Tag Archives: razza

Chi e’ Eugene Goostman?

10 Giu

Oggi, moltissimi giornali hanno riportato una notizia molto interessante anche se, come spesso accade, alcuni giornalisti si sono limitati a fare copia/incolla o, peggio ancora, non documentandosi bene prima di scrivere, hanno arricchito i loro articoli di cosa alquanto fantasiose.

Visto che sicuramente avrete letto la notizia a cui mi riferisco, mi limito ad un breve riassunto: il 7 giugno, in occasione del 60esimo anniversario della morte di Alan Turing, un software e’ riuscito a superare il cosiddetto Test di Turing.

In cosa consiste questo test?

Immaginiamo di avere 3 persone: A, B e C. A e B, non necessariamente in ordine giusto, sono un uomo e una donna. C, che si trova in un’altra stanza, deve indovinare mediante una serie di domande dattiloscritte, chi e’ l’uomo e chi la donna. Su questa base, Turing sviluppo’ il suo test per verificare la bonta’ di un’intelligenza artificiale. Se uno dei due tra A e B e’ una macchina, cioe’ un software, C deve indovinare chi e’ l’umano e chi il programma informatico.

Cosa significa tutto questo?

Molto semplice, se il software riesce a farsi passare per un umano, cioe’ e’ in grado di ragionare come una persona in carne e ossa, allora siamo di fronte ad una vera e propria intelligenza artificiale in grado di cammufarsi tra gli umani.

Leggendo queste righe, sicuramente vi saranno venuti in mente moltissimi scenari, o film, di fantascienza in cui le macchine si confondono tra gli esseri umani e sono in grado di ragionare e provare emozioni. Lo scopo del test di Turing e’ proprio quello di verificare quanto una macchina sia in grado di ragionare, dunque elaborare pensieri complessi e non solo rispondere ad una serie di istruzioni gia’ scritte.

Del genio di Alan Turing abbiamo gia’ parlato in un articolo specifico:

Un perdono atteso 70 anni

In particolare, in questo articolo abbiamo parlato di Turing in relazione al suo lavoro durante la seconda guerra mondiale e il suo ruolo di primo piano nella decriptazione dei messaggi della macchina Enigma. Turing fu un vero e proprio genio dei suoi tempi e uno dei padri della moderna informatica. Come visto nell’articolo precedente pero’, la sua omosessualita’, contestualizzata al momento storico in cui visse, gli costo’ molto cara e questo “reato” lo spinse al suicidio esattamente il 7 Giugno 1954.

Proprio nell’ambito dei suoi studi sull’intelligenza artificiale, Turing formulo’ il test di cui abbiamo parlato, prendendo spunto dal “Discorso sul metodo” di Cartesio. Nel corso degli anni, diversi software hanno provato a superare il test sempre fallendo.

Come funziona il test?

Da quanto detto in precedenza, un giudice deve riconoscere, mediante un numero limitato di domande o comunque in un tempo prefissato, un programma informatico da una persona in carne e ossa. Ovviamente, non abbiamo un singolo giudice ma una vera e propria giuria. Nel regolamente ufficiale, ogni giudice ha a disposizione 5 minuti di domande e il test si ritiene superato se almeno il 30% dei giudici confonde il software per un umano.

Dunque? E’ stato superato o no questo test?

Dal regolamento riportato, il test e’ stato effettivamemte superato dal momento che, nella prova del 7 giugno di quest’anno, il 33% dei giudici, cioe’ un terzo della giuria, ha scambiato la macchina per un essere umano.

Che tipo di software e’ stato utilizzato?

Come sicuramente avrete letto, il software si chiama Eugene Goostman, che poi e’ il nome completo di un ragazzo ucraino di 13 anni, che e’ il personaggio simulato dal programma. Questo portentoso software e’ stato sviluppato da tre programmatori e’ gia’ nel 2006 era andato molto vicino a superare il test con il 29% dei giudici ingannati.

computer supera il test di Turing

Per chi avesse dubbi sulla regolarita’ della prova, il test e’ stato condotto adirittura alla Royal Society di Londra nel corso, appunto, delle celebrazioni per i 60 anni della morte di Turing.

Cosa dire su questo risultato?

Sicuramente si tratta di un passo molto importante per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ma cerchiamo di non scadere anche nei nel sensazinalismo. Per prima cosa, il software, come richiesto dal test, ha superato la soglia del 30%, ma siamo ben lontani dall’aver ingannato tutti i giudici. Alcuni scettici puntano il dito sul fatto che il personaggio simulato fosse un ragazzino di soli 13 anni e non madrelingua inglese. Questo particolare potrebbe aver tratto in inganno alcuni giudici che potrebbero aver pensato ad informazioni non note per la giovane eta’ o a problemi di comprensione dovuti alla diversita’ linguistica.

