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Dal turismo al trasferimento nello spazio

3 Mag

Solo pochi giorni fa, avevamo pubblicato questo articolo:

Dove andiamo in vacanza? Nello spazio!

Come visto, ci sono diverse compagnie private, prima tra tutte la Virgin Galactic di Branson, che si stanno dando battaglia per riuscire a portare i primi turisti nello spazio.

Se pensavate che questa fosse una follia, aspettate di leggere questa notizia e il turismo spaziale vi sembrera’ una passeggiata.

Se adesso vi dicessi che c’e’ la possibilita’ di andare a vivere su Marte in pianta stabile, ci credereste? Probabilmente no, magari anche a ragione, ma forse ci sbagliamo.

Nel 2012 e’ nata l’organizzazione MarsOne, con sede in Olanda, che ha come scopo quello di portare i primi coloni su Marte a partire dal 2023. Prima di pensare che vi stia prendendo in giro o che sia la solita bufala mediatica, magari creata per spillare qualche soldo alle persone, vi dico una serie di dettagli:

– MarsOne e’ una societa’ no profit

– la missione viene sostenuta dal premio nobel per la fisica Gerard ’t Hooft

– tra gli affereti alla missione ci sono ex ricercatori della NASA, tra cui Norbert Kraft, oggi direttore medico della MarsOne

Se prima pensavamo che il tutto fosse una presa in giro, leggendo queste considerazioni, e sono reali, qualche dubbio ci sta venendo.

Come detto, lo scopo di MarsOne e’ quello di creare la prima colonia di esseri umani sul pianeta rosso. La societa’ ha stretto contatti con la SpaceX, azienda privata operante proprio nel settore dei lanci spaziali privati e che fornirebbe tutti i componenti per la missione, tra cui navicelle Dragon per il trasporto fino a Marte.

Senza perderci in chiacchiere, vi illustro il programma della missione:

  • 2013: Verranno selezionati i primi 40 astronautie verrà costruito un modello in scala della colonia per garantire l’addestramento.
  • 2014: Verrà prodotto il primo satellite per le comunicazioni.
  • 2016: Una missione con rifornimenti verrà lanciata, contenente 2500 kilogrammi di cibo in una capsula Dragon, di SpaceX, modificata per l’occasione.
  • 2018: Verrà lanciato un rover per determinare la migliore posizione in cui disporre la colonia.
  • 2021: Altre sei capsule Dragon e un ulteriore rover verranno lanciati. Le capsule Dragon saranno così suddivise: due unità di sussistenza, due unità di supporto vitale e due unità di rifornimenti.
  • 2022: Un razzo Falcon Heavy della SpaceX lancerà il primo gruppo di quattro coloni.
  • 2023: I primi coloni atterrano su Marte con una capsula Dragon.
  • 2025: Arriverà un secondo gruppo di coloni.
  • 2033: La colonia raggiungerà i 20 individui

Come vedete, si fa sul serio e con un cronoprogramma molto aggressivo.

La prima cosa che ci viene in mente pensando a questa missione e’: quanti soldi ci vorrebbero per organizzare questa cosa? Stando a quanto riportato dalla MarsOne, solo per arrivare ai primi 4 coloni su Marte, servirebbero 6 miliardi di dollari. Dove verrebbero presi? Qui trovate la risposta piu’ bella, dalla televisione! La missione MarsOne sara’ una sorta di Grande Fratello spaziale e i diritti televisivi saranno venduti a caro prezzo. Secondo la societa’, sfruttando questo sistema, non ci saranno problemi nel reclutare i soldi necessari. Pensando alla nostra societa’ e al successo di programmi di questo tipo, sicuramente ci viene da dare ragione a questa affermazione.

Marte_colonia

Nel pieno rispetto del programma, e’ partito proprio in questi giorni il piano di reclutamento degli astronauti. Per candidarvi, basta caricare un breve video sulla pagina web della compagnia:

MarsOne recruitment

Requisiti? Avere un’era’ compresa tra 18 e 40 anni, godere di ottima salute e parlare fluentemente l’inglese. Lauree particolari? Conoscenze specifiche? Addestramento militare? Ore di volo? Assolutamente niente di tutto questo. La MarsOne assicura un programma di addestramento per costruire anche le figure professionali che serviranno su Marte. Purtroppo, l’inglese si deve sapere molto bene perche’ si prevede di utilizzare un equipaggio internazionale.

