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EQL: le luci prima del sisma

4 Gen

Nella sezione appositamente creata:

Hai domande o dubbi?

un nostro carissimo lettore ci ha segnalato un articolo comparso sui giornali a diffusione nazionale riguardante i terremoti ed, in particolare, alcuni segnali che potrebbero essere identificati come precursori di un sisma.

Di cosa stiamo parlando?

Come potete leggere nel commento iniziale, l’articolo in questione si riferisce alle cosiddette EQL, acronimo che sta per Earthquake Lights, cioe’ “luci del terremoto”. Con questo termine is intendono particolari fenomeni luminosi che possono avvenire in concomitanza, o anche diverso tempo prima, un sisma di elevata inensita’. Dal momento che un’immagine vale sicuramente piu’ di tante parole, gli EQL sono fenomeni di questo tipo:

Earthquake Light

Earthquake Light

Come vedete, si tratta di un effetto luminoso che compare come un flash di luce che puo’ durare anche diversi minuti, con colorazioni bianche o che possono comprendere anche piu’ colori dello spettro. La loro posizione non e’ sempre definita ma puo’ andare da altezze elevate fino a pochi centimetri da terra.

L’articolo segnalato afferma che finalmente i ricercatori hanno trovato la reale spiegazione di questi fenomeni sulla cui origine c’era molta confusione e diverse teorie citate. Purtroppo, l’articolo non si limita a dire questo, ma si lancia in supposizioni che lasciano un attimo interdetti. Qualora non lo aveste ancora fatto, vi invito a leggere l’articolo in questione:

Articolo EQL

Non solo si parla di EQL e di questa spiegazione finalmente arrivata, ma si afferma che questi sono senza dubbio dei segnali precursori dei sismi e, soprattutto, conclude con una affermazione alquanto discutibile su un prossimo terremoto catastrofico che avverra’ in Cina in una regione compresa in una striscia di soli 60 Km.

Purtroppo, come sappiamo bene, molto spesso alcuni giornalisti, e non mi riferisco solo al firmatario di quello segnalato visto che le stesse informazioni, piu’ o meno romanzate, le trovate anche su altri giornali, si lasciano prendere un po’ troppo la mano, non rendendosi conto di quello che affermano e soprattutto del panico che articoli di questo tipo possono portare nella popolazione.

Cerchiamo di andare con ordine, capendo prima di tutto cosa si e’ scoperto riguardo alle EQL. Senza dover inventare nulla, possiamo dare il link all’abstract e al riassunto del famoso articolo citato dai giornali:

Abstract

Supplemento all’articolo

Purtroppo, non possiamo dare link all’articolo completo dal momento che e’ pubblicato su una rivista a pagamento.

Prima di tutto, come potete leggere autonomamente, nell’articolo viene fatto uno studio approfondito su alcuni terremoti specifici che si sono avuti nel corso degli anni e su cui ci sono testimonianze di EQL osservate in concomitanza con il sisma principale. Cosa si ottiene da questa analisi? Il fenomeno delle luci sismiche non avviene assolutamente per tutti i sismi, ma solo per alcuni casi specifici in cui si ha un terremoto originato da faglie subverticali con angoli intorno ai 30-35 gradi. Come sappiamo bene, i terremoti sono dovuti al movimento della faglia, movimento che non e’ sempre identico a se stesso ma puo’ avvenire lungo piani ed in direzioni diverse. Bene, per alcuni casi specifici, come quelli descritti, si sono registrati, ma solo in alcuni casi, i fenomeni delle EQL.

Ragionate su questo punto. Il fenomeno e’ stato osservato solo per alcuni terremoti che avvengono con dinamiche particolari. Bene, cosa vi fa capire questo? Semplice, le EQL, allo stato attuale, non possono essere considerate un precursore sismico per ovvi motivi. Prima di tutto, non avvengono per qualsiasi terremoto, non avvengono sempre per un determinato terremoto e, inoltre, ci sono casi in cui sono state osservate anche senza un terremoto di grande intensita’.

Di cosa stiamo parlando? Ovviamente di un fenomeno fisico molto interessante che merita e deve essere studiato. Parlare pero’ di precursore sismico in questo caso e’ fare puramente terrorismo psicologico nelle persone.

A questo punto, cerchiamo anche di rispondere alla domanda iniziale fatta sull’articolo: perche’ avvengono questi fenomeni? L’ipotesi fatta nell’articolo e’ che durante il terremoto, il movimento del terreno negli strati intorno all’epicentro liberi elettroni o altri portatori di carica. Ora, queste cariche possono venire accelerate dalle onde sismiche, che sono ovviamente onde meccaniche, e, sfruttando anche aperture, arrivare in movimento verso la superficie. Nell’articolo si parla infatti di correnti, cioe’ di cariche elettriche in movimento. Arrivate in superficie, queste correnti possono in alcuni casi ionizzare le molecole d’aria che a loro volta si diseccitano emettendo fotoni nel visibile. Lunghezze d’onda diverse per la diseccitazione danno luogo a colorazioni diverse delle EQL. Se si hanno strati separati energeticamente, si possono avere fenomeni con colori simili a quelli dell’arcobaleno. Al contrario, se le eccitazioni, o meglio le conseguenti diseccitazioni, avvengono casualmente, si possono avere EQL biancastre in cui si ha una sovrapposizione di colori.

