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ISON: cometa in technicolor

15 Nov

Della ISON abbiamo parlato in tantissimi articoli:

Rapido aggiornamento sulla ISON

2013 o ancora piu’ oltre?

E se ci salvassimo?

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

– Se la Ison non e’ cometa, allora e’ …

Riassumendo, si diceva che questa sarebbe stata la cometa del secolo con un passaggio talmente luminoso da essere perfettamente visibile ad occhio nudo in pieno giorno. Come visto pero’, queste stime sono state notevolmente ridimensionate quando si e’ potuto stimare il diametro del nucleo di questa cometa che, come visto, e’ inferiore ad un paio di kilometri. Nonostante questo, gia’ da mesi, i siti catastrofisti si sono scatenati nel lanciare previsioni e profezie legate a questa cometa: la Ison e’ Nibiru, la Ison arrivera’ sulla Terra, no, anzi, e’ un’astronave aliena, nemmeno e’ un pianeta, una costellazione, un mini sistema solare, ecc. Come visto negli articoli precedenti, tutte assurdita’ facilmente smentibili con un minimo di ricerca su internet ma, soprattutto, con un minimo di ragionamento.

Una particolarita’ pero’, almeno a mio avviso, questa cometa sicuramente la avra’: sara’ ricordata come l’oggetto celeste che maggiormente ha dato spunto per annunciare catastrofi.

L’ultima sparata che sta facendo riaccendere la discussione su internet e’ legata al colore di questa cometa. Come forse avrete letto, al passaggio vicino a Marte la Ison appariva di un bel colore verde. Continuando la sua corsa verso il perielio pero’, la cometa ha improvvisamente cambiato colore divenendo blu.

Cosa significa questo?

Inutile dire che si tratta, sempre secondo gli amici catastrofisti, di un fatto eclatante e misterioso, ovviamente non compreso dalla scienza. Inoltre, il nuovo colore della cometa sarebbe l’indicatore che la Ison e’ in realta’ la tanto temuta Blue Kachina della profezia Hopi. Di questa profezia abbiamo gia’ parlato abbondantemente in questo articolo:

Il 2012 e la profezia Hopi

Dunque, ci risiamo, una nuova fine del mondo ci attende tra pochi giorni. Meno male! Era gia’ qualche giorno che non veniva annunciata una nuova fine per la nostra amata Terra al punto che cominciavo a preoccuparmi.

Premessa, come visto nell’articolo riportato, la profezia Hopi riguarda qualcosa completamente diverso e, comunque, si tratta di un racconto di questo popolo indiano.

Detto questo, cerchiamo di capire se veramente c’e’ qualcosa di anomalo in questo cambio di colore.

In realta’, cambiamenti di colore lungo la traiettoria non sono affatto straordinari e vengono mostrati da diverse comete. Come potete facilmente immaginare, man mano che questi corpi si avvicinano al Sole vengono investiti da una radiazione sempre crescente ed inoltre aumenta anche la loro temperatura. Come visto in questo articolo:

Cos’e’ una cometa

questi corpi sono caratterizzati dalla sublimazione degli elementi che li compongono e, dunque, anche il colore caratteristico sara’ legato alla chimica dell’oggetto.

Bene, questa e’ una spiegazione semplice e comprensibile per tutti.

Pensateci, se ci sono diversi elementi questi possono “bruciare” in momenti diversi. Inoltre, un elemento puo’ essere piu’ dominante e rendere visibili gli altri solo in un secondo momento. Tutte cose perfettamente chiare e che possono spiegare in primis il colore delle comete e anche, come nel caso della Ison, cambi di colore lungo la traiettoria.

Ora pero’, e’ interessante capire da cosa siano determinati i colori verde e blu di cui stiamo parlando.

Su questo punto devo aprire una parentesi su molti siti di informazione scientifica o che pretendono di essere considerati tali. Se provate a cercare informazioni su internet, trovate che il colore verde e’ dovuto al cianogeno ma anche il colore blu e’ dovuto al cianogeno. Forse, e dico forse, si fa un po’ di confusione.