A parte questo, il test e’ stato comunque superato. Sicuramente, la pubblicita’, assolutamente giusta dal mio punto di vista visto il risultato storico, contribuira’ a far crescere gli investimenti nella ricerca per l’intelligenza artificiale che, test a parte, potrebbe trovare applicazione in moltissimi settori. Per darvi un’idea, la stessa Google ha da poco investito ingenti capitali in questo settore, circa 400 milioni di dollari, per acquisire societa’ piu’ piccole ed incentivare lo sviluppo di software sempre piu’ pensanti. Per chi volesse provare un sistema di questo tipo, anche se molto meno raffinato di Eugene Goostman, ci sono due possibilita’: i sistemi di assistenza vocale dei moderni cellulari (Siri per fare un esempio) o programmi online apprendenti:

Tobby chat bot

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Pubblicità

Il canto delle sirene

1 Lug

Nella sezione:

Hai domande o dubbi

un nostro caro lettore, ha richiesto un argomento molto interessante. Solo qualche giorno fa, e’ andato in onda su Discovery Channel un documentario molto interessante dal titolo “Sirene: il mistero svelato”. Nella trasmissione veniva discussa la possibilita’ dell’esistenza delle sirene a seguito di diverse analisi scientifiche fatte nel corso degli anni.

Pensando alle sirene, abbiamo nella mente il ricordo di tanti raconti fantascientifici, epici o anche di cartoni animati. Proprio per questo motivo, pensiamo principalmente alle sirene come bellissime donne dall’aspetto umano, ma con la coda di pesce. In realta’, il documentario poneva l’attenzione sulla possibilita’ dell’esistenza di una specie acquatica umanoide, che vivrebbe sul fondo degli oceani.

Da dove nasce questa ipotesi?

L’idea di una razza di origine umana con sembianze di pesce, e’ in realta’ una teoria scientifica evoluzionistica di cui si e’ discusso molto diversi anni fa. Il primo a proporre questa teoria fu il biologo Hardy nel 1930. Come sappiamo, esistono diverse critiche alla teoria evoluzionistica classica, dal momento che mancano diversi anelli di congiunzione nella storia umana. L’idea di una scimmia che ad un certo punto si e’ evoluta per scendere dagli alberi, acquistare la posizione eretta e svilupparsi fino ad arrivare all’uomo moderno, presenta dei punti critici, da sempre al vaglio e allo studio degli esperti.

Proprio in questo contesto, si e’ discusso la possibilita’ che nel corso dei secoli ci sia stato un momento di separazione nell’evoluzione della specie umana, portando due strade diverse. Secondo questa teoria, una parte dei nostri antenati si sarebbero spinti vicino agli specchi d’acqua per la ricerca del cibo. Qui, cercando di rimanere sempre piu’ tempo sott’acqua, si sarebbe arrivati ad una seconda razza umana a meta’ con i pesci. Questa specie si sarebbe poi evoluta indipendentemente, andando ad abitare il fondo degli oceani e sviluppando una razza umanoide di tipo acquatico. Come detto, anche se sembrano racconti di fantascienza, stiamo presentando teorie reali proposte da studiosi seri.

In alternativa a questo scenario, ci sarebbe anche quello secondo il quale la separazione non sarebbe nata dalla terra verso il mare, ma viceversa. Questa e’ la teoria della “scimmia d’acqua”, secondo la quale l’uomo avrebbe vissuto negli oceani fino a quando una parte di umanoidi sarebbe uscita per cercare cibo, rimanendo sempre piu’ tempo in superificie, fino a svilupparsi in maniera autonoma. Quali sarebbero le prove a sostegno di questa ipotesi? In primis, la capacita’ degli esseri umani di trattenere il fiato per lungo tempo, molto piu’ di ogni altro mammifero terrestre. Inoltre, i depositi di adipe in parti specifiche del corpo, sarebbero un retaggio dell’isolamento necessario per nuotare nelle acque piu’ fredde. Sempre in questa chiave, la quasi scomparsa di peluria, sarebbe stata necessaria per limitare l’attrito durante il nuoto.

Come vedete, si tratta di teorie molto affascinanti, ma alle quali mancano importanti prove scientifiche. Quella della scimmia d’acqua e’ la teoria che poi ha portato alla discussione circa l’esistenza delle sirene, di cui parla proprio il documentario da cui siamo partiti.

A proposito del documentario, in realta’ si tratta di un documento americano in cui, in diverse parti, viene fatto ricorso alla computer grafica ma anche a fatti palesemente falsi. Fate attenzione, non voglio assolutamente denigrare quanto raccontato, ma, cosi’ come e’ avvenuto circa un anno fa quando e’ stato messo in onda per la prima volta in America, ci si e’ “dimenticati” di dire che in realta’ non si tratta completamente di documentazione scientifica. Gli autori del video, hanno realizzato questa opera semplicmente per risvegliare l’interesse sugli oceani e per far riflettere su quante specie ci possono essere ancora sconosciute nei fondali. Purtroppo, queste ricerche sono state poi mescolate al profano, creando una specie di film fantascientifico.

Per farvi un esempio, i documenti mostrati sullo spiaggiamento delle sirene, sono in realta’ dei falsi conclamati gia’ da tempo. Analogamente, diversi anni fa si era discusso del ritrovamento del corpo che vi voglio mostrare:

Il presunto cadavere di sirena

Il presunto cadavere di sirena

Anche in questo caso, si era tornati a parlare di sirene e della teoria della scimmia d’acqua. In realta’, come dimostrato gia’ da diverso tempo, si tratta solo di una trovata pubblicitaria. Il corpo e’ infatti stato creato da un appassionato di specie acquatiche che in realta’ preparara questi corpi per venderli online. La montatura del ritrovamento serve solo a pubblicizzare le sue opere.

Dal mio punto di vista, presentare in modo sbagliato il documentario, rischia solo di far apparire ridicole le ricerche condotte nel corso degli anni. A tal proposito, c’e’, ad esempio, il discorso sul segnale Bloop che molti ignorano. Nel 1997, mentre erano in corso degli studi sui segnali sonar da parte del NOAA, fu ascoltato un segnale che, ancora oggi, rimane di origine sconosciuta.

