Tag Archives: successivo

Ci risiamo: 16 dicembre 2013 ….

28 Ago

Immaginate questa situazione: riuscite a creare un business molto redditizio che pero’, fin dall’inizio, sapete che ha una scadenza certa. Dopo questa data, le vostre rendite si annulleranno e non potrete piu’ andare avanti. Che problema c’e’, intanto facciamo cassa e poi si vedra’. Nell’animo umano pero’, scatta una molla tale per cui, anche se partiamo con un’idea, e’ facile che in corso d’opera la si cambi. Perche’ dovrei rinunciare agli affari? Per colpa di una scadenza? Dunque, in prossimita’ di questa data, cominciamo a pensare come superare questo problema. La cosa piu’ ovvia da fare e’ rimandare sempre piu’ oltre la scadenza. Sappiamo che prima o poi la cosa non funzionera’, ma intanto possiamo allungare, e se siamo bravi, anche di molto tempo il prolungamento dei nostri affari.

Vi e’ piaciuta questa storia? Realistica ma forse troppo impersonale. Ora sostituisco i soggetti rendendo la storia piu’ veritiera. Qualcuno vi dice che il 21 dicmbre 2012 finira’ il calendario Maya. Non sapete nemmeno perche’, pero’ questa storiella vi affascina. Vi mettete seduti e pensate a come sfruttare questa storia che affascina come voi molte altre persone. Inventate tempeste solari, scontri con pianeti mai visti, inventate che ci sara’ un terribile terremoto perche’ riuscite a far credere che i terremoti nel mondo stiano aumentando e tante altre storie di questo calibro.

Ora avete in mano il vostro business. Poco importa se molte persone ci credono e ne sono spaventate. C’e’ anche chi e’ costretto ad andare in cura per l’ansia che siete riusciti a trasmettere. Ma a voi cosa importa? Assolutamente niente. Create siti talmente pieni di pubblicita’ da sembrare macchine di formula 1, scrivete libri barzelletta ma con un titolo accattivante, parlate male di scienza e ricerca perche’ quello e’ il male del secolo. Ora avete i vostri introiti. Come si dice in questi anni di crisi, il lavoro bisogna crearselo e voi ci siete riusciti in pieno. Complimenti. Siete degni di un manuale di new economy. Forse, con una cattiveria peggiore degli squali dell’alta finanza ma anche di questo poco importa.

tzolkin

Attenzione pero’, riprendiamo il discorso scadenza. Quel tizio che vi ha suggerito la storia vi ha detto che il calendario finira’ il 21 dicembre 2012. Man mano che vi avvicinate a questa data, e sapete che non succedera’ niente, cominciate a pensare al vostro futuro. Dovete trovare il modo per allungare il brodo. Qual e’ la soluzione piu’ semplice? Ovvio, dire che c’e’ stato un errore di calcolo e che quindi la data e’ spostata.

Altro punto fondamentale: di quanto la spostiamo? Ci sono due fratelli che hanno proposto una soluzione diversa, ma questa farebbe ricadere la fine del calendario Maya nel 2116:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Parliamoci chiaro, non possiamo spaventare le persone parlando di 2116. La gente non riesce nemmeno ad arrivare a fine mese, pensa quanto gliene fregherebbe del 2116.

Ci vuole una soluzione differente, ma qualcosa di astuto supportato da qualche evento naturale per rendere il tutto piu’ credibile.

Alla fine l’idea viene ed e’ veramente geniale. Sentite questa, come sapete, esiste il problema della correlazione, di cui abbiamo parlato in questi post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire

2013 o ancora piu’ oltre?

Come detto, quando si cerca di “convertire” le date del lungo computo nel nostro calendario gregoriano, anche se abbiamo capito come funziona il conteggio Maya, dobbiamo trovare dei punti fissi. Detto in altre parole, abbiamo capito come contare e di quanto contare ma per sapere dove finisce il conteggio dobbiamo sapere da dove partire. Ovviamente, non staro’ di nuovo qui a spiegare per filo e per segno come funzionava il sistema di calendari dei Maya. Di questo abbiamo parlato abbondantemente sia nel libro Psicosi 2012 che nel blog.

