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La NASA se la da a gambe

6 Ott

In diversi articoli abbiamo evidenziato come gran parte delle teorie cospirazioniste vedano come principale attore la NASA. Il perche’ di questo e’ ovviamente di facile comprensione. L’ente spaziale americano rappresenta da sempre il lato scientifico piu’ pioneristico. Occuparsi di esplorazione spaziale stimola la curiosita’ e la fantasie di tutti quelli che vorrebbero gli alieni tra di noi o pronti a colonizzarci. In questo contesto poi, non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un ente fedrale a stelle e strisce. Complici i tanti film di fantascienza ma, lasciatemi dire questa mia considerazione personale, anche la realta’, il governo USA e’ da sempre visto come il piu’ misterioso e occulto tra quelli occidentali. Se poi ci mettiamo il caso Snowden, i dati sensibili, le agenzie segrete federali, ecc, capite bene il contesto in cui ci muoviamo.

A complicare la faccenda spaziale, ci si mette poi in questi ultimi mesi la tanto citata cometa ISON. In diversi articoli, che potete ricercare utilizzando il motore di wordpress, abbiamo parlato di questo atteso appuntamento per la fine dell’anno. Carica di aspettative per un passaggio radente e estremamente luminoso, anche la ISON ha acceso diverse teorie catastrofiste, molte delle quali tramandate direttamente dalla mai arrivata fine del mondo del 21 dicembre 2012.

Perche’ faccio questo lungo preambolo?

In questi giorni, la rete si sta riaccendendo con forza a causa di un problema “tecnico” visualizzabile da tutti. Se provate ad andare sul sito della NASA, http://www.nasa.gov, cosi’ come su tutti i siti legati all’agenzia, trovate un messaggio di questo tipo:

Messaggio visualizzato sul sito nasa.gov

Messaggio visualizzato sul sito nasa.gov

Il sito e’ non raggiungibile?

Capite bene come questo inconveniente ha stimolato la sempre vivace fantasia di tantissimi utenti del web. Sapete perche’ il sito e’ offline? Molto semplice, la NASA ha scoperto che la ISON e’ in rotta di collisione con la Terra e per non divulgare la notizia ha preferito oscurare il sito. Il discorso e’ supportato dal fatto che anche il sito per la ricerca dei NEO, cioe’ gli oggetti in orbita vicino alla Terra, e’ non raggiungibile. Secondo altri poi, il sito sarebbe offline per lo stesso motivo ma anche perche’ i dipendenti NASA sono stati invitati a lsciare gli Stati Uniti per mettere in salvo loro e le proprie famiglie. Dunque, sarebbe una fuga in piena regola.

Cosa c’e’ di vero in tutto questo?

Assolutamente nulla!

I tanti catastrofisti che mettono in circolazione queste notizie, dimostrano ancora una volta di non saper leggere e, mi dispiace dirlo, anche tutti quelli che credono a queste panzane hanno lo stesso problema. Come potete vedere nello screenshot riportato dal sito nasa.gov, il messaggio dice:

Due to the lapse in federal government funding, this website is not available.

Cioe’ a causa della mancanza di fondi federali, il sito non e’ disponibile.

Ora, diverse volte abbiamo affrontato il problema del finanziamento della NASA. Come sappiamo, negli ultimi anni, l’agenzia spaziale ha visto una lenta e inarrestabile diminuzione dei fondi, che l’hanno costretta in primis a chiudere il programma Shuttle senza una valida alternativa e anche a ridurre al minimo le nuove missioni di esplorazione. Come visto, proprio a causa di questi tagli, i finanziamenti della NASA vengono girati come partecipazione ad industrie private per cercare di avere un’alternativa privata per i vettori spaziali.

