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Germania: UFO in autostrada

28 Set

Eccoci di nuovo, dopo un periodo di assenza sul blog, al solito, dovuto ai molteplici impegni lavorativi ma, soprattutto e ben venga, ai tanti commenti a cui ho dovuto rispondere questa settimana.

Dopo averne discusso insieme ad un mio caro amico, vorrei parlarvi di un caso, non trattato prima anche se risalente a qualche tempo fa, a mio avviso molto interessante. Oltre che per il caso in se, questo documento è importante per mostrarci come ci si deve approcciare di fronte a qualcosa di apparentemente strano o che, in prima battuta, non riusciamo a comprendere.

Diverse volte su questo blog ci siamo trovati a discutere di UFO ma sempre dal punto di vista scientifico. I nostri ragionamenti sono il più delle volte mirati a creare una sana discussione sulla possibile esistenza o meno di forme di vita aliene. Per completezza, trovete alcuni di questi articoli a questo link:

Psicosi 2012, UFO

Ora, senza ulteriori giri di parole, vi mostro subito un video molto interessante e che potrebbe lasciarvi senza fiato:

e anche questo:

Come avete visto, si tratta di due video che contengono lo stesso avvenimento ma riportati da due emittenti diverse. Si vede chiaramente un camion in marcia su un tratto dell’autostrada tedesca A81, nei pressi di Stoccarda, che ad un certo istante viene raggiunto da un fascio di luce che lo fa sollevare da terra causandone lo sbandamento. Inoltre, sempre nei video si vede un tratto della precedente galleria in cui ad un certo punto, dopo che l’aria sembra modificare il suo stato, esce a folle velocità una sfera di luce. Secondo alcuni, questo sarebbe un istante precedente all’incidente del camion e proprio questa sfera sarebbe la sorgente del fascio di luce che ha causato l’incidente.

Bene, video impressionante e molto interessante. Vorrei prendere spunto da questo documento per cercare insieme di capire come ci si deve approcciare a questa tipologia di filmati, senza lasciarci prendere dall’entusiasmo e farci impressionare.

Come scriveva Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo Principe, “L’essenziale è invisibile agli occhi”!

Cosa significa? Lo scopo di video di questo tipo è appunto quello di impressionare le persone che li guardano, concentrando completamente la loro attenzione dove l’autore vuole.

Facciamo un esperimento. Non pensate al camion, al fascio di luce, all’idea che già vi siete fatti dell’alieno, all’incidente, ecc., ma rivediamo il video con attenzione. Molto spesso, chi realizza questi video commette sempre degli errori più o meno macroscopici che sono la chiave di volta per comprendere l’autenticità o meno del documento.

Notiamo prima di tutto una cosa, il primo video è uno spezzone di un telegiornale che si chiama “PNC Breaking News”. Provate a cercare questa emittente su internet. Cosa trovate? Nulla, la PNC non esiste. Ad essere sinceri, esite solo una Pacific News Center:

Pacific News Center

che ha anche un logo simile a quello del video ma non uguale. Basta confrontare attentamente i due loghi per accorgersi di quello che dico.

Andiamo avanti, il secondo video riporta sempre un servizio giornalistico, questa volta dell’emittente 9HPDM. Come chiaro dal video, l’emittente è in lingua tedesca. Benissimo, indovinate un po’? La 9HPDM non esiste ne in Germania ne in nessun’altra parte del mondo!

Pensate sia tutto. L’inviato del primo video, che realizza il servizio e intervista i testimoni, è Christopher Zitterbart. Secondo voi, esiste un giornalista con questo nome? Ma neanche per sogno. A mio avviso, inoltre, Zitterbart senza barba è anche lo stessso che conduce il finto Tg.

Piccola parentesi, sapete chi è Christofer Zitterbart? Abbiamo capito che non è un giornalista ma, in realtà, è un regista indipendente ed è un cofondatore della Watchmen Production GmbH:

Watchmen people

La Watchmen realizza docmentari, film, pubblicità e quant’altro.

Ora, proviamo a fare 2 più 2. Abbiamo un filmato che riguarda qualcosa. La notizia è data da un Tg che non esiste, da un inviato che è un regista indipendente e che ha la struttura per realizzare quello che vuole …. potrebbe essere reale il video?

Detto questo, spero che questo articolo sia utile non per smascherare qualcosa o qualcuno. A mio avviso, si tratta di un reale video ripreso dalle telecamere di sicurezza sulla A81 a cui sono stati aggiunti degli effetti speciali tipo il raggio di luce. Riguardando la dinamica dell’incidente, a mio avviso, il tutto potrebbe essere compatibile con un pneumatico del camion che è scoppiato mandando il mezzo fuori strada. Ora, basterebbe prendere questo video, aggiungere il fascio di luce e il gioco è fatto. Per rendere il lavoro più professionale, inventiamo un falso Tg, inviati falsamente speciali e il gioco è fatto.

Ripeto, spero che questo esempio sia d’aiuto ogni qual volta vi viene mostrato qualcosa di poco chiaro o apparentemente incredibile. Se avete il sospetto che possa trattarsi di un falso, guardate e riguardate ogni singolo fotogramma facendo attenzione ai dettagli, non solo al soggetto centrale appositamente realizzato per catturare la vostra attenzione.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Incidente del passo Djatlov: mistero o bufala?

5 Mar

C’e’ una nuova tipologia di articoli che stiamo scoprendo grazie alla sezione:

Hai domande o dobbi?

che potremmo definire dei “Grandi Misteri” della storia. Dopo aver discusso il caso Valentich e la misteriosa sparizione di questo giovane insieme al suo aereo:

Il caso Valentich

un nostro caro lettore ci ha chiesto di fare un approfondimento su quello che e’ noto come “Incidente del passo Djatlov”. Questo fatto, avvenuto come vederemo nel lontano 1959, e’ da sempre avvolto nel mistero e rientra nei grandi casi irrisolti che costellano la nostra storia. Al solito, si tratta di un avvenimento avvolto dal mistero e su cui, complice anche la sbrigativa chiusura dell’inchiesta, sono state fatte le ipotesi piu’ bizzarre nel corso degli anni che, come potete immaginare, hanno lasciato spazio alle fantasie piu’ sfrenate.

Cerchiamo di andare con ordine e raccontare, per chi non li conoscesse, prima di tutto i fatti.

Alcuni dei ragazzi del gruppo durante i primi giorni dell'escursione

Alcuni dei ragazzi del gruppo durante i primi giorni dell’escursione

Come anticipato, siamo nel 1959. Un gruppo di 10 ragazzi, 8 uomini e 2 donne, tutti studenti o neolaureati dell’Istituto Politecnico degli Urali, decidono di fare una spedizione sugli sci di fondo attraverso gli Urali Settentrionali. Premettiamo subito che alcuni tra i componenti del gruppo erano esperti sciatori e conoscitori sia della montagna che della zona in particolare.

Il 25 Gennaio il gruppo arrivo a Vijdal, l’ultimo insediamento abitato prima della zona prescelta per l’escursione. Qui, strani giochi della sorte, un membro del gruppo ebbe un malore e fu costretto a tornare indietro. Il 1 Febbraio i giovani iniziarono a percorrere quello che era noto come Cholat Sjachi, un passo montano che in lingua mansi significa “Montagna dei Morti”.

Apro e chiudo una parentesi importante. Come detto, il nome del passo montano deriva direttamente dalla lingua mansi, o vogulo. Lingua parlata in quel preciso distretto degli Urali. Anche, come immaginabile e come vedremo dai fatti accaduti, sul nome del passo montano, poi ribattezzato Passo Djatlov in onore del capogruppo della spedizione di cui stiamo parlando, si sono raccontate tante favole. L’origine del nome non e’ nota, ma non riguarda assolutamente pericoli specifici, se non quelli legati alle condizioni climatiche della zona, e probabilmente deve la sua origine a racconti o usanze del popolo stesso.

 

Foto contenuta in un rullino ritrovato sul posto. Allestimento del campo il 2 febbraio 1959

Foto contenuta in un rullino ritrovato sul posto. Allestimento del campo il 2 febbraio 1959

Detto questo, cosa accadde durante il passaggio in quello che poi diverra’ il Passo Djatlov? Durante la salita, un peggioramento delle condizioni climatiche, con conseguente tempesta di neve e temperature intorno ai -30 gradi, provoco’ un notevole calo della visibilita’. Il gruppo perse l’orientamento e punto’ verso la cima del monte deviando dal percorso stabilito che prevedeva l’arrivo per la sera dall’altra parte del valico. Ovviamente, questi fatti sono quelli ricostruiti dalla successiva inchiesta studiando i piani del gruppo e le evidenze di percorso. Capito l’errore, il gruppo decise di accamparsi per la notte sul pendio della montagna in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo.

