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3 Gennaio 2013 …

27 Dic

E cosi’ pensavamo di aver messo da parte il 21/12, i Maya, il calendario, e di aver finalmente smesso di parlare di fine del mondo. Mai speranza fu piu’ vana.

In rete si parla sempre piu’ insistentemente di una nuova data, quella del 3 Gennaio 2013. Al contrario di quanto visto in questo post:

2013 o ancora piu’ oltre?

per questa data non sono attesi eventi nuovi o nuove profezie apocalittiche, ma in realta’ si continua a parlare di fine del lungo computo Maya.

E’ estremamente interessante analizzare questa data perche’ ci consente di parlare di argomenti nuovi e che forse molti ignorano.

Cerchiamo di andare con ordine.

Ci sono due motivi principali per cui il 3 Gennaio sarebbe una data sensibile: il gia’ noto Raffaele Bendandi, ma anche il nostro attuale calendario gregoriano.

Iniziamo da Bendandi.

Come sicuramente sapete, Raffaele Bendandi era un sismologo autodidatta che passo’ gran parte della sua vita a studiare eventuali correlazioni tra i terremoti e gli allineamenti planetari. Di queste previsioni abbiamo parlato in questo post:

Allineamenti, Terrremoti e … Bendandi

Come detto piu’ volte anche in questo blog, non esiste nessuna evidenza scientificamente provata che allineamenti planetari possano innescare terremoti sulla Terra. Come visto in questi post:

Allineamenti e Terremoti

Terremoto del 20 Maggio in Emilia

eventuali variazioni di attrazione gravitazionale, che secondo Bendandi dovrebbero scatenare le maree solide, sono in realta’ del tutto trascurabili e assolutamente non in grado di creare movimenti tellurici.

BendandiRaffaele

Quello che pero’ non tutti sanno e’ che, durante i suoi studi, Bendandi cerco’ anche di determinare correlazioni tra il movimento dei pianeti e l’attivita’ del Sole. In particolare, secondo queste teorie, eventuali tempeste solari e flare di notevole intensita’ potevano essere innescati dalla variazione di attrazione gravitazionale per opera dei pianeti.

Nei suoi appunti, Bendandi sembrerebbe aver riportato la data del 3 Gennaio 2013 per un flare solare di altissima intensita’.

Ora capiamo bene due cose. Al contrario di quanto vorrebbero farvi credere su internet, un’emissione di di radiazione dal sole in direzione della Terra puo’ al massimo causare disturbi alle telecomunicazioni. Nel peggiore dei casi, potrebbero esserci interruzioni di corrente, anche prolungate, in aree piu’ o meno vaste. Ma in questo caso parliamo di tempeste rare ed estremamente potenti. Di questi eventi abbiamo parlato in questi post:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

La piu’ grande tempesta solare …

Detto questo, e quindi ridimensionato il discorso coseguenze, capiamo invece l’appunto di Bendandi. Al giorno d’oggi, molti aspetti del funzionamento del nostro Sole sono stati compresi dalla scienza ufficiale. Come visto in diverse occasioni, la nostra Stella presenta dei massimi e dei minimi di attivita’, intervallati da periodi di 11 anni circa. Questo comportamento semi-periodico e’ dovuto ai movimenti interni al Sole stesso, e che si manifestano attraverso lo spostamento e l’inversione dei poli magnetici solari. Come capite bene da questo discorso, non vi e’ nessuna relazione tra eventuali massimi di attivita’ o emissioni di particelle e la forza di attrazione gravitazionale esercitata da altri pianeti. In questo senso, non e’ assolutamente possibile prevedere emissioni studiando il moto orbitale dei pianeti vicini.

Detto questo, vi sono pero’ altre fonti che sembrerebbero puntare al 3 Gennaio come possibile data per la fine del mondo. Cerchiamo di capire meglio. Riassumendo quanto detto fino ad ora, per il 21/12 si parlava di fine del lungo computo Maya. Come visto in diverse occasioni, la corretta identificazione della fine del calendario Maya con il nostro attuale calendario rappresenta uno degli aspetti meno chiari e piu’ dibattutti della storiografia di questo popolo. Piu’ volte abbiamo ad esempio parlato del problema della correlazione, come visto in questi post:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Perche’ il mondo dovrebbe finire

Supponiamo per assurdo che la data del 21/12 sia giusta. Ora pero’, secondo alcune fonti, nel calcolo non e’ stato correttamente considerato il passaggio dal calendario giuliano a quello gragoriano.

Cosa significa questo?