Per capire bene, vi mostro una tabella con gli elementi che possono essere presenti nella coda di una cometa e che emettono nello spettro del visibile:

Particelle a maggiore emissione
nel campo visibile
Molecole nm Ioni nm
CN 399 CO+ 426
C3 406 H3O+ 700
CH 435
C2 514

Vedete che il cianogeno,CN, emette a 399 nanometri. Cosa significa? Piccola digressione. Il cosiddetto spettro del visibile e’ quella banda di frequenze, o lunghezze d’onda, che i nostri occhi sono in grado di vedere. In questo spettro possiamo inserire appunto i diversi colori ognuno con una lunghezza d’onda diversa. Senza tanti giri di parole, vi mostro una seconda tabella:

Colore Frequenza Lunghezza d’onda
Violetto 668-789 THz 380–450 nm
Blu 631-668 THz 450–475 nm
Ciano 606-631 THz 476-495 nm
Verde 526-606 THz 495–570 nm
Giallo 508-526 THz 570–590 nm
Arancione 484-508 THz 590–620 nm
Rosso 400-484 THz 620–750 nm

Come vedete, partendo dal violetto si arriva fino al rosso aumentando la frequenza. Prima di questi valori abbiamo gli ultravioletti dopo gli infrarossi, bande di frequenze non osservabili ai nostri occhi.

Ora, il cianogeno, cosi’ come visto nella prima tabella, emette a 399 nanometri. Detto in altri termini, quando l’emissione di luce da parte di questo elemento e’ presente, la cometa apparira’ di un colore blu/violetto, come comprensibile utilizzando la seconda tabella. Notate inoltre come il colore verde abbia una lunghezzad’onda piu’ grande tra 495 e 570 nanometri. Capite dunque che il cianogeno non puo’ essere responsabile del colore verde che si osservava quando la Ison era in prossimita’ di Marte.

Sempre facendo riferimento alla prima tabella, e’ evidente che il colore verde era invece dovuto all’emissione di luce da parte di molecole di C2 che emettono luce intorno ai 514 nanometri.

Questo ci fa capire come, a volte, anche siti scientifici facciano confusione o forniscano informazioni non reali.

Ultima considerazione, ora che la cometa e’ divenuta blu, mostrando quindi la presenza di cianogeno, alcuni siti si sono lanciati nella speculazione su questo gas. Come e’ noto, si tratta di un composto tossico per l’essere umano se viene respirato. Ragioniamo, e’ contenuto in una cometa che, se anche superasse il perielio, si troverebbe a 60 milioni di kilometri da noi. Secondo voi c’e’ pericolo?

Nonostante questo, si stanno creando le condizioni per riproporre la truffa del 1910 quando al passaggio della cometa di Halley venne proposta la presenza di questo gas nelle code della comete, poi risultato reale. In quell’occasione molti buontemponi, leggasi truffatori, vendevano maschere antigas e pillole miracolose per difendersi dal pericolo del cianogeno che poteva arrivare sulla Terra.

Non mi meraviglierei se questa cosa venisse riproposta ora.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Il morbo di Morgellons

28 Ott

Diverse volte, mi sono arrivati commenti o mail di persone che chiedevano il mio punto di vista sul presunto morbo di Morgelons. Per ultimo poi, nei commenti di questo articolo:

Quando gli angeli perdono i capelli

si e’ di nuovo tornati a parlare di questa presunta malattia. Nell’articolo in questione, abbiamo visto la tecnica del ballooning utilizzata da alcuni ragni per spostarsi e dei residui di tela che questi lasciano al loro passaggio. Come visto, questi filamenti vengono spesso additati come prove delle scie chimiche in quanto sarebbero composti di polimeri di origine sintetica.

