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A proposito di campo geomagnetico

31 Ott

di Patrizia Esposito

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Ipotizziamo di dover misurare la temperatura del nostro corpo: fa differenza se mettiamo il termometro direttamente a contatto con la pelle o se lo appoggiamo sopra i vestiti? Lasciamo per un momento la domanda in sospeso e parliamo di una particolare categoria di inquinanti organici, i cosiddetti POPs (Persistent Organic Pollutants).

Tossicità di alcuni POPs. Note: A.C. altamente cancerogeno, C.U. cancerogeni per l'uomo, P.C. probabile cancerogeno, I.S. insufficienza sperimentale.

Fig.1: Tossicità di alcuni POPs. Note: A.C. altamente cancerogeno, C.U. cancerogeni per l’uomo, P.C. probabile cancerogeno, I.S. insufficienza sperimentale.

Si tratta di pesticidi (aldrin, DDT, eptacloro), prodotti industriali (PCB) e sottoprodotti non desiderati di certi processi (diossine e furani), regolamentati (poco efficacemente?) nel loro utilizzo e smaltimento dalla Convenzione di Stoccolma del 2001 e sul banco degli imputati con l’accusa di essere sostanze altamente tossiche per l’ambiente e per l’uomo (figura 1) e responsabili del cambiamento climatico. Le peculiari caratteristiche chimico-fisiche dei POPs li rendono, infatti, persistenti (figura 2) ,bioaccumulabili e trasportabili su lunghe distanze.

Fig.2: Tempo di semivita (tempo necessario affinché la concentrazione di una determinata sostanza si dimezzi) di alcuni POPs nei diversi compartimenti ambientali.

Fig.2: Tempo di semivita (tempo necessario affinché la concentrazione di una determinata sostanza si dimezzi) di alcuni POPs nei diversi compartimenti ambientali.

La proprietà per la quale questi composti si legano ai tessuti adiposi dei vertebrati si chiama lipofilicità e fa sì che questi inquinanti entrino nelle catene alimentari. Mentre è nota come effetto grass-hopper (figura 3) la modalità di trasporto su lunghe distanze, dovuta a determinati valori della tensione di vapore, della costante della legge di Henry e del coefficiente di partizione ottanolo-aria, e che consiste nell’evaporazione di questi composti dall’acqua e dal suolo, nel trasporto in atmosfera e nella loro deposizione su superfici acquatiche e terrestri. In pratica i POPs, nelle zone tropicali e temperate evaporano, subiscono un trasporto atmosferico che segue l’andamento dei meridiani terrestri, condensano nelle zone fredde come i poli e le grandi catene montuose e si accumulano nei vari compartimenti ambientali. Ecco perché si ritrovano in alte concentrazioni in zone lontane da quelle di produzione.

Fig.3: Effetto Grass-Hopper

Fig.3: Effetto Grass-Hopper

Sic stantibus rebus, i POPs rivestono il nostro pianeta come una pellicola e sono riconosciuti come una concausa dell’effetto serra. E se, oltre ad avere un’influenza sul clima globale, avessero una qualche interazione con il campo magnetico terrestre? Di preciso: le misurazioni del campo geomagnetico avrebbero gli stessi valori se non ci fossero i POPs? La risposta alla domanda iniziale è abbastanza palese: non è lo stesso appoggiare il termometro sui vestiti o direttamente sulla pelle. La risoluzione del quesito finale invece non è altrettanto immediata. Ma è lecito pensare che le misurazioni del campo magnetico possano essere alterate dalla presenza ubiquitaria di questi composti e che l’indebolimento del campo stesso (del quale si continua a parlare e sparlare) sia solo apparente.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

SWARM e la diminuzione del campo geomagnetico

21 Giu

Nella solita sezione:

– Hai domande o dubbi?

Ormai divenuta punto di riferimento per i frequentatori di questo blog, è stata posta una domanda davvero molto interessante e che credo meriti un maggiore approfondimento attraverso un apposito articolo. La domanda in questione è relativa alla missione dell’ESA SWARM e che ha il compito di monitorare e misurare con una precisione mai raggiunta prima la struttura del campo magnetico terrestre. Per dirla tutta, la domanda iniziale puntava il dito anche contro una serie di articoli apparsi in rete, alcuni anche di note riviste considerate tutt’altro che catastrofiche, leggasi Focus, che forse si sono lasciate prendere un po’ la mano nei toni con affermazioni, lasciatemi dire, un po’ troppo esagerate.

Detto questo, cerchiamo di andare con ordine e capire meglio di cosa si sta parlando.

In diversi articoli ci siamo già occupati di campo magnetico terrestre dal momento che questo, ed in particolare la sua inversione, rappresentano da sempre un argomento molto in voga in chi vorrebbe far credere che qualcosa di grave stia accadendo alla nostra terra. Ecco alcuni esempi:

Inversione dei poli terrestri

La terza fascia di Van Allen

Come visto, il campo magnetico terreste offre una naturale protezione per la biosfera contro le radiazioni emesse dal nostro Sole. Queste, convogliate dalle linee di campo, vengono deviate e non riescono a penetrare direttamente nella nostra atmosfera. Questo, ad eccezione di alcuni punti specifici come ad esempio i poli, dove l’ingresso delle particelle e la loro seguente interazione con le molecole presenti in atmosfera da luogo allo splendido fenomeno naturale delle aurore.

