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Lumache giganti in Florida

18 Apr

Come sapete, molto spesso ci interessiamo anche di fatti ambientali abbastanza curiosi o su cui c’e’ sempre qualcuno pronto a speculare. Questa volta, vorrei parlarvi di una notizia abbastanza curiosa che interessa la Florida.

In questi giorni, molti giornali e siti stanno pubblicando notizie relative ad un’invasione di “lumache giganti” in Florida. Dal nostro punto di vista, oltre che per la curiosita’, questa notizia diventa interessante perche’ c’e’ anche chi, pronto a specularci sopra, parla di fatto eccezionale e di segnale dell’apocalisse. Ovviamente, niente di tutto questo e’ reale, salvo ovviamente l’invasione delle lumache che sta causando seri problemi nello stato americano.

Per darvi un’idea, si tratta di lumache che possono raggiungere tranquillamente le dimensioni di un topo. Ecco una delle tante foto che gira su web:

Lumache giganti in Florida

Lumache giganti in Florida

Ovviamente, questa e’ una foto reale. Provando a cercare in rete, trovate anche molto foto false chiaramente ritoccate con programmi di grafica solo per far apparire delle normali lumache come giganti.

Detto questo, vediamo qualche dettaglio.

La zona maggiormente colpita da questa piaga e’ quella della Florida meridionale, ma questo problema e’ iniziato gia’ da circa un anno. Negli ultimi tempi pero’, il fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti. Le lumache in questione sono di origine africana e dal momento che possono deporre fino a 1200 uova l’anno, capite bene come questa invasione e’ cresciuta esponenzialmente nel corso del tempo. Inoltre, in questo periodo, con l’arrivo della stagione delle piogge, ci si aspetta un ulteriore crescita del numero di esemplari.

Dal punto di vista dell’agricoltura, questa invasione e’ una vera e propria piaga. Le lumache giganti sono in grado di mangiare praticamente qualsiasi specie vegetale e, date le dimensioni, i danni procurati alle coltivazioni sono ovviamente notevoli. Oltre alle piante, le lumache possono attaccare anche gli stucchi delle abitazioni, dal momento che il loro sistema digerente riesce ad estrarre dagli intonaci il calcio necessario per la crescita del loro guscio.

Ovviamente, messa in questo modo la notizia sembrerebbe soltanto curiosa e qualcuno, appassionato di lumache, potrebbe pensare che basterebbe catturarle, preparare qualche prelibato piatto e risolvere dunque il problema. Purtroppo, non e’ proprio cosi’. Oltre ai danni alla vegetazione e agli intonaci, queste lumache sono portatrici di malattie che possono colpire anche l’uomo.

Le lumache giganti africane sono portatrici di un verme nematode parassitario, il Angiostrongylus cantonensis. Questo verme e’ in grado di traferirsi ai ratti e da questi poi puo’ attaccare direttamente l’uomo. Effetto del contagio e’ una rara forma di meningite nota come Angiostrongilosi. Ovviamente questa forma tropicale puo’ portare seri problemi all’essere umano e, in alcuni casi, arrivare anche alla morte.

Per il momento, fortunatamente, non sono stati registrati in Florida casi di meningite tropicale, malattia invece molto presente in Africa e trasmessa proprio con il meccanismo visto a partire dalle lumache giganti.

Resta una curiosita’ da capire: come hanno fatto delle lumache africane ad arrivare in Florida?

Anche se non c’e’ una spiegazione certa, si pensa che il trasferimento possa essere avvenuto attraverso due canali possibili.

La prima ipotesi e’ che le lumache possano essere state trasportate da qualche camion o da qualche turista perche’ rimaste attaccate all’automezzo. In questo caso, si tratterebbe di un trasferimento accidentale di una specie non autoctona.

Questa spiegazione pero’, non convince del tutto le autorita’ della Florida che stanno indagando sul fatto. La seconda ipotesi vorrebbe invece un trasferimento volontario di questi animali sul territorio americano. La spiegazione sarebbe anche facilmente comprensibile. Gia’ nel 2010, fu scoperto che queste lumache venivano usate per alcuni riti da parte degli appartenenti ad una religione chiamata Santeria. Si tratta di una religione di origine cattolica e che conta molti adepti in Africa e nei paesi caraibici, primo tra tutti Cuba. In questo caso, si sospetta proprio un vero traffico di questi animali dall’Africa appunto per svolgere questi particolari riti.  Solo per completezza, vi dico che questi riti prevedono il lancio appunto di conchiglie e gusci di lumache, anticamenti usati come moneta in Africa, per poter prevedere il futuro ed interpretare il presente.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

 

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Onde di schiuma nel Queensland

29 Gen

Ogni tanto ci piace tornare a parlare di fenomeni naturali molto strani che avvengono nel mondo, e che spesso offrono spunti molto appetibili per tanti siti catastrofisti o complottisti.

