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Il raggio della morte

29 Dic

Nel post precedente:

Haarp, la causa di tutti i mali!

siamo tornati a parlare di Haarp e, come vi avevo anticipato, questa discussione sara’ da tenere a mente per la prossima notizia di cui vorrei parlarvi.

Come anticipato, in rete in questi ultimi giorni si sta tornando a parlare molto insistentemente di onde ELF anche in relazione con il cosiddetto “raggio della morte”. Con questo termine, si indica un ipotetico raggio di onde elettromagnetiche che sarebbe in grado di provocare effetti molto catastrofici sul bersaglio mirato. Stando a quanto trovate in rete, l’applicazione di questo raggio sarebbe in grado di distruggere intere zone del pianeta, di spostare in dimensioni parallele corpi ed oggetti, di spegnere i motori a combustione e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta.

Prima di lanciarci nell’analisi di queste cose, vorrei aprire una parentesi che mi sta molto a cuore. Su internet leggete che gli studi su questa tipologia di segnali risalgono al noto fisico Nikola Tesla. Proprio di Tesla vorrei parlare un attimo.

Tesla e’ divenuto un personaggio molto citato e a cui molti siti complottisti sono affezionati. Il mio personale punto di vista e’ che Tesla deve essere considerato un genio per i suoi studi pioneristici nella trasmissione dei segnali wireless. Molti degli studi di Tesla trovano oggi larga applicazione proprio nelle tecnologie senza fili. Gli studi fatti da questo grande fisico sono un punto di riferimento nello studio sia delle antenne che dei ricevitori.

Perche’ dico questo? Semplicemente perche’ in rete gli studi di Tesla hanno assunto connotati quasi stregoneschi e magici. Speculare sulle invenzioni di questo scienziato non fa altro che sporcare la sua memoria. In tutto questo, un ruolo molto importante lo hanno certamente i media ed i vari governi. Non e’ un mistero che gli studi di Tesla siano stati visti con molto sospetto proprio per le possibili applicazioni belliche. Come vedete, non sto assolutamente nascondendo il mio punto di vista ne’ sto disegnando tutto con rose e fiori. Parlare pero’ di possibili invenzioni che avrebbero rivoluzionato le nostre vite e che, per questo governo o per quest’altro complotto, sono tenute nascoste, serve solo a mitizzare in modo sbagliato Nikola Tesla.

Fatta questa premessa, torniamo a parlare di questo raggio della morte.

Anche in questo caso, i primi studi a riguardo sono effettivamente di Tesla e, anche in questo contesto, in rete si e’ creata un’aura di mistero del tutto fuori luogo.

Abbiamo gia’ detto di cosa sarebbe capace questo raggio della morte, cerchiamo di capire quali sono le prove scientifiche portate dai vari siti complottisti a riguardo e se veramente queste conseguenze sono possibili.

Come potete facilmente immaginare, secondo questa concezione, il sistema Haarp sarebbe proprio la pistola in grado di sparare questo raggio della morte. Cerchiamo dunque di capire quali sono le verita’ scientifiche portate come prova dai tanti siti che parlano di queste applicazioni.

In questo articolo:

Haarp e terremoti indotti?

abbiamo gia’ smentito la possibilita’ che il sistema Haarp possa essere utilizzato per innescare terremoti o per cambiare i valori del campo magnetico terrestre.

Accanto a queste bufale, trovate altre due ipotesi di utilizzo del raggio della morte alquanto curiose: l’episodio di Tunguska e la scomparsa dell’isola di Bermeja.

Andiamo con ordine e cerchiamo di capire.

Alberi abbattuti a Tunguska

Alberi abbattuti a Tunguska

Il 30 giugno 1908 a Tunguska, localita’ della Siberia, una violenta esplosione si verifico’ intorno alle 7 del mattino. L’onda d’urto fu talmente grande da abbattere 60 milioni di alberi su una superficie di 2000 Km quadrati di Tundra. Il rumore dell’esplosione venne avvertito fino a 1000 km di distanza.

Bene, secondo le fonti internet, questa esplosione venne provocata proprio da Tesla che stava conducendo un esperimento sul raggio della morte e lo invio’ in direzione della Siberia.

