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Possiamo scegliere tra era glaciale o desertificazione

28 Mag

Diversi lettori mi hanno chiesto di fare un aggiornamento sull’attuale ciclo solare, di cui molto si sta discutendo in rete. Come sappiamo, stiamo attualmente attraversando il massimo del 24mo ciclo, un picco che pero’, almeno attualmente, si sta rivelando molto meno intenso di quanto ci si aspettava.

Fate attenzione, proprio la frase “meno intenso di quanto ci si aspettava” e’ il nucleo della discussione che dobbiamo fare e su cui ho letto davvero di tutto e di piu’, un po’ per ignoranza, molto spesso solo per il gusto di voler speculare su argomenti scientifici poco noti.

Di cili solari abbiamo parlato, ad esempio, in questi post:

Evidenze dal Sole?

Le macchie solari AR1504

Gli effetti di AR1504

Sole: quanta confusione!

Come visto, il nostro Sole ha un comportamento che non e’ costante nel tempo ma che oscilla tra massimi e minimi. La durata “media” di questi cicli solari e’ di 11 anni e, in concomitanza, si registra, come visto in questo post:

Inversione dei poli terrestri

un’inversione del campo magnetico solare che dunque ritorna alla condizione originale ogni 22 anni, cioe’ ogni 2 cicli. Detto in altri termini, partite da una condizione, dopo 11 anni invertite i poli, per tornare alla condizione iniziale servono altri 11 anni e quindi un’altra inversione dei poli.

Come sottolineato diverse volte, si tratta di meccanismi statisticametne noti ma che, in quanto tali, sono parametrizzabili da numeri medi. Il nostro Sole e’ una stella “viva”, passatemi questo termine, condizione per cui riusciamo a parametrizzarlo mediante modelli veri sempre “in media”.

Detto questo, quando parliamo di ciclo di 11 anni, non ci deve affatto sorprendere se gli anni sono 10 o 12.

Inoltre, massimi e minimi solari non sono tutti uguali tra loro, ma possono avere intensita’ variabili nel tempo. Detto questo, ci possono essere massimi piu’ o meno intensi, cosi’ come minimi piu’ o meno deboli.

Bene, alla luce di quanto detto, passiamo ad analizzare il ciclo attuale.

Prima affermazione che trovate in rete, il massimo era previsto per la fine del 2012, secondo alcuni proprio il 21 Dicembre 2012, e dunque c’e’ un “forte” ritardo da parte del Sole. Queste affermazioni sono del tutto false. Come visto in questo articolo:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

non e’ assolutamente vero che il massimo era atteso per la fine del 2012, ne’ tantomeno per il 21 Dicembre. Questa affermazione nasce da una simulazione condotta diversi anni fa dalla NASA mirata a valutare gli effetti di un eventuale massimo di alta intensita’ sulla nostra attuale societa’, fortemente legata alla trasmissione dei segnali a lunga distanza.

Quando e’ atteso il massimo?

Dalle simulazioni fatte, il massimo sarebbe atteso per la fine del 2013. Di questo abbiamo parlato in questo post:

Come seguire il ciclo solare

In particolare, in questo articolo abbiamo fornito anche tutti i link per poter seguire il ciclo solare e valutare giorno per giorno i diversi parametri che consentono di valutare la reale attivita’ del Sole insieme anche a modelli previsionali.

Se invece della fine del 2013, fosse maggio 2013 o maggio 2014, la cosa ci sorprenderebbe? Alla luce di quanto detto circa la modellizzazione dei fenomeni, assolutamente no.

Perche’ si parla ora di massimo solare?

A partire dai primi di maggio, dopo un periodo relativamente calmo, il nostro sole ha iniziato a riprendere vigore con diverse emissioni di classe X. Per chi non lo avesse letto, delle diverse classi di emissioni abbiamo parlato sempre nel post:

Le macchie solari AR1504

E’ giusto dire che e’ iniziato il massimo vero e proprio? In linea di principio no. Se volete e’ come il detto “una rondine non fa primavera”. Con questo intendo dire che per capire l’andamento del ciclo solare, si dovranno attendere, se ci saranno, nuove emissioni per poter affermare che il Sole sta attraversado il punto piu’ alto del suo massimo.

Ora, come fatto nell’articolo precedentemente citato, vi riporto anche il grafico aggiornato dello stato del nostro Sole:

Il numero di macchie solari osservate sul sole nel corso degli anni

Il numero di macchie solari osservate sul sole nel corso degli anni

Come spiegato in passato, in questo grafico viene riportato il numero di macchie solari contate sulla superficie del sole e che rappresentano un parametro direttamente legato all’attivita’ solare.

Notiamo prima di tutto una cosa molto importante: la linea rossa indica l’attivita’ solare prevista dalle simulazioni. Come potete vedere, il numero di macchie finora osservate e’ sensibilmente piu’ basso rispetto al valore atteso. E’ sconvolgente questo? Neanche per idea. Come visto, si tratta dei modelli, per cui sempre affetti da fluttuazioni statistiche e da incertezze.

Attenzione pero’, su questo punto molto si sta parlando in rete. Secondo molte fonti, questa differenza tra aspettato e osservato, come visto assolutamente non sconvolgente, indicherebbe niente poco di meno che “una nuova era glaciale”! Perche’ si parla di questo? Come visto in questo post:

Curiosita’ sui cicli solari

e come e’ facilmente immaginabile, l’attivita’ del nostro Sole influisce sulle condizioni ambientali della Terra, e non potrebbe essere diversamente. Ora, sempre per la solita rondine che non fa primavera, e’ assurdo parlare di era glaciale perche’ c’e’ un massimo meno intenso del previsto. Come visto nell’articolo riportato, nel caso del Maunder Minimum, si registro’ una totale assenza di macchie solari per un periodo compreso tra il 1645 e il 1700, macchie che poi inizarono lentamente a ricomparire fino a tornare alla normalita’ solo nel 1715. Alcune fonti parlano di diversi massimi poco intensi e dunque di un andamento che punterebbe ad una mini era glaciale. Anche in questo caso, si tratta di una esagerazione speculativa, atta solo a cercare di insinuare evidenze dove queste non ci sono.

Inoltre, facciamo una considerazione aggiuntiva molto importante. Come detto in precedenza, i famosi 11 anni di ciclo solare, non vanno visti come un dictat inviolabile, ma come una stima media della durata del ciclo. Perche’ dico questo? Come avvenuto in diverse occasioni, e anche nel precedente massimo, e’ possibile che il sole presenti due picchi all’interno dello stesso massimo. Riguardiamo per un attimo il grafico di prima, e concentriamoci sul massimo precedente. Come potete vedere, ci sono due picchi facilmente distinguibili, uno a meta’ el 2000 e l’altro alla fine del 2002. Anche questo comportamento rientra nelle normali fluttuazioni che il nostro Sole puo’ avere nel corso degli anni.

Perche’ abbiamo fatto questa considerazione?

Alla luce di questa, e’ lecito pensare che, anche in questo caso, quello che stiamo attraversando sia solo un primo picco di intensita’, seguito poi, anche a distanza di uno o due anni, da un secondo massimo piu’ intenso. Non ci sarebbe assolutamente nulla di sconvolgente in un comportamento del genere e soprattutto, non e’ preventivabile ne’ facilmente modellizzabile.

