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Il “nuovo” vulcano sottomarino in Sicilia

16 Dic

Come sappiamo bene, parlando di vulcani italiani, la nostra attenzione non puo’ che andare su i due piu’ noti, cioe’ il Vesuvio e l’Etna. Vulcani profondamente differenti, se non altro per la loro diversa attivita’ negli anni sia passati che futuri. Come visto in diversi articoli, questi due “mostri” vengono superati di gran lunga da quello che e’ considerato uno dei piu’ grandi vulcani al mondo, ma che non si trova in superficie bensi’ sotto il mare, il Marsili. Di questo vulcano, soprattutto in risposta alle tante tesi catastrofiste degli ultimi mesi, abbiamo parlato in tanti post:

Marsili e terremoto siciliano

– Il vulcano Marsili

– Immagine ricostruita del Marsili

– Il risveglio del Marsili

Marsili: una fonte di energia enorme!

Perche’ ora torniamo a parlare di questo argomento?

In questi giorni, diversi siti catastrofisti si sono lanciati nella notizia sensazionale di un nuovo pericoloso vulcano sottomarino scoperto in Sicilia, precisamente al largo di Riposto, nel tratto di mare nei pressi di Aci Castello.

Di cosa si tratta?

Stando a quanto si legge in rete, si parla di un vulcano scoperto solo in questi giorni, grande, alla base, tre volte l’Etna ed estremamente pericoloso per la sua fervente attivita’ e per il rischio concreto di una prossima violenta eruzione.

Ecco, ci mancava anche questo problema in Italia, che, in quanto a vulcani, almeno leggendo in rete, rischia davvero tutti i giorni di essere devastata da qualche potente eruzione.

Cosa c’e’ di vero in questa notizia?

Fate attenzione, per poter rispondere a questa domanda, e’ necesario analizzarne tutti i diversi aspetti. Andiamo con ordine. Esiste questo vulcano? Assolutamente si, e la posizione e’ veramente quella che abbiamo citato in precedenza. Per essere precisi, vi mostro una mappa con indicata la posizione del vulcano in questione:

La costa Siciliana con l'Etna e il tratto di mare di fronte a Riposto

La costa Siciliana con l’Etna e il tratto di mare di fronte a Riposto

Quanto e’ grande questo vulcano? Se parliamo di base del monte, come anticipato in precedenza, parliamo di qualcosa piu’ o meno 3 volte l’Etna. Riguardo all’altezza, la cima del vulcano si trova a circa 500 metri dal pelo dell’acqua, mentre la base giace sul piano abissale a circa 2500 metri di profondita’.

Bene, fino a questo punto, le notizie che ci giungono dalla rete sono veritiere. Ora passiamo invece a quanto di “non vero” viene riportato o volutamente omesso.

Il vulcano e’ stato scoperto in questi ultimi giorni? In questo caso, la risposta e’ “assolutamente no”. Se provate a fare uan ricerca sul web, vi accorgete che gia’ nel 2009 si parlava di questa scoperta. Perche’ pero’ i siti catastrofisti ne parlano solo ora? Anche in questo caso, la risposta e’ abbastanza semplice. Cerchiamo di capire. Quando il vulcano venne scoperto nel 2009, molti, tra cui lo stesso INGV, erano scettici nel consdierare il vulcano come un’unita’ indipendente. Rigurdiamo la mappa riportata in precedenza. Parliamo di qualcosa molto vicino all’Etna. Detto questo, il primo pensiero fatto fu che questo vulcano era in realta’ non indipendente, ma un qualcosa direttamente connesso all’Etna e dunque alimentato dalla stessa linea magmatica. Proprio in queste ultime settimane, dopo anni di studi partiti proprio nel 2009 con la sua scoperta, si e’ arrivati alla conclusione che questo vulcano non sia assolutamente connesso con l’Etna, bensi’ qualcosa di indipendente, anche se molto vicino. Per poter arrivare a questa conclusione, e’ stato necessario condurre ricerche molto precise sulla morfologia della zona e sulla storia sismica della costa siciliana.

Ora, la parte piu’ interessante: questo vulcano presenta un’attivita’ sismica elevata e una alta possibilita’ di una eruzione in tempi brevi? Ragioniamo un attimo insieme. Come detto in precedenza, stiamo parlando di un qualcosa che si trova a “soli” 500 metri di profondita’, molto vicino alla costa e grande tre volte l’Etna. Se ci fosse una intensa attivita’ in corso, sia dal punto di vista sismico che vulcanico, ce ne saremmo accorti? Personalmente, credo proprio di si. Come potete facilmente immaginare, non vi e’ nessuna traccia di attivita’ in corso al momento. Questo, preclude ovviamente la possibilita’ anche di una prossima eruzione in tempi brevi.

Questo vulcano e’ attivo? Qui la risposta non e’ semplice. A parte che molto spesso, anche in vulcani che possiamo considerare spenti resta in profondita’ una camera magmatica sempre viva. In questo caso, si sospetta che ci siano delle risalite dagli strati bassi di magma, ma al momento non si puo’ affermare nulla con certezza su questo aspetto.

