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La sequenza sismica del Matese

22 Gen

Dopo il primo articolo comparso qualche settimana fa:

Cos’e’ successo in Sardegna?

la nostra cara amica Patrizia ha deciso di concederci il bis, con un nuovo post sulla sismologia della nostra penisola. Questa volta ci spostiamo nel matese per capire cosa sta succedendo nella zona, se veramente e’ in corso uno sciame sismico come qualcuno sostiene e, soprattutto, per far capire alle popolazioni del posto come comportarsi. Chi meglio di una geologa puo’ raccontarci queste notizie?

Da Patrizia: La sequenza del Matese

 

Il 29 dicembre 2013, alle 18.08, si è verificato un terremoto di magnitudo 4.9 nella zona del Matese, in Campania, tra le province di Caserta e Benevento (figura 1), con  una profondità ipocentrale di 10,5 km. Pochi minuti prima la RSN (Rete Sismica Nazionale) ha registrato nella stessa area un evento di magnitudo 2.7.  Numerose sono state le scosse di assestamento successive, con magnitudo inferiore.

Oggi, 20 gennaio 2014, alle 08.12 , nella zona in esame si è avuto un nuovo evento importante di magnitudo 4.2, ad una profondità di 11,1 km.

A sinistra: Fig.1, Epicentro del terremoto del 29/12/13. A destra: Fig.2, Sequenza sismica del Matese.

A sinistra: Fig.1, Epicentro del terremoto del 29/12/13. A destra: Fig.2, Sequenza sismica del Matese.

 

Nel Matese è dunque palesemente in atto una sequenza sismica (figura 2).

Ormai siamo abituati a sentir parlare di sequenza sismica e spesso ci chiediamo se c’è un collegamento tra le diverse sequenze in atto sul territorio nazionale. Per sapere se c’è davvero un nesso geologico tra i terremoti registrati in Italia dalla RSN dobbiamo capire la geodinamica dell’area italiana. Quando parliamo di geodinamica prendiamo in considerazione  il movimento delle placche tettoniche. Il territorio italiano si trova nella zona di incontro/scontro tra la placca euroasiatica e la placca africana. In particolare, nell’Italia meridionale, l’interazione tra le due placche è accompagnata da un processo di subduzione testimoniato proprio dall’attività sismica intermedia e profonda. Detto in altri termini, la placca africana si infila sotto quella euroasiatica, dando luogo ai terremoti che si registrano lungo l’Appennino centro-meridionale.

fig3

Alla base delle sequenze sismiche degli ultimi tempi (Pollino, Gubbio, Matese) c’è quindi lo stesso meccanismo genetico. Nella figura 3 è indicato il meccanismo focale del terremoto del 29/12/13. Il meccanismo focale di un terremoto è dato dall’individuazione del piano di faglia e del movimento relativo delle rocce lungo tale piano ed è  rappresentato graficamente da un “pallone”. Nel caso specifico, il meccanismo focale ci indica che si è attivata una faglia distensiva con andamento NW-SE, detta faglia appenninica, come si vede dalla forma riportata nella figura.

Per capire come si muovono le rocce lungo il piano di faglia, consideriamo due fogli di carta in formato A4 e incolliamoli in corrispondenza del lato lungo con 3 o 4 punti di colla. Per scollarli esercitiamo una certa pressione dall’alto verso il basso in corrispondenza dei punti di colla. Progressivamente la colla cederà e i fogli si staccheranno. Analogamente, lungo un piano di faglia le rocce si frattureranno quando l’energia accumulata supererà il loro punto di rottura e libereranno questa energia come onde sismiche. La fatturazione può avvenire lungo uno o più punti (come il distacco dei due fogli di carta lungo i punti di colla).  In particolare la faglia sismogenetica del Matese che ha dato luogo al terremoto di fine anno risulta segmentata da una serie di faglie perpendicolari. Se il movimento delle rocce è avvenuto lungo un segmento di faglia, la “turbolenza” è stata trasmessa agli altri segmenti cioè la rottura in un punto ha alterato lo stato di sforzo delle porzioni di roccia adiacenti. In questo caso, siamo in presenza di un sottosuolo tettonicamente instabile e questo significa che nella stessa zona si possono verificare altri terremoti.