Secondo i programmi, una volta giunti dall’altra parte, la spedizione avrebbe telegrafato alla loro associazione sportiva la riuscita dell’escursione. Questo sarebbe dovuto accadere intorno al 12 Febbraio 1959. Ora, come e’ noto, ritardi di qualche giorno per escursioni montane sono del tutto normali e possono essere dovuti, come in questo caso, al peggioramento improvviso delle condizioni meteo.

Il 20 Febbario pero’, non avendo ricevuto piu’ nessuna comunicazione da parte del gruppo, vennero organizzate le prime squadre di ricerca. A queste si unirono poi anche polizia e esercito che misero a disposizione uomini e mezzi per setacciare la zona in cerca degli escursionisti.

La tenda cosi' come e' stata ritrovata

La tenda cosi’ come e’ stata ritrovata

Il 26 Febbario venne ritrovata sulle pendici del Cholat Sjachi la tenda dei ragazzi fortemente danneggiata e da cui partivano una serie di impronte che andavano verso il vicino bosco. Seguendo le impronte, ad una distanza di circa 500 metri dall’accampamento e all’inizio della vegetazione, i soccorsi trovarono i resti di un fuoco e i primi due corpi. Quello che salto’ subito agli occhi era che questi ragazzi avevano indosso solo la biancheria intima ed erano nei pressi di un grande albero, alcuni raccontano di un cedro, ma questo poco conta.

Tra questo albero e la tenda, vennero ritrovati altri 3 corpi. Ci tengo a sottolineare come i documenti e i testimoni concordano sul fatto che la posizione di questi corpi era tale da suggerire che i tre stessero tentando di tornare verso l’accampamento. Anche in questo caso, i corpi erano parazialmente svestiti, alcuni avevano solo una scarpa, altri sono i calzini, ecc. Di questi tre corpi, uno presentava una piccola ferita cranica assolutamente non imputabile come causa della morte. A parte questo dettaglio, come vedremo importante per alcune analisi, i corpi non presentavano ferite o segni di lotta.

Prima di ragionare sull’accaduto, completiamo il racconto dei fatti. Il gruppo era composto da 10 escursionisti, uno ebbe un malore e torno’ indietro. Dei 9 rimasti, 2 erano sotto il cedro, 3, distanti tra loro, tra il cedro e la tenda. Mancano ancora quattro persone.

Alcuni dei corpi ritrovati nel passo Dyatlov

Alcuni dei corpi ritrovati nel passo Dyatlov

Gli altri 4 membri del gruppo vennero ritorvati solo ai primi di maggio del 1959 dopo una lunga ricerca durata due mesi. I quattro corpi vennero rinvenuti in una gola scavata da un torrente all’interno del bosco sotto 4 metri di neve. Le condizioni in cui vennero ritrovati i corpi creo’ poi il mistero del caso. Uno dei corpi presentava una profonda ferita alla testa, altri due invece avevano gravi lesioni alla gabbia toracica. In particolare, uno dei corpi, aveva una profonda emorragia causata proprio da una costola spezzata. C’e’ poi un altro particolare macabro ma importante nella storia, ad uno dei ragazzi mancava completamente la lingua.

Altri dettagli importanti. Come evidente, alcuni ragazzi avevano indosso abiti di altri componenti del gruppo. Ad esempio, un ragazzo col giacchetto e capello di pelliccia di una ragazza o un altro con indosso due orologi di cui uno, come riportato dai parenti delle vittime, appartenente ad uno dei corpi ritrovati sotto al cedro. Inoltre, anche questo dettaglio non da trascurare, la tenda presentava delle lacerazioni fatte dall’interno, come stabilito dagli inquirenti. Questo significava che i ragazzi avevano danneggiato la tenda mentre erano dentro, probabilmente, per fuggire velocemente.

Bene, questa e’ la storia del gruppo di escursionisti del Passo Djatlov. Come vedete, si tratta di un racconto crudo di un gruppo di 9 ragazzi che hanno perso la vita sugli Urali. La domanda fondamentale in tutta questa storia e’ “come hanno perso la vita?”.

Ovviamente, al tempo vennero condotte delle indagini su quanto accaduto per cercare di ricostruire i fatti. Come pero’ denunciato anche dall’associazione dei parenti dei ragazzi, queste indagini furono molto sbrigative e vennero chiuse in tempi rapidi senza risalire alla reale causa della morte.

Appunto, quale sarebbe la causa della morte secondo l’inchiesta? Come si legge dai documenti, la causa della morte sarebbe da ricercare in una “sconosciuta forza irresistibile”.

Ma che significa? A mio avviso assolutamente niente. Praticamente l’indagine e’ stata chiusa concludendo che non si sa come siano morti 9 ragazzi su una montagna!

A complicare il quadro, ci sono poi una serie di fatti. Prima di tutto, le lacerazioni della tenda indicano che i ragazzi siano scappati velocemente fuori lacerando il tessuto. I corpi sono stati ritrovati in posizioni diverse, alcuni svestiti, altri con vestiti che non gli appartenevano. Alcuni presentavano gravi lesioni interne e non dimentichiamo il particolare della lingua mancante in una delle ragazze. Altro particolare importante e’ che sugli indumenti di uno dei ragazzi sono state rinvenute tracce di radioattivita’ 2 volte maggiori di quelle normalmente misurabili nella zona. Durante i funerali, sempre piu’ a complicare il quadro, alcuni testimoni riportano di aver osservato un colore imbrunito della pelle dei corpi che apparivano come abbronzati.

Scenario sicuramente difficile da districare e che, come potete immaginare, ha lasciato spazio alle interpretazioni piu’ fantasiose.

Cerchiamo di vedere qualche ipotesi tra quelle fatte.

Come e’ ovvio, non poteva mancare l’ipotesi UFO. I ragazzi sarebbero stati attaccati sui monti da una pattuglia extraterrestre. Questo sarebbe “evidente”, secondo i sostenitori, dall’assenza di impronte diverse da quelle dei ragazzi, giustificherebbe lo spavento che li ha costretti ad uscire dalla tenda con 30 gradi sotto lo zero e, sempre secondo i sostenitori dell’ipotesi, giutificherebbe l’alto tasso di radioattivita’ misurato sugli indumenti di uno dei giovani. Apro e chiudo nuovamente parentesi, spesso sentiamo parlare di UFO associati a radioattivita’, esempio classico quello dei cerchi nel grano di cui abbiamo parlato abbondantemente. Fatemi capire una cosa, abbiamo trovato molti UFO con motori nucleari o normalmente incontriamo omini verdi che mangiano radionuclidi? Ovviamente sono ironico nei confronti di queste acclamate e accettate teorie che non hanno nulla di reale  se non una buona dose di fantasia.

Altra ipotesi. Partendo sempre dalla radioattivita’ di cui sopra, qualcuno ipotizza che i giovani si siano trovati coinvolti in un qualche esperimento condotto dall’esercito russo in quella zona sperduta per sperimentare pericolose e misteriose armi. In particolare, tanto visto lo scenario facciamo a gare a chi mette in mezzo piu’ cose, qualcuno torna di nuovo a parlare di armi scalari, Tesla, dispositivi “psicotronici” e altro. Di questo abbiamo gia’ parlato in vari post:

Il raggio della morte

Il raggio del dolore

Le terribili armi scalari

Esistono dei dispositivi cosiddetti non letali basati su microonde ad alta potenza, ma non mi sembra che lo scenario sia compatibile con ipotesi del genere. Per le armi scalari, credo che quanto scritto nell’apposito articolo sia sufficiente a spiegare il mio punto di vista. Riguardo invece all’ipotesi test nucleare, forse non e’ chiaro completamente cosa significhi fare un test nucleare. Secondo voi, un livello di radiazione due volte superiore a quello atteso sui vestiti di uno dei componenti di un gruppo di nove persone ritrovate a distanza di 1 Km, potrebbe far pensare che qualcuno abbia eseguito test atomici in zona? E’ vero che siamo nel 1959 ed in piu’ in Russia, ma cerchiamo di rimanere oggettivi e fare ipotesi che abbiano un minimo di veridicita’.

Inoltre, le due ipotesi precedenti, vengono sostenute dalla testimonianza di un altro gruppo di esploratori che si trovava a circa 50 Km dall’accampamento e che riporterebbe la presenza di misteriose sfere luminose nella zona dell’incidente. Ora, punto numero uno, queste testimonianze non sono state verificate. Secondo, come detto all’inizio, e come invece sostenuto da tutti, le avverse condizioni meteo avevano creato una scarsa visibilita’. Parliamo di un gruppo distante 50 Km da quello che stiamo analizzando e che parla di “misteriose” sfere luminose “precisamente” in quel punto. Permettetemi di essere scettico su questo particolare che in realta’ potrebbe essere creato da insediamenti piu’ a valle.

Dunque? Scartiamo tutto, pero’ abbiamo 9 morti inspiegabili.

Premetto che, anche in questo caso cosi’ come per il caso Valentich, tutti possono solo fare ipotesi. A distanza di piu’ di 50 anni e’ difficile risalire alla verita’, complici anche le tantissime teorie e particolari inventati che si sono mescolati al reale nel racconto di questo incidente.