Torniamo a noi, come sappiamo, per risolvere il problema della correlazione ci si basa sulle iscrizioni lasciate dal popolo centro americano. Molte iscrizioni riguardano eventi astronomici di cui i Maya erano ottimi osservatori. In tal senso, trovate ad esempio riportate le eclissi, i passaggi di Venere, ecc accompagnati da una data espressa nel sistema del lungo computo. Ora pero’, questi eventi sono ciclici per cui con un singolo evento non riuscite a risolvere l’equazione. Purtroppo, le iscrizioni arrivate fino a noi non sono tantissime. Come e’ noto, durante la conquista di queste terre, si e’ pensato bene di distruggere molti edifici e documenti perche’ pensati come “pagani”. Poiche’ quindi abbiamo un numero basso di documenti non riusciamo a trovare una sola soluzione per il problema della correlazione, ma tante possibilita’ diverse. La data del 21 dicembre 2012 e’ solo una delle possibili. Ne esistono poi altre decine che spaziano nell’arco anche di centinaia di anni. Per fare un esempio, la soluzione Calleman prevedeva la fine del lungo computo per il 2011, poi c’era quella per il 2012 e tante altre ancora fino, come nel caso dell’articolo riportato prima, al 2116.

Capite che il problema della correlazione non da un buon appiglio ai catastrofisti. Ormai si e’ sparsa la voce, la gente ha capito che le date possibili sono decine non saremmo credibili se ad ogni data riproponessimo le stesse argomentazioni. L’idea geniale e’ dunque questa: per prima cosa, nel calendario gregoriano non esiste l’anno zero ma si passa dal I sec. a.C al I sec. d.C. Siamo sicuri che l’anno zero non sia stato contato? In realta’, gli studiosi Maya si sono interrogati per anni su quale fosse la data di inizio del lungo computo. La data finale si ottiene semplicemente aggiungendo i giorni che completano il conteggio del lungo computo.

Questo particolare pero’ e’ ignorato da alcuni siti che vi propongono nuove date ragionando su queste argomentazioni. Sapete perche’? Perche’ qualcuno ha tirato fuori una nuova data: 16 Dicembre 2013. si, proprio alla fine di quest’anno e molto simile a quella precedente che ha fatto impazzire il mondo.

Purtroppo qualcuno non capendo come si ottiene ha inventato il discorso dell’anno zero gregoriano. E’ ovvio che se anche avessi contato lo zero la data si sposterebbe di un anno preciso invece, come vedete confrontando le date, c’e’ anche una differenza di una manciata di giorni.

Da dove viene allora questa nuova data? Ragionate cosi’, quando e’ iniziato il terzo millennio? Di colpo, si direbbe il 1 gennaio 2000. Attenzione pero’, poiche’ non contiamo l’anno zero, duemila anni finiscono al 31 dicembre 2000 quindi il nuovo millennio comincia il 1 gennaio 2001. Cerchiamo di rendere il tutto piu’ chiaro, ragioniamo con una decade. Partendo da 1, completate 10 anni al termine dell’anno 10 quindi la nuova decade cominciera’ al 1 gennaio 11.

Se questo e’ vero, allora lo facciamo valere anche per il calendario Maya. Nel momento in cui si azzera il lungo computo, analogo del 31 dicembre 1999, poi non comincia il nuovo conteggio, o nel nostro esempio il nuovo millennio, ma dobbiamo aspettare un altro ciclo (1 gennaio 2001).

Bene, oltre al lungo computo, i Maya conteggiavano i giorni dell’anno utilizzando il calendario Haab. Questo era un calendario civile basato sulle stagioni e con una durata di 360 giorni. Nell’analogo dell’esempio del millennio, se al 21/12/2012 inizia l’ultimo giro, la fine del lungo computo sara’ dopo 360 giorni, dunque 16 dicembre 2013.

Ecco spiegata l’origine di questa data.

Fate pero’ attenzione ad una cosa. Seguendo la correlazione piu’ accettata, in formato lungo computo, il 21 dicembre 2012 si scriveva 13.0.0.0.0, dove per la prima cifra il 13 equivale allo zero, mentre il 16 dicembre 2013 si scrive 13.0.1.0.0. Poiche’, come detto, per la prima cifra il 13 e’ lo zero, personalmene non vedo nessuna particolarita’ nella nuova data proposta. Mentre la prima azzerava il conteggio, la seconda non ha nulla di speciale a parte cadere un ciclo Haab dopo la fine del lungo computo. Ripeto pero’, l’origine e’ nell’analogo fatto con il conteggio gregoriano. Altra considerazione, qui non stiamo contando i millenni per capire quando iniziano o finiscono, qui abbiamo, grazie a degli studi non univoci, delle possibili date di inizio del calendario, dopo di che contiamo i giorni previsti dal lungo computo. Personalmente, il ragonamento fatto, oltre a non affascinarmi, non mostra nessuna base oggettivamente discutibile. Come detto all’inizio mi sembra solo di osservare un animale morente che si dimena in tutti i modi per prolungare la sua agonia.