Questa volta pero’, il discorso e’ ancora diverso. Come sicuramente avrete sentito nei telegiornali, in questi giorni e’ in corso un acceso dibattito negli Stati Uniti per quanto riguarda il finanziamento pubblico. Negli USA l’anno fiscale termina il 30 settembre. Solo pochi giorni fa dunque, e’ terminato il FY2013 ed e’ iniziato il FY2014. Per quest’ultimo pero’, non e’ stato raggiunto l’accordo tra camera e senato. Dal punto di vista politico, il motivo di questo e’ facilmente comprensibile. E’ in corso un forte dibattito tra Democratici e Repubblicani a seguito della tanto discussa e criticata riforma sanitaria voluta dal presidente Obama.

Conseguenza di questo mancato accordo e’ che da un giorno all’altro, circa 800 mila lavoratori pubblici si sono ritrovati senza stipendio. Purtroppo, non e’ la prima volta che questo accade. Come fanno notare diversi giornai economici, e’ la 17ma volta che avviene questa situazione, indicata in termini tecnici come “shutdown”.

In questa situazione sono coinvolti i dipendenti di parchi pubblici, di monumenti, ma anche i dipendenti dei centri anti epidemia cosi’ come altre servizi importanti per il funzionamento del paese. Ovviamente, come potete facilmente capire, i dipendenti della NASA non sono certo esentati.

Attualmente, a causa del taglio, la NASA e’ ufficialmente chiusa, con circa 18000 dipendenti a casa senza stipendio. Restano in servizio solo alcuni lavoratori coinvolti in programmi che non possono essere interrotti. Tra questi: coloro che si occupano della stazione spaziale internazionale, dei rover Curiosity e Opportunity, e di alcuni altri servizi indispensabili.

Quando finira’ questa situazione? Dal punto di vista economico non e’ facile dirlo. Quasi sicuramente, nel giro di qualche giorno, la situazione dovrebbe rientrare e il braccio di ferro tra i due schieramenti politici terminare. Questo e’ deducibile dal fatto che se lo shutdown si prolungasse troppo a lungo, allora il paese potrebbe finire in una situazione di default economico tecnico. In questo caso, la situazione sarebbe ben piu’ grave di quella attuale.

Concludendo, non c’e’ nessun mistero dietro l’irraggiungibilita’ del sito NASA in queste ore. Come visto nell’articolo questa e’ semplicemnte una conseguenza dello shutdown dovuto alla mancanza di un accordo parlamentare per l’inizio del fiscal year 2014. A causa del mancato finanziamento della macchina pubblica, circa 18000 lavoratori NASA sono stati spediti a casa e questo ha provocato non solo lo stop al sito dell’agenzia, ma anche il fermo forzato di quasi tutte le attivita’ in cui la NASA e’ coinvolta.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Ci risiamo: 16 dicembre 2013 ….

28 Ago

Immaginate questa situazione: riuscite a creare un business molto redditizio che pero’, fin dall’inizio, sapete che ha una scadenza certa. Dopo questa data, le vostre rendite si annulleranno e non potrete piu’ andare avanti. Che problema c’e’, intanto facciamo cassa e poi si vedra’. Nell’animo umano pero’, scatta una molla tale per cui, anche se partiamo con un’idea, e’ facile che in corso d’opera la si cambi. Perche’ dovrei rinunciare agli affari? Per colpa di una scadenza? Dunque, in prossimita’ di questa data, cominciamo a pensare come superare questo problema. La cosa piu’ ovvia da fare e’ rimandare sempre piu’ oltre la scadenza. Sappiamo che prima o poi la cosa non funzionera’, ma intanto possiamo allungare, e se siamo bravi, anche di molto tempo il prolungamento dei nostri affari.

Vi e’ piaciuta questa storia? Realistica ma forse troppo impersonale. Ora sostituisco i soggetti rendendo la storia piu’ veritiera. Qualcuno vi dice che il 21 dicmbre 2012 finira’ il calendario Maya. Non sapete nemmeno perche’, pero’ questa storiella vi affascina. Vi mettete seduti e pensate a come sfruttare questa storia che affascina come voi molte altre persone. Inventate tempeste solari, scontri con pianeti mai visti, inventate che ci sara’ un terribile terremoto perche’ riuscite a far credere che i terremoti nel mondo stiano aumentando e tante altre storie di questo calibro.