Prendiamo, per esempio, il particolare dei corpi imbruniti durante i funerali. Questo particolare e’ stato enfatizzato all’inverosimile e messo, ovviamente, in relazione al discorso radiazioni. Presi dal mistero che avvolge questo caso, forse molti dimenticano, o fanno finta di dimenticare, che normalmente i morti per ipotermia o che comunque restano molto tempo a bassa temperatura, presentano sempre una colorazione piu’ scura tale da apparire quasi abbronzati.

Gia’, a proposito, come anticipato, uno dei membri della spedizione presentava una contaminazione non dico elevata, ma comunque superiore al normale di radiazioni. Cosa aveva provocato questa contaminazione? Molto semplice, e perfettamente spiegabile, si tratta di contaminazione precedente alla spedizione. Come e’ possibile questo? Presto detto, il ragazzo in questione era un dipendente del sito nucleare Chelyabinsk-40. Si tratta di un impianto militare tenuto nascosto fino al 1957, anno in cui si verifico’ un incidente che porto’ l’attenzione su questa installazione. Ora, ragionando, poiche’ siamo nel 1959, il fatto che un dipendente di un impianto nucleare entri in contatto con radionuclidi e che forse lo faccia con condizioni di sicurezza notevolmente inferiori a quelle che possiamo avere oggi, non ci deve assolutamente sconvolgere. Sulla base di questo, credo che sia abbastanza scontato, a meno che non ci sia dolo nel voler cercare assolutamente il mistero, il discorso radiazioni e’ assolutamente comprensibile e smentisce del tutto le ipotesi, ad esempio, del test atomico nella zona la notte dell’incidente.

Bene, quanto detto fino ad ora e’ ragionevole, ma continuiamo a smentire ipotesi, ovviamente con il ragionamento, ma ancora non abbiamo capito come questi ragazzi siano morti.

Proviamo a ripensare ai diversi corpi e a tutti quei dettagli che sono riportati sia nell’inchiesta ufficiale che nelle testimonianze credibili. Se facciamo questo, ci rendiamo conto che forse un’ipotesi razionale potrebbe esistere.

Andiamo con ordine. I ragazzi sono all’interno della tenda, fuori ci sono 30 gradi sotto zero, le condizioni meteo sono pessime e la visibilita’ scarsissima. Supponiamo che qualcosa, ad un certo punto, spaventi fortemente i giovani. Sul che cosa potrebbe aver spaventato il gruppo torneremo piu’ avanti. Per il momento, lasciateci supporre questo punto di partenza.

Bene, nella foga di voler scappare dalla tenda e’ plausibile che qualcuno abbia lacerato il tessuto. Probabilmente, chi ha fatto questo poteva essere uno dei meno esperti in preda al panico a causa del motivo dello spavento. Ovviamente, una volta uscito dalla tenda e andando incontro a morte sicura, possiamo altresi’ supporre che anche gli altri ragazzi siano usciti fuori per recuperare il o gli avventati compagni.

Cosa succede a questo punto?

Immaginiamo la scena, uno dei ragazzi strappa la tenda e fugge spaventato in mezzo al nulla. Gli altri lo inseguono per fermarlo. Allontanati dalla tenda, a causa della scarsissima visibilita’, il gruppo, ormai al completo, non e’ riuscito ad individuare la tenda. Viste le temperature, come sopravvivere al freddo? La prima cosa da fare sarebbe quella di accendere un fuoco. Infatti, come detto in precedenza, nelle vicinanze del grande albero, sono stati ritrovati i resti di un falo’. Ovviamente, il vento forte avrebbe messo comunque a rischio la vita dei giovani. A questo punto, uno si arrampica sull’albero per cercare di individuare l’accampamento, ma scivola o si spezza un ramo. Nella caduta, il ragazzo si ferisce alla testa. Come vedete, il quadro probatorio che abbiamo analizzato in precedenza, e’ compatibile con le ipotesi fatte fino a questo punto.

Come si spiega pero’ il fatto che i corpi rinvenuti, soprattutto per i ragazzi morti vicini all’albero, erano seminudi? Anche per questo esiste una spiegazione razionale. Andando in ipotermia, quando la morte si sta avvicinando, in circa il 25% dei casi si puo’ manifestare quello che e’ noto come “undressing paradossale”, cioe’ “spogliamento paradossale”. Cosa significa? In uno stadio avanzato di ipotermia, il soggetto diviene confuso, aggressivo e avverte una fortissima sensazione di calore che sembra incendiare tutto il corpo. In queste condizioni, con uno stato mentale ovviamente alterato, il soggetto puo’ strapparsi letteralmente i vestiti di dosso.

Quanto detto e’ compatibile con il caso in esame? Certamente si. L’undressing paradossale non e’ avvenuto per tutti i ragazzi morti sotto l’albero, ma solo per due di loro. Ovviamente tutti sono morti per ipotermia, la distanza tra i corpi ci indica soltanto come loro abbiano tentato inutilmente di tornare all’accampamento ma la morte li abbia raggiunti in momenti diversi.

E gli altri quattro ragazzi?

Continuate ad immaginare la scena. Cinque ragazzi sono gia’ morti a causa del freddo, molto probabilmente i restanti quattro hanno pensato di rifugiarsi nel bosco per cercare di sopravvivere. Qui pero’, sono caduti nel fosso profondo ben 15 metri riportando gravi ferite. Per due di loro, le ferite sono state talmente gravi da provocare la morte immediatamente. Degli altri due, uno e’ ferito, l’altro solo lievemente. Quest’ultimo proprio per cercare di riparare dal freddo il compagno, toglie abiti ed accessori ai due deceduti. Nonostante questa disperata manovra, anche gli ultimi due ragazzi trovano la morte nel giro di poco tempo a causa dell’ipotermia.

Bene, diciamo che questo racconto e’ compatibile con quello che riportano le cronache. Ci sono pero’ ancora dei particolari da capire. Tra questi, sicuramente il fatto che uno dei ragazzi all’interno del burrone non aveva la lingua. Secondo alcuni, questa asportazione potrebbe essere dovuta all’attacco degli animali selvatici. Personalmente, la trovo molto forzata come spiegazione. Perche’? E’ possibile che un animale selvatico mangi solo la lingua, lasciando completamente intatto il viso? In alternativa, una spiegazione potrebbe essere trovata pensando ad una decomposizione del corpo non uniforme. Non dimentichiamo che i quattro nel burrone vengono trovati solo dopo 2 mesi di ricerche e dunque sono quelli che sono rimasti piu’ esposti all’esterno. Ora, all’interno di un burrone, in una zona fortemente ventosa, non e’ assurdo pensare che ci possano essere, anche in base alla posizione di un corpo, parti piu’ o meno esposte al vento e alle basse temperature. Non dimentichiamo poi che parlando di lingua, parliamo di un tessuto molto molle e facilmente decomponibile.

Ora, pero’, c’e’ ancora un particolare molto importante che abbiamo citato e usato ma su cui ancora non abbiamo fatto considerazioni oggettive. Tutto il castello della ricostruzione si basa sul fatto che uno o piu’ ragazzi abbiano strappato la tenda in preda al panico per scappare.

Cosa li avrebbe spaventati?

Qui le ipotesi da fare potrebbero essere un certo numero e, ovviamente, anche su questo punto potremmo far partire la fantasia piu’ sfrenata tornando nel sensazionalismo. Cerchiamo pero’ di rimanere con i piedi per terra e analizzare fatti o eventi realistici.

La prima cosa che viene in mente e’ che i ragazzi potrebbero essere stati spaventati da una valanga. Attenzione pero’, valanghe non ce ne sono state in quel punto preciso, altrimenti questo particolare sarebbe stato riportato e sicuramente non avremmo trovato ne’ i corpi ne’ la tenda cosi’ come li vediamo dalle foto, cioe’ fuori dalla neve. L’intera zona pero’, e’ soggetta a valanghe. Considerando che siamo in un vallone all’inizio della salita sul monte, una slavina che avviene anche a qualche kilometro di distanza, fa sicuramente molto rumore. I ragazzi potrebbero aver sentito il rumore di una valanga in lontananza e alcuni di loro, forse i meno esperti, hanno pensato di essere in pericolo in quel preciso punto.

Ovviamente, ed e’ giusto ricordarlo sempre, siamo nel campo delle ipotesi. Anche se ci stiamo basando su considerazioni oggettive, tutte le idee che stiamo mettendo in campo hanno la stessa valenza poiche’ parliamo di un fatto accaduto piu’ di 50 anni fa.

