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La Georgia Guidestone

29 Set

Un nostro caro lettore, nella sezione:

Hai domande o dubbi

ci ha posto un quesito molto interessante. Lo definisco in questo modo perchè l’argomento trattato, anche se poco noto in Italia, fa discutere già da moltissimi anni negli Stati Uniti.

Di cosa si tratta?

Il punto di partenza della nostra discussione è la cosiddetta “Georgia Guidestone”. Di cosa si tratta? In realtà, potremmo definirlo un monumento moderno molto recente che si trova, come il nome stesso suggerisce, in Georgia negli Stati Uniti. Lo definisco moderno perchè il manufatto in questione è stato commissionato nel 1979 ed inaugurato nel 1980.

Per prima cosa, vi mostro una foto del Georgia Guidestone:

La Georgia Guidestone

La Georgia Guidestone

Visto così sembra un monumento qualsiasi con una forma geometrica molto semplice. Prima di darvi qualche dettaglio, raccontiamo meglio la sua storia.

Questo monumento sarebbe stato commissionato da un tale conosciuto con lo pseudonimo di R.C. Christian storicamente considerato di fede satanica. Inoltre, ma qui entriamo nel campo della leggenda popolare, il suo pseudonimo era stato scelto per ricordare Christian Rosenkreuz. Per chi non lo conoscesse, costui è stato il fondatore del rosacrociantesimo, un movimento segreto cristiano, secondo alcuni, discendente diretto dei Templari.

Detto questo, R.C. Christian commissionò questo monumento ad una ditta locale di lavorazione del granito e, come anticipato, il Georgia Guidestone venne terminato ed inaugurato nel 1980.

Cosa ha di speciale questo monumento? Perchè ha fatto tanto discutere?

Il motivo di questo è assolutamente semplice e presto detto. La geometria del Georgia Guidestone è studiata per riprodurre l’eclittica del Sole nel corso dell’anno. Su una delle pietre è presente una fessura che serve a lasciar passare il Sole a mezzogiorno funzionando come un calendario. Oltre a queste proprietà astronomiche, quello che ha fatto da sempre discutere sono le iscrizioni presenti sul monumento. In particolare, sul Georgia Guidestone sono presenti 10 “raccomandazioni” che secondo molti sarebbero in realtà i dieci comandamenti del Nuovo Ordine Mondiale.

Piccola parentesi. Del Nuovo Ordine Mondiale abbiamo già discusso in diversi post che riporto qui:

Il complotto del complottista

Scie chimiche: il silenzio non può durare oltre!

NWO e i nuovi 5 euro

Ora perchè questo collegamento con il Nuovo Ordine Mondiale ma, soprattutto, che cosa dicono questi comandamenti?

Su ogni facciata dei quattro lastroni verticali, in otto lingue diverse: inglese, cinese, russo, ebraico, spagnolo, swahili, hindi e arabo, tovate scritto (tradotto in italiano):

Mantieni l’Umanità sotto 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura.
Guida saggiamente la riproduzione, migliorando salute e diversità.
Unisci l’Umanità con una nuova lingua viva.
Domina passione, fede, tradizione e tutte le cose con la sobria ragione.
Proteggi popoli e nazioni con giuste leggi e tribunali imparziali.
Lascia che tutte le nazioni si governino internamente, e risolvi le dispute esterne in un tribunale mondiale.
Evita leggi poco importanti e funzionari inutili.
Bilancia i diritti personali con i doveri sociali.
Apprezza verità, bellezza e amore, ricercando l’armonia con l’infinito.
Non essere un cancro sulla terra, lascia spazio alla natura, lascia spazio alla natura.

Ed ecco la foto della pietra in questione:

Le dieci indicazioni della Georgia Guidestone

Le dieci indicazioni della Georgia Guidestone

In linea di principio si tratta di indicazioni ovvie! Mantenere un corretto legame con la natura e non sfruttare a dismisura le nostre risorse naturali non è assolutamnete una blasfemia. Quello che però fa da sempre discutere è il primo comandamento: “mantieni la popolazione mondiale sotto 500000000”. Dal momento che oggi puntiamo senza indugio verso i 10 miliardi, cioè 20 volte tanto, direi che non stiamo rispettando assolutamente questa indicazione.

Perchè tale suggerimento sarebbe visto come dettato dal Nuovo Ordine Mondiale?

Molto semplice, secondo i sostenitori di questa ipotesi, si tratterebbe di un incitamento al genocidio, così come, sempre come la rete urla da sempre senza prove, vorrebbe il Nuovo Ordine Mondiale.

Oltre a questi comandamenti, sono presenti molte altre iscrizioni sul Georgia Guidestone che comprendono i dati costruttivi e gli sponsor coinvolti nella realizzazione. Inoltre, ci sono altri due aspetti, a mio avviso, interessanti e che meritano di essere citati.

Su un lato, in quattro lingue antiche: babilonese cuneiforme, sanscrito, geroglifico egiziano e greco classico, è scritto: “Lascia che queste pietre-guida conducano a un’era della ragione.”. Secondo alcuni, chiara indicazione del messaggio profetico contenuto nel monumento.

E’ tutto? No. Su un altro lato si trova la scritta, tradotta dall’inglese: Capsula del tempo: Posta sei piedi sotto questo punto, il …, da aprire il …”.

Non pensate ad un errore, la frase è proprio così con i puntini di sospensione. Perchè? Semplicemente perchè la capsula del tempo non è mai stata sepolta sotto il monumento. Questo però, invece di smorzare le dicerie le ha, come ovvio, alimentate a dismisura.

Piccola parentesi giusto a dimostrazione del pensiero popolare nei confronti del monumento e della sua ipotetica relazione con il Nuovo Ordine Mondiale. Nel 2008 la Georgia Guidestone è stata imbrattata da ignoti con vernice rossa, ecco le foto in cui si vede molto bene la tipologia di iscrizioni che sono state realizzate:

La Georgia Guidestone imbrattata nel 2008

La Georgia Guidestone imbrattata nel 2008

Perchè proprio ora si parla insistentemente del Georgia Guidestone?

Rivedete nuovamnete la foto dei comandamenti. Notate che nell’angolo in alto a destra manca un tassello di pietra. Bene, quella parte sarebbe stata asportata del 2009 da ignoti. A distanza di 5 anni, il tassello, sempre da ignoti, sarebbe stato riempito con un pietra cubica, mostrata in questa immagine:

Il blocco inserito nella Georgia Guidestone nel 2014

Il blocco inserito nella Georgia Guidestone nel 2014

Come vedete, le due facce visibili riportano 20 e 14. Con un grande sforzo di immaginazione, molti hanno subito pensato che questa scritta indicasse in realtà il 2014 come anno focale per le profezie indicate nel monumento.

Allora, riassumiamo quanto detto fino a questo punto. Abbiamo un monumento negli Stati Uniti forse eretto da un satanista, con una lista di comandamenti che secondo alcuni, sempre voce popolare, sarebbero ordinati direttamente dal Nuovo Ordine mondiale, nel 2009 qualcuno ha tolto un mattone e nel 2014 sempre qualche ignoto ha inserito un blocco con scritto 2014.

Lasciatemi dire, che questa storia mi sembra quanto mai fantasiosa.

Come vi ho anticipato però, negli ultimi giorni le chicchiere sulla Georgia Guidestone sono letteralmente esplose perchè un operaio della manutenzione, non un membro del Nuovo Ordine Mondiale, ha rimosso, forse perchè non c’entrava nulla, il blocco.

E ….

Guardate l’immagine:

Il blocco rimosso

Il blocco rimosso

Come vedete, tutte le facce del mattone presentano delle iscrizioni. In particolare trovate: 20, 14, MM, JAM, 16, 8.Ecco anche il video della rimozione del blocco:

Immaginate il putiferio che si è scatenato sul web a seguito di questo ritrovamento. Orde di fantasiosi ragazzotti hanno iniziato a decifrare questo messaggio in codice publicizzando le teorie più assurde. Prova a sostegno? Tante quante quelle di Nibiru nel 2012. Credo che l’esempio sia sufficiente a capire il livello della discussione in atto. Tutti però, sembrano essere d’accordo su una cosa, qualcosa dovrà accadere entro il 2014. Perchè? Non lo sa nessuno. Cosa? Ovviamente si avvererà il primo comandamento e si riporterà la popolazione mondiale a 500000000 cioè prima ancora del 1750, come potete verificare su wikipedia:

Wiki, popolazione mondiale

Dobbiamo smentire le chiacchiere? Se ci fosse un fondamento diverso dalla semplice leggenda metropolitana forse. Sicuramente, come al solito, basterà aspettare la fine del 2014 per far tacere tutto e riportare la Georgia Guidestone nel suo dimenticatoio. Ah, quasi dimenticavo, se vedete tutto il video, vedrete anche che fine ha fatto il misterioso blocco e non vi sto a raccontare le dicerie sul fatto che questo sparuto gruppo di illuminati si sia diviso i singoli pezzi della pietra.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Buco dell’ozono: neanche sanno leggere!

27 Ott

Come ricorderete, qualche tempo fa avevamo dedicato un articolo specifico su uno dei problemi di cui tanto si era parlato negli anni precedenti e che oggi, apparentemente, non fa piu’ notizia: il buco dello strato di ozono:

Che fine ha fatto il buco dell’ozono?

Purtroppo, anche per quanto riguarda le notizie, assistiamo ad un fenomeno di moda. Notizie che tirano di piu’ in un determinato momento o che, e’ brutto dirlo ma e’ la verita’, possono essere utilizzate per inculcare nella teste delle persone qualche idea piu’ o meno giusta, riempiono per lunghi periodi le pagine dei giornali per poi scomparire d’improvviso. Questa e’ la sorte che e’ toccata al buco dell’ozono, non come fenomeno fisico, bensi’ come importanza e seguito dell’informazione.

Come visto nel nostro precedente articolo, la messa al bando dei CFC insieme ad una politica saggia, anche se osteggiata da diversi paesi industrializzati, ha permesso di ottenere una significativa riduzione del buco dell’ozono. Questo ovviamente non e’ un punto di arrivo, ma solo un buon passaggio intermedio. Come sapete, nonostante i numerosi sforzi, per ritornare nelle condizioni di qualche anno fa, sara’ necessario mantenere ed intensificare una buona politica.

Questi aspetti ci fanno capire quanto vivo sia il nostro pianeta ma soprattutto quali e quanti danni possiamo arrecare con uno sfruttamento non razionale delle risorse che abbiamo a disposizione.

Detto questo, perche’ torno sull’argomento?

Ve lo racconto come l’ho vissuto. Come sapete, molto spesso, anche per pescare notizie fresche e per valutare il trend del momento, mi ritrovo a leggere siti complottisti e catastrofisti. Proprio ieri mi sono imbattutto in una notizia riguardante il buco dell’ozono. In una diversa pagina del browser avevo pero’ aperto un giornale nazionale da cui leggevo notizie.

Bene questo confronto mi ha mostrato una situazione davvero grottesca.

Per farvela vedere cosi’ come l’ho vissuta io, vi riporto prima uno screenshot del sito catastrofista:

Screenshot del sito catastrofista

Screenshot del sito catastrofista

e poi la pagine del giornale nazionale:

Screenshot del giornale online

Screenshot del giornale online

Notato niente di strano?

Nel sito catastrofista si legge: “Il buco dell’ozono sopra l’Antartide ha raggiunto la dimensione massima”, mentre nel giornale si legge “NASA, si riduce il buco dell’ozono in Antartide”. Scusate, ma leggendo queste cose non possiamo fare altro che ridere e constatare ancora una volta quanto assurdi siano certi siti.

Ma il buco dell’ozono si e’ ridotto o no?

Ovviamente si. Il nostro precedente articolo era datato 8 aprile 2013. Dalle nuove misurazioni condotto a settembre di quest’anno, si e’ evidenziato come il buco dell’ozono si sia ridotto ulteriormente. Ovviamente e’ una buona notizia e per dimsotrarvi quanto affermato, vi metto a confronto la misurazione del precedente articolo con quella di settembre:

Confronto tra la misura presentata nell'articolo di Aprile e quella di Settembre

Confronto tra la misura presentata nell’articolo di Aprile e quella di Settembre

Come anticipato, questo ottimo risultato e’ una misura del trend di riduzione del buco, che ovviamente deve continuare in questo modo con la giusta politica di gestione delle immissioni in atmosfera.