Riassumendo, stiamo sicuramente attraversando il massimo atteso del 24mo ciclo solare. Non e’ facilmente comprensibile capire se stiamo andando verso il picco, lo abbiamo gia’ passato e se ci sara’ un ulteriore picco a distanza di qualche mese. Quello che e’ evidente dai dati riportati e’ che, fino ad oggi, l’intensita’ di questo massimo e’ relativamente bassa e inferiore alle stime fatte. Questo pero’ rientra nelle normali fluttuazioni statistiche della fisica del sistema, non facilmente prevedibili ne’ tantomeno modellizzabili. E’ assolutamente fuori luogo parlare dell’inizio di una prossima era glaciale, soprattutto se citata da quelle fonti che fino a ieri parlavano di desertificazione a causa di un misterioso e incompreso riscaldamento globale.

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Sole: quanta confusione!

31 Dic

Come sappiamo bene, il Sole rappresenta da sempre uno degli argomenti piu’ citati e piu’ inflazionati dai siti catastrofisti. Se ci pensiamo e’ naturale. Questa stella consente la vita sulla nostra Terra. Molti di noi sono abituati a vederlo sempre li e a pensarlo immutabile nel corso del tempo. Annunciare teorie allarmanti sul Sole e’ molto semplice. Stiamo parlando di un reattore a fusione estremamente potente e che praticamente si trova dietro l’angolo, solo 8 minuti luce di distanza dalla Terra.

Parlare di emissioni anomale e pericolose da parte del Sole e’ molto semplice e fa facilmente leva sulle persone.

Della nostra stella abbiamo gia’ parlato tante volte, ottimi esempi sono questi post:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

– Come seguire il ciclo solare

Ora, come detto piu’ e piu’ volte, per il 2012 era atteso un massimo solare. In realta’ questo e’ quello che molti volevano farci credere dal momento che il massimo del XXIV ciclo e’ in realta’ atteso per la primavera del 2013. Come visto, questo massimo non avra’, almeno dalle previsioni e dal comportamente attuale, nessun carattere di eccezionalita’, anzi si presentera’ come un massimo molto soft e notevolmente meno intenso di altri occorsi in passato.

Bene, questo e’ quello che ci e’ stato detto e ridetto. Ora, come per magia, su molti siti si lancia un allarme completamente opposto: “fate attenzione, il Sole sta diventando sempre meno intenso”. Questo potrebbe comportare un abbassamento drastico delle temperature sulla Terra, una nuova era glaciale potrebbe arrivare, questo e’ sicuramente un anuncio di nuove catastrofi in arrivo.

Ma come? Fino a ieri dovevamo aspettare un massimo di attivita’ e cuocerci sotto le radiazioni solari, oggi dobbiamo congelarci perche’ il Sole si spegne?

Capite bene il titolo scelto per il post. Forse e’ il caso di fare un po’ di chiarezza.

Come visto nei post precedenti, l’attivita’ del nostro Sole non e’ affatto costante nel tempo. Per attivita’ intendiamo l’emissione di radiazione e particelle in tutte le direzioni dello spazio, compresa quella che investe la nostra Terra. Dalle osservazioni solari, si e’ capito che il Sole segue un ciclo di 11 anni tra un massimo e un minimo di attivita’. Questo e’ appunto quello che chiamiamo ciclo solare. Al contrario della Terra, il campo magnetico del Sole si inverte, cioe’ scambia la posizione dei suoi poli nord e sud, ogni 11 anni. Serve dunque un periodo di 22 anni, due cicli, per tornare nella posizione originale del campo magnetico. Su questo punto non c’e’ assolutamente nulla di strano o di allarmante, e’ cosi’ da sempre ed e’ un comportamento implicito nel funzionamento del nostro Sole.

Molto spesso poi sentiamo parlare di macchie solari. Queste altro non sono che zone piu’ scure che compaiono sulla superficie del Sole ed indicano dei punti in cui ci sono anomalie di campo magnetico. Queste macchie appaiono piu’ scure a causa della temperatura relativamente piu’ bassa di queste zone rispetto al resto della superficie (6000 gradi contro 4000). Il numero di macchie solari e’ un indicatore dell’attivita’ del Sole. Maggiore e’ il numero di macchie, piu’ alta e’ l’attivita’ solare in quel momento.

Il numero di macchie solari, o sunspot, e’ un parametro osservato da moltissimo tempo e su cui abbiamo raccolto una statistica considerevole. Il primo che osservo’ ed annoto’ il numero di macchie fu lo stesso Galileo grazie al telescopio da lui stesso inventato.

Bene, fino a questo punto nulla di difficile o di allarmante.

Dunque, cosa dobbiamo aspettarci un massimo o un minimo? Come anticipato, stiamo andando verso il massimo di attivita’ solare del XXIV ciclo. Tra l’altro, solo per compeltezza, fino a questo punto il Sole sta avendo un comportamento leggermente piu’ basso rispetto a quello che ci si aspettava. Questo e’ preoccupante? Anche in questo caso, la risposta e’ NO. Quando si dice “quello che si aspettava” si intendono le simulazioni che vengono fatte a priori per capire, piu’ o meno, quello che ci si deve aspettare nei mesi successivi. Queste simulazioni si basano sulla conoscenza attuale del comportamento del Sole, ma soprattutto sui dati che giorno per giorno vengono raccolti. Detto questo, capite bene che all’aumentare dei dati raccolti, e’ necessario ricorreggere le simulazioni per aggiornare lo stato attuale del Sole e modificare quanto ci si deve aspettare per il futuro.

Detto in parole povere, le simulazioni del comportamento del Sole, sono un po’ come le previsioni del tempo. Non a caso spesso si parla di Meteo-Solare. In quest’ultimo caso come funziona? Si vede la condizione attuale e si utilizzano modelli matematici per dare dei pronostici futuri. Se oggi vedreste le previsioni ad una settimana avreste dei risultati, se li rivedreste tra 3 giorni il risultato potrebbe cambiare e sicuramente essere piu’ preciso.

Spero che quanto detto sia sufficiente a farvi capire come vengono fatte queste simulazioni su cui tanta speculazione viene fatta.

Ora, nel post precedente riportato, abbiamo gia’ visto come seguire il ciclo solare. A distanza di qualche mese da quel post, vi riporto nuovamente il grafico dell’attivita’ solare, per mostrarvi gli ultimi aggiornamenti:

Numero di macchie Solari aggiornato a Dicembre 2012

Numero di macchie Solari aggiornato a Dicembre 2012

Vi ricordo che questi dati sono in rete e sono liberamente accessibili a tutti visitando questo indirizzo:

NOAA sun cycle

Alcune considerazioni. Come vedete dalla linea rossa, che rappresenta la simulazione, stiamo andando verso il massimo di attivita’ solare. Il picco piu’ alto e’ atteso per Maggio-Giugno 2013. Notate anche un’altra cosa che conferma quanto detto: i punti sperimentali, cioe’ quelli ossservati, nel 2012 sono piu’ bassi della sinusoide rossa. Questa e’ la conferma che l’attivita’ del Sole e’ leggermente piu’ bassa di quanto atteso. Assolutamente questo non significa che il Sole si sta spegnendo!

Vorrei anche darvi un’altra informazione aggiuntiva, utile a capire meglio il comportamento del Sole e le simulazioni fatte. Come detto sopra, uno dei parametri importanti per capire il Sole e’ dato dal numero di macchie solari sulla superificie. Sempre utilizzando il sito del NOAA, possiamo andare a vedere il numero di macchie osservate sul sole e confrontarlo anche con i dati ottenuti dalle simulazioni.

Ecco, in particolare, le previsioni:

SunSpot Estimation

Guardate una cosa, per ogni mese viene dato il numero di macchie atteso, ma anche un massimo ed un minimo. Questi valori indicano proprio l’incertezza della predizione. Dalle simulazioni non ottenete un valore preciso, ma una banda entro cui vi aspettate sia contenuto il numero di macchie solari. Notate anche come il numero di macchie atteso sale fino a Maggio-Giugno e poi ridiminuisce. Questo e’ proprio il massimo atteso e di cui parlavamo prima.