Altra ipotesi che negli ultimi tempi ha preso piede per giustificare il possibile spavento e’ quella della “tempesta perfetta”. Cosa sarebbe? Una combinazione di vento forte e geomorfologia della zona potrebbe aver creato dei mini tornado in grado di emettere onde sonore molto potenti nella regione degli infra-suoni. Cioe’? Questo fenomeno naturale, di cui esistono modelli ed esempi, anche se su scala ridotta rispetto a quella ipotizzata per il caso specifico, creerebbe piccoli tornado il cui “rumore” si estenderebbe fino agli infra-suoni, cioe’ a frequenze minori di 20Hz. Gli infrasuoni sono in grado di propagarsi anche a lunga distanza e aggirare gli ostacoli con poca dissipazione. Ovviamente si tratta di regioni dello spettro non udibili dall’orecchio umano. Cosa succede a questo punto? In presenza di infrasuoni e’ dimostrato che l’uomo, anche se non in grado di “ascoltarli” direttamente, sia soggetto a stati di ansia e paura. Inoltre, ad alcune frequenze gli infrasuoni sono in grado di mettere in vibrazione il vestibolo, parte interna dell’orecchio, che a sua volta puo’ provocare vertigini e nausea. Pensate che nelle colonne sonore di alcuni film vengono inseriti infrasuoni proprio per far provare sensazioni quasi soprannaturali agli spettatori e aumentare lo stato di ansia.

Questa ipotesi ci spiegherebbe molto bene lo stato di paura avvertito durante quella notte. Personalmente, pero’, permettetemi di essere un po’ scettico sulla causa dello stato di ansia, non sull’importanza dello stesso. Quanto ipotizzato sulla cosiddetta tempesta perfetta, mi sembra un pochino azzardato e molto macchinoso da pensare. Tra le due, se proprio dovessi scegliere, mi sentirei di credere piu’ alla valanga che alla tempesta perfetta. Inoltre, tenete sempre presente che anche durante una slavina il movimento delle nevi provoca l’emissione di infrasuoni in grado di provocare maggiore ansia.

A questo punto, cerchiamo di tirare le somme di quanto raccontato. 9 ragazzi sono morti, e questo e’ certo. La dinamica dei fatti e’ ovviamente molto confusa ed e’ ancora tale dopo piu’ di 50 anni. Lo stato, la posizione e le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi hanno aperto il campo ad ipotesi molto fantasiose che nel corso del tempo sono state poi riprese da piu’ parti piu’ per aumentare il misticismo che per dare una spiegazione a questo incidente. Sicuramente, la chiusura affrettata, e con le motivazioni viste, delle indagini hanno contribuito molto al diffondersi di false ipotesi. A contribuire ancor di piu’ a questo, le autorita’ hanno pensato bene di chiudere per qualche anno il passo agli sciatori contribuendo a far credere che qualcosa di misterioso si celasse tra quei monti.

Come detto, possiamo ipotizzare una spiegazione razionale, supportata anche da altre fonti, per spiegare quanto accaduto. Certamente, ci sono ancora molti punti da chiarire e su cui possono aleggiare spiegazioni fantasiose, si pensi ad esempio al motivo dello spavento iniziale. Certo, in tutti i casi si tratta di ipotesi piu’ o meno supportate dai fatti ma che pero’ non possiamo considerare tutte con lo stesso peso. I decenni e la tipologia di incidente, non hanno fatto altro che alimentare ipotesi che di reale hanno veramente poco. Forse, non sapremo mai esattamente tutto quello che e’ successo quella notte, possiamo pero’, e credo che questo sia giusto anche moralmente, cercare di dare spiegazioni razionali, o anche irrazionali ma verosimili, per spiegare come 9 ragazzi siano morti in una sola notte e con le modalita’ viste.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Il canto delle sirene

1 Lug

Nella sezione:

Hai domande o dubbi

un nostro caro lettore, ha richiesto un argomento molto interessante. Solo qualche giorno fa, e’ andato in onda su Discovery Channel un documentario molto interessante dal titolo “Sirene: il mistero svelato”. Nella trasmissione veniva discussa la possibilita’ dell’esistenza delle sirene a seguito di diverse analisi scientifiche fatte nel corso degli anni.

Pensando alle sirene, abbiamo nella mente il ricordo di tanti raconti fantascientifici, epici o anche di cartoni animati. Proprio per questo motivo, pensiamo principalmente alle sirene come bellissime donne dall’aspetto umano, ma con la coda di pesce. In realta’, il documentario poneva l’attenzione sulla possibilita’ dell’esistenza di una specie acquatica umanoide, che vivrebbe sul fondo degli oceani.

Da dove nasce questa ipotesi?

L’idea di una razza di origine umana con sembianze di pesce, e’ in realta’ una teoria scientifica evoluzionistica di cui si e’ discusso molto diversi anni fa. Il primo a proporre questa teoria fu il biologo Hardy nel 1930. Come sappiamo, esistono diverse critiche alla teoria evoluzionistica classica, dal momento che mancano diversi anelli di congiunzione nella storia umana. L’idea di una scimmia che ad un certo punto si e’ evoluta per scendere dagli alberi, acquistare la posizione eretta e svilupparsi fino ad arrivare all’uomo moderno, presenta dei punti critici, da sempre al vaglio e allo studio degli esperti.

Proprio in questo contesto, si e’ discusso la possibilita’ che nel corso dei secoli ci sia stato un momento di separazione nell’evoluzione della specie umana, portando due strade diverse. Secondo questa teoria, una parte dei nostri antenati si sarebbero spinti vicino agli specchi d’acqua per la ricerca del cibo. Qui, cercando di rimanere sempre piu’ tempo sott’acqua, si sarebbe arrivati ad una seconda razza umana a meta’ con i pesci. Questa specie si sarebbe poi evoluta indipendentemente, andando ad abitare il fondo degli oceani e sviluppando una razza umanoide di tipo acquatico. Come detto, anche se sembrano racconti di fantascienza, stiamo presentando teorie reali proposte da studiosi seri.

In alternativa a questo scenario, ci sarebbe anche quello secondo il quale la separazione non sarebbe nata dalla terra verso il mare, ma viceversa. Questa e’ la teoria della “scimmia d’acqua”, secondo la quale l’uomo avrebbe vissuto negli oceani fino a quando una parte di umanoidi sarebbe uscita per cercare cibo, rimanendo sempre piu’ tempo in superificie, fino a svilupparsi in maniera autonoma. Quali sarebbero le prove a sostegno di questa ipotesi? In primis, la capacita’ degli esseri umani di trattenere il fiato per lungo tempo, molto piu’ di ogni altro mammifero terrestre. Inoltre, i depositi di adipe in parti specifiche del corpo, sarebbero un retaggio dell’isolamento necessario per nuotare nelle acque piu’ fredde. Sempre in questa chiave, la quasi scomparsa di peluria, sarebbe stata necessaria per limitare l’attrito durante il nuoto.

Come vedete, si tratta di teorie molto affascinanti, ma alle quali mancano importanti prove scientifiche. Quella della scimmia d’acqua e’ la teoria che poi ha portato alla discussione circa l’esistenza delle sirene, di cui parla proprio il documentario da cui siamo partiti.

A proposito del documentario, in realta’ si tratta di un documento americano in cui, in diverse parti, viene fatto ricorso alla computer grafica ma anche a fatti palesemente falsi. Fate attenzione, non voglio assolutamente denigrare quanto raccontato, ma, cosi’ come e’ avvenuto circa un anno fa quando e’ stato messo in onda per la prima volta in America, ci si e’ “dimenticati” di dire che in realta’ non si tratta completamente di documentazione scientifica. Gli autori del video, hanno realizzato questa opera semplicmente per risvegliare l’interesse sugli oceani e per far riflettere su quante specie ci possono essere ancora sconosciute nei fondali. Purtroppo, queste ricerche sono state poi mescolate al profano, creando una specie di film fantascientifico.

Per farvi un esempio, i documenti mostrati sullo spiaggiamento delle sirene, sono in realta’ dei falsi conclamati gia’ da tempo. Analogamente, diversi anni fa si era discusso del ritrovamento del corpo che vi voglio mostrare:

Il presunto cadavere di sirena

Il presunto cadavere di sirena

Anche in questo caso, si era tornati a parlare di sirene e della teoria della scimmia d’acqua. In realta’, come dimostrato gia’ da diverso tempo, si tratta solo di una trovata pubblicitaria. Il corpo e’ infatti stato creato da un appassionato di specie acquatiche che in realta’ preparara questi corpi per venderli online. La montatura del ritrovamento serve solo a pubblicizzare le sue opere.

Dal mio punto di vista, presentare in modo sbagliato il documentario, rischia solo di far apparire ridicole le ricerche condotte nel corso degli anni. A tal proposito, c’e’, ad esempio, il discorso sul segnale Bloop che molti ignorano. Nel 1997, mentre erano in corso degli studi sui segnali sonar da parte del NOAA, fu ascoltato un segnale che, ancora oggi, rimane di origine sconosciuta.

Andiamo con ordine.