Questa e’ la spiegazione univoca del fenomeno?

Anche qui, l’articolo fa un passo un po’ troppo lungo. Questa fatta e’ ancora un’ipotesi per la spiegazione delle EQL. Ipotesi ovviamente non campata in aria ma frutto dello studio dei sismi fatto nell’articolo. Analogamente, esistono teorie parallele per spiegare le luci simiche. In particolare, un’altra ipotesi prende origine considerando la piezoelettricita’ dovuta alla rottura di rocce contenenti quarzo. In soldoni, si tratta sicuramente di un fenomeno di natura elettrica. Come queste correnti, ripeto cariche in movimento, vengono create non e’ ancora del tutto chiaro.

Concludendo, cercando di fare luce nella confusione creata, le EQL sono fenomeni osservati e costantemente studiati dai sismologi. L’ultimo lavoro pubblicato fa uno studio di terremoti passati osservando come questo fenomeno sia maggiormente possibile in determinati sismi. Ad oggi, non esiste ancora una spiegazione univoca sull’origine delle correnti di ionizzazione, ma diverse ipotesi tutte ugualmente possibili. Sicuramente, studiare fenomeni di questo tipo consente di avere un quadro molto piu’ chiaro sull’origine dei sismi e puo’ aiutare a capire se esiste un set di fenomeni che, magari correlati tra loro, possono portare a formulare algoritmi predittivi certi in grado di poterci permettere in futuro di predirre terremoti.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Ci risiamo: 16 dicembre 2013 ….

28 Ago

Immaginate questa situazione: riuscite a creare un business molto redditizio che pero’, fin dall’inizio, sapete che ha una scadenza certa. Dopo questa data, le vostre rendite si annulleranno e non potrete piu’ andare avanti. Che problema c’e’, intanto facciamo cassa e poi si vedra’. Nell’animo umano pero’, scatta una molla tale per cui, anche se partiamo con un’idea, e’ facile che in corso d’opera la si cambi. Perche’ dovrei rinunciare agli affari? Per colpa di una scadenza? Dunque, in prossimita’ di questa data, cominciamo a pensare come superare questo problema. La cosa piu’ ovvia da fare e’ rimandare sempre piu’ oltre la scadenza. Sappiamo che prima o poi la cosa non funzionera’, ma intanto possiamo allungare, e se siamo bravi, anche di molto tempo il prolungamento dei nostri affari.

Vi e’ piaciuta questa storia? Realistica ma forse troppo impersonale. Ora sostituisco i soggetti rendendo la storia piu’ veritiera. Qualcuno vi dice che il 21 dicmbre 2012 finira’ il calendario Maya. Non sapete nemmeno perche’, pero’ questa storiella vi affascina. Vi mettete seduti e pensate a come sfruttare questa storia che affascina come voi molte altre persone. Inventate tempeste solari, scontri con pianeti mai visti, inventate che ci sara’ un terribile terremoto perche’ riuscite a far credere che i terremoti nel mondo stiano aumentando e tante altre storie di questo calibro.

Ora avete in mano il vostro business. Poco importa se molte persone ci credono e ne sono spaventate. C’e’ anche chi e’ costretto ad andare in cura per l’ansia che siete riusciti a trasmettere. Ma a voi cosa importa? Assolutamente niente. Create siti talmente pieni di pubblicita’ da sembrare macchine di formula 1, scrivete libri barzelletta ma con un titolo accattivante, parlate male di scienza e ricerca perche’ quello e’ il male del secolo. Ora avete i vostri introiti. Come si dice in questi anni di crisi, il lavoro bisogna crearselo e voi ci siete riusciti in pieno. Complimenti. Siete degni di un manuale di new economy. Forse, con una cattiveria peggiore degli squali dell’alta finanza ma anche di questo poco importa.

tzolkin

Attenzione pero’, riprendiamo il discorso scadenza. Quel tizio che vi ha suggerito la storia vi ha detto che il calendario finira’ il 21 dicembre 2012. Man mano che vi avvicinate a questa data, e sapete che non succedera’ niente, cominciate a pensare al vostro futuro. Dovete trovare il modo per allungare il brodo. Qual e’ la soluzione piu’ semplice? Ovvio, dire che c’e’ stato un errore di calcolo e che quindi la data e’ spostata.

Altro punto fondamentale: di quanto la spostiamo? Ci sono due fratelli che hanno proposto una soluzione diversa, ma questa farebbe ricadere la fine del calendario Maya nel 2116:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Parliamoci chiaro, non possiamo spaventare le persone parlando di 2116. La gente non riesce nemmeno ad arrivare a fine mese, pensa quanto gliene fregherebbe del 2116.

Ci vuole una soluzione differente, ma qualcosa di astuto supportato da qualche evento naturale per rendere il tutto piu’ credibile.

Alla fine l’idea viene ed e’ veramente geniale. Sentite questa, come sapete, esiste il problema della correlazione, di cui abbiamo parlato in questi post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire

2013 o ancora piu’ oltre?