Prima di chiudere, vorrei aggiungere altro. Ovviamente, ho letto con interesse l’articolo del sito catastrofista. Come al solito, a parte una serie interminabile di cavolate scientifiche, l’articolo si chiude con una frase davvero ambigua. Ecco quanto potete leggere:

Tuttavia, quest’anno il buco dell’ozono risulta leggermente più stretto rispetto agli anni passati, e la densità di ozono nell’atmosfera sopra il polo non cade ad un livello critico. Nel 2013, alla fine di Settembre 2013, i livelli di ozono sopra l’Antartide sono scesi a circa 25 unità Dobson, mentre negli anni precedenti hanno visto una riduzione critica inferiore a 10 unità. Probabilmente, la lotta contro le sostanze dannose per l’ozono sta finalmente cominciando a dare risultati.

Quindi, questo buco aumenta o diminuisce? Ovviamente, come detto in questa ultima frase, diminuisce e anche notevolmente. Capite dunque quanto assurdi siano questi articoli ma soprattutto quanto sia importante leggere con attenzione quello che trovate. Molto spesso, ed e’ successo anche a me, tendiamo a leggere velocemente una notizia o a non leggere fino in fondo gli articoli. In alcuni casi, si rischia di capire fischi per fiaschi e di farsi un’idea sbagliata. Questo ovviamente non vale per l’articolo catastrofista che ovviamente puntava solo a seminare idee sbagliate consapevole che molti non si sarebbero accorti delle incongruenze o delle assurdita’ sparate.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Something is going to happen in one day

24 Set

In questo articolo avevamo parlato dell’ultima profezia/sparata/fantasia per la fine del mondo:

Qualcosa accadra’ … il 24 settembre

Come ricorderete, il conteggio e’ partito 77 giorni fa, ed e’ ormai quasi giunto al termine:

Come visto nell’articolo precedente, si parlava di fine del conteggio per il 24 settembre 2013. Molti mi hanno fatto notare che ieri pero’, eravamo ancora a 2 giorni. Come mai? La spiegazione e’ molto semplice. Probabilmente, come e’ lecito pensare, i video vengono caricati dagli Stati Uniti. Detto questo, in questo momento, ad esempio, il 24 settembre e’ appena iniziato a Chicago: ora locale 7.47, ora di Chicago 00.47.

Per vedere la fine del conteggio bisognera’ dunque aspettare la parte centrale della giornata. Osservando i momenti di pubblicazione dei video, mi aspetto di vedere il famoso 0-day tra circa 9 ore.

Non resta che aspettare e vedere quale bufala inventeranno per la fine del conteggio. Questa storia sembra un po’ quella di tante serie TV made in USA che si caricano di particolari e storie avvincenti e poi non sanno come concludere dignitosamente.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

11 settembre 2001: USA sotto attacco

23 Set

Dalla discussione avuta con un nostro caro lettore, mi e’ stato richiesto eplicitamente un articolo sugli attentati dell’11 settembre 2001. Ovviamente, non posso che essere lusingato di questa richiesta, che mi chiede di analizzare con lo stile di questo blog, uno dei fatti piu’ cruenti e significativi degli ultimi anni.

Come sapete bene, proprio da questi fatti, molti analisti fanno iniziare la crisi economica, l’inizio di quella che potrebbe essere considerata una guerra tra Occidente e Islam ma anche un cambio di coscienza globale di una civilta’ che da un giorno all’altra si e’ trovata nell’era moderna. Queste considerazioni, non vengono fatte solo a scopo introduttivo. A mio avviso, questi fattori entrano prepotentemente nell’analisi che viene richiesta per poter inquadrare al meglio i fatti nello specifico.

Trattare il tema dell’11 settembre non e’ di per se facile. Per diversi giorni ho studiato materiale, letto interviste, visionato filmati. Come sapete bene, la rete e’ strapiena di cospirazioni pensate, o anche immaginate, riguardo a questi attentati. Ovviamente, sarebbe impossibile trattarle tutte e con elevato dettaglio. Di questo mi scuso da subito. Sono consapevole che questo articolo potrebbe scatenare una pletora di commenti, forse neanche troppo soft, di qualcuno che crede fortemente che quanto accaduta sia una grande montatura.

Proprio partendo da queste osservazioni, vorrei sottolineare una cosa. Molte teorie affondano le loro radici sul fatto che i servizi segreti sapessero in anticipo degli attentati, discutono del perche’ i caccia siano partiti troppo presto o troppo tardi dalle basi militari, del perche’ il presidente fosse rimasto cosi’ tanto tempo nella famosa scuola elementare invece di correre sul luogo dell’attentato. Se sperate di avere risposte a queste domande, vi dico subito che queste non verranno trattate e non sono materia di questo blog. Perche’? Noi siamo qui per parlare di scienza e per analizzare i complotti e le catastrofi che vengono annunciate. Fate attenzione, ho detto “analizzare”, non “smentire”. Questa e’ la sottile differenza che ci distingue da coloro che sostengono i complotti per partito preso, ma anche da coloro che cercano in tutti i modi di smontarli senza cognizione di causa. Dal nostro punto di vista, cerchiamo sempre di non partire prevenuti, ma di rimanere aperti ad ogni risultato il nostro ragionamento potrebbe raggiungere. In fondo la scienza ci insegna questo, un risultato non e’ bello o brutto a seconda che ci faccia comodo o no, e’ un risultato che deve essere sostenuto da ipotesi oggettive.

Bene, quello che dunque vogliamo analizzare in questo post e’ il discorso della caduta delle torri gemelle, anche dette WTC1 e WTC2, dell’ulteriore edificio caduto a 200 metri dalle torri, il WTC7 e dell’aereo arrivato sul Pentagono.

Come sapete bene, anche perche’ molti hanno fatto fortuna parlando di queste ipotesi, i complottisti sostengono che sia fisicamente impossibile che i due edifici principali del World Trade Center siano caduti per l’impatto degli aerei o per gli incendi sviluppati all’interno. Secondo queste teorie, il dirottamento degli aerei sarebbe stata solo una farsa creata ad hoc. In realta’, le torri sarebbero cadute perche’ precedentemente minate con esplosivo o peggio ancora con termite, una sostanza in grado di sviluppare altissime temperature con un innesco a bassa temperatura. Le prove di questo sarebbero date dalla dinmica del crollo delle torri, perfettamente compatibili con una distruzione pianificata, esattamente quella che viene fatta da esperti per buttare giu’ un palazzo. Altra teoria alternativa che sta riscuotendo sempre piu’ successo in rete, e’ quella di un ordigno nucleare fatto esplodere nel sottosuolo e che avrebbe provocato la caduta delle torri per un cedimento delle fondamenta.

Prima di analizzare il crollo delle torri, vorrei fare qualche ragionamento. Per prima cosa, tutti questi scenari si basano sul fatto che il dirottamento sarebbe stato una farsa. Ma allora la domanda e’: perche’ e’ stato fatto? Nelle innumerevoli ipotesi, non ho mai letto questa risposta. Se le torri fossero state minate o se fossero cadute per l’esplosione di una bomba atomica, perche’ dirottare gli aerei e lanciarli contro uno dei simboli degli USA? Come sapete, stiamo parlando di un attentato terroristico dunque, per sua stessa definizione, volto a creare “terrore” nelle persone. La strategia di questi gruppi non e’ tanto quella di fare migliaia di vittime, quanto quella di dimostrare di poter colpire dove e quando vogliono. Perche’ dico questo? Una delle ipotesi, con o senza esplosivo, e’ che tutto sia stato organizzato dagli USA stessi, cioe’ che quello delle torri gemelle sia stato un auto-attacco. Perche’? Semplice, almeno a quello che dicono i complottisti, questo avrebbe offerto le condizioni per far partire le diverse campagne contro l’Islam, per far crollare regimi totalitari, per impadronirsi del petrolio o di altre risorse, per controllare i paesi orientali, ecc.

E’ credibile questo? Personalmente spero di no, ma l’analisi di queste considerazioni, come anticipato, non rientra negli scopi di questo articolo. Qui vogliamo solo analizzare gli attentati e capire se e’ possibile che ci sia qualcosa sotto non dichiarato. Poi se volete possiamo parlare del fatto che gli USA non siano un governo trasparente sotto molti aspetti, ma anche qui vi farei notare che nessuno stato lo e’ su determinate questioni, tantomeno l’Italia. Ci sono tantissimi fatti della nostra storia su cui c’e’ ancora un’aura di mistero e di possibile complotto. Non meravigliamoci di questo. Certo, da qui a parlare di auto-attentato ce ne passa.

Torniamo dunque all’attentato. Per prima cosa, vorrei escludere da subito, e chiunque dotato di buon senso dovrebbe farlo altrettanto velocemente, l’ipotesi ordigno nucleare sotterraneo. Perche’? Per prima cosa, un’esplosione nucleare produce radiazioni. E’ vero che si parla di esplosione sotterranea ma chi ce l’ha messa? Come? Possibile che non ci sia stata nessuna fuga di radiazioni?

Se queste considerazioni non vi bastano ve ne dico una definitiva. Se il tutto fosse provocato da un’eplosione sotterranea, sarebbero state colpite prima di tutto le fondamenta delle torri e, di conseguenza, il cedimento sarebbe stato dal basso. Come tutti sanno, con le immagini di quegli attimi ben presenti nelle nostre menti, la caduta e’ iniziata dall’alto, cioe’ da dove sono arrivati gli aerei.

Questo esclude subito l’ipotesi ordigno nucleare.

Bene, passiamo ora all’altra importante teoria complottista: le torri sono state progettate per resistere all’urto di un aereo di linea per cui non potevano crollare. Quelle che hanno provocato il cedimento sono state cariche piazzate in diversi piani e che hanno provocato quella che si chiama una distruzione pianificata.

Prima considerazione, come avrebbero fatto a mettere tutte queste cariche? Con un edificio del genere, le cariche avrebbero dovuto essere in molti piani, in punti diversi ed in zone di normale passaggio di persone. Chi avrebbe avuto la possibilita’ di mettere queste cariche? Come sapete, le torri erano sede di moltissimi uffici ed erano frequentate nell’arco di quasi tutta la giornata. Ah certo, quasi dimenticavo, se l’attentato e’ stato fatto dagli USA, non avevano certo problemi nel piazzare ordigni ed entrare senza destare sospetto.

Considerazione interessante. Vi faccio pero’ riflettere su un’altra cosa, perche’ allora gli aerei? Avete imbottito le torri di esplosivo per farle crollare, perche’ dirottare degli aerei da lanciare contro le torri? Per aumentare l’affetto scenico? L’ipotesi non regge tanto. Inoltre, come avete visto dai video dei crolli, il cedimento e’ iniziato proprio nei piani sopra il punto di impatto, possibile che le cariche siano state fatte brillare nell’esatta sequenza, dall’alto verso il basso, e che i dirottatori abbiano centrato esattamente il punto che avevate concordato in precedenza? Personalmente, credo che si stia passando dal complottismo alla fantascienza.

Qual e’ l’altra motivazione che spinge a pensare che l’attaco sia stato auto-pianificato? Il piano era talmente tanto perfetto e l’esecuzione talmente impeccabile che l’organizzazione poteva solo essere fatta da un governo preparato e interno al paese, dunque gli USA stessi.

Facciamo una considerazione abbastanza meschina, soprattutto se pensiamo ai 3000 morti dell’11 settembre. Gli attentati sono stati perfetti? Assolutamente falso. Vi spiego il perche’. Avete dirottato 4 aerei, due sono andati a segno sulle torri, uno ha fatto danni marginali al pentagono e uno non e’ nemmeno arrivato a destinazione. Siete arrivati contro le torri in un orario sbagliato. Come sapete, gli attentati sono accaduti nelle prime ore della mattinata, quando le torri non erano ancora completamente piene. Se vogliamo essere sadici, un attentato ben riuscito avrebbe scelto un orario diverso, anche solo un paio di ore dopo. Inoltre, avete colpito le torri in punti molto alti. Questo ha consentito alle persone dei piani inferiori, in larga parte, di mettersi in salvo. Tra l’altro uno degli aerei e’ arrivato completamente storto all’impatto colpendo uno spigolo della torre. E’ un piano perfetto? Direi proprio di no. Dunque, anche questa ipotesi secondo me regge poco.