Dopo pochi giorni dall’apertura, la societa’ ha gia’ ricevuto qualcosa come 10000 candidature da tutto il mondo. Nel migliore stile Grande Fratello, le selezioni, o meglio il primo giro di scrematura, verrano fatte attraverso il voto su internet da parte delle persone. Chiunque, dunque, puo’ essere elettore e elegibile. Vi dico anche che, al momento, sono arrivate le candidature di soli 4 italiani. Considerando che la missione sara’ internazionale e che dovranno essere scelti 20 astronauti, le possibilita’ per noi sono ancora tutte aperte.

Sul sito della societa’ trovate anche un video di promozione che mostra tutte le fasi e come gli astronauti dovranno vivere su Marte:

Se state pensando di sottomettere la candidatura, e’ necessario che sappiate qualcosa in piu’ sulla missione.

L’aspetto piu’ importante di cui tenere conto, e’ la vostra convinzione psicologica. Come fare per mantenere i costi cosi’ bassi? Il problema principale di una missione umana su Marte e’ pensare ad una navicella in grado di affrontare 7 mesi di viaggio per andare e 7 per tornare e che sia in grado di garantire un carico di cibo per l’equipaggio. MarsOne ha risolto questo problema nel modo piu’ semplice: i biglietti sono di sola andata! Proprio cosi’, avete capito bene. Come potete vedere nel programma, la missione prevede dei lanci preventivi proprio per costruire la base e per organizzare la coltivazione di ortaggi sul pianeta rosso. La MarsOne dichiara di poter sfruttare l’abbondante acqua sotto forma di ghiaccio presente su Marte. Personalmente lo trovo un po’ azzardato, ma facciamo finta di nulla. Il volo e’ di sola andata, dunque, 7 mesi per raggiungere Marte e poi si vive sul pianeta rosso, senza possibilita’ di tornare a casa.

Ovviamente, gli astronauti avranno la possibilita’ di comunicare a Terra sfruttando comunicazioni satellitari, ma si deve tener conto di importanti fattori: i segnali avranno ritardi tra 5 e 20 minuti dovuti alla distanza. Non sara’ possibile navigare in rete in tempo reale, sarebbe troppo lento e dispendioso, ma le pagine saranno pre-caricate e rese disponibili in modalita’ off-line agli astronauti. Capite bene che le possibilita’ di comunicazione sono ovviamente ridotte all’osso.

Cosa prevede l’addestramento prima della missione? Come visto nel programma, e’ previsto un programma di 8 anni prima della partenza. Si trattera’ di una preparazione a tempo pieno, per cui gli aspiranti astronauti dovranno lasciare il proprio lavoro per dedicarsi completamente alla missione. Ovviamente questa fase sara’ pagata in modo da consentire ai selezionati di poter vivere prima della partenza.

La fase piu’ importante dell’addestramento e’ quella che riguarda la preparazione psicologica. Come potete immaginare, e’ necessario valutare al meglio i futuri coloni per selezionare individui realmente motivati ed in grado di affrontare un’esperienza del genere, quasi sicuramente a vita. In parallelo, i vincitori del biglietto di sola andata dovranno affrontare una preparazione tecnica su una vasta gamma di discipline e almeno due di loro dovranno essere in grado di poter riparare ogni componente della missione. Altri 2 dovranno invece affrontare una preprazione medica per far fronte alle emergenze ma anche alla normale routine della base. Nella colonia di 20, verranno poi addestrati esperti di esobiologia, fisica e altre discipline utili per capire e studiare l’ambiente di Marte.

Come anticipato, la parte psicologica e’ quella piu’ delicata e piu’ a rischio. Riguardo alle comunicazioni, ad esempio, gli astronauti verranno tenuti in isolamento per un periodo piu’ o meno lungo, facendoli comunicare con le famiglie simulando a Terra il ritardo di 20 minuti. Questo per capire le risposte psicologiche a questo allontanamento forzato da partenti e amici e valutare la reale compatibilita’ degli astronauti con la missione.

Ovviamente, anche dal punto di vista fisico, e’ necessaria una preparazione e una predisposizione a questo genere di vita. Un ambiente a ridotta gravita’, implica infatti una riduzione del tono muscolare e problemi ossei, tutti aspetti non trascurabili e di cui si deve tener conto.