Ora avete in mano il vostro business. Poco importa se molte persone ci credono e ne sono spaventate. C’e’ anche chi e’ costretto ad andare in cura per l’ansia che siete riusciti a trasmettere. Ma a voi cosa importa? Assolutamente niente. Create siti talmente pieni di pubblicita’ da sembrare macchine di formula 1, scrivete libri barzelletta ma con un titolo accattivante, parlate male di scienza e ricerca perche’ quello e’ il male del secolo. Ora avete i vostri introiti. Come si dice in questi anni di crisi, il lavoro bisogna crearselo e voi ci siete riusciti in pieno. Complimenti. Siete degni di un manuale di new economy. Forse, con una cattiveria peggiore degli squali dell’alta finanza ma anche di questo poco importa.

tzolkin

Attenzione pero’, riprendiamo il discorso scadenza. Quel tizio che vi ha suggerito la storia vi ha detto che il calendario finira’ il 21 dicembre 2012. Man mano che vi avvicinate a questa data, e sapete che non succedera’ niente, cominciate a pensare al vostro futuro. Dovete trovare il modo per allungare il brodo. Qual e’ la soluzione piu’ semplice? Ovvio, dire che c’e’ stato un errore di calcolo e che quindi la data e’ spostata.

Altro punto fondamentale: di quanto la spostiamo? Ci sono due fratelli che hanno proposto una soluzione diversa, ma questa farebbe ricadere la fine del calendario Maya nel 2116:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Parliamoci chiaro, non possiamo spaventare le persone parlando di 2116. La gente non riesce nemmeno ad arrivare a fine mese, pensa quanto gliene fregherebbe del 2116.

Ci vuole una soluzione differente, ma qualcosa di astuto supportato da qualche evento naturale per rendere il tutto piu’ credibile.

Alla fine l’idea viene ed e’ veramente geniale. Sentite questa, come sapete, esiste il problema della correlazione, di cui abbiamo parlato in questi post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire

2013 o ancora piu’ oltre?

Come detto, quando si cerca di “convertire” le date del lungo computo nel nostro calendario gregoriano, anche se abbiamo capito come funziona il conteggio Maya, dobbiamo trovare dei punti fissi. Detto in altre parole, abbiamo capito come contare e di quanto contare ma per sapere dove finisce il conteggio dobbiamo sapere da dove partire. Ovviamente, non staro’ di nuovo qui a spiegare per filo e per segno come funzionava il sistema di calendari dei Maya. Di questo abbiamo parlato abbondantemente sia nel libro Psicosi 2012 che nel blog.

Torniamo a noi, come sappiamo, per risolvere il problema della correlazione ci si basa sulle iscrizioni lasciate dal popolo centro americano. Molte iscrizioni riguardano eventi astronomici di cui i Maya erano ottimi osservatori. In tal senso, trovate ad esempio riportate le eclissi, i passaggi di Venere, ecc accompagnati da una data espressa nel sistema del lungo computo. Ora pero’, questi eventi sono ciclici per cui con un singolo evento non riuscite a risolvere l’equazione. Purtroppo, le iscrizioni arrivate fino a noi non sono tantissime. Come e’ noto, durante la conquista di queste terre, si e’ pensato bene di distruggere molti edifici e documenti perche’ pensati come “pagani”. Poiche’ quindi abbiamo un numero basso di documenti non riusciamo a trovare una sola soluzione per il problema della correlazione, ma tante possibilita’ diverse. La data del 21 dicembre 2012 e’ solo una delle possibili. Ne esistono poi altre decine che spaziano nell’arco anche di centinaia di anni. Per fare un esempio, la soluzione Calleman prevedeva la fine del lungo computo per il 2011, poi c’era quella per il 2012 e tante altre ancora fino, come nel caso dell’articolo riportato prima, al 2116.