Per rendere il tutto piu’ credibile, servirebbe un evento naturale tale da far concentrare l’attenzione sulla nuova data. Anche su questo abbiamo, nel vero senso della parola, una “manna dal cielo”: la cometa ISON. Questa solchera’ i nostri cieli proprio a dicembre di quest’anno e, come sembrerebbe dalla premesse, offrira’ uno spettacolo straordinario per la luminosit’a che si potrebbe raggiungere, tale da rendere la cometa visibile anche in pieno giorno. Cosa ci inventiamo sulla ISON? Semplice, i Maya avevano previsto il suo passaggio e a dicembre la cometa impattera’ sulla Terra distruggendo gran parte della vita. Poi ci mettiamo anche che la ISON non e’ una cometa ma un mini sistema planetario che ruota intorno a Nibiru. Ecco fatto, ora abbiamo allungato il brdo in modo affascinante, per di piu’ non dobbiamo nemmeno sforzarci troppo, le argomentazioni portate al 21/12/2012 possono essere riproposte per la nuova data. Della ISON abbiamo parlato qui:

E se ci salvassimo?

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

Mostrando l’assurdita’ di quanto affermato sulla rete e l’assoluto non pericolo di impatto per questa cometa.

Concludendo, la nuova data del 16 dicembre 2013 viene da considerazioni fatte paragonando il lungo computo Maya con il nostro calendario Gregoriano. Ragionamenti pero’ avulsi dal problema della correlazione che fornisce comunque gia’ di suo diverse date possibili per l’inizio, o equivalentemente per la fine, del lungo computo. Come e’ chiaro, ad oggi non esiste una data univoca per la fine del calendario Maya e alle soluzioni storiacamente possibili non si fa altro che aggiungere date di comodo senza nessuna base solida. Purtroppo, difficilmente i catastrofisti abbandoneranno l’osso della fine del mondo. L’unico modo per far terminare questa barzelletta e’ capire l’assurdita’ di quello che viene proposto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Pubblicità

E se domani sorgessero due soli?

18 Dic

Il titolo la dice lunga, una delle ipotesi catastrofiste, molto proposta in rete in queste ultime ore, e’ proprio il sorgere di due Soli il 21 Dicembre 2012.

Al contrario di molte altre profezie di cui abbiamo parlato, questa non e’ un’ipotesi del tutto campata in aria, ma che merita un approfondimento attento.

Anche se molti di voi avranno subito pensato a Nibiru, non ci stiamo affatto riferendo a questo fantomatico decimo pianeta del Sistema Solare, di cui abbiamo parlato, smentendo la sua esistenza, in diversi post:

Asteroide Nibiru: considerazioni scientifiche

Finalmente le foto di Nibiru

La NASA torna a parlare di Nibiru

Evidenze di un decimo pianeta?

Nibiru e la deviazione delle Pioneer

Nibiru e’ monitorato dall’osservatorio di Arecibo?

Storia astronomica di Nibiru

Secondo le ipotesi, il secondo Sole in cielo sarebbe invece la stella Betelgeuse.

Cerchiamo di andare con ordine.

Betelgeuse e’ la seconda stella piu’ luminosa nella costellazione di Orione e distante, secondo gli ultimi calcoli, circa 640 anni luce dalla Terra. Per i non esperti vi ricordo che l’anno luce e’ soltanto un modo astronomico di misurare le distanze e che corrisponde alla distanza percorsa dalla luce in un anno. Dunque, sapendo che la luce si muove nel vuoto ad una velocita’ di 300000 Km/s, l’anno luce corrisponde ad una distanza di circa 10^13 Km, cioe’ 10000 miliardi di kilometri. Perche’ si usa l’anno luce? Semplicemente perche’ e’ piu’ pratico parlare di qualche anno luce, piuttosto che dire ogni volta milioni di miliardi di kilometri.

Betelgeuse e’ facilmente identificabile nel cielo stellato, cosi’ come l’intera costellazione di Orione, che, essendo posizionata vicino all’equatore celeste, risulta visibile da quasi ogni parte del mondo.

Ecco una foto delle costellazione di Orione, in cui la luce delle stelle formanti la figura e’ stata amplificata per renderla meglio visibile:

Foto di Orione amplificata con l'indicazione di Betelgeuse

Foto di Orione amplificata con l’indicazione di Betelgeuse

La stella indicata dalla freccia e’ proprio Betelgeuse.

