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Nuovo ritrovamento conferma il 21 Dicembre

18 Ott

Pochi giorni fa e’ apparsa la notizia di un nuovo ritrovamento Maya che confermerebbe la data del 21 Dicembre 2012. Molti giornali e siti internet hanno annunciato questa notizia come la conferma definitiva alla fine del mondo profetizzata dai Maya.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Molto brevemente, le profezie sulla fine del mondo vengono formulate partendo dalla data conclusiva del Lungo Computo Maya. Fino ad oggi esisteva un solo reperto, precisamente il monumento VI del sito di Tortuguero in Messico, che indica, alla fine del calendario, la discesa in Terra del Dio Bolon Yokte. Questo Dio, nella tradizione Maya, era associato alla distruzione e alla rinascita. Come potete facilmente immaginare, questo duplice significato ha fatto nascere le varie profezie sulla fine del mondo. Abbiamo gia’ parlato di questi aspetti nel post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire?

Negli ultimi mesi, grazie ai successivi ritrovamenti in centro America, si e’ dapprima smentita la data conclusiva del calendario:

Scoperto in Guatemala il piu’ antico calendario Maya

e successivamente e’ stata riconfermata grazie all’ultimo ritrovamento sempre in Guatemala:

Nuova conferma Maya al 2012

Ora, un nuovo reperto scoperto dagli archeologi confermerebbe nuovamente la data conclusiva del calendario.

L’Istituto Nazionale di Archeologia del Messico, proprio in questi giorni, ha annunciato la scoperta di una nuova iscrizione nel tempio di Comalcalco a Xulcun in Guatemala. L’iscrizione e’ stata rinvenuta su un mattone della facciata del tempio, ma il disegno era rivolto verso l’interno e dunque non visibile ai visitatori.

Ecco un’immagine del reperto:

Il reperto rinvenuto a Xulcun in Guatemala

La raffigurazione rappresenta nuovamente la discesa del Dio Bolon Yokte alla fine del tredicesimo Baktun, cioe’ alla prossima fine del Lungo Computo.

Da quanto detto, questa sarebbe una nuova conferma della profezia Maya per la fine del lungo computo.

Come detto nei post precedenti, per una discussione approfondita sui sistemi di calendari utilizzati dai Maya e per la nascita di queste profezie, si rimanda la discussione alla lettura del libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Facciamo pero’ una semplice riflessione. Allo stato attuale, abbiamo 2 o al massimo 3 reperti Maya che indicano la fine del lungo computo. Questi sono in accordo sulla discesa del Dio Bolon Yokte, ma, come visto, da nessuna parte c’e’ scritto che alla fine dei giorni il mondo verra’ distrutto. Se volete questa e’ solo un’interpretazione possibile.

Inoltre, come avete visto in “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, esiste un problema molto importante e che molto spesso non e’ conosciuto neanche dai sostenitori delle teorie catastrofiste. Ci stiamo riferendo al problema della correlazione, cioe’ dell’esatta conversione tra una data espressa nel Lungo Computo Maya e il suo equivalente nel nostro calendario gregoriano.

Pensateci un attimo, non e’ banale passare da una data espressa in un calendario antico, e conosciuto solo grazie ai ritrovamenti, al nostro attuale sistema di conteggio. Per fare questo servono dei punti ben determinati, cioe’ dei giorni di cui conosciamo esattamente l’equivalenza nei due sistemi e che possiamo utilizzare come riferimenti. Come e’ spiegato in “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, il problema della correlazione non e’ affatto risolto. Detto in altri termini, la data del 21 Dicembre 2012 non e’ assolutamente quella universalmente accettata per la fine del Lungo Computo.

Come potete ben capire, e’ in corso una grossa speculazione per convincervi della data del 21 Dicembre 2012, data in realta’ non univoca.

Per conoscere in dettaglio i sistemi di conteggio Maya, e per ragionare insieme su tutti i possibili scenari profetizzati per la fine del lungo computo, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

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Nuova conferma Maya al 2012

30 Giu

In questo blog, molto spesso ci siamo domandati del perche’ il mondo dovrebbe finire il 21 Dicembre 2012 e dove i Maya avessero scritto e predetto eventi catastrofici per questa data.

In questo articolo:

Perche’ il mondo dovrebbe finire

abbiamo visto come l’unica indicazione che riporta alla fine del Lungo Computo e’ quella rinvenuta nel cosidetto “Monumento VI” nel sito di Tortuguero.

In queste iscrizioni e’ riportato come alla fine del conteggio dovrebbe ritornare sulla Terra la divinita’ Maya Bolon Yokte, associata a distruzione e rinascita.