Dunque? Come vedete non c’e’ assolutamente nulla di strano o di misterioso riguardo al Sole. E’ assolutamente falso parlare di un massimo di forte intensita’ atteso tra pochi mesi, cosi’ come e’ assolutamente falso parlare di Sole al minimo o anche vicino allo spegnimento.

Al solito, la raccomandazione e’ sempre la stessa: non credete a tutte le teorie bislacche e assolutamente antiscientifiche che trovate in rete. Questi parametri sono noti alla scienza e pubblici su internet. La cosa principale e’ imparare ad utilizzare internet per quello che in realta’ e’: un potente strumento di informazione.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

 

 

 

3 Gennaio 2013 …

27 Dic

E cosi’ pensavamo di aver messo da parte il 21/12, i Maya, il calendario, e di aver finalmente smesso di parlare di fine del mondo. Mai speranza fu piu’ vana.

In rete si parla sempre piu’ insistentemente di una nuova data, quella del 3 Gennaio 2013. Al contrario di quanto visto in questo post:

2013 o ancora piu’ oltre?

per questa data non sono attesi eventi nuovi o nuove profezie apocalittiche, ma in realta’ si continua a parlare di fine del lungo computo Maya.

E’ estremamente interessante analizzare questa data perche’ ci consente di parlare di argomenti nuovi e che forse molti ignorano.

Cerchiamo di andare con ordine.

Ci sono due motivi principali per cui il 3 Gennaio sarebbe una data sensibile: il gia’ noto Raffaele Bendandi, ma anche il nostro attuale calendario gregoriano.

Iniziamo da Bendandi.

Come sicuramente sapete, Raffaele Bendandi era un sismologo autodidatta che passo’ gran parte della sua vita a studiare eventuali correlazioni tra i terremoti e gli allineamenti planetari. Di queste previsioni abbiamo parlato in questo post:

Allineamenti, Terrremoti e … Bendandi

Come detto piu’ volte anche in questo blog, non esiste nessuna evidenza scientificamente provata che allineamenti planetari possano innescare terremoti sulla Terra. Come visto in questi post:

Allineamenti e Terremoti

Terremoto del 20 Maggio in Emilia

eventuali variazioni di attrazione gravitazionale, che secondo Bendandi dovrebbero scatenare le maree solide, sono in realta’ del tutto trascurabili e assolutamente non in grado di creare movimenti tellurici.

BendandiRaffaele

Quello che pero’ non tutti sanno e’ che, durante i suoi studi, Bendandi cerco’ anche di determinare correlazioni tra il movimento dei pianeti e l’attivita’ del Sole. In particolare, secondo queste teorie, eventuali tempeste solari e flare di notevole intensita’ potevano essere innescati dalla variazione di attrazione gravitazionale per opera dei pianeti.

Nei suoi appunti, Bendandi sembrerebbe aver riportato la data del 3 Gennaio 2013 per un flare solare di altissima intensita’.

Ora capiamo bene due cose. Al contrario di quanto vorrebbero farvi credere su internet, un’emissione di di radiazione dal sole in direzione della Terra puo’ al massimo causare disturbi alle telecomunicazioni. Nel peggiore dei casi, potrebbero esserci interruzioni di corrente, anche prolungate, in aree piu’ o meno vaste. Ma in questo caso parliamo di tempeste rare ed estremamente potenti. Di questi eventi abbiamo parlato in questi post:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

La piu’ grande tempesta solare …

Detto questo, e quindi ridimensionato il discorso coseguenze, capiamo invece l’appunto di Bendandi. Al giorno d’oggi, molti aspetti del funzionamento del nostro Sole sono stati compresi dalla scienza ufficiale. Come visto in diverse occasioni, la nostra Stella presenta dei massimi e dei minimi di attivita’, intervallati da periodi di 11 anni circa. Questo comportamento semi-periodico e’ dovuto ai movimenti interni al Sole stesso, e che si manifestano attraverso lo spostamento e l’inversione dei poli magnetici solari. Come capite bene da questo discorso, non vi e’ nessuna relazione tra eventuali massimi di attivita’ o emissioni di particelle e la forza di attrazione gravitazionale esercitata da altri pianeti. In questo senso, non e’ assolutamente possibile prevedere emissioni studiando il moto orbitale dei pianeti vicini.

Detto questo, vi sono pero’ altre fonti che sembrerebbero puntare al 3 Gennaio come possibile data per la fine del mondo. Cerchiamo di capire meglio. Riassumendo quanto detto fino ad ora, per il 21/12 si parlava di fine del lungo computo Maya. Come visto in diverse occasioni, la corretta identificazione della fine del calendario Maya con il nostro attuale calendario rappresenta uno degli aspetti meno chiari e piu’ dibattutti della storiografia di questo popolo. Piu’ volte abbiamo ad esempio parlato del problema della correlazione, come visto in questi post:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Perche’ il mondo dovrebbe finire

Supponiamo per assurdo che la data del 21/12 sia giusta. Ora pero’, secondo alcune fonti, nel calcolo non e’ stato correttamente considerato il passaggio dal calendario giuliano a quello gragoriano.

Cosa significa questo?

Il 15 Ottobre 1582 venne fatta la riforma del calendario per cui si passo’, in molti paesi, dal sistema giuliano a quello gregoriano. Uno dei motivi fondamentali per cui si decise questa riforma era la sbagliata considerazione della durata di un anno. Oggi sappiamo che la durata dell’anno non e’ di 365 giorni, bensi’ di 365.25. Questo 0.25 in piu’ e’ il responsabile dell’inserimento di un anno bisestile ogni 4. Se non viene fatta questa correzione, a distanza di anni, si rischia di disallineare il conteggio con, ad esempio, i mesi e le stagioni. Il calendario Giuliano non prevedeva anni bisestili e proprio per questo motivo venne sostituito dal sistema gregoriano. Per recuperare il disallineamento accumulato dal calendario giuliano, al momento del cambio si decise di saltare in avanti di 11 giorni, passando immediatamente dal 5 Ottobre 1582 al 15 Ottobre. Capite dunque che l’introduzione del calendario gregoriano avvenne il 15 Ottobre 1582, ma il giorno prima, secondo il sistema giuliano, era il 4 Ottobre.

Ora, secondo alcune fonti, nella conversione tra Lungo Computo Maya e calendario Gregoriano, non si sarebbe tenuto conto di questo slittamento di giorni. In questo caso, per ottenere la data corretta, si dovrebbe spostare avanti il risultato di 11 giorni, passando dunque dal 21 Dicembre 2012 al 3 Gennaio 2013.

Capite subito l’assurdita’ di questa ipotesi. Prima di tutto, il problema della correlazione di cui abbiamo parlato rappresenta un limite ben piu’ importante nel corretto allineamento tra i due sistemi di conteggio. Inoltre, la messa in relazione del calendario Maya con il nostro e’ avvenuta ben piu’ tardi del 1582, per cui tutte le correzioni sono state fatte.

Perche’ si porta avanti questa ipotesi?

Semplice, solo perche’ c’e’ anche quella di Bendandi per la stessa data. Capite bene che mettere tanta carne al fuoco serve solo ad alimentare la convinzione che qualcosa di vero debba esserci.