Come evidenziato, i sonar possono provocare gravi danni agli animali acquatici dotati di un udito molto sensibile, tra questi, ad esempio, balene e delfini. Se questi animali si trovano molto vicini alal sorgente dell’emissione, possono scappare impauriti senza una direzione privilegiata. In tal senso, si possono avere fughe in direzione della costa che possono portare gli animali ad arenarsi. Esistono molti studi secondo i quali proprio l’utilizzo dei sonar sarebbe la causa degli spiaggiamenti che avvengono nel mondo e di cui abbiamo parlato qui:

Moria di delfini nel Tirreno

Altra moria, questa volta di Mante

Facendo questi studi, e’ possibile anche ascoltare il suono emesso da diverse specie marine con microfoni molto sensibili. Come anticipato, nel 1997, il NOAA ascolto’ anche un segnale di frequenza ultrabassa, di cui ancora oggi si ignora l’origine. Questo e’ appunto il segnale ribattezzato poi Bloop. Secondo alcuni ricercatori si sarebbe trattato di un segnale emesso da una specie sconosciuta. Questa teoria non e’ mai stata accettata perche’, secondo altri ricercatori, l’animale che avrebbe generato il suono sarebbe stato piu’ grande della balena azzurra, la piu’ grande specie conosciuta nei nostri mari. Ipotesi diverse vorrebbero il suono generato dalla caduta di ghiaccio ai poli dal momento che i microfoni utilizzati potevano captare sorgenti fino a 5000 Km di distanza. Questa e’ la reale storia dal punto di vista scientifico e, come visto, ancora oggi si ignora l’origine del suono, che ricorda molto il segnale WOW! di cui abbiamo discusso qui:

Il segnale WOW!

Ora, anche nel documentario, il tutto viene condito con ipotesi complottiste che rendono ridicola questa affascinante, e ancora non compresa, storia. Ad esempio, si parla di tecnici del NOAA che avrebbero sequestrato tutta la documentazione dei ricercatori che erano in possesso anche di un corpo di sirena. Come potete immaginare, secondo queste ipotesi, il suono sarebbe stato prodotto proprio dalle sirene, ma, come al solito, il governo avrebbe fatto sparire le prove perche’ e’ in possesso di una sirena viva, ecc. ecc. Insomma, la solita storia che conosciamo tutti.

Come detto, mescolare ipotesi scientifche con complottismo gratuito, rende solo ridicole queste ricerche che, come nel caso del segnale Bloop, presentano ancora dei lati non capiti. Senza ombra di dubbio, ci possono essere ancora tantissime specie sconosciute nei nostri oceani. Se solo pensiamo alla vastita’ dell’ambiente e alle diverse condizioni che si possono trovare spostandosi da zona a zona o anche alle diverse profondita’, sarebbe assurdo pensare di aver capito tutto e di aver individuato ogni possibile specie animale. Da qui a parlare di sirene, il salto e’ un po’ troppo grande.

Negli ultmi anni, il discorso sirene si e’ ripetuto con forza, proprio grazie alla messa in onda del documentario da cui siamo partiti. Solo per farvi capire la portata della cosa, circa un anno fa, dopo la messa in onda negli Stati Uniti, proprio il NOAA e’ stato costretto a mettere un comunicato ufficiale sulle proprie pagine internet per smentire l’ipotesi dell’esistenza delle sirene. Come potete immaginre, dopo la visione delle immagini, molte persone hanno chiamato i centrali del centro per sapere se veramente la teoria fosse vera e se l’agenzia avesse nelle proprie mani un corpo di sirena. Ora, la stessa cosa sta avvenendo in Italia dove molte persone si stanno interrogando sulla realta’ o meno delle informazioni contenute nel documentario.

Prima di concludere, tornando al discorso delle scimmie acquatiche, negli ultimi tempi, proprio a causa del ritrovato interesse su questi argomenti, sono tornate alla ribalta le “scimmie di mare”. I piu’ grandi sicuramente ricordano la martellante pubblicita’ degli anni ’70 in cui venivano proposte delle bustine contenenti acqua e uova di questi animali:

Scimmie di mare. Pubblicita' anni '70

Scimmie di mare. Pubblicita’ anni ’70

Come promesso, mettendo in acqua questa sostanza, si potevano allevare dei simpatici animali dalla forma umana e che potevano essere ammaestrati per fargli compiere le azioni che si volevano. Anche in Italia, furono vendute migliaia di queste bustine. Cosa contenevano in realta’? Oltre a normale acqua, in soluzione c’erano uova di Artemia Salina, un piccolo crostaceo le cui uova sono in grado di rimanere in stato di quiescenza per diverso tempo fino a quando non trovano le condizioni ideali per schiudersi. Infatti, mettendo le uova in acqua tra 25 e 30 gradi, nel giro di qualche giorno si potevano avere questi piccoli crostacei grandi piu’ o meno mezzo centimetro. Il discorso ammaestramento nasce perche’ se si mettono i crostacei al buio e si punta una torcia sull’acquario, questi seguono il fascio luminoso. Non si tratta di magia, ma del comportamento solito di questi animali. Negli ultimi mesi, piu’ di qualcuno ha riprovato a mettere in vendita queste famose bustine provenienti dalla Cina. Oggi, pero’, il commercio di uova di animali e’ vietato per cui tutte le bustine sono state sequestrate e tolte dal mercato.

Concludendo, il documentario andato in onda sulle sirene offre importanti spunti di riflessione, ma molte informazioni sono in realta’ frutto di elaborazioni. Originariamente, queste forzature erano state fatte solo per attirare maggiormente l’attenzione sui misteri degli abissi. Purtroppo, come spesso avviene, queste informazioni sono state poi utilizzate per far credere che ci siano le prove sull’esistenza delle sirene. Il discorso evoluzionistico sulle sirene, intese come scimme d’acqua, e’ in realta’ reale e frutto di ipotesi scientifiche di cui molto si e’ discusso negli anni passati. Purtroppo, cosi’ come per le scimmie di mare vendute negli anni ’70, ci sono sempre troppe persone pronte a speculare su questi argomenti piuttosto che presentarli cosi’ come sono, con il loro carico gia’ presente di mistero e di aspetti ancora da capire.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Ma ci fanno o ci sono?

27 Mag

Diverse volte su questo blog abbiamo parlato di avvistamenti UFO, in particolare, come visto in questi articoli:

Lens Flare e avvistamenti UFO

Avvistamenti UFO?

molti di questi avvistamenti possono essere ricondotti a fenomeni completamente comprensibili e noti ma che, per chi non li conosce, possono condurre fuori strada. Ora, questa sarebbe la chiave di lettura “ingenua” di molti fenomeni. Altre volte, purtroppo, c’e’ anche una buona dose di speculazione di chi, per solo interesse personale, crea il caso dove questo non esiste ridicolizzandosi ma soprattutto approfittandosi di molte persone impressionabili e di chi, e ce ne sono molti, credono fermamente al fenomeno UFO e spendono moltissimo lavoro per trovare prove tangibili.

Agli appartenenti a quest’ultima categoria va tutto il mio rispetto. Come evidenziato in altri post:

Messaggio alieno nelle aurore?

Il segnale WOW!

la scienza po’ relamente interrogarsi sul fenomeno UFO, ma discutendo in termini statistici l’esistenza di forme di vita extraterrestre e cercando di valutare quante siano le possibilita’ che gli alieni esistano e che possano un giorno entrare in contatto con noi.

Perche’ torno su questi argomenti?

Se dovessi parlare di ogni nuovo video pubblicato su youtube con presunti avvistamenti UFO, non riuscirei a stare dietro alla rete ma, a volte, ci sono episodi talmente ridicoli, che meritano di essere analizzati. E’ questo il caso di un presunto avvistamento avvenuto in Norvegia, e precisamente a Bergen, e di cui si e’ parlato molto sul web. Anche se questo video e’ stato gia’ smentito da tante fonti, credo sia interessante parlarne a chi non ha avuto ancora la possibilita’ di visionarlo.

Ecco il video in questione:

Come vedete dal titolo, si parla di una “spettacolare manifestazione di sfere di luce a Bergen”. Il sito che ha pubblicato la notizia e’ uno dei soliti siti catastrofisti che spesso pubblicano notizie abbastanza assurde. Per chi lo avesse dimenticato, e’ lo stesso sito di questa famosa notizia di cui abbiamo parlato tempo fa:

Il video dell’alieno catturato vivo

Ora, guardate bene il video. Oltre alle sfere in cielo, si vede una sorta di palco, ma soprattutto si vede gente che passeggia davanti alla telecamera tranquillamente. Secondo voi, se fosse in corso questa epocale invasione aliena, la gente continuerebbe come se niente fosse?

Questo e’ solo un primo indizio. Secondo l’articolo pubblicato da questo sito, l’incredibile manifestazione sarebbe avvenuta il 22 Maggio 2013, ricordo di nuovo, a Bergen in Norvegia.

Bene, come potete verificare immediatamente su internet, proprio in quel giorno era in corso la cerimonia d’apertura del festival internazionale della musica di Bergem.

Cosa c’entra il festival con gli UFO?

