi casi, vi vengono mostrati risultati incredibili con lampadine accese a distanza, correnti elevatissime che vengono fatte circolare nei circuiti o anche di campi elettromagnetici pazzeschi prodotti con piccole batterie.

Dunque, c’e’ la teoria delle onde scalari, ci sono gli esperimenti su internet che le dimostrano, non dovrebbe mancare niente. Quello che purtroppo manca e’ l’onesta’ di alcuni soggetti.

Il caso delle onde scalari, e in seguito delle armi basate su questa tecnologia, prende spunto, almeno da quanto si legge, da alcune ipotesi formulate da Nikola Tesla, si sempre lui. Tesla avrebbe scoperto l’esistenza delle onde scalari e avrebbe preparato degli esperimenti in grado di generare queste forme d’onda. I risultati sarebbero stati incredibili e avrebbero attirato da subito l’attenzione del governo americano. Dopo la morte di Tesla, i suoi appunti sarebbero stati sequestrati e catalogati come “top secret” dalla CIA. Il perche’ di questo e’ da ricercarsi nelle possibili applicazioni di queste nuove onde. Sempre leggendo in rete, oltre alle applicazioni belliche di cui abbiamo gia’ parlato, le onde scalari permetterebbero l’estrazione e l’utilizzo dell’energia del vuoto, praticamente gratis e illimitata, consentirebbero di viaggiare nel tempo deformando localmente l’universo grazie all’enorme energia in gioco e, non per ultimo, consentirebbero uno spostamento dalla nostra dimensione ad uno dei tanti universi a noi paralleli.

Sembra un film di fantascienza, perche’ infatti lo e’!

Di Tesla abbiamo gia’ parlato in altri post:

Il Raggio della Morte

Il Raggio del Dolore

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

Come detto, Tesla fu un grande scienziato, geniale e unico nella sua specie. Quello che pero’ avviene in rete e’ una mitizzazione della figura di Tesla che, in ultima analisi, piuttosto che rivalutare i suoi studi, lo rende quasi una figura pseudoscientifica.

Foto dello scienziato Nikola Tesla

Foto dello scienziato Nikola Tesla

Le applicazioni viste delle armi ad onde scalari, altro non sono che ipotesi speculative sul raggio del dolore. Gli studi di Tesla hanno dato una forte spinta in avanti alla conoscenza e alle applicazioni delle onde elettromagnetiche in diversi campi. Come visto nei post precedenti, l’utilizzo in particolare delle microonde ad alta potenza trova diversi impieghi nei settori piu’ disparati: armi ad energia diretta, ricostruzione del buco dell’ozono, trasporto di segnali a lunghissima distanza, ma anche radar, sistemi di controllo, datazione di opere artistiche, ecc. Tutte applicazioni gia’ utilizzate o futuribili in tempi brevi, ma da cui si passa facilmente alle ipotesi che abbiamo visto.

Per completezza, torniamo di nuovo alle onde. Come detto, ad oggi non vi sono assolutamente evidenze di onde elettromagnetiche scalari. Capite bene che se queste non esistono, non possono esistere armi basate su questa tecnologia. Come detto in precedenza, per arrivare a questa conclusione basterebbe che molte persone, convinte di questo complotto, prendessero in mano un qualsiasi libro di elettromagnetismo e capirebbero subito l’assurdita’ delle ipotesi.

Cosa dire allora dei tanti video che girano in rete e che utilizzano onde scalari?

Qui il discorso e’ molto semplice. I maggiori sostenitori di questa tecnologia, tra l’altro sono anche quelli che sostengono di poterla utilizzare, sono Bearden e Naudin. Questi avrebbero, in tempi diversi, realizzato apparecchiature in grado di creare onde scalari e di poterle utilizzare con gli scopi piu’ disparati.

Bene, sempre di video su internet si tratta. Mi spiego meglio. Ad oggi non esiste nessuna evidenza scientifica ne tantomeno brevetto a garanzia di quanto affermato. Questa storia e’ molto simile a quelle tanto discusse in rete sulla fusione fredda, sui fenomeni LENR o sulle invenzione di Keshe. In tutti questi casi, si parla di una teoria, si mostrano video rivoluzionari su internet, ma poi nessuno mostra nulla di concreto, propone brevetti e controprove scientifiche. Mi spiego meglio, se inventiamo qualcosa di rivoluzionario, lo rendiamo pubblico, ovviamente dopo averlo brevettato, e, consci del fatto che funzioni, chiediamo controprove a chiunque per dimostrare la correttezza dell’invenzione. Cosa avviene invece sempre piu’ spesso? La rete offre una vetrina per chiunque in cerca di un momento di gloria. Si parla di tante teorie in grado di rivoluzionare la nostra vita, generalmente in campo energetico che e’ uno dei problemi piu’ sentiti, e poi? Se ne continua a parlare e parlare e parlare. Nessuno mostra mai nulla di concreto o tangibile. Nel caso delle onde scalari avviene esattamente la stessa cosa.

Ripeto, ad oggi non vi e’ nessuna evidenza dell’esistenza di onde scalari, cosi’ come non vi e’ prova del monopolo magnetico, dell’utilizzo dell’energia del vuoto o di altri sistemi di questo tipo. Molto spesso, le ipotesi portate all’attenzione violano i principi primi della fisica stessa e sarebbero considerate assurde anche solo considerando la fisica classica. Su alcuni siti potete trovare affermazioni che sfiorano la “blasfemia scientifica” parlando di violazione del secondo principio della termodinamica, di moto perpetuo, di equazioni di Maxwell tenute nascoste o anche di propagazione di segnali nell’etere senza perdite di energia.

Solo per concludere, nelle ipotesi viste, soprattutto nelle pagine piu’ recenti, come conferma di queste teorie viene portata l’evidenza scientifica del neutrino che puo’ viaggiare piu’ velocemente della luce. Anche in questo caso, l’ignoranza dilaga. Nel 2012 si e’ molto parlato dei neutrini superluminali, cioe’ in grado di superare la velocita’ della luce, a seguito di una misura fatta presso l’esperimento OPERA ai Laboratori del Gran Sasso. Purtroppo pero’, molti dimenticano che dopo pochi mesi c’e’ stata la smentita ufficiale di questa misura il cui valore rivoluzionario era solo dovuto ad un errore sperimentale. In questo caso, oltre a riprendere i libri di fisica, si dovrebbero leggere anche i giornali.

Riassumendo, non vi sono evidenze scientifiche dell’esistenza delle onde scalari, ma l’unica trattazione fisica, e verificata in moltissimi studi, e’ quella di un’onda elettromagnetica che trasporta un campo elettrico e uno magnetico. In questa ottica, non ha dunque senso parlare di armi scalari dal momento che viene a mancare il “proiettile” da utilizzare. Come visto nei diversi post, molti dei fenomeni richiamati in questo contensto (moria di uccelli, modificazione climatica, scie chimiche, ecc) in molti casi sono falsi, mentre in altri e’ possibile trovare una spiegazione piu’ semplice e confermata da misure specifiche.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.