Personalmente sono molto scettico su questa missione, ma soprattutto lo sono sul cronoprogramma cosi’ aggressivo. Sicuramente, la pubblicita’ e l’idea del reality consentira’ di ricavare i soldi necessari, ma, dal mio punto di vista, 6 miliardi di dollari non saranno sufficienti per portare nel 2023 i primi coloni su Marte. Inoltre, ci sono alcuni aspetti della missione che mi sembrano alquanto trascurati. E’ vero che sono stati pensati viaggi di rifornimento per i coloni, ma assicurare questo servizio a vita, o almeno finche’ non saranno sviluppate tecniche di autosostentamento, non credo sia cosi’ facile. Anche pensare di preparare l’orticello su Marte, non mi sembra cosi’ facilmente fattibile. Come vedete, di punti interrogativi ce ne sono ancora tanti, ma la cosa certa e’ che la MarsOne esiste veramente, ha preso contatti tangibili per la fornitura delle navicelle e sembra interessata a portare avanti il programma. A questo punto, chi vivra’ vedra’. La cosa piu’ importante e’ che le selezioni sono aperte e ci sono ancora pochi italiani che si sono fatti avanti. Se state pensando che sarebbe la vita giusta per voi, questo e’ il momento giusto per sottomettere la vostra candidatura.

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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Aprile 2013: altro pericoloso allineamento?

1 Apr

Siamo appena “miracolosamente” scampati al 29 Marzo:

29 Marzo, la tanto attesa fine potrebbe arrivare

senza che un asteroide ci sia caduto in testa, ma non possiamo certo pensare di poter vivere tranquilli. Come sapete bene, i nostri amici catastrofisti ne hanno sempre una pronta per tutte le occasioni. Ora, come detto, appena passata la notizia del 29 Marzo, non hanno certo atteso molto tempo prima di annunciare una nuova prossima fine del mondo.

Questa volta, e al solito non ci resterebbe poi tanto da stare allegri, si parla di Aprile 2013.

Cosa dovrebbe accadere?

Tra poco meno di un mese e’ atteso un nuovo importante allineamento planetario nel Sistema Solare. Sembrerebbe infatti che Terra, Sole e Marte si troveranno allineati in modo quasi perfetto. Cosa dovrebbe comportare questo? Stranamente, questa volta non dovremmo morire tutti, ma il prossimo allineamento comportera’ serissimi problemi alla telecomunicazioni. In una societa’ come quella odierna, un’interruzione o comunque dei disturbi generalizzati alle comunicazioni mondiali, causerebero danni molto seri e difficilmente quantificabili.

Ragionate un secondo. Voi leggete un titolo del genere: “Allineamento Sole-Terra-Marte, gravi problemi alle telecomunicazioni ad Aprile”. Questo e’, piu’ o meno, il titolo per questa notizia su diversi siti catastrofisti.

Ora, fermiamoci un secondo a ragionare. ci sarebbe un allineamento della Terra con il Sole e Marte, e questo dovrebbe comportare un problema alle telecomunicazioni. Perche’? Per trasmettere un segnale da una parte all’altra della Terra, ci interessa sapere dove si trova il Sole o dove si trova Marte?

Ovviamente la risposta e’ no!

Perche’ allora si parla di probemi alle telecomunicazioni?

Questa storia nasce in realta’ da una notizia pubblicata direttamente dalla NASA. Effettivamente, per Aprile 2013 e’ atteso questo allineamento planetario, con Marte che sara’ completamente nascosto dal Sole se visto dalla Terra.

Ecco un’immagine del Sistema Solare in cui si vede molto bene questo allineamento:

Posizione dei pianeti nel Sistema Solare ad Aprile 2013

Posizione dei pianeti nel Sistema Solare ad Aprile 2013

 

Questa disposizione di pianeti rende difficoltosa la trasmissione e la ricezioni di segnali da Marte.

Per curiosita’, vi segnalo anche il sito, fatto molto bene e abbastanza completo, da cui ho estrapolato questa immagine:

Solar System Scope

In qualsiasi data, potete visualizzare la posizione dei pianeti del Sistema Solare, cambiando anche la visuale.

Tornando a Marte, come sappiamo bene, ci sono diverse missioni in corso sul pianeta rosso gestite dalla NASA, come ad esempio Curiosity, di cui abbiamo parlato in questi post:

Ecco perche’ Curiosity non trova gli alieni!

Curiosity: scoperta sensazionale?

Ecco la scoperta di Curiosity

A causa dei possibili problemi di comunicazione, la NASA ha dunque deciso di sospendere le missioni nel mese di Aprile per evitare che comandi incompleti o interruzioni frequenti delle trasmissioni potessero causare qualsivoglia danno alle importanti missioni in corso.