Come detto, quando si cerca di “convertire” le date del lungo computo nel nostro calendario gregoriano, anche se abbiamo capito come funziona il conteggio Maya, dobbiamo trovare dei punti fissi. Detto in altre parole, abbiamo capito come contare e di quanto contare ma per sapere dove finisce il conteggio dobbiamo sapere da dove partire. Ovviamente, non staro’ di nuovo qui a spiegare per filo e per segno come funzionava il sistema di calendari dei Maya. Di questo abbiamo parlato abbondantemente sia nel libro Psicosi 2012 che nel blog.

Torniamo a noi, come sappiamo, per risolvere il problema della correlazione ci si basa sulle iscrizioni lasciate dal popolo centro americano. Molte iscrizioni riguardano eventi astronomici di cui i Maya erano ottimi osservatori. In tal senso, trovate ad esempio riportate le eclissi, i passaggi di Venere, ecc accompagnati da una data espressa nel sistema del lungo computo. Ora pero’, questi eventi sono ciclici per cui con un singolo evento non riuscite a risolvere l’equazione. Purtroppo, le iscrizioni arrivate fino a noi non sono tantissime. Come e’ noto, durante la conquista di queste terre, si e’ pensato bene di distruggere molti edifici e documenti perche’ pensati come “pagani”. Poiche’ quindi abbiamo un numero basso di documenti non riusciamo a trovare una sola soluzione per il problema della correlazione, ma tante possibilita’ diverse. La data del 21 dicembre 2012 e’ solo una delle possibili. Ne esistono poi altre decine che spaziano nell’arco anche di centinaia di anni. Per fare un esempio, la soluzione Calleman prevedeva la fine del lungo computo per il 2011, poi c’era quella per il 2012 e tante altre ancora fino, come nel caso dell’articolo riportato prima, al 2116.

Capite che il problema della correlazione non da un buon appiglio ai catastrofisti. Ormai si e’ sparsa la voce, la gente ha capito che le date possibili sono decine non saremmo credibili se ad ogni data riproponessimo le stesse argomentazioni. L’idea geniale e’ dunque questa: per prima cosa, nel calendario gregoriano non esiste l’anno zero ma si passa dal I sec. a.C al I sec. d.C. Siamo sicuri che l’anno zero non sia stato contato? In realta’, gli studiosi Maya si sono interrogati per anni su quale fosse la data di inizio del lungo computo. La data finale si ottiene semplicemente aggiungendo i giorni che completano il conteggio del lungo computo.

Questo particolare pero’ e’ ignorato da alcuni siti che vi propongono nuove date ragionando su queste argomentazioni. Sapete perche’? Perche’ qualcuno ha tirato fuori una nuova data: 16 Dicembre 2013. si, proprio alla fine di quest’anno e molto simile a quella precedente che ha fatto impazzire il mondo.

Purtroppo qualcuno non capendo come si ottiene ha inventato il discorso dell’anno zero gregoriano. E’ ovvio che se anche avessi contato lo zero la data si sposterebbe di un anno preciso invece, come vedete confrontando le date, c’e’ anche una differenza di una manciata di giorni.

Da dove viene allora questa nuova data? Ragionate cosi’, quando e’ iniziato il terzo millennio? Di colpo, si direbbe il 1 gennaio 2000. Attenzione pero’, poiche’ non contiamo l’anno zero, duemila anni finiscono al 31 dicembre 2000 quindi il nuovo millennio comincia il 1 gennaio 2001. Cerchiamo di rendere il tutto piu’ chiaro, ragioniamo con una decade. Partendo da 1, completate 10 anni al termine dell’anno 10 quindi la nuova decade cominciera’ al 1 gennaio 11.

Se questo e’ vero, allora lo facciamo valere anche per il calendario Maya. Nel momento in cui si azzera il lungo computo, analogo del 31 dicembre 1999, poi non comincia il nuovo conteggio, o nel nostro esempio il nuovo millennio, ma dobbiamo aspettare un altro ciclo (1 gennaio 2001).

Bene, oltre al lungo computo, i Maya conteggiavano i giorni dell’anno utilizzando il calendario Haab. Questo era un calendario civile basato sulle stagioni e con una durata di 360 giorni. Nell’analogo dell’esempio del millennio, se al 21/12/2012 inizia l’ultimo giro, la fine del lungo computo sara’ dopo 360 giorni, dunque 16 dicembre 2013.

Ecco spiegata l’origine di questa data.

Fate pero’ attenzione ad una cosa. Seguendo la correlazione piu’ accettata, in formato lungo computo, il 21 dicembre 2012 si scriveva 13.0.0.0.0, dove per la prima cifra il 13 equivale allo zero, mentre il 16 dicembre 2013 si scrive 13.0.1.0.0. Poiche’, come detto, per la prima cifra il 13 e’ lo zero, personalmene non vedo nessuna particolarita’ nella nuova data proposta. Mentre la prima azzerava il conteggio, la seconda non ha nulla di speciale a parte cadere un ciclo Haab dopo la fine del lungo computo. Ripeto pero’, l’origine e’ nell’analogo fatto con il conteggio gregoriano. Altra considerazione, qui non stiamo contando i millenni per capire quando iniziano o finiscono, qui abbiamo, grazie a degli studi non univoci, delle possibili date di inizio del calendario, dopo di che contiamo i giorni previsti dal lungo computo. Personalmente, il ragonamento fatto, oltre a non affascinarmi, non mostra nessuna base oggettivamente discutibile. Come detto all’inizio mi sembra solo di osservare un animale morente che si dimena in tutti i modi per prolungare la sua agonia.

