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Nel 2012 anche l’arca di Noe’ e’ … made in China

30 Nov

Piu’ volte abbiamo parlato delle diverse soluzioni proposte per salvarsi dalle catastrofi annunciate per il 21 Dicembre. Su questi temi, la rete offre veramente tantissimi spunti interessanti e variegati. Si passa dai luoghi immuni per motivi storici, a costosissimi bunker sotterranei, fino ad arrivare ai viaggi nelle terre dei Maya:

La salvezza e’ vicina … precisamente a Ceglie in Italia!

– Aspettare il 21 Dicembre sui Pirenei

– Dove trascorrere il 21 Dicembre

– Bugarach completo? Andiamo a Torino!

Una soluzione alternativa viene invece dalla Cina, dove, nella regione di Urumqi Xinjiang, un fervido sostenitore della fine del mondo, tale Lu Zhenhai, sta costruendo addirittura una sua personale Arca di Noe’.

Avendo ormai fatto il callo alle diverse psicosi sul 2012, capite bene che la notizia e’ reale.

Attualmente l’Arca e’ in costruzione ma il suo creatore e’ in uno stato molto avanzato dei lavori che saranno senza dubbio terminati qualche giorno prima del 21 Dicembre. Le spese sostenute per la costruzione del manufatto si aggirano intorno ai 160000 dollari.

Eccovi una foto di come appare l’arca vista dall’esterno:

Esterno dell’arca costruita in Cina

Mentre in questa foto viene mostrato l’interno della struttura:

Interno dell’arca cinese

Sull’arca sono ovviamente presenti una cucina, dei bagni, dei condizionatori per garantire il ricambio dell’aria all’interno e dei generatori di corrente elettrica. L’arca e’ in grado di ospitare fino a 20 persone ed e’ gia’ stata equipaggiata con cibo sufficiente a garantire un mese di sopravvivenza.

A questo punto pero’ sorge qualche dubbio, che forse l’intraprendente novello Noe’ non ha valutato a pieno.

Prima di tutto, la salvezza sarebbe garantita solo per 1 mese. Entro questo tempo, l’equipaggio dovrebbe essere in grado di trovare una terra emersa in cui reperire nuovo cibo per garantire la sopravvivenza.

Ma se vogliamo questo e’ un problema secondario.

L’altro dubbio che mi e’ venuto in mente leggendo la notizia, e’ proprio sull’utilita’ dell’arca. Costruire un arca, garantisce la sopravvivenza se la fine del mondo dovesse essere causata da inondazioni.

Su queste pagine, abbiamo discusso molti eventi profetizzati per il 21 Dicembre, ma solo alcuni di questi prevedevano inondazioni su vaste aree del pianeta.

Forse  il signor Lu Zhenhai si e’ affidato allo scenario di cui abbiamo parlato in questo post:

Il mondo dopo il 21 Dicembre 2012

e si e’ basato sulle mappe ipotizzate per il dopo 21 Dicembre, in cui la Cina verrebbe completamente sommersa dalle acque.

Partendo dal presupposto che nessuno degli eventi profetizzati per il 21 Dicembre ha una probabilita’ seppur minima di accadere, l’idea di costruire un’arca ci sembra quanto meno bizzarra e, anche in caso di catastrofi, non necessariamente utile. Ovviamente non c’e’ niente di male nel voler costruire un’arca, al massimo rimarra’ un monumento al 2012 nel giardino del signor Zhenhai.

Per affrontare in modo scientifico tutte le profezie per il 21 Dicembre 2012, ma soprattutto per parlare di scienza in modo divulgativo e semplice, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Anche i membri del congresso pensano al 21 Dicembre

28 Ago

Pian piano che ci avviciniamo al 21 Dicembre iniziano a diventare sempre di piu’ le pagine web che parlano di come salvarsi  dalla “catastrofe”. Anche in questo blog, abbiamo discusso in diverse occasioni dei vari sistemi proposti, la maggior parte al solo fine di lucro, per mettere in salvo noi ed i nostri cari, indipendentemente da quello che dovrebbe, o non dovrebbe a seconda dei punti di vista, succedere. Trovate alcune discussioni in questi post:

La salvezza e’ vicina … precisamente a Ceglie in Italia!