Andiamo con ordine.

Come evidenziato, i sonar possono provocare gravi danni agli animali acquatici dotati di un udito molto sensibile, tra questi, ad esempio, balene e delfini. Se questi animali si trovano molto vicini alal sorgente dell’emissione, possono scappare impauriti senza una direzione privilegiata. In tal senso, si possono avere fughe in direzione della costa che possono portare gli animali ad arenarsi. Esistono molti studi secondo i quali proprio l’utilizzo dei sonar sarebbe la causa degli spiaggiamenti che avvengono nel mondo e di cui abbiamo parlato qui:

Moria di delfini nel Tirreno

Altra moria, questa volta di Mante

Facendo questi studi, e’ possibile anche ascoltare il suono emesso da diverse specie marine con microfoni molto sensibili. Come anticipato, nel 1997, il NOAA ascolto’ anche un segnale di frequenza ultrabassa, di cui ancora oggi si ignora l’origine. Questo e’ appunto il segnale ribattezzato poi Bloop. Secondo alcuni ricercatori si sarebbe trattato di un segnale emesso da una specie sconosciuta. Questa teoria non e’ mai stata accettata perche’, secondo altri ricercatori, l’animale che avrebbe generato il suono sarebbe stato piu’ grande della balena azzurra, la piu’ grande specie conosciuta nei nostri mari. Ipotesi diverse vorrebbero il suono generato dalla caduta di ghiaccio ai poli dal momento che i microfoni utilizzati potevano captare sorgenti fino a 5000 Km di distanza. Questa e’ la reale storia dal punto di vista scientifico e, come visto, ancora oggi si ignora l’origine del suono, che ricorda molto il segnale WOW! di cui abbiamo discusso qui:

Il segnale WOW!

Ora, anche nel documentario, il tutto viene condito con ipotesi complottiste che rendono ridicola questa affascinante, e ancora non compresa, storia. Ad esempio, si parla di tecnici del NOAA che avrebbero sequestrato tutta la documentazione dei ricercatori che erano in possesso anche di un corpo di sirena. Come potete immaginare, secondo queste ipotesi, il suono sarebbe stato prodotto proprio dalle sirene, ma, come al solito, il governo avrebbe fatto sparire le prove perche’ e’ in possesso di una sirena viva, ecc. ecc. Insomma, la solita storia che conosciamo tutti.

Come detto, mescolare ipotesi scientifche con complottismo gratuito, rende solo ridicole queste ricerche che, come nel caso del segnale Bloop, presentano ancora dei lati non capiti. Senza ombra di dubbio, ci possono essere ancora tantissime specie sconosciute nei nostri oceani. Se solo pensiamo alla vastita’ dell’ambiente e alle diverse condizioni che si possono trovare spostandosi da zona a zona o anche alle diverse profondita’, sarebbe assurdo pensare di aver capito tutto e di aver individuato ogni possibile specie animale. Da qui a parlare di sirene, il salto e’ un po’ troppo grande.

Negli ultmi anni, il discorso sirene si e’ ripetuto con forza, proprio grazie alla messa in onda del documentario da cui siamo partiti. Solo per farvi capire la portata della cosa, circa un anno fa, dopo la messa in onda negli Stati Uniti, proprio il NOAA e’ stato costretto a mettere un comunicato ufficiale sulle proprie pagine internet per smentire l’ipotesi dell’esistenza delle sirene. Come potete immaginre, dopo la visione delle immagini, molte persone hanno chiamato i centrali del centro per sapere se veramente la teoria fosse vera e se l’agenzia avesse nelle proprie mani un corpo di sirena. Ora, la stessa cosa sta avvenendo in Italia dove molte persone si stanno interrogando sulla realta’ o meno delle informazioni contenute nel documentario.

Prima di concludere, tornando al discorso delle scimmie acquatiche, negli ultimi tempi, proprio a causa del ritrovato interesse su questi argomenti, sono tornate alla ribalta le “scimmie di mare”. I piu’ grandi sicuramente ricordano la martellante pubblicita’ degli anni ’70 in cui venivano proposte delle bustine contenenti acqua e uova di questi animali:

Scimmie di mare. Pubblicita' anni '70

Scimmie di mare. Pubblicita’ anni ’70

Come promesso, mettendo in acqua questa sostanza, si potevano allevare dei simpatici animali dalla forma umana e che potevano essere ammaestrati per fargli compiere le azioni che si volevano. Anche in Italia, furono vendute migliaia di queste bustine. Cosa contenevano in realta’? Oltre a normale acqua, in soluzione c’erano uova di Artemia Salina, un piccolo crostaceo le cui uova sono in grado di rimanere in stato di quiescenza per diverso tempo fino a quando non trovano le condizioni ideali per schiudersi. Infatti, mettendo le uova in acqua tra 25 e 30 gradi, nel giro di qualche giorno si potevano avere questi piccoli crostacei grandi piu’ o meno mezzo centimetro. Il discorso ammaestramento nasce perche’ se si mettono i crostacei al buio e si punta una torcia sull’acquario, questi seguono il fascio luminoso. Non si tratta di magia, ma del comportamento solito di questi animali. Negli ultimi mesi, piu’ di qualcuno ha riprovato a mettere in vendita queste famose bustine provenienti dalla Cina. Oggi, pero’, il commercio di uova di animali e’ vietato per cui tutte le bustine sono state sequestrate e tolte dal mercato.