Per rendere il tutto piu’ credibile, servirebbe un evento naturale tale da far concentrare l’attenzione sulla nuova data. Anche su questo abbiamo, nel vero senso della parola, una “manna dal cielo”: la cometa ISON. Questa solchera’ i nostri cieli proprio a dicembre di quest’anno e, come sembrerebbe dalla premesse, offrira’ uno spettacolo straordinario per la luminosit’a che si potrebbe raggiungere, tale da rendere la cometa visibile anche in pieno giorno. Cosa ci inventiamo sulla ISON? Semplice, i Maya avevano previsto il suo passaggio e a dicembre la cometa impattera’ sulla Terra distruggendo gran parte della vita. Poi ci mettiamo anche che la ISON non e’ una cometa ma un mini sistema planetario che ruota intorno a Nibiru. Ecco fatto, ora abbiamo allungato il brdo in modo affascinante, per di piu’ non dobbiamo nemmeno sforzarci troppo, le argomentazioni portate al 21/12/2012 possono essere riproposte per la nuova data. Della ISON abbiamo parlato qui:

E se ci salvassimo?

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

Mostrando l’assurdita’ di quanto affermato sulla rete e l’assoluto non pericolo di impatto per questa cometa.

Concludendo, la nuova data del 16 dicembre 2013 viene da considerazioni fatte paragonando il lungo computo Maya con il nostro calendario Gregoriano. Ragionamenti pero’ avulsi dal problema della correlazione che fornisce comunque gia’ di suo diverse date possibili per l’inizio, o equivalentemente per la fine, del lungo computo. Come e’ chiaro, ad oggi non esiste una data univoca per la fine del calendario Maya e alle soluzioni storiacamente possibili non si fa altro che aggiungere date di comodo senza nessuna base solida. Purtroppo, difficilmente i catastrofisti abbandoneranno l’osso della fine del mondo. L’unico modo per far terminare questa barzelletta e’ capire l’assurdita’ di quello che viene proposto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Fiocco rosa per il delfino

22 Ago

Come sempre accade, il nostro universo e’ in grado di regalarci degli spettacoli gratuiti assolutamente non paragonabili con nient’altro. Da pochi giorni, abbiamo avuto l’appuntamento annuale con le “lacrime di San lorenzo” che da sempre affascinano e tengono molte persone con il nasu all’insu’ tutta la notte.

Proprio pochi giorni dopo il picco delle stelle cadenti, precisamente il 14 agosto, un astrofilo giapponese, mentre era intento ad osservare il cielo, ha notato una stella nella costellazione del cigno che non conosceva e che non gli sembrava ci fosse nei giorni precedenti. La segnalazione dell’astrofilo ha ovviamente mobilitato gli astronomi di mezzo mondo che osservando il cielo hanno potuto constatare la presenza di una cosiddetta “stella nova”.

Nova Delfini 2013

Nova Delfini 2013

Cosa sarebbe una stella nova?

Non lasciativi confondere dal nome. L’aggettivo “nova” non c’entra nulla ne’ con supernova ne’ tantomeno con nuova. Si tratta di un fenomeno conosciuto nel nostro universo e che ogni tanto e’ possibile osservare. La stella nova in questione e’ dovuta ad un sistema binario visibile nella costellazione del cigno. In questa coppia, una delle due stelle e’ una nana bianca. Come sapete, questo e’ uno stadio particolare dell’evoluzione delle stelle che, una volta esaurito il combustibile nucleare, si contraggono gravitazionalmente mantenendo la stessa massa, paragonabile a quella del sole, ma raggiungendo diametri piu’ simili a quelli della Terra.

Un sistema di stelle doppie e’ ovviamente influenzato dai campi gravitazionali dei membri. Ciascuna stella esercita e subisce la forza di attrazione della compagna. In questa configurazione e’ possibile che la nana bianca assorba idrogeno dall’altra stella riuscendo in questo modo ad innescare un’esplosione di tipo nucleare grazie alla fusione degli atomi.

Detto questo, una stella nova altro non e’ che l’esplosione della nana bianca che, a differenza di quanto accade nelle supernove, non viene assolutamente distrutta ma rimane intatta. Capite anche che questo e’ un fenomeno transitorio che si esaurisce nel giro di poco tempo terminata l’esplosione.

Bene, la stella individuata il 14 agosto, e ora chiamata Nova Delfini 2013, si trova, come anticipato, nella costellazione del cigno ed e’ visibile anche dall’Italia.

Particolarita’ di questa nova e’ l’aumento di luminosita’ che ha fatto registrare passando da magnitudine +13 a +6,8 fino a +4 nei giorni scorsi. Come detto in altri articoli, minore e’ la magniturdine, che puo’ assumere anche valori negativi, maggiore e’ la luminosita’ della stella.