Detto questo, passiamo alla dinamica del crollo.

Secondo l’ipotesi complottista, il cedimento sarebbe stato causato da cariche opportunamente piazzate come in una demolizione controllata. Le prove? Prima di tutto, la caduta perfettamente verticale delle torri, secondo ampi sbuffi di fumo e detriti che uscivano dagli edifici negli istanti precedenti il crollo. Questi sarebbero gli inequivocabili segni dovuti all’esplosione delle cariche.

Perche’ vengono fatte queste ipotesi? Come detto, le torri erano progettate per resistere all’urto di un aereo di linea. Gli incendi sviluppati all’interno degli uffici non potevano di certo raggiungere la temperatura di fusione dell’acciaio delle strutture. Se queste sono venute giu’ e’ perche’ e’ stata usata termite, in grado di raggiungere le temperature di fusione dell’acciaio, o perche’ sono stati causati cedimenti strutturali lungo tutta l’altezza delle torri.

Bene, analizziamo queste considerazioni.

Per prima cosa, gli edifici erano in grado di resistere all’impatto di un aereo, come giustamente ricordato anche dall’ideatore delle Torri Gemelle. Le simulazioni fatte al tempo prevedevano pero’ aerei piu’ piccoli rispetto a quelli utilizzati nel 2001 e, soprattutto, scarichi di carburante. Perche’ questo? Semplice, nei calcoli si era presa in considerazione l’ipotesi in cui un velivolo in fase di atterraggio a New York, dunque con poco carburante, a causa della nebbia finisse contro gli edifici. La dinamica dell’attentato del 2001 e’ completamente diversa con aerei decollati da poco tempo e con serbatoi carichi, anche se non pieni, di kerosene.

Cosa e’ successo nell’impatto? Gli aerei sono penetrati all’iinterno degli edifici. A causa dell’urto, il kerosene dei serbatoi si e’ incendiato provocando la fiammata iniziale che tutti ricorderete.

Ingresso dell'aereo in una delle due torri

Ingresso dell’aereo in una delle due torri

Le fiamme hanno ovviamente provocato il divamparsi di incendi in tutti i piani interessati dall’urto. Vi ricordo che le torri erano sede di molti uffici per cui erano piene di carta, arredi d’ufficio, pc, tutte cose facilmente infiammabili.

Bene, abbiamo l’urto, abbiamo l’incendio, ma le torri sono ancora in piedi. Dunque? Perche’ solo a distanza di decine di minuti si e’ avuto il crollo delle torri, e per di piu’ la seconda colpita e’ caduta per prima?

Le risposte a quete domande sono quelle che segnano il confine tra complotto e spiegazione logica.

Andiamo con ordine.

Come sono fatte le torri?

Su diversi siti, non necessariamente di complottisti, ho letto molte cose inesatte sulla struttura delle torri. Capire questo punto e’ la chiave di interpretazione dei fatti.

La struttura delle torri e’ fatta da una serie di colonne perimetrali che corrono tutt’intorno gli edifici e da una parte di colonne centrali che costituiscono il core:

Struttura con travi di acciaio delle Torri

Struttura con travi di acciaio delle Torri

Abbiamo dunque una struttura portante di colonne d’acciaio, molto solida, ma sufficientemente elastica da resistere non solo ad attentati, ma anche a condizioni naturali e normali di utilizzo. Pensate ad esempio ad una scossa di terremoto che fa vibrare tutta la struttura o anche solo al vento in grado di sollecitare fortemente una struttura alta piu’ di 400 metri.

Come sono legate le due serie di colonne? Ovviamente con dei solai. Anche in questo caso, e’ stato utilizzato acciaio, per creare una struttura legata in questo modo:

Solai in acciaio

Solai in acciaio

Sui solai sono disposti i pavimenti dei vari piani costituiti da lastre di cemento.

Molte delle ipotesi complottiste partono dal fatto che per far crollare una struttura di questo tipo, e’ necessario far fondere completamente l’acciaio. Per ottenere questo risultato, si devono raggiungere temperature superiori ai 1500 gradi, cosa impossibile bruciando kerosene. Tra l’altro, le colonne di fumo nero che ricorderete intorno alle torri, sono sinonimo di cattiva combustione dunque di temperatura non troppo alta. Secondo alcuni, nel calcolo delle temperature, tra l’altro sulla rete ho letto degli strafalcioni incredibili di termodinamica senza distinguere temperatura e calore, mancherebbe l’apporto dei mobili e della carta. Anche in questo caso pero’, viene giustamente fatto notare che non si riesce a raggiungere la temperatura di fusione dell’acciaio.

Vero anche questo. Ma perche’ si dovrebbe far fondere l’acciaio? Premesso che per la fusione servono le temperature di cui abbiamo parlato, gia’ a 500 gradi l’acciaio lascia la sua fase elastica per arrivare a quella plastica. In queste condizioni, il materiale e’ molto morbido e presenta dunque una resistenza strutturale molto minore, anche del 90% inferiore, rispetto alle condizioni ambientali. Perche’ facciamo notare questo? Un materiale in queste condizioni, inficia in modo preponderante la resistenza della struttura.

Secondo i complottisti, la caduta degli edifici sarebbe stata perfettamente verticale, come in una demolizione studiata. Su questo punto, non c’e’ neanche da discutere. Per prima cosa, vi mostro una foto aerea della zona:

Detriti dovuti al crollo in tutta l'area del World Trade Center

Detriti dovuti al crollo in tutta l’area del World Trade Center

Come vedete, i residui dei crolli sono ovunque. Torneremo su questo punto, discutendo la caduta del WTC7.

Inoltre, e’ evidente dalle prove fotografiche che la caduta degli edifici non e’ stata assolutamente verticale. La parte di torre superiore al punto di ingresso degli aerei, si e’ staccata con un’angolazione molto pronunciata, circa 30 gradi per una torre e 15 per l’altra. Ecco una foto molto esplicativa:

Crollo inclinato della parte alta della torre

Crollo inclinato della parte alta della torre

Vedete quanto e’ inclinata la parte superiore? Non credo che, alla luce di questo, si possa parlare di caduta verticale.

Perche’ sono cadute le torri?

Come detto, gli edifici erano pensati per resistere all’impatto di un aereo, anche se scarico di carburante e di dimensioni minori di quelli dirottati. Nonostante questo, le torri hanno resistito all’impatto, infatti non sono cadute subito a causa dell’urto. La stessa cosa si puo’ dire per l’incendio. Gli edifici erano pensati per resistere 2 ore ad un incendo completo. Eppure sono cadute. Perche’?

Quello che spesso non viene considerato e’ il fattore combinato incendio-impatto.

Vi faccio un esempio molto semplice. Prendete una lattina di bibita da 33 cl. Quella lattina e’ fatta da un sottilissimo foglio di alluminio, ma ha una resistenza a compressione elevatissima. E’ in grado di reggere tranquillamente il peso di una persona. Se pero’ la schiacciate leggermente da un lato, basta una minima pressione per accartocciarla. Bene, quello che e’ successo alle torri e’ del tutto analogo all’esempio della lattina. L’ingresso dell’aereo ha provocato danni ad alcuni dei pilastri perimetrali, questo ovviamente compromette la stabilita’ della struttura, ma non del tutto. Il seguente incendio che si e’ sviluppato, ha portato non la liquefazione dell’acciaio, ma un suo ammorbidimento. Questo ovviamente in tutti quei piani interessati dall’urto. Inoltre, il calore ha modificato pesantemente la resistenza meccanica delle travi utilizzate per i solai. In questo caso, le travi si sono ritirate, a causa della minore resistenza meccanica, tirando le travi perimetrali verso quelle del core centrale.

In questa foto si vede un dettaglio della parte interessata dall’incendio ed in cui e’ chiaramente visibile l’avvicinamento della parete laterale verso l’interno:

Dettaglio dell'incendio con parete che rientra

Dettaglio dell’incendio con parete che rientra

Come detto, questo e’ sintomatico del cedimento meccanico delle travi dei solai.

A questo punto, avete una struttura molto debole in diverse parti. Dopo decine di minuti di incendio, la parte alta, tagliata sotto dall’ingresso dell’aereo, cede sotto il suo peso premendo sulla parte inferiore della torre. Una struttura meccanica gravemente compromessa come quella in esame ad un certo punto non riesce piu’ a resitere al peso e cede su se stessa.

E ‘ dimostrabile questo? Assolutamente si. Sono stati pubblicati diversi articoli con simulazioni FEM, tra l’altro su riviste internazionali, che hanno dimostrato come la caduta delle torri sia perfettamente compatibile, nei tempi e nei modi, con quella dell’attentato avvenuto. Uno di questi e’ scaricabile da questo link:

Usmani

Tra l’altro, proprio a causa del cedimento improvviso sotto il peso, la caduta delle torri e’ risultata quasi istantanea come un corpo in caduta libera. Questo perche’ i piani inferiori che via via venivano interessati, venivano schiacciati da un peso sempre crescente.

Altra considerazione importante, possibile che la torre sia caduta istantaneamente tutta insieme, polverizzando tutto? Anche queste considerazioni sono del tutto false. Prima cosa, come anticipato, la caduta non e’ stata verticale ma i detriti hanno interessato una vasta zona del World Trade Center. Inoltre, non e’ assolutamente vero che si e’ polverizzato tutto. Ci sono diverse prove come questo video:

Video, frammenti

che mostrano la caduta di detriti molto grandi, molto pesanti e soprattutto interi verso il basso.

Altra cosa rimasta in sospeso, cosa dire degli sbuffi che si vedevano durante il crollo delle torri? Per farvi capire meglio, i sostenitori del complotto si riferiscono ad esempi come questo:

Sbuffi di materiale interpretati come detonazioni

Sbuffi di materiale interpretati come detonazioni

Secondo alcuni, questa sarebbe la prova dell’esplosione di alcune bombe lungo la torre. Niente di piu’ falso. Come potete facilmente immaginare, si tratta soltanto dell’aria interna agli edifici che viene compressa per schiacciamento durante la caduta e che riesce a frantumare i vetri esterni. Allo stesso modo, le presunte esplosioni che vengono raccontate da alcuni testimoni durante il crollo, altro non sono che il rumore dei vetri che andavano in frantumi o anche quello delle lastre di cemento che costituivano i pavimenti dei piani. Come detto, a causa della variazione di tenuta dei pilastri del solaio, i pavimenti non possono far altro che cedere e precipitare verso i piani inferiori.

Detto questo, non credo ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che la caduta delle torri e’ stata provocata dalla combinazione dell’impatto dell’aereo e dell’incendio che si e’ sviluppato. Come visto, non solo questo e’ documentabile dalle molte prove fotografiche di quel tremendo giorno, ma ci sono anche numerosi articoli a sostegno che dimostrano la veridicita’ delle ipotesi. Solo questi, e il fatto che la dinamica del crollo sia simulabile, dovrebbero smentire tutte quelle voci che cercano evidenze di qualcosa di diverso nel crollo del WTC1 e 2.

Detto questo, passiamo invece all’altro grande mistero di quel giorno, il crollo del WTC7. Per chi non ne fosse a conoscenza, l’area del World Trade Centrer, era composta da diversi edifici, di altezze diverse. L’11 settembre 2001, oltre alle due torri, cadde anche un altro edificio, appunto detto WTC7, che non venne assolutamente colpito da niente. Perche’ e’ importante questo fatto nelle teorie complottiste? Semplice, il fatto che questo sia caduto senza essere stato colpito, indica chiaramente che gli edifici della zona fossero stati minati precedentemente. Evidenza che sosterrebbe le ipotesi viste prima. Tra l’altro, come evidenziato dai complottisti, il WTC7 non puo’ essere stato colpito da detriti per due buone ragioni. La prima e’ che si trova a circa 200 metri dalla torre piu’ vicina e tra i due vi era un altro edificio, chiamato WTC6, che lo proteggeva completamente e che non e’ andato distrutto dopo il crollo della torre. Il secondo motivo e’ ancora piu’ semplice, dal momento che si e’ trattato di un crollo studiato e verticale e in cui i detriti sono stati polverizzati, niente sarebbe potuto cadere cosi’ lontano.