Ora, come visto diverse volte, molto spesso vengono diffuse teorie secondo le quali il campo magnetico terrestre sia in procinto di invertirsi o, peggio ancora, di scomparire del tutto. E’ possibile questo? Per quanto riguarda l’inversione, assolutamente si. In diversi articoli abbiamo parlato di ciclo solare:

– Evidenze dal Sole?

– Le macchie solari AR1504

– Gli effetti di AR1504

– Sole: quanta confusione!

– Inversione dei poli terrestri

– Nuova minaccia il 22 Settembre?

– Come seguire il ciclo solare

– Curiosita’ sui cicli solari

– Possiamo scegliere tra era glaciale o desertificazione

Tempesta solare e problemi ai telefoni?

Come visto, il nostro Sole è solito invertire il verso dei suoi poli magnetici ogni 11 anni, in concomitanza con quelli che siamo soliti chiamare cicli solari. Per la nostra Terra invece, sempre caratterizzata da un campo magnetico dipolare, siamo soliti pensare che i suoi poli siano fissi nella loro posizione, polo nord magnetico verso nord terrestre e viceversa per il sud.

E’ possibile che i poli magnetici della Terra si invertano? Assolutamente si. Anzi, per dirla tutta, questo è già successo diverse volte nella storia geologica del nostro pianeta. Come si vede questo? Esiste una specifica branca della geofisica che si chiama paleomagnetismo. In questa disciplina, come visto negli articoli precedenti, si studia il verso del campo magnetico terrestre analizzando la disposizione magnetica delle rocce sedimentarie. Come è evidente, durante la loro formazione, i nuclei magnetici presenti si orientano secondo la direzione del campo terrestre e poi, una volta raffreddate, restano congelate in questa posizione.

Detto questo, torniamo invece a parlare di SWARM. Come anticipato, si tratta di una missione dell’ESA lanciata alla fine dell’anno scorso e che ora sta cominciando a dare i primi dati. L’intera missione è costituita da una costellazione di 3 satelliti che hanno lo scopo di mappare intensità, forma e andamento del campo magnetico, eliminando tutte le sorgenti esterne tra cui, ovviamente, quella solare. Solo pochi giorni fa, sono stati presentati i primi risultati della missione che hanno mostrato una sensibilità mai raggiunta prima per le misure di campo. Come potete immaginare, lo scopo della missione è quello di monitorare e capire a fondo il campo magnetico terrestre e, anche, vedere variazioni significative della sua forma. Queste, ovviamente, legate anche allo studio di una ipotetica inversione dei poli.

Bene, detto questo, i dati della missione hanno per il momento confermato quello che già si sapeva. Questo solo per rimanere nella parte interessante per rispondere alla domanda iniziale. Come visto anche nei nostri articoli precedenti, il polo nord magnetico è in lento e costante movimento e dovrebbe arrivare, nel giro di una cinquantina di anni, in Siberia. Questa foto, già utilizzata anche in precedenza, aiuta a visualizzare la posizione dei nord magnetico:

Posizione del polo nord magnetico nel corso degli anni

Posizione del polo nord magnetico nel corso degli anni

Ovviamente, ho parlato di “parte interessante per la domanda iniziale” dal momento che gli scopi della missione SWARM non sono solo quelli di vedere se il campo si sta invertendo o meno, ma di studiare moltissimi parametri legati al magnetismo del nostro pianeta.

Cosa si evince dunque dai dati preliminari della missione? Semplice, che il campo magnetico è in movimento e che i poli si stanno spostando. Questo significa che è in atto un’inversione del campo? Molto probabilmente no. Se prendiamo come riferimento il nostro Sole, la fase di transizione tra una configurazione e l’altra è estremamente complessa con un campo che non appare più semplicemente dipolare.

Linee di campo magnetico solare prima e durante l'inversione dei poli

Linee di campo magnetico solare prima e durante l’inversione dei poli

Per dirla tutta, esistono anche teorie che prevedono un lento e continuo movimento dei poli magnetici terrestri fino alla completa inversione. Anche in questo caso però, il processo durerebbe non meno di 5000-10000 anni.

Bene, alla luce di quanto detto, provate ora a leggere questo articolo:

Articolo focus SWARM

Come vedete, in alcuni tratti il catastrofismo sembra imperante. Ripeto, l’inversione del campo magnetico terrestre è possibile, il polo nord si sta spostando ed in passato sono già avvenute inversioni di campo. C’è da preoccuparsi? Da quanto detto, direi proprio di no! Sicuramente i dati raccolti da SWARM aiuteranno a comprendere meglio il campo magnetico terrestre e forniranno moltissimo materiale su cui lavorare. Da qui a parlare di inversione dei poli in corso, direi che c’è una notevole differenza.

 

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Effetto Hutchison: realta’ o bufala?

29 Apr

Nell’apposita sezione:

Hai domande o dubbi?

un nostro caro lettore ci ha fatto una richiesta davvero molto interessante. Come potete leggere, ci chiede di dare maggiori dettagli circa l’effetto Hutchinson cioe’ una serie di fenomeni apparentemente non spiegabili utilizzando le attuali conoscenze della fisica.

Personalmente, trovo questa richiesta molto interessante se non altro perche’ ci consente di poter parlare di qualcosa ancora poco dibattutto sui siti nazionali anche se molto in voga gia’ da diversi anni sui siti in lingua inglese. Al solito, permettetemi questo piccolo monito, molti nostri blog e forum non fanno altro che riportare pezzi copiati qua e la senza, salvo alcuni rari casi, discutere la cosa in dettaglio.