Concludendo, il documentario andato in onda sulle sirene offre importanti spunti di riflessione, ma molte informazioni sono in realta’ frutto di elaborazioni. Originariamente, queste forzature erano state fatte solo per attirare maggiormente l’attenzione sui misteri degli abissi. Purtroppo, come spesso avviene, queste informazioni sono state poi utilizzate per far credere che ci siano le prove sull’esistenza delle sirene. Il discorso evoluzionistico sulle sirene, intese come scimme d’acqua, e’ in realta’ reale e frutto di ipotesi scientifiche di cui molto si e’ discusso negli anni passati. Purtroppo, cosi’ come per le scimmie di mare vendute negli anni ’70, ci sono sempre troppe persone pronte a speculare su questi argomenti piuttosto che presentarli cosi’ come sono, con il loro carico gia’ presente di mistero e di aspetti ancora da capire.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Il Vaticano a caccia di Nibiru

16 Gen

In questo post, vorrei tornare a parlare di Nibiru, ma in modo diverso rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Del decimo pianeta, abbiamo parlato in tantissime occasioni, discutendo la natura dell’eventuale corpo, la sua posizione, gli effetti che apporterebbe nel Sistema Solare, ma soprattutto discutendo la sua esistenza prima ancora di verificare la possibilita’ di una collisione con la Terra. Vi segnalo alcuni post riassuntivi in cui ne abbiamo parlato:

Nibiru, il pianeta degli innamorati

Nibiru e’ vicino, la prova delle orbite

Nibiru e la deviazione delle Pioneer

Nibiru: la prova del trattore gravitazionale

Asteroide Nibiru: considerazioni scientifiche

Storia astronomica di Nibiru

La NASA torna a parlare di Nibiru

2012, la NASA non smentisce?

Fino a questo punto, il tema principale del complottismo dilagante in rete era ovviamente quello riguardante la scienza collusa con qualche governo (il preferito e’ sempre quello degli USA) o qualche spietata agenzia federale (in questo caso la moda costante e’ quella della CIA).

Vaticano

Ora, esiste anche un’altra teoria complottista, di cui non avevamo ancora parlato, che prende il nome di “Secretum Omega” e che vederebbe in questo caso scendere in campo addirittura il Vaticano.

Voi direte, cosa c’entra il Vaticano con il pianeta X?

Vi racconto la storia.

Nel 1990 il Vaticano avrebbe finanziato un programma di esplorazione spaziale basato su tecnologia NASA e indicato col nome di progetto SILOE. Lo studio prevedeva il lancio di una sonda spaziale inviata appositamente per la ricerca di Nibiru.

La sonda sarebbe stata realizzata in gran segreto all’interno dell’area 51 ed inviata sfruttando proprio un vettore degli Stati Uniti.

Nel 1995 SILOE avrebbe effettivamente scoperto il decimo pianeta e avrebbe inviato un filmato di 2 minuti in cui viene ripreso il pianeta X oltre l’orbita di Plutone.

Come facciamo a sapere queste cose?

Il progetto di ricerca sarebbe stato gestito in Vaticano dai Gesuiti. Un membro proprio dei Gesuiti avrebbe contatto nel 2000 un ricercatore indipendente, di nome Cristoforo Barbato, per consegnargli il filmato.

Esistono anche ulteriori prove di queste affermazioni.

Successivamente, avendo individuato Nibiru in rotta di collisione con la Terra, il Vaticano avrebbe costruito un apposito osservatorio in Arizona, operante nella banda dell’infrarosso, proprio per monitorare il pianeta. L’osservatorio sarebbe gestito direttamente dai Gesuiti e prende il nome di “Lucifer”.

Capite bene come questo nome si addica veramente poco ad un telescopio costruito e gestito direttamente dal Vaticano!

Perche’ il Vaticano avrebbe speso miliardi di euro per inviare una sonda nello spazio e per costruire il telescopio? Che importanza avrebbe Nibiru in questo caso?

La risposta e’ semplice, Nibiru sarebbe abitato e precisamente i suoi occupanti sarebbero una razza superiore, forse i creatori stessi del nostro Universo.

A questo punto, ci sono due alternative: o state pensando ad un film di fantascienza oppure pensate che prima o poi doveva saltare fuori il Vaticano in tutta questa storia.

Torniamo ad essere seri e cerchiamo di valutare queste informazioni. C’e’ molta carne al fuoco, per cui analizziamo passo passo la teoria che trovate in rete.

Nel 1990 il Vaticano avrebbe lanciato la sonda e nel 1995 questa avrebbe individuato Nibiru oltre Plutone e realizzato il famoso filmato.

Allora, voi oggi partite dalla Terra per cercare Nibiru, senza sapere dove si trova. Da che parte andate? Ovviamente non lo sapete, una direzione vale l’altra non sapendo dove cercare. Il Vaticano invece ha avuto fortuna, ha lanciato una sonda in una direzione ed ha trovato Nibiru. Supponiamo per assurdo che questo sia possibile. SILOE e’ partita, o meglio sarebbe partita, nel 1990 e nel 1995 sarebbe arrivata oltre l’orbita di Plutone. Facciamo una considerazione. La Voyager-2 ha impiegato 12 anni per arrivare dalle parti di Nettuno. Essendo stata lanciata nel 1989 ed avendo SILOE, come dichiarato, tecnologia NASA, e’ lecito pensare che le sonde siano simili tra loro, poiche’ inviate a distanza di un anno. Perche’ per la Voyager 12 anni mentre per SILOE solo 5? La teoria complottista ha una risposta anche per questo. SILOE non sarebbe dotata di motori tradizionali, ma di un motore ad impulsi elettromagnetici.