Ora, veniamo alla profezia del 21 Dicembre. Betelgeuse e’ da sempre in quella posizione, perche’ mai il 21 Dicembre dovrebbe cambiare qualcosa e quella stella dovrebbe apparire come un secondo Sole?

La risposta che trovate online e’ molto semplice, perche’ Betelgeuse potrebbe esplodere in una supernova espandendo nell’universo la maggior parte della materia che la costituisce e apparire dunque come un oggetto molto luminoso.

La spiegazione sembra molto semplice, ma in realta’ per poterla comprendere a pieno e per capire se realmente esiste questa possibilita’, si devono introdurre dei concetti di scienza, e di astronomia in particolare, non troppo difficili ma che devono essere seguiti attentamente.

Cerchiamo di analizzare queste ipotesi, mantenendo sempre un approccio molto divulgativo e accessibile a tutti.

Come forse molti di voi gia’ sanno, le stelle non sono sempre costanti nel tempo, ma hanno un loro ciclo vitale. A cosa e’ dovuto il loro ciclo? Una stella funziona come una centrale a fusione nucleare. Al suo interno, gli elementi vengono fusi per formare atomi piu’ pesanti e in questo processo viene emessa energia. Questo e’ anche il processo grazie al quale viene prodotta luce, che poi altro non e’ che l’emissione verso l’esterno di questa energia.

Ora, immaginiamo la stella come un serbatoio di atomi. Man mano che li fondiamo, ne avremo sempre di meno a disposizione. Il paragone piu’ semplice e’ quello di una qualsiasi automobile. Quando la benzina finisce, la macchina si ferma. Analogamente, quando il combustibile nucleare si esaursisce, la stella si trasforma evolvendosi in qualcos’altro.

In realta’, il processo e’ solo leggermente piu’ complicato, dal momento che il combustibile primario e’ l’idrogeno che viene fuso per formare elio che a sua volta viene fuso per formare atomi piu’ pesanti, via via fino ad arrivare al Ferro che e’ un elemento stabile che non puo’ essere bruciato per fusione nucleare. Ma non preoccupiamoci di questo. Quello che ci interessa in questo contesto e’ capire di che morte muore una stella.

Dunque, siamo arrivati a capire che una stella avra’ un tempo di vita limitato dal combustibile a disposizione. Al termine di questo ciclo vitale, l’evoluzione allo stadio successivo non e’ univoca, ma dipende da alcuni parametri, primo tra tutti la massa della stella stessa. In astronomia, le stelle vengono ad esempio catalogate in base alla loro massa rispetto al nostro Sole. In questo contesto, a volte trovate scritto “e’ una stella di 10 masse solari”, o “di 0.1 masse solari” e cosi’ via.

Come anticipato, in base alla massa della stella, l’evoluzione naturale del ciclo vitale puo’ essere diverso da caso a caso. Betelgeuse e’ una stella di massa pari a circa 15-20 volte quella del nostro Sole ed e’ in uno stadio della sua evoluzione chiamato di “supergigante rossa”. Si tratta di uno stadio abbastanza avanzato del suo ciclo vitale, e presenta fluttuzioni di luminosita’ che fanno pensare che sia prossima a passare al gradino successivo della sua evoluzione.

Fin qui tutto bene. Betelgeuse e’ una supergigante rossa e potrebbe passare allo stadio successivo.

Qual’e’ questo stadio?

Le stelle di massa come Betelgeuse, al termine del loro ciclo vitale esplodono formando una brillantissima Supernova di tipo II. Anche qui andiamo con ordine. Una supernova e’ un’esplosione stellare, estremamente energetica, che costituisce uno stadio finale per stelle molto massive.

Cosa significa invece di tipo II? Semplicemente che l’esplosione si genera dal collasso interno di una stella con massa superiore a 9-10 volte quella del nostro Sole, come nel caso dunque di Betelgeuse. Durante il collasso in supernova, quasi tutta la materia contenuta all’interno della stella viene letteralmente “sparata” nello spazio circostante con emissione elevata di energia e dunque con luminosita’ molto elevate.

Come apparirebbe Betelgeuse se esplodesse in una supernova di tipo II? Come potete capire facilmente, la sua luminosita’ sarebbe molto elevata il che la renderebbe visibile tranquillamente anche ad occhio nudo ed anche in pieno giorno. Vi riporto una immagine ricostruita che mostra come apparirebbe Betelgeuse, all’interno di Orione, dopo il collasso:

Betelgeuse_supernova

Questo ci fa capire molto bene perche’ si parla di un secondo Sole.