Cosa sarebbe questo effetto Hutchinson?

Come anticipato, con questo termine si intendoo in realta’ una serie di fenomeni “strani” dovuti ad interferenza elettromagnetica. Cioe’? Se provate a documentarvi in rete, trovate sempre questa frase:

L’Effetto Hutchison si verifica come il risultato di interferenze di onde radio in una zona di spazio volumetrico avvolto da sorgenti di alto voltaggio, solitamente un generatore Van de Graff, e due o piu’ bobine di Tesla.

OK, ma che significa? Prendete una regione di spazio e fate interferire onde radio con una determinata frequenza e potenza. In prossimita’ della stessa zona sono presenti anche generatori ad alto voltaggio che in realta’ puo’ essere prodotto in vari modi, in particolare usando un Van de Graff o delle bobine Tesla.

Bene, creata questa zona “speciale” con campi elettromagnetici diversi cosa si ottiene?

Gli effetti sono i piu’ disparati: levitazione di oggetti pesanti (metallici ma non solo), compenetrazione di materiali diversi, riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare altri materiali in contatto, cambiamenti sia provvisori che definitivi della struttura molecolare dei materiali, ecc.

Per darvi un’idea piu’ chiara, vi riporto un’immagine di alcuni materiali che sono stati sottoposti a questo trattamento:

 

Materiali sottoposti all'effetto Hutchinson

Materiali sottoposti all’effetto Hutchinson

notate in particolare lo sfaldamento dei metalli e l’ultima foto di un pezzo di legno compenetrato nel metallo senza sfaldare ne modificare ne il metallo ne il legno.

Pensate che questo straordinario effetto e’ stato realizzato dentro una normale abitazione utilizzando attrezzatura che ognuno di noi potrebbe acquistare sfruttando una potenza totale di 75W con 120 V in alternata. Come potete immaginare, questo effetto e’ stato mostrato per la “prima” volta da John Hutchinson un canadese che ha iniziato alla fine degli anni ‘7o a fare sperimentazione per hobby riprendendo gli studi addirittura di Nikola Tesla.

John Hutchinson nella sua casa

John Hutchinson nella sua casa

Visto che a noi piace tanto informarci su internet, sono andato a leggere moltissimi siti per capire cosa la gente pensasse di questo effetto. Per prima cosa, vedendo le foto che ho riportato, capite subito quale enorme quantita’ di energia sia necessaria per provocare questi effetti. Inoltre, ottenendo risultati di questo tipo, appare evidente come ci siano molti punti oscuri dell’interazione tra onde radio e materia che ancora ci sfuggono. Secondo molti siti, e’ importante ripetere la fonte delle affermazioni, effetti del genere possono solo essere compresi arrendendosi al fatto che i legami molecolari possano essere modificati attraverso onde radio. L’evidenza di un metallo che aumenta notevolmente la sua temperatura senza bruciare cio’ che lo circonda e’ a sua volta una chiara dimostrazione che la termodinamica cosi’ come la conosciamo debba essere modificata in presenza di notevoli campi elettromagnetici in grado di modificare la concezione stessa di calore che normalmente utilizziamo.

Pesnate sia sufficiente? No, andiamo un pochino piu’ oltre. Da dove viene tutta questa energia se abbiamo solo un dispositivo casalingo collegato alla presa di corrente? Ma e’ ovvio, mettete insieme effetto Hutchinson e Tesla e capirete come questa sia un’applicazione in grado di sfruttare l’energia di punto zero e la produzione spontanea di coppie particella-anti particella nel vuoto quantistico. Perche’ nessun ente, universita’ o laboratorio sta sperimentando questi sistemi per sfruttare questa energia enorme, gratuita e assolutamente rinnovabile?

Che domande che fate ancora: perche’ gli scienziati zozzoni sono tutti corrotti e asserviti al potere delle grandi multinazionali. Al solito pensano di aver capito tutto e sono chiusi alle loro equazioncine che dovrebbero spiegare la meccanica, la termodinamica e l’elettromagnetismo e non si accorgono invece che le evidenze mostrano che tutte le teorie sono sbagliate. Prima ho parlato anche di levitazione di oggetti e vi ho sottolineato il fatto che questa avvenga non solo per oggetti metallici. Ecco una foto di Hutchinson che mostra un modello di disco volante in plastica che e’ stato fatto levitare in uno dei suoi esperimenti:

Hutchinson con il modellino di ufo che avrebbe fatto levitare

Hutchinson con il modellino di ufo che avrebbe fatto levitare

Pensate che il modellino di disco volante sia stato scelto a caso? Forse da Hutchinson si, ma questo effetto potrebbe spiegare anche come fanno a volare i dischi volanti che “ogni giorno” vediamo sfrecciare sulle nostre teste. Pensate quanto potremmo imparare sfruttando questo effetto e utilizzandolo per fare viaggi interplanetari, viaggi nel tempo, curvare lo spazio tempo, ecc.

Scienziati perditempo che non fate altro che rubare gli stipendi pagati da gruppi di potere a cui siete asserviti, vergognatevi tutti, compreso il sottoscritto.

