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Chi e’ Eugene Goostman?

10 Giu

Oggi, moltissimi giornali hanno riportato una notizia molto interessante anche se, come spesso accade, alcuni giornalisti si sono limitati a fare copia/incolla o, peggio ancora, non documentandosi bene prima di scrivere, hanno arricchito i loro articoli di cosa alquanto fantasiose.

Visto che sicuramente avrete letto la notizia a cui mi riferisco, mi limito ad un breve riassunto: il 7 giugno, in occasione del 60esimo anniversario della morte di Alan Turing, un software e’ riuscito a superare il cosiddetto Test di Turing.

In cosa consiste questo test?

Immaginiamo di avere 3 persone: A, B e C. A e B, non necessariamente in ordine giusto, sono un uomo e una donna. C, che si trova in un’altra stanza, deve indovinare mediante una serie di domande dattiloscritte, chi e’ l’uomo e chi la donna. Su questa base, Turing sviluppo’ il suo test per verificare la bonta’ di un’intelligenza artificiale. Se uno dei due tra A e B e’ una macchina, cioe’ un software, C deve indovinare chi e’ l’umano e chi il programma informatico.

Cosa significa tutto questo?

Molto semplice, se il software riesce a farsi passare per un umano, cioe’ e’ in grado di ragionare come una persona in carne e ossa, allora siamo di fronte ad una vera e propria intelligenza artificiale in grado di cammufarsi tra gli umani.

Leggendo queste righe, sicuramente vi saranno venuti in mente moltissimi scenari, o film, di fantascienza in cui le macchine si confondono tra gli esseri umani e sono in grado di ragionare e provare emozioni. Lo scopo del test di Turing e’ proprio quello di verificare quanto una macchina sia in grado di ragionare, dunque elaborare pensieri complessi e non solo rispondere ad una serie di istruzioni gia’ scritte.

Del genio di Alan Turing abbiamo gia’ parlato in un articolo specifico:

Un perdono atteso 70 anni

In particolare, in questo articolo abbiamo parlato di Turing in relazione al suo lavoro durante la seconda guerra mondiale e il suo ruolo di primo piano nella decriptazione dei messaggi della macchina Enigma. Turing fu un vero e proprio genio dei suoi tempi e uno dei padri della moderna informatica. Come visto nell’articolo precedente pero’, la sua omosessualita’, contestualizzata al momento storico in cui visse, gli costo’ molto cara e questo “reato” lo spinse al suicidio esattamente il 7 Giugno 1954.

Proprio nell’ambito dei suoi studi sull’intelligenza artificiale, Turing formulo’ il test di cui abbiamo parlato, prendendo spunto dal “Discorso sul metodo” di Cartesio. Nel corso degli anni, diversi software hanno provato a superare il test sempre fallendo.

Come funziona il test?

Da quanto detto in precedenza, un giudice deve riconoscere, mediante un numero limitato di domande o comunque in un tempo prefissato, un programma informatico da una persona in carne e ossa. Ovviamente, non abbiamo un singolo giudice ma una vera e propria giuria. Nel regolamente ufficiale, ogni giudice ha a disposizione 5 minuti di domande e il test si ritiene superato se almeno il 30% dei giudici confonde il software per un umano.

Dunque? E’ stato superato o no questo test?

Dal regolamento riportato, il test e’ stato effettivamemte superato dal momento che, nella prova del 7 giugno di quest’anno, il 33% dei giudici, cioe’ un terzo della giuria, ha scambiato la macchina per un essere umano.

Che tipo di software e’ stato utilizzato?

Come sicuramente avrete letto, il software si chiama Eugene Goostman, che poi e’ il nome completo di un ragazzo ucraino di 13 anni, che e’ il personaggio simulato dal programma. Questo portentoso software e’ stato sviluppato da tre programmatori e’ gia’ nel 2006 era andato molto vicino a superare il test con il 29% dei giudici ingannati.

computer supera il test di Turing

Per chi avesse dubbi sulla regolarita’ della prova, il test e’ stato condotto adirittura alla Royal Society di Londra nel corso, appunto, delle celebrazioni per i 60 anni della morte di Turing.

Cosa dire su questo risultato?

Sicuramente si tratta di un passo molto importante per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ma cerchiamo di non scadere anche nei nel sensazinalismo. Per prima cosa, il software, come richiesto dal test, ha superato la soglia del 30%, ma siamo ben lontani dall’aver ingannato tutti i giudici. Alcuni scettici puntano il dito sul fatto che il personaggio simulato fosse un ragazzino di soli 13 anni e non madrelingua inglese. Questo particolare potrebbe aver tratto in inganno alcuni giudici che potrebbero aver pensato ad informazioni non note per la giovane eta’ o a problemi di comprensione dovuti alla diversita’ linguistica.