Ovviamente capite bene l’assurdita’ di questa affermazione. Non vi e’ assolutamente nessuna prova scientifica a sostegno di questa ipotesi. Come forse molti di voi gia’ sanno, l’ipotesi piu’ probabile per l’evento di Tunguska e’ quella di un asteroide caduto sulla Terra. Nel corso del XX secolo, diverse spedizioni sono state fatte in Siberia per cercare di determinare il punto preciso dell’impatto e il cratere formato dall’asteroide. In particolare, l’ultima spedizione, organizzata dall’universita’ di Bologna e che comprende esperti in diverse discipline, ha fatto uno studio molto dettagliato della zona vedendo in particolare la distribuzione della ricrescita degli alberi e gli anelli di accrescimento dei tronchi. Da questo studio si e’ determinato, con buona esattezza, che il punto preciso dello scontro con l’asteroide dovrebbe essere nel lago Cheko. In particolare, il fondo del lago e’ conico e si sarebbe formato proprio in seguito all’impatto con questo corpo. A riprova di questo, le carte dei primi del ‘900 non riporterebbero nessun lago in quella zona, proprio a dimostrare la formazione dello specchio d’acqua a seguito dello scontro.

L’altro esempio molto citato in rete per l’applicazione del raggio della morte, sarebbe invece la scomparsa dell’isola di Bermeja nel golfo del Messico. Cosa significa “scomparsa di un isola”?

Una mappa del 1846 con l'isola di Bermeja

Una mappa del 1846 con l’isola di Bermeja

Diverse mappe, fino al XIX secolo, riportano la presenza di questa isola nel golfo del Messico vicino al famoso triangolo delle Bermude. Oggi pero’ di questa isola non si ha traccia. Con questo intendo che molte spedizioni sono andate nella zona indicata dalle carte senza trovare assolutamente nessuna traccia dell’isolotto. Che fine ha fatto quest’isola? In questo contesto, vi viene detto che proprio un esperimento di Haarp sarebbe stato condotto in quella zona sparando questo famoso raggio della morte. L’effetto di questo fascio sarebbe talmente potente da aver disintegrato l’isolotto o anche, secondo ipotesi ancora piu’ fantasiose, averlo spedito in una dimensione parallela.

E’ possibile che sia colpa di Haarp? Assolutamente no! Vi spiego anche il perche’ facendo una rapida considerazione. Gia’ nel 1997 una spedizione fatta dall’Universita’ Autonoma del Messico aveva invano cercato questa isola. Bene, nel 1997 Haarp non era ancora in funzione dal momento che l’installazione completa a piena potenza e’ stata finita solo nel 2007. Come e’ possibile che una cosa che ancora non esisteva abbia fatto scomparire un’isola? Per rispondere subito ad eventuali accuse, i primi prototipi di Haarp, risalenti al 1994, avevano a disposizione solo un numero molto limitato di antenne con la possibilita’ di dimostrare la fattibilita’ del progetto.

Capite bene l’assurdita’ anche di queste affermazioni. Per completezza, vi dico anche che la storia di Bermeja e’ un classico nella teoria del complotto. Come detto sopra, questo isolotto dovrebbe trovarsi molto vicino alla zona del famoso triangolo delle Bermude. La scomparsa dell’isola viene molto spesso utilizzata anche come prova che qualcosa di misterioso ci sia sotto questo fazzoletto di mare. Come vedete, e’ una storia per tutte le stagioni e per tutte le teorie che volete confermare.

Il motivo vero per cui l’isola di Bermeja non esiste piu’, in realta’ non e’ ancora noto. Ci sono diverse ipotesi che vengono fatte a riguardo. La prima e’ che ci sia un errore sulle mappe fatte fino al XIX secolo. Personalmente trovo questa ipotesi assurda, dal momento che diverse mappe, fatte in periodi differenti, da cartografi diversi, riportano la presenza di questa isola piu’ o meno sempre nella stessa posizione. Altra ipotesi e’ che l’isola sia stata sommersa a causa dell’innalzamento del livello del mare. Questa ipotesi potrebbe essere verosimile, ma sarebbe interessante capire l’altitudine massima dell’isola per capire di quanto si sarebbe innalzato il livello delle acque. Ulteriore ipotesi, forse piu’ probabile, vedrebbe invece uno sprofondamento dell’isola a causa di un cedimento strutturale o comunque un inabissamento dovuto a fenomeni tellurici nella zona.

Esiste anche un’ultima ipotesi che vi accenno, ma solo per rimanere in ambito complottista. Secondo alcune fonti, l’isola sarebbe stata distrutta dalla CIA per ampliare la zona di mare degli Stati Uniti. Il motivo di questo sarebbe proprio il fatto che l’isola segnerebbe il confine tra lo spazio di mare messicano e quello statunitense. In questo caso, la distruzione dell’isola sarebbe stata necessaria solo per spostare il confine territoriale tra i due paesi. Capite bene che su questa ipotesi non ci sono assolutamente prove ne’ scientifiche ne’ tantomeno politiche, ma solo fantasiose teorie complottiste.