Concludendo, ad oggi sappiamo che non vi e’ nessuna relazione tra emissioni solari e allineamenti planetari. Nella corretta trasformazione tra il lungo computo Maye e il nostro attuale sistema di conteggio dei giorni, si e’ gia’ tenuto conto del passaggio dal sistema giuliano a quello gregoriano. In questo processo, in particolare, ben piu’ importanti solo le diverse soluzioni del problema della correlazione. Come visto piu’ volte, la data del 21/12 non e’ assolutamente univoca ne tantomeno accettata da tutti gli studiosi dei Maya.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

2012, la NASA non smentisce?

1 Dic

Riguardo al 2012, solo poche settimane fa la NASA, spinta dalle continue richieste di chiarimenti e dalle centinaia di messaggi ricevuti tutti i giorni, aveva deciso di pubblicare un video di smentita sulle profezie. Di questo avevamo parlato in questo post:

La NASA torna a parlare di Nibiru

Successivamente pero’, era scoppiato il caso dell’asteroide Nibiru, apparentemente pubblicato dalla CNN, e su cui ci siamo occupati in modo molto intenso:

– E alla fine Nibiru e’ un asteroide

– Aggiornamento sull’asteroide Nibiru

Asteroide Nibiru: considerazioni scientifiche

Come abbiamo visto in queste discussioni, la notizia non e’ affatto stata pubblicata dalla CNN. Ovviamente questo non ha impedito che l’ipotesi di un impatto facesse il giro del mondo, arrivando anche su Tg nazionali.

Nonostante le oggettive smentite scientifiche che e’ possibile fare su un evento del genere, in rete ancora oggi si continua a parlare, anche se con intensita’ molto minore, di questo ipotetico asteroide.

Sulla base di cosa ancora si parla di un asteroide Nibiru? Secondo molti siti internet, il fatto che la NASA non smentisca ufficialmente questa notizia, e’ sinonimo del fatto che forse qualcosa di vero ci potrebbe essere. La frase tipica che leggete su internet e’: “la NASA non conferma e non smentisce”.

Come abbiamo fatto notare nei post precedenti, la NASA non puo’ smentire ogni volta ogni notizia inventata che viene pubblicata su web. Se facesse questo, ci vorrebbe un ufficio apposito per la smentita delle profezie del 2012.

Nonostante questo lecito ragionamento, dopo il bombardamento mediatico subito dall’agenzia sempre su questi temi, la NASA ha deciso di tornare sull’argomento, ovviamente per smentire nuovamente le teorie catastrofiste sul 2012.

Questa volta, si e’ decisa una via diversa dal semplice video. La NASA ha organizzato un cosiddetto Hangout su Google+ in cui hanno partecipato diversi scienziati sia della NASA che del mondo accademico americano. In questa discussione si sono affrontati moltissimi temi diversi e su cui ciascun esperto del settore ha potuto dire la sua.

Prima di tutto vi riporto il video:

Il video e’ un po’ lungo, circa 50 minuti, ma se non avete problemi con l’inglese vi consiglio vivamente di vederlo.

Vediamo in soldoni cosa viene detto in questa videochat.

Prima di tutto, una nostra vecchia conoscenza, David Morrison, lo stesso del precedente video smentita della NASA, ci tiene a precisare che “non c’e’ nulla di vero sull’asteroide Nibiru”.

A questo punto, credo che i tanti siti che si ostinavano a dire “la NASA non conferma e non smentisce”, dovranno trovare un nuovo slogan.

Morrison fa anche una riflessione che molte volte abbiamo condiviso anche su queste pagine. Parlando del 2012 dice “Mentre per alcuni si tratta di uno scherzo e per altri di un mistero, ci sono persone che sono sinceramente preoccupate. Penso che sia criminale diffondere voci e rumor su internet per spaventare i bambini”. Ovviamente i bambini sono utilizzati come metafora.

Solo pochi giorni fa abbiamo parlato di quanto accaduto a Genova causato proprio dalla paura della fine del mondo:

L’importanza di uno scoop

Nell’hangout si e’ parlato anche di Sole. Come abbiamo visto in questi post:

– Nuova minaccia il 22 settembre

– Come seguire il ciclo solare

il ciclo solare e’ uno degli argomenti piu’ citati riguardo al 2012.

A proposito, l’eliofisica della NASA Lika Guhathakurta ha affermato che il Sole e’ in una fase attiva del suo ciclo. Come sappiamo bene, il massimo dell’attivita’ e’ infatti atteso per la primavera del prossimo anno. Proprio riguardo a questo massimo, confermando quanto detto su questo blog piu’ volte, l’eliofisica ha detto “gli scienziati concordano sul fatto che non ci siano prove per credere che l’attuale massimo solare sia piu’ intenso di quelli passati”.

Anche su questo punto, la NASA conferma quanto stiamo dicendo ormai da mesi.

Ancora sull’asteroide Nibiru e’ intervenuto anche Don Yeoman del JPL, ribadendo che non c’e’ assolutamente nessun asteroide grande come il Texas in rotta di collisione con la Terra. Yeoman ha parlato anche di 2012 DA14, di cui noi ci siamo occupati in questi post:

– L’asteroide 2012 DA14

– Segni della fine del mondo: caduta di meteoriti

2012 DA14: c.v.d.

Lo scienziato del JPL ha confermato il passaggio per il 15 Febbraio 2013, ribadendo pero’ l’impossibilita’ di un impatto con la Terra.

Molto istruttivo anche l’intervento di Mitzi Adams del Marshall Space Flight Center: “piuttosto che di presunti pianeti X, buchi neri e tempeste solari, dovremmo preoccuparci dei catastrofici effetti del cambiamento climatico prodotto dall’uomo”.

Anche questa frase concorda in pieno con il nostro pensiero, tra l’altro ribadito solo pochi giorni fa raccontando il caso del Tornado su Taranto:

Tromba d’aria a Taranto

Concludendo, a questo punto e’ arrivata anche la tanto attesa e richiesta smentita della NASA sull’asteroide Nibiru. La videochat e’ stata un’occasione per parlare e smentire nuovamente molte delle profezie annunciate per il 21 Dicembre.

Le argomentazioni mosse dagli scienziati della NASA coincidono in pieno con quanto affermato su questo blog. Questo non e’ assolutamente un momento autocelebrativo per sostenere la correttezza delle informazioni riportate. La NASA ha parlato di scienza, qui noi parliamo di scienza. E’ ovvio dunque che le informazioni coincidano, dal momento che ci stiamo riferendo a dati reali raccolti scientificamente e, come spesso mostrato nelle varie discussioni, accessibili a tutti.

Parlare di 2012, non significa solo discutere di profezie campate in aria. Significa parlare di argomentazioni scientifiche cercando di fare chiarezza su temi molto spesso ostici per i non addetti ai lavori, mantenendo sempre un approccio divulgativo e comprensibile. Per affrontare con questo spirito tutte le profezie sul 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Il crop di Avebury Manor del 2008

27 Nov

In questo post vorrei tornare a parlare di crop circle, perche’ ho ricevuto una mail che mi chiedeva di esprimere il mio punto di vista su un cerchio comparso ad Avebury Manor. Anche se si tratta di un cerchio del 2008, ad oggi non esiste ancora un’interpretazione univoca del pittogramma che rappresenta uno dei disegni piu’ complessi realizzati.

Di cerchi nel grano ci siamo occupati in diversi post:

Crop Poirino 2011: sono stati gli alieni?

– Ancora sui cerchi nel grano

– Nuovo cerchio, nuova data!

– 4 Agosto: una nuova conferma

– 21 Dicembre 2012: cerchi nel grano

Ho deciso di scrivere questo articolo perche’ trovo il pittogramma di Avebury Manor estremamente interessante e ricco di contenuti legati sempre alle profezie del 2012 ed in particolare al filone astronomico. Inoltre, l’analisi di questo cerchio ci consente di fare un ottimo riassunto degli articoli a riguardo gia’ postati e discussi su questo blog.