A parte questo, il test e’ stato comunque superato. Sicuramente, la pubblicita’, assolutamente giusta dal mio punto di vista visto il risultato storico, contribuira’ a far crescere gli investimenti nella ricerca per l’intelligenza artificiale che, test a parte, potrebbe trovare applicazione in moltissimi settori. Per darvi un’idea, la stessa Google ha da poco investito ingenti capitali in questo settore, circa 400 milioni di dollari, per acquisire societa’ piu’ piccole ed incentivare lo sviluppo di software sempre piu’ pensanti. Per chi volesse provare un sistema di questo tipo, anche se molto meno raffinato di Eugene Goostman, ci sono due possibilita’: i sistemi di assistenza vocale dei moderni cellulari (Siri per fare un esempio) o programmi online apprendenti:

Tobby chat bot

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Che gran tremore!

19 Feb

Quando purtroppo la fantasia manca, si cerca in tutti i modi di arrampicarsi sugli specchi cercando di trovare un argomento che possa far tornare ai fasti del passato. Molte volte pero’, come avviene alla decadenza dei piu’ grandi imperi, si rischia di diventare grotteschi e melodrammatici ricadendo, lasciatemelo dire, nel ridicolo.

A cosa mi riferisco? Indovinate un po’?

Ovviamente ai nostri amici catastrofisti. Come sottolineato diverse volte, dopo il momento di gloria avuto tra Maya, asteroidi, Nibiru, ecc, negli ultimi tempi sono un po’ a corto di idee e tentano in tutti i modi di far passare notizie a loro dire sensazionali, ma che poi possono facilmente essere smentite, lasciando un ghigno amaro sul viso.

Questa volta, e’ di nuovo il turno del Vesuvio.

Noi in prima persona, abbiamo diverse volte parlato di questo gigante in quiescenza senza mai nascondere la verita’. Il Vesuvio e’ un vulcano estremamente pericoloso per la dinamica che una futura esplosione potrebbe avere. A tutto questo poi, non possiamo certo non aggiungere, permettemi anche in questo caso di dire come la penso, la “scelleratezza” di chi ha permesso la costruzione di abitazioni su tutti i versanti del vulcano. Il Vesuvio eruttera’? Certamente., ma nessuno sa quando! Allo stato attuale non possiamo far altro che studiare la zona raccogliendo dati e cercando in tutti i modi di prevedere le mosse del gigante.

Di questi argomenti, abbiamo parlato in due post:

Cosa succede in Campania?

Vesuvio pronto ad esplodere

In particolare, vi consiglio di leggere i vari commenti all’ultimo articolo dove si e’ accesa una discussione molto interessante sui possibili metodi per prevenire l’esplosione innescando una eruzione controllata. Si tratta di idee, giuste, sbagliate, pericolose, non lo sappiamo. Tenete pero’ a mente che si tratta di proposte che vengono fatte e che, giustamente, devono essere discusse. Come potrete leggere, vari commenti sono stati fatti cercando di mostrare alcuni punti deboli delle proposte. Questo e’ perfettamente lecito e deve esserci una discussione scientifica.

Detto in altri termini, mentre noi discutiamo seguendo la scienza, i catastrofisti non fanno altro che cercare di creare allarme e confusione con le loro solite notizie inutili.

Perche’?

In questi ultimi giorni, molti siti sono tornati nuovamente alla carica mostrando la pericolosa ripresa dell’attivita’ sismica sul Vesuvio. Tutte queste innumerevoli “Scosse” non possono significare altro che il Vulcano si sta risvegliando e che in tempi brevi potrebbe esplodere.

Per noi che siamo sempre scettici, questa volta ci sono anche le prove, ve le mostro:

Tracciato del sismografo della stazione BKE in zona vesuviana

Tracciato del sismografo della stazione BKE in zona vesuviana

Questa e’ solo una, la maggiore, delle scosse che sono avvenute nelle ultime ore e registrata dalla stazione BKE. Vi rendete conto?

Aspettate un attimo, quel piccolo sobbalzo sul tracciato del sismografo sarebbe una pericolosa e intensa scossa che segnerebbe l’inizio dell’attivita’ del vulcano?

Ma vi rendete conto?

Queste piccole scosse fanno parte della normale attivita’ del Vesuvio e si sono registrate da quando sono stati intallati i primi sismografi sulle pendici del vulcano. Normalmente, si registrano un centinaio di scosse all’anno che, nei periodi piu’ intensi, possono arrivare anche ad un migliaio. Generalmente si tratta di scosse di leggerissima intensita’ che non vengono neanche avvertite dalla popolazione se non dalle persone piu’ sensibili o che abitano ai piani piu’ alti di edifici nei pressi dell’epicentro.

Questa volta la notizia e’ proprio inventata di sana pianta. Sono talmente tanto a corto di idee che passano le giornate guardando i tracciati dei sismografi per scrivere stupidaggini al primo sobbalzo!