Concludendo, le presunte prove portate a sostegno dell’utilizzo del raggio della morte, sono del tutto costruite a tavolino e assolutamente senza alcun riscontro scientifico. In particolare, la scomparsa dell’isola di Bermeja la trovate in diverse teorie del complotto utilizzata per sostenere l’ipotesi che fa piu’ comodo in base al contesto. Non fatevi confondere da tante notizie buttate li’ solo per aggiungere carne al fuoco o mistero al racconto. Sfruttate la rete internet nel migliore dei modi, confrontando diverse notizie e cercando sempre di informarvi autonomamente.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

 

 

 

Nibiru e’ vicino?

19 Lug

Una delle profezie piu’ famose per il 21 Dicembre 2012 e’ quella sullo scontro della Terra con un misterioso pianeta chiamato Nibiru. In realta’ esistono diverse versioni su Nibiru che, di volta in volta, viene considerato un pianeta, una nana rossa, un meteorite, una stella. Insomma, come al solito, con tante ipotesi la chiarezza non e’ mai di casa.

In questo blog, abbiamo gia’ piu’ volte parlato di Nibiru in diversi post ed in diversi ambiti:

Misterioso oggetto vicino al Sole

Il mondo dopo il 21 Dicembre 2012

Per una discussione approfondita e specifica su Nibiru, in tutte le sue versioni e sulla storia e l’evoluzione di questa profezia, trovate un capitolo apposito su Psicosi 2012. Le risposte della scienza:

Ecco l’indice del Libro

Stiamo tornando su questo argomento perche’ in questi giorni, su alcuni siti, sono spuntati una serie di articoli con degli importanti aggiornamenti su Nibiru.

Nella trasmissione radiofonica condotta da un certo John Moore, il conduttore ha affermato di essere venuto a conoscenza di importanti informazioni militari. Secondo la fonte di Moore, ovviamente tenuta segreta per motivi di sicurezza, i militari USA sarebbero stati avvertiti dell’imminente arrivo di Nibiru e delle informazioni fondamentali per salvarsi dall’imminente catastrofe dovuta alla collissione con la Terra. I militari avrebbero ricevuto queste informazioni, per loro e per le loro famiglie, solo dopo aver sottoscritto una promessa di riservatezza. Questo documento sarebbe fondamentale per evitare il panico nella popolazione che tanto non potrebbe salvarsi completamente da Nibiru.

Durante l’incontro dei militari sarebbe sata mostrata una cartina in cui sono evidenziate la zone che verrebbero allagate dopo lo scontro con il misterioso pianeta. Vi riportiamo qui la “fondamentale” mappa in mano ai militari americani:

La mappa degli Stati Uniti dopo lo scontro tra Nibiru e la Terra

Le zone evidenziate in azzurro sarebbero quelle che verrebbero allagate ed in cui non ci sarebbe scampo per la popolazione. Lo scontro sarebbe ormai prossimo. I militari avrebbero il compito di abbandonare le proprie case e di fuggire nei luoghi sicuri, ovviamente molto lontani dalle zone in azzurro.

Cerchiamo ora di capire meglio la situazione e di riflettere su queste informazioni.

La prima domanda che ci viene in mente e’: chi e’ in realta’ John Moore?

John Moore e’ il conduttore di una trasmissione radio su internet e segue gli studi sul pianeta Nibiru dagli anni 80. Come e’ facile immaginare e’ uno di quelli convinti che la scienza stia nascondendo le informazioni su Nibiru e che abbia gia’ la certezza dello scontro con il nostro pianeta.

Per capire fino in fondo chi e’ John Moore e per capire come questo paladino, autonomamente ribattezzato “The Liberty Man”, si stia battendo per far arrivare le informazioni a tutti, vi consiglio prima di tutto di visitare il suo sito web:

The liberty Man

Piu’ che un sito internet sembra una pagina pubblicitaria su un quotidiano. La home page e’ piena di banner pubblicitari di ogni tipo. Sul sito potete comprare libri, DVD, video di presentazioni e seminari tenuti in diverse zone degli Stati Uniti. Se andate nella pagina “professional consultations”, trovate tutti i modi per contattare o organizzare un evento con Moore. Sul sito ci sono anche i prezzi: per una chiacchierata con famiglie o piccoli gruppi si pagano 250 dollari all’ora (con un minino di 4 ore), per organizzare un seminario “professionale” si deve pagare un parcella di 3500 dollari per un paio d’ore di presentazione, escluso il viaggio ed il soggiorno a vostre spese.