Come anticipato, stiamo parlando di cerchio comparso a Luglio del 2008 ed in realta’ realizzato in due riprese.

Prima di tutto, vi mostro una foto aerea del primo cerchio apparso il 15 Luglio, insieme ad un disegno che mostra meglio la forma:

Il primo disegno di Avebury Manor

In questo cerchio, si vede una chiara rappresentazione del sistema solare completo di tutti i pianeti. In particolare, notiamo che i pianeti piu’ interni sono indicati con un simbolo diverso da quelli piu’ esterni. Inoltre, Saturno viene indicato con due centri concentrici, molto probabilmente per indicare i suoi cerchi.

Notiamo anche un particolare molto importante. A differenza di tutti gli altri pianeti, Plutone ha un’orbita decentrata rispetto al Sole. Perche’ questo? Molto probabilmente per indicare le perturbazioni alla sua orbita che dovrebbero essere visibili oggi e causate dalla presenza di un corpo molto massivo orbitante subito all’esterno, o ormai all’interno, del sistema solare.

Su questo punto, abbiamo gia’ discusso la diatriba astronomica avvenuta fino agli anni ’90, smentendo, alla luce dei nuovi dati, le eventuali perturbazioni delle orbite dei pianeti esterni:

Storia astronomica di Nibiru

Fin qui il messaggio e’ chiaro. Circa una settimana dopo questo primo disegno, sono state apportate delle modifiche molto importanti al pittogramma. Questo cerchio rappresenta un esempio molto importante dal momento che ci vuole raccontare, attraverso le sue modifiche, una storia come se la vedessimo evolvere nel tempo.

Ecco un’immagine delle modifiche avvenute al disegno originale il 22 Luglio sempre del 2008:

Avebury Manor il 22 Luglio 2008

Il disegno e’ veramente ricchissimo di particolari.

Cominciamo con l’analizzare la parte piu’ a sinistra, cioe’ quella modificata partendo dal disegno originale.

A differenza di prima, notiamo che il cerchio rappresentante il Sole e’ stato notevolmente ingrandito, al punto da inglobare completamente sia Mercurio che Venere. Questa modifica, con una buona probabilita’ rappresenterebbe l’aumentata attivita’ solare, di cui tanto abbiamo discusso, per il 2012. In particolare, abbiamo discusso e smentito un pericoloso massimo solare non solo per il 2012, ma anche per il 2013 con il massimo atteso del 24 ciclo:

Nuova minaccia il 22 settembre

Come seguire il ciclo solare

Disegno rappresentante Nibiru

Notiamo anche un altro particolare importante. In basso a destra e’ comparso un nuovo dettaglio prima assente. Questo insieme di cerchi con buona probabilita’ rappresenta l’ingresso nel sistema solare del pianeta Nibiru. La presenza di piu’ cerchi in sequenza potrebbe rappresentare sia la scia per indicare il movimento del pianeta, sia un gruppo di comete portate dalle variazioni gravitazionali del decimo pianeta. Secondo alcune ipotesi poi, Nibiru non sarebbe neanche un pianeta singolo, ma bensi’ un piccolo sistema solare in miniatura. In questa concezione, i vari cerchi che compaiono nel disegno potrebbero con buona probabilita’ rappresentare i pianeti del mini sistema associato a Nibiru.

Arriviamo ora al disegno a sinistra piu’ ricco di particolari. Prima di tutto, vediamo che compare un grosso cerchio nel mezzo del disegno:

Dettaglio della modifica di Avebury Manor

Secondo alcuni, questo potrebbe rappresentare l’orbita della Luna intorno alla Terra. Secondo il mio punto di vista, si tratta invece di una rappresentazione in grande non dell’orbita della Luna, bensi’ dell’orbita della Terra. In questa visione, il cerchietto al centro rappresenterebbe il Sole. Faccio questa ipotesi perche’, come si nota, il cerchio in orbita sulla circonferenza grande presenta a sua volta una piccola orbita intorno. In questa ipotesi, la seconda orbita piu’ piccola rappresenterebbe la Luna che gira intorno alla Terra, mentre nella prima ipotesi che trovate in rete, non viene fornita una spiegazione a riguardo. Il motivo di questo particolare, sarebbe proprio quello di porre l’attenzione sulla Terra e sul pericolo del 21 Dicembre.

Rappresentazione delle perturbazioni apportate da Nibiru

In alto a sinistra rispetto a questo disegno, compare poi una forma ellittica molto decorata. Nella mia interpretazione, questo disegno rappresenterebbe nuovamente l’orbita della Terra intorno al Sole, ma a differenza di prima, l’orbita viene mostrata come ellittica, con il Sole che occupa uno dei due fuochi, come indicato dalle leggi di Keplero. Il disegno offre anche altri particolari interessanti. Le decorazioni che compaiono intorno all’ellisse indicano invece le perturbazioni dell’orbita della Terra, causate appunto dall’ingresso del pianeta X nel sistema Solare. Come abbiamo discusso piu’ volte, la presenza di una massa estranea nel sistema solare provocherebbe perturbazioni gravitazionali in tutti i pianeti del sistema. Come sappiamo bene, e come abbiamo discusso ad esempio in questo post:

Nibiru e’ vicino, la prima delle orbite

ad oggi non c’e’ nessuna evidenza di queste perturbazioni, argomentazione molto importante dal punto di vista scientifico per smentire la presenza di un corpo massivo all’interno del sistema solare.

Altra rappresentazione di Nibiru

Sempre nella parte in alto, c’e’ un altro disegno molto importante e su cui molte fonti sono in accordo. Si nota infatti quella che potrebbe essere una cometa o nuovamente la rappresentazione dell’ingresso del pianeta X nel sistema solare. A riprova di quanto affermato sul disegno ellittico, notiamo che questa rappresentazione si trova proprio in prossimita’ di quella appena discussa. Come sappiamo bene, non ci sono evidenze di un aumento del numero di comete in arrivo sulla Terra o un incremento del numero di asteroidi in rotta di collisione con la Terra:

Nibiru: la prova del trattore gravitazionale

A questo punto, possiamo spostarci nella parte bassa del disegno, anche questa molto ricca di particolari:

I disegni della parte in basso di Avebury Manor

Partendo da destra troviamo per prima cosa un simbolo rappresentante, secondo molte interpretazioni, la Via Lattea. Questo primo simbolo ci fa capire di cosa stiamo parlando. Mentre nelle altre zone del disegno ci stavamo riferendo ad una visione ristretta al nostro sistema solare, adesso si sta facendo riferimento ad un discorso molto piu’ ampio, che vede l’intera galassia come scenario. Continuando verso sinistra troviamo poi il simbolo del serpente. Nella cultura Maya, il serpente rappresentava l’animale guida, metafora della saggezza. In altri termini, questo disegno ci sta dicendo che il messaggio rappresentato dal pittogramma e’ una guida e un avvertimento per l’umanita’.

Scalando ancora verso sinistra, troviamo il simbolo della lumaca. Questo simbolo e’ presente in tantissimi ritrovamenti Maya e rappresenta il percorso spirituale ed il contatto con le divinita’ della Natura. La spiegazione di questo ultimo punto e’ chiara pensando al guscio a spirale di questo animale.