Aspettare il 21 Dicembre sui Pirenei

Il mondo dopo il 21 Dicembre 2012

Ovviamente, se parliamo di un impatto con un pianeta come Nibiru, ci sarebbe ben poco di cui discutere:

Effetti di un impatto con Nibiru

anche perche’ seguendo le varie voci su web, l’impatto sarebbe talmente distruttivo che non esisterebbe un luogo in cui mettersi in salvo.

Stiamo tornando su questi punti, perche’ proprio in questi giorni, ha fatto sentire la sua voce un arzillo signore di 86 anni che risponde al nome di Roscoe Barlett. Questo signore e’ infatti convinto che la fine del mondo sia molto vicina. In realta’, lui crede che una qualsiasi fine del mondo sia alle porte. Quella del 21 Dicembre potrebbe pero’ essere una data molto probabile e di cui tenere conto.

Foto di Roscoe Barlett al congresso

Tutto questo potrebbe passare inosservato se Roscoe Barlett non fosse niente meno che un membro del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Come anticipato, Barlett e’ un grande sostenitore di una prossima catastrofe mondiale e non ha mai negato questo neanche in sedi istituzionali.

La mania di Barlett per la fine del mondo inizio’ negli anni ’80, in piena guerra fredda, quando la paura di un attacco nucleare sul suolo americano, spinse molti cittadini ad accumulare scorte di cibo per lunghi periodi e a costruire diversi rifugi, anche improvvisati, sfruttando cantine o piani interrati.

Agli inizio del 2012, il deputato ha cercato di far approvare una legge in cui ciascun cittadino americano sarebbe costretto ad accumulare ed avere una scorta di cibo a lunga conservazione che consentisse a tutta la famiglia di sostenersi per almeno 3 mesi. Nel disegno di legge si riporta anche che ciascuna comunita’ dovrebbe essere in grado di sostenersi per almeno un 20% sia dal punto di vista alimentare che energetico.

Secondo Barlett infatti, la nostra attuale societa’ e’ troppo vincolata all’energia elettrica e la mancanza di collegamenti con l’esterno, casuati da una qualsiasi catastrofe, potrebbe portare problemi ancora maggiori ai sopravvissuti.

Ovviamente il disegno di legge non e’ stato approvato dal Congresso. Nonostante questo, Barlett ha un suo personale rifugio per il 21 Dicembre, costruito nella Monongahela National Forest, preparato gia’ a partire dagli anni ’80.

In questo caso, non stiamo parlando di un ossessionato qualsiasi della fine del mondo, bensi’ di un membro del congresso, laureato in ingegneria ed ex docente universitario. Barlett ha anche scritto diversi articoli non sulle cause della fine del mondo, bensi’ su come sopravvivere a questa. Oltre alla costruzione del rifugio ed alla sussistenza alimentare ed energetica, nei suoi scritti si legge come sia importante tenersi lontani dai centri abitati, dal momento che questi rappresentano centri di pericolo anche tra i sopravvissuti alla catastrofe. Inoltre, e’ cosa utile avere una scorta di gioielli o menete d’oro o d’argento. Questi infatti potrebbero rappresentare l’unica fonte di scambio dopo la fine del mondo, quando non esisteranno piu’ monete ufficiali.

Per completezza di cronaca, resta da dire che Roscoe Barlett e’ anche considerato un fondamentalista cristiano membro degli “Avventisti del Settimo Giorno”. I sostenitori di questa chiesa in diverse occasioni hanno parlato di fine del mondo, anche in relazione con le teorie “millenariste” che vorrebbero un periodo di 1000 anni di deserto e desolazione sulla Terra dopo il ritorno di Cristo. Diversi articoli di Barlett sono stati scritti in collaborazione con altri membri appartenenti anch’essi agli Avventisti, e anche loro convinti dell’imminente fine del mondo.

Anche in questo caso, ci troviamo a parlare di paura della fine del mondo, sia essa nel 2012 o in una qualsiasi altra data. Perche’ dovrebbe finire il mondo? A causa di cosa o di chi? Nuovamente si parla degli effetti senza citare pero’ la causa. Da dove nasce la convinzione del 2012? Veramente i Maya o altre fonti hanno indicato la data del 21 Dicembre? Scopriamo le risposte a queste domande non perdendo in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.