Primo, cosa sarebbe un motore ad impulsi elettromagnetici? E’ sempre la solita storia, si riempiono pagine di paroloni senza senso al solo scopo di accendere la curiosita’ delle persone e per cercare di convincere la platea. Forse i nostri cari amici complottisti che sostengono questa teoria non sanno che le sonde non hanno propulsione nei viaggi spaziali. E allora come si muovono? Semplicemente sfruttando la spinta gravitazionale dei pianeti che attraversano. Questo e’ il cosiddetto “effetto fionda” di cui spesso si sente parlare.

Stiamo gia’ capendo che la teoria non sta in piedi, ma andiamo avanti per capire meglio.

Sul fatto che la sonda sia stata realizzata nell’area 51, non poteva che essere cosi’, nella migliore tradizione complottista. Dell’area 51 abbiamo parlato in un recente post, parlando proprio dei progetti segreti sviluppati in questa base militare. Solo per darvi un’idea, gli anni indicati erano quelli piu’ fervidi per i complottismi sull’area 51 dal momento che la segretezza era massima. Il perche’? Perche’ proprio in quegli anni, gli USA stavano realizzando i prototipi dello stealth. Trovate il post sull’area 51 qui:

Area 51: verita’ e fantasie

Andiamo ancora avanti. Un gesuita avrebbe consegnato il famoso video ad un ricercatore indipendente di nome Cristoforo Barbato. Chi e’ Barbato? E’ un giornalista che in quegli anni scriveva racconti inventati in puro stile complottista/catastrofista per una rivista di nome “Stargate” che tra l’altro venne chiusa solo un anno dopo la presunta storia, nel 2001.

Diciamo che i conti, i nostri pero’, cominciano a tornare.

Successivamente poi il Vaticano avrebbe costruito questo famoso telescopio Lucifer. Anche in questo caso, la notizia e’ una leggenda. Uso questa definizione, perche’ parte da fatti reali, per poi finire nella bufala.

Il Vaticano, forse non tutti ne sono a conoscenza, ha un organismo di studio scientifico che comprende diversi osservatori in giro per il mondo. Questo organo venne formato nel 1578 per volere di papa Gregorio XIII, che fece erigere la torre gregoriana per l’osservazione del cielo. Trovate tutte le informazioni sul sito internet:

Vatican Observatory

Bene, cosa possiamo dire su Lucifer? L’osservatorio Vaticano e’ membro del consorzio di ricerca del Monte Graham, che si trova veramente in Arizona. In questo consorzio confluiscono diversi istituti di ricerca di diverse nazioni. Come detto, il Vaticano e’ membro del consorzio, ma non e’ certo l’unico proprietario di questo.

Sul Monte Graham, una collaborazione che comprende Italia, Germania e Stati Uniti ha realizzato il telescopio LBT, cioe’ “Large Binocular Telescope”. Quando diciamo Italia, intendiamo Italia con l’Istituto di Astrofisica, non il Vaticano.

Bene, LBT include lo spettrometro Lucifer. Se volete, include anche un sistema operante nel visibile chiamato Nirvana, ma lasciamo stare. Perche’ si chiama Lucifer? Semplice, il nome Lucifero significa appunto “portatore di luce” ed e’ stato scelto perche’ lo spettrometro lavora nella banda IR non visibile ai nostri occhi.

Trovate tutte le informazioni su LBT e sui suoi componenti nella pagina di wikipedia dedicata al progetto:

Wikipedia LBT

Ripeto, come potete verificare nel riquadro a destra, che la collaborazione che ha realizzato il telescopio non include assolutamente il Vaticano.

Il gran polverone mediatico scatenato dal sospetto che il Vaticano avesse chiamato un suo telescopio Lucifer, ha portato il direttore del Vatican Observatory a pubblicare una pagina di smentita ufficiale a queste voci, e che trovate a questo indirizzo:

Vatican Observatory, smentita Lucifer

Dunque? La sonda SILOE e’ una bufala. Le presunte informazioni che girano in rete, includono delle assurdita’ dal punto di vista scientifico molto significative. L’origine del complotto porta direttamente a giornalisti di pseudo-riviste complottiste, e non ha nessuna prova a sostegno.

Anche per quanto riguarda la storia di Lucifer, abbiamo visto a cosa serve questo sistema, perche’ prende questo nome, ma soprattutto abbiamo visto come il Vaticano sia completamente estraneo a questa faccenda.

Concludendo, siamo di fronte alla solita ipotesi complottista senza nessun riscontro reale. Come abbiamo visto, tantissimi elementi classici a cui siamo abituati sono stati sapientemente mescolati per creare questa storia. Purtroppo, o per fortuna, basta un minimo di considerazione sulle informazioni che troviamo per smentire tutta la storia e far crollare il castello di carte.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Curiosita’ sul 21/12

30 Nov

Dopo aver affrontato catastrofi planetarie, asteroidi, terremoti e trombe d’aria, in questo post vorrei farvi vedere alcune curiosita’, apparentemente leggere, sul 21 Dicembre.