Nella cerimonia d’apertura era previsto uno spettacolo di luci chiamato “Murmuration”. In cosa consiste? Come potete leggere nelle pagine del festival:

Murmuration

la cerimonia d’apertura prevedeva uno spettacolo di luci in cielo organizzato dalla societa’ privata “Ars Electronica”. Durante la performance sono stati utilizzati 35 mini velivoli senza pilota dotati di lucette al LED  che servivano per creare una coreografia di sicuro effetto. Questo era garantito da un sistema di controllo computerizzato che prevedeva una sorta di danza a ritmo di musica cordinata con il pezzo suonato sul palco.

Ecco una foto dello spettacolo in corso:

Lo spettacolo Murmuration al festival di Bergen

Lo spettacolo Murmuration al festival di Bergen

Mentre questo e’ il sito internet della “Ars Electronica” in cui trovate il profilo societario e le caratteristiche del Murmuration oltre a tantissimi altri progetti svolti da questa societa’:

Sito Ars Electronica

Concludendo, non c’e’ assolutamente nulla da segnalare su questo avvistamento di Bergen, a parte la solita speculazione che molti siti internet vogliono fare su episodi del genere. Come anticipato, la smentita di questo fatto e’ gia’ stata data da diversi siti, ma vista vista l’assurdita’ della notizia ho ritenuto opportuno dargli un po’ di spazio.

Per chi ancora non lo avesse capito, siti internet di questo tipo molto spesso creano le notizie dove queste non ci sono. Ora, questo e’ un caso davvero eclatante, cosi’ come ne avevamo visti altri in passato. Alla luce di questo, credete veramente che ci si possa fidare di siti di questo tipo quando parlano di catastrofismo e complottismo ad opera della scienza?

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Le esperienze di pre-morte

17 Mar

Su suggerimento di un nostro lettore, vorrei parlarvi in questo articolo delle cosiddette esperienze di “pre-morte”. Con questo termine si intendono quelle esperienze vissute da persone che, a causa di eventi traumatici o malattie terminali, hanno sperimentato la soglia della morte potendo poi tornare indietro. Questo genere di esperienze vengono anche chiamate NDE, dall’inglese “Near Death Experiences”.

Premettiamo subito che in questo caso ci stiamo avventurando in un terreno molto complesso. Come vedremo infatti, secondo molti questo genere di esperienze non sono altro che la conferma dell’esistenza del paradiso o comunque di una vita dopo la morte. Indipendentemente da quello che ognuno di noi pensa, vogliamo concentrarci solo ed esclusivamente su queste esperienze appunto per cercare di capire se e come le NDE possano avere una spiegazione scientifica.

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Leggendo diversi casi di NDE, ci si accorge che molto spesso questi racconti hanno diversi punti in comune. Molti soggetti parlano di un lungo tunnel scuro con una forte luce in fondo. Spesso si sente invece di una bellissima sensazione di pace e di un’astrazione fuori dallo spazio e dal tempo. Alcuni parlano anche della visione di un essere di luce che molti identificano in Dio. In moltissimi casi poi, le persone che raccontano di esperienze di premorte parlano di incontri con altri esseri e spesso parlano di persone care gia’ decedute e che li avrebbero tranquillizzati e accompagnati in questa loro esperienza.

In caso di NDE succeduta ad un evento traumatico, molti soggetti dicono di “aver rivisto tutta la loro vita scorrere davanti come in un film”. In realta’, nelle dichiarazioni rilasciate non si parla mai di “tutta la vita”, ma di episodi particolarmente significativi e che sono riaffiorati dai ricordi. In alcuni casi, alcuni soggetti parlano di ricordi completamente dimenticati e che vengono rivissuti in quei momenti.

Analogamente a questi punti in comune, molto spesso alcuni parlano di esperienze extra corporee. In diversi racconti, soprattutto a seguito di eventi traumatici come incidenti stradali o complesse operazioni, molti dicono di aver visto quello che succedeva al di fuori del proprio corpo e di aver osservato tutta la scena come dei semplici spettatori di se stessi.

Chi sono questi soggetti che hanno vissuto esperienze di pre-morte? In realta’ esistono diverse categorie tra cui la principale, come detto sopra, e’ quella delle persone che sono arrivate ad un passo dalla morte. Encefalogramma piatto, respirazione assente o arresto cardiocircolatorio sono alcune delle cause che determinano questo stato di pre-morte. Oltre a questi, vi sono innumerevoli altri casi come il risveglio dal coma, le fasi terminali di malattie degenerative o anche le lunghe anestesie per operazioni complesse.

La letteratura sulle esperienze di pre-morte e’ estremamente vasta. Vi sono moltissimi casi documentati e, come detto, molti contraddistinti da punti in comune. Esiste anche un categoria di casi celebri. Lo psichiatra Jung ha parlato della sua esperienza a causa di un coma successivo ad un incidente ma anche Hugo, Tolstoj e Hemingway riportano nelle loro biografie casi di questo tipo.

Proprio la vasta letteratura e i numerosi punti in comune ci ricordano immediatamente un altro fenomeno simile che abbiamo visto in questo post:

Abduction e falsi ricordi

Le abduction, cioe’ i rapimenti da parte di alieni, che tante persone dicono di aver subito, presentano tratti molto simili ai casi di premorte. Come visto, in questo caso si parla di falsi ricordi condizionati dai numerosi racconti letti o ascoltati e che, come dimostrato dal punto di vista medico, possono creare dei ricordi del tutto simili a quelli reali della persona.

Probabilmente, ovviamente senza puntare il dito contro nessuno, ma solo ragionando su quanto riportato, alcuni casi di esperienza di pre-morte potrebbero essere ricondotti ai falsi ricordi cosi’ come avviene per i rapimenti alieni. In tal senso, forse spinti dai tanti racconti che tutti i giorni si sentono, alcuni potrebbero aver subito questo processo di creazione di un ricordo che in realta’ non e’ relativo ad un esperienza veramente vissuta.

Nonstante questo pero’, esiste anche una spiegazione scientifica sui casi di pre-morte.

Andiamo con ordine e cerchiamo di analizzare i tanti punti in comune relativi alle esperienze raccontate dai protagonisti.

Ovviamente, dobbiamo contestualizzare queste esperienze nel momento particolare in cui vengono vissute. Come detto, stiamo parlando di momenti relativi ad uno stato molto vicino all morte. Questo particolare non deve essere dimenticato. Con questo intendiamo che le persone che vivono queste esperienze sono molto spesso gravemente malate o in un momento estremamente traumatico.

La sensazione di essere morti, ad esempio, e’ stato dimostrato essere indotta da una stimolazione anomala della corteccia prefrontale e parietale del nostro cervello. In particolare, la corteccia parietale determina il nostro stato di attenzione, mentre quella prefrontale puo’ provocare allucinazioni. Quest’ultima ha un ruolo determinante, per esempio, in particolati malattie come la schizofrenia. La stimolazione anomala di queste due regioni del cervello puo’ provocare la sensazione di essere morti.

La sensazione di osservare il proprio corpo dall’esterno, che come visto e’ comune in molte esperienze di pre-morte, puo’ essere invece ricondotta alla paralisi del sonno, cioe’ a quella sensazione che molte persone provano prima di addormentarsi o nei momenti che precedono il risveglio. In questo caso, quella che viene coinvolta e’ giunzione temporo-parietale destra del cervello responsabile della confusione sensoriale con cui si percepisce il proprio corpo.

Un punto molto delicato e su cui spesso si dibatte mettendo appunto in relazione queste esperienze con l’esistenza del paradiso e’ invece l’incontro con i cari defunti. In questo caso, la spiegazione scientifica e’ da ricercarsi nella dopamina, un neurotrasmettitore in grado di provocare allucinazioni. La dopamina presenta valori anomali, ad esempio, nei malati di Parkinson. Ricordiamoci sempre che esperienze di questo tipo intervengono dopo eventi traumatici in cui il nostro corpo non presenta uno stato normale di funzionamento ed in cui i neurotrasmettitori in circolo possono presentare concentrazioni anomale.

Sempre sulla stessa linea, abbiamo visto come molti parlano di episodi cruciali della propria vita rivisti in un attimo. Anche in questo caso, la causa e’ da ricercarsi a livello cerebrale ed in particolare nel locus ceruleus, la regione atta alla produzione di noradrenalina. I valori di questo ormone aumentano notevolmente in presenza di traumi e il locus ceruleus e’ strettamente connesso con l’amigdala e l’ipotalamo, regolatori rispettivamente delle emozioni e della memoria.

In ultimo, la sensazione principale che quasi tutti i soggetti riportano e’ quella di percorrere un lungo tunnel con una luce alla fine. Anche in questo caso, dobbiamo pensare che stiamo parlando di soggetti che hanno subito forti traumi. Quando gli occhi ricevono una quantita’ troppo bassa di sangue e ossigeno, a causa ad esempio di coma o arresto cardiocircolatorio, il campo visivo si stringe notevolmente dando appunto la sensazione di osservare un tunnel buio. La luce conclusiva di cui si parla non e’ altro che la parte rimasta attiva del campo visivo che dunque spicca notevolmente rispetto alle altre regioni buie.