Bene, ora torniamo seri e ragioniamo su quanto detto. Piccola parentesi, al solito sto scherzando parafrasando pero’ quello che viene normalmente, anche in questo caso, detto su moltissimi siti. Se provate a documentarvi in rete, troverete diversi articoli che parlano di questo presunto effetto attaccando la scienza ufficiale complice di non approfondire queste scoperte.

Come anticipato, il fatto che lo stesso Hutchinson dica di rifarsi agli esperimenti di Tesla non puo’ che fungere da cassa di risonanza per il complottismo verso la scienza. Di Tesla in particolare abbiamo gia’ parlato in questi articoli:

Il Raggio della Morte

Il Raggio del Dolore

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

Le terribili armi scalari

parlando dell’uomo, dello scienziato ma soprattutto della reale considerazione che la scienza ufficiale ha di questo scienziato di prim’ordine. Purtroppo, ancora oggi molti credono che tutte le scoperte di Tesla siano finite nel dimenticatoio per colpa del governo o di organizzazioni. Questo non e’ assolutamente vero! Pensate solo alla corrente alternata, alle bobine o alle tecnologie senza fili. Tutte scoperte partite o completamente sviluppate da Tesla e oggi sfruttate a pieno. Purtroppo, c’e’ ancora chi ignorantemente sostiene che non siamo in grado o non vogliamo utilizzare la corrente alternata.

Detto questo torniamo ad Hutchinson. Veramente sono stati osservati questi effetti? Purtroppo, anche in questo caso, siamo di fronte alla totale mancanza di prove scientifiche a sostegno. Lo stesso Hutchinson dichiara di non sapere quando e perche’ i suoi esperimenti riescono e per di piu’, non sono mai riusciti di fronte a persone esperte esterne.

Vi voglio mostrare un video a mio avviso interessante:

Notato niente di strano nell’angolo in alto a sinistra? Magari un filo che si riavvolge e tira su il modellino di ufo? Capite bene come questo video messo in rete dallo stesso Hutchinson smentisca da subito il suo esperimento di levitazione.

Ora e’ importante rimarcare un cosa: personalmente, e questo dovrebbe valere per tutti, mi reputo una persona molto aperta e consapevole, da ricercatore, che quello che sappiamo e’ sempre troppo poco rispetto a quanto c’e’ ancora da scoprire. Detto questo, qualora ci fossero effetti nuovi non comprensibili ma ripetibili indipendentemente da chi compie o osserva l’esperimento, la cosa non mi sorprenderebbe affatto. Moltissime invenzioni e scoperte sono arrivate per puro caso e stravolgendo qualcosa che si pensava ben compreso e archiviato. Alla luce di quanto osservato pero’, questo non e’ il caso dell’effetto Hutchinson. E’ vero, in rete ci sono decine di video che mostrano questi esperimenti ma molti di questi mostrano particolari quantomeno sospetti. A parte il video riportato prima, facendo una ricerca in rete potete trovare molti altri documenti sulla levitazione. In questi casi si vede una rapida accelerazione dell’oggettto che sale verso l’alto, accelerazione del tutto compatibile con una caduta libera. Cosa significa? Semplice, che il sospetto che la ripresa sia fatta capovolgendo l’immagine, dunque oggetto che cade piuttosto che salire, e’ davvero molto forte.

Altra piccola parentesi che e’ doveroso fare senza voler offendere nessuno: ma davvero pensate che gli scienziati siano cosi’ stolti? Per poter andare avanti nella conoscenza e’ necessario non smettere mai di essere curiosi e di farsi domande. Oltre a questo pero’, c’e’ tutto un panorama di leggi, effetti, spiegazioni che per anni sono state affinate fino ad arrivare a quello che sappiamo oggi. Dico questo perche’ molto spesso, non sono su questo effetto, leggo in rete persone che si lanciano in spiegazioni parlando a vanvera di questo o quest’altro effetto mostrando chiaramente da quello che scrivono quanto poco sappiano dell’argomento. Per l’effetto Hutchinson tanti parlano di interferenza di onde, principi della termodinamica, Tesla, ecc. senza conoscere minimamnete le basi su cui questi concetti su fondano. Credetemi, diffidate da questi luminari di “wikipediana” cultura che pensano che dopo aver letto due paginette abbiano la comprensione del tutto al punto da poter ridicolizzare chi queste cose le ha studiate, magari le insegna in corsi universitari e continua ancora oggi a farsi domande esistenziali.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Nibiru, il pianeta degli innamorati

