Tag Archives: protettivo

Buco sulla Stazione Spaziale

8 Mag

In queste ore e’ stata rilasciata una notizia che ha riacceso un dibattitto di cui ci eravamo occupati varie volte. A seguito dell’impatto ocn un piccolo oggetto, uno dei pannelli solari della Stazione Spaziale Internazionale e’ stato danneggiato. Il risultato di quanto avvenuto e’ stato mostrato dall’astronauta canadese Chris Hadfield che ha mostrato la foto su twitter:

La zona cerchiata di rosso e' quella che mostra il foro

La zona cerchiata di rosso e’ quella che mostra il foro

Come vedete, si tratta di un piccolo foro di diametro compreso tra 1.5 e 2 cm e che, al momento, non desta nessun timore per il funzionamento della ISS.

Da cosa e’ stato provocato questo foro?

Ovviamente non potevano mancare ipotesi fantasiose sulla rete che vorrebbero il foro come risultato di un attacco da parte di qualche cosa o anche, questa e’ davvero fantasiosa, come risultato dell’enorme flusso di particelle provenienti dal Sole che sta aumentando la sua intensita’. Al solito, la rete e’ libera, e’ giusto che lo sia, e ognuno puo’ scrivere quello che vuole, pero’ c’e’ un limite anche alla fantasia.

Tornando seri, le ipotesi fatte sono essenzialmente due: nel primo caso, il foro potrebbe essere stato causato dall’urto del pannello con un meteroide di piccole dimensioni proveniente dallo spazio. Come sappiamo bene, questo genere di eventi sono del tutto normali. Come si vede dal foro, in questo caso, se l’ipotesi fosse vera, si tratterebbe di un sassolino di appena 3 cm di diametro, pero’ impattante ad alta velocita’. Questo genere di eventi sono del tutto previsti e proprio per questo motivo, le parti piu’ sensibili della Stazione Spaziale sono schermate con pannelli antimeteorite. Queste strutture servono ad inspessire lo strato esterno di materiale in modo da proteggere le parti piu’ sensibili, come, ad esempio, i moduli in cui si trovano abitualmente gli astronauti durante il loro soggiorno nello spazio. Come potete facilmente immaginare, queste protezioni sono impraticabili per i pannelli solari che devono assolutamente essere scoperti per poter catturare l’energia solare essenziale per il funzionamento dei sistemi di bordo.

Altra ipotesi interessante, e’ che si sia trattato di rifiuto spaziale. Come visto in questi post:

Black Knight e segnali dallo spazio

Un nuovo UFO nello spazio

lo spazio che circonda la Terra e’ ormai divenuto una discarica piena di detriti prodotti da precedenti missioni o dalla distruzione di oggetti caduti in disuso. Solo poche settimane fa, avevamo parlato dello scontro del nanosatellite russo Blits con un detrito spaziale:

Chi va col profeta, impara a profetizzare

proprio in questo caso, si e’ puntato il dito contro i detriti prodotti dal test missilistico della Cina utilizzato per distruggere il satellite Fenyun-1C.

Come visto nei precedenti articoli, quello dei detriti spaziali sta diventando un vero e proprio problema dal momento del pericolo che questi oggetti abbandonati rappresentano per i tanti oggetti, molto spesso privati, che orbitano intorno alla Terra. In particolare, abbiamo gia’ parlato delle missioni di recupero e pulizia pianificate da qui a breve tempo ma, come anticipato, detriti di dimensioni minori non sono visibili al radar per cui non si conosce esattamente la loro posizione, ne tantomeno i sistemi di controllo che sono in grado di evitare pericolosi scontri.

Nel caso della Stazione Spaziale, stiamo parlando di un detrito di soli 3 cm di diametro ma capace, come testimonia il pannello solare, di produrre danni considerevoli alle missioni in orbita.

Dal mio punto di vista, entrambe le ipotesi possono essere considerate ragionevoli. Facciamo pero’ una riflessione aggiuntiva. La Stazione Spaziale internazionale e’ dotata di 8 pannelli solari di area pari a decine di metri quadri ciascuno. Se teniamo a mente questi numeri, ci rendiamo conto che, dopo diversi anni di utilizzo della ISS. la probabilita’ di eventi di questo tipo, all’orbita in cui si trova la stazione spaziale, e’ considerevolmente bassa.