Concludendo, come nel caso dei rapimenti alieni, non vogliamo assolutamente denigrare o mettere in ridicolo coloro che riportano queste esperienze. Come visto in questo articolo pero’, e come riportato in diversi articoli apparsi su riviste scientifiche, molti degli aspetti riportati nei casi di pre-morte possono essere ricondotti a malfunzionamenti del nostro organismo, del tutto comprensibili in uno stato post traumatico. Personalmente, non voglio discutere in questa sede l’esistenza o meno di una vita dopo la morte o del paradiso. Semplicemente, non trovo corretto mettere in relazione questi aspetti con le esperienze di pre-morte o, peggio ancora, utilizzare queste ultime come dimostrazioni inconfutabili di una divinita’ o di un’esistenza post terrena. Teniamo le due cose scorrelate tra loro. Ad oggi, molti passi avanti sono stati fatti nella comprensione del nostro cervello, ma, come sappiamo bene, questo organo ancora oggi presenta moltissimi lati ancora da scoprire e ci vorrano ancora molti anni prima che il suo funzionamento sia del tutto compreso.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Russia, Medvedev tranquillizza i suoi!

8 Dic

Come visto in questo post:

21 Dicembre: fenomeno italiano?

in Russia si e’ scatenata una vera e propria psicosi sul 2012, con episodi anche molto particolari. Come detto in precedenza, sia i membri del governo che i rappresentanti religiosi sono scesi in campo per cercare di tranquillizzare la popolazione in vista del 21/12.

Il presidente russo Dmitry Medvedev

Il presidente russo Dmitry Medvedev

Solo pochi giorni fa pero’, un fuori onda del presidente Medvedev ha scatenato di nuovo il panico, non solo in Russia.

Dopo una lunga intervista sulla TV di Stato passata a parlare di problemi del paese, economia, crisi e programmi per il futuro, il presidente si e’ lasciato andare a dei discorsi un po’ particolari.

Per prima cosa il presidente ha detto di credere a Babbo Natale, ma neanche troppo. Fin qui tutto bene direte voi. Il seguito invece e’ quello che ha fatto discutere piu’ di tutto.

Dopo questa prima frase, Medvedev ha continuato dicendo che “gli alieni sono gia’ tra di noi” e soprattutto che all’interno della valigetta passata da presidente a presidente, oltre ai codici di lancio dei missili nucleari, ci sarebbe anche una cartellina con i report sulle attivita’ aliene sulla Terra. Il presidente ha continuato dicendo che non puo’ dichiarare quanti alieni sono attualmente sulla Terra, per non creare il panico tra la popolazione.

Cosa?

Come potete immaginare, le frasi appena riportate sono rimbalzate su tantissimi siti e forum sostenitori dell’esistenza aliena, ma soprattutto sui moltissimi siti pro-2012 e che vorrebbero un’invasione aliena proprio il 21/12.

Cosa c’e’ di vero in tutto questo?

Il fuori onda e’ reale, e Medvedev ha veramente pronunciato queste frasi. Quello che pero’ molti siti “dimenticano” di dire, e’ che si trattava di uno scherzo.

La prima frase su babbo natale dovrebbe far capire subito il senso delle frasi pronunciate.

A sostegno di questo, il presidente russo ha aggiunto che per avere maggiori informazioni su questa famosa cartellina, basta vedere il film “Man in Black”!

A conferma di quanto detto, vi riporto il link di Repubblica, in cui potete vedere il fuori onda, ma soprattutto, la faccia sorridente di Medvedev mentre pronunciava queste frasi:

Medvedev, fuori onda

Dunque?

Assolutamente nulla. Come detto, si trattava di frasi scherzose pronunciate in un fuori onda. Molto probabilmente il presidente russo ignorava anche di avere il microfono ancora aperto al termine della trasmissione.

Come detto in precedenza, queste frasi sono al momento pubblicate su diversi siti che le stanno utilizzando furbescamente come prova a sostegno delle loro ipotesi fantasiose.

Se vogliamo, parole del genere pronunciate da un presidente, inoltre russo, possono essere viste come fuori luogo. Vorrei sottolineare pero’ il clima da caccia alle streghe che si e’ creato intorno a questo 2012. Qualsiasi frase o parola pronunciata anche per scherzo, diviene subito un caso mediatico e su cui speculare inutilmente.

Solo qualche giorno fa, avevamo parlato del famoso spot del primo ministro australiano:

Il 21/12 in Australia

Vi sembrera’ incredibile, ma anche questo video e’ utilizzato in internet come speculazione per il 2012 su diversi siti catastrofisti. Trovate versioni tagliate, modificate o semplicemente riportate senza uno straccio di commento. Come sappiamo bene, questo video altro non era che un spot per un programma radiofonico.

Ora, pensiero a voce alta estremamente personale. Ben vengano messaggi di questo tipo, anche di carattere scherzoso, per sdramatizzare su questi argomenti. Come sappiamo bene, per molte persone questo 21/12 sta diventando un vero e proprio incubo. Messaggi scherzosi o fuori onda poco seri, possono solo aiutare le persone a vivere in modo piu’ sereno l’arrivo di questo 21 Dicembre 2012.

Concludendo, state molto attenti alle informazioni che trovate in rete. Purtroppo in molti casi viene fatta una speculazione selvaggia su questi argomenti, cercando di distorcere la relta’ e cercando di creare prove a proprio sostegno.

Per analizzare in modo scientifico e rigoroso le profezie sul 2012, senza nascondere dati o punti ancora oscuri della scienza, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Tornado di Fuoco in Australia

19 Set

Qualche giorno fa, il regista Chris Tangey ha ripreso in Australia un fenomeno molto spettacolare. Improvvisamente, e’ apparso dal nulla un tornado interamente di fuoco. Le immagini del singolare evento hanno fatto immediatamente il giro del mondo e sono state proposte anche da molti siti e giornali in Italia.

Tornado di fuoco in Australia

L’apparente tornado aveva un’altezza di circa 30-40 metri ed e’ durato diversi minuti. In rete trovate anche un video di questo fenomeno:

Tornado di Fuoco in Australia

Anche se in diversi post:

Una nuvola che fa pensare alla fine del mondo

Altra strana nube a Tulsa

Strano arcobaleno a Conca della Campania

Nuvole sismiche

abbiamo affrontato fenomeni meteorologici “particolari”, come detto all’inizio, di questo evento si sono gia’ occupate diverse fonti.

Nonostante questo, abbiamo deciso di parlare di questo fenomeno, perche’ su molti siti web si sono dette cose alquanto discutibili circa l’origine del tornado.

Come potete facilmente immaginare, su alcuni siti di stampo catastrofista, il fenomeno e’ stato subito etichettato come inspiegabile dalla scienza e completamente sconosciuto. Da qui a parlare di presagio per l’imminente fine del mondo il passo e’ veramente molto breve.

Nonostante queste speculazioni, il fenomeno e’ in realta’ noto e niente affatto poco probabile.

Come spiegato in diversi siti, l’origine di questo evento e’ da ricercarsi nei cosiddetti “dust devils” o “diavoli di polvere”. In terreni aridi ed in condizione di surriscaldamento elevato, in caso di vento non troppo forte, si possono formare dei piccoli vortici di polvere a livello del terreno. L’aria calda, a causa del gradiente termico e quindi della differenza di densita’, riceve una spinta verso l’alto. Il movimento vorticoso dell’aria tende a richiamare flussi non uniformi ai lati aumentando la rotazione e lo stiramento verso l’alto della colonna di polvere. Il tornado dunque cresce in altezza aumentando la sua velocita’ di rotazione.

Il meccanismo di formazione di un dust devil puo’ essere schematizzato come in figura:

Schema di formazione di un dust devil

L’imprecisione che trovate su molti siti riguardo al tornado di fuoco e’ proprio nella formazione del fenomeno. Come abbiamo visto, la formazione di un dust devil e’ completamente diversa da quella di un tornado. Questi fenomeni possono generarsi infatti anche in condizioni di cielo perfettamente terso. In nessun punto dello schema pero’, abbiamo introdotto lingue di fuoco. Fino a questo punto abbiamo parlato solo di colonne di polvere.

Nel caso australiano, la prossimita’ ad un incendio ha contribuito a creare le condizioni di temperatura necessarie per la formazione del dust devil. Successivamente, sempre a causa dell’incendio, la colonna di aria ha trascinato nel moto turbolento le fiamme dell’incendio, creando lo spettacolo che abbiamo visto.

Riassumendo, il fenomeno ripreso in Australia e’ reale, la sua origine e’ da ricercarsi nella formazione di un dust devil, ma la vicinanza con l’incendio ha causato lo spettacolo di fuoco visto.