A questa seconda ipotesi abbiamo gia’ abbondantemente risposto, mostrando come i detriti ci sono, anche di notevole dimensione, e dimostrando come la caduta non sia stata verticale. Questa osservazione e’ dunque da scartare a priori.

Resta pero’ l’altra ipotesi. Tra la torre che crolla e il WTC7 c’e’ un altro edificio che non crolla. Come e’ possibile? Inoltre, il WTC7 e’ caduto dopo diverse ore dalle torri, altro aspetto inspiegabile. Per chi non lo sapesse, anche in questo caso, parliamo di un edificio di 47 piani con struttura in acciaio, dunque non un castello di carte che cade da solo per opera del vento.

Per capire questo crollo, e’ necessario vedere la planimetria del World Trade Center, quando ancora esisteva:

Mappa degli edifici del World Trade Center

Mappa degli edifici del World Trade Center

Come vedete, effettivamente il WTC7 e’ completamente protetto dal WTC6 che impedisce a qualsiasi detrito di danneggiare l’edificio.

Spesso pero’, quelli che pensano i complotti, dimenticano che le spiegazioni piu’ semplici sono quelle che andrebbero considerate per prime. Siamo a New York, Stati Uniti di America, dove si costruiscono grattacieli con altezze completamente diverse. Invece di fermarci alla planimetria, vediamo un prospetto della zona con le altezze in scala degli edifici:

Modello 3D degli edifici del World Trade Center

Modello 3D degli edifici del World Trade Center

Notato niente? Guardate quanto e’ alto il WTC7 rispetto al WTC6 che si trova di fronte. Praticamente questo edificio vede benissimo la torre di fronte ed e’ completamente esposto alla caduta dei detriti.

Cosa e’ successo precisamente l’11 settembre 2001?

Durante la caduta della torre piu’ vicina, il WTC7 ha subito alcuni danni strutturali, come riportato in questa foto:

Dettaglio del WTC7 dopo il crollo della torre piu' vicina

Dettaglio del WTC7 dopo il crollo della torre piu’ vicina

Come si vede, e come indicato enlla foto stessa utilizzata nei rapporti ufficiali, il WTC7 ha subito, durante il crollo della torre, danni evidenti ai piani alti. Sempre a causa della caduta di detriti, sono divampati anche incendi all’interno dell’edificio.

E’ strano questo?

Assolutamente no, come ricorderete bene, ci sono stati numerosissimi casi di incendi a terra a causa di detriti in fiamme caduti dalle torri. Uno di questi ha colpito il WTC7 in cui sono divampati incendi.

Allora, anche qui abbiamo un edificio danneggiato, anche se lievemente, ed un incendio in corso. Poi? Quello che e’ successo e’ evidente, l’edificio e’ stato lasciato crollare. Perche’? Ovviamente, tutti gli occupanti erano stati fatti evacuare. I pompieri erano in notevole difficolta’ per tenere sotto controllo le torri. Abbiamo un edifico vuoto, danneggiato e che brucia. Inoltre, per lungo tempo c’e’ stata mancanza di acqua per cui, anche volendo, i pompieri non hanno avuto modo di domare l’incendio all’interno del WTC7. Detto questo, l’edificio e’ stato lasciato al suo destino. In questo caso, come anticipato, ci e’ voluto molto piu’ tempo affinche’ il WTC7 crollasse e infatti, e su questo sono tutti d’accordo, il crollo e’ avvenuto solo nel pomeriggio inoltrato ora di New York.

Dunque, anche per il WTC7 esiste una spiegazione razionale ottenuta dall’analisi condotta fino a questo punto.

Resta da analizzare l’aereo che e’ arrivato contro il pentangono. In questo caso, le teorie complottiste parlano di una manovra impossibile da fare per un aereo di linea dal momento che il punto di impatto e’ tra il piano terra e il primo piano, dunque troppo vicino al terreno, che il carello si sarebbe abbassato da solo sotto una certa quota, ma soprattutto che un velivolo cosi’ basso avrebbe necessariamente fatto danni attraversando la vicina autostrada. Secondo queste ipotesi, in questo caso non si e’ nemmeno trattato di un aereo, bensi’ di un missile cruise. Questo avvalora l’ipotesi secondo la quale non si e’ trattato di un attentato ma di un auto attacco da parte del governo per permettere le future politiche in medio Oriente.

Prima cosa, molte delle foto che trovate in rete e che parlano di foro troppo piccolo e incompatibile con quello che lascerebbe un aereo sono false. Quelle reali, dimenticano di considerare che molte delle parti dell’aereo sono in realta’ estremamente leggere e dunque dotate di potere di penetrazione molto basso, soprattutto se rapportate con una struttura di cemento armato rinforzato come quella del pentagono. Detto questo, mi sento di escludere subito l’ipotesi missile.

Restano pero’ le altre supposizioni. Prima di tutto, e’ assolutamente falso dire che i carrelli degli aerei si abbassano da soli. Inoltre, non mi sembra che sia cosi’ impossibile centrare il bersaglio. Come giustamente fatto notare nelle controipotesi, ogni giorno tutti gli aerei centrano il bersaglio rappresentato dalla pista di atterraggio. Ci sono tantissimi aereoporti in cui le piste sono in posizioni davvero scomode, vicino al mare, deitro le montagne, ecc. Condizioni che devono essere studiate molto bene, ma che vengono eseguite senza problemi.

Inoltre, non e’ affatto vero che il volo radente dell’aereo non e’ passato sulla vicina autostrada. Vi mostro una foto:

Palo divelto sull'autostrada di fronte al pentagono

Palo divelto sull’autostrada di fronte al pentagono

Come vedete, questi sono i piloni dell’illuminazione dell’autostrada che sono stati abbattutti dal passaggio dell’aereo. Questa ipotesi viene utilizzata per mostrare l’incompatibilita’ della traiettoria seguita. Se l’aereo non ha toccato l’autostrada, come ha fatto a volare poi rasoterra vicino al pentagono? Questo implicherebbe una manovra non possibile con un aereo di quelle dimensioni. Questa foto che ho mostrato, come tante altre che trovate in rete, mostrano l’esatto contrario. Al passaggio sull’autostrada, il volo dirottato era gia’ molto basso e puntava dritto contro il pentangono.

Riassumendo, i crolli delle torri gemelle e del WTC7 sono perfettamente compatibili con la versione ufficiale. Inoltre, le simulazioni FEM fatte sugli edifici per studiare la dinamica dell’impatto hanno dato risultati perfettamente compatibili con quelli visti in quel tragico giorno. Questo solo per mentire tutte quelle voci che vorrebbero l’attentato mediante aerei solo una messa in scena per distrarre dalle cariche piazzate all’interno dell’edificio. Come visto, il crollo del WTC7 e’ del tutto compatibile con la caduta dei detriti che hanno dapprima danneggiato l’edificio e poi fatto divampare l’incendio che ha bruciato per ore. Questo dimostra anche la non fondatezza delle ipotesi sulla caduta verticale o sulla demolizione programmata delle torri.

Per quanto riguarda il pentagono, come visto, la traiettoria seguita dall’aereo e’ perfettamente compatibile con quella pensata. Il velivolo ha volato in assetto quasi parallelo al terreno gia’ quando si trovava sopra la vicina autostrda. A riprova di questo, ci sono prove fotografiche che mostrano i pali dell’illuminazione divelti dal passaggio a bassa quota. Questo anche per escludere l’ipotesi quanto mai fantasiosa del missile cruise.

Ultima considerazione. Come detto all’inizio di questo lunghissimo articolo, il mio scopo era solo quello di analizzare i crolli e ragionare sulle tante ipotesi di complotto che si sono alimentate nel corso degli anni. Non voglio fare un trattato di economia e politica internazionale, ne tantomeno parlare di governo centrale degli Stati Uniti. Possiamo dire che gli attentatori erano pagati dal governo USA? Personalmente, credo di no, ma non sta a me dirlo ne tantomeno riuscire a dimostrarlo ragionando scientificamente.

Vorrei pero’ farvi riflettere su un’ultima cosa. A mio avviso, gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno mostrato un paese non pronto ad attacchi di questo tipo. Molti fanno ipotesi complottiste ragionando sul fatto che i caccia non si siano alzati per abbattere gli aerei dirottati o che non ci fosse un adeguato sistema di controllo e difesa. Secondo me, il discorso non e’ neanche questo. Gli Stati Uniti, prima del 2001, erano abituati a combattere guerre fuori dai loro confini. Con l’attentato del World Trade Center hanno scoperto che il mondo globalizzato era in grado di portare la guerra anche dentro i loro confini. E’ facile pensare ad una potenza bellica perfetta finche’ questa non viene testata sul campo. Nel caso degli USA, fino a quel momento, il paese pensava di essere invincibile e immune da attacchi di questo tipo. Purtroppo, anche sotto questo aspetto, l’11 settembre 2001 ha segnato un momento di svolta epocale.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Qualcosa accadra’ … il 24 settembre

20 Set

Nel forum di Psicosi 2012:

Psicosi 2012, forum

un nostro caro utente ha segnalato un nuova presunta profezia che sarebbe nata esclusivamente sulla rete. Non si tratta di nessun libro profetico, mago, veggente o altro, semplicemente una profezia che annuncerebbe “qualcosa” da qui a pochi giorni.

Certo, detto cosi’ sembra tutto molto confuso, ma in realta’ la storia di questa profezia e’ molto semplice.

Nell’aprile del 2010, e’ stato creato un canale di youtube chiamato “pronunciation book”. Di cosa si tratta? Molto semplicemente, su questo canale venivano caricati dei brevi video in cui una voce guida insegnava come pronunciare alcune parole in inglese/americano. In tal senso, potevate trovare parole come “jojoba”, “shrimp”, “skeleton” e via dicendo. Dunque, solo una semplice guida per insegnare la corretta pronuncia di alcune parole.

Il canale veniva aggiornato di tanto in tanto con qualche nuovo video, ma senza ottenere un alto numero di visualizzazioni.

Verso i primi di luglio di quest’anno, il canale e’ di nuovo tornato molto attivo, ma qualcosa e’ cambiato. Ogni giorno viene pubblicato un nuovo video riguardante un numero X, dal titolo “come pronunciare X”. In realta’, non si tratta di numeri a caso, ma di un vero e proprio conto alla rovescia che e’ iniziato il 9 luglio dal numero 77. Cosi’, giorno dopo giorno, viene pubblicato il nuovo numero, come in un conto alla rovescia partito da 77.

Cosa c’e’ di strano in tutto questo?

Nel video, al contario di quanto veniva fatto prima, non si pronuncia assolutamente il numero. Tutti i video sono di questo tipo: inizialmente la voce pronuncia una frase in inglese e poi dice “qualcosa accadra’ in X giorni” (dove X e’ il numero del video”.

Questo e’ il canale youtube in questione:

Youtube, pronunciation book

Come vedete, trovate tutti i video pubblicati, con numeri che di giorno in giorno scalano. Ad oggi, 20 settembre, siamo al 4.

Come capite molto facilmente, il conto alla rovescia terminera’ il 24 settembre 2013.

Come se non bastasse, dopo la fatidica frase “Something is going to happen in X days”, c’e’ un intervallo che sembra muto. In realta’, se alzate le casse, vi accorgete che si sentono dei rumori di sottofondo.

Come potete facilmente immaginare, su questi rumori si e’ scatenata la vera speculazione su questo caso. Diversi siti, soprattutto in lungua inglese, parlano del conto alla rovescia. Alcuni sostengono che i misteriosi rumori siano dei messaggi in codice Morse. Secondo altri si tratterebbe di un intervallo di frequenze criptate che nascondo un qualche messaggio profetico. Ovviamente, di volta in volta, trovate qualcuno pronto a giurare di aver capito il vero messaggio e di aver capito che gli alieni stanno arrivando, che la fine del mondo e’ prossima, che la terza guerra mondiale e’ alle porte, che i suoni trasformati in immagini mostrano la chiamata alle armi in Siria, ecc.

Molto interessanti sono le frasi pronunciate nella parte iniziale di ciascun video, come anticipato, tutte diverse tra loro. Vi faccio qualche esempio sui primi numeri pubblicati:

77: “Something is going to happen in 77 days.”