Come anticipato, il foro non sembrerebbe aver provocato danni o cali di alimentazione nella ISS. Studi di questo tipo sono importanti per valutare la disponibilita’ elettrica della base. I pannelli solari utilizzati funzionano esattamente come quelli dei campi fotovoltaici a Terra. In questo caso, stringhe di pannelli vengono connessi in serie per cui l’interruzione di un pannello potrebbe provocare la chiusura di tutta la stringa con notevoli cali di alimentazione ben piu’ alti del singolo pannello mancante. In questo caso, fortunatamente, non ci sono state conseguenze di questo tipo, per cui, al momento, la situazione sembrerebbe sotto controllo senza la richiesta di lavorazioni esterne per gli abitanti della stazione.

Concludendo, le ipotesi per la causa del foro rinvenuto in uno dei pannelli solare della ISS potrebbe essere stato provocato da un meteroide o anche da un detrito spaziale invisibile ai radar data la sua piccola dimensione. Solo per curiosita’, vi dico che tra l’8 e il 10 Maggio si svolgera’ a Roma la International Space Conference. Tra i diversi temi trattati non manchera’ certo quello sui detriti spaziali. Trattandosi di societa’ private, all’incontro parteciperanno anhce importanti agenzie assicurative mondiali, che dovranno mostrare i loro piani assicurativi con per scontri di questo tipo. Non pensate solo alla scienza pura, come sappiamo, molto piu’ spesso, gli oggetti in orbita intorno alla Terra sono di origine privata e utilizzati per gli scopi piu’ disparati, prima tra tutte le telecomunicazioni.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Troppo caldo …. aumenta il ghiaccio?

7 Apr

L’aumento delle temperature globali e’ certamente un fenomeno risaputo e noto a tutti. Ora, per quanto riguarda le cause di questo aumento, non esiste una spiegazione unica e condivisa da tutti. Si puo’ parlare di inquinamento ad opera dell’uomo, di naturale ciclo del nostro pianeta, di aumento delle temperature osservato anche su altri pianeti del sistema solare. Insomma, tante ipotesi, tutte con basi scientifiche alle spalle, ma tra cui, ad oggi, non si e’ potuta individuare la reale causa di questo aumento. Solo per chiarezza, quando si parla di aumento globale delle temperature, non dobbiamo certamente pensare che di inverno, ad esempio in Italia, troveremo 30 gradi. L’aumento globale delle temperature consiste in un incremento al massimo di 1-2 gradi a livello mondiale, che comunque rappresenta una notevole variazione ai complicati e delicati equilibri dell’ecosistema Terra. Mia personale opinione e’ che ovviamente l’inquinamento umano contribuisce a questo incremento, ma non e’ possibile individuare una sola causa per l’aumento delle temperature. Secondo il mio punto di vista, tutte le cause viste in precedenza contribuiscono singolarmente ed in parti anche diverse a questo aumento.

Detto questo, vorrei ora parlarvi di un articolo apparso sulla rivista Nature Geoscience solo qualche giorno fa e che parla dei ghiacci dell’Antartide, cioe’ del Polo Sud.

paradosso-polo-sud

Per prima cosa vi riporto il link in cui e’ possibile leggere l’abstract dell’articolo:

NatureGeo Antartic Ice

Partiamo dai fatti. Come anticipato, e’ cosa nota un aumento delle temperature a livello mondiale. Ora, al polo Nord e al polo Sud del nostro pianeta, cioe’ nell’Artico e in Antartide, sono presenti enormi calotte di ghiaccio. La quantita’ di ghiaccio presente non e’ costante nel tempo, ma presenta delle variazioni stagionali e sul lungo periodo da sempre studiate e tenute sotto controllo. In presenza di un aumento delle temperature, istintivamente quello che si potrebbe pensare e’ che i ghiacci di entrambi i poli si stiano ritirando.

In realta’ questo non e’ vero in entrambi i poli.

Cerchiamo di capire meglio.

Dalle osservazioni su lungo periodo, si evidenzia come i ghiacci del polo nord stiamo diminuendo sempre piu’ velocemente, mentre in realta’, soprattutto durante gli inverni, quelli del polo sud siano in aumento.

Come e’ possibile tutto questo?

