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La danza degli storni

30 Gen

 

Questa volta, vorrei scrivere un post diverso rispetto ai soliti. Non fraintendete, parliamo sempre di scienza e di fenomeni naturali, ma per un momento vorrei mettere da parte tutte quelle teorie catastrofiste che tutti i giorni ci vengono proposte in rete.

Guardando dalla finestra, mi sono incantato qualche minuto a vedere uno dei piu’ belli spettacoli naturali che, soprattutto in questo periodo, abbiamo la possibilita’ di ammirare, il movimento in cielo di uno stormo di uccelli. In questo caso, tutti sanno a quale fenomeno mi sto riferendo. Migliaia di uccelli, in genere “storni”, volano insieme formando delle figure che cambiano rapidamente forma offrendo allo spettatore uno spettacolo come di ombre in movimento armonico.

Uno stormo di storni in movimento

Uno stormo di storni in movimento

Le domande interessanti che possiamo porci sono: perche’ avviene questo? Come fanno migliaia di storni a decidere quale movimento eseguire con un perfetto sincronismo?

Quello che forse non tutti sanno e’ che la scienza si e’ interrogata su queste questioni, organizzando dei veri e propri gruppi di studio comprendenti fisici, biologi, ornitologi e matematici.

Fino a qualche tempo fa, ad esempio, si pensava che lo stormo seguisse una singola traiettoria decisa da un leader del gruppo e che di conseguenza il movimento osservato fosse solo dovuto agli altri uccelli intenti a seguire il volo del capo. In realta’, questa ipotesi non e’ reale, ma la risposta scientifica e’ assai piu’ complessa e affascinante.

Il movimento collettivo che possiamo osservare per gli storni in volo, non e’ in realta’ l’unico di questo tipo. Discorso analogo puo’, ad esempio, essere fatto per i branchi di pesci nei mari, per gli erbivori che si spostano in branco o anche per alcuni tipi di insetti abituati a volare in gruppi numerosi. Capite dunque che comprendere queste dinamiche, permette di capire meglio e piu’ a fondo i meccanismi cognitivi seguiti nel mondo animale.

Il progetto europeo STARFLAG nasce appunto per trovare una risposta a questi comportamenti. Come anticipato, questo gruppo multidisciplinare nasce con lo scopo di modellizzare i movimenti complessi di alcuni animali, ma anche di capire il perche’ questi moti, apparentemente disordinati, vengano eseguiti.

La metodologia di ricerca seguita non e’ affatto semplice ed ha richiesto l’utilizzo di filmati ad alta definizione, immagini in sequenza ravvicinata per osservare i singoli spostamenti, ma anche l’utilizzo di potenti supercomputer per modellizzare e prevedere il comportamento nel tempo di un sistema complesso formato da migliaia di esemplari.

I risultati di questa ricerca sono stati estremamente positivi ed hanno trovato le risposte a molte delle domande che ci siamo posti all’inizio.

Per prima cosa, come anticipato, l’ipotesi del leader che segna la traiettoria e’ da scartare. Movimenti, comportamenti e decisioni non si basano su un singolo, bensi’ su un organizzazione locale basata su pochi elementi. Cosa significa questo? Ciascun animale cerca di imitare quello che fanno i suoi primi vicini, cioe’ gli altri animali presenti in un ristretto spazio tridimensionale. Detto in altri termini, uno storno si muove copiando i movimenti solo di 6 o 7 uccelli vicini a lui. Lo stesso fanno tutti gli animali, creando in questo modo un sistema di trasmissione a catena dei movimenti, capace di far viaggiare l’informazione ad una velocita’ abbastanza elevata.

Questa prima informazione e’ molto significativa e ci spiega perche’, osservando il movimento dello stormo, l’intero gruppo sembra muoversi in aria quasi disegnando un ombra in movimento. Se il sistema di trasmissione delle informazioni fosse diverso, ad esempio dei movimenti stabiliti e eseguiti in sequenza, vedremo un movimento piu’ rigido e molto piu’ simile a quello delle nuotatrici sincronizzate.

Perche’ vengono eseguiti questi movimenti?

Come spesso accade in natura, la spiegazione a determinati comportamenti e’ da ricercarsi nella lotta alla sopravvivenza. Anche nel caso degli storni, questo raggruppamento di elementi e’ una buona difesa contro l’attacco dei predatori.