Capite che il problema della correlazione non da un buon appiglio ai catastrofisti. Ormai si e’ sparsa la voce, la gente ha capito che le date possibili sono decine non saremmo credibili se ad ogni data riproponessimo le stesse argomentazioni. L’idea geniale e’ dunque questa: per prima cosa, nel calendario gregoriano non esiste l’anno zero ma si passa dal I sec. a.C al I sec. d.C. Siamo sicuri che l’anno zero non sia stato contato? In realta’, gli studiosi Maya si sono interrogati per anni su quale fosse la data di inizio del lungo computo. La data finale si ottiene semplicemente aggiungendo i giorni che completano il conteggio del lungo computo.

Questo particolare pero’ e’ ignorato da alcuni siti che vi propongono nuove date ragionando su queste argomentazioni. Sapete perche’? Perche’ qualcuno ha tirato fuori una nuova data: 16 Dicembre 2013. si, proprio alla fine di quest’anno e molto simile a quella precedente che ha fatto impazzire il mondo.

Purtroppo qualcuno non capendo come si ottiene ha inventato il discorso dell’anno zero gregoriano. E’ ovvio che se anche avessi contato lo zero la data si sposterebbe di un anno preciso invece, come vedete confrontando le date, c’e’ anche una differenza di una manciata di giorni.

Da dove viene allora questa nuova data? Ragionate cosi’, quando e’ iniziato il terzo millennio? Di colpo, si direbbe il 1 gennaio 2000. Attenzione pero’, poiche’ non contiamo l’anno zero, duemila anni finiscono al 31 dicembre 2000 quindi il nuovo millennio comincia il 1 gennaio 2001. Cerchiamo di rendere il tutto piu’ chiaro, ragioniamo con una decade. Partendo da 1, completate 10 anni al termine dell’anno 10 quindi la nuova decade cominciera’ al 1 gennaio 11.

Se questo e’ vero, allora lo facciamo valere anche per il calendario Maya. Nel momento in cui si azzera il lungo computo, analogo del 31 dicembre 1999, poi non comincia il nuovo conteggio, o nel nostro esempio il nuovo millennio, ma dobbiamo aspettare un altro ciclo (1 gennaio 2001).

Bene, oltre al lungo computo, i Maya conteggiavano i giorni dell’anno utilizzando il calendario Haab. Questo era un calendario civile basato sulle stagioni e con una durata di 360 giorni. Nell’analogo dell’esempio del millennio, se al 21/12/2012 inizia l’ultimo giro, la fine del lungo computo sara’ dopo 360 giorni, dunque 16 dicembre 2013.

Ecco spiegata l’origine di questa data.

Fate pero’ attenzione ad una cosa. Seguendo la correlazione piu’ accettata, in formato lungo computo, il 21 dicembre 2012 si scriveva 13.0.0.0.0, dove per la prima cifra il 13 equivale allo zero, mentre il 16 dicembre 2013 si scrive 13.0.1.0.0. Poiche’, come detto, per la prima cifra il 13 e’ lo zero, personalmene non vedo nessuna particolarita’ nella nuova data proposta. Mentre la prima azzerava il conteggio, la seconda non ha nulla di speciale a parte cadere un ciclo Haab dopo la fine del lungo computo. Ripeto pero’, l’origine e’ nell’analogo fatto con il conteggio gregoriano. Altra considerazione, qui non stiamo contando i millenni per capire quando iniziano o finiscono, qui abbiamo, grazie a degli studi non univoci, delle possibili date di inizio del calendario, dopo di che contiamo i giorni previsti dal lungo computo. Personalmente, il ragonamento fatto, oltre a non affascinarmi, non mostra nessuna base oggettivamente discutibile. Come detto all’inizio mi sembra solo di osservare un animale morente che si dimena in tutti i modi per prolungare la sua agonia.