Anche se puo’ sembrare assurdo, la spiegazione e’ proprio da ricercarsi nell’aumento delle temperature globali. Fa caldo, quindi aumenta il ghiaccio!

Andiamo con ordine.

L’aumento delle temperature provoca ovviamente lo scioglimento superficiale dei ghiacci. Questo processo riversa nei mari dell’Antartide grosse quantita’ di acqua dolce molto fredda. Dunque? Queste acque formano uno strato superficiale negli oceani che di fatto isola i ghiacchi del pack degli strati piu’ profondi dei mari che si trovano a temperatura piu’ alta. In questo modo, avremo una sorta di mantello protettivo del pack che quindi aumentera’ trovandosi isolato dagli effetti del riscaldamento globale.

Questo processo, come anticipato, e’ stato studiato e ipotizzato basandosi sui dati raccolti su circa 20 anni di osservazione dei ghiacci in Antartide.

Come spesso avviene in questi casi, quella mostrata non e’ l’unica spiegazione data al fatto certo che e’ l’aumento dei ghiacci in Antartide. Secondo un altro studio, condotto da un team di scienziati inglesi, l’apparente paradosso dell’Antartide puo’ essere spiegato prendendo in esame i dati delle correnti di aria. Secondo quest’altro studio, la circolazione diversa dei venti in Antartide innescherebbe un flusso di aria piu’ fredda responsabile dunque dell’aumento di ghiaccio.

Come vedete, e come anticipato, ci sono due ipotesi molto affascinanti, ognuna basata su dati scientifici reali, per spiegare questo apparente paradosso. Sia l’andamento dei venti che lo scioglimento superificiale dei ghiacci sono documentati e osservati su lungo periodo. Ora, non resta che attendere per capire quale di queste due possibili cause sia responsabile dell’aumento del ghiaccio dell’Antartide. Magari, anche in questo caso, entrambe le soluzioni proposte si dimostreranno valide, e gli effetti osservati potrebbero essere dovuti ad una concausa di queste due ipotesi.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

2012 e sette deliranti

4 Nov

Molto abbiamo detto su questo 2012, analizzando in dettaglio le profezie e i fenomeni ipotizzati per il 21 Dicembre. Come abbiamo visto in diversi post:

La salvezza e’ vicina …. precisamente a Ceglie in Italia!

Aspettare il 21 Dicembre sui Pirenei

Dove trascorrere il 21 Dicembre

Bugarach completo? Andiamo a Torino!

molti stanno cercando di trovare un luogo sicuro dove aspettare la fine del mondo o stanno organizzando viaggi nelle terre dei Maya. Il denominatore comune di questi argomenti e’ sempre il giro d’affari che viene creato. Come ormai sappiamo bene, il mondo e’ sempre pieno di soggetti pronti a sfruttare queste ghiotte occasioni per il proprio tornaconto personale:

Homo homini lupus

A parte bunker, rifugi e viaggi, non potevano certo mancare sette o vere e proprie organizzazioni pseudo-religiose pronte ad offrire la salvezza … ovviamente in cambio di una manciata di euro!

Moltissime sono le sette che si sono formate in vista del 2012, di queste, sempre piu’ o meno organizzate, hanno attirato la mia attenzione due organizzazioni, sostanzialmente diverse, ma che presentano lo stesso punto in comune, offrire la salvezza: la polacca “Missione del Faraone” e l’italianissima “Non siamo soli”.

Le piramidi di Giza

La Missione del faraone e’ un’organizzazione, come loro stessi si definiscono, di pace, inviata sulla Terra dal pianeta Ashun della costellazione di Orione. Lo scopo della setta e’ quello di aiutare gli abitanti della Terra a prepararsi agli eventi catastrofici del 2012.

Esiste ovviamente un sito internet della Missione, purtroppo solo in polacco o in inglese:

Missione del Faraone

leggere le loro pagine e’ alquanto divertente. Trovate un’accozzaglia senza precedenti di tutte le profezie fatte sul 2012, ovviamente senza uno straccio di prova scientifica e senza lasciar intendere quale o quali profezie si avvereranno. L’unica cosa certa e’ che ci sara’ la fine del mondo e, senza un aiuto esterno, l’umanita’ non potra’ salvarsi.