Il 15 Ottobre 1582 venne fatta la riforma del calendario per cui si passo’, in molti paesi, dal sistema giuliano a quello gregoriano. Uno dei motivi fondamentali per cui si decise questa riforma era la sbagliata considerazione della durata di un anno. Oggi sappiamo che la durata dell’anno non e’ di 365 giorni, bensi’ di 365.25. Questo 0.25 in piu’ e’ il responsabile dell’inserimento di un anno bisestile ogni 4. Se non viene fatta questa correzione, a distanza di anni, si rischia di disallineare il conteggio con, ad esempio, i mesi e le stagioni. Il calendario Giuliano non prevedeva anni bisestili e proprio per questo motivo venne sostituito dal sistema gregoriano. Per recuperare il disallineamento accumulato dal calendario giuliano, al momento del cambio si decise di saltare in avanti di 11 giorni, passando immediatamente dal 5 Ottobre 1582 al 15 Ottobre. Capite dunque che l’introduzione del calendario gregoriano avvenne il 15 Ottobre 1582, ma il giorno prima, secondo il sistema giuliano, era il 4 Ottobre.

Ora, secondo alcune fonti, nella conversione tra Lungo Computo Maya e calendario Gregoriano, non si sarebbe tenuto conto di questo slittamento di giorni. In questo caso, per ottenere la data corretta, si dovrebbe spostare avanti il risultato di 11 giorni, passando dunque dal 21 Dicembre 2012 al 3 Gennaio 2013.

Capite subito l’assurdita’ di questa ipotesi. Prima di tutto, il problema della correlazione di cui abbiamo parlato rappresenta un limite ben piu’ importante nel corretto allineamento tra i due sistemi di conteggio. Inoltre, la messa in relazione del calendario Maya con il nostro e’ avvenuta ben piu’ tardi del 1582, per cui tutte le correzioni sono state fatte.

Perche’ si porta avanti questa ipotesi?

Semplice, solo perche’ c’e’ anche quella di Bendandi per la stessa data. Capite bene che mettere tanta carne al fuoco serve solo ad alimentare la convinzione che qualcosa di vero debba esserci.

Concludendo, ad oggi sappiamo che non vi e’ nessuna relazione tra emissioni solari e allineamenti planetari. Nella corretta trasformazione tra il lungo computo Maye e il nostro attuale sistema di conteggio dei giorni, si e’ gia’ tenuto conto del passaggio dal sistema giuliano a quello gregoriano. In questo processo, in particolare, ben piu’ importanti solo le diverse soluzioni del problema della correlazione. Come visto piu’ volte, la data del 21/12 non e’ assolutamente univoca ne tantomeno accettata da tutti gli studiosi dei Maya.

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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2012? No, volevamo dire 2116 …

2 Nov

Partiamo da quello che sappiamo e che tutti i giorni TV, internet e giornali ci ricordano, il 21 Dicembre 2012 ci sara’ la fine del mondo o, se preferite, un grande cambiamento per l’umanita’, l’inizio della eta’ dell’oro, la rivelazione, ecc ecc. Sappiamo anche che questa data indica la fine del Lungo Computo Maya. Del perche’ questa data abbia assunto un significato cosi’ nefasto ci siamo gia’ occupati in questo post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire?

Nell’ultimo anno poi, diversi nuovi ritrovamenti Maya ci hanno fatto prima ricredere sulla fine del calendario e poi nuovamente confermare questa data:

Scoperto in Guatemala il piu’ antico calendario Maya

Nuova conferma Maya al 2012

Nuovo ritrovamento conferma il 21 Dicembre

Della struttura del calendario, della sua conclusione e di cosa questa data significasse per i Maya ne abbiamo discusso in dettaglio nel libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Perche’ stiamo tornando su questi argomenti? In questi ultimi giorni si e’ tornati abbondantemente a parlare della data conclusiva del Lungo Computo a causa di una nuova sensazionale notizia. Stando a quanto si legge, soprattutto su web, un nuovo studio metterebbe in discussione la data del 21 Dicembre 2012 come giorno conclusivo del calendario Maya. Lo studio sarebbe stato realizzato da due fratelli, Bohumil e Vladimir Bohm, rispettivamente un matematico ed un docente di storia a cultura Maya, e pubblicato sulla rivista scientifica Astronomische Nachrichten.

