Numerosi sinkhole a Samara

11 Apr

In diversi articoli abbiamo parlato del fenomeno dei sinkhole, cioe’ di quegli enormi buchi che si formano nel terreno, apparentemente da un momento all’altro, e che spesso raggiungono dimensioni anche elevate:

Enorme cratere si apre in Cina

Enormi voragini si aprono in Florida

Come visto in questi articoli, i crateri formati molto spesso raggiungono diametri anche di qualche metro e sono in grado di inghiottire macchine, camion, autobus, e purtroppo, cosi’ come avvenuto nel caso della Florida, anche persone.

Perche’ torniamo sull’argomento?

Negli ultimi tempi, il fenomeno dei sinkhole sta creando non pochi problemi nella citta’ di Samara in Russia. Qui infatti, si sono creati diversi crateri causando non pochi problemi alla popolazione locale. Fortunatamente, c’e’ da dire che, almeno al momento ma speriamo il dato non cambi, non ci sono state vittime. Praticamente, i giornali locali parlano di qualcosa come una decina di sinkhole formati a Samara, con dimensioni che vanno da 1 metro, fino anche a 10. Anche la profondita’ e’ abbastanza variabile, arrivando pero’ a toccare punte di 20 metri nei casi maggiori.

Come detto, al momento non ci sono vittime tra la popolazione, ma diversi automobilisti hanno visto letteralmente sprofondare la propria auto, inghiottita dalla Terra che improvvisamente sembra aprirsi. Ecco alcune foto trovate su web:

Foto dei sinkhole di Samara

Foto dei sinkhole di Samara

Come vedete, il fenomeno sta causando ingenti danni economici. Diversi giornali parlano addirittura di una citta’ che sta sprofondando. Pensate che solo qualche giorno fa, i cittadini spaventati hanno addirittura organizzato una raccolta firme da inviare al governo per “salvare la citta’ di Samara”.

Cosa sta succedendo?

Ovviamente la notizia non e’ passata inosservata su tanti siti catastrofisti. Al solito, c’e’ chi parla di fine del mondo e del nostro pianeta che ci sta inviando chiari segnali inequivocabili del cambiamento in atto. Inoltre, i fenomeni di Samara hanno riacceso anche molti animi complottisti e ufologici. Come ricorderete, a febbraio, sempre in Russia ma nella citta’ di Chelyabinsk, e’ esploso un meteorite in atmosfera causando molti feriti. Anche se io dico “meteorite”, molti siti hanno fantasticato sull’evento tirando fuori assurde teorie del complotto ma anche ipotizzando che invece di un corpo celeste, quello caduto sugli Urali fosse un disco volante.

Al solito, ci vuole sempre troppo poco a distorcere la realta’.

Lasciando da parte queste fantasie, occupiamoci invece del fenomeno dal punto di vista scientifico. Come visto negli articoli riportati, i sinkhole sono un fenomeno noto e che purtroppo si concentra in diverse localita’ del pianeta. La causa che crea la voragine non e’ sempre univoca, ma sono stati osservati fenomeni simili nel risultato, ma con origini diverse.

Nel caso di Samara, i crateri che si formano sono dovuti ad una combinazione tra morfologia del terreno e clima della zona. L’acqua delle pioggie cadute durante l’inverno, a contatto con il suolo, assorbe il biossido di carbonio causato da attivita’ antropiche e dalla vegetazione, divenendo leggermente acida. Questa acqua penetra poi nel terreno, generalmente poroso, giungengo fino allo strato delle rocce solubili. A questo punto, grazie anche all’acidita’, l’acqua corrode molto facilmente lo strato creando degli ampi spazi vuoti sotterranei. Ora, come e’ facilmente immaginabile, a lungo andare il terreno e’ destinato a cedere sotto il suo stesso peso.

In geologia questo feomeno e’ noto come subsidenza. L’intero processo puo’ durare anche decine di anni, fino al momento in cui il terreno cede creando appunto i sinkhole. Ovviamente, queste tempistiche non sono facilmente valutabili. Nel caso di Samara, si deve prendere in cosiderazione, oltre alla stratigrafia e alla struttura del terreno, la quantita’ di acqua caduta durante i mesi invernali.

Per essere precisi, la subsidenza non avviene solo con questo meccanismo. Oltre a quello visto, lo sfruttamento del terreno per l’estrazione di risorse naturali puo’ provocare il fenomeno dei sinkhole. In particolare, sia l’estrazione di petrolio e gas naturale che la creazione di miniere possono risultare in vasti svuotamenti sotterranei che possono provocare il cedimento del terreno.

In questa figura vengono riportate ed illustrate le principali cause all’origine dei sinkhole:

Meccanismi di formazione della subsidenza

Meccanismi di formazione della subsidenza

Come anticipato, anche in funzione della specifica causa, la formazione delle voragini puo’ richiedere piu’ o meno tempo. Tornando al caso di Samara, la zona e’ fortemente sfruttata e ricca di miniere che possono provocare fenomeni come quelli riportati.

Per completezza, vi dico che questo genere di fenomeni, ripeto completamente noti dal punto di vista scientifico e geologico, vengono monitorati continuamente nelle zone considerate piu’ sensibili. A tale scopo, viene utilizzata la telemetria laser, la livellazione del terreno ma anche, come visto in questo post:

Il sistema di posizionamento Galileo

la rivelazione continua GPS. Il nuovo sistema europeo Galileo, dovrebbe dunque offrire uno strumento ancora piu’ preciso anche per lo studio di questi fenomeni.