La cosa piu’ intringante e’ il meccanismo di salvezza. Secondo la missione, la Terra potrebbe essere salvata attivando uno speciale schermo in grado di proteggerla da tutto cio’ che potrebbe venire dallo spazio. Per attivare lo schermo e’ necessario trovare una “chiave” custodita all’interno della Grande Piramide e che servirebbe per lanciare un segnale alla volta di Marte. Sul pianeta sarebbe localizzato il meccanismo di schermo. Questo, creando un raggio invisibile, proteggerebbe la Terra dall’esterno. Questo fantastico macchinario sarebbe gestito direttamente da re Khufu, sovrano di questa civilta’ evoluta che ci avrebbe creato milioni di anni fa.

Come potete immaginare, si tratta di tutte teorie campate in aria e completamente fuori dalla realta’. Fate attenzione pero’, anche se puo’ sembrare un sito completamente fantasioso, il suo ruolo reale lo trovate guardando i banner del sito. Insieme alla immancabile pubblicita’, sempre presente in siti di questo tipo, non poteva certo mancare il pulsante per fare donazioni. Stando a quanto si legge, le donazioni sarebbero necessarie per finanziare la ricerca della famosa chiave di cui abbiamo parlato prima. Come vedete, lo scopo c’e’ sempre!

Cambiamo invece tematica parlando della setta “Non siamo soli”. In questo caso, andiamo verso argomentazioni piu’ religiose, parlando di una vera  e propria setta nel senso stretto della parola.

Questa organizzazione e’ fondata e diretta da Giorgio Bongiovanni. Forse qualcuno di voi avra’ gia’ sentito parlare di questa persona.

Bongiovanni e’ un sedicente profeta a cui sarebbero state donate niente meno che le stigmati. Per capire meglio di cui stiamo parlando, vi segnalo anche il suo sito internet:

Giorgio Bongiovanni

Come potete leggere, Bongiovanni avrebbe addirittura rivelato il vero terzo segreto di Fatima, dal momento che, secondo lui, quello rivelato dalla Chiesa sarebbe solo una parte del vero messaggio dato dalla Madonna a Suor Lucia.

Molto interesanti sono le lettere che Bongiovanni ha inviato al papa, ai vescovi e a molte altre figure di spicco della Chiesa Cattolica. Notate che le epistole sono tutte firmate come “Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato”.

In sostanza, Bongiovanni aspetta per il 2012 la seconda venuta in Terra di Cristo. La sua carriera di sedicente profeta inizia nei primi anni ’90 quando, di ritorno da un viaggio a Fatima, sostiene di aver ricevuto le stigmati. Inizialmente Bongiovanni si appoggia alla chiesa cattolica, come potete vedere dai suoi messaggi sul sito, di chiaro stampo cristiano.

Successivamente poi, Bongiovanni ha un cambio di rotta identificando la seconda venuta di Cristo come un arrivo di entita’ aliene. Dal 2000 in poi, la filosofia diventa molto simile a quella della “federazione galattica di luce”, di cui abbiamo avuto modo di parlare in diversi post:

La fine del mondo e’ vicina, parola della CG

4 Agosto? Avete capito male!

CG: prima dell’ascensione …

Anche Bongiovanni aspetta l’arrivo di alieni con cui dice di essere in contatto telepatico. Da questo punto in poi, i suoi messaggi diventano un misto privo di senso logico tra chiesa, religione, navi aliene e arrivi di entita’ extraterrestri confuse una volta con Gesu’, una volta con la Madonna.

Anche nel sito internet di Bongiovanni, non possono mancare una miriade di banner pubblicitari, oltre al solito tasto rapido per fare donazioni. In questo caso pero’, trovate anche una pagina ricca di tutti i suoi libri, i suoi dvd e le sue interviste, ovviamente acquistabili in formato DVD direttamente dalle sue pagine web.

Concludendo, non potevano mancare sette e organizzazioni studiate appositamente in vista del 2012. Tutti questi gruppi offrono di facciata la salvezza in vista delle catastrofi che da qui a poco ci colpiranno, ma il vero scopo e’ solo quello di alimentare il giro d’affari sul 21 Dicembre. Diffidate sempre da questi individui, pronti ad alimentare la paura delle persone per il solo profitto personale.

Per analizzare in modo scientifico le profezie del 21 Dicembre, senza creare allarmismi gratuiti, ma capendo a fondo le basi scientifiche, qualora esistano, su cui si fondano queste teorie, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.