Ecco il link alla pagina del JPL con la notizia e la decisione di sospendere le missioni ad Aprile:

NASA allineamento 2013

Prima di chiudere su questo argomento, spendiamo ancora due parole sulla notizia.

Perche’ si parla tanto di allineamenti?

Per prima cosa, c’e’ da dire che questo allineamento Terra-Sole-Marte non e’ affatto un evento eccezionale, ma si verifica, piu’ o meno, ogni 26 mesi. Capite dunque che non c’e’ assolutamente nulla di pericoloso o sconosciuto.

A mio avviso pero’, su alcuni siti, questa notizia viene appositamente data in modo molto confusionario e misterioso, appunto per cercare di riprendere alcuni concetti di cui molto abbiamo discusso parlando di 2012. Come forse ricorderete, alcune delle probabili cause per la fine del mondo al 21 Dicembre, erano proprio allineamenti planetari nel Sistema Solare o anche con il centro della Galassia.

In particolare, diverse volte abbiamo parlato di allineamenti planetari, riprendendo anche il discorso terremoti. Come visto in questi post:

Allineamento con le Pleiadi

Allineamenti, Terrremoti e … Bendandi

Allineamenti e Terremoti

3 Gennaio 2013 …

molto spesso si e’ parlato di precursori sismici o cause dei terremoti mettendo in connessione questi fenomeni con la posizione degli altri pianeti rispetto alla Terra. Anche in questo caso, pero’, gli allineamenti planetari non sono assolutamente in grado di scatenare le maree solide e causare movimenti tellurici.

Concludendo, per Aprile 2013 e’ atteso un allineamento tra la Terra, il Sole e Marte. Si tratta di un evento periodico che si ripete ogni 26 mesi. Questo allineamento non portera’ assolutamente nessun problema per le telecomunicazioni a terra, ma solo per l’invio e la ricezione dei segnali tra il nostro pianeta e Marte. Le missioni attualmente in corso della NASA sul pianeta rosso verranno sospese per il mese prossimo, ma solo in via preventiva.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Curiosity e gli UFO

25 Ago

Come tutti sanno, negli ultimi giorni la sonda della NASA “Curiosity” ha toccato il suolo di Marte. Praticamente il ROVER e’ un laboratorio fornito di tantissimi strumenti non solo per fare fotografie, ma anche per analizzare direttamente diversi aspetti del pianeta rosso, ed inviare a Terra i suoi risultati.

Come potete facilmente immaginare, abbiamo una sonda che sta facendo foto su Marte e ovviamente come non poteva mancare qualcuno che avvistasse UFO sul pianeta?

In diversi articoli di questo blog, abbiamo gia’ parlato di forme di vita extraterrestre. Trovate qualche esempio in questi articoli:

La fine del mondo e’ vicina, parola della CG

Arrivano gli alieni, parola del tg3

4 Agosto? Avete capito male!

Tornando alla missione NASA, su molti siti di avvistamenti, sono state analizzate delle immagini inviate da Curiosity, individuando quelli che a prima vista potrebbero sembrare oggetti volanti non identificati. Ovviamente in questo caso non possiamo appellarci a palloni aerostatici o misteriosi aerei spia di qualche governo. Prima di ragionare su questo, vediamo le immagini in questione.

Questa che vi riporto e’ l’immagine originale incriminata, scattata da una delle camere di Curiosity:

L’immagine scattata di Curiosity con il presunto avvistamento

A prima vista, e ad un occhio non attento, potrebbero sfuggire ben 3 puntini piu’ scuri che si notano all’orizzonte. Su diversi siti trovate anche delle elaborazioni fatte da utenti per cercare di aumentare il contrasto e rendere maggiormente visibili queste anomalie. Per completezza, ora vi evidenzio i famosi puntini piu’ scuri:

I cerchietti rossi mostrano la posizione dei punti incriminati

Mentre questa e’ un immagine presa da internet in cui e’ stato manualmente aumentato il contrasto:

Immagine da internet rielaborata

Effettivamente ci sono 3 puntini all’orizzonte non spiegabili a prima vista.

Come potete facilmente immaginare, su questo punto molto si sta dibattendo tra i sostenitori di intelligenze extraterrestri. Secondo alcuni, l’immagine sarebbe l’evidenza della nostra inferiorita’ rispetto al popolo marziano. Mentre noi pensiamo di osservare il pianeta rosso, in realta’ sono i suoi abitanti che ci stanno tenendo sotto controllo.

