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La fisica ha detto che Dio esiste!

16 Giu

Un nostro lettore mi ha contattato via mail per chiedermi maggiori normazioni, o meglio l’eventuale conferma o smentita, di un articolo apparso in questi giorni su alcuni siti, inutili che io vi dica nuovamente quale tipologia di siti. Al solito, e lo premetto subito, è vero che l’articolo in questione è apparso su diversi siti ma, come al solito, la “propagazione mediatica” attraverso internet, soprattutto in casi come questi, passa sempre per il becero copia/incolla che tanti hanno abitudine di fare, senza nemmeno degnarsi, non dico di verificare le fonti, ma almeno di riscrivere l’articolo con parole proprie.

Di cosa si tratta?

Questa volta si parla niente poco di meno che di Dio e del fatto che la sua esistenza sarebbe stata provata scientificamente attraverso deduzioni teoriche ed esperimenti. Davvero? La solita bufala? Chi è l’autore di queste misure? E qui il discorso si complica non poco. Lo scienziato che avrebbe fatto queste osservazioni non è un fisico qualunque ma il fisico teorica americano (di origini giapponesi) Michio Kaku.

Chi è Michio Kaku?

Avete mai sentito parlare della teoria delle stringhe? Bene, questo signore è uno dei due co-autori che per primi hanno proposto la teoria delle stringhe e la hanno formalizzata matematicamente.

Il fisico teorico Michio Kaku

Il fisico teorico Michio Kaku

Cavolo! Data la fonte, forse è il caso di capire meglio questo articolo e cercare di capire cosa avrebbe spinto, qualora l’articolo fosse vero, il famoso fisico ha fare queste affermazioni.

A questo punto però, se provate a leggere l’articolo vi rendete conto che … non si capisce nulla. Perché? Vi riporto qualche spezzone:

Uno degli scienziati più famosi e rispettati,  dichiara di aver trovato la prova dell’azione di una forza che “governa tutto”. Il noto Fisico teorico Michio Kaku ha affermato di aver creato una teoria che potrebbe comprovare l’esistenza di Dio.

Per raggiungere le sue conclusioni , il fisico ha utilizzato un “semi–radio primitivo di tachioni” (particelle teoriche che sono in grado di “decollare” la materia dell’universo o il contatto di vuoto con lei, lasciando tutto libero dalle influenze dell’universo intorno a loro), nuova tecnologia creata nel 2005 . Anche se la tecnologia per raggiungere le vere particelle di tachioni è ben lontano dall’essere una realtà , il semi-radio ha alcune proprietà di queste particelle teoriche, che sono in grado di creare l’effetto del reale tachyon in una scala subatomica .

E, ovviamente, non poteva mancare la frase ad effetto:

L’informazione ha creato molto scalpore nella comunità scientifica perché Michio Kaku è considerato uno degli scienziati più importanti dei nostri tempi, uno dei creatori e degli sviluppatori della rivoluzionaria teoria delle stringhe ed è quindi molto rispettato in tutto il mondo.

Avete capito la tipologia di articolo che stiamo prendendo in considerazione? Soltanto leggendo queste poche righe estratte dal testo dell’articolo, potete capire come il tutto sia orchestrato per non far capire nulla, sia stato copiato e tradotto malamente da un’altra lingua ma, soprattutto, la presenza di frasi ad effetto servono solo a creare enfasi atta a coprire la bufala che vi stanno facendo passare.

Andiamo con ordine.

Nella comunità scientifica non si parla d’altro. Falso, vi giuro che nella comunità scientifica si parla di “tutt’altro”! Nell’articolo si parla di tachioni come particelle teoriche ma di un semi-radio, che vi giuro non ho idea di cosa potrebbe essere secondo queste menti malate, che avrebbe le proprietà dei tachioni.

Apro e chiudo parentesi. I tachioni sono appunti particelle “pensate teoricamente” ma che non sono mai state osservate per via sperimentale. Per dirla tutta, dopo il primo entusiasmo nella formulazione dei tachioni, ormai la loro esistenza è stata messa da parte nella comunità scientifica. Come detto, si tratta di particelle immaginate solo a livello teorico, che avrebbero massa immaginaria e si muoverebbero a velocità maggiore di quella della luce. A livello teorico, non sono fantasie ma risultati possibili di equazioni.