Fig.4: Terremoti storici nell’area del terremoto del 29/12/2013

Fig.4: Terremoti storici nell’area del terremoto del 29/12/2013

I dati della sismicità storica evidenziano tre eventi catastrofici nella zona in esame (figura 4):

1)    5/12/1456  (magnitudo intorno a 7)

2)    5/6/1688   (magnitudo intorno a 7)

3)    26/7/1805 (magnitudo 6.6)

Sempre nel distretto sismico del Matese, ma con altri epicentri, ricordiamo due eventi analogamente violenti nel XX secolo:

1)    21/8/1962  fra Sannio e Irpinia (magnitudo 6.1)

2)    23/11/1980 Irpinia (magnitudo 6.9)

Nonostante i dati storici a disposizione sul reale rischio sismico, la zona in esame fino al 1984 non era nemmeno classificata come sismica. Dal 1984 al 2002 è stata considerata a media sismicità. Solo dopo il 2002 è stata classificata come zona ad alta sismicità (figura 5):

Fig.5: Mappa di pericolosità sismica

Fig.5: Mappa di pericolosità sismica

Allo stato attuale delle conoscenze, non si è in grado di stabilire quanta energia sismica entri in gioco nel movimento delle placche dal momento che non è possibile investigare il sottosuolo oltre i 10 km di profondità e non è possibile riprodurre in laboratorio gli stati di sforzo cui sono sottoposte le rocce in queste condizioni. Questo significa che non si può prevedere il trend evolutivo della sequenza sismica che stiamo esaminando. Nessuno può indicare con esattezza dove, quando e se si verificherà un nuovo evento catastrofico. E’ probabile che l’energia accumulata si scaricherà attraverso una serie di eventi come quelli finora registrati. Siamo comunque nel campo delle ipotesi.

Senza alcuna intenzione polemica, mi dissocio da chi ha suggerito alla gente di dormire in auto per qualche notte. Piuttosto inviterei le persone interessate a verificare lo stato di agibilità delle proprie abitazioni e di ricorrere, se necessario, all’ospitalità di parenti/amici/conoscenti residenti in zone non a rischio. Logicamente, deve restare alto il livello di guardia per le autorità competenti affinché si mettano in sicurezza gli edifici non a norma.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

NWO e i nuovi 5 euro

4 Lug

Purtroppo, quando si vedono smentite le profezie elette a cavalli di battaglia, ma, soprattutto, quando, passato il 2012, Nibiru, l’elezione del papa, si vede il proprio giro di affari catastrofista sull’orto del baratro, si rischia di inventare storie davvero grottesche.

Proprio in questo scenario da caduta dell’impero, in questi giorni molti siti internet hanno ritirato fuori dal cassetto la storia del Nuovo Ordine Mondiale ma, questa volta piu’ delle altre, in un modo assolutamente ridicolo.

Vista l’assurdita’ della storia, ho deciso di scrivere questo breve post, proprio per mostrare le ultime cartucce rimaste.

Tutti quanti sapete che, gia’ da qualche settimana, sono entrati in circolo i nuovi 5 euro. Il nuovo formato, presenta delle migliorie notevoli, almeno a detta della BCE, per la lotta alla contraffazione. Ora, chi dice che le nuove banconete siano belle, chi brutte, chi preferiva le vecchie. Tutti discorsi a cui ormai dovremmo essere abituati. Se proprio vogliamo fare una’analisi, ogni qual volta viene immesa nel circuito una nuova banconota o moneta, molto probabilmente per l’abitudine nel vedere il vecchio formato, si elevano sempre cori critici sull’estetica o sulla funzionalita’ della nuova introduzione.

Torniamo pero’ ai 5 euro. Avete analizzato con cura una banconota?

In realta’, almeno cosi’ si racconta sulla rete, guardandola bene ci si accorge di un’anomalia molto inquietante. Come sapete, riferendosi al Nuovo Ordine Mondiale, spesso vengono mostrati i simboli massonici presenti, ad esempio, su diverse banconote americane. Di questo abbiamo parlato in questi post:

Il complotto del complottista

Come si alimenta il sospetto

Esattamente allo stesso modo, anche nella nuova banconota da 5 euro sarebbero stati inseriti simboli relativi al NWO. Se proprio vogliamo essere precisi, simboli esoterici.

Non ci credete?

Ecco a voi la dimostrazione in cui viene mostrata la banconota da 5 euro aumentando il contrasto per mostrare quello che si vede in controluce:

La foto dei 5 euro che circola in rete in questi giorni

La foto dei 5 euro che circola in rete in questi giorni

Come vedete, al centro della banconota, si vede chiaramente un simbolo satanico. Anche questo sarebbe legato al Nuovo Ordine Mondiale o, in alternativa, all’inizio del regno del male, della Bestia, dell’Anticristo, ecc.