Questa volta, vorrei parlare di un fenomeno molto particolare avvenuto in Australia, e precisamente nel Queensland, dove un’enorme quantita’ di schiuma e’ arrivata dal mare invadendo completamente la citta’ di Mooloolaba. Per darvi un’idea della portata del fenomeno, vi mostro una foto trovata su web:

La schiuma che ha invaso l'Australia negli ultimi giorni

La schiuma che ha invaso l’Australia negli ultimi giorni

Intere zone della citta’ sono state invase da milioni di metri cubi di una densa schiuma che ha causato anche non pochi danni alla circolazione e alla sicurezza delle persone.

Come potete facilmente immaginare, su molti siti si e’ preso spunto da questo accaduto per tornare a parlare di fine del mondo o anche di un fenomeno causato dalle scie chimiche, da Haarp o da qualche altro marchingegno che la scienza starebbe sperimentando per avvelenarci.

Solo per completezza, vi dico subito che sulle decine di siti che ho visto, nessuno di questi riportava la causa di questo strano fenomeno, escluse ovviamente le solite ipotesi dette prima, ma solo la solita frase “gli esperti brancolano nel buio” sottolineando che fenomeni di questo tipo sono del tutto nuovi e mai verificati.

Cerchiamo dunque di fare chiarezza e di capire meglio.

Informazione nota, e piu’ o meno riportata da tutti i siti, e’ che solo pochi giorni prima, nelle stesse zone, era passato l’uragano Oswald. Questo potrebbe essere un buon inizio di discussione, ma personalmente non lo vedrei come l’unica causa di questo fenomeno ambietnale. Per quanto l’uragano possa aver causato forti venti, e questi agitato le acque della costa, non credo che centrifugando l’acqua del mare riuscirete mai ad ottenere una schiuma cosi’ compatta.

Dimenticavo, vorrei aggiungere anche un’altra foto da discutere insieme:

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Come vedete e’ solo un’altra immagine in cui si vede la stessa schiuma che invade le strade della citta’. C’e’ solo una differenza fondamentale che ho omesso appositamente di dire, questa seconda foto non e’ stata scattata nel Queensland pochi giorni fa, ma nel 2011 a Blackpool in Inghilterra. Per dirla tutta, questo fenomeno si ripete in Inghilterra circa una volta all’anno.

Dunque? Questa rapida considerazione, ci consente subito di smentire categoricamente l’affermazione che fenomeni di questo tipo non si sarebbero mai verificati in passato.

Per quanto riguarda invece la causa el fenomeno, vi racconto l’evoluzione delle considerazioni scientifiche avvenute per i fenomeni inglesi.

Per prima cosa, si parlo’ di una schiuma prodotta dalla decomposizione di un’alga. La cosa che pero’ non convinse da subito fu che non erano conosciute alghe in grado di provocare fenomeni cosi intensi durante la loro decomposizione. Inoltre, a parte un leggero grado di oleosita’, la sciuma non presentava odori particolari. Anche le analisi fatte dagli esperti, non hanno mostrato in nessun caso alcun grado di tossicita’ della schiuma, e questo e’ vero sia per il caso inglese che per quello australiano.

Cerchiamo di ragionare un attimo sull’ipotesi alga. Come detto, in Inghilterra questo e’ un fenomeno che avviene con una certa ricorrenza, ma in australia non si era mai verificato prima. Se la schiuma fosse provocata da un alga, allora sarebbe da chiedersi che cosa avrebbe spinto questa particolare alga ad invadere una zona di mare in cui non era presente prima. Capite bene che se questa ipotesi fosse verificata, allora si dovrebbe aprire una discussione ben piu’ grande sulla modificazione del clima, sulla variazione delle correnti marine o anche sull’inquinamento di zone di mare sempre maggiori.

Premesso che tutti questi problemi esistono indipendentemente dalle alghe o meno, la schiuma non e’ assolutamente prodotta dalla decomposizione di questi organismi.

La vera causa e’ da ricercarsi nei solventi utilizzati dalle petroliere e dalle piattaforme petrolifere per pulire le cisterne. Questa operazione viene in genere fatta leggermente a largo utilizzando solventi chimici non dannosi per l’ambiente. In particolare, questi solventi sono piu’ leggeri dell’acqua marina, per cui formano un sottile strato superficiale che viene poi naturalmente disperso dalle correnti. Solo per chiarezza, ci stiamo riferendo ad operazioni consentite e che utilizzano solventi completamente biodegradabili e assolutamente non nocivi per l’ambiente marino.