Dunque questi tachioni, che non esistono, a contatto con la materia sarebbero in grado di “decollare la materia dell’universo”. Ma che significa? Senza che vi sforziate a cercare di capire, si tratta di frasi senza senso messe li giusto per fare scena. Leggendo questo articolo mi è tornato alla mente il film “amici miei° e la “supercazzola”. La valenza di questa frase è del tutto equivalente a quella della supercazzola appunto.

Perché questo articolo è stato tirato fuori ora?

Anche qui, come al solito, niente di speciale. Come detto diverse volte, la mancanza di spunti catastrofisti dell’ultimo periodo porta tanti siti a ritirare fuori dai loro archivi articoli datati giusto per riempire le loro homepage. Se provate a fare una ricerca su google, utilizzando come termini di ricerca proprio “Michio Kaku Dio”, trovate risultati anche molto datati, scritti esattamente allo stesso modo. Con buon probabilità, almeno da quello che ho visto, l’articolo originale da cui è partito lo storico copia/incolla è di un sito portoghese che ha pubblicato queste cavolate per primo nel 2011:

Articolo originale

Ultima domanda prima di chiudere: perché si cita nell’articolo proprio Kaku? E’ vero che si tratta di un fisico molto conosciuto ma, in fondo, tutti conoscono la teoria delle stringhe, o almeno ne hanno sentito parlare, ma non tutti ne conoscono gli autori. Parlare però di Kaku su argomenti di questo tipo è, in realtà, molto semplice. Oltre ad essere famoso per la teoria delle stringhe, Kaku è anche un noto divulgatore scientifico. Il luminare non è nuovo a teorie, diciamo, di confine e ad affermazioni che hanno fatto discutere sugli alieni, su Dio e sulla sua visione matematico/religiosa dell’universo. Per chi lo segue, Kaku è molto amato proprio per queste affermazioni perché si dedica a parlare di tutto, senza sfuggire ad argomenti fantascientifici e senza limitarsi in affermazioni poco “scientifiche”.

Detto questo, capite dunque l’assurdità dell’articolo di cui stiamo discutendo. Non credo sia necessario aggiungere altro per capire che si tratta di una bufala, tra l’altro anche datata e riciclata. Al solito, fate molta attenzione a quello che leggete e cercate sempre di fare delle verifiche autonome su siti “attendibili”. Solo in questo modo potrete evitare di credere ad articoli furbescamente realizzati con lo scopo di confondere le acque citando nomi ed argomenti ad effetto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Luna: quanto c’e’ da scoprire!

7 Feb

Negli ultimi tempi, purtroppo o fortunatamente fate voi, i nostri amici catastrofisti e complottisti stanno vivendo un periodo di magra da notizie sensazionali. Qualcuno e’ sempre alla ricerca di una fine del mondo prossima per questo o quest’altro motivo, altri cercano ancora disperatamente Nibiru, altri poi, al solito, si lanciano nelle ipotesi piu’ arzigogolate alla ricerca della notizia bomba che quasi sempre si chiude con un flop. In questo panorama poco affascinante, non resta che buttarsi su un settore in cui c’e’ sempre qualcosa da trovare e con cui cercare di convincere le persone, l’esplorazione spaziale e le tante prove che quei cattivoni della NASA hanno nascosto evidenze che dimostrerebbero l’esistenza degli alieni.

Perche’ dico questo?

Semplice, negli ultimi giorni, molti siti hanno dato la notizia che qualcosa di nuovo e’ stato scoperto sulla Luna. Il nostro satellite, se non fosse altro per la distanza, e’ da sempre un laboratorio complottista d’eccezione. Questa volta, a far discutere ci ha pensato una foto del lato oscuro scoperta da un utente di youtube e pubblicizzata immediatamente sulla rete.

Senza perdere tempo nella presentazione, vi mostro subito la foto:

 

L'amnomalia trovata sulla superficie lunare

L’amnomalia trovata sulla superficie lunare

Come vedete, si evidenzia una struttura triangolare molto precisa, corredata da quelle che sembrerebbero due file di luci disposte a 90 gradi. Ovviamente, questa foto ha scatenato gli animi un po’ assopiti dei complottisti di tutto il mondo. Senza giri di parole, si tratta di una basa aliena costruita in quello che si chiama Mare Moscoviense. Per darvi un’idea delle dimensioni, parliamo di qualcosa con un lato di circa 200 metri misurabile tenendo in considerazione la risoluzione dell’immagine stessa.