Per inciso, anche in Italia abbiamo fenomeni di subsidenza. Il caso piu’ importante e’ forse quello del delta del Po. Questa zona e’ ricca di giacimeti di gas naturale e per diverso tempo, almeno fino agli anni ’60, l’estrazione della risorsa e’ avvenuta senza una seria regolamentazione. Risultato di questo e’ un abbassamento del terremo anche fino a 3.5 metri. Proprio queste evidenze hanno portato ad interrompere l’attivita’ di estrazione che nel 1959 si attestava a circa 300 milioni di metri cubi estratti ogni anno.

Concludendo, diversi sinkhole si sono aperti nella citta’ russa di Samara. Questi fenomeni non sono assolutamente correlabili a fantasie complottiste, ma la loro spiegazione e’ nota dal punto di vista scientifico. In questo genere di fenomeni la conformazione del terreno, ma anche le precipitazioni annuali, possono creare svuotamenti sotterranei destinati, prima o poi, a cedere creando appunto le voragini che abbiamo visto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

7 Risposte to “Numerosi sinkhole a Samara”

  1. Renato aprile 12, 2013 a 1:21 PM #

    Caro Matteo,
    Volevo porti alcune domande.
    Le voragini che si sono aperte a Napoli hanno la stessa origine di quelle descritte in questo post? Il sistema tipo sonar che si usa per rintracciare i giacimenti di idrocarburi non potrebbe essere utile per monitorare le zone a rischio? Immagino che prima che l’erosione sotterranea duri diversi anni prima di arrivare ad un crollo. Ultima domanda, l’etna é in una fase di elevata attività, come stromboli, i due fenomeni sono collegati?
    Ti auguro di passare un ottimo week-end.
    Renato

    • psicosi2012 aprile 13, 2013 a 1:44 PM #

      Caro Renato,
      diverse volte si sente parlare di voragini che si aprono a Napoli. Anche in questo caso, nella definizione data nel post, possiamo parlare di sinkhole. Nel caso di Napoli, la spiegazione e’ sempre la stessa. Come sappiamo bene, il sottosuolo di Napoli e’ “aperto”, nel senso che esistono diverse cavita’ che percorrono addirittura tutta la citta’. Si pensi, ad esempio, alla Napoli sotterranea. Detto questo, come nel caso delle ultime infiltrazioni, il problema sono le infiltrazioni di acqua nel terreno. Data la morfologia, una infiltrazione di acqua provoca necessariamente dei cedimenti che prima o poi possono portare al crollo della volta a livello stradale. Data poi la presenza di caverne, il crollo risulta in un’apertura anche di decine di metri.

      Come giustamente hai detto, questi processi sono sempre abbastanza lenti. A prescindere dalla causa iniziale che puo’ cambiare leggermente la tempistica, si parla sempre di tempi dell’ordine della decina di anni prima di avere il crollo.

      Le tecniche sonar, che vengono utilizzate ad esempio nella ricerca di idrocarburi sotterranei, possono dare una mano. Ragioniamo pero’ su una caso restando nell’esempio di Napoli. Utilizziamo il sonar, e’ ovvio che vediamo delle vaste aperture sotto il manto stradale. La citta’ e’ vuota sotto come detto in precedenza. Queste tecniche potrebbero essere utili, ad esempio, nal caso della subsidenza, ma e’ comunque necessario avere un monitoraggio costante nel tempo per avere sensibilita’ sui movimenti sotterranei. In questo senso, come detto nel post, i sistemi GPS possono aiutare perche’ misurano in continuo i movimenti del terreno. Misurazioni analoghe al sonar, vengono, ad esempio, fatte mappando la resistivita’ del terreno. In questo caso, si puo’ costruire una mappa precisa distinguendo anche le infiltrazioni di acqua o la presenza di altri materiali proprio sfruttando le diverse proprieta’ elettriche della materia.

      Per conludere, riguardo al caso Etna-Stromboli, questi sono due vulcani molto attivi e che vengono monitorati in continuo dagli enti preposti. Questo monitoraggio e’ necessario proprio per tenere sotto controllo ogni possibile variazione dell’attivita’, che ripeto, e’ costante nel tempo. Le due eruzioni sono collegate? Probabilmente si, nel senso che i due vulcani fano parte della cosiddetta “fascia stromboliana” che comprende anche il Vesuvio e il Marsili. Personalmente, le continue eruzioni dell’etna sono una manna del cielo. Il fatto che l’Etna sia un colabrodo e che quindi con molta frequenza subisca eruzioni, fa si che la pressione interna al vulcano sia sempre bassa. Diverso e’ il discorso del Vesuvio, che sappiamo essere attivo e potenzialmente molto pericoloso, ma che e’ del tipo subpliniano, per cui potrebbe dar luogo a fenomeni esplosivi.

      Di vesuvio e campi flegrei abbiamo parlato in questo post:

      Cosa succede in Campania?

      come vedi si tratta di vulcani potenzialmente molto pericolosi e che vano costantemente tenuti sotto controllo.

      Grazie mille per l’interessantissimo commento. Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Se ci fossero altri punti che vuoi approfondire chiedi tranquillamente.

      Grazie e buon fine settimana,
      Matteo

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