Non e’ mia intenzione inculcare notizie false o non provate, ma ragioniamo un secondo. L’esistenza dei ragni migratori e della tecnica del ballooning e’ dimostrata non a chiacchiere, ma da prove concrete. Questi ragni sono stati anche trovati ad altezze notevoli, come mostrato in alcuni documentari della BBC. Queste non sono illazioni, ma prove. Al contrario, parlare di fibre sintetiche e polimeri impone analisi specifiche a sostegno di queste tesi. Analisi che a tutt’oggi non ci sono. Fate sempre sempre attenzione a quello che leggete o che, nel peggiore dei casi, affermate. Prima di dire che una cosa e’ carne o pesce, dovete analizzarla per vedere di cosa e’ fatta.

Premesso questo, torniamo dunque a parlare di scie chimiche, dal momento che secondo alcuni il morbo di Morgellons sarebbe una diretta conseguenza dell’inalazione di queste pericolose sostanze che qualcuno si divertirebbe ad irrorare nei nostri cieli.

Di scie chimiche abbiamo gia’ parlato in questi post:

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Scie chimiche, ora abbiamo la prova

Accordo Italia-USA per sparere scie chimiche

Come detto e ripetuto, non ci sono ad oggi prove dell’esistenza di queste fantomatiche scie. Sicuramente questa frase potrebbe far saltare sulla sedia i sostenitori di questo complotto mondiale ma come detto e ripetuto non esiste nessuna analisi certa condotta e che mostri l’esistenza di qualcosa di diverso dalle normali scie di condensazione. Inoltre, vi faccio nuovamente notare una cosa: per poter spargere scie lunghe chilometri, che volume di sostanze tossiche dovrebbe portare un aereo? Vi rendete conto che rilasciando qualcosa in quota, a causa delle correnti, non sapete minimamente dove potrebbe ricadere? Altra considerazione, ma se provassi ad avvelenare la popolazione in questo modo, non respirerei anche io la stessa cosa? Vi pare possibile che ci sia un complotto orchestrato da migliaia di persone, piloti, assistenti di volo, controllori, governanti, scienziati, e non si sia mai avuta una fuga di notizie?

Questo solo per ribadire nuovamente il mio punto di vista.

Detto questo, passiamo dunque al Morgellons. Come sapete, indipendentemente dalle scie, questo sarebbe un morbo che colpisce la pelle provocando gravi lesioni da cui fuoriescono filamenti di materiale sintetico, a volte colorati. Il morbo e’ accompagnato da forti dolori e dalla sensazione che ci siano degli organismi annidati sotto la cute.

La prima che parlo’ di Morgellons, fu Mary Leitao che lo diagnostico’ al figlio di due anni. Sulla rete trovate scritto che la Leitao e’ una biologa o, secondo altri, una dottoressa in medicina. In realta’, si tratta di una casalinga che aveva lavorato alcuni anni come tecnico di laboratorio. La signora in questione avrebbe osservato con un miroscopio giocattolo regalato proprio al figlio, il labbro del bambino evidenziando la presenza di filamenti di origine sintetica.

Dopo queste “analisi”, la signora avrebbe portato il figlio da diversi specialisti. Quale fu la risposta degli specialisti? Il bambino era sano come un pesce, mentre la mamma era affetta dalla sindrome di Münchhausen, malattia mentale che spinge i genitori ad arrecare danni fisici alla prole per attirare l’attenzione su di se. Il termine morbo di Morgellons, o anche solo Morgellons, venne coniato dalla proprio Leitao, che ovviamente non si e’ fidata del parere dei numerosi medici consultati. Inoltre, la stessa signora istitui’ la Morgellons Research Foundation per raccogliere altri casi in giro per il mondo, tutti ovviamente autodiagnosticati.

Ora pero’, qualcuno potrebbe obiettare dicendo che siamo alle solite, la scienza e la medicina ufficiali sono restie ad accogliere queste nuove malattie perche’ pagati da questo e da ques’altro. Sulla rete trovate, a sostegno dell’esistenza del morbo, che anche il centro per il controllo e prevenzione delle malattie, CDC, si e’ interessato al Morgellons. Questo e’ vero. Come mai il CDC si e’ interessato a questo disturbo se non esiste? Complice la rete, il tam tam su questa malattia ha portato moltissime persone nel mondo ad autodiagnosticarsi questo morbo. A seguito delle numerose segnalazioni ricevute, il CDC ha dunque deciso di condurre una seria analisi, durata ben 6 anni, dal 2006 al 2012.