Per rendere il tutto piu’ credibile, servirebbe un evento naturale tale da far concentrare l’attenzione sulla nuova data. Anche su questo abbiamo, nel vero senso della parola, una “manna dal cielo”: la cometa ISON. Questa solchera’ i nostri cieli proprio a dicembre di quest’anno e, come sembrerebbe dalla premesse, offrira’ uno spettacolo straordinario per la luminosit’a che si potrebbe raggiungere, tale da rendere la cometa visibile anche in pieno giorno. Cosa ci inventiamo sulla ISON? Semplice, i Maya avevano previsto il suo passaggio e a dicembre la cometa impattera’ sulla Terra distruggendo gran parte della vita. Poi ci mettiamo anche che la ISON non e’ una cometa ma un mini sistema planetario che ruota intorno a Nibiru. Ecco fatto, ora abbiamo allungato il brdo in modo affascinante, per di piu’ non dobbiamo nemmeno sforzarci troppo, le argomentazioni portate al 21/12/2012 possono essere riproposte per la nuova data. Della ISON abbiamo parlato qui:

E se ci salvassimo?

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

Mostrando l’assurdita’ di quanto affermato sulla rete e l’assoluto non pericolo di impatto per questa cometa.

Concludendo, la nuova data del 16 dicembre 2013 viene da considerazioni fatte paragonando il lungo computo Maya con il nostro calendario Gregoriano. Ragionamenti pero’ avulsi dal problema della correlazione che fornisce comunque gia’ di suo diverse date possibili per l’inizio, o equivalentemente per la fine, del lungo computo. Come e’ chiaro, ad oggi non esiste una data univoca per la fine del calendario Maya e alle soluzioni storiacamente possibili non si fa altro che aggiungere date di comodo senza nessuna base solida. Purtroppo, difficilmente i catastrofisti abbandoneranno l’osso della fine del mondo. L’unico modo per far terminare questa barzelletta e’ capire l’assurdita’ di quello che viene proposto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

23 Marzo: microchip obbligatorio negli USA

5 Mar

A partire dai primi mesi del 2013, e’ tornata di moda una delle ipotesi complottiste che piu’ ha fatto discutere sulla rete. Forse molti di voi avranno sentito gia’ parlare dell’ipotesi di dotare ciascuno di noi di un microchip sottocutaneo programmato per le funzioni piu’ disparate. C’e’ chi parla di funzioni del tipo riconoscimento e carta di credito, chi parla di tessera sanitaria con tutti i nostri dati e chi, invece, parla di un complotto in atto per controllare le menti degli esseri umani. Come potete facilmente immaginare, quest’ultima ipotesi e’ quella maggiormente acclamata dai complottisti che vedrebbero questa ipotesi come un nuovo tentativo del Nuovo Ordine Mondiale per controllare gli esseri umani e per annullare in questo modo la nostra volonta’.

Come anticipato, questa teoria del complotto gira ormai da molto tempo su internet ma negli ultimi tempi e’ tornata in auge perche’, secondo quanto riportato, la riforma sanitaria del presidente Obama, prevederebbe, a partire dal 23 Marzo 2013, l’impianto di questi chip nei cittadini americani. Completata questa prima fase, si passerebbe poi al resto del mondo.

Per poter capire meglio cosa c’e’ di vero in questa storia, e’ necessario analizzare l’origine di questa teoria per cercare di afferrare il bandolo della matassa.

Andiamo dunque con ordine.

Chip RFID passivo

Chip RFID passivo

L’idea del microchip sottocutaneo, nasce con l’introduzione dei cosiddetti RFID, un acronimo che sta per “Radio Frequency Identification”, appunto “Identificazione tramite Radio Frequenze”. Questa tecnologia prevede l’utilizzo di un trasponder in cui immagazzinare una serie di dati riguardanti cose, animali o anche persone. Questi dispositivi possono essere letti da particolari lettori in grado di interpretare la memoria e dunque di “riconoscere” in qualche modo il soggetto possessore del RFID.