Come detto, Nova Delfini 2013 e’ visibile anche dall’Italia. Per individuarla potete fare riferimento a questa mappa stellare:

Posizione di Nova Delfini nel cielo

Posizione di Nova Delfini nel cielo

Avendo una magnitudine di +4, dalle citta’ con inquinamento luminoso piu’ elevato e’ consigliabile munirsi anche solo di un semplice binocolo. La stella e’ invece perfettamente visibile dalla campagna o dai luoghi meno illuminati.

Dal punto di vista astronomico, la stella si trova a 97 anni luce da noi. In passato sono gia’ state osservate stelle nove anche a magnitudine minore, ad esempio nova Scorpio nello scorpione. Eventi di questo tipo sono comunque sempre spettacolari e ci permettono di capire come il nostro universo non sia assolutamente statico ma possa essere visto come un sistema vivo e mutabile nel tempo.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Un arcobaleno di notte?

22 Giu

Da sempre, gli arcobaleni rappresentano uno dei principali spettacoli naturali che di sovente appaiono nei nostri cieli. Ognuno di noi, rimane sempre incantato ad ammirare questo fenomeno. Come sappiamo, la spiegazione scientifica degli arcobaleni e’ semplicemente data dal fenomeno della dispersione cromatica, cioe’ dalla luce che, attraversando le gocce d’acqua rimaste nel cielo a seguito di un temporale, viene separata nelle sue componenti, cioe’ nei diversi colori.

Oltre al classico arcobaleno, in alcuni casi piu’ rari, possono essere visibili anche eventi doppi o tripli. Quello che pero’ molti ignorano e’ che un arcobaleno puo’ in casi ancora piu’ rari, essere visibile di notte. Proprio per questo motivo, credo sia interessante parlare di questi fenomeni poco noti ma sicuramente affacinanti.

Senza inutili giri di parole, vi mostro una foto del fenomeno di cui vogliamo parlare:

Esempio di moonbow, un arcobaleno notturno

Esempio di moonbow, un arcobaleno notturno

Come vedete dalla foto, si tratta proprio di un arcobaleno fotografato durante le ore notturne. Spesso, questi fenomeni appaiono come dei poco brillanti archi bianchi.

Come e’ possibile un fenomeno del genere?

Come forse starete pensando, la causa degli arcobaleni notturni e’ senza dubbio la nostra luna. Proprio per questo motivo, in ingelse, mentre un arcobaleno e’ detto “rainbow”, l’arcobaleno notturno e’ anche chiamata “Moonbow”.

Come avviene il fenomeno?

La spiegazione ottica e’ esattamente la stessa del classico arcobaleno, con l’unica variante della sorgente di luce che crea il fenomeno. Come sappiamo bene, durante la notte la Luna appare brillante a causa della luce riflessa dal nostro satellite proveniente dal Sole.

Se il meccanismo e’ lo stesso, perche’ spesso questi archi appaiono bianchi?

Anche la risposta a questa domanda e’ facilmente comprensibile. Dal momento che l’intensita’ di luce riflessa dalla luna e’ sicuramente inferiore a quella diretta del Sole, i moonbow appaiono molto meno intensi. In questo caso, la debole luce non e’ sufficiente ad attivare le cellule cono del colore degli occhi umani.

Data la lieve intensita’ del fenomeno, l’arcobaleno notturno e’ visibile solo in condizioni molto particolari. Prima di tutto, l’arco e’ visibile in direzione opposta a quella della Luna. Inoltre, la Luna deve essere piu’ bassa di 42 gradi all’orizzonte per offrire la massima luminosita’, oltre, ovviamente, ad essere piena o quasi. Nonostante queste condizioni, non e’ assolutamente certo poter osservare un moonbow perche’, come anticipato, l’intensita’ e’ talmente debole da rendere il fenomeno molto raro.

Fate attenzione, spesso il moonbow viene confuso con il fenomeno dell’alone, cioe’ con quel cerchio colorato che con piu’ frequenza si forma intorno alla Luna. Come visto in questo articolo riguardante il Sole:

E adesso abbiamo i “cani solari”

questo fenomeno e’ semplicemente dovuto ai piccoli cristalli di ghiaccio residuo di un cirro che possono offrire una superficie di dispersione per la luce riflessa dal nostro satellite.

Con molta piu’ frequenza e’ invece possibile osservare uno “Spray Moonbow”. In questo caso, le gocce d’acqua per la dispersione della luce, non sono quelle residuo di un temporale, bensi’ quelle di una cascata. Come e’ noto, in prossimita’ di una cascata, l’aria intorno e’ completamente riempita di minuscole goccioline d’acqua. Queste possono, nelle condizioni viste sopra, permettere la dispersione cromatica della luce e formare un moonbow. Ecco una foto di uno spray moonbow:

Spray Moonbow formato dall'acqua di una cascata

Spray Moonbow formato dall’acqua di una cascata

Fenomeni del genre sono, ad esempio, abbastanza visibili nei parchi naturali dove si trovano cascate, grazie anche al minore inquinamento luminoso dato dalle luci artificiali.

Concludendo, il fenomeno dei Moonbow avviene esattamente come negli arcobaleni, l’unica variante e’ che la sorgente di luce e’ offerta dai raggi riflessi dalla Luna. Data la debole intensita’, il fenomeno e’ molto raro e spesso appare come un arco bianco non colorato. Anche in questo caso, possiamo dire che la natura e’ in grado di offrirci spettacoli davvero senza eguali.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Altro bolide in Sicilia?