Quali sono i risultati ottenuti dal CDC?

Tolti tutti i casi di autosuggestione, il CDC ha evidenziato come in tutti i casi le lesioni cutanee fossero o autoinflitte o dovute ad altre malattie epidermiche conosciute. In tutti i casi pero’, nei pazienti vennero riscontrati problemi psichiatrici come la parassitosi allucinatoria. I presunti filamenti di origine sintetica trovati sulle ferite erano proprio filamenti di origine sintetica, provenienti pero’ dagli indumenti indossati.

Dove sono le prove? Ah, e’ vero, c’e’ bisogno di prove per poter fare delle affermazioni. A forza di leggere gli articolo in rete, lo stavo dimenticando. Leggete qui il risultato delle analisi condotte del CDC:

CDC, risultati

A parte che tra le migliaia di casi analizzati, solo pochissimi si sono mostrati reali. Di questi, le persone interessate hanno avuto gravi problemi psicologici dovuti ad un peggioramento della vita: assunzione di droghe, disturbi psichici, ecc. Molto interessanti sono le conclusioni dell’articolo in cui si evidenzia come non siano state trovate infezioni di alcun tipo ne tantomeno malattie diverse da quelle comunemente conosciute.

Fate pero’ attenzione, in nessun caso la Fodazione Morgellons parla di scie chimiche in relazione con questo morbo. La piu’ grande sostenitrice di questa connessione e’ la “dottoressa” Hildegarde Staninger. Chi e’ costei? Dico “dottoressa” perche’ lei stessa si definisce tale ma in “medicine alternative”. Ognuno puo’ avere il suo punto di vista riguardo alle medicine alternative, ma per me dottore o dottoressa vuol dire una sola cosa. La Staninger avrebbe lavorato qualche anno nella Capital University of Integrative Medicine, universita’ non riconosciuta dal sistema scolastico americano e che nel 2006 ha addirittura chiuso. A sostegno di quanto affermato, il sito internet non e’ piu’ raggiungibile:

CUIM website

Secondo la Staninger sarebbero state condotte importanti analisi che mostrerebbero la relazione tra le scie chimiche e il morbo di Morgellons, in particolare, mostrando come la crescita dei peli sintetici sia direttamente correlata con le sostanze sparse in atmosfera. Dove sono queste analisi? Purtroppo, nessuno le ha mai viste. Anche qui, chiacchiere e solo chiacchiere. Non e’ stato pubblicato nessun articolo con queste misure ne dalla Staninger ne tantomeno da qualcun’altro.

Riassumiamo, non ci sono prove dell’esistenza delle scie chimiche, non ci sono prove a sostegno del morbo di Morgellons, non ci sono neanche prove che queto morbo sia dovuto alle irrorazioni in atmosfera. Dunque, di cosa stiamo parlando?

Attenzione, come detto piu’ volte, siete liberi di credere a quello che volete, pensate che le scie chimiche esistono? Bene, e’ un vostro pensiero, ma non sostenete che esistono prove a loro sostegno. Ricordatevi che e’ un vostro pensiero, non supportato da analisi scientifiche. Aggiungo anche un’altra considerazione, personalmente non credo alle scie chimiche ma non sono io, ne tantomeno la scienza, a dover dimostrare che non esistono, piuttosto dovrebbero essere i sostenitori di qualcosa che non si vede a dover portare prove e convincere gli altri.

Questa purtroppo e’ sempre la solita tiritera: scie chimiche, Nibiru, Morgellons, ecc. Tutti parlano di prove, ma nessuno le mostra. Piuttosto chiedono di dimostrare il contrario. Tenete sempre a mente questo piccolo particolare. Se oggi, qualcuno arrivasse con prove certe e oggettive di queste affermazioni, sarei io il primo a cambiare idea ed ammettere il mio errore.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.