Ora, se per qualche motivo, la zona in cui si forma questo strato di solventi e’ interessata da un forte vento, il rimescolamento delle acque puo’ portare alla formazione di questa notevole e persistente schiuma. Questa spiegazione bene si sposa sia agli eventi inglesi che al caso australiano. Nel primo caso, le coste in questione sono da sempre interessate da un forte vento proveniente dal mare verso la costa, mentre in Australia, come detto prima, nei giorni precedenti, l’uragano Oswald aveva provocato fortissimi venti in tutta la zona.

Questa e’ la vera causa della formazione della schiuma che abbiamo visto. Come anticipato, e come confermato dalle analisi chimiche-batteriologiche effettuate, la schiuma e’ assolutamente non tossica cosi’ come i solventi che la provocano.

Concludendo, siamo in presenza di un fenomeno non del tutto naturale perche’ causato in parte dall’uomo, ma assolutamente non pericoloso e non dannoso. Inutile quindi sottolineare la totale estraneita’ di questi avvenimenti con le solite ipotesi complottiste tanto care a molte persone.

 

 

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Crop Circle? No, Sand Circle!

3 Ott

In questo blog, ci siamo piu’ volte occupati di cerchi nel grano:

21 Dicembre 2012: cerchi nel grano

Ancora sui cerchi nel grano

Nuovo cerchio, nuova data

4 Agosto: una nuova conferma

In particolare, abbiamo piu’ volte provato ad interpretare i messaggi celati in questi disegni interessandoci principalmente alle connessioni con il 2012.

Come visto in questo post:

Come si realizza un cerchio nel grano

la realizzazione di questi cerchi puo’ essere ricondotta, in alcuni casi molto facilmente, all’opera di un gruppetto di “persone” anche in condizioni di buio.

Questa volta pero’, sempre rimanendo in tema cerchi, vogliamo occuparci di alcune opere che hanno suscitato molto scalpore negli ultimi giorni. Si tratta non di “cerchi nel grano”, ma “cerchi nella sabbia”.

Fin qui non ci sarebbe niente di misterioso da discutere, se non fosse che questi sand circle sono stati trovati ad una profondita’ di circa 25 metri al largo delle coste di Anami Oshima, un’isoletta semi tropicale dell’arcipelago Giapponese di Ryukyu.

Ecco una foto dei cerchi:

Una foto dei sand circle rinvenuti in Giappone

Si tratta di disegni geometrici composti da cerchi di diametro 60-70 cm, decorati in modo molto preciso. In alcuni sono anche state trovate conchiglie spezzate al centro.

Come potete facilmente immaginare, sono scattate subito le interpretazioni piu’ varie di questi disegni. Ovviamente, in questo caso la realizzazione umana risulta abbastanza difficile da accettare lasciando spazio all’origine extraterrestre di queste opere.

Chi ha realizzato questi cerchi? Perche’? Cosa voleva dirci?

Al solito, non dobbiamo lasciarci trasportare dall’emozione, ma ragionare sui fatti e vedere se esiste una spiegazione logica.

Come osservato direttamente da alcuni sub, l’autore di queste opere altro non e’ che una specie di pesce palla.

Utilizzando una pinna come timone e l’altra come rastrello, il pesce riesce a realizzare questi disegni spostando la sabbia in modo molto ordinato seguendo dei precisi schemi:

Pesce palla durante la realizzazione di un cerchio

Il motivo che spinge questo pesce a realizzare questi cerchi, come spesso avviene in natura, fa parte del rituale di accoppiamento. Da quanto osservato sul campo, la femmina sarebbe attrattata da queste opere andando poi a depositare le uova esattamente nel centro del cerchio.

In realta’, la complessita’ dei disegni ha anche una duplice funzione. Le increspature create nella sabbia, riescono a mitigare localmente le correnti, rendendo il centro del cerchio meno esposto e dunque molto adatto per depositare le uova.

Come detto in precedenza, sono stati ritrovati anche frammenti di conchiglie nella parte centrale di alcuni cerchi. Anche in questo caso, esiste una spiegazione logica al ritrovamento. Oltre alla funzione estetica, le conchiglie rappresentano il primo nutrimento per i nascituri contribuendo a creare un ambiente adatto.

Nulla dunque e’ lasciato al caso!

Riassumendo, le ipotesi fantasiose che vedrebbero un’origine extraterrestre per questi cerchi possono essere smentite osservando direttamente la Natura. Al contrario di quanto affermato da alcune fonti, non c’e’ nessun messaggio nascosto sul 21 Dicembre o sulla fine del mondo.

A volte, lasciandoci trasportare dalle nostre sensazioni, rischiamo di credere ad ipotesi fantasiose non supportate da dati. Osservare la Natura e cercare di comprendere i suoi meccanismi, ragionando in maniera obiettiva, ci consente di smascherare molte profezie che ogni giorno ci vengono proposte. Per conoscere il punto di vista della scienza sulle tematiche del 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.