Lo studio condotto dai fratelli Bohm riguarda direttamente il problema della correlazione, cioe’ come convertire le date dal Lungo Computo nel nostro calendario gregoriano. Secondo l’articolo, l’associazione che porta al 21 Dicembre 2012 non sarebbe in realta’ corretta. Nel precedente calcolo, condotto dall’archeologo John Eric Sidney Thompson, non sarebbe stato considerato un lungo periodo di guerra che blocco’ il conteggio dei giorni nel sistema Maya. Se si corregge l’errore riaggiornando il conteggio, ci si accorge che la data conclusiva del Lungo Computo viene spostata in avanti e precisamente al 2116, cioe’ ben 114 anni piu’ tardi.

Cominciamo subito col dire che l’articolo e’ vero e gli autori sono veramente esperti come riportato nella notizia che circola in queste ore. Quello che invece e’ completamente falso e’ che si tratta di una notizia dell’ultim’ora. Questo studio e’ stato pubblicato nel 2008, cioe’ ben 4 anni fa. La rivista in questione e’ a pagamento, ma a dimostrazione di quanto affermato, vi riporto il link dove potete vedere la prima pagina dell’articolo:

Articolo fratelli Bohm

Raffigurazione dei fratelli Bohm

Dunque tutto rimandato al 2116? Diciamo si e no. Come detto sopra, la corretta conversione tra le date espresse nel sistema del Lungo Computo e il nostro attuale calendario Gregoriano e’ affetta dal problema della correlazione. Di questo se ne parla in dettaglio nel libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

Cerchiamo di capire meglio questo problema. Esistono diversi ritrovamenti Maya che indicano eventi specifici e riportano l’indicazione temporale espressa nel Lungo Computo. Di questi, gli eventi utili per definire la conversione sono quelli astronomici. Se ad esempio troviamo una raffigurazione di un’eclissi solare possiamo tornare indietro e vedere quando sono avvenute le eclissi solari. Ora pero’, quasi tutti gli eventi astronomici sono caratterizzati da una certa ciclicita’. Questo significa che con questo metodo possiamo avere piu’ soluzioni possibili per la conversione delle date. Allo stesso modo dunque, non esiste una relazione univoca tra la fine del lungo computo e il nostro calendario.

La data del 21 Dicembre 2012 non e’ affatto univoca. Esistono moltissime altre ipotesi di data per la fine del lungo computo, anche molto diverse tra loro. Per darvi un’idea, sono state fatte ipotesi diverse anche di migliaia di anni. La soluzione proposta dai fratelli Bohm e’ solo una di queste.

Cosa significa questo? In primis che la notizia che stiamo analizzando e’ uscita fuori in questi giorni per qualche motivo, ma non e’ affatto una novita’. Inoltre, la soluzione del 2116 e’ solo una delle tante proposte fatte per la fine del Lungo Computo Maya. Come abbiamo visto, non esiste una data unica conclusiva per il conteggio, e dunque anche il 2012 e’ solo una delle ipotesi tra le tante fatte.

Per capire come era strutturato il sistema di calendari Maya e soprattutto per affrontare in dettaglio il problema della correlazione, vedendo anche le varie ipotesi fatte nel corso degli anni da archeologi, matematici e studiosi in generale, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

L’importante e’ essere certi!

1 Apr

Dopo l’articolo di qualche giorno fa, che proponeva come termine ultimo del lungo computo la data del 6 giugno 2012, proprio in questi giorni e’ comparso in rete un nuovo articolo che mette di nuovo in discussione la data del 21 Dicembre.

Secondo un “ricercatore” dell’universita’ di Santa Barbara in California, la data del 21 Dicmebre sarebbe frutto di un errore commesso dagli archeologi moderni nell’interpretazione di una iscrizione Maya. Sempre secondo questo ricercatore, nell’interpretazione di questo gerogrifico si sarebbe confuso il pianeta Venere con un asteroide, assumendo una data sbagliata per la conversione tra il lungo computo e il nostro attuale calendario.

Da questa nuova interpretazione, la data finale del calendario Maya non sarebbe il 21 Dicembre, bensi’ ci sarebbero almeno un altro paio di mesi in da aspettre per arrivare alla fine del lungo computo.

Dico “almeno” un altro paio di mesi, dal momento che nello stesso articolo, viene messa in discussione anche questa interpretazione, assumendo possibile che la data ipotizzata possa essere sbagliata di anni se non addirittura di DECENNI!

Il problema della conversione tra il lungo computo e il nostro attuale calendario non e’ affatto banale e, ad oggi, non si e’ ancora giunti da una soluzione univoca per la conversione delle date nei due sistemi.

Approfondiremo questo concetto nei prossimi articoli, ma per saperne di piu’, leggete il capitolo corrispondente su Psicosi 2012. Le risposte della scienza.