13 Gen

Di Nibiru, in tutte le salse, pianeta, nana bruna, stella di neutroni, asteroide, ecc, ne abbiamo parlato senza fine discutendo del 21 Dicembre 2012. Come sapete bene, l’esistenza di questo pianeta, e lo scontro con la Terra, era uno degli argomenti maggiormente di moda per la fine del calendario Maya.
Ora, passato il 21 Dicembre, pensavate veramente di poter archiviare una volta per tutte questa storia?
Ovviamente no. Proprio in questi giorni, si sta tornando a parlare di Nibiru su moltissimi siti. Il motivo? Secondo quanto potete leggere su internet, il giornale Russia Today avrebbe divulgato la notizia, ovviamente trapelata da scienziati o fonti vicine alla NASA, secondo le quali, Nibiru non solo esisterebbe, ma sarebbe anche un pericolo potenziale per la Terra.
Il perche’ di questo in realta’ non e’ univoco neanche tra i siti catastrofisti. La cosa certa e’ che tutti concordano che la fine del mondo, potrebbe arrivare il 15 Febbraio 2013. Come capite dal titolo, l’ultimo giorno della nostra esistenza, sarebbe il prossimo San Valentino, che pensiero carino!
Veniamo ai fatti. Perche’ dico che i siti non concordano sui modi? Secondo alcuni, il 15 Febbraio Nibiru entrera’ nel nostro Sistema Solare, secondo altri, per questa data ci sara’ il massimo avvicinamento alla Terra, secondo altri ancora, per questa data ci sara’ proprio uno scontro con il nostro pianeta. Come al solito, tanto fumo, anche molto confuso, ma assolutamente niente arrosto.
Tutti i siti pero’ concordano su quanto dovrebbe accadere. La presenza di Nibiru portera’ degli squilibri alle orbite dei pianeti del Sistema Solare, provocando terremoti e Tsunami sulla Terra. Effetto di questo sara’ anche anche l’inversione dei poli magnetici terrestri. Insomma, un bel calderone di tante ipotesi rispolverate dalle teorie del 2012.
A questo punto, andiamo anche noi a risploverare quanto detto nei post precedenti e approfittiamo di queste notizie per fare un riassunto su Nibiru.
Prima di tutto, come detto innumerevoli volte, se Nibiru fosse all’interno del nostro Sistema Solare, ma soprattutto se fosse grande quattro volte Giove, come spesso sentite dire, il pianeta sarebbe gia’ perfettamente visibile. Ora, l’essere visibile ad occhio nudo, dipende ovviamente dalla distanza relativa dalla Terra, ma fate questo ragionamento. Anche se non vi fidate della scienza o pensate che vi si possano nascondere informazioni di questo tipo, pensate a quanti astrofili ci sono in giro per il mondo. Molti di questi hanno attrezzature in casa tali da far impallidire piccoli osservatori ufficiali. Secondo voi, anche loro sarebbero collusi con chi vi nasconde informazioni? Capite bene come sia impossibile nascondere informazioni di questo tipo.
Non dimentichiamo poi che, secondo quanti vorrebbero lo scontro con la Terra molto prossimo, da un certo punto in poi, necessariamente, Nibiru sarebbe visibile ad occhio nudo. Non lasciamoci convincere da teorie astratte che parlano di misteriose formazioni invisibili, un qualcosa che vi viene addosso, prima o poi sarebbe visibile.
Premesso questo, e’ giusto parlare di perturbazioni delle orbite da parte di un pianeta di passaggio nel Sistema Solare. Come detto altre volte, l’equilibrio dei pianeti e’ governato dalla forza di attrazione che questi subiscono, principalmente, da parte del Sole, oltre a correzioni da parte degli altri corpi. L’ingresso di un pianeta molto massivo, di passaggio attraverso le orbite degli altri pianeti, apporterebbe dunque delle modifiche a questo equilibrio. Conseguenza di questo sarebbe un “rimescolamento” dei pianeti che, secondo alcuni modelli matematici, e sotto alcune condizioni, potrebbero addirittura uscire dal Sistema Solare. Capite bene quanto sia assurdo pensare che una situazione del genere possa essere tenuta nascosta. Di questi effetti abbiamo parlato in questo post:

Nibiru e’ vicino, la prova delle orbite
Nibiru e la deviazione delle Pioneer
Nibiru: la prova del trattore gravitazionale
Ma soprattutto, proprio negli ultimi tempi, abbiamo fatto questo ragionamento facendo considerazioni sull’ultima ipotesi che voleva Nibiru come un asteroide in rotta di collisione con la Terra:
Asteroide Nibiru: considerazioni scientifiche

Per quanto riguarda invece i modelli matematici, come abbiamo visto in questo post:
Storia astronomica di Nibiru

La scienza si e’ veramente interrogata circa l’esistenza di un decimo pianeta nel sistema solare, proprio per cercare di spiegare le apparenti perturbazioni che venivano misurate sulle orbite di Nettuno e Plutone. Perche’ dico “apparenti”? Semplicemente perche’, come visto nel post, le differenze tra le orbite osservate e quelle effettivamente misurate non erano dovute ad un errore causato dalla presenza di un corpo aggiuntivo, bensi’ ad un valore sottostimato della massa di Nettuno. Grazie alle missioni spaziali e alle misure di precisione fatte sorvolando il pianeta, e’ stato possibile ricorreggere la massa di Nettuno. Modificando il valore nella simulazione, tutto e’ tornato al proprio posto. Come visto nel post riportato, qui non stiamo parlando di chiacchiere o di sentito dire, ma di articoli scientifici dell’epoca che testimoniano questi fatti.
Ovviamente, per cercare di far leva, anche in questo caso come tutte le volte, a sostegno di qualsiasi ipotesi, trovate sempre che la NASA non smentisce la presenza di Nibiru, che qualche osservatorio nel mondo lo sta osservando gia’ da lungo tempo, ecc. Come sempre, si tratta di illazioni senza fondamento, fatte solo per cercare di convincere le persone che non solo qualcosa stia succendendo nello spazio, ma soprattutto che non bisogna mai fidarsi della scienza. Come capite bene, e’ facile fare breccia nella testa della gente, parlando di universo, cioe’ di qualcosa di lontano che “a vista” non siamo in grado di controllare da soli, ma su cui dobbiamo affidarci a qualcun’altro.
Di questi fatti ne abbiamo parlato in questi post:
La NASA torna a parlare di Nibiru
2012, la NASA non smentisce?
Nibiru e’ monitorato dall’osservatorio di Arecibo?
Ma soprattutto, vi invito nuovamente a leggere la pagina sul sito della NASA creata appunto per smentire le teorie catastrofiste sul 2012, ma soprattutto circa l’esistenza di Nibiru:

NASA 2012-1

NASA 2012-2
Prima di concludere, vorrei fare delle ultime considerazioni su quanto riportato sui siti catastrofisti. Come detto, si parla di terremoti e tsunami sulla Terra oltre all’inversione del campo magnetico terrestre.
Per quanto riguarda gli squilibri tettonici sulla Terra, al solito si fa riferimento alle variazioni della forza di attrazione gravitazionale subita dalla Terra a causa dell’avvicinamento di Nibiru. Questi fenomeni sono noti con il termine di “maree solide”. Piu’ volte ne abbiamo parlato. Il pensiero alla base e’ molto semplice, cosi’ come le fasi lunari, cioe’ la posizione della Luna, possono influenzare le maree fluide, cioe’ il livello delle acque, analogamente uno squilibrio gravitazionale potrebbe influire attraendo maggiormente le placche che galleggiano su un magma fluido. Da qui il termine maree solide. Come visto in questi post:

Eclissi del 13 Novembre: la rivelazione?
Allineamenti e terremoti

Queste variazioni sono troppo piccole per dare effetti tangibili di questo tipo. Passando invece al campo magnetico, anche di questo abbiamo parlato abbondantemente, mostrando come sia effettivamente in corso uno spostamento dei poli terrestri, ma come questo non implichi assolutamente una diminuzione del nostro campo che funge da schermo per le particelle emesse dal Sole:
– L’anomalia del Sud Atlantico
Inversione dei poli terrestri

Concludendo, nessuna nuova notizia per questo 15 Febbraio 2013, ma solo la riproposizione di teorie sul 2012, risploverate e rimesse a nuovo. Come sempre diciamo, ma su questo ognuno puo’ pensare come vuole, non ha senso parlare di scienza collusa con i poteri forti su questi argomenti. Se non volete credere alla scienza ufficiale, vi faccio una domanda: perche’ allora credere a qualsivoglia sito? Inoltre, ragionate sempre su quanto detto circa gli astrofili nel mondo, non sarebbe possibile orchestrare un complotto o un silenzio di massa, con migliaia di persone coinvolte e senza che nessuna di queste prima o poi parli.

 

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

2012, la NASA non smentisce?

1 Dic

Riguardo al 2012, solo poche settimane fa la NASA, spinta dalle continue richieste di chiarimenti e dalle centinaia di messaggi ricevuti tutti i giorni, aveva deciso di pubblicare un video di smentita sulle profezie. Di questo avevamo parlato in questo post:

La NASA torna a parlare di Nibiru

Successivamente pero’, era scoppiato il caso dell’asteroide Nibiru, apparentemente pubblicato dalla CNN, e su cui ci siamo occupati in modo molto intenso:

– E alla fine Nibiru e’ un asteroide

– Aggiornamento sull’asteroide Nibiru

Asteroide Nibiru: considerazioni scientifiche

Come abbiamo visto in queste discussioni, la notizia non e’ affatto stata pubblicata dalla CNN. Ovviamente questo non ha impedito che l’ipotesi di un impatto facesse il giro del mondo, arrivando anche su Tg nazionali.

Nonostante le oggettive smentite scientifiche che e’ possibile fare su un evento del genere, in rete ancora oggi si continua a parlare, anche se con intensita’ molto minore, di questo ipotetico asteroide.

Sulla base di cosa ancora si parla di un asteroide Nibiru? Secondo molti siti internet, il fatto che la NASA non smentisca ufficialmente questa notizia, e’ sinonimo del fatto che forse qualcosa di vero ci potrebbe essere. La frase tipica che leggete su internet e’: “la NASA non conferma e non smentisce”.

Come abbiamo fatto notare nei post precedenti, la NASA non puo’ smentire ogni volta ogni notizia inventata che viene pubblicata su web. Se facesse questo, ci vorrebbe un ufficio apposito per la smentita delle profezie del 2012.

Nonostante questo lecito ragionamento, dopo il bombardamento mediatico subito dall’agenzia sempre su questi temi, la NASA ha deciso di tornare sull’argomento, ovviamente per smentire nuovamente le teorie catastrofiste sul 2012.

Questa volta, si e’ decisa una via diversa dal semplice video. La NASA ha organizzato un cosiddetto Hangout su Google+ in cui hanno partecipato diversi scienziati sia della NASA che del mondo accademico americano. In questa discussione si sono affrontati moltissimi temi diversi e su cui ciascun esperto del settore ha potuto dire la sua.

Prima di tutto vi riporto il video:

Il video e’ un po’ lungo, circa 50 minuti, ma se non avete problemi con l’inglese vi consiglio vivamente di vederlo.

Vediamo in soldoni cosa viene detto in questa videochat.

Prima di tutto, una nostra vecchia conoscenza, David Morrison, lo stesso del precedente video smentita della NASA, ci tiene a precisare che “non c’e’ nulla di vero sull’asteroide Nibiru”.

A questo punto, credo che i tanti siti che si ostinavano a dire “la NASA non conferma e non smentisce”, dovranno trovare un nuovo slogan.