Concludendo, nel 2009 e’ stato scoperto un ulteriore vulcano sottomarino in Sicilia, di dimensioni assolutamente non trascurabili. In questi giorni, la notizia e’ ribalzata agli onori della cronaca, perche’, come pubblicato nei vari articoli scientifici, si e’ potuti arrivare alla conclusione che il vulcano sia un’unita’ indipendente e non una qualcosa direttamente legato all’Etna come si sopettava all’inizio. Questo vulcano non presenta al momento nessun segno di attivita’ in corso e questo preclude anche la possibilita’ di un’eruzione in tempi molto ravvicinati.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Marsili e terremoto siciliano

31 Ago

Come tutti voi sapete, all’1.12 del 29 Agosto 2012, un terremoto di M4.6 e’ stato chiaramente avvertito in diverse localita’ vicine allo stretto di Messina. Le citta’ piu’ vicine all’epicentro, identificato a circa 40 Km di profondita’ in mare, sono Villa San Giovanni, Campo Calabro e Scilla. Per fortuna il terremoto non ha fatto vittime e la protezione civile ha fatto sapere che non ci sono stati danni di alcun tipo.

Stiamo parlando di questo avvenimento perche’ diversi utenti mi hanno contattato per sapere se questo sisma puo’ in qualche modo essere ricondotto ad un incremento dell’attivita’ del Vulcano Marsili.

Per quanto riguarda il Marsili, abbiamo parlato a lungo di questo vulcano in diversi post:

Il vulcano Marsili

Immagine ricostruita del Marsili

Il risveglio del Marsili

In particolare, abbiamo piu’ volte affermato che il vulcano e’ attivo, presenta diversi crateri lungo le sue dorsali, ma e’ assolutamente falso dire che l’attivita’ e’ aumentata nelle ultime settimane, cosi’ come e’ falso parlare di un risveglio del Marsili.

Per rispondere alla domanda su un eventuale collegamento tra questo vulcano sommerso e il terremoto in Sicilia, dobbiamo fare un semplice ragionamento. Prima di tutto, rendiamoci conto che la zona in cui e’ avvenuto il sisma e’ da sempre considerata a forte rischio. Dal sito dell’INGV, possiamo vedere come l’area a cavallo dello stretto di Messina e’ considerata “1a zona”, cioe’ con il massimo rischio di terremoti.

Mappa dell’epicentro del 29 agosto

Fatta questa premessa, andiamo a vedere in dettaglio dove e’ avvenuto il terremoto. Dal sito del USGS, che ormai conosciamo bene, possiamo visualizzare il punto in cui e’ stato indentificato l’epicentro del terremoto. Anche in questo caso l’evento sismico non e’ affatto fuori dal comune. La linea rossa che vedete nell’immagine e’ la zona di separazione tra la placca Africana e quella Euro Asiatica. Come molti di voi sanno, le due placche spingono una verso l’altra e sono la causa principale dell’alto grado di sismicita’ di diverse zone italiane. Come si vede dall’immagine, l’epicentro del terremoto e’ proprio in prossimita’ della linea di confine.

Da queste considerazioni capiamo subito che il terremoto del 29 Agosto non rappresenta affatto un evento straordinario ma puo’ essere facilmente spiegato dalle conoscenze gia’ acquisite.

Questo ragionamento sarebbe gia’ sufficiente per rispondere alla domanda iniziale che ci eravamo posti. Nonostante questo, vediamo se in qualche modo il vulcano Marsili puo’ essere correlato con l’evento del 29 Agosto.

Posizione del Marsili nel Tirreno

Nella seconda immagine che vi allego, troviamo la posizione del Marsili nel Tirreno. Mettete a confronto questa mappa con quella dell’USGS con l’epicentro del terremoto. Come vedete immediatamente, rispetto al centro del terremoto, il vulcano Marsili si trova ad almeno 150 Km.

Ora, ragionando, abbiamo la linea di separazione tra due faglie molto attive che passa praticamente in prossimita’ dell’epicentro e un vulcano sommerso distante 150 Km sempre dall’epicentro. Detto in questo modo, secondo voi, quale potrebbe essere la causa piu’ probabile del sisma?

Concludendo, anche in questo caso abbiamo ribadito nuovamente che il Vulcano Marsili esiste, si trova sommerso nel Tirreno, e’ attivo ed e’ potenzialmente pericoloso. Non credete invece a tutte le storie che si sentono in questi ultimi giorno sul fatto che l’attivita’ del vulcano sia aumentata o che una forte eruzione sia prevista in tempi brevi.

Per quanto riguarda il terremoto in Sicilia del 29 Agosto, non esiste assolutamente nessuna correlazione tra il Marsili e questo evento. Il sisma e’ avvenuto in una zona da sempre considerata ad alto rischio sismico proprio a causa delle due placche che spingono una verso l’altra.

Riguardo al 2012, e’ molto facile trovare teorie fantasiose che ovviamente non presentano nessun dato a loro sostegno. Quando leggete qualcosa di nuovo, prima di lasciarvi convincere, fatte le vostre considerazioni. Solo confrontando diverse fonti e ragionando su quello che leggete, potrete verificare la veridicita’ o meno dell’informazione. Per analizzare a fondo tutte le profezie fatte sul 2012, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della Scienza”.