In questo caso pero’, basterebbe formare un gruppo. Perche’ avviene il movimento di cui stiamo discutendo? Parlando sempre di leggi di natura, il piu’ delle volte un predatore, e questo e’ vero non solo per gli uccelli ma anche, ad esempio, per le battute di caccia dei leoni, il predatore non attacca l’intero gruppo, bensi’ concentra la sua caccia su un singolo elemento. Bene, il continuo movimemento degli elementi del gruppo, crea un rimescolamento in grado di confondere il predatore che dunque non riesce piu’ a seguire la sua preda.

Il progetto STARFLAG, di cui abbiamo parlato, ha concentrato la sua ricerca al caso degli storni nei cieli di Roma. In questo caso, il principale predatore per gli uccelli e’ il falco pellegrino. In particolare, nei giorni in cui la concentrazione di falchi era maggiore, si sono osservate forme degli stormi piu’ compatte e con movimenti piu’ rapidi. Questa evidenza conferma l’ipotesi di cui abbiamo parlato.

Inoltre, per aumentare ancora di piu’ la protezione degli individui, durante il movimento, avviene anche un continuo rimescolamento tra gli animali al centro e quelli al bordo della distribuzione. Questi ultimi infatti, sono quelli maggiormente esposti all’attacco dei predatori non godendo di una protezione a 360 gradi.

I modelli comportamentali ottenuti dal progetto STARFLAG sono stati esportati con ottimi risultati anche al caso delle sardine in acqua e degli gnu a terra. In questi casi, cambia l’ambiente, cambia il predatore, cambiano le prede, ma i meccanismi di difesa sono molto simili tra loro. Questo importante risultato ci dimostra come il movimento apparentemente disordinato di specie animali diverse, sia in realta’ una legge di natura studiata proprio per contrastare gli attacchi dei predatori.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

2012 e sette deliranti

4 Nov

Molto abbiamo detto su questo 2012, analizzando in dettaglio le profezie e i fenomeni ipotizzati per il 21 Dicembre. Come abbiamo visto in diversi post:

La salvezza e’ vicina …. precisamente a Ceglie in Italia!

Aspettare il 21 Dicembre sui Pirenei

Dove trascorrere il 21 Dicembre

Bugarach completo? Andiamo a Torino!

molti stanno cercando di trovare un luogo sicuro dove aspettare la fine del mondo o stanno organizzando viaggi nelle terre dei Maya. Il denominatore comune di questi argomenti e’ sempre il giro d’affari che viene creato. Come ormai sappiamo bene, il mondo e’ sempre pieno di soggetti pronti a sfruttare queste ghiotte occasioni per il proprio tornaconto personale:

Homo homini lupus

A parte bunker, rifugi e viaggi, non potevano certo mancare sette o vere e proprie organizzazioni pseudo-religiose pronte ad offrire la salvezza … ovviamente in cambio di una manciata di euro!

Moltissime sono le sette che si sono formate in vista del 2012, di queste, sempre piu’ o meno organizzate, hanno attirato la mia attenzione due organizzazioni, sostanzialmente diverse, ma che presentano lo stesso punto in comune, offrire la salvezza: la polacca “Missione del Faraone” e l’italianissima “Non siamo soli”.

Le piramidi di Giza

La Missione del faraone e’ un’organizzazione, come loro stessi si definiscono, di pace, inviata sulla Terra dal pianeta Ashun della costellazione di Orione. Lo scopo della setta e’ quello di aiutare gli abitanti della Terra a prepararsi agli eventi catastrofici del 2012.

Esiste ovviamente un sito internet della Missione, purtroppo solo in polacco o in inglese:

Missione del Faraone

leggere le loro pagine e’ alquanto divertente. Trovate un’accozzaglia senza precedenti di tutte le profezie fatte sul 2012, ovviamente senza uno straccio di prova scientifica e senza lasciar intendere quale o quali profezie si avvereranno. L’unica cosa certa e’ che ci sara’ la fine del mondo e, senza un aiuto esterno, l’umanita’ non potra’ salvarsi.