Qual e’ la spiegazione per l’inserimento di questo simbolo?

Spiegazione? Se avete 5 euro del nuovo formato in tasca, tirateli fuori e vedeteli controluce.

Come potete verificare, non c’e’ assolutamente nessun simbolo di questo tipo. Per chi non avesse banconote da 5 euro in tasca, spero per voi perche’ avete solo tagli maggiori, ecco una foto della nuova banconota:

Foto reale e non modificata dei 5 euro

Foto reale e non modificata dei 5 euro

Come vedete, non compare assolutamente nessun simbolo particolare. Questa e’ la semplice dimostrazione di come la storia del simbolo satanico sulla banconota sia del tutto inventata e prova di fondamento. Come spesso accade, qualche buontempone ha fatto un fotomontaggio e poi lo ha diffuso in rete. Molti siti complottisti, hanno poi fatto copia/incolla, senza neanche riflettere sulla veridicita’ della cosa. In questo modo, cosi’ come in tante altre occasioni, si crea un caso mediatico basato sul “nulla”.

Concludendo, la notizia che circola in rete sul presunto simbolo satanico nella banconota da 5 euro, e’ del tutto priva di fondamento. Come anticipato, molti siti stano cercando in tutti i modi di mantenere alto il livello di attenzione, inesorabilmente precipitato dopo il 21 dicembre 2012 ma, soprattutto, dopo le continue smentite ad ogni ipotesi di fine del mondo. In uno scenario del genere, credo pooprio che nelle prossime settimane ci sara’ da divertirsi con storie sempre piu’ assurde e campate in aria.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Cari giornalisti … almeno voi!

15 Mar

Che il sensazionalismo, il catastrofismo e il complottismo fossero diventanti argomenti fortemente sfruttabili, lo sapevamo gia’ molto bene. Pero’, a volte, si rischia veramente di diventare quasi ridicoli.

Come sappiamo bene, questo genere di argomentazioni vengono spesso sfruttate dai moltissimi siti internet che non fanno altro che alimentare le psicosi collettive al solo scopo di guadagnarci sopra. Anche se non e’ esattamente vero, possiamo dire che questo e’ in parte comprensibile.

Quando pero’, argomenti di questo tipo vengono sfruttati anche da giornali nazionali, telegiornali e riviste ad alta tiratura, la cosa diventa un po’ piu’ preoccupante. Questo soprattutto per il fatto che, molto spesso, le persone tendono maggiormente a fidarsi dei vecchi canali di comunicazione piuttosto che dei mezzi offerti da internet.

Dopo questa breve premessa, cerco di spiegare meglio dove voglio arrivare.

Come tutti sappiamo bene, c’e’ stata l’elezione del nuovo pontefice. Senza dilungarci troppo, di questo abbiamo abbondantemente parlato in moltissimi post:

2012 e la profezia di Malachia

Si avvera la profezia di Malachia

Ultime notizie (o profezie rispolverate) dal Vaticano

Pietro II: il primo papa di colore

Malachia-Francesco: cosi’ e’ troppo facile!

Questa volta pero’, non voglio parlare di profezie dei papi, fine del mondo o della chiesa cattolica, ma soltanto di alcune notizie a corollario di queste, che pero’ stanno trovando spazio su diversi giornali nazionali.

Diversamente da quanto facciamo abitualmente, prima di darvi la notizia vorrei fare subito un ragionamento. Molti di noi, almeno una volta nella vita, avranno fantasticato guardando le nuvole in cielo ed immaginando strambe quanto ipotetiche connessioni tra la forma delle nuvole e oggetti o simboli conosciuti. Questo tipo di “gioco” viene spesso fatto dai bambini, soggetti dotati di molta piu’ fantasia degli adulti e che possono trovare le assonanze piu’ incredibili tra le nuvole e qualsiasi cosa gli venga in mente.

Bene, perche’ dico questo?

Su molti giornali oggi e’ comparsa la notizia di una misteriosa nuvola comparsa nei cieli della Florida. Eccovi prima di tutto una foto di questa nuvola:

La nuvola comparsa ieri in Florida

La nuvola comparsa ieri in Florida

Perche’ sta facendo tanto discutere? Semplicemente perche’, secondo alcuni, la nuvola avrebbe la forma di un angelo. Immaginate la notizia, c’e’ stata l’elezione del nuovo pontefice e dopo poche ore e’ apparsa questa nuvola. Non puo’ essere altro che un segnale divino. Fortunatamente, almeno questa volta, si parla di presagio positivo.