76: “I’ve been trying to tell you something for 1,183 days.”

75: “I’m awake now. Things are clearing up. I’m not saying the words anymore.”

74: “I’ve got a minute, let me tell you what I think is going on.”

73: “Tension between the districts has spiked in the last few months.”

72: “You can see it in the markets.  Everyone’s ready for a storm.”

69: “No one is ready. He watches the market.”

68: “I’m not talking about a disaster, I’m talking about a love triangle.”

67: “We fell into the jungle for a summer of dollar-crime.”

66: “We were young heroes, gorgeous liars.”

65: “Turn off the lights and drink a cold glass of water.”

64: “No one is singing, every day is the same.”

63: “We should have listened to Chief.”

Cioe’? Come vedete, e le tematiche si sono ritrovate anche per i numeri successivi, si parla di un misterioso Chief, di super-eroi, di scontri, di triangoli amorosi. Insomma, tutte cose abbastanza sconclusionate e senza un filo logico.

Da quanto detto, mi sembra evidente che non ci sia assolutamente nulla di cui discutere, o meglio nulla che possa essere interpretato o su cui ragionare, se non l’astuzia di qualcuno.

Cosa significa?

Guardate il numero di visualizzazioni di ciascun video. Tutti superano almeno le 10000 visite. Con questa semplce storia del conto alla rovescia, avete creato un canale che sta diventando famossisimo su youtube. Non solo, ci sono decine di siti e forum che parlano di questi video. Per farvi un esempio, tutti i messaggi riportati nei video sono stati raccolti in questa pagina:

77 days: public document

In cui trovate anche i video precedenti o che sono stati pubblicati tra un numero e l’altro, oltre a tutta una serie di supposizioni che, lasciatemelo dire, non stanno ne’ in cielo ne’ in terra.

Sapete cosa sarebbe geniale secondo me? Se tutto questo conto alla rovescia fosse stato creato per lanciare l’uscita sul mercato di un qualche prodotto. Immaginate questo scenario, al 24 settembre viene pubblicato un video che vi mostra l’oggetto in questione. Praticamente, a costo zero, avete avuto una pubblicita’ in tutto il mondo con decine di migliaia di visualizzazioni.

Se cosi’ fosse, a questa iniziativa andrebbe assegnato il premio piu’ importante per il marketing.

Concludendo, a mio avviso, e’ assurdo parlare di qualcosa di nefasto che dovrebbe accadere al termine dei 77 giorni. Allo stesso modo e’ assurdo attribuire un carattere profetico ai video caricati su questo canale di youtube. Detto questo, per capire davvero cosa dovra’ accadere il 24 settembre 2013, non resta che aspettare questo giorno e vedere che video sara’ pubblicato.

 

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Annuncio storico: siamo fuori dal Sistema Solare?

18 Set

In questo blog, diverse volta abbiamo parlato delle due sonde Voyager. Lo abbiamo fatto un po’ per passione, un po’ per raccontare la storia di questa missione che, lanciata addirittura nel 1977, ancora oggi, a distanza di cosi’ tanti anni, ci fornisce risultati importantissimi per capire come e’ fatto l’universo che ci circonda.

Oltrre a questi “nobili” scopi di cronaca, in questi articoli:

Siamo fuori dal sistema solare … o forse no?

Aggiornamento sulla Voyager-1

abbiamo parlato di queste sonde per smentire molta speculazione che e’ nata negli ultimi tempi riguardo alla missione. Come ricorderete, molto si era discusso sul fatto che la Voyager-1 fosse uscita o meno fuori dal Sistema Solare. Per ben due volte, era stato annunciato questo storico passaggio. Come visto, in almeno un’occasione, anche siti accreditati, per fretta o per approfittare della notorieta’ della missione, si erano lanciati in dichiarazioni che avevano addirittura richiesto una smentita ufficiale da parte della NASA.

La cosa piu’ importante da capire in questa discussione e’ “che cosa significa uscire fuori dal sistema solare”. Come detto in passato, non dobbiamo certo pensare che esista una linea ben marcata, una sorta di cartello stradale, che dica “benvenuti nello spazio intergalattico”.

Scientificamente, la definizione di questo passaggio non e’ semplice, ma soprattutto univoca. In linea di principio, come e’ facile immaginare, il confine tra sistema solare e spazio esterno, non puo’ certo prescindere dal nostro Sole. Qualche tempo fa, si identificava un confine del sistema solare come lo spazio dopo Plutone, cioe’ fuori dai pianeti, anche se Plutone e’ stato declassificato, che orbitano intorno al Sole. Questa definizione, anche se facilmente comprensibile e forse meglio definibile di altre, non e’ adatta per il semplice scopo che dopo Plutone, l’interazione del nostro Sole e’ ancora molto presente.

Proprio da questo concetto, nasce la definizione di confine con lo spazio intergalattico. Detto molto semplicemente, possiamo vederla come quella linea oltre la quale gli effetti del Sole divengono minori di quelli dovuti allo spazio esterno. Anche se scientificamente questa definizione e’ molto comprensibile, immaginare questa separazione non e’ semplice, soprattutto se parliamo di regioni di spazio poco conosciute e di cui, e’ possibile, si conoscono poco le interazioni con lo spazio esterno.

Proprio da questa considerazione, come visto nell’articolo precedente, era nata la notizia falsa di qualche mese fa. Grazie ai dati forniti da Voyager-1, e’ stato possibile identificare una nuova regione la cui esistenza non era stata neanche ipotizzata prima. Vedete la potenza e l’importanza di queste missioni? Ovviamente, il modo migliore di poter studiare qualcosa e’ andare li per vedere come e’ fatto. Purtroppo, in campo cosmologico, questo non e’ quasi mai possibile. La voyager e’ gia’ ora l’oggetto piu’ lontano dalla Terra che l’uomo abbia costruito e che comunque e’ in comunicazione con noi.

Dopo questo lungo cappello introduttivo, cerchiamno invece di capire perche’ sto tornando a parlare di Voyager-1.

Solo pochi giorni fa, e’ stato fatto, finalmente, l’annuncio storico. Questa volta, a scanso di equivoci, la fonte ufficiale e’ proprio la NASA. Senza anticiparvi nulla, vi giro il link in questione:

NASA, annuncio Voyager-1

La sonda ha iniziato il suo viaggio nello spazio interstellare. Riprendendo il titolo di uno dei post precedenti: “Siamo fuori dal Sistema Solare”.

Come e’ facile immaginare, si tratta di un passo storico per l’uomo, paragonabile se volete al primo allunaggio nel 1969.

Perche’ e’ stato fatto l’annuncio? Come ci si e’ accorti del passaggio?

In realta’, anche se l’annuncio e’ del 12 settembre 2013, lo storico passaggio e’ avvenuto mesi prima, ma non e’ stato possibile determinarlo. Mi spiego meglio.

Per determinare il confine con il Sistema Solare, si cerca di evidenziare una zona in cui la densita’ del plasma di particelle cresce notevolmente rispetto ai valori standard. Detto molto semplicemente, le particelle emesse dal sole formano una sorta di bolla che ricopre quello che chiamamiamo sistema solare ed esiste un confine tra dentro e fuori offerto dell’eliopausa.

Cosa si e’ visto dai dati di Voyager?

Grazie ad una potente emissione solare che ha scagliato particelle verso l’esterno, i sensori di Voyager hanno potuto misurare la densita’ elettroncia intorno alla navicella. In questo modo, anche senza un sensore di plasma, e’ stato possibile identificare la variazione di densita’ tipica dello spazio interstellare, cioe’ fuori dla sistema solare. Per poter caire quando il passaggio fosse avvenuto, i ricercatori hanno dovuto spulciare all’indietro i dati raccolti da Voyager nei mesi precedenti, per cercare di identificare gli andamenti della densita’. Da questo studio, e’ emerso che il passaggio attraverso il confine cosi’ definito era avvenuto circa un anno fa, il 25 agosto 2012.

Come e’ facile immaginare, oltre allo storico annuncio, tutti questi studi sono stati pubblicati sulla rivista Science.

E ora?

In questo istante, la Voyager si trova a circa 19 miliardi di Kilometri da Terra. I segnali inviati verso di noi hanno una potenza di appena 22 Watt e giungono fino a noi impiegando 17 ore. Sembra quasi incredibile che da Terra si riescano a percepire e identificare segnali paragonabili a quelli di una lampadina che si trova cosi’ distante nell’universo.

La sonda e’ alimentata da una batteria TRG che, a meno di sorprese, dovrebbe garantire il funzionamento della Voyager fino al 2025. A quella data, la sonda si dovrebbe trovare, spostandosi a circa 17 Km/s, a qualcoa come 25 miliardi di kilometri dal nostro pianeta. Speriamo che durante questa nuova fase del suo viaggio, possa permetterci altre importanti evidenze scientifiche.

Concludendo, lo storico annuncio dell’ingresso nello spazio interstellare e’ finalmente arrivato. La sonda Voyager e’ l’oggetto piu’ lontano dalla Terra costruito dall’uomo e che e’ ancora in contatto con noi. Dopo quanto annunciato e scritto in questo articolo, non credo sia il caso di chiedersi se questa missione e’ stata fruttuosa oppure no!

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Ancora sul 23 agosto ….

20 Ago

Come sapete, sul web si e’ diffusa la notizia che il 23 agosto ci sara’ la fine del mondo a causa di una violentissima tempesta solare in grado di cancellare l’umanita’ dalla faccia della Terra. Questa nuova profezia viene niente poco di meno che da Rasputin, il famoso veggente-santone-consigliere russo, e sarebbe confermata anche dall’esule Snowden che ne sarebbe venuto a conoscenza da rapporti tra la NSA americana e la NASA.

Di questa profezia ne abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo:

Ci risiamo: il mondo finira’ il 23 agosto

Come visto, le basi su cui si fonda questa diceria sono assolutamente deboli. Il tutto nasce da un articolo pubblicato su una rivista pseudoscientifica, World Weekly News, nel 1997 e poi riproposto anche nel 2000 quando i primi segnali premonitori non sarebbe sistematicamente avvenuti.

Perche’ torno su questo argomento?

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In realta’, solo per un breve aggiornamento. Come sapete, siamo riusciti a tradurre la parte centrale in russo che parlerebbe della profezia utilizzando il traduttore di Google. Ora, avendo selezionato solo la parte di nostro interesse e avendo utilizzato internet per la traduzione, proprio per essere sicuri che le cose fossero cosi’, mi sono fatto aiutare da una persona che il russo lo parla davvero, essendo originaria proprio della Russia. La persona in questione e’ Julia, una fan della pagina facebook di Psicosi 2012:

Psicosi2012, facebook

che ha volentieri accettato di darci una mano.

Cosa dice la nostra Julia?

Tramite mail, Julia mi dice che il giorno 23 ricorre molte volte nel libro che abbiamo citato, 100 profezie di Rasputin come visto nell’articolo precedente. Solo nel pezzo precedentemente analizzato si fa riferimento al 23 agosto 2013. In tutti gli altri casi, il 23 e’ riferito a mesi ed anni differenti.

Inoltre, Julia ci conferma quello che avevamo detto, cioe’ che nel pezzo preso di mira da catastrofisti, non c’e’ assolutamente nessun riferimento al Sole. Questa e’ la traduzione letterale:

Il 23 agosto 2013 il fuoco prenderà tutta la terra,dopo di che moriranno tutte quanti e ci sarà tranquilità in questa terra

Molto probabilmente, come detto in precedenza, il riferimento e’ ad un ordigno nucleare. Infatti, nelle vere profezie di Rasputin si fa riferimento ad una terza guerra mondiale.

Non c’e’ invece nessun riferimento al fatto che la guerra sara’ combattuta tra Stati Uniti e mondo islamico. Questa e’ un’altra storia inventata dall’autore del libro, in realta’ copiata dall’autore dell’articolo originale, per rendere piu’ verosimile la profezia. Al tempo di Rasputin infatti, non c’era nessun conflitto in atto, ne tantomeno non dichiarato, tra occidente e mondo islamico. Come potete capire, si tratta solo di un mucchio di cavolate raccontate partendo da una base, forse attribuibile a Rasputin, ma poi condita con elementi moderni per far coincidere la profezia con i nostri giorni.