Storicamente, si tratta di una tecnologia abbastanza vecchia. Gia’ a partire dalla seconda guerra mondiale, i trasponder erano utilizzati per riconoscere gli aerei amici da quelli nemici e dunque decidere se sparare o meno.

In seguito, a partire precisamente dagli anni ’90, l’utilizzo degli RFID venne introdotto per tracciare ed identificare gli animali domestici.

Proprio da qui nasce ovviamente l’idea di impiantare sotto pelle, anche negli esseri umani, un microchip.

Nel discutere queste tematiche, molti complottisti si rifanno in realta’ ad un passo particolare dell’Apocalisse:

13, 16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla manodestra o sulla fronte.

13, 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.

Come vedete, si parla di un “Marchio della Bestia” da mettere sulla mano o sulla fronte. Questo marchio era indispensabile anche per comprare o vendere qualcosa.

Ecco qui la connessione che stavamo cercando. Abbiamo la tecnologia RFID, nell’apocalisse si parla di un marchio della bestia, negli animali viene impiantato un chip sottocutaneo, risultato di queste considerazioni e’ che qualcuno vorrebbe identificarci mediante un circuito sottopelle.

Andiamo con ordine.

A parte il discorso complottista, in diverse occasioni si e’ parlato di utilizzare un chip per immagazzinare tutti i nostri dati sensibili. L’idea di poterlo mettere sottopelle deriva dal fatto che le dimensioni del circuito sono estremamente ridotte, molti dei trasponder sono passivi, cioe’ non necessitano di alimentazione, ma soprattutto perche’ in questo modo si impedirebbe alle persone di perdere in un solo colpo tutti i propri dati personali.

Come potete immaginare, questa idea e’ sempre stata bocciata dal momento che sarebbe comunque invasiva, ma soprattutto se oggi sentiamo parlare di scippi, immaginate cosa potrebbe accadere sapendo che sotto la pelle della mia mano ci sono tutte le mie password, il numero di carta di credito, il codice fiscale, ecc, ecc.

Detto questo, capiamo dunque l’assurdita’ di queste teorie complottiste. Resta pero’ da capire perche’ si parla di 23 Marzo ed in particolare perche’ viene citata la riforma Obama.

Su molti siti, trovate citata una risoluzione che conterebbe questa disposizione, si tratta della legge HR3962 approvata nel 2009. Visto che siamo qui per controllare le fonti, ecco il link da cui potete scaricare il testo completo:

HR3962

Vi avviso che si tratta di un mattone di quasi 2000 pagine contenente tutti i punti della riforma sanitaria. Evitando di leggere tutte le risoluzioni, utilizzate la funzione di ricerca con il termine CHIP. Vi accorgerete che l’unico punto in cui viene citata questa parola, non e’ assolutamente per indicare il circuito sottocutaneo, ma semplicemente per indicare la copertura assicurativa sanitaria per i bambini (Children’s Health Insurance Program).

E questo sarebbe il testo con l’indicazione del chip sottocutaneo?

Mi sembra assolutamente un’ipotesi tutta da ridere.

In altri siti trovate citata anche un’altra legge, la HR3200, anche questa portata come testo a sostegno della tesi. In realta’, in questo caso stiamo parlando di un disegno di legge, tra l’altro mai approvato, e non facente parte della riforma Obama, che prevedeva l’istituzione di un database di dispositivi impiantati negli americani. Per dispositivi si intendevano: i pacemaker, le protesi ossee, le protesi mammarie, ecc.

Anche in questo caso dunque, l’ipotesi catastrofista si sgretola facendo una semplice ricerca su web.

Solo per curiosita’, da dove viene la data del 23 Marzo? La HR3200 non e’ stata approvata, ma il database si, ed e’ stato inserito singolarmente nella riforma Obama. Bene, il 23 Marzo sara’ la data ufficiale di partenza di questo progetto. Ecco spiegata anche la data che trovate su internet.