Questa storia ci ricorda molto quella del famoso fulmine caduto su San Pietro poche ore dopo l’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI:

La mano di Dio sulle dimissioni del Papa

In questo caso, non c’era assolutamente nessun mistero su quanto accaduto. Semplicemente, quel misterioso oggetto posizionato sopra il tetto della cupola, chiamato guarda caso “para fulmine”, aveva svolto il compito per cui era stato progettato e posizionato, cioe’ attrarre fulmini. A parte gli scherzi, il parafulmine posto sul tetto della cupola, proprio per proteggere il piombo messo a copertura dalla caduta di eventuali fulmini, attrae spesso le scariche provenienti dal cielo e dunque non c’e’ assolutamente nulla di strano in quanto accaduto.

Ora, ognuno di noi, a libera interpretazione, puo’ essere d’accordo o meno sul fatto che la nuvola in questione ricordi o meno la figura di un angelo, ma addirittura mettere una notizia del genere in prima pagina sul giornali nazionali, mi sembra un po’ eccessivo. Se proprio volessi ragionare sul fatto, perche’ il papa viene eletto a Roma e la nuvola compare in Florida? Allora poteva formarsi ovunque, magari era meglio su Roma.  Come capite bene, si tratta proprio del gioco di cui parlavamo prima, vedere una nuvola e volerci immaginare quello che la nostra testa ci dice.

Se, da una parte, i giornali “seri” parlano di questa nuvola, alcuni siti non possono fare altro che rincarare la dose. Sapete perche’ si e’ formata questa nuvola? Semplice, non c’e’ niente di misterioso, e’ solo il residuo di una scia chimica che, al solito, e’ stata creata per avvelenarci lentamente a nostra insaputa. Di questi argomenti abbiamo parlato in questi post:

Sindrome aerotossica e scie chimiche

– Alcune considerazione sulle scie chimiche

– Scie Chimiche: il prelievo in quota

– Scie chimiche e cloud seeding

– Come difendersi dalle scie chimiche

– Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Anche qui, di questi argomenti abbiamo parlato abbondantemente nei post precedenti, dunque e’ inutile riprendere in mano il discorso scie. Come se non bastasse, c’e’ anche chi parla della nuvola mettendola in connessione con HAARP o con altri esperimenti in quota. Forse in questo caso i tanti scienziati corrotti hanno voluto rendere omaggio al nuovo papa creando questa nuvola appositamente. Capite bene che stiamo sfiorando veramente il ridicolo.

Chiuso il discorso nuvola, dobbiamo fare anche un altro appunto sempre ai giornali considerati “seri”. Su molte testate ho letto infatti che papa Francesco sarebbe il primo papa extra europeo nella storia.

Cosa abbiamo detto in questo post:

Controllare le fonti!

Che prima di pubblicare una notizia, forse sarebbe il caso di controllare le fonti o almeno documentarsi su quello che si sta scrivendo. In caso contrario, si rischia di scrivere assurdita’.

Utilizziamo il metodo piu’ semplice in assoluto per controllare questa notizia: andiamo su wikipedia e prendiamo la lista dei pontefici:

Lista dei papi

Ora, sfogliate l’elenco di tutti i papi e vedete il luogo di nascita di ciascun pontefice. Notato niente di strano? La lista e’ piena di pontefici extra europei, lo stesso Pietro I, San Pietro, era originario della Palestina. Se proprio vogliamo essere svogliati e non vedere i dati di ciascun papa, alla fine della pagina trovate anche il numero di pontefici per ciascun continente:

– Medio-Oriente: 8 papi, 5 dalla Palestina, 3 dalla Siria

– Africa: 3 papi dell’Africa Romana

– America: solo 1 papa, Bergoglio

Dunque, se proprio vogliamo essere precisi, Francesco e’ il primo papa dal continente americano, ma assolutamente non e’ il primo papa della storia extra europeo.