Sulla base di questo ragionamento, e’ sbagliato dire che si tratta di un fenomeno raro. La formazione di dust devil e’ molto frequente nelle zone desertiche del Medio Oriente, del Tibet o degli Stati Uniti. Nel 1999, ad esempio, venne ripreso un diavolo di polvere in Nevada con un’altezza maggiore di 500 metri.

Solo per conoscenza, condizioni ottimali per la formazione di dust devils si possono avere anche al di fuori della Terra. Su Marte, fenomeni di questo tipo sono del tutto usuali e sono stati piu’ volte ripresi anche dalle sonde inviate sul suolo marziano.

Questa, ad esempio, e’ una ripresa fatta dal rover Spirit nel 2005, in cui e’ stato ripreso in dettaglio il transito di un diavolo di polvere (se non visualizzate l’animazione, cliccate sull’immagine):

Un dust devil ripreso dal rover Spirit su Marte

Anche in questo caso, abbiamo visto come partendo da un fenomeno atmosferico, si sia creata una speculazione per sostenere ipotesi catastrofiste. Su alcuni siti, inoltre, la spiegazione scientifica data presenta dei punti molto imprecisi e che possono portare fuori strada i lettori. Come diciamo da tempo, cercate sempre di confrontare diverse fonti prima di affidarvi a questa o quest’altra spiegazione. Solo in questo modo potrete avere un quadro preciso dei fenomeni presentati. Per rimanere informati su tutti gli eventi legati al 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Programma dell’invasione

3 Ago

Nel mare di informazioni che girano sulla rete in questi ultimi giorni, e’molto facile confondersi o perdersi tra ipotesi a volte anche in contrasto tra loro.

Dal momento che piu’ di qualcuno mi ha contattato per richiedere informazioni e il mio punto di vista specifico sulla connessione tra il 4 Agosto e Londra, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Come abbiamo visto, lo spunto iniziale a questa idea di un qualche evento straordinario il 4 Agosto e’ stata data in particolare da due cerchi nel grano apparsi in Inghilterra.

Trovate tutte le informazioni, e le nostre critiche, in questi due post:

Nuovo cerchio, nuova data

4 Agosto, una nuova conferma

Riassumendo, se mettiamo insieme le informazioni dei due disegni, si evince che l’evento straordinario dovrebbe avvenire domani, cioe’ il 4 Agosto 2012, alle 19, 43 minuti e 53 secondi.

Ora, in cosa consiste questo evento straordinario?

Molte fonti su web sono convinte che si tratti di un’invasione aliena. Questa informazione viene ricavata prendendo in esame le ultime dichiarazioni della Confederazione Galattica. Abbiamo parlato di questo nel post:

La fine del mondo e’ vicina, parola della CG

Per creare una conferma di questa ipotesi, sulla rete e’ stato ritirato fuori un video, in realta’ di un anno fa, che a suo tempo aveva creato un caso mediatico. In questo video si vede una presunta notizia data dal tg3 in cui si dichiara che ci sara’ un’invasione aliena. Come abbiamo visto in questo post:

Arrivano gli alieni, parola del tg3

si tratta di un video non reale, realizzato solo come trailer di un film italiano dal titolo “l’ultimo terrestre”.

Ora, la connessione tra questa invasione e le olimpiadi di Londra e’ stata creata solo da supposizioni sulla rete. In particolare, su molti siti si parla di un’invasione di Pleadiani, cioe’ alieni provenienti dall’ammasso delle Pleiadi. Sempre non basandosi su nulla, si cerca di rassicurare la popolazione che i Pleadiani siano un popolo pacifico e amante delle arti.

Rimarchiamo ancora il fatto che queste ultime informazioni non sono basate su nulla se non delle ipotesi fatte sulla rete. Sempre allo stesso modo, si dice che l’invasione aliena ci sara’ in concomitanza con un qualche evento di importanza mondiale. Questo solo per avere una maggiore risonanza. Forse dalle stesse ipotesi che i Pleadini siano pacifici deriva anche che siano un po’ esibizionisti.

Ovviamente, se pensiamo ad un evento di questi giorni seguito in tutto il mondo in diretta, possiamo solo pensare alle Olimpiadi di Londra. Il programma di domani prevede alcune gare di atletica che saranno svolte presso lo Stadio Olimpico di Londra. Questo potrebbe essere il posto migliore per atterrare con i dischi volanti, visto che le altre gare in programma saranno svolte all’interno di edifici.

Se ci andiamo a vedere il programma, basandoci sull’ora prevista dai cerchi nel grano, l’invasione ci sara’ nel momento in cui saranno in corso le semifinali dei 100m donne e la finale, sempre femminile, del lancio del disco.

Mi raccomando, ricordatevi che a Londra c’e’ un ora di fuso rispetto all’Italia. L’invasione aliena ci sara’ dunque con un’ora di ritardo in Italia.

Ora, tornando seri, come abbiamo visto nei post riportati, ci sono solide evidenze per la realizzazione umana dei cerchi inglesi. Le ipotesi dell’invasione pleadiana e la connessione con Londra invece non si basano  assolutamente su nessuna prova. Forse, l’unico fenomeno che osserveremo domani sara’ un picco di ascolti per le olimpiadi nell’ora stabilita.

E’ molto facile cadere nei tantissimi tranelli che in questi mesi si stanno costruendo sulla rete. L’unico modo per fare chiarezza e’ sempre quello di informarsi e confrontare diverse fonti. Ricordatevi, prima di fare vostra un’idea, ragionateci sopra e cercate di analizzarla in dettaglio. Per vedere tutti gli eventi attesi per il 2012, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.

 

 

Arrivano gli alieni, parola del tg3

3 Ago

La scelta del titolo di questo post e’ molto ad effetto, ma e’ realmente quello che sembrerebbe essere accaduto.

In alcuni post precedenti, abbiamo parlato dei nuovi cerchi nel grano apparsi in Inghilterra:

Nuovo cerchio, nuova data!

4 Agosto: una nuova conferma

mostrando la relazione tra questi disegni e la data di sabato 4 Agosto 2012. Come abbiamo visto, secondo alcuni, questa data sarebbe proprio quella di arrivo degli alieni sulla Terra.

Proprio in questi giorni in rete si sta diffondendo un video che sembrerebbe estratto da una puntata del tg3, in cui la giornalista Maria Cuffaro fa un annuncio che molti stavano aspettando.

Prima di andare avanti, invito tutti a vedere il video fino alla fine:

Video tg3

Gli alieni arrivano? I paesi si preparano ad accoglierli? La chiesa rilascia note ufficiali? Quello che abbiamo visto sembrerebbe proprio un servizio del tg3. Non ci sono dubbi sull’identita’ della giornalista e vi assicuro che il video non e’ stato doppiato. Cosa significa tutto questo?

Non ci stancheremo mai di dire: non vi fidate della apparenze!

La giornalista e’ vera, il video pure, ma non si tratta di un reale servizio del tg3. In realta’, quello che avete visto e’ solo un pezzo registrato per il film “L’ultimo Terrestre” di Gianni Pacinotti. Il film e’ uscito nelle sale italiane nel 2011, ma in questi giorni molti siti lo stanno riproponendo sulla rete, per gli scopi che potete facilmente immaginare.

Ovviamente non c’e’ nulla di reale in tutto questo. Se ci limitassimo al video in questione, sarebbe evidente lo scoop giornalistico di importanza vitale. Come detto, non credete alle apparenze. In questi casi la soluzione piu’ probabile, non sempre e’ quella giusta.

Una scena del film ET

Sempre rimanendo in argomento, molte fonti su web, convinte dell’imminente invasione, hanno pensato bene di mettere in relazione questo evento con le olimpiadi in corso a Londra. Le olimpiadi in diretta mondiale sarebbero una ghiotta occasione per gli alieni per entrare in contatto con noi e mostrarsi a tutta la popolazione. Forse siamo in presenza di alieni esibizionisti.

Come potete immaginare, non vi sono assolutamente prove a sostegno di questa ipotesi. Per dirla tutta, come abbiamo visto negli articoli precedenti, non c’e’ nessuna prova neanche a sostegno dell’invasione del 4 Agosto.

Nel mare di voci e speculazioni in corso sul web, c’e’ addirittura chi dice che l’invasione sara’ per opera dei Pleadiani, cioe’ di una popolazione proveniente dall’ammasso delle Pleiadi. Tranquilli, sempre secondo questi sedicenti profeti, i Pleadiani sono pacifici e amanti delle arti.

Mi sembra proprio che in alcuni casi si tenda un pochino ad esagerare, o almeno limitiamoci a dire cosi’.

E’ possibile che, in un universo cosi’ grande, non esistano altre forme di vita oltre alla nostra? Se ci sono come potrebbero entrare in contatto con noi? Possibile che la scienza non si sia fatta queste domande? Ovviamente la scienza si interroga continuamente su questi quesiti, indipendentemente dalle false testimonianze e dai presunti avvistamenti UFO. Per approfondire questi concetti, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.