Concludendo, la tecnologia RFID e’ nota ed utilizzata gia’ da diverso tempo. Esiste la possibilita’ di inserire una certa quantita’ di dati in un trasponder da utilizzare con le funzioni piu’ disparate. Solo per darvi un’idea, anche i dispositivi antitaccheggio dei negozi utilizzano questa tecnologia per far suonare gli allarmi. Ad oggi pero’, non esiste nessun piano misterioso e assolutamente nessuna riforma sanitaria che vorrebbe impiantare a ciascun essere umano un microchip sottocutaneo.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

3 Gennaio 2013 …

27 Dic

E cosi’ pensavamo di aver messo da parte il 21/12, i Maya, il calendario, e di aver finalmente smesso di parlare di fine del mondo. Mai speranza fu piu’ vana.

In rete si parla sempre piu’ insistentemente di una nuova data, quella del 3 Gennaio 2013. Al contrario di quanto visto in questo post:

2013 o ancora piu’ oltre?

per questa data non sono attesi eventi nuovi o nuove profezie apocalittiche, ma in realta’ si continua a parlare di fine del lungo computo Maya.

E’ estremamente interessante analizzare questa data perche’ ci consente di parlare di argomenti nuovi e che forse molti ignorano.

Cerchiamo di andare con ordine.

Ci sono due motivi principali per cui il 3 Gennaio sarebbe una data sensibile: il gia’ noto Raffaele Bendandi, ma anche il nostro attuale calendario gregoriano.

Iniziamo da Bendandi.

Come sicuramente sapete, Raffaele Bendandi era un sismologo autodidatta che passo’ gran parte della sua vita a studiare eventuali correlazioni tra i terremoti e gli allineamenti planetari. Di queste previsioni abbiamo parlato in questo post:

Allineamenti, Terrremoti e … Bendandi

Come detto piu’ volte anche in questo blog, non esiste nessuna evidenza scientificamente provata che allineamenti planetari possano innescare terremoti sulla Terra. Come visto in questi post:

Allineamenti e Terremoti

Terremoto del 20 Maggio in Emilia

eventuali variazioni di attrazione gravitazionale, che secondo Bendandi dovrebbero scatenare le maree solide, sono in realta’ del tutto trascurabili e assolutamente non in grado di creare movimenti tellurici.

BendandiRaffaele

Quello che pero’ non tutti sanno e’ che, durante i suoi studi, Bendandi cerco’ anche di determinare correlazioni tra il movimento dei pianeti e l’attivita’ del Sole. In particolare, secondo queste teorie, eventuali tempeste solari e flare di notevole intensita’ potevano essere innescati dalla variazione di attrazione gravitazionale per opera dei pianeti.

Nei suoi appunti, Bendandi sembrerebbe aver riportato la data del 3 Gennaio 2013 per un flare solare di altissima intensita’.

Ora capiamo bene due cose. Al contrario di quanto vorrebbero farvi credere su internet, un’emissione di di radiazione dal sole in direzione della Terra puo’ al massimo causare disturbi alle telecomunicazioni. Nel peggiore dei casi, potrebbero esserci interruzioni di corrente, anche prolungate, in aree piu’ o meno vaste. Ma in questo caso parliamo di tempeste rare ed estremamente potenti. Di questi eventi abbiamo parlato in questi post:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

La piu’ grande tempesta solare …

Detto questo, e quindi ridimensionato il discorso coseguenze, capiamo invece l’appunto di Bendandi. Al giorno d’oggi, molti aspetti del funzionamento del nostro Sole sono stati compresi dalla scienza ufficiale. Come visto in diverse occasioni, la nostra Stella presenta dei massimi e dei minimi di attivita’, intervallati da periodi di 11 anni circa. Questo comportamento semi-periodico e’ dovuto ai movimenti interni al Sole stesso, e che si manifestano attraverso lo spostamento e l’inversione dei poli magnetici solari. Come capite bene da questo discorso, non vi e’ nessuna relazione tra eventuali massimi di attivita’ o emissioni di particelle e la forza di attrazione gravitazionale esercitata da altri pianeti. In questo senso, non e’ assolutamente possibile prevedere emissioni studiando il moto orbitale dei pianeti vicini.