Inoltre, sul sito potete comprare veramente di tutto, a prezzi “discutibili” e superiori a quelli di mercato. Si passa dai semplici coltelli e macheti alle pile di emergenza, alle borse tattiche, fino ad arrivare addirittura alle biciclette. Forse in caso di allagamenti, mentre tutti rimarrano fermi nel traffico della fuga, voi potrete agevolmente scappare con la vostra bici.

Detto questo, cerchiamo di analizzare le informazioni su Nibiru.

Prima di tutto, come gia’ abbiamo discusso nei post precedenti, non ci sono evidenze di un pianeta misterioso in rotta di collissione sulla Terra. Come potrete leggere su Psicosi 2012. Le risposte della scienza molti esperimenti e osservatori monitornano di continuo il cielo e da nessuno di questi vi e’ l’evidenza di Nibiru.

La mppa proposta, come detto in precedenza, mostrerebbe le zone che sarebbero allagate dopo l’impatto con il pianeta. Proviamo a concentrarci sulla costa orientale degli Stati Uniti che e’ quella piu’ ricca di dettagli. Osservando la forma degli allagamenti, si evince come l’innondazione dovrebbe partire da Sud, anche perche’ a Nord c’e’ il Canada. Personalmente non capisco perche’ si dovrebbe avere un trasbordo di acqua dal Golfo del Messico che praticamente e’ uno specchio d’acqua riparato a quasi chiuso tra Stati Uniti, Cuba e Messico. Intuitivamente ci aspetteremmo che l’innondazione venisse da Est cioe’ dall’oceano Atlantico in cui non ci sono terre emerse che fermerebbero lo Tsunami.

Proviamo a dimenticarci di questo particolare ma rimaniamo sulla costa in esame. Nell’innondazione alcuni stati, come Indiana, Ohio, Kentuchy e Tennessee rimarrebbero all’asciutto. Perche’ dovrebbe avvenire una cosa del genere? Semplicemente perche’ a riparare questi stati ci sarebbe la catena montuosa delle Appalachian Mountains. Ora pero’, provando a ragionare come chi a costruito questa cartina, le acque arrivano dall’oceano, invadono la costa orientale, girano sotto la catena montuosa e danno vita all’innondazione centrale di cui abbiamo parlato prima. In questa ipotesi, non sarebbe necessario prevedere un’innondazione dal Golfo del Messico.

Tutto risolto?

Assolutamente no. Abbiamo detto che l’ipotesi del Golfo del Messico sarebbe sbagliata per la morfologia del golfo stesso. Ma anche l’ipotesi delle acque fermate dalle Apalachian Mountain non starebbe in piedi. Per capire il perche’ vediamo la cartina fisica degli Stati Uniti:

Cartina fisica degli Stati Uniti

Girando a sud della catena montuosa, le acque arriverebbero nella zona delle cosidette grandi pianure, che si chiamano cosi’ perche’ ovviamente sono completamente pianeggianti dal Canada al Messico. Detto questo, non vi e’ motivo per cui le acque dovrebbero formare questo strano profilo allungato riportato nella cartina di Moore. Inoltre, se ci pensate, girando verso sud e superando le montagne, le acque avrebbero una direzione che tenderebbe a spingerle ancora piu’ a sud. Non c’e’ motivo per cui una grossa quantita’ di acqua dovrebbe tornare verso nord come la cartina ci mostra.

Concludendo, non ci sono prove ne della veridicita’ di questa cartina ne tantomeno dell’incontro tra militari a cui Moore si riferisce. Analizzando la cartina si evidenziano una serie di incongruenze non compatibili con la forma e con la distribuzione delle acque dopo l’allagamento degli Stati Uniti. Come abbiamo visto dal suo sito, Moore sembra principalmente un venditore che, come in molti altri esempi visti anche in questo blog, cerca di trarre profitto dalla paura delle persone tenendo alta la tensione e l’apprensione sul 2012.

Da quanto detto, non mi sembra che ci sia nessun margine per considerare questa fonte come attendibile o come una prova dell’esistenza di Nibiru.

Per quanto affascinante e verosimile, prima di fare nostra una teoria dobbiamo sempre ragionarci sopra con la nostra testa. Viste con la lente di ingrandimento del pensiero, molte ipotesi si sgretolano mostrando tutti i loro punti deboli. Per avere un quadro ancora piu’ chiaro sul pianeta Nibiru e per continuare ad analizzare scientificamente le profezie sul 2012 (e non solo), non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.