Quella della base aliena non e’ assolutamente l’unica ipotesi e, lasciatemi dire, neanche la piu’ fantasiosa. C’e’ chi parla di tunnel di accesso ad una base sotterranea, chi di varco dimensionale, altri ancora di qualcosa costruito dall’uomo. Gia’, anche se sembra assurdo, sono in molti a creare storie strampalate sulle missioni lunari.

Prima di tutto, come sappiamo bene, c’e’ ancora chi crede che sulla Luna non ci siamo andati. Su questo punto, mi dispiace dirvelo, ma, cari complottisti, vi dovete arrendere. Come sappiamo, prova schiacciante della nostra visita sulla Luna sono gli array di CCR posizionati sulla superificie e con cui, ancora oggi, facciamo misure di distanza Terra-Luna sparando laser da terra e misurando il tempo di ritorno. Di queste tecniche, note come Lunar Laser Ranging, e dei CCR abbiamo parlato in questo articolo:

Ecco perche’ Curiosity non trova gli alieni!

Tolta questa ipotesi, c’e’ invece chi crede epiloghi diversi per le missioni lunari. Secondo alcuni, nella celebre missione dell’Apollo 11, ci sarebbe stato anche un altro astronauta poi lasciato, come prevedeva la missione, sul nostro satellite. Questo sfortunato eroe sarebbe stato selezionato appunto per rimanere a vita sulla Luna dotato di generatori di ossigeno e cibo. Altra ipotesi affascinante e’ che invece ci siano state numerose missioni precedenti all’Apollo 11 con lo scopo di portare rifornimenti e costruire serre sul satellite.

Lasciate queste fantasiose ipotesi, torniamo alla foto da cui siamo partiti.

Di cosa si tratta?

Per poter rispondere a questa domanda, e’ necessario fare delle considerazioni pratiche. Prima cosa, da dove e’ stata estrapolata questa immagine? Come forse avrete letto, l’utente ha trovato questa anomalia utilizzando Google Moon, il software di Mountain View che consente di osservare la superificie lunare.

Lasciatemi fare una considerazione che non posso proprio risparmiarmi. Ma questi utenti della rete, come passano le loro giornate? Come spesso avviene, arriva qualcuno che mostra anomalie microscopiche sulla Terra, sulla Luna, su Marte, ecc. Ma queste persone, passano la loro vita a scartabellare archivi spaziali alla ricerca di cose strane da pubblicare in rete? Il discorso non e’ affatto banale, tra milioni di foto a cui si ha accesso mediante la rete, ogni tanto esce qualcuno che mostra cose particolari. Ma quante foto vi siete visti?

Chiusa la parentesi, parliamo della foto. Sapete come e’ costruito il programma Google Moon? Esattamente come Google Earth. Se per avere le immagini 3D delle strade Google utilizza le sue celebri “car” che scattano foto a destra e a manca, non possiamo certo pensare che il colosso del motore di ricerca abbia satelliti in giro per lo spazio che fanno foto di ogni angolo di pianeta.

Per costruire le mappe satellitari, Google utilizza vari archivi presenti in rete e fa un collage molto attento di quelli che possiamo vedere come pezzi di un puzzle. Come potete facilmente immaginare, si tratta di foto a risoluzione, luminosita’ e contrasto diversi. Per poterle affiancare si sfrutta dunque un software in grado di rendere compatibili le immagini per poi “appicicarle” una di fianco all’altra. Questo avviene in tutti i programmi di Google. Ora, come e’ noto, a volte succede che questo programma sbagli creando effetti molto curiosi. Non e’ certo una rarita’ trovare nella versione Earth paesi scomparsi, sdoppiati, strane linee che non esistono, nubi che si interrompono seguendo linee rette, ecc.

Come avrete capito, stiamo lentamente andando verso l’ipotesi piu’ plausibile per spiegare l’anomalia mostrata. Altra considerazione, se quel qualcosa che vediamo fosse veramente un manufatto reale, sicuramente sarebbe unico sulla superficie lunare o meglio, non ci sarebbero tanti oggetti simili sulla Luna.