Morrison fa anche una riflessione che molte volte abbiamo condiviso anche su queste pagine. Parlando del 2012 dice “Mentre per alcuni si tratta di uno scherzo e per altri di un mistero, ci sono persone che sono sinceramente preoccupate. Penso che sia criminale diffondere voci e rumor su internet per spaventare i bambini”. Ovviamente i bambini sono utilizzati come metafora.

Solo pochi giorni fa abbiamo parlato di quanto accaduto a Genova causato proprio dalla paura della fine del mondo:

L’importanza di uno scoop

Nell’hangout si e’ parlato anche di Sole. Come abbiamo visto in questi post:

– Nuova minaccia il 22 settembre

– Come seguire il ciclo solare

il ciclo solare e’ uno degli argomenti piu’ citati riguardo al 2012.

A proposito, l’eliofisica della NASA Lika Guhathakurta ha affermato che il Sole e’ in una fase attiva del suo ciclo. Come sappiamo bene, il massimo dell’attivita’ e’ infatti atteso per la primavera del prossimo anno. Proprio riguardo a questo massimo, confermando quanto detto su questo blog piu’ volte, l’eliofisica ha detto “gli scienziati concordano sul fatto che non ci siano prove per credere che l’attuale massimo solare sia piu’ intenso di quelli passati”.

Anche su questo punto, la NASA conferma quanto stiamo dicendo ormai da mesi.

Ancora sull’asteroide Nibiru e’ intervenuto anche Don Yeoman del JPL, ribadendo che non c’e’ assolutamente nessun asteroide grande come il Texas in rotta di collisione con la Terra. Yeoman ha parlato anche di 2012 DA14, di cui noi ci siamo occupati in questi post:

– L’asteroide 2012 DA14

– Segni della fine del mondo: caduta di meteoriti

2012 DA14: c.v.d.

Lo scienziato del JPL ha confermato il passaggio per il 15 Febbraio 2013, ribadendo pero’ l’impossibilita’ di un impatto con la Terra.

Molto istruttivo anche l’intervento di Mitzi Adams del Marshall Space Flight Center: “piuttosto che di presunti pianeti X, buchi neri e tempeste solari, dovremmo preoccuparci dei catastrofici effetti del cambiamento climatico prodotto dall’uomo”.

Anche questa frase concorda in pieno con il nostro pensiero, tra l’altro ribadito solo pochi giorni fa raccontando il caso del Tornado su Taranto:

Tromba d’aria a Taranto

Concludendo, a questo punto e’ arrivata anche la tanto attesa e richiesta smentita della NASA sull’asteroide Nibiru. La videochat e’ stata un’occasione per parlare e smentire nuovamente molte delle profezie annunciate per il 21 Dicembre.

Le argomentazioni mosse dagli scienziati della NASA coincidono in pieno con quanto affermato su questo blog. Questo non e’ assolutamente un momento autocelebrativo per sostenere la correttezza delle informazioni riportate. La NASA ha parlato di scienza, qui noi parliamo di scienza. E’ ovvio dunque che le informazioni coincidano, dal momento che ci stiamo riferendo a dati reali raccolti scientificamente e, come spesso mostrato nelle varie discussioni, accessibili a tutti.

Parlare di 2012, non significa solo discutere di profezie campate in aria. Significa parlare di argomentazioni scientifiche cercando di fare chiarezza su temi molto spesso ostici per i non addetti ai lavori, mantenendo sempre un approccio divulgativo e comprensibile. Per affrontare con questo spirito tutte le profezie sul 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

La teoria della Terra cava

11 Nov

In questo post vorrei tornare nuovamente a parlare di UFO, ma non raccontando di nuovi video, presunte osservazioni o sbarchi, ma raccontando un aspetto molto interessante, anche se poco affrontato.

Di ufo, in relazione al 2012, ne abbiamo parlato in diversi post:

Lens flare e avvistamenti UFO

Palla di fuoco nei cieli del Sud Italia

Misteriose sfere di luce

Quella che vorrei raccontarvi ora e’ una delle ipotesi piu’ strane riguardo alla provenienza degli alieni: la teoria della Terra cava. Secondo questa teoria, la nostra Terra avrebbe una serie di spazi vuoti al suo interno dove potrebbero vivere forme di vita intelligenti. I tanti avvistamenti UFO sarebbero proprio dovuti agli abitanti degli spazi interni che escono all’esterno attraverso tunnel sparsi in diverse zone.

Negli ultimi tempi, queste teorie sono state riprese in mano , proprio in vista del 2012, utilizzandole come spiegazione per il presunto aumento di avvistamenti UFO. Oltre a questo, secondo alcune fonti, la scoperta della Terra cava sarebbe molto recente e tenuta nascosta dai soliti potenti perche’ a conoscenza di misteriose civilta’ che vivrebbero sotto i nostri piedi.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa teoria, presentandola dal punto di vista scientifico.

L’ipotesi di Halley della terra cava con gusci concentrici

L’ipotesi di una terra vuota al suo interno e’ in realta’ molto antica. Gia’ Platone aveva ipotizzato questa teoria nel suo “mito della caverna”. Dal punto di vista scientifico, il primo a parlare di terra cava fu l’astronomo Halley, lo stesso a cui poi venne intitolata la famosa cometa. Secondo Hally, la Terra avrebbe al suo interno due gusci interni concentrici, seguiti poi da un nocciolo duro e molto denso. La crosta esterna che separa la superficie abitata da noi dal primo guscio sarebbe di soli 800 Km.