6 Dic

Un paio di giorni fa, sono arrivate molte testimonianze dalla Sicilia e da Malta, di una strana stella cadente osservata poco dopo le 18.00. Le testimonianze parlavano di strano fenomeno perche’ l’oggetto sarebbe stato molto luminoso e sarebbe stato visibile per una quindicina di secondi.

La notizia e’ ovviamente reale.

Dalla descrizione fatta, molti di voi avranno ormai capito che si e’ trattato nuovamente di un bolide, cioe’ di un meteroide di grandi dimensioni che viene disgregato a contatto con l’atmosfera in un tempo piu’ lungo e assume una luminosita’ piu’ elevata rispetto ad una comune stella cadente .

Di questi oggetti abbiamo parlato gia’ in diversi post:

Bolide a Novara?

Meteorite in Inghilterra provoca terremoti?

Palla di Fuoco nei cieli del Sud Italia

descrivendone le caratteristiche fisiche e i processi di interazione. Come ormai sappiamo bene, a volte questi corpi possono arrivare fino ad un’altezza inferiore rispetto alle comuni stelle cadenti, disgregandosi anche accompagnate da un rumore simile ad un’esplosione.

Come nostra abitudine, e come abbiamo fatto per gli altri casi di avvistamento di bolidi, cerchiamo di capirne l’origine.

Nei precedenti post, siamo andati a cercare negli archivi se in quel periodo la Terra si trovasse ad attraversare un particolare sciame di meteore. Come sappiamo bene, i bolidi, anche se vi ripeto questo termine non e’ accettato dalla comunita’ scientifica, sono solo delle stelle cadenti di dimensioni maggiori. Dal momento in cui la Terra si trova ad attraversare uno sciame, anche per un solo discorso statistico, capite bene come la probabilita’ di avere un bolide aumenta notevolmente.

Nei precedenti casi, abbiamo gia’ parlato di Orionidi e Leonidi, parlando dell’intensita’ di questi sciami e dei diversi periodi di osservazione. Come detto, questi sciami sono del tutto simili a quelli delle Perseidi, molto intenso, e responsabile delle “lacrime di San Lorenzo” il 10 agosto.

Foto di un bolide osservato in Texas nel 2010

Foto di un bolide osservato in Texas nel 2010

In questo caso, e dunque in questo periodo dell’anno, la Terra sta attraverando un nuovo sciame, questa volta detto delle Geminidi. Vi riporto al solito il link di wikipedia in cui potete verificare tutti questi sciami:

Wikipedia Sciami

Le Geminidi vengono attraversate dal 7 al 17 dicembre, con un picco intorno al 14 Dicembre. Come potete verificare da soli, lo sciame delle Geminidi e’ catalogato come “forte” nella tabella riportata nel link.

Dunque? Tutto spiegato?

Assolutamente si, ma vorrei aprire una piccola parentesi a questo punto.

Come possiamo vedere dal link di wikipedia, tutto l’anno ci sono degli sciami che la Terra attraversa e dunque, con probabilita’ piu’ o meno maggiore, c’e’ la possibilita’ di avvistare un bolide o una stella cadente.

Cosa cambia ora?

Semplice, il continuo bombardamento a cui siamo sottoposti fa si che qualsiasi fenomeno del tutto naturale, che magari prima sarebbe passato quasi inosservato, adesso diventa un caso di cronaca.

Parafrasando un commento messo su un precedente post, una forte pioggia diventa una “bomba d’acqua”, un bolide diventa uno “strano oggetto caduto dal cielo”, un  terremoto di magnitudo M3 diventa “la Terra si sta smuovendo in vista del 21/12”. Perche’ questo? Semplicemente perche’, come detto in diverse occasioni, il catastrofismo vende molto soprattutto su web e per questo si crea una notizia gonfiando con parole sensazionistiche qualsiasi evento naturale.

Di questo abbiamo parlato, ad esempio, in questo post:

Il complotto del complottista

ma soprattutto in questo post:

Terrorismo psicologico

Non usiamo mezzi termini, parliamo proprio di terrorismo psicologico sui principali mezzi di informazione, al solo scopo di mantenere alto il livello di guardia delle persone e per continuare a far credere che qualcosa di terribile e’ ormai in atto.

Volete una prova di questo?

Abbiamo parlato del bolide avvistato a Malta ed in Sicilia, e abbiamo visto come questo sia perfettamente spiegabile a causa del passaggio della Terra attraverso lo sciame delle Geminidi.

Questa notizia e’, come detto, apparsa in diversi siti di chiaro stampo catastrofista. Quello che cambia radicalmente e’ il modo in cui la notizia viene presentata. Non vi metto il link dell’articolo proprio perche’ non voglio fare pubblicita’ a questo genere di siti, ma il titolo con cui viene riportata la notizia e’ il seguente:

Allarme della NASA: La Terra sta per attraversare i detriti di un misterioso Asteroide.

Basta fare una ricerca sul web per verificare quanto vi sto dicendo.