Ora vi mostro qualche altra immagine:

Altre anomalie simili trovate su Google Moon

Altre anomalie simili trovate su Google Moon

Guardate un po’ quante basi lunari si possono trovare andando a esplorare virtualmente la superficie. Come vedete, si tratta di strutture molto simili a quella da cui siamo partiti e tutte presenti nel lato oscuro della Luna.

Dunque?

Anche in questo caso, siamo di fronte alla solita bufala pubblicizzata alla grande sulla rete per mostrare cose che non esistono. Guardando foto brulle ma ricche di sfumature delle superfici dei pianeti, e’ facile trovare qualcosa che assomigli a qualcos’altro o, come nel caso delle immagini di Google riadattate, trovare anomalie e difetti di immagine. Purtroppo, questo non e’ il primo caso e non sara’ sicuramente l’ultimo.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Fiocco rosa per il delfino

22 Ago

Come sempre accade, il nostro universo e’ in grado di regalarci degli spettacoli gratuiti assolutamente non paragonabili con nient’altro. Da pochi giorni, abbiamo avuto l’appuntamento annuale con le “lacrime di San lorenzo” che da sempre affascinano e tengono molte persone con il nasu all’insu’ tutta la notte.

Proprio pochi giorni dopo il picco delle stelle cadenti, precisamente il 14 agosto, un astrofilo giapponese, mentre era intento ad osservare il cielo, ha notato una stella nella costellazione del cigno che non conosceva e che non gli sembrava ci fosse nei giorni precedenti. La segnalazione dell’astrofilo ha ovviamente mobilitato gli astronomi di mezzo mondo che osservando il cielo hanno potuto constatare la presenza di una cosiddetta “stella nova”.

Nova Delfini 2013

Nova Delfini 2013

Cosa sarebbe una stella nova?

Non lasciativi confondere dal nome. L’aggettivo “nova” non c’entra nulla ne’ con supernova ne’ tantomeno con nuova. Si tratta di un fenomeno conosciuto nel nostro universo e che ogni tanto e’ possibile osservare. La stella nova in questione e’ dovuta ad un sistema binario visibile nella costellazione del cigno. In questa coppia, una delle due stelle e’ una nana bianca. Come sapete, questo e’ uno stadio particolare dell’evoluzione delle stelle che, una volta esaurito il combustibile nucleare, si contraggono gravitazionalmente mantenendo la stessa massa, paragonabile a quella del sole, ma raggiungendo diametri piu’ simili a quelli della Terra.

Un sistema di stelle doppie e’ ovviamente influenzato dai campi gravitazionali dei membri. Ciascuna stella esercita e subisce la forza di attrazione della compagna. In questa configurazione e’ possibile che la nana bianca assorba idrogeno dall’altra stella riuscendo in questo modo ad innescare un’esplosione di tipo nucleare grazie alla fusione degli atomi.

Detto questo, una stella nova altro non e’ che l’esplosione della nana bianca che, a differenza di quanto accade nelle supernove, non viene assolutamente distrutta ma rimane intatta. Capite anche che questo e’ un fenomeno transitorio che si esaurisce nel giro di poco tempo terminata l’esplosione.

Bene, la stella individuata il 14 agosto, e ora chiamata Nova Delfini 2013, si trova, come anticipato, nella costellazione del cigno ed e’ visibile anche dall’Italia.

Particolarita’ di questa nova e’ l’aumento di luminosita’ che ha fatto registrare passando da magnitudine +13 a +6,8 fino a +4 nei giorni scorsi. Come detto in altri articoli, minore e’ la magniturdine, che puo’ assumere anche valori negativi, maggiore e’ la luminosita’ della stella.

Come detto, Nova Delfini 2013 e’ visibile anche dall’Italia. Per individuarla potete fare riferimento a questa mappa stellare:

Posizione di Nova Delfini nel cielo

Posizione di Nova Delfini nel cielo

Avendo una magnitudine di +4, dalle citta’ con inquinamento luminoso piu’ elevato e’ consigliabile munirsi anche solo di un semplice binocolo. La stella e’ invece perfettamente visibile dalla campagna o dai luoghi meno illuminati.

Dal punto di vista astronomico, la stella si trova a 97 anni luce da noi. In passato sono gia’ state osservate stelle nove anche a magnitudine minore, ad esempio nova Scorpio nello scorpione. Eventi di questo tipo sono comunque sempre spettacolari e ci permettono di capire come il nostro universo non sia assolutamente statico ma possa essere visto come un sistema vivo e mutabile nel tempo.

