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Garfagnana: cosa succede, cosa succedera’?

1 Feb

Quanto accaduto ieri sera in alcune zone della Garfagnana, in provincia di Lucca, ha quasi dell’incredibile. Come molti di voi sapranno, l’intera zona e’ stata teatro di diverse scosse di lieve intensita’, tranne una di magnitudo maggiore, che ormai perdurano di diversi giorni.

Proprio ieri sera, intorno alle 22, e’ scattato l’allarme da parte dei sindaci di 16 paesi della zona. Allarme lanciato inizialmente via twitter, e che poi, sempre attraverso i social network, ha raggiunto praticamente tutte le case. L’allerta parlava di possibili forti scosse per la notte e chiedeva ai cittadini, parliamo di circa 30000 persone interessate, di lasciare le proprie abitazioni e di recarsi nei punti di raccolta.

Perche’ e’ stato lanciato l’allarme? Leggendo quanto riportato dai giornali, i sindaci avrebbero ricevuto una comunicazione dalla protezione civile che parlava di questa allerta per nuove scosse in arrivo. A sua volta, la protezione civile aveva ricevuto questa comunicazione da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In particolare, l’allarme proveniva proprio dalla sala controllo sismica dell’INGV che ha ottenuto questa informazione dall’elaborazione dei dati misurati sul territorio sfruttando software di simulazione.

Bene, anche se il discorso di rimbalzo della notizia puo’ sembrare complicato, il succo della cosa e’ che l’INGV avrebbe analizzato i dati e ottenuto che nelle prossime ore ci sarebbe stato un forte terremoto e da qui ha subito lanciato un bollettino di allerta alla protezione civile.

In diversi post su questo blog abbiamo parlato di terremoti, solo per darvi un esempio:

Analisi statistica dei terremoti

Riassunto sui terremoti

Dati falsi sui terremoti

Terremoti, basta chiacchiere. Parliamo di numeri

e tutte le volte abbiamo detto che i terremoti, allo stato attuale, non possono essere predetti. In questo caso invece, troviamo l’INGV, cioe’ il massimo ente di controllo e monitoraggio dei terremoti, che predice un terremoto nelle prossime ore.

Cosa cambia ora? Abbiamo detto cose false su questo blog? E’ cambiato qualcosa a livello scientifico?

Partendo dall’utima domanda, purtroppo non e’ cambiato nulla, i terremoti non possono ancora essere predetti a livello scientifico e con precisione.

Quella che e’ cambiata e’ solo la nostra coscienza e la psicosi terremoto. Negli ultimi anni, abbiamo visto diversi terremoti distruttivi in Italia e il nostro ricordo dell’Aquila e dell’Emilia, ma anche del continuo sciame nel Pollino, e’ sempre vivo. Oggi, a differenza di ieri, abbiamo paura del terremoto.

Ovviamente la paura non puo’ far prevedere i prossimi terremoti quindi, chiusa la breve parentesi psicologica, cerchiamo di capire cosa e’ successo veramente ieri notte in Garfagnana.

Come sappiamo, verso la fine di gennaio c’e’ stato un terremoto di M4.8 nella zona e, come detto in precedenza, da questo si sono avute una lunga serie di scosse di assestamento che continuano ancora oggi. L’INGV monitora in continuazione la zona, e, due volte al giorno, rilascia dei comunicati per la protezione civile per informarla circa gli sviluppi, il numero di scosse registrate, l’andamento delle scosse di assestamento, ecc.

Eventi sismici in provincia di Lucca al 31/1

Eventi sismici in provincia di Lucca al 31/1

Fin qui tutto normale.

Ieri mattina, l’INGV ha rilasciato il suo solito comunicato, ma con un’informazione aggiuntiva. Dalla mappa delle scosse registrate, una cartina esattamente come quella mostrata in alto, si sono evidenziate delle scosse con epicentro leggermente spostato rispetto all’area circoscritta. Utilizzando un modello matematico per il calcolo delle probabilita’, l’INGV ha ottenuto come risultato che queste nuove scosse potevano essere dovute ad una nuova faglia e che questa, a causa del rilascio di energia in una zona diversa, avrebbe potuto causare nuove scosse.

Cosa e’ successo a questo punto?

Il comunicato e’ stato mandato alla protezione civile che, al contrario di quanto viene fatto di solito, cioe’ tenere le informazioni per lei dal momento che si tratta di comunicati non pubblici, ha girato l’informazione ai sindaci. Questi, leggendo della possibilita’ di nuove scosse, hanno dato l’allarme per la notte e deciso l’evacuazione delle case.