Come detto prima, in questo caso non possiamo certo parlare di palloni aerostatici, sonde, palloncini o aerei misteriosi. A cosa sono dunque dovuti questi puntini? Molti di voi sapranno il significato di “pixel bruciato”. La CCD, cioe’ il sensore che cattura le immagini, della vostra macchinetta digitale ha una matrice composta dai cosidetti pixel, cioe’ l’unita’ piu’ piccola che compone l’immagine. Molto spesso, anche quando comprate un monitor LCD o una macchinetta digitale, puo’ capitare di avere uno o piu’ pixel bruciati. Se parliamo di singole unita’, guardando una foto neanche vi accorgete del problema. Questo perche’ la dimensione del singolo pixel e’ molto piu’ piccola dell’intera foto. Pensate ad una immagine realizzata a decine di milioni di pixel, come con i moderni sensori commerciali, e’ praticamente impossibile vedere un puntino piu’ scuro in una foto. Ovviamente l’osservazione diviene piu’ facile se scattate una foto tutta uniforme, ed in cui delle anomalie possono risaltare agli occhi. Per le macchinette digitali, ad esempio, la prova dei pixel bruciati puo’ essere fatta scattando una foto con l’obiettivo chiuso. In questo modo, in una foto tutta completamente nera, se ci sono dei pixel bruciati potete riuscire a vederli.

E’ possibile che anche la camera di Curiosity abbia dei pixel bruciati? La risposta e’ SI.

Come possiamo verificare questo? Se ci sono dei pixel bruciati, allora questi risulteranno sempre dello stesso colore anche nelle altre foto. Ovviamente non sempre e’ possibile vedere questo effetto. Nell’immagine incriminata, anche se con difficolta’, e’ possibile vedere i pixel bruciati perche’ questi rientrano nella parte di cielo libero con colore uniforme (lo stesso discorso fatto prima per le fotocamere digitali). Se prendiamo foto diverse, ad esempio di un particolare del terreno, sarebbe molto difficile vedere le anomalie. Per farvi capire meglio, in questa foto:

Un’immagine scattata dalla stessa camera ma con un particolare del terreno marziano.

non riusciremo mai ad osservare i pixel bruciati a causa delle diverse striature e particolari del terreno.

Per fare il nostro esperimento, andiamo sul sito della NASA e cerchiamo le foto fatte da Curiosity utilizzando la stessa telecamera della foto incriminata. Trovate queste immagini a questo link:

Immagini Curiosity “camera LEFT”

Sfogliando la pagina, vedete che la foto incriminata di cui stiamo parlando e’ quella scattata alle 5.12 del 9 Agosto 2012. Prendiamo qualche altra foto adatta e vediamo se anche in questa compaiono pixel bruciati.

Questa e’ la foto scattata alle 5.10 dello stesso giorno:

Curiosity stessa camera, ore 5.10

Anche in questo caso notiamo 3 puntini piu’ scuri ed esattamente nella stessa posizione di prima.

Non accontentiamoci e prendiamo la foto scattata sempre lo stesso giorno, ma alle 5.09:

Curiosity stessa camera, ore 5.09

anche in questo caso compaiono gli stessi 3 punti e sempre nella stessa posizione.

Cosa possiamo dunque concludere? A questo punto mi sembra evidente parlare di pixel bruciati per questa camera. Non mi sembra il caso di parlare di UFO che si mettono esattamente nello stesso punto, alla stessa distanza anche cambiando angolazione della ripresa.

Anche in questo caso, i nostri occhi vedono quello che la testa vuole fargli vedere. Man mano che la sonda continuera’ ad inviare immagini, filmati e analisi, vedrete che si continuera’ancora a parlare di strani avvistamenti o cose di questo tipo.

Secondo voi la scienza ufficiale si e’ mai interrogata seriamente sull’esistenza degli alieni? Pensate forse che questo genere di cose sia solo ristretto ad ipotetici avvistamenti o contatti? Da sempre la scienza si e’ interrogata su queste questioni utilizzando i propri mezzi. Troppo spesso pero’ questi temi non vengono divulgati non per tenere il mistero, ma semplicemente per la difficolta’ di una semplice trattazione e per la facilita’ di essere portati fuori strada. Per avere un quadro completo delle considerazioni scientifiche sull’esistenza di forme di vita extraterrestre, non perdete in libreria, tra pochissimi giorni, Psicosi 2012. Le risposte della scienza.