Dico apparentemente leggere perche’ in realta’ si tratta al solito di una speculazione sull’interesse collettivo in questa data e sul significato catastrofico che ha assunto a livello mondiale.

Di speculazione ne abbiamo parlato a iosa. Questa volta pero’ non vogliamo parlare di bunker sotterranei costosissimi ne’ tantomeno di corsi di sopravvivenza pagati a caro prezzo, parliamo di curiosita’, per fortuna poco costose, nel puro stile:

Homo homini lupus

 

SCOMMESSE SUL 21/12

Forse vi sembrera’ incredibile, ma i bookmaker d’oltremanica non potevano cerco perdere l’occasione di piazzare quote sul 21 Dicembre. Ovviamente non parliamo solo di “finira’ o non finira’ il mondo”, ma di scommesse articolate. I siti di scommesse sono ricchi di ipotesi, ognuna con quote diverse.

Su un famoso sito di scommesse inglese, troviamo prima di tutto la scommessa su “non accadra’ nulla”. Non pensata a soldi facili, in questo caso la scommessa e’ data a 1.00, cioe’ riprendete solo i soldi che puntate.

Diverso e’ il discorso per i sostenitori delle catastrofi. Se puntiamo su un’isteria di massa causata da un forte flare solare, la puntata e’ data a 2.00, puntate una cifra e, se accade, prendete il doppio dei soldi.

Parlando di Sole, siamo ancora su fenomeni non proprio probabili, ma comunque non assurdi per un giorno qualsiasi.

Continuando la nostra ricerca, arriviamo alle scommesse piu’ potenzialmente fruttuose.

Se pensate che il 21 Dicembre la Terra possa essere colpita da un asteroide, la quota arriva a 500.

Se proprio vogliamo essere catastrofisti fino in fondo e crediamo possibile che il 21 Dicembre possa esserci un incontro ufficiale con una razza aliena intelligente, allora in questo caso la quota sale a 1000. Puntate 1 euro e, se avviene, prendete un mille euro tondi tondi.

Siamo abituati al poter scommettere su qualsiasi cosa, dunque queste quote non ci sorprendono affatto. Certo, se dovesse arrivare un asteroide ad impattare la Terra, oltre a sperare di sopravvivere, dovreste anche preoccuparvi che resti aperto il sito di scommesse per ritirare la vostra vincita.

 

BOLLICINE PER NATALE

Secondo tradizione, sulle nostre tavole di Natale non manchera’ certo una bottiglia di spumante per festeggiare in famiglia. Vista la particolarita’ dell’anno che stiamo vivendo, arrivati alla vigilia, non dovremmo festeggiare solo il Natale, ma dovremmo anche brindare per essere sopravvissuti al 21 Dicembre.

Proprio per questo scopo, una cantina milanese propone per quest’anno uno spumante dal nome 21.12.2012. Sull’etichetta viene riportata la frase: “Le bollicine che sono la fine del mondo”.

Il 21.12.2012 lo trovate anche in due versioni, una etichetta argento e una, piu’ pregiata, etichetta oro.

Il prezzo non e’ troppo elevato, in valore ovviamente non avendo provato questo spumante. Con 15 euro vi portate a casa una bottiglia di etichetta argento, mentre ce ne vogliono 20 per un’etichetta oro.

Guardando pero’ l’etichetta della bottiglia, vi accorgete di un particolare:

Etichetta dello spumante 21.12.2012

Mistero? Cosa c’entra la trasmissione TV?

La produzione delle bottiglie e’ stata fatta da questa cantina milanese, in collaborazione con una societa’ privata produttrice anche del programma televisivo.

Capite bene come mantenere alto il livello di guardia per il 21 Dicembre, sia sempre un buon affare.

Queste viste sono solo speculazioni minori, se vogliamo quasi innocenti, sul 21 Dicembre 2012. Questa fine del calendario Maya, sta creando un giro di affari per presunti catastrofisti attenti solo al proprio tornaconto personale al di fuori dell’immaginabile. Per analizzare scientificamente tutte le profezie attese, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Messaggio alieno nelle aurore?

24 Nov

Dopo la piccola parentesi scientifica del post precedente, torniamo ad occuparci di 2012 ed, in particolare, torniamo a parlare di alieni.

Anche se ad alcuni puo’ sembrare strano, la scienza ufficiale piu’ volte si e’ occupata di alieni. In particolare, in termini scientifici, la scienza puo’ aiutare a studiare quali sono le probabilita’ che forme di vita extraterrestri intelligenti possano prima di tutto esistere e successivamente entrare in contatto diretto con noi. Su questi argomenti, come visto nel libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, e’ molto interessante parlare di equazione di Drake e paradosso di Fermi, appunto per ragionare sull’effettiva probabilita’ di un incontro ravvicinato.

Tornando invece sul tema 2012, in diversi articoli abbiamo parlato delle connessioni tra il 21 Dicembre e gli alieni:

Arrivano gli alieni, parola del tg3

Einsenhower e i grigi

Come orami sapete bene, diverse fonti citano coinvolgimenti alieni in molte delle profezie e negli avvenimenti pensati per questa prossima fine del mondo.

Negli ultimi giorni, ha catturato la mia attenzione una nuova notizia che vedrebbe un chiaro messaggio alieno in una foto scattata all’aurora boreale. La foto in questione e’ stata scattata dal fotografo professionista Iurie Belegurschi sull’isola di Reykjanes in Islanda.