Tra l’altro, come anticipato anche nel precedente post, nell’articolo di giornale si parla di una guerra che durera’ 7 anni e che terminera’ nel modo visto, dunque, forse, con una bomba atomica.

Sempre Julia ci fa notare un’altra cosa importante. Le profezie di Rasputin, sono appositamente scritte per avere molteplici interpretazioni. Questa e’ ovviamente la chiave per formulare profezie durature, non smentibili ma neanche identificabili con precisione e che possono essere adattate a tutti gli eventi, le stagioni, i giorni, o quello che volete.

Altra cosa fondamentale, cercando in rete i commenti originali in russo, Julia ci dice che le vere profezie di Rasputin non sono in realta’ note, se non in parte. Questo significa che nel corso degli anni, il buontempone di turno, si diverte ad aggiungere pezzi o particolari che non hanno nulla a che fare con il veggente russo.

Concludendo, quanto carpito dai nostri ragionamenti nell’articolo precedente e’ stato confermato da una traduzione letterale. Come visto, non c’e’ assolutamente nessun riferimento al Sole ne tantomeno a tempeste solari che dovrebbero abbattersi sulla Terra. Purtroppo, anche in questo caso, dobbiamo segnalare la presenza di forti distorsioni e modificazioni fatte nel corso degli anni e che nulla hanno a che fare con le profezie originali. A questo punto, mi sembra che il discorso 23 agosto sia pienamente sfatato.

Ringrazio ovviamente Julia per la preziosissima collaborazione!

 

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Ci risiamo: il mondo finira’ il 23 Agosto

13 Ago

Lasciatemi dire: “finalmente ci risiamo”. Vi confesso che ero un po’ preoccupato per i nostri amici catastrofisti. Gia’ da qualche settimana, mancava una nuova data per la prossima fine del mondo. Ad essere sinceri, sospettavo che sarebbe arrivato il notizione tale da far impazzire la rete. Ebbene, ora ci siamo, abbiamo la prossima fine del mondo servita. Non prendete impegni per il 23 di agosto, si avete capito bene, tra una decina di giorni, perche’ il mondo finira’ tra le fiamme a causa della immane e spaventosa tempesta solare che verra’ scatenata.

Devo dire che la cosa e’ stata costruita in modo davvero eccelso. Da diversi giorni, abbiamo cominciato a mettere insieme pezzi presi dal web e ora abbiamo finalmente un quadro chiaro. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza le discussioni e lo scambio di idee e opinioni avute con i tanti utenti che hanno commentato nella sezione apposita del blog:

Hai domande o dubbi?

e sul forum di Psicosi 2012, disponibile a questo indirizzo:

Psicosi 2012, forum

Fatta questa doverosa premessa, torniamo alla nostra fine del mondo. Come anticipato, per il 23 agosto si preannuncia la piu’ forte tempesta solare mai avuta. La prima curiosita’ che viene in mente e’: chi lo dice?

Mi raccomando, non vi distraete perche’ il discorso e’ abbastanza ingarbugliato.

Prima di tutto, a parlare di tempeste solari sarebbe stato l’esule Snowden. Sicuramente avrete sentito parlare di lui nei vari telegiornali. Si tratta di un ex agente della NSA americana che ha reso note molte informazioni top secret del suo governo. Inutile ricordare lo scandalo che questa fuga di notizie ha avuto a livello mondiale. Come sicuramente sapete, inoltre, Snowden e’ ora “ospitato” dalla Russia che si e’ rifiutata di rimandarlo negli Stati Uniti per essere processato. Bene, proprio tra Russia e Stati Uniti si ambienta la nuova fine del mondo.

Come anticipato, Snowden, tra i tanti segreti spifferati, avrebbe anche parlato di lunghi studi condotti dalla NASA per comprendere il comportamento del nostro Sole. Come sapete, quella della tempesta solare era una delle argomentazioni maggiormente citate per il 21 Dicembre 2012. Durante il suo ciclo naturale, il Sole passa attraverso dei massimi e minimi di attivita’. Inoltre, eruzioni solari possono provocare emissione di particelle e radiazione verso la Terra che, in alcuni casi, possono provocare disturbi alle comunicazioni. Ad essere sinceri, l’effetto piu’ frequente che queste emissioni possono avere sulla Terra e’ la formazione di Aurore.

Analizzando il 21 Dicembre 2012, piu’ volte abbiamo parlato di queste tempeste solari:

La piu’ grande tempesta solare ….

Come detto, queste tempeste di radiazioni potrebbero interferire con i nostri sistemi di comunicazione portando, nei casi piu’ intensi, a blackout in alcune zone. Poiche’, oggi come oggi, la nostra societa’ e’ fortemente legata all’energia elettrica, un blackout prolungato in una zona molto estesa potrebbe avere conseguenze molto importanti per le popolazioni del luogo. Vi ricordo pero’ che parlando di interruzioni prolungate di corrente, stiamo parlando di eventi assai poco frequenti e, almeno in epoca moderna, dove le comunicazioni hanno assunto un rulo cosi’ importante, mai registrate.

Detto questo, e’ ovvio che la ricerca sia impegnata nella comprensione e nella simulazione del comportamento del nostro Sole. Ovviamente, non possiamo pensare di mettere un tappo alla nostra stella, ma, sicuramente, saper prevedere comportamenti fuori dalla norma, potrebbe aiutarci ad evitare conseguenze piu’ gravi.

Bene, approfittando della storia di Snowden, alcuni siti catastrofisti hanno inventato la storia della ormai prossima tempesta solare. Ripeto, parlare di studi della NASA su questo e’ dire cose ovvie. Non e’ assolutamente un segreto che siano costantemente in corso analisi sempre piu’ accurate per migliorare gli algoritmi di simulazione solare.

Come visto parlando del 2012, anche per il 22 settembre dell’anno scorso si parlava dell’arrivo di questa tempesta perfetta. Ne abbiamo parlato in questo articolo:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

Anche in questo caso si parlava di simulazioni fatte della NASA. La data del 22 settembre era in realta’ una data fittizia inserita nella simulazione ed in cui si pensava potesse capitare il massimo di attivita’ del Sole. Ad oggi, non mi sembra di dover nuovamente smentire questa data dal momento che tutti possiamo testimoniare che non e’ accaduto nulla.

Fate pero’ attenzione, se la storia fosse finita qui si tratterebbe di una riproposizione di argomenti gia’ utilizzati. Ovviamente c’e’ dell’altro.

Prima di tutto, almeno stando alla bufala inventata su web, Snowden avrebbe solo indicato il pericolo, ma non sarebbe a conoscenza della data precisa. Per sostenere maggiormente la storia, la data precisa viene attribuita ad un’altra profezia che annuncerebbe lo stesso imminente pericolo. Si tratta di una profezia di Grigorij Rasputin, noto semplicemente come Rasputin, che in un suo scritto avrebbe lasciato un’indicazione molto precisa.

Sicuramente tutti conosco Rasputin come quel discusso personaggio alla corte dei Romanov che passo’ alla storia come la persona in grado di influenzare pesantemente le scelte dello Tzar di Russia. Oltre che un presunto guaritore, Rasputin sarebbe stato anche un profeta in grado di annunciare molti avvenimenti successivi alla sua morte, anche questa profetizzata molti anni prima.

Stando a quanto potete leggere su internet, gli scritti di Rasputin in questione sarebbero stati portati alla luce proprio in questo periodo da un certo, David W. Norvalk. Piccola parentesi che spesso crea confusione a chi cerca di informarsi sulla rete. Molto spesso, quando leggete di “ricercatori” sui siti castrofisti, non dovete quasi mai pensare a addetti ai lavori o persone che si occupano di fare ricerca presso qualche ente su argomenti particolari. Per i nostri amici catastrofisti, un ricercatore e’ chiunque si occupi di ricercare, anche solo su internet, delle informazioni. Capite bene il giochino utilizzato per confondere le persone. In alcuni casi trovate anche un termine che trovo eccezionale “ricercatore indipendente”, cioe’, tradotto per tutti, uno che da casa sua si collega a google e cerca informazioni. Questa definizione viene spesso utilizzata anche in note trasmissioni italiane che di scientifico hanno veramente ben poco.

Fatta questa premessa, capite subito che tale Norvalk sarebbe appunto un ricercatore nel senso catastrofista del termine. Se provate a cercare questo nome su internet, trovate in realta’ solo siti catastrofisti che si rimandano uno con l’altro facendo copia/incolla delle notizie.

Lasciando da parte il soggetto, vediamo invece di cosa si parla. In realta’, la storia raccontata da Norvalk su Rasputin e’ ben piu’ vecchia di quello che vorrebbero farci credere, mettendola in simulatanea con la fuga di notizie di Snowden. Di Rasputin e della profezia sul Sole, Norvalk parla  in un articolo del 1997 apparso su Weekly  World News. Ecco il link dove potete leggere quanto detto:

WWN, 1997

Come potete leggere, si tratta in realta’ di una serie di profezie che Norvalk attribuisce a Rasputin, divise in ordine temporale. Come vedete, per il 23 agosto 2013 si parla di “un fuoco che consumera’ tutte le cose viventi”, annunciando, senza mezzi termini la fine del mondo. Quanto scritto e’ stato poi identificato con la tempesta solare per far coincidere la storia con le presunte informazioni date da Snowden. Come vedremo in seguito, esistono in realta’ interpretazioni molto diverse.

Attenzione pero’, prima di questa data, ce ne sono molte altre. Proviamo a leggere: nel 1997, vi ricordo’ anno di uscita dell’articolo, ci sara’ un attentato terroristico negli USA che distruggera’ uno dei simboli dell’intero occidente. Nel 2000 un virus mortale uscira’ da un laboratorio, sempre negli Stati Uniti, causando innumerevoli vittime fino al 2003 quando verra’ fermato, e cosi’ via.

Ora, a questo punto potrei interrompere il racconto e chiudere dicendo che, dal momento che questi avvenimenti non ci sono stati, si tratta solo di una bufala. E’ pero’ interessante andare avanti per mostrare l’assurdita’ delle affermazioni in rete e per farvi capire meglio come lavora la macchina catastrofista tanto attiva in questi ultimi mesi.

Dal momento che questi avvenimenti non ci sono stati, il giornale in questione ha riproposto esattamente lo stesso articolo 3 anni piu’ tardi, nel 2000. Ovviamente, si e’ solo limitato a spostare di tre anni in avanti tutte le date, esclusa quella del 2013. Non ci credete? Ecco a voi la prova:

WWN, 2000

Perche’ le hanno spostate tutte tranne quella del 2013? E’ forse reale? Assolutamente no, semplicemente questa era l’unica data proposta piu’ lontana nel tempo per cui non era necessario spostarla, mentre tutte le altre gia’ non si erano avverate nel 1997 o erano troppo prossime al 2000!

Ecco da dove nasce la storia di Rasputin a sostegno di quella di Snowden. Apro un’altra breve parentesi, oltre alla notizia che stiamo commentando, provate a sfogliare la rivista che ho linkato per rendervi conto che tipologia di notizie pubblica questo giornale. Anche solo leggendo i titoli, capite subito in quale settore poter collocare lo stesso giornale.

Leggendo in rete, trovate pero’ anche un’altra notizia a sostegno dell’ipotesi Rasputin. Forse qualcuno un po’ piu’ sveglio ha capito che cosi’ come veniva raccontata non poteva essere credibile. Detto questo, viene dunque riportata una nuova fonte, un libro di uno scrittore russo che avrebbe riportato a sua volta le confessioni fatte da Rasputin riguardanti profezie future. Il titolo del libro e’ “100 profezie di Rasputin” e l’autore e’ un certo Andréi Brestski. Se provate a cercare notizie in rete, anche in questo caso non trovereste niente. Inizialmente la cosa aveva portato fuori strada anche il sottoscritto. Il libro in questione non lo potete trovare su nessuna libreria online, neanche internazionale, cosi’ come non trovate informazioni sul suo autore. Il motivo e’ che il libro esiste solo in russo. Fortunatamente, Google Books, permette di vedere un anteprima del libro in questione.