Detto questo, vi sono pero’ altre fonti che sembrerebbero puntare al 3 Gennaio come possibile data per la fine del mondo. Cerchiamo di capire meglio. Riassumendo quanto detto fino ad ora, per il 21/12 si parlava di fine del lungo computo Maya. Come visto in diverse occasioni, la corretta identificazione della fine del calendario Maya con il nostro attuale calendario rappresenta uno degli aspetti meno chiari e piu’ dibattutti della storiografia di questo popolo. Piu’ volte abbiamo ad esempio parlato del problema della correlazione, come visto in questi post:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Perche’ il mondo dovrebbe finire

Supponiamo per assurdo che la data del 21/12 sia giusta. Ora pero’, secondo alcune fonti, nel calcolo non e’ stato correttamente considerato il passaggio dal calendario giuliano a quello gragoriano.

Cosa significa questo?

Il 15 Ottobre 1582 venne fatta la riforma del calendario per cui si passo’, in molti paesi, dal sistema giuliano a quello gregoriano. Uno dei motivi fondamentali per cui si decise questa riforma era la sbagliata considerazione della durata di un anno. Oggi sappiamo che la durata dell’anno non e’ di 365 giorni, bensi’ di 365.25. Questo 0.25 in piu’ e’ il responsabile dell’inserimento di un anno bisestile ogni 4. Se non viene fatta questa correzione, a distanza di anni, si rischia di disallineare il conteggio con, ad esempio, i mesi e le stagioni. Il calendario Giuliano non prevedeva anni bisestili e proprio per questo motivo venne sostituito dal sistema gregoriano. Per recuperare il disallineamento accumulato dal calendario giuliano, al momento del cambio si decise di saltare in avanti di 11 giorni, passando immediatamente dal 5 Ottobre 1582 al 15 Ottobre. Capite dunque che l’introduzione del calendario gregoriano avvenne il 15 Ottobre 1582, ma il giorno prima, secondo il sistema giuliano, era il 4 Ottobre.

Ora, secondo alcune fonti, nella conversione tra Lungo Computo Maya e calendario Gregoriano, non si sarebbe tenuto conto di questo slittamento di giorni. In questo caso, per ottenere la data corretta, si dovrebbe spostare avanti il risultato di 11 giorni, passando dunque dal 21 Dicembre 2012 al 3 Gennaio 2013.

Capite subito l’assurdita’ di questa ipotesi. Prima di tutto, il problema della correlazione di cui abbiamo parlato rappresenta un limite ben piu’ importante nel corretto allineamento tra i due sistemi di conteggio. Inoltre, la messa in relazione del calendario Maya con il nostro e’ avvenuta ben piu’ tardi del 1582, per cui tutte le correzioni sono state fatte.

Perche’ si porta avanti questa ipotesi?

Semplice, solo perche’ c’e’ anche quella di Bendandi per la stessa data. Capite bene che mettere tanta carne al fuoco serve solo ad alimentare la convinzione che qualcosa di vero debba esserci.

Concludendo, ad oggi sappiamo che non vi e’ nessuna relazione tra emissioni solari e allineamenti planetari. Nella corretta trasformazione tra il lungo computo Maye e il nostro attuale sistema di conteggio dei giorni, si e’ gia’ tenuto conto del passaggio dal sistema giuliano a quello gregoriano. In questo processo, in particolare, ben piu’ importanti solo le diverse soluzioni del problema della correlazione. Come visto piu’ volte, la data del 21/12 non e’ assolutamente univoca ne tantomeno accettata da tutti gli studiosi dei Maya.

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