Concludendo, mentre prima le argomentazioni profetiche erano appannaggio solo dei tanti siti catastrofisti, molti giornali tradizionali negli ultimi tempi hanno capito che questi argomenti pagano in termini di vendite e ascolti. Non pensate assolutamente che la diffusione nazionale sia garanzia di corretta informazione. Spesso, come visto anche in altre occasioni, anche sui telegiornali e sui giornali si creano scoop giornalistici con notizie da ultima pagina solo per cercare di approfittare del momento.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

La mano di Dio sulle dimissioni del Papa

13 Feb

Come era facile immaginare, da ieri tutti i giornali, i siti internet e le trasmissioni TV non fanno altro che parlare delle dimissioni di papa Bendetto XVI. Se vogliamo questo e’ giusto, dal momento che si tratta di una notizia unica nel nostro tempo. Nessuno di noi avrebbe mai pensato alle dimissioni di un papa. Forse qualcuno, attraverso i propri ricordi scolastici, ricordava Celestino V, ma sembravano delle cose appartenenti ad un lontano passato.

Quello che pero’ e’ sbagliato, e’ che da ieri in molti stanno parlando senza sosta della profezia di Malachia e della prossima fine di Roma:

2012 e la profezia di Malachia

Si avvera la profezia di Malachia

In questo modo si sta creando un nuovo caso mediatico dopo quello del 21 Dicembre 2012 legato alla profezia Maya. In particolare, non e’ chiaro cosa si intenda per la fine di Roma. C’e’ chi azzarda la distruzione della capitale, la fine della Cristianita’, la fine del papato e chi, senza mezze misure, parla della fine del mondo.

Come visto, molto probabilmente la profezia e’ un falso storico, ben piu’ recente della presunta data e neanche attribuibile a San Malachia.

Premesso questo, c’e’ anche un altro presunto segnale che sta facendo pensare che sia in corso qualche sconvolgimento senza precedenti. Poche ore dopo l’annuncio di Benedetto XVI, cioe’ nella serata del 11 Febbraio, sembrerebbe sia caduto un fulmine molto potente proprio sulla Basilica di San Pietro. Eccovi la foto che sta facendo il giro del mondo:

Il fulmine caduto sulla Basilica di San Pietro l'11 Febbraio

Il fulmine caduto sulla Basilica di San Pietro l’11 Febbraio

Questa foto e’ stata scattata da Alessandro di Meo, fotografo dell’ANSA. Capite bene come questa immagine abbia accesso ancora di piu’ gli animi dei catastrofisti. Solo poche ore dopo l’annuncio, un fulmine cade sul simbolo della cristianita’. Ovviamente, c’e’ chi parla di segnale divino o anche solo di un altro segno premonitore che dovrebbe farci riflettere su qualcosa che sta accadendo.

Come se non bastasse, in rete e’ comparsa anche una seconda foto di un fulmine caduto, sempre in Italia, e sempre su un importante simbolo della Cristianita’, cioe’ il Duomo di Milano:

La foto falsa del fulmine su Milano

La foto falsa del fulmine su Milano

Cerchiamo di capire meglio questa storia facendo considerazioni oggettive e senza lasciarci trasportare da facili sensazionalismi.

Inizio subito col dirvi che la foto del Duomo di Milano e’ falsa. Senza ombra di dubbio, la foto e’ stata realizzata da qualche buontempone prendendo spunto proprio da quella di San Pietro. Come faccio a dire questo? Guardate bene la scia del fulmine. Notate che in realta’ nelle due foto compare esattamente lo stesso fulmine. Questo significa che la seconda foto e’ stata realizzata facendo copia/incolla della saetta di San Pietro.

Per la prima foto invece? Questa foto con buona probabilita’ e’ reale. Certo e’ difficile pensare di poter realizzare una foto cosi’ spettacolare di un evento che dura pochissimo tempo. Questo e’ vero, ma foto del genere vengono fatte mettendo la macchinetta sul cavalletto, per tenerla immobile, e poi inquadrando un paesaggio, o un edificio come in questo caso, con tempi di esposizione molto lunghi. Se durate l’apertura dell’obiettivo cade un fulmine, il gioco e’ fatto.

Tenete anche presente che la foto e’ stata fatta da un fotografo professionista dell’ANSA che nulla avrebbe da guadagnare realizzando una foto falsa in un giorno in cui a San Pietro c’erano centinaia di persone.

Premesso questo, veniamo ai fatti. Addirittura ho ascoltato alcune trasmissioni che raccontavano di fatto miracoloso perche’ si e’ trattato anche di un fulmine a ciel sereno. Niente di piu’ falso. Pensate che l’11 Febbraio, nei paesi dei Castelli Romani piu’ alti nevicava copiosamente mentre in quelli piu’ bassi, cosi’ come a Roma, pioveva a dirotto. Chi e’ di queste parti puo’ confermare, gli altri basta che pensino ai numerosi collegamenti da San Pietro fatti da tutti i telegiornali. Ogni volta il cronista stava sotto l’ombrello. Dunque, il fulmine a ciel sereno possiamo anche dimenticarlo.