 

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Controllare le fonti!

6 Dic

Proprio oggi, su alcuni dei principali siti catastrofisti italiani, si e’ diffusa una notizia che ha davvero dell’incredibile.

Al largo delle coste di Okinawa in Giappone sembra sia caduto un disco volante in mare e l’incidente sarebbe stato osservato da diversi testimoni oculari.

Stando a quanto si legge, un velicolo alieno sarebbe precipitato in acqua a causa di un’avaria e sarebbe spronfondato nell’oceano. Sul luogo dell’incidente sarebbero accorsi subito i motoscafi della polizia locale e anche delle troupe televisiva. Il capo della polizia di Okinawa in un’intervista dice di essere arrivato appena in tempo per vedere l’alta colonna di fumo che saliva verso il cielo e per vedere lo strano oggetto metallico che si inabissava. Tutta la scena sarebbe stata ripresa anche dalle telecamere della emittente NTV.

Come anticipato, alla scena avrebbero assistito diversi testimoni oculari, tra cui un anziano pescatore che era in mare e che ha visto il velivolo cadere a poche centinaia di metri da lui.

Le autorita’ giapponesi hanno convoncato diversi scienziati sul luogo dell’incidente e sarebbero in attesa di mezzi adatti per riportare in superficie il velicolo chiaramente di origine estraterrestre.

Questa e’ la notizia che leggete oggi su internet. Ovviamente, se fosse confermata sarebbe una scoperta sensazionale, non solo avremmo l’evidenza ell’esistenza di forme di vita aliene, ma avremmo anche la possibilita’ di recuperare un velivolo extraterrestre.

Perche’ sto utilizzando tutti questi condizionali?

Presentatori di NTV

Presentatori di NTV

Prima di tutto, vi assicuro che la notizia in se e’ reale, nel senso che potete veramente leggerla su siti italiani di chiaro stampo catastrofista. Ovviamente il tutto ricco di particolari e presentato con grande enfasi.

Come spesso abbiamo detto in altri post, la cosa piu’ importante che si deve fare prima di parlare di qualsiasi evento e’ di controllare le fonti.

In questo caso le fonti non sono state assolutamente controllate e il risultato e’ veramente comico.

Poiche’ i nostri siti catastrofisti sanno come fare giornalismo, hanno ovviamente indicato la fonte da cui la notizia e’ stata presa.

Questo e’ il link che viene riportato:

Okinawa, notizia originale

Come vedete, in questa pagina potete trovare la versione originale, in inglese, della notizia che vi ho raccontato sopra e che e’ stata pubblicata sui siti in questione.

Prima di scrivere un notizia del genere, ci si dovrebbe almeno chiedere cosa e’ il sito “In Other Newz”.

Per rispondere a questo lecito quesito, non bisogna fare altro che leggere la pagina “about us” proprio sul loro sito:

In Other Newz, About Us

Cosa dice? Chi sono? Cosa fanno?

Come potete leggere: “inothernewz.com e’ dedicato a portare all’attenzione del pubblico le notizie che non trovate da altre parti. Questo perche’ noi le notizie le facciamo …. letteralmente!”.

Cioe’?

Il sito altro non e’ che un servizio satirico che riporta notizie inventate di sana pianta. Si tratta dunque di reportage inventati e conditi di particolari altrettanto fasulli.

Perche’ viene fatto? Come detto si tratta di satira via web. La cosa piu’ importante e’ che questo “particolare” e’ chiaramente scritto proprio sul loro sito.

Dunque?

Dunque, assolutamente nulla. Questo esempio odierno ci fa capire il livello delle notizie che trovate in rete sui numerosi siti catastrofisti.

Non solo si pubblicano le notizie senza domandarsi di cosa parlano, ma non si fa neanche lo sforzo di andare a vedere da dove queste notizie vengono prese.

Concludendo, vi faccio notare una cosa. Questi siti sono tra i principali sostenitori della fine del mondo il 21 Dicembre. A prescindere da quanto detto in questo blog e nei tanti articoli scritti fino ad ora. E’ possibile credere a notizie pubblicate da siti di questo tipo?

Per analizzare scientificamente le profezie sul 2012, ovviamente mostrando le fonti e discutendo in profondita’ degli argomenti, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.