Ecco il link dove vedere il libro:

100 profezie di Rasputin

Cliccando su anteprima, potete vedere un certo numero di pagine. Unico problema, come anticipato, e’ che il libro e’ in russo. Se provate a cercare 23 agosto in russo, cioe’ 23 августа, trovate un risultato che veramente parla di questa data. Purtroppo, Google books vi fornisce immagini e non un testo da poter copiare e tradurre. Anche a questo c’e’ un rimedio, andando a questo link:

100 profezie di Rasputi, online

potete trovare, senza scaricare nulla e senza violare alcun copyright, il testo online. Bene, selezionando la parte che parla del 23 agosto, e traducendo con google, trovate:

La cosa peggiore per accadere 23 agosto 2013: “Il fuoco consuma tutta la vita sulla Terra, e poi la vita sul pianeta morirà e non ci arriverà silenzio sepolcrale” – così ha scritto il “vecchio uomo”. “È lui predice un olocausto nucleare?” – Chiede ai lettori. Non c’è una risposta …

Fate pero’ attenzione, anche il libro parla di fuoco sulla Terra, ma in realta’ parla di olocausto nucleare. Il primo spezzone e’ esattamente identico a quello di Norvalk visto prima. Qui pero’, viene aggiunta una parte riguardante l’olocausto nucleare. Cosa c’entra questo? Ora vi riporto lo spezzone di frase che compare prima di quello riportato:

Secondo la previsione di Rasputin, alla fine del primo decennio del XXI secolo, la potenza in Oriente, e cioè, in primo luogo in Iraq moderno e il Kuwait e l’Arabia Saudita, i fondamentalisti islamici prendono il sopravvento, che sarebbe stato chiamato negli Stati Uniti di un prodotto di Satana, e annuncerà la sua guerra implacabile – jihad. Durante questo periodo, il resto degli Stati Uniti arriverà al potere come ortodossi, ma solo della persuasione cristiana. Se ci sarà tra i due principali conflitto militare? Rasputin risponde a questa domanda in modo affermativo. Ha predetto che gli Stati Uniti erano e iniziare una nuova crociata contro l’Oriente musulmano. Questa campagna, o meglio la guerra durerà sette anni e sarà l’ultimo nella storia dell’umanità. Solo una grande battaglia su entrambi i lati morirà più di un milione di persone.

Come vedete, si parla di una guerra santa in corso a livello mondiale tra Oriente e Occidente. Guerra che poi culminera’ con l’olocausto nucleare del 23 agosto.

Ragioniamo un secondo: non mi sembra si parli di tempesta solare, questo dunque fa cadere ancora una volta la storiella di Swnoden, Raspunti e compagnia bella. Inoltre, 7 anni prima di questa data sarebbe iniziata questa guerra tra Stati Uniti e Oriente. Ragionando, se proprio volessimo identificare questi avvenimenti con le varie campagne in terra araba, allora il tutto sarebbe iniziato ben prima di 7 anni fa. Ritornando pero’ al link di Google Books in cui veniva mostrata l’anteprima del libro, vedete bene che la data di pubblicazione e’ solo del maggio 2013. Cosa significa questo? Semplice, si tratta di un testo che, molto probabilmente, ha ripreso di sana pianta la storia pubblicata su Weekly World News, riproponendola in forma di olocausto nucleare invece che di tempesta solare.

Inoltre, vorrei dire una cosa, e’ risaputo che Rasputin nel periodo alla corte dei Romanov avesse anche fatto profezie ma, al contrario di quello che vorrebbero farvi credere, non ci sono assolutamente indicazioni temporali precise, figuriamoci un giorno di un anno cosi’ lontano per il tempo.

Concludendo, questa storia sarebbe degna di una telenovelas: colpi di scena, distorsioni, ripensamenti, articoli che vengono modificati e ripubblicati, spionaggio internazionale. Peccato che, come visto, si tratta soltanto di storie inventate. Detto questo, non ci si aspetta nessuna tempesta solare per il 23 Agosto, figuriamoci una fine del mondo. Se poi ancora non foste convinti, non vi resta che aspettare solo pochi giorni per poter assistere alla tempesta solare perfetta o all’olocausto nucleare!

 

Ringrazio per le preziose informazioni e per la collaborazione: Luca, Daniel e Apollo.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Il miracolo del sangue di San Gennaro

11 Ago

Nella sezione:

Hai domande o dubbi?

e’ stato richiesto un argomento davvero molto interessante. Come potete leggere, ci e’ stato chiesto di scrivere un articolo sul cosiddetto “miracolo del sangue di San Gennaro”. Credo che questo argomento sia davvero molto interessante perche’, in particolare, esistono due scuole di pensiero molto rigide a riguardo: quelli che credono al miracolo e quelli che invece credono che la scienza abbia gia’ spiegato tutto, mostrando la natura non miracolosa del fatto.

In realta’, cosi’ come spesso avviene su questo blog, non esiste una spiegazione certa e comunemente accettata per la liquefazione del sangue di San Gennaro. Esistono delle ipotesi molto plausibili, ma che hanno subito e continuano a subire molte critiche anche da addetti ai lavori non pienamnete convinti della spiegazione.

Come nostra abitudine, cerchiamo dunque di analizzare in dettaglio la cosa, ragionando in modo autonomo e cercando, qualora ce ne fossero, di provare a rispondere ai punti ancora scoperti della questione.

Partiamo da quello che tutti conoscono: in tre date particolari, il 19 settembre, il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre, a Napoli viene organizzata una grande processione in cui viene mostrato il reliquiario con il sangue di San Gennaro. Durante questo rito, il reliquiario viene mosso in modo molto rituale e se il sangue si liquefa allora questo viene visto come un buon auspicio per la citta’. Inutile dire che questa manifestazione e’ molto sentita dai napoletani, da sempre molto devoti al Santo. Proprio per questo motivo, come riprenderemo in seguito, e’ molto difficile provare a dare spiegazioni razionali della cosa, senza incorrere nel nervosismo dei fedeli partenopei.

In particolare, il reliquiario contiene al suo interno due ampolle, una riepita piu’ o meno fino a meta’ e l’altra con poche tracce di “sangue”. Per il momento, permettetemi di scrivere “sangue” tra virgolette perche’ questo e’ uno dei punti maggiormente discussi della questione.

Per inquadrare meglio il problema, ripercorriamo la storia di queste reliquie e ovviamente quella del santo.

Per essere precisi, la storia stessa di San Gennaro e’ molto fumosa e, proprio per questo motivo, diverse fonti hanno addirittura messo in discussione l’esistenza stessa del Santo. Il 19 settembre 305, durante la persecuzione di Diocleziano verso i Cristiani, si racconta che Gennaro, vescovo di Benevento, venne decapitato insieme ad altri fedeli nella solfatara di Pozzuoli. Secondo altre fonti, Gennaro, nella stessa data, venne destinato ai leoni. Questa e’ gia’ una prima incongruenza della storia, ma, nonostante la parte centrale non coincida, la fine e’ sempre la stessa: qualora fosse esisitito, Gennaro sarebbe stato un martire cristiano.

Come usanza nei confronti dei martiri, il sangue ed il corpo di Gennaro vennero raccolti e conservati.

Le cerimonie in onore di San Gennaro vennero istituite nel 1337 ma la prima liquefazione venne osservata il 17 agosto 1389. Cosa significa? Come e’ facile immaginare, il sangue raccolto all’interno delle ampolle appare in forma solida e scura. Per liquefazione si intende il ritorno del sangue allo stato fluido. Detto in altri termini: il sangue ritorna nel suo stato normale, come se fosse appena sgorgato dalla testa del santo. Da allora, come anticipato, il miracolo del sangue viene tentato 3 volte l’anno: nell’anniversario della morte, nell’anniversario dello spostamento dei resti nelle catacombe di Capodimonte e nell’anniversario di una forte eruzione del Vesuvio, durante la quale i napoletani si affidarono completamente al Santo che risparmio’ la citta’.

Analizziamo subito questi fatti: dal 1389, si sono avute circa 11000 liquefazioni del sangue. Il miracolo si e’ ripetuto “quasi” sempre, tranne qualche sparuto caso. In qualche occasione, la liquefazione si e’ avuta anche in date diverse da quelle ufficiali. Teniamo a mente questi particolari, perche’ tra poco entreranno prepontentemente nella discussione.

Bene, abbiamo capito l’origine e la tipologia del miracolo. Ora, cosa possiamo dire a riguardo? Si tratta di un miracolo o esiste una spiegazione scientifica?

Come anticipato, il discorso non e’ semplice, tantomeno con una spiegazione univoca.

Dal punto di vista scientifico, il sangue umano conservato in un’ampolla sigillata coagula diventando solido. Ora, e’ possibile che si rompa il coagulo e il sangue possa ritornare allo stato liquido, ma questo non puo’ certo avvenire con la regolarita’ mostrata dalla reliquia del santo e soprattutto con lo stesso comportamento per secoli.

L’ipotesi di spiegazione scientifica piu’ accettata, e’ stata data nel 1991 da alcuni ricercatori del CICAP. La spiegazione del comportamento del fluido sarebbe da ricercarsi nella tissotropia. Con questo termine si intendono dei materiali, normalmente in uno stato solido o molto denso, che, a seguito di sollecitazioni meccaniche, possono assumere lo stato fluido per un certo tempo. Interrote le sollecitazioni il materiale torna allo stato solido. In natura esistono diversi composti con questa prorieta’. L’esempio classico che viene fatto e’ quello della salsa Ketchup che quando viene scossa si liquefa riuscendo ad uscire dall’orifizio praticato nel contenitore.

Oltre ad aver proposto la spiegazione, i ricercatori del CICAP hanno anche realizzato una sospensione con proprieta’ tissotropiche e aspetto molto simile a quello del fluido contenuto nelle ampolle. Per realizzare la sospensione sono stati utilizzati: cloruro ferrico, carbonato di calcio, cloruro di sodio e acqua. Lo studio dei ricercatori e la successiva prova sperimentale sono stati pubblicati addirittura sulla illustre rivista Nature, oltre ad avere enorme eco sia sui giornali italiani che esteri.

Dunque? Tutto spiegato, quello cotenuto nelle ampolle non e’ sangue ma un materiale tissotropico e non si tratta assolutamente di un miracolo. In realta’, come anticipato, non e’ assolutamente cosi’. La spiegazione data ha creato un turbine di discussioni che durano ancora oggi.

Proviamo ad analizzare singolarmente le critiche e le successive risposte date.

Per prima cosa, e’ possibile che al tempo si sia realizzato un materiale con queste caratteristiche? Assolutamente si. I composti utilizzati dal CICAP sono noti da secoli e anche molto abbondanti nella zona del napoletano. Il cloruro ferrico, sotto forma di miosite, e’ molto abbondante sulle pendici del Vesuvio. Il carbonato di calcio e’ la molecole principale, quasi il 95%, che compone il guscio d’uovo. Il cloruro di sodio, il sale per intenderci, e’ disponibile ovunque. Dunque, e’ possibile che un composto del genere sia stato realizzato secoli fa in quella zona.

Attenzione pero’, ci sono altri due punti molto importanti e sui quali la discussione e’ ancora in corso. Prima di tutto, il composto realizzato dal CICAP rimane tissotropico per soli 2 anni. Il miracolo del sangue di San Gennaro avviene da secoli. Inoltre, il ricorso ad un materiale di questo tipo non spiegherebbe assolutamente come mai in alcune occasioni, nonostante i ripetuti scossoni al reliquiario, il sangue non si sia sciolto. Analogamente, non si capisce perche’, in alcune occasioni, il sangue era gia’ in forma liquida prima della processione, senza che qualcuno lo avesse scosso.

C’e’ anche un altro punto fondamentale, nel 1902 venne fatta una prima analisi spettroscopica delle ampolle e questi studi mostrarono la presenza di ossiemoglobina, cioe’ la combinazione del pigmento contenuto nei globuli rossi con l’ossigeno. Detto in altri termini, all’interno delle ampolle c’e’ sangue e non qualche strano gel artificiale.

Dunque? Cosa possiamo dire a riguardo?

Iniziamo dagli studi spettroscopici. Come detto, la prima analisi spettroscopica, con un sistema a prisma, venne fatta nel 1902. La presenza di ossiemoglobina venne pero’ confermata anche da analisi successive. Secondo alcuni biologi dell’universita’ di Napoli, quello contenuto nell’ampolle e’ compatibile con sangue umano antico. Durante la liquefazione pero’, il fluido appare con un colore rosso vivo, come se fosse stata possibile la riattivazione dell’ossiemoglobina. Vi ricordo che le ampolle sono sigillate e che in nessun caso il loro contenuto entra in contatto con l’ossigeno dell’aria.