Riassumendo, la foto e’ vera, non si e’ trattato di un fulmine a ciel sereno, ma e’ possibile che proprio l’11 sia caduto un fulmine sulla Basilica? E’ strano questo?

La parte piu’ alta della lanterna della Cupola e’ alta ben 130 metri. Questa altezza la rende da sempre molto soggetta ad essere colpita da fulmini. A riprova di questo, gia’ nel 1809 sulla lanterna fu installato un parafulmine dopo che, a causa dei numerosi eventi accaduti, l’energia delle saette aveva danneggiato notevolmente la copertura in piombo della cupola.

Questo primo parafulmine in realta’ non si e’ dimostrato del tutto efficiente per proteggere l’importante monumento. In un articolo del 2005, l’arcivescovo Comastri racconta dei lavori in corso per il restauro dell’esterno della Cupola ma anche dell’installazione di un nuovo parafulmine viste le continue scariche che arrivavano sulla Cupola:

2005, Comastri

Facciamo ancora piu’ chiarezza, pensando brevemente a come funziona un parafulmine.

Questo dispositivo venne inventato da Franklin ed utilizzato la prima volta a Parigi nel 1752. Molti possono pensare che un sistema di questo tipo sia semplicemente realizzato con una lunga asta metallica posta sopra un tetto. Niente di piu’ sbagliato.

Quando un fulmine colpisce qualcosa, cio’ che provoca danni non e’ quasi mai la corrente elettrica, bensi’ il calore sviluppato lungo il percorso fatto dal fulmine. La stessa cosa e’ avvenuta a San Pietro, in cui il calore aveva in parte sciolto il piombo della copertura rovinando la struttura. Per questo motivo, il parafulmine deve essere collegato a terra mediante un filo di sezione adatta. In questo modo, si crea un percorso dedicato e sicuro dove far passare il fulmine facendolo scaricare a terra.

Per potere attirare i fulmini, la parte piu’ alta dell’asta viene rivestita di un metallo nobile ad alta conducibilita’. In questo modo il parafulmine fa da vera e propia calamita evitando danni agli edifici circostanti.

Dunque? Abbiamo visto che, tra le altre cose, lo scopo del parafulmine e’ quello di attirare i fulmini. A Roma era in corso un temporale, la Cupola e’ uno degli edifici piu’ alti della zona, in cima alla cupola c’e’ un parafulmine. Detto questo non mi sembra assolutamente strano che un fulmine sia caduto sulla lanterna di San Pietro. A riprova, basta ripensare all’articolo del 2005 e ai danni causati dai tantissmi fulmini che continuamente cadono su San Pietro.

Concludendo, non credo ci sia assolutamente nulla da discutere riguardo a questo fulmine. Come ormai siamo abituati, si tende sempre a mescolare le carte per dare credibilita’ a teorie assurde gia’ vagliate e smentite da tempo. Quello che purtroppo e’ vero, e’ che tra abdicazione papale, Conclave e prossimo pontefice, ci sara’ ancora molto da discutere sulla profezia di Malachia.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

Il crop di Avebury Manor del 2008

27 Nov

In questo post vorrei tornare a parlare di crop circle, perche’ ho ricevuto una mail che mi chiedeva di esprimere il mio punto di vista su un cerchio comparso ad Avebury Manor. Anche se si tratta di un cerchio del 2008, ad oggi non esiste ancora un’interpretazione univoca del pittogramma che rappresenta uno dei disegni piu’ complessi realizzati.

Di cerchi nel grano ci siamo occupati in diversi post:

Crop Poirino 2011: sono stati gli alieni?

– Ancora sui cerchi nel grano

– Nuovo cerchio, nuova data!

– 4 Agosto: una nuova conferma

– 21 Dicembre 2012: cerchi nel grano

Ho deciso di scrivere questo articolo perche’ trovo il pittogramma di Avebury Manor estremamente interessante e ricco di contenuti legati sempre alle profezie del 2012 ed in particolare al filone astronomico. Inoltre, l’analisi di questo cerchio ci consente di fare un ottimo riassunto degli articoli a riguardo gia’ postati e discussi su questo blog.

Come anticipato, stiamo parlando di cerchio comparso a Luglio del 2008 ed in realta’ realizzato in due riprese.