Analizziamo queste informazioni per chiarire meglio.

Perche’ il comunicato non e’ pubblico? Assolutamente non c’e’ nessuna intenzione di tenere nascoste informazioni vitali. si tratta di comunicati “tecnici” con terminologia “tecnica” che deve essere interpretata da “tecnici”. I sindaci fanno i sindaci, e non sono esperti di sismologia. Leggendo della possibilita’ di nuove scosse, hanno dato l’allarme e proceduto con l’evacuazione.

A questo punto dovrebbe essere chiaro lo scambio avvenuto e che ha portato all’allarme.

Analizziamo pero’ quanto contenuto nel comunicato per cercare di capire cosa potrebbe succedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

L’analisi software ha mostrato la possibilita’ di una nuova faglia causa di alcune scosse di assestamento. Ovviamente parliamo di possibilita’. Ora, con una certa probabilita’ questa nuova faglia potrebbe non esistere e le scosse potrebbero quindi appartenere allo sciame ancora in corso.

Se cosi’ fosse, siamo di fronte a scosse di assestamento a seguito del sisma di M4.8 gia’ avvenuto. Se cosi’ non fosse, cioe’ se esistesse veramente una nuova faglia, non e’ detto che ci sia necessariamente un sisma di grande intensita’. Come visto nel post sul Pollino:

La sequenza del Pollino

in presenza di uno sciame sismico, l’evoluzione nel tempo non e’ assolutamente determinata e univoca. Possono esserci sciami che durano mesi e terminano come sono iniziati con scosse lievi, oppure si puo’ assistere ad un crescendo di scosse che portano ad un evento di alta magnitudo, come nel caso dell’Aquila per fare un esempio.

Detto questo, e’ ovvio che l’INGV comunichi tutte le informazioni agli organi preposti e che questi elaborino le informazioni e decidano se predisporre piani di sicurezza o meno. Ovviamente l’INGV, come ente di ricerca, si occupa di terremoti, assolutamente non di piani di evacuazione.

Come anticipato, i terremoti avuti negli ultimi anni, hanno creato una psicosi collettiva per cui al primo allarme si attuano tutte le soluzioni possibili. Se ci pensate, in Emilia e’ accaduto un fatto analogo. Dopo la prima violenta scossa, durante le scosse di assestamento, si e’ registrato un nuovo potente terremoto dovuto ad una faglia diversa. Avendo una situazione potenzialmente simile in Garfagnana, si e’ deciso di ricorrere ad una soluzione drastica.

Possiamo biasimare l’evacuazione? Non mi sento assolutamente di fare una cosa del genere. Stiamo pero’ molto attenti a non eccedere in senso opposto. Se si tratta dello stesso sciame di assestamento, e che magari puo’ durare mesi, teniamo 30000 persone nei palasport? Ora, dopo l’evacuazione, come spieghiamo alle persone che possono tornare a casa perche’ si trattava di un falso allarme mentre la terra ancora trema?

La situazione e’ molto delicata e va gestita con particolare premura da parte degli organi preposti.

Ultima cosa importante e che ci tengo a sottolineare. Come anticipato, allo stato attuale, non e’ possibile prevederere i terremoti. Di questo abbiamo parlato in diversi post:

Prossimi terremoti secondo la statistica

Allineamenti, terremoti e … Bendandi

Terremoti, Pollino, Giuliani, Radon, L’Aquila ….

Anche se in questo caso nessuno ha in realta’ parlato di prevedere un terremoto, fate molta attenzione alle notizie che leggete in rete e cercate di filtrare in modo opportuno. Come era prevedibile, non stanno tardando ad arrivare le immancabili speculazioni su questi fatti e sullo sciame della Garfagnana. Su diversi siti si comincia a parlare di prossimi terremoti attesi, dell’INGV che non comunica tutte le notizie in suo possesso o di organi paralleli in grado di prevedere l’evoluzione delle prossime ore. Tutte notizie false!

Concludendo, non c’e’ assolutamente nessun mistero su quanto avvenuto l’altra sera in Garfagnana, ma solo un non corretto scambio di informazioni e di interpretazione dei bollettini. L’evoluzione dei prossimi giorni non e’ assolutamente certa ma la cosa piu’ importante e’ che si continui a monitorare 24 ore su 24 tutta la zona e a dare l’allarme ad ogni variazione significativa registrata.

 

Per chi e’ interessato, leggete anche: “Garfagnana, ulteriore documentazione e considerazioni

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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