Capite dunque perche’ ancora oggi e’ acceso il dibattito riguardo al miracolo del sangue di San Gennaro. Esiste una proposta di spiegazione scientifica, ma esistono anche delle controaffermazioni basate su fatti oggettivi. Riassumendo, a favore della tissotropia abbiamo: un fluido con le caratteristiche fisiche simili a quelle della reliquia, ottenuto con materiali disponibili al tempo e nella zona, un comportamento meccanico giusto. A sfavore abbiamo: il gel ottenuto dura solo 2 anni, le analisi condotte mostrano che all’interno delle ampolle c’e’ sangue e non un gel sintetico, l’ipotesi tissotropica non spiega perche’ in alcuni casi il sangue non si sia liquefatto mentre in altri si e’ liquefatto prima ancora di essere sollecitato meccanicamente.

A questo punto, non resta che ragionare autonomamente su questi punti, provando a dire la nostra.

Prima di tutto, e’ il caso di dire che la chiesa non riconosce ufficialmente questo come un miracolo. Ad essere sinceri, qualche anno fa, la chiesa aveva eliminato le tre date relative a San Gennaro dal calendario delle celebrazioni liturgiche. Come e’ facile immaginare, questo ha causato una vera e propria rivolta tra i fedeli napoletani, per cui la chiesa ha deciso di non riconoscere ufficialmente il miracolo, ma di non impedire le celebrazioni.

Riguardo invece alla durata temporale del gel tissotropico, gli stessi ricercatori del CICAP autori del gel, sostengono prima di tutto di aver realizzato diversi campioni, i quali hanno mostrato durate anche fino a 10 anni. Ovviamente, siamo ancora lontani dai secoli del sangue di San Gennaro, ma, come riportato in diverse fonti, non e’ stata neanche prestata la massima cura nella chiusura ermetica del tappo delle provette. Studiando ampolle della stessa epoca, si e’ evidenziato come i tappi siano perfetamente sigillati impedendo l’apertura delle reliquie se non rompendole. In questo caso dunque, anche le ampolle di San Gennaro sono perfettamente chiuse in modo stagno, mentre il gel realizzato in laboratorio no.

E come la mettiamo con le spettroscopie fatte? Il fatto di aver trovato emoglobina, dimostra che c’e’ sangue anzi, per essere precisi, dimostra che e’ contenuta una frazione di sangue nelle ampolle. Come capite bene, niente esclude che nelle ampolle possa essere contenuto un gel tissotropico con un aggiunta di sangue.

Personalmente poi, vorrei riflettere su un aspetto: l’ampolla, come anticipato, non e’ completamente piena. In questo caso, sicuramente all’interno, oltre al sangue, e’ presente un certo volume d’aria. Ora, restando nel caso di volume sigillato in modo perfetto, sicuramente le variazioni dei parametri ambientali potrebbero influire sull’aria piu’ che sul sangue. Non mi risulta che la reliquia sia conservata in atmosfera controllata. Se anche fosse, questo non sarebbe sicuramente vero durante le processioni. In questo caso, un aumento di temperatura, a volume costante, provoca un aumento di pressione nell’aria che per costrizione spinge sul sangue. In questo caso, potremmo avere una sollecitazione, non di taglio, di spinta sul sangue. In questo caso, si potrebbe pensare che anche le condizioni di pressione e temperatura dell’aria influirebbero sull’eventuale liquefazione, cosa, almeno dalle fonti viste, non ancora chiamata in causa. Il considerare i parametri ambientali potrebbe anche spiegare perche’ in alcuni casi il sangue non si e’ sciolto. Se la pressione interna e’ piu’ alta, in questo caso le scosse mecaniche date sarebbero ammortizzate dal volume d’aria in sovrapressione, trasferendo minor impulso al sagnue.

A questo punto, capite dunque che la spiegazione del fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro non e’ ancora stata data o meglio non e’ stata ancora accettata da tutti rispondendo a tutti i quesiti e le possibili domande. Per rispondere in modo sicuro, direte voi, non basterebbe analizzare il contenuto delle ampolle e vedere cosa contengono? Questa e’ un’osservazione verissima. Purtroppo, non e’ possibile analizzare le reliquie perche’ la Chiesa non lo consente. Non so se e’ il caso di dire la Chiesa di Roma o la Curia di Napoli, fatto sta che ad oggi nessuno ha potuto analizzare in dettaglio il contenuto delle ampolle.

Permettetemi una riflessione. Se analizzando il contenuto delle ampolle si scoprisse che dentro c’e’ un liquido tissotropico, i fedeli perderebbero la loro devozione nei confronti del santo? Personalmente credo di no. Forse, in alcuni casi, la spettacolarizzazione degli eventi conta piu’ della verita’. Detto questo, non resta che aspettare di vedere se l’ipotesi tissotropica possa essere confermata in qualche modo o, eventualmente, trovare un’altra spiegazione certa del miracolo. Alla luce di quanto detto, non parlerei assolutamente di miracolo. A riprova di questo, esistono molte reliquie in Italia contenenti sangue di martiri e molte di queste presentano il fenomeno della liquefazione. Anche su questo punto, molti ribattono dicendo che negli altri casi non si registrano fenomeni di liquefazione in date cosi’ precise. Questo non e’ vero del tutto. Nel Duomo di Ravello, e’ conservata una reliquia con il sangue di San Pantaleone, sangue che regolarmente il 27 luglio, data del martirio avvenuto nel 325, tornerebbe liquido. Vi faccio notare anche un’altra cosa: tutte le ampolle conservate con il sangue dei martiri, non vengono prese e “scosse” in date precise per vedere se il sangue si liquefa o no.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

La terza fascia di Van Allen

4 Mar

Anche se, come spesso avviene, dobbiamo partire dal catastrofismo, questa volta parliamo di scienza vera ed in particolare della scoperta, pubblicata proprio in questi ultimi giorni, di una terza fascia di Van Allen intorno alla Terra.

Di cosa si tratta?

Andiamo con ordine, delle fasce di Van Allen abbiamo gia’ parlato in questo post:

L’anomalia del Sud Atlantico

Come abbiamo visto, queste altro non sono che delle strutture intorno alla Terra formate da particelle cariche. In particolare, fino a pochi giorni fa, erano conosciute due fasce, una formata da elettroni ed una da protoni. Dal momento che queste particelle vengono intrappolate mediante la forza di Lorentz per opera del campo magnetico terrestre, nella fascia piu’ interna troviamo protoni, mentre in quella piu’ esterna elettroni.

Fasce di Van Allen intorno alla Terra

Fasce di Van Allen intorno alla Terra

In particolare, quando le particelle delle fasce di Van Allen vengono eccitate a causa dell’attivita’ solare, si ha il fenomeno delle aurore, di cui abbiamo discusso gia’ diverse volte.

Facciamo un piccolo passo indietro. Perche’ queste strutture sono tanto care ai catastrofisti? Come ricorderete, uno degli argomenti maggiormente citati per il 21 Dicembre 2012, era l’ipotizzata inversione dei poli magnetici terrestri. Dal momento che, come visto, l’esistenza stessa delle fasce di Van Allen e’ dovuta al campo magnetico terrestre, molto si e’ speculato in questa direzione, cercando presunte prove dell’imminente inversione. Di questi aspetti abbiamo parlato, ad esempio, in questo post:

Inversione dei poli terrestri

Come visto, niente di tutto questo e’ reale. Sappiamo che il polo nord magnetico e’ in lento e continuo movimento, cosi’ come sappiamo che in passato e’ avvenuta un’inversione dei poli terrestri, ma questo non comporterebbe certamente la fine del mondo e assolutamente questo non e’ un processo che avviene dall’oggi al domani ma esistono modelli matematici, basati sulle informazioni provenienti dal Sole, che periodicamente inverte i suoi poli, che ci mostrano come questo fenomeno dovrebbe avvenire.

Bene, detto questo, proprio in questi giorni si e’ tornati a parlare delle fasce di Van Allen, dopo che e’ stato pubblicato un articolo sulla rivista Science di un’importante scoperta fatta da ricercatori NASA nell’ambito della missione Radiation Belt Storm Probes. Questa missione consiste in due sonde gemelle lanciate nello spazio la scorsa estate proprio per studiare ed osservare le cinture di particelle che circondano la Terra.

Cosa hanno osservato le due sonde?

Subito dopo il lancio, le sonde hanno potuto osservare le due fasce come normalmente avviene e come abbiamo detto anche nel precedente post. Ai primi di settembre pero’, i ricercatori hanno osservato la fascia esterna spostarsi verso il basso ed e’ apparsa una terza fascia, molto meno compatta, ancora piu’ lontana dalla prima e sempre popolata di elettroni.

Questo e’ un modello che mostra appunto il confronto tra la struttura a due (nota) e a tre (innovativa) fasce di Van Allen intorno alla Terra:

Modello a 2 e 3 fasce di Van Allen

Modello a 2 e 3 fasce di Van Allen

LA cosa che ha sorpreso ancora di piu’ e’ che dopo circa  3 settimane, la fascia piu’ esterna ha iniziato lentamente a dissolversi fino a quando, dopo circa un mese dalla prima osservazione, una potente emissione di vento solare ha letteralmente spazzato via la fascia esterna riformando la solita struttura a due cinture che tutti conoscono.

Ora, cerchiamo di analizzare quanto riportato.

Prima di tutto, c’e’ da dire che l’osservazione di questa struttura e’ stato un gran bel colpo di fortuna per i ricercatori della NASA. Secondo il programma infatti, gli strumenti delle sonde avrebbero dovuto cominciare a raccogliere dati solo dopo un mese dal lancio. Questa procedura e’ del tutto normale e viene utilizzata per far stabilizzare la strumentazione dopo il lancio. In questo caso pero’, si e’ insistito affinche’ gli strumenti fossero accesi subito. Se vogliamo, dato questo particolare, non si e’ trattato solo di fortuna. Proprio l’accensione anticipata degli strumenti ha consentito di osservare questo nuovo effetto. Se fosse stato rispettato il programma, al momento dell’accensione la terza fascia era gia’ scomparsa.

Al momento, non esiste ancora una teoria per siegare quanto osservato o meglio, i dati raccolti sono completamente in disaccordo con quanto sapevamo e con quanto osservato in passato. Questo significa che adesso ci vorra’ tempo affinche’ vengano formulati nuovo modelli per tenere conto di questo effetto.

Allo stato attuale, non si conosce neanche quanto frequentemente avviene la divisione in tre fasce. Probabilmente questo fenomeno avviene regolarmente a causa dell’attivita’ solare, ma fino ad oggi non eravamo stati in grado di osservarlo.

Perche’ parlo di attivita’ solare? Come detto, il vento solare modifica la struttura delle fasce di Van Allen e quindi, con buona probabilita’, anche questo effetto puo’ essere ricondotto alla stessa causa. Inoltre, come osservato, proprio il vento solare ha ripristinato la struttura a due fasce.

Da quanto sappiamo, le due fasce sono separate da una zona non popolata di particelle detta “zona di sicurezza”. Dai dati raccolti, sembrerebbe che la pressione esercitata dalla radiazione solare abbia spostato gran parte degli elettroni in questa zona formando cosi’ la struttura a tre fasce osservata. Sempre un’emissione di vento solare ha poi spazzato via la terza fascia meno densa e di conseguenza gli elettroni sono risaltati nella posizione originale.

Ovviamente, si tratta ancora di ipotesi. Come detto, i dati raccolti verranno ora analizzati per cercare di formulare un modello in grado di spiegare quanto osservato.

Solo per concludere, non c’e’ niente di misterioso in questa scoperta. Su alcuni siti si e’ tornati a parlare di inversione del campo magnetico terrestre, speculando circa la modificazione delle fasce di Van Allen. Niente di tutto questo e’ reale. Come visto, si tratta di una scoperta nuova e del tutto inaspettata. In quanto tale, e’ ovvio che non si ha ancora un’idea precisa o una spiegazione uniformemente accettata. A questo punto non resta che aspettare l’analisi dei dati per capire la spiegazione di questo nuovo fenomeno.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.