E’ normale tutto cio’? Assolutamente no. Questo e’ vero e proprio “terrorismo mediatico”. Vi ricordo che il procurato allarme e’ punito dalle leggi italiane anche con la reclusione fino a 6 mesi. Nonostante questo, questi siti continuano la loro campagna di terrore e di cattiva informazione incuranti dell’effetto che questi titoli possono avere su persone gia’ spaventate e magari psicologicamente influenzabili.

Ripetiamo nuovamente, non fatevi influenzare da tutto quello che leggete su internet. Cercate sempre di confrontare diverse fonti e di fare un’analisi indipendente delle notizie che trovate. Questo e’ l’unico modo per far luce sugli eventi che vi vengono pubblicizzati.

La rete e’ un potente strumento di informazione, ma va saputo usare. Indipendentemente dal 2012, ci sono tantissime pagine che riportano notizie imprecise o anche letteralmente false. Quando effettuate una qualsiasi ricerca, si devono sempre visionare diverse fonti, proprio per non cadere in questi tranelli.

Per un’analisi attenta e precisa delle profezie del 2012, ma soprattutto per conoscere e apprendere concetti scientifici molto spesso poco divulgati o comunicati in modo errato, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

 

 

Curiosity e gli UFO: dopo le foto, il video.

5 Set

In un precedente post, abbiamo parlato delle immagini scattate dalla missione Curiosity della NASA e degli ipotetici UFO che sarebbero stati ripresi:

Curiosity e gli UFO

Da semplici considerazioni, e dall’analisi di altre foto, abbiamo visto come questi misteriosi puntini ripresi all’orizzonte altro non sono che pixel danneggiati della camera.

Ora, non potevamo certo pensare che gli avvistamenti sarebbero finiti qui.

Qualche giorno fa e’ addirittura apparso in rete un video fatto su Marte che mostrerebbe un oggetto volante, chiamiamolo anche UFO, svolazzare sull’orizzonte ripreso da Curiosity. Da quanto si legge in rete, questo video sarebbe stato caricato sulla pagina ufficiale della missione, ma rimosso dopo pochi minuti.

Come nostra abitudine, prima di fare commenti o analisi, vediamo il video di cui stiamo parlando:

Video Curiosity

Nel video si vede chiaramente un oggetto luminoso passare all’orizzonte, fermarsi per qualche istante e poi proseguire dietro il promontorio.

Di cosa si tratta?

Per rispondere a questa domanda, e’ necessario fare qualche considerazione tecnica sulla strumentazione del Rover. Come abbiamo visto nel precedente articolo, Curiosity e’ un vero e proprio laboratorio per missioni sul campo. Oltre a vari strumenti di analisi, vi sono una serie di telecamere disposte in diversi punti del rover.

Il video in questione e’ stato ripreso da una delle telecamere di servizio, chiamate anche HazCam. Questi sono dei dispositivi a bassa risoluzione, montati sui lati di Curiosity e che vengono usate durante la manovre e gli spostamenti del Rover. HazCam sta appunto per “Hazard Camera”, cioe’ “telecamere di pericolo”, il cui scopo e’ appunto individuare sassi, buche o altre cose che potrebbero inteferire durante gli spostamenti di Curiosity. Dato il loro utilizzo, queste camere hanno una risoluzione inferiore rispetto a quelle di osservazione in grado di scattare foto ad alta risoluzione e a colori della superficie di Marte.

Se volete conoscere ulteriori dettagli e sulla strumentazione fotografica di Curiosity, vi segnalo un ottimo articolo di Tom’s Hardware:

Come fotografa Curiosity

Tornando al video, alla luce di quanto detto sulle HazCam, ci accorgiamo subito che si tratta di un falso. Il video ha una risoluzione di 25 fps, molto maggiore di quello che si potrebbe realizzare utilizzando le immagini di queste camere. Notiamo anche un altro particolare, l’immagine in primo piano dell’ombra del Rover non presenta disturbi. Mi spiego meglio, la compressione delle immagini e il rumore dovrebbero comportare dei disturbi dinamici osservabili. Ciascuna immagine che compone il video dovrebbe presentare lievi differenze di qualita’, di rumore, di illuminazione, effetti completamente assenti nel video.

La strumentazione fotografica di Curiosity

Cosa significa tutto questo?

Semplicemente che non si tratta di un vero video di Curiosity, ma semplicemente di un filmato realizzato utilizzando un’immagine presa dalla HazCam e su cui e’ stato sovrapposto l’oggetto volante luminoso. L’immagine di sfondo sarebbe dunque una sola, e su questa sarebbe stato messo, in diversi punti dando l’impressione dello spostamento, il disco volante. Questo spiega la staticita’ della ripresa video.

A riprova di questo, vi riporto anche l’immagine che e’ stata utilizzata per realizzare il video, e che puo’ essere vista dall’archivio JPL di cui abbiamo parlato nel precedente articolo:

Immagine Curiosity 4271

Ovviamente, anche la storia del video caricato sul sito NASA e subito rimosso e’ falsa e costruita solo per dare maggiore credito al video.

Quanti altri falsi video e foto di UFO presi da Curiosity compariranno ancora in rete? Speriamo nessuno, ma, come detto in altri post, il fatto di avere una sonda su Marte e’ un’occasione molto appetibile per i soliti complottisti.