Come viene ampiamente discusso nel libro Psicosi 2012. Le risposte della scienza si deve prestare moltissima attenzione a come il calendario Maya era strutturato e come poi sia possibile identificare la fine del lungo computo con la data del 21 Dicembre 2012.

Lasciamo alla lettura del libro tutte le discussioni sul calendario Maya e sul cosidetto problema della correlazione tra il nostro calendario e il sistema di conteggio dei Maya.

Quello di cui vorremmo invece parlare in questo articolo, e’ della scoperta di nuove iscrizioni Maya, oltre a quelle gia’ citate di Tortuguero, che sembrano indicare qualcosa che potrebbe accadere alla fine del lungo computo.

Queste iscrizioni, risalenti circa al 600 d.C., perfettamente conservate ed indicative, vanno dunque in contrasto con le ultime iscrizioni di cui abbiamo parlato in questo articolo:

Scoperto in Guatemale il piu’ antico calendario Maya

e che indicavano una ciclicita’ infinita del calendario Maya senza prevedere una fine.

Prima di tirare conclusioni, vediamo in dettaglio dove queste iscrizioni sono state trovate e cosa indicano.

Esplorando le rovine di “La Corona” in Guatemala, gli archeologi hanno riportato alla luce una serie di circa 270 geroglifici che narrano la storia politica e sociale dell’antico sito Maya. I resti sono stati rinvenuti all’interno di un edificio gravemente danneggiato e saccheggiato in passato, che e’ stato esplorato solamente per vedere se ci fossero resti lasciati dai precedenti saccheggiatori.

Come anticipato, le iscrizioni narrano della vita politica del sito, e in un passaggio vi e’ proprio l’indicazione alla fine del tredicesimo baktun, cioe’ alla prossima fine del lungo computo.

Il geroglifico di La Corona con l’indicazione alla fine del Lungo Computo

Il passaggio di nostro interesse narra della visita a La Corona di un potente sovrano Maya, Yuknoom Yich’aak K’ahk’, anche noto agli archeologi come “Zampa di Giaguaro”. La visita sarebbe avvenuta nel 696 d.C., cioe’ un anno dopo una pesante sconfitta subita proprio da questo re contro il regno di Tikal. Se vogliamo, si trattava di una visita di propaganda, utile per tranquillizzare i propri sovrani dopo la pesante sconfitta subita.

Prima di tutto, queste rappresentano delle informazioni importantissime dal punto di vista storico. Fino a questo momento infatti, gli archeologi pensavano che Zampa di Giaguaro fosse morto nella battaglia del 695 d.C., convinzione smentita proprio dalle cronache Maya.

Durante questa visita, per tranquillizzare i proprio sudditi, Zampa di Giaguaro definisce se stesso “Signore del tredicesimo Katun”. Questa affermazione serve proprio per indicare la continuita’ e la stabilita’ della civilta’ Maya. Secondo gli storici, l’iscrizione, indicante dunque un momento particolare al termine del lungo computo, indicherebbe la fine del ciclo con l’inizio di un periodo di nuova prosperita’ e rinnovamento per la Terra intera.

Non ci sono indicazioni catastrofiche per il momento di transizione tra le due ere. Ma, nonostante questo, l’iscrizione rappresenta la seconda indicazione alla fine del lungo computo, utilizzata, non sappiamo se per scopi promozionali dallo sconfitto re, per indicare il momento di transizione verso una nuova era di prosperita’.

I soliti mal pensanti, associano da subito questo nuovo periodo di prosperita’ con l’indicazione del Monumento VI e la venuta di Bolon Yokte. Mettendo insieme le due cose, il quadro che vorrebbero far apparire e’ quello di un passaggio ricco di catastrofi naturali prima dell’ingressso in una nuova era di pace.

Come abbiamo visto, i nuovi ritrovamenti in Guatemala sono estremamente importanti dal momento che rappresentano la seconda indicazione alla fine del lungo computo, ma non mostrano alcuna indicazione a catastrofi e non possiamo essere certi che quanto scritto non sia solo il messaggio politico di un re umiliato e sconfitto soltanto l’anno precedente. Sicuramente pero’, i ritrovamenti di La Corona ci consentono di cambiare la storia che conoscevamo, smentendo la morte di Zampa di Giaguaro nella battaglia del 695 d.C.

Cosa dobbiamo veramente aspettarci per la fine del lungo Computo? Siamo veramente sicuri che la fine del lungo computo coincida veramente con il 21 Dicembre 2012? Potremmo in realta’ scoprire che quelle che vogliono farci passare come certezze, in realta’ non lo sono assolutamente. Per scoprire la verita’ della scienza su queste considerazioni, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.