Prima di tutto, vi mostro una foto aerea del primo cerchio apparso il 15 Luglio, insieme ad un disegno che mostra meglio la forma:

Il primo disegno di Avebury Manor

In questo cerchio, si vede una chiara rappresentazione del sistema solare completo di tutti i pianeti. In particolare, notiamo che i pianeti piu’ interni sono indicati con un simbolo diverso da quelli piu’ esterni. Inoltre, Saturno viene indicato con due centri concentrici, molto probabilmente per indicare i suoi cerchi.

Notiamo anche un particolare molto importante. A differenza di tutti gli altri pianeti, Plutone ha un’orbita decentrata rispetto al Sole. Perche’ questo? Molto probabilmente per indicare le perturbazioni alla sua orbita che dovrebbero essere visibili oggi e causate dalla presenza di un corpo molto massivo orbitante subito all’esterno, o ormai all’interno, del sistema solare.

Su questo punto, abbiamo gia’ discusso la diatriba astronomica avvenuta fino agli anni ’90, smentendo, alla luce dei nuovi dati, le eventuali perturbazioni delle orbite dei pianeti esterni:

Storia astronomica di Nibiru

Fin qui il messaggio e’ chiaro. Circa una settimana dopo questo primo disegno, sono state apportate delle modifiche molto importanti al pittogramma. Questo cerchio rappresenta un esempio molto importante dal momento che ci vuole raccontare, attraverso le sue modifiche, una storia come se la vedessimo evolvere nel tempo.

Ecco un’immagine delle modifiche avvenute al disegno originale il 22 Luglio sempre del 2008:

Avebury Manor il 22 Luglio 2008

Il disegno e’ veramente ricchissimo di particolari.

Cominciamo con l’analizzare la parte piu’ a sinistra, cioe’ quella modificata partendo dal disegno originale.

A differenza di prima, notiamo che il cerchio rappresentante il Sole e’ stato notevolmente ingrandito, al punto da inglobare completamente sia Mercurio che Venere. Questa modifica, con una buona probabilita’ rappresenterebbe l’aumentata attivita’ solare, di cui tanto abbiamo discusso, per il 2012. In particolare, abbiamo discusso e smentito un pericoloso massimo solare non solo per il 2012, ma anche per il 2013 con il massimo atteso del 24 ciclo:

Nuova minaccia il 22 settembre

Come seguire il ciclo solare

Disegno rappresentante Nibiru

Notiamo anche un altro particolare importante. In basso a destra e’ comparso un nuovo dettaglio prima assente. Questo insieme di cerchi con buona probabilita’ rappresenta l’ingresso nel sistema solare del pianeta Nibiru. La presenza di piu’ cerchi in sequenza potrebbe rappresentare sia la scia per indicare il movimento del pianeta, sia un gruppo di comete portate dalle variazioni gravitazionali del decimo pianeta. Secondo alcune ipotesi poi, Nibiru non sarebbe neanche un pianeta singolo, ma bensi’ un piccolo sistema solare in miniatura. In questa concezione, i vari cerchi che compaiono nel disegno potrebbero con buona probabilita’ rappresentare i pianeti del mini sistema associato a Nibiru.

Arriviamo ora al disegno a sinistra piu’ ricco di particolari. Prima di tutto, vediamo che compare un grosso cerchio nel mezzo del disegno:

Dettaglio della modifica di Avebury Manor

Secondo alcuni, questo potrebbe rappresentare l’orbita della Luna intorno alla Terra. Secondo il mio punto di vista, si tratta invece di una rappresentazione in grande non dell’orbita della Luna, bensi’ dell’orbita della Terra. In questa visione, il cerchietto al centro rappresenterebbe il Sole. Faccio questa ipotesi perche’, come si nota, il cerchio in orbita sulla circonferenza grande presenta a sua volta una piccola orbita intorno. In questa ipotesi, la seconda orbita piu’ piccola rappresenterebbe la Luna che gira intorno alla Terra, mentre nella prima ipotesi che trovate in rete, non viene fornita una spiegazione a riguardo. Il motivo di questo particolare, sarebbe proprio quello di porre l’attenzione sulla Terra e sul pericolo del 21 Dicembre.