Prima di tutto, vi riporto la foto in questione:

La foto dell’aurora scattata da Iurie Belegurschi con il volto alieno

Come potete vedere, le forme tracciate dall’aurora sembrano disegnare un volto. Stando alle molte fonti web che commentano l’immagine, si tratterebbe di un volto alieno, ed in particolare di un grigio. Di questa presunta razza aliena ne abbiamo gia’ parlato nell’articolo sull’incontro di Einsenhower proprio con i grigi.

La connessione con il 2012 e’ presto architettata. La razza umana sarebbe stata creata appunto dagli alieni e questi sarebbero pronti a manifestarsi proprio il 21 Dicembre. Il volto nell’aurora sarebbe solo un messaggio inviato per avvertirci del prossimo incontro dal vivo.

Premettiamo che la foto riportata in questo articolo e’ reale e non modificata. Vi dico questo perche’ su molti siti internet trovate diverse versioni di questa foto, alterate con programmi di grafica. Questo processo viene fatto solo per marcare piu’ nettamente i contorni del volto o per farlo apparire molto piu’ evidente di quello che e’.

Fatta la premessa, non credo ci sia assolutamente niente da discutere riguardo alla foto. Mi spiego meglio, le forme ondulate dell’aurora, dovute all’interazione delle particelle emesse dal sole con la nostra atmosfera, possono formare disegni che, ai nostri occhi, possono ricordare forme note o familiari.

Di questi argomenti ne abbiamo gia’ parlato in questo post:

Quello che i nostri occhi vedono

Siamo noi che necessariamente associamo un disegno a qualcosa che conosciamo bene e che riusciamo a riconoscere. Molto spesso leggete notizie riguardanti apparizioni di Santi e Madonne nei fondi del caffe’, sui tronchi degli alberi:

La Madonna appare sugli alberi?

nella farina, sulle rocce, ecc. Questo perche’ siamo noi a volerci vedere, o a riconoscerci, qualcosa che a nostri occhi e’ familiare.

Sicuramente almeno una volta nella vostra vita vi sarete soffermati ad osservare le nuvole e a riconoscere nitidamente nella loro forma oggetti di uso comune o volti umani.

La natura e’ piena di forme in movimento che per qualche istante possono apparire altro. Di sicuro, le piu’ famose, se non fosse altro per la loro durata e visibilita’ a tutti, sono le forme che possiamo riconoscere in alcune rocce. Cercando su web, trovate centinaia di esempi di questo tipo. Solo per darvi un’idea, questa e’ una foto scattata a Positano in Italia dove nella roccia potete riconoscere nitidamente quello che potrebbe apparire un faraone egizio:

Foto di un costone di roccia a Positano

In quest’altra foto invece, scattata sull’isola russa di Sakhalin, non avete nessuna difficolta’ a riconoscere un piccolo elefante:

Foto scattata nell’isola russa di Sakhalin

Dunque, cosa rappresentano queste foto? Ci stanno avvertendo del ritorno dei faraoni o di un’invasione di elefanti? Assolutamente niente di tutto questo, sono solo i nostri occhi che riconoscono queste forme e noi non possiamo fare altro che ammirarle.

Non fatevi convincere di qualche teoria semplicemente vedendo quello che altri vi dicono di vedere. Cerchiamo sempre di analizzare autonomamente qualsiasi teoria confrontando diverse fonti e ragionando con la nostra testa. Per studiare tutte le profezie sul 2012 e per capire come la scienza ufficiale si approcci al discorso UFO, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

 

La teoria della Terra cava

11 Nov

In questo post vorrei tornare nuovamente a parlare di UFO, ma non raccontando di nuovi video, presunte osservazioni o sbarchi, ma raccontando un aspetto molto interessante, anche se poco affrontato.

Di ufo, in relazione al 2012, ne abbiamo parlato in diversi post:

Lens flare e avvistamenti UFO

Palla di fuoco nei cieli del Sud Italia

Misteriose sfere di luce

Quella che vorrei raccontarvi ora e’ una delle ipotesi piu’ strane riguardo alla provenienza degli alieni: la teoria della Terra cava. Secondo questa teoria, la nostra Terra avrebbe una serie di spazi vuoti al suo interno dove potrebbero vivere forme di vita intelligenti. I tanti avvistamenti UFO sarebbero proprio dovuti agli abitanti degli spazi interni che escono all’esterno attraverso tunnel sparsi in diverse zone.

Negli ultimi tempi, queste teorie sono state riprese in mano , proprio in vista del 2012, utilizzandole come spiegazione per il presunto aumento di avvistamenti UFO. Oltre a questo, secondo alcune fonti, la scoperta della Terra cava sarebbe molto recente e tenuta nascosta dai soliti potenti perche’ a conoscenza di misteriose civilta’ che vivrebbero sotto i nostri piedi.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa teoria, presentandola dal punto di vista scientifico.

L’ipotesi di Halley della terra cava con gusci concentrici

L’ipotesi di una terra vuota al suo interno e’ in realta’ molto antica. Gia’ Platone aveva ipotizzato questa teoria nel suo “mito della caverna”. Dal punto di vista scientifico, il primo a parlare di terra cava fu l’astronomo Halley, lo stesso a cui poi venne intitolata la famosa cometa. Secondo Hally, la Terra avrebbe al suo interno due gusci interni concentrici, seguiti poi da un nocciolo duro e molto denso. La crosta esterna che separa la superficie abitata da noi dal primo guscio sarebbe di soli 800 Km.