Spostandoci ancora a sinistra, troviamo infatti il simbolo della spirale, appunto per riprendere il discorso della lumaca. Questo simbolo rappresenta nella cultura Maya il Dio Hunab Ku, o meglio il centro della Via Lattea. Come abbiamo visto in questo articolo:

Nuova sconvolgente teoria?

nel centro della Via Lattea e’ presente un buco nero e le masse della Galassia hanno un centro di rotazione comune intorno a questo punto. In particolare, proprio pochi giorni fa, abbiamo discusso anche della teoria di Nexus 2012, discutendo e smentendo le profezie che vorrebbero il rischio di una potente emissione dal centro galattico verso la Terra in concomitanza del 21 Dicembre:

– Nexus 2012: bomba a orologeria

Per finire, l’ultimo disegno a sinistra rappresenta nuovamente il Sole e la Terra, insieme alla Luna, legati da una linea continua che con buona probabilita’ rappresenterebbe nuovamente le emissioni solari attese per il 2012.

A questo punto abbiamo discusso in dettaglio ogni singola componente del crop di Avebury Manor. Come avete visto, questo cerchio ci permette di fare un riassunto molto completo delle diverse teorie sul 2012. Tutti gli avvenimenti mostrati nel pittogramma sono stati gia’ discussi su questo blog e smentiti discutendo e mostrando dati scientifici ufficiali e liberamente accessibili.

Concludendo, questo pittogramma racchiude molti elementi citati per il 2012, mostrandoli con una dovizia di particolari veramente ben orchestrata. Ad oggi pero’, praticamente tutte queste ipotesi sono state gia’ discusse e smentite dalla scienza ufficiale.

Per un’analisi scientifica di tutte le profezie legate al 21 Dicembre, ma soprattutto per discutere argomenti scientifici molto spesso considerati ostici dai non addetti ai lavori, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

Missile vicino al Sole?

17 Nov

In questi giorni, su diversi siti internet, si sta discutendo circa un’immagine veramente molto particolare in cui sembrerebbe esserci uno strano oggetto, dalla forma simile ad un missile, in prossimita’ del Sole.

Prima di continuare, vi mostro la foto in questione:

Immagine da Helioviewer con lo strano oggetto vicino al Sole

La domanda che tutti si stanno facendo e’: cosa potrebbe essere?

Per poter rispondere, dobbiamo analizzare bene l’immagine.

Come potete leggere in basso, lo screenshot e’ stato catturato utilizzando il servizio “helioviewer”. Approfittiamo di questa notizia, per spiegare il funzionamento di questo utilissimo sito.

Trovate helioviewer al seguente indirizzo:

Helioviewer

Dalla pagina iniziale, potete visualizzare immagini del Sole impostando la data e l’ora esatta che vi interessa. C’e’ anche la possibilita’ di trasformare le immagini in video o semplicemente di salvare degli screenshot.

La potenza del servizio e’ la possibilita’ di selezionare la visualizzazione sfruttando diversi telescopi in orbita, tra cui SOHO, PROBA-2,  STEREO-A, STEREO-B e SDO. Inoltre, per le singole sonde, e’ possibile scegliere tra i diversi strumenti, visualizzando il Sole anche a diverse lunghezze d’onda. Questo ci consente di osservare emissioni di massa coronale, variazioni sul disco del Sole o anche di contare le macchie solari presenti sulla superficie.

Immagine ingrandita dell’oggetto

 

Premesso questo, torniamo alla nostra immagine iniziale.

Per prima cosa, vediamo che lo screenshot riporta la data e l’ora esatta a cui la situazione si riferisce. Impostando su helioviewer i dati trovati e impostando la sonda PROBA-2, troviamo esattamente lo stesso risultato.

Questo ci dimostra che la foto e’ reale e non siamo di fronte ad un falso.

Utilizzando i pulsanti di navigazione a lato, possiamo cercare di ingrandire lo strano oggetto, come mostrato nell’immagine riportata. La forma assomiglia molto ad un missile. Quello che resta da capire e’ di cosa si tratta e se veramente l’oggetto e’ presente vicino al Sole.

Prima di tutto, per capire se effettivamente si tratta di un oggetto reale, vediamo se e’ in movimento. Utilizzando i pulsanti di navigazione e modificando l’intervallo di tempo tra le immagini, vedete che l’oggetto appare improvvisamente alle ore 07.10.09, e rimane fermo esattamente nella stessa posizione fino alle 07.12.18. In questo preciso istante il missile riscompare improvvisamente.

Prima considerazione. Se fosse una cometa o un altro corpo che si schianta sul Sole, dovremmo vederlo arrivare e muoversi. Il fatto che appaia improvvisamente e resti fermo in quella posizione, ci fa pensare ad un difetto dell’immagine.

Di difetti delle immagini, ad esempio nei presunti avvistamenti UFO, ne abbiamo parlato in questo post:

Lens Flare e avvistamenti UFO

Prima pero’ di arrivare a questa conclusione, facciamo qualche altra considerazione.

Se l’oggetto fosse reale, che dimensioni avrebbe? Possiamo sempre sfruttare le immagini per confrontare le dimensioni dell’oggetto con quelle del Sole. Da una breve misurazione a spanne, sapendo che il diametro del Sole e’ di 1.4 milioni di kilometri, il presunto missile sarebbe lungo circa 100000 kilometri, cioe’ almeno 8 volte il diametro della Terra. Diciamo che per essere qualcosa di reale sarebbe veramente troppo grande.

Ulteriore verifica a sostegno del difetto dell’immagine, viene proprio dalle altre sonde disponibili su helioviewer. Nelle immagini visualizzate, stiamo utilizzando la sonda PROBA2 ed in particolare il telescopio SWAP. Questo acronimo indica un telescopio sull’ultravioletto che utilizza la tecnologia a pixel attivi. Se l’oggetto in esame fosse reale, dovrebbe essere visibile anche per le altre sonde che abbiamo a disposizione. In particolare, se anche l’oggetto emettesse solo nell’ultravioletto, abbiamo telescopi come l’EUVI disponibili sulle sonde STEREO.

Come potete facilmente verificare, se visualizzate nello stesso istante, la stessa porzione di spazio, cambiando telescopio a disposizione, in nessun caso potete visualizzare questo corpo anomalo.

Questo controllo incrociato, ci fornisce dunque la conferma che quello che stiamo vedendo e’ solo un difetto dell’immagine catturata dal telescopio SWAP.

Solo per completezza, perche’ ci dovrebbero essere difetti di immagine? Per maggiori informazioni sulla missione PROBA2 dell’ESA, potete visitare la pagina:

ESA PROBA

Active Pixel Sensors in tecnologia CMOS

Come anticipato, lo SWAP utilizza pixel attivi. Questi altro non sono che matrici di fotodiodi direttamente connessi con un amplificatore. La stessa tecnologia e’ anche utilizzata nelle fotocamere digitali degli smartphone al posto delle CCD.

Questa tecnologia e’ attualmente in studio per la visualizzazione spaziale, e la missione PROBA e’ proprio atta a dimostrare la possibilita’ di utilizzare APS fornendo strumentazione a costo inferiore.

Uno dei difetti della tecnologia a pixel e’ il cosiddetto “hot pixel”, cioe’ una zona ristretta del sensore che, per cause elettriche o ottiche, fornisce un segnale molto elevato, dunque apparendo molto piu’ chiaro degli altri. A questo, si deve poi aggiungere il cosiddetto “crosstalk” tra i pixel, cioe’ il trasferimento di parte del segnale da un pixel a quelli immediatamente vicini.