Rappresentazione delle perturbazioni apportate da Nibiru

In alto a sinistra rispetto a questo disegno, compare poi una forma ellittica molto decorata. Nella mia interpretazione, questo disegno rappresenterebbe nuovamente l’orbita della Terra intorno al Sole, ma a differenza di prima, l’orbita viene mostrata come ellittica, con il Sole che occupa uno dei due fuochi, come indicato dalle leggi di Keplero. Il disegno offre anche altri particolari interessanti. Le decorazioni che compaiono intorno all’ellisse indicano invece le perturbazioni dell’orbita della Terra, causate appunto dall’ingresso del pianeta X nel sistema Solare. Come abbiamo discusso piu’ volte, la presenza di una massa estranea nel sistema solare provocherebbe perturbazioni gravitazionali in tutti i pianeti del sistema. Come sappiamo bene, e come abbiamo discusso ad esempio in questo post:

Nibiru e’ vicino, la prima delle orbite

ad oggi non c’e’ nessuna evidenza di queste perturbazioni, argomentazione molto importante dal punto di vista scientifico per smentire la presenza di un corpo massivo all’interno del sistema solare.

Altra rappresentazione di Nibiru

Sempre nella parte in alto, c’e’ un altro disegno molto importante e su cui molte fonti sono in accordo. Si nota infatti quella che potrebbe essere una cometa o nuovamente la rappresentazione dell’ingresso del pianeta X nel sistema solare. A riprova di quanto affermato sul disegno ellittico, notiamo che questa rappresentazione si trova proprio in prossimita’ di quella appena discussa. Come sappiamo bene, non ci sono evidenze di un aumento del numero di comete in arrivo sulla Terra o un incremento del numero di asteroidi in rotta di collisione con la Terra:

Nibiru: la prova del trattore gravitazionale

A questo punto, possiamo spostarci nella parte bassa del disegno, anche questa molto ricca di particolari:

I disegni della parte in basso di Avebury Manor

Partendo da destra troviamo per prima cosa un simbolo rappresentante, secondo molte interpretazioni, la Via Lattea. Questo primo simbolo ci fa capire di cosa stiamo parlando. Mentre nelle altre zone del disegno ci stavamo riferendo ad una visione ristretta al nostro sistema solare, adesso si sta facendo riferimento ad un discorso molto piu’ ampio, che vede l’intera galassia come scenario. Continuando verso sinistra troviamo poi il simbolo del serpente. Nella cultura Maya, il serpente rappresentava l’animale guida, metafora della saggezza. In altri termini, questo disegno ci sta dicendo che il messaggio rappresentato dal pittogramma e’ una guida e un avvertimento per l’umanita’.

Scalando ancora verso sinistra, troviamo il simbolo della lumaca. Questo simbolo e’ presente in tantissimi ritrovamenti Maya e rappresenta il percorso spirituale ed il contatto con le divinita’ della Natura. La spiegazione di questo ultimo punto e’ chiara pensando al guscio a spirale di questo animale.

Spostandoci ancora a sinistra, troviamo infatti il simbolo della spirale, appunto per riprendere il discorso della lumaca. Questo simbolo rappresenta nella cultura Maya il Dio Hunab Ku, o meglio il centro della Via Lattea. Come abbiamo visto in questo articolo:

Nuova sconvolgente teoria?

nel centro della Via Lattea e’ presente un buco nero e le masse della Galassia hanno un centro di rotazione comune intorno a questo punto. In particolare, proprio pochi giorni fa, abbiamo discusso anche della teoria di Nexus 2012, discutendo e smentendo le profezie che vorrebbero il rischio di una potente emissione dal centro galattico verso la Terra in concomitanza del 21 Dicembre:

– Nexus 2012: bomba a orologeria

Per finire, l’ultimo disegno a sinistra rappresenta nuovamente il Sole e la Terra, insieme alla Luna, legati da una linea continua che con buona probabilita’ rappresenterebbe nuovamente le emissioni solari attese per il 2012.

A questo punto abbiamo discusso in dettaglio ogni singola componente del crop di Avebury Manor. Come avete visto, questo cerchio ci permette di fare un riassunto molto completo delle diverse teorie sul 2012. Tutti gli avvenimenti mostrati nel pittogramma sono stati gia’ discussi su questo blog e smentiti discutendo e mostrando dati scientifici ufficiali e liberamente accessibili.

Concludendo, questo pittogramma racchiude molti elementi citati per il 2012, mostrandoli con una dovizia di particolari veramente ben orchestrata. Ad oggi pero’, praticamente tutte queste ipotesi sono state gia’ discusse e smentite dalla scienza ufficiale.

Per un’analisi scientifica di tutte le profezie legate al 21 Dicembre, ma soprattutto per discutere argomenti scientifici molto spesso considerati ostici dai non addetti ai lavori, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.