La cosa piu’ intringante e’ il meccanismo di salvezza. Secondo la missione, la Terra potrebbe essere salvata attivando uno speciale schermo in grado di proteggerla da tutto cio’ che potrebbe venire dallo spazio. Per attivare lo schermo e’ necessario trovare una “chiave” custodita all’interno della Grande Piramide e che servirebbe per lanciare un segnale alla volta di Marte. Sul pianeta sarebbe localizzato il meccanismo di schermo. Questo, creando un raggio invisibile, proteggerebbe la Terra dall’esterno. Questo fantastico macchinario sarebbe gestito direttamente da re Khufu, sovrano di questa civilta’ evoluta che ci avrebbe creato milioni di anni fa.

Come potete immaginare, si tratta di tutte teorie campate in aria e completamente fuori dalla realta’. Fate attenzione pero’, anche se puo’ sembrare un sito completamente fantasioso, il suo ruolo reale lo trovate guardando i banner del sito. Insieme alla immancabile pubblicita’, sempre presente in siti di questo tipo, non poteva certo mancare il pulsante per fare donazioni. Stando a quanto si legge, le donazioni sarebbero necessarie per finanziare la ricerca della famosa chiave di cui abbiamo parlato prima. Come vedete, lo scopo c’e’ sempre!

Cambiamo invece tematica parlando della setta “Non siamo soli”. In questo caso, andiamo verso argomentazioni piu’ religiose, parlando di una vera  e propria setta nel senso stretto della parola.

Questa organizzazione e’ fondata e diretta da Giorgio Bongiovanni. Forse qualcuno di voi avra’ gia’ sentito parlare di questa persona.

Bongiovanni e’ un sedicente profeta a cui sarebbero state donate niente meno che le stigmati. Per capire meglio di cui stiamo parlando, vi segnalo anche il suo sito internet:

Giorgio Bongiovanni

Come potete leggere, Bongiovanni avrebbe addirittura rivelato il vero terzo segreto di Fatima, dal momento che, secondo lui, quello rivelato dalla Chiesa sarebbe solo una parte del vero messaggio dato dalla Madonna a Suor Lucia.

Molto interesanti sono le lettere che Bongiovanni ha inviato al papa, ai vescovi e a molte altre figure di spicco della Chiesa Cattolica. Notate che le epistole sono tutte firmate come “Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato”.

In sostanza, Bongiovanni aspetta per il 2012 la seconda venuta in Terra di Cristo. La sua carriera di sedicente profeta inizia nei primi anni ’90 quando, di ritorno da un viaggio a Fatima, sostiene di aver ricevuto le stigmati. Inizialmente Bongiovanni si appoggia alla chiesa cattolica, come potete vedere dai suoi messaggi sul sito, di chiaro stampo cristiano.

Successivamente poi, Bongiovanni ha un cambio di rotta identificando la seconda venuta di Cristo come un arrivo di entita’ aliene. Dal 2000 in poi, la filosofia diventa molto simile a quella della “federazione galattica di luce”, di cui abbiamo avuto modo di parlare in diversi post:

La fine del mondo e’ vicina, parola della CG

4 Agosto? Avete capito male!

CG: prima dell’ascensione …

Anche Bongiovanni aspetta l’arrivo di alieni con cui dice di essere in contatto telepatico. Da questo punto in poi, i suoi messaggi diventano un misto privo di senso logico tra chiesa, religione, navi aliene e arrivi di entita’ extraterrestri confuse una volta con Gesu’, una volta con la Madonna.

Anche nel sito internet di Bongiovanni, non possono mancare una miriade di banner pubblicitari, oltre al solito tasto rapido per fare donazioni. In questo caso pero’, trovate anche una pagina ricca di tutti i suoi libri, i suoi dvd e le sue interviste, ovviamente acquistabili in formato DVD direttamente dalle sue pagine web.

Concludendo, non potevano mancare sette e organizzazioni studiate appositamente in vista del 2012. Tutti questi gruppi offrono di facciata la salvezza in vista delle catastrofi che da qui a poco ci colpiranno, ma il vero scopo e’ solo quello di alimentare il giro d’affari sul 21 Dicembre. Diffidate sempre da questi individui, pronti ad alimentare la paura delle persone per il solo profitto personale.

Per analizzare in modo scientifico le profezie del 21 Dicembre, senza creare allarmismi gratuiti, ma capendo a fondo le basi scientifiche, qualora esistano, su cui si fondano queste teorie, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.