La commistione di questi due effetti puo’ creare effetti simili a quelli che abbiamo visto nell’immagine in esame. Molto probabilmente uno o piu’ pixel si sono portati ad un livello elettrico elevato e questi segnali si sono trasferiti ai pixel vicini giustificando anche l’effetto sfumato che vediamo intorno al presunto oggetto. I tempi necessari affinche’ i pixel ritornino in uno stato normale, puo’ essere anche di qualche minuto, come nel caso in questione, dove l’immagine e’ tornata normale in un paio di minuti.

Concludendo, il presunto missile che compare nell’immagine catturata da PROBA non e’ assolutamente un oggetto reale. Nel nostro caso, non ci siamo nascosti dietro la tipica frase “e’ un difetto dell’immagine” senza argomentare, ma siamo andati proprio nei dettagli costruttivi del telescopio. Studiando i dati e la costruzione dello SWAP abbiamo capito che l’effetto molto probabilmente potrebbe essere dovuto ad un problema elettrico nella matrice dei pixel utilizzati. Abbiamo inoltre visto che lo strano oggetto non compare in nessuna immagine catturata  dalle altre sonde.

Nascondersi dietro alla frase “e’ tutto falso” e’ del tutto equivalente a credere a qualsiasi spiegazione ci venga data su internet. Per poter smentire o confermare una notizia, e’ sempre necessario ragionarci sopra e fare considerazioni. Non fermatevi alle apparenze, cercate sempre di farvi domande e cercare autonomamente le risposte.

Per analizzare a fondo tutte le profezie del 2012, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Come seguire il ciclo solare

15 Set

In un recente post, abbiamo parlato delle ipotesi fatte sul 22 Settembre 2012:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

Come abbiamo visto, alcune fonti vorrebbero un massimo di attivita’ solare per questa data, con picchi di emissione molto intensi ed in grado di portare forti disturbi elettromagnetici sulla Terra. Anche in questo caso pero’, siamo di fronte ad una profezia priva di fondamento. Come spiegato nell’articolo, la data e’ frutto di una simulazione fatta nel 2009 ed in cui si era evidenziata la possibilita’ di un forte massimo per il 24esimo ciclo (quello in corso). La previsione e’ stata poi corretta verso il basso alla luce dei nuovi dati raccolti sul Sole e anche il massimo di attivita’ e’ previsto non piu’ per fine settembre 2012, ma per la primavera del 2013.

Dal momento che ho ricevuto diversi commenti di utenti interessati all’attivita’ del Sole, vorrei approfondire il discorso cercando di fornire i riferimenti utili per seguire queste emissioni.

Come sappiamo, ci sono molti telescopi sia a Terra che in orbita che costantemente rilevano l’attivita’ solare e le emissioni. Come spesso avviene per le ricerche astronomiche, questi dati sono disponibili in rete e liberamente utilizzabili da chiunque desideri consultarli.

Un’immagine del Sole di poche ore fa, come potete trovarne molte su web.

In particolare, per avere informazioni riguardo allo stato attuale del ciclo solare, vi consiglio il sito “Space Weather Prediction Center” gestito dal NOAA:

SWPC NOAA

Qui trovate tantissime informazioni e immagini del Sole in tempo reale. Oltre ai dati sul vento solare, come velocita’ e campo magnetico, trovate anche la mappa delle aurore e le ultime immagini in banda X. Particolarmente interessante per la nostra trattazione e’ la pagina sull’avanzamento del ciclo solare.

Per consultare i dati sul ciclo solare, basta cliccare su “Solar Cycle Progression”.

In questa pagina trovate proprio i grafici con i dati raccolti fino ad oggi sia sul numero di macchie solari che sui parametri del flusso dal Sole.

Numero di macchie solari osservato e risultato della simulazione.

Osservate prima di tutto una cosa, prendiamo come esempio il grafico delle macchie solari, vedete che i dati seguono il classico andamento del Sole con periodo di 11 anni. La linea rossa che passa attraverso i punti sperimentali, e vi mostra anche l’andamento nei mesi a venire, e’ proprio il risultato della simulazione.

Nel precedente articolo sul 22 settembre, abbiamo parlato di queste simulazioni fatte sul Sole. Come vedete il risultato di questi calcoli vi da un andamento di massima atteso per i parametri solari. Se, man mano che osservate il Sole, i dati raccolti si discostano troppo dalla linea della simulazione, significa che ci sono degli errori e che la simulazione non e’ veritiera. Proprio per questo motivo, le simulazioni vengono costantemente aggiornate con gli ultimi dati raccolti per ottenere risultati piu’ verosimili.

Detto questo, osserviamo che il prossimo massimo verso cui stiamo andando ha un picco addirittura piu’ basso del precedente. Questo massimo e’ appunto quello citato nella formulazione delle ipotesi sul 22 settembre. Da questi dati, che ripeto sono i dati veri e attuali del Sole, abbiamo avuto una nuova smentita alla forte tempesta magnetica attesa per il 22 Settembre.

Come sempre, internet mostra la sua doppia faccia. Da un lato permette a fantasie e false ipotesi di divulgarsi in tutte le direzioni insinuando il dubbio nelle persone. Dall’atro, ci permette di consultare dati scientifici di libero accesso e da cui attingere informazioni importanti, ma soprattutto veritiere. Fate attenzione, prima di credere a qualsiasi voce, consultate diverse fonti e cercate di fare sempre i relativi distinguo. Per continuare ad analizzare tutti i fenomeni attesi per il 2012, mostrando sempre i dati scientifici, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Nuova minaccia il 22 settembre?

11 Set

Per tutti quelli che, anche se convinti della fine del mondo, pensavano di dormire tranquilli per almeno altri 3 mesi, questa notizia sara’ una bella doccia fredda.

Negli ultimi giorni, si parla sempre piu’ insistentemente di una nuova data per la fine del mondo: il 22 settembre 2012.

Perche’ questa data? Cosa dovrebbe succedere? Secondo chi?

Come ormai siamo abituati, prima di farci prendere dal panico, cerchiamo di capire meglio origine, motivazioni e fondatezza di queste voci.

Andiamo con ordine. Da quanto si legge su diverse fonti, il 22 settembre 2012 ci dovrebbe essere una tempesta solare di enormi dimensioni. Nei precedenti post, abbiamo gia’ parlato di questo genere di fenomeni:

Evidenze dal Sole?

Le macchie solari AR1504

Gli effetti di AR1504

Come abbiamo visto, l’attivita’ del nostro Sole non e’ affatto costante nel corso del tempo, ma presenta una ciclicita’ con un periodo di 11 anni, legata anche al campo magnetico Solare.

Il nostro Sole emette verso l’esterno fasci di particelle e bolle di plasma che possono raggiungere, piu’ o meno intensamente, la Terra. Fortunatamente, abbiamo il campo magnetico terrestre che impedisce l’ingresso diretto di particelle spingendole verso i poli. Uno degli effetti di questo intrappolamento magnetico sono le aurore polari. Trovate una discussione dettagliata su questi aspetti nel libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Vista la ciclicita’ di questi eventi, in linea di principio, dal momento che siamo ancora qui a parlarne, l’emissione di questi getti solari non dovrebbe essere dannosa per l’uomo. In realta’, come detto in precedenza e come spiegato nei precedenti post, possono verificarsi emissioni molto potenti (come nel caso di AR1504) che possono provocare seri disturbi anche solo ai nostri sistemi di comunicazione.

Partendo da questi presupposti, la notizia che circola in questi giorni e’ che, da una simulazione della NASA, si sarebbe trovata una intensa attivita’ solare e che questa potrebbe sfociare in una potente tempesta solare con emissioni in direzione della Terra. Il picco delle emissioni sarebbe proprio il 22 Settembre, anzi, per essere precisi, pochi minuti prima della mezzanotte del 22 Settembre.