Anche in questo caso, siamo di fronte ad un falso realizzato solo per aumentare la paura o la convizione che qualcosa ci possa mettere in pericolo. Diffidate sempre da informazioni di questo tipo. Cercate sempre di ragionare, analizzare e confrontare fonti diverse. Solo in questo modo potrete evitare di cadere nell’innumerevoli trappole diffuse in rete. Per analizzare in dettaglio tutti i fenomeni profetizzati sul 2012 e per fare chiarezza su concetti troppo spesso lasciati solo a falsi profeti, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

Palla di fuoco nei cieli del Sud Italia

26 Ago

Abbiamo gia’ avuto modo di parlare di comete e meteoriti, dal momento che anche una eventuale pioggia di oggetti dal cielo e’ stata messa in relazione con il 2012. Trovate alcuni esempi in questi post:

Segni della fine del mondo: caduta di meteoriti

L’asteroide 2012 DA14

Ora torniamo su questo argomento perche’ la notte del 22 Agosto 2012, in diverse zone del Sud Italia, e’ stata osservata una sorta di meteora molto particolare. Come riportano parecchi testimoni oculari, si e’ trattato di una vera e propria palla di fuoco che ha solcato i cieli per diversi secondi prima di scomparire. Intile dirvi come su diversi siti catastrofisti questo evento sia stata pubblicizzato, mettendolo in relazione sia con un fenomeno extraterrestre che con un vero e proprio proiettile spaziale verso la terra.

Cominciamo col dire che la notizia e’ assolutamente vera! Premesso questo, cerchiamo di capire meglio l’origine, la natura e l’eventuale pericolosita’ di questo evento.

La palla di fuoco e’ stata visibile, come detto, la notte del 22 Agosto, in diverse zone comprese tra Messina e Reggio Calabria. Come riportano i testimoni, il fenomeno era molto simile ad una stella cadente, ma con una colorazione bluastra, lunga coda ed e’ rimasto visibile in cielo per diversi secondi.

Anche in questo caso, anche se il fenomeno ha lasciato a bocca aperta, e preoccupato alcuni, si tratta di un evento noto in astronomia e conosciuto con il nome di “meteora ad alta luminosita’”. Spesso, anche se il termine non e’ accettato dalla comunita’ scientifica, ci si riferisce a questi oggetti con il termine di “Bolidi”. Abbiamo detto che questo termine non e’ accettato dalla scienza ufficiale, semplicemente perche’ in astronomia non si usa distinguere le comete in base alla loro luminosita’ registrata a Terra.

Ora, quindi, che differenza c’e’ tra un bolide ed una normale meteora? Gli astrofili chiamano “bolidi” tutti gli oggetti che sono visibili con una luminosita’ superiore a quella del pianeta Venere. Cerchiamo di capire meglio questo punto. Se vi fermate ad osservare il cielo notturno in assenza di inquinamento luminoso, vi accorgete che le stelle possono apparirvi con luminosita’ differenti. In astronomia, si parla infatti di “magnitudine apparente”, proprio per indicare la luminosita’ osservata da Terra. Questa scala puo’ assumere valori positivi e negativi, e piu’ piccolo e’ il suo valore, maggiore e’ la luminosita’ con cui il corpo appare. Per darvi qualche numero, una magnitudine apparente pari a +30 corrisponde agli oggetti piu’ deboli osservati dal telescopio Hubble. Il sole ci appare con una magnitudine pari a -26.8 mentre la luce della luna piena corrisponde ad un valore di -12.6. Il pianeta Venere, la cui luminosita’ segna la separazione tra semplici meteore e bolidi, e’ pari a -4.5.

Per quanto riguarda i bolidi, non esiste un limite massimo di luminosita’. Sono stati osservati oggetti con valore di magnitudine apparente addirittura superiori a quelli del Sole.

A causa dell’impatto con l’atmosfera, i bolidi, al contrario delle meteore con colorazione bianca, possono mostrare colori che vanno dal blu, al verde fino anche al rosso intenso. La durata media di un bolide e’ intorno alla decina di secondi, anche se nel 1972, negli USA, e’ stato osservato un bolide con un tempo di poco superiore ai 100 secondi.

Al contrario delle semplici meteore, i bolidi possono anche presentare traiettorie leggermente curve, e dare luogo a vere e proprie esplosioni a contatto con l’atmosfera. In questo caso possiamo avere una successiva pioggia di altri bolidi. In alcuni casi, sempre a causa della composizione e della massa del corpo e dell’attrito con l’atmosfera, i bolidi possono emettere suoni simili a tuoni lontani o a colpi di artiglieria.

Immagine di un bolide in atmosfera e successiva esplosione in frammenti

L’osservazione di bolidi puo’ essere fatta, anche per semplice statistica, durante sciami meteorici come quelli di Agosto. Ovviamente la vista di oggetti molto intensi e lunghi nel tempo rappresenta un fenomeno sporadico ma ben documentato in diverse cronache.

Anche in questo caso dunque, per quanto impressionante e strano, il fenomeno osservato rientra tra quelli che gia’ conosciamo e di cui abbiamo memoria. Prima di lasciarvi convincere da voci prive di fondamento, cercate autonomamente le vostre conferme studiando e leggendo documenti ufficiali. Per continuare ad essere informati, su questi e tantissimi altri fenomeni legati in qualche modo al 2012, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.