Se avete dubbi o volete essere informati sul monitoraggio e sull’attivita’ del Vesuvio, potete sempre leggere le pagine dell’Osservatorio Vesuviano che, settimanalmente, rilascia bollettini pubblici.

Ecco cosa risponde il direttore Giuseppe de Natale qualche giorno fa ai continui allarmi falsi lanciati sulla rete:

Tra ieri ed oggi sono arrivate molte segnalazioni di persone allarmate dai tre piccoli terremoti avvenuti recentemente al Vesuvio. In particolare, su alcuni siti web sono apparse discussioni sul perché sia ancora apposta a fianco di tali eventi la scritta ‘preliminare’ anziché ‘supervisionato’. Innanzitutto, voglio ricordare che il Vesuvio ha normalmente una notevole sismicità di fondo, che non desta alcuna preoccupazione in quanto è stata sempre osservata, da quando esistono i sismografi. Il numero medio di piccoli terremoti al Vesuvio, negli ultimi decenni, è di qualche centinaio all’anno, ma in alcuni periodi (es: 1999-2000) il tasso di sismicità è stato molto più alto: alcune migliaia all’anno. Le magnitudo sono comunque molto basse: la più alta si registrò nel 1999 (M=3.7). I piccoli terremoti registrati negli ultimi giorni sono di magnitudo molto bassa, cosiddetti ‘strumentali’ perché in generale non avvertibili dalla popolazione (tranne magari persone particolarmente sensibili molto vicine all’epicentro, a piani molto alti) e registrabili soltanto dai sismografi. Inoltre, faccio presente che la scritta ‘preliminare’ si riferisce esclusivamente al fatto che l’evento non è ancora stato inserito in un determinato data-base interno, ma non ha affatto un significato tipo ‘incompleto’, ‘non analizzato’ o cose del genere. Infatti, i terremoti in questione sono stati regolarmente analizzati e localizzati dagli operatori dell’Osservatorio Vesuviano; non sono presenti nel catalogo degli ultimi terremoti sul sito http://www.ingv.it in quanto hanno magnitudo inferiore a quella minima riportata (magnitudo di soglia 2.0). Infine, voglio sottolineare che l’Osservatorio Vesuviano – INGV riporta sul suo sito i segnali in tempo reale delle reti sismiche vulcaniche ed appenniniche come servizio alla popolazione, per la massima trasparenza e condivisione. Tale scelta, volontaria, dimostra che non c’è alcuna intenzione di nascondere tali fenomeni naturali alla popolazione, anzi essi vengono condivisi fin dal primo momento. Pertanto, essa deve essere percepita in termini di grande sicurezza e fiducia, e non può e non deve divenire fonte di ansie.

Come vedete, non c’e’ assolutamente niente di cui preoccuparsi.

Trovate tutte le informazioni dell’Osservatorio Vesuviano a questa pagina:

OV page

Solo per concludere, ripeto ancora una volta che non c’e’ nulla da temere nell’immediato. Il Vesuvio resta pero’ un pericoloso vulcano che prima o poi riprendera’ la sua attivita’. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo, continuando ad aggiornare i piani di emergenza e predisponendo il possibile per evitare, quando sara’, che la cosa crei piu’ danni di quanto la natura possa fare.

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Recensione “Psicosi 2012” su Queryonline

16 Dic

Copertina

La rivista Queryonline ha dedicato una recensione molto positiva al libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”:

Psicosi 2012 su Queryonline

Queryonline e’ la rivista ufficiale del CICAP, Comitato Italiano Controllo Affermazioni sul Paranormale, il cui presidente e’ Piero Angela.

Come giustamente sottolineato da Anna Rita Longo, la divulgazione della scienza passa anche attraverso argomenti come quelli del 2012.

Nelle mie presentazioni molto spesso faccio questa considerazione: ci sono moltissime profezie di carattere scientifico sul 21/12, molte persone sono spaventate, o anche incuriosite, da argomenti come questi. Dunque, la scienza ha il dovere di portare il suo punto di vista e discutere con le persone di queste profezie.

Attenzione, come piu’ volte detto, questo non e’ un blog di scettici o di accademici che dall’alto della cattedra gettano fango su tutte le profezie. Scopo di questi articoli e del libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza” e’ quello di discutere di questi argomenti alla luce dei risultati scientifici. Smentire o meno degli eventi sara’ solo la conseguenza di una riflessione attenta delle cause e degli effetti profetizzati.

Non posso che ringraziare Anna Rita Longo e la rivista Queryonline per l’ottima recensione.

Un ringraziamento speciale va sempre a tutti voi che leggete i miei articoli e che tutti i giorni supportate questo lavoro con le vostre visite e i vostri commenti.

Grazie mille!

Matteo