Nella teoria di Halley, ciascun guscio sarebbe abitabile e dotato di atmosfera. Inoltre, ciascuna zona sarebbe dotata di un proprio campo magnetico. La fuoriuscita di atmosfera dalla parte interna verso l’esterno, convogliata attraverso tunnel di passaggio ai poli, sarebbe poi la causa della formazione delle aurore.

Halley cerco’ per molto tempo di dimostrare la sua teoria, cercando appunto delle variazioni nel comportamento della bussola, indicatore delle interferenze del campo magnetico dei gusci interni. Inutile dire che queste variazioni non vennero mai registrate. Per quanto riguarda le aurore, oggi sappiamo bene che queste sono dovute all’interazione delle particelle prodotte dal sole con la molecole dell’atmosfera sopra i poli, dove le particelle vengono convogliate magneticamente.

Successivamente la teoria della Terra cava venne ripresa in mano da moltissimi scienziati e pensatori, anche se con piccole variazioni sull’abitabilita’, sullo spessore dei gusci o sui campi magnetici interni nulli o piu’ o meno intensi.

Nel XX secolo, la teoria venne ripresa anche dagli scrittori Reed e Gardner per spiegare la presenza ai poli di iceberg di acqua dolce e il ritrovamento di un mammut, sempre ai poli, perfettamente conservato. Secodo queste teorie, il mammut sarebbe stato molto recente non potendosi conservare per cosi’ lungo tempo, mentre gli iceberg di acqua dolce sarebbero formati dalle acque dei fiumi provenienti dalla zona interna della terra. Per completezza, oggi sappiamo bene che gli iceberg sono composti principalmente di acqua dolce perche’ formati dalla neve dei ghiacciai e che il ghiaccio riesce a conservare i corpi per moltissimo tempo rallentando la disgregazione.

Nonostante queste osservazioni, come anticipato, molte fonti hanno ripreso questi concetti mettendoli in relazione con gli avvistamenti ufo e con l’origine della razza umana. Secondo diversi articoli, i gusci interni sarebbero abitati da razze molto progredite e che escono da passaggi presenti ai poli per tenerci sotto osservazione. Secondo alcuni poi, la razza interna del nostro pianeta sarebbe proprio quella che ha generato gli esseri umani.

A parte le osservazioni esposte prima in risposta alle ipotesi storiche sulla Terra cava, e’ possibile smentire definitivamente queste teorie ricorrendo a moderne considerazioni scientifiche.

Prima di tutto, pensiamo alla gravita’. Immaginiamo per assurdo che ci sia una zona vuota all’interno del nostro pianeta. Quale forza di attrazione gravitazionale subirebbe un essere vivente all’interno del guscio? La risposta e’ semplice, zero! Questo risultato e’ noto come Teorema del guscio sferico e venne dimostrato per la prima volta da Newton. In questo caso, un corpo posto sulla superficie del guscio, dunque esterno, subisce una forza di attrazione come se la massa del guscio fosse tutta concentrata nel centro. Per un corpo posto invece all’interno del guscio, la forza sarebbe nulla. Questo perche’ i singoli contributi si annullano a vicenda. Solo per completezza, questo risultato vale non solo per la forza di gravita’ ma anche per altre forze e venne poi utilizzato anche nella formulazione del teorema di Gauss in fisica e in matematica.

Dunque l’essere vivente all’interno non subirebbe forza di gravita’ fluttuando liberamente? Non proprio. A causa della rotazione terrestre intorno al proprio asse, la forza centrifuga produrrebbe una sorta di spinta verso il basso, ma questa sarebbe pari a 1/300 della forza gravitazionale che siamo abituati a subire. Detto in altri termini, l’essere vivente peserebbe 300 volte di meno rispetto alla superficie, essendo solo debolmente legato al suo suolo interno.

L’ipotesi della Terra cava, sarebbe anche in conflitto con le attuali misure di massa della Terra. Le ipotesi sulla densita’ del nostro pianeta, sono valide per una Terra “piena” al suo interno. Ovviamente questo punto non puo’ essere usato per smentire la teoria cava perche’ le ipotesi di densita’ potrebbero essere sbagliate. In fondo nessuno e’ passato attraverso tutti gli strati della Terra per verificare l’ipotesi.

Esiste pero’ un altro punto da discutere e che smentisce definitivamente l’ipotesi della Terra cava. Ci rivolgiamo di nuovo alla forza di gravita’, ed in particolare proprio al peso, conseguenza di questa forza. Immaginiamo, sempre per assurdo, una Terra principalmente cava al suo interno. Questa non sarebbe affatto stabile, ma collasserebbe verso l’interno a causa del suo stesso peso. Risultato di questo sarebbe un’implosione con la formazione di un pianeta piu’ piccolo, ovviamente pieno e questa volta stabile gravitazionalmente.

Concludendo, anche in questo caso, si sono riprese in mano teorie vecchie, smentite da tempo e ancor di piu’ alla luce delle maggiori conoscenze maturate nel tempo.

Prima di farvi suggestionare o di credere a qualche teoria, cercate sempre di documentarvi indipendentemente. Ognuno di noi ha a disposizione un’immensa biblioteca virtuale rappresentata dalla rete internet., sfruttiamola al meglio.

Per affrontare scientificamente tutte le teorie formulate per il 2012, discutendo in realta’ argomenti sempre attuali e di interesse generale, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.