Nella teoria di Halley, ciascun guscio sarebbe abitabile e dotato di atmosfera. Inoltre, ciascuna zona sarebbe dotata di un proprio campo magnetico. La fuoriuscita di atmosfera dalla parte interna verso l’esterno, convogliata attraverso tunnel di passaggio ai poli, sarebbe poi la causa della formazione delle aurore.

Halley cerco’ per molto tempo di dimostrare la sua teoria, cercando appunto delle variazioni nel comportamento della bussola, indicatore delle interferenze del campo magnetico dei gusci interni. Inutile dire che queste variazioni non vennero mai registrate. Per quanto riguarda le aurore, oggi sappiamo bene che queste sono dovute all’interazione delle particelle prodotte dal sole con la molecole dell’atmosfera sopra i poli, dove le particelle vengono convogliate magneticamente.

Successivamente la teoria della Terra cava venne ripresa in mano da moltissimi scienziati e pensatori, anche se con piccole variazioni sull’abitabilita’, sullo spessore dei gusci o sui campi magnetici interni nulli o piu’ o meno intensi.

Nel XX secolo, la teoria venne ripresa anche dagli scrittori Reed e Gardner per spiegare la presenza ai poli di iceberg di acqua dolce e il ritrovamento di un mammut, sempre ai poli, perfettamente conservato. Secodo queste teorie, il mammut sarebbe stato molto recente non potendosi conservare per cosi’ lungo tempo, mentre gli iceberg di acqua dolce sarebbero formati dalle acque dei fiumi provenienti dalla zona interna della terra. Per completezza, oggi sappiamo bene che gli iceberg sono composti principalmente di acqua dolce perche’ formati dalla neve dei ghiacciai e che il ghiaccio riesce a conservare i corpi per moltissimo tempo rallentando la disgregazione.

Nonostante queste osservazioni, come anticipato, molte fonti hanno ripreso questi concetti mettendoli in relazione con gli avvistamenti ufo e con l’origine della razza umana. Secondo diversi articoli, i gusci interni sarebbero abitati da razze molto progredite e che escono da passaggi presenti ai poli per tenerci sotto osservazione. Secondo alcuni poi, la razza interna del nostro pianeta sarebbe proprio quella che ha generato gli esseri umani.

A parte le osservazioni esposte prima in risposta alle ipotesi storiche sulla Terra cava, e’ possibile smentire definitivamente queste teorie ricorrendo a moderne considerazioni scientifiche.

Prima di tutto, pensiamo alla gravita’. Immaginiamo per assurdo che ci sia una zona vuota all’interno del nostro pianeta. Quale forza di attrazione gravitazionale subirebbe un essere vivente all’interno del guscio? La risposta e’ semplice, zero! Questo risultato e’ noto come Teorema del guscio sferico e venne dimostrato per la prima volta da Newton. In questo caso, un corpo posto sulla superficie del guscio, dunque esterno, subisce una forza di attrazione come se la massa del guscio fosse tutta concentrata nel centro. Per un corpo posto invece all’interno del guscio, la forza sarebbe nulla. Questo perche’ i singoli contributi si annullano a vicenda. Solo per completezza, questo risultato vale non solo per la forza di gravita’ ma anche per altre forze e venne poi utilizzato anche nella formulazione del teorema di Gauss in fisica e in matematica.

Dunque l’essere vivente all’interno non subirebbe forza di gravita’ fluttuando liberamente? Non proprio. A causa della rotazione terrestre intorno al proprio asse, la forza centrifuga produrrebbe una sorta di spinta verso il basso, ma questa sarebbe pari a 1/300 della forza gravitazionale che siamo abituati a subire. Detto in altri termini, l’essere vivente peserebbe 300 volte di meno rispetto alla superficie, essendo solo debolmente legato al suo suolo interno.

L’ipotesi della Terra cava, sarebbe anche in conflitto con le attuali misure di massa della Terra. Le ipotesi sulla densita’ del nostro pianeta, sono valide per una Terra “piena” al suo interno. Ovviamente questo punto non puo’ essere usato per smentire la teoria cava perche’ le ipotesi di densita’ potrebbero essere sbagliate. In fondo nessuno e’ passato attraverso tutti gli strati della Terra per verificare l’ipotesi.

Esiste pero’ un altro punto da discutere e che smentisce definitivamente l’ipotesi della Terra cava. Ci rivolgiamo di nuovo alla forza di gravita’, ed in particolare proprio al peso, conseguenza di questa forza. Immaginiamo, sempre per assurdo, una Terra principalmente cava al suo interno. Questa non sarebbe affatto stabile, ma collasserebbe verso l’interno a causa del suo stesso peso. Risultato di questo sarebbe un’implosione con la formazione di un pianeta piu’ piccolo, ovviamente pieno e questa volta stabile gravitazionalmente.

Concludendo, anche in questo caso, si sono riprese in mano teorie vecchie, smentite da tempo e ancor di piu’ alla luce delle maggiori conoscenze maturate nel tempo.

Prima di farvi suggestionare o di credere a qualche teoria, cercate sempre di documentarvi indipendentemente. Ognuno di noi ha a disposizione un’immensa biblioteca virtuale rappresentata dalla rete internet., sfruttiamola al meglio.

Per affrontare scientificamente tutte le teorie formulate per il 2012, discutendo in realta’ argomenti sempre attuali e di interesse generale, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.