Ora, la cosa piu’ importante da capire e’: ci sono possibilita’ che Betelgeuse esploda proprio il 21 Dicembre?

Ovviamente, in astronomia e’ impossibile fare previsioni precise per il giorno, ma sull’evoluzione di Betelgeuse non vi e’ un parere univoco degli astronomi. Secondo alcuni, per essere precisi i piu’, Betelgeuse sarebbe ancora in una fase poco avanzata dello stadio di supergigante rossa. Questo comporterebbe ancora un periodo, fino anche ad 1 milione di anni, prima di poter assistere a questo spettacolo naturale. Secondo altri, le fluttuazioni della luminosita’ indicherebbero uno stadio molto avanzato della vita della stella e dunque la possibilita’ di esplosione in tempi brevi. Fate attenzione, quando in astronomia si parla di tempi brevi, come in questo caso, ci si riferisce in un lasso di tempo di qualche secolo.

Esiste anche una terza ipotesi, dibattutta scientificamente, che vorrebbe la stella gia’ esplosa. In questo contesto, vediamo ancora Betelgeuse cosi’ com’e’ solo perche’, dopo l’esplosione, ci vogliono 640 anni prima di vedere l’evoluzione da Terra. Questo periodo e’ proprio dovuto alla distanza della stella da noi.

E’ necessario premettere prima di tutto che, scientificamente, questa terza ipotesi e’ quella meno probabile secondo la scienza, ma comunque presa in considerazione. Nonostante questo, capite bene che e’ del tutto impossibile stabilire esattamente il giorno in cui vedremo Betelgeuse esplodere in una supernova. Dunque, l’ipotesi di vedere l’evoluzione esattamente per il 21 Dicembre e’ del tutto campata in aria.

Nonostante questa conclusione, vorrei aprire una brevissima parentesi. Se anche vedessimo l’esplosione di una supernova in cielo, cosa comporterebbe questo per noi? Sarebbe la fine del mondo?

Anche in questo caso, potete dormire sonni tranquilli. Supernove che esplodono a centinaia di anni luce da noi, espellono verso lo spazio enormi quantita’ di materia, ma questa non arriva assolutamente fino a Terra. L’unico effetto reale a Terra, e’ un aumento del flusso di neutrini che attraversano il nostro pianeta e che vengono prodotti dalle reazioni nucleari durante l’esplosione. Solo per curiosita’, vi dico che queste particelle hanno una probabilita’ di interagire con la materia estremamente bassa e sono in grado di attraversare l’intera Terra senza interagire con nulla. Pensate che anche il nostro Sole produce un enorme flusso di neutrini che attraversano il nostro pianeta, senza nessuna conseguenza per gli esseri umani. Ovviamente il nostro Sole e’ dietro l’angolo se paragonato ad una supernova in una qualche parte della Via Lattea.

Questo ci fa capire bene che comunque non vi e’ nessun pericolo di “fine del mondo” in caso di un’esplosione di supernova.

Per darvi ancora un’altra prova, le cronache storiche sono piene di esplosioni di supernove nella nostra galassia, e osservate da Terra. La piu’ famosa e’ forse l’esplosione del 1054 che porto’ alla formazione della Nebulosa del Granchio e che venne opportunamente riportata nelle cronache cinesi. In ordine temporale, l’ultima supernova osservata nella Via Lattea e’ del 1604 osservata anche da Keplero. Vi sono poi altri casi piu’ recenti ma che non sono stati direttamente osservabili da Terra. Per darvi l’idea, di esplosioni di supernove nella nostra galassia, se ne contano piu’ o meno una ogni 50 anni, ovviamente senza nessuan conseguenza diretta per noi.

Concludendo, abbiamo capito il perche’ si parla di questa esplosione di Betelgeuse. Abbiamo visto come l’ipotesi di una supernova sia in realta’ possibile, ma assolutamente non aspettabile per  il 21 Dicembre. La cosa piu’ importante che abbiamo capito e’ che le esplosioni di Supernove nella nostra Galassia non sono un evento cosi’ raro, ma che comunque non comportano nessun problema a Terra e soprattutto sul genere umano.

Analizzare le profezie del 2012, significa affrontare temi sempre attuali della scienza e che spesso vengono poco divulgati ai non addetti ai lavori. Per un’analisi scientifica del 2012, ma soprattutto per leggere un libro di divulgazione chiaro ed accessibile a tutti, non perdete in libreria ”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.