L’origine della notizia sembra essere un articolo pubblicato dalla Stampa a firma di Luigi Grassia.

Facciamo una pausa per ragionare su queste informazioni. Abbiamo un articolo su un giornale nazionale che parla di una simulazione fatta dalla NASA su una tempesta solare di enormi dimensioni. Se tutto fosse vero, la notizia sarebbe veramente importante e dovrebbe preoccuparci. Non pensiamo solo a qualche disturbo nelle comunicazioni. In caso di una tempesta solare molto potente, provate a pensare cosa significherebbe trovarsi da un momento all’altro senza corrente elettrica perche’ i disturbi elettromagnetici hanno bruciato milioni di condensatori. Niente luce nelle case, negli ospedali, per le pompe che pescano benzina nei distributori, per i sistemi di riscaldamento, per i sistemi radar che gestiscono il traffico aereo. Provate anche solo ad immaginare il caos nelle strade. Potete stare tranquilli che nessuno morira’ direttamente per l’emissione solare, ma cosa succedera’ a causa delle sue conseguenze?

Lo scenario ipotizzato e’ verosimile. Cerchiamo di capire se invece lo e’ la notizia.

Fortunatamente, siamo di fronte ad un falso creato basandosi pero’ su fatti reali. L’articolo e’ stato effettivamente pubblicato sulla Stampa da Grassia, ma il 29 Marzo 2009. Dello stesso periodo e’ la simulazione della NASA. Questo calcolo e’ stato effettuato per cercare di capire gli effetti che una tempesta solare fuori dal comune potrebbe avere sulla Terra.

Foto di un’aurora boreale in Norvegia

Se parliamo di calcoli e simulazioni, perche’ e’ stata scelta proprio la data del 22 Settembre? Semplicemente si tratta di una data fittizia messa nella simulazione (parliamo di qualcosa fatto 3 anni prima). Inoltre, come sappiamo, ci stiamo avvicinando ad un massimo di attivita’ solare che molto probabilmente dovrebbe presentare un picco tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Non pensate subito al 21 Dicembre, e’ un massimo di attivita’ solare come ce ne sono ogni 11 anni. Proprio in virtu’ di questo massimo, nel 2009 si era ipotizzata la data del 22 Settembre 2012 come periodo del prossimo massimo di attivita’.

Per chi volesse leggere l’articolo originale (con la data in alto), potete consultarlo sull’archivio della Stampa:

La Stampa 23 Marzo 2009

Quindi possiamo stare del tutto tranquillo riguardo al Sole? In realta’ non e’ proprio cosi’. Nella maggior parte dei casi, picchi di attivita’ solare non danno effetti diretti sulla Terra, ma questo non esclude che possa esserci un’emissione di forte intensita’, magari anche per il prossimo massimo, che possa provocare disturbi, anche seri, sulla Terra.

In passato abbiamo gia’ avuto esempi di questo tipo.

Nel 1989 un potente flare di classe X15 mise fuori uso il sistema di distribuzione elettrica del Quebec. 6 milioni di persone rimasero completamente al buoi per 9 ore. L’emissione solare provoco’ aurore visibili fino al Texas.

Ancora peggiore fu l’emissione del 1859 ribattezzata “Evento di Carrington”. In questo caso, la tempesta magnetica porto’ disturbi per ben 14 ore alla neonata tecnologia di trasmissione di segnali mediante telegrafo. In questo caso le aurore furono visibili a latitudini del tutto inusuali come quelle di Roma, Cuba e della Giamaica.

Ora, ragioniamo su questo punto. Nel 1859 ci furono problemi alla trasmissione di segnali mediante telegrafo. Cosa succederebbe se un evento del genere avvenisse ai giorni nostri? Forse le ipotesi fatte nell’articolo della Stampa sono esagerate, ma comunque dobbiamo tenere sotto controllo il nostro Sole. Ad oggi, molti telescopi sono in orbita per controllare il Sole e sono in grado di prevedere e misurare con un po’ di anticipo eventi di questo tipo. Nonostante questo, il preavviso che avremmo sarebbe comunque molto poco e difficilmente potremmo evitare al minimo un black out di diverse ore.

Anche in questo caso siamo di fronte ad una notizia vecchia, riproposta ora per rafforzare la tesi sulla fine del mondo nel 2012. Come abbiamo visto, nessun evento catastrofico e’ atteso per il 22 Settembre. Nonostante questo, esiste sempre una possibilita’ non nulla che il nostro Sole provochi disturbi, anche consistenti, sulla Terra. In questo caso, per il momento, possiamo solo convivere con queste ipotesi. Allo stesso modo, se ci pensate, sarebbe come dire “non prendo la macchina perche’ potrei avere un incidente”. Nel caso del Sole, le conseguenze sarebbero forse meno drammatiche, ma sicuramente apporterebbero grossi disturbi ad un mondo che ormai e’ basato quasi esclusivamente sull’energia elettrica. Per approfondire il funzionamento del nostro Sole e per ragionare scientificamente su tutte le profezie sul 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

Leggi anche: Come seguire il ciclo solare, per vedere la situazione in tempo reale del Sole.

Ecco i temuti effetti di AR1504

24 Giu

In questi post:

Le macchie solari AR1504

Gli effetti di AR1504

Abbiamo parlato del sistema di macchie solari, appunto denominato AR1504, che rimane ancora molto attivo e per cui esiste la probabilita’ di avere emissioni di massa coronale molto intense con brillamenti anche di classe X. Negli articoli riportati, si trovano tutte le spiegazioni necessarie a comprendere questi fenomeni.

Ad oggi, le emissioni maggiori sono state in classe M, e non hanno portato nessun disturbo nelle trasmissioni radio neanche a grandi latitudini. In questi punti, la radiazione emessa dal Sole riesce a penetrare lo schermo offerto dal campo magnetico terrestre, le cui linee di forza si chiudono in prossimita’ dei poli.

Per meglio comprendere questo punto, l’effetto delle linee di forza del campo terrestre sulle emissioni solari e’ visibile in questa immagine:

Gli effetti del campo magnetico terrestre sulle emissioni di particelle dal Sole

Al contrario di quanto affermano molti siti filo-catastrofisti, ad oggi nessun effetto pericoloso o straordinario e’ stato causato dall’impatto con le emissioni solari causate da AR1504.

Gli unici effetti osservati a Terra, sono state delle stupende Aurore che sono state visibili anche a latitudini inferiori a quelle standard. Questo proprio a causa delle intense emissioni dovute a questo sistema. Inoltre, l’interazione con le molecole dell’atmosfera, che nell’urto vengono eccitate ed emettono luce a causa della seguente diseccitazione, ha prodotto delle aurore con colori molto accesi e con sfumature davvero particolari. Per precisione e per non essere frainteso, “particolari” anche in questo caso indica qualcosa di diverso dal comune, non intendiamo assolutamente niente di straordinario, non conosciuto o non compreso scientificamente.

Ecco un’immagine di un’aurora osservata in Minnesota:

Una foto dell’aurora in Minnesota. Fonte National Geographic

Questa invece una foto scattata in Oregon:

Una foto dell’aurora in Oregon. Fonte National Geographic

Al momento, i temuti (da parte dei soliti noti) effetti di questo sistema di macchie sono state queste bellissime aurore che vi abbiamo mostrato. Nessun disturbo elettromagnetico ai sistemi satellitari o alla trasmissione di segnali si e’ verificato.

Non lasciatevi suggestionare o convincere da chi vuole farvi credere una teoria non supportandola con dati scientifici o dimostrandovela in modo formale. Per capire a fondo cosa c’e’ di vero nelle profezie del 2012 non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.