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Tutti i movimenti della Terra

27 Giu

Proprio ieri, una nostra cara lettrice ci ha fatto una domanda molto interessante nella sezione:

Hai domande o dubbi?

Come potete leggere, si chiede se esiste una correlazione tra i moti della Terra e l’insorgere di ere di glaciazione sul nostro pianeta. Rispondendo a questa domanda, mi sono reso conto come, molto spesso, e non è certamente il caso della nostra lettrice, le persone conoscano solo i moti principali di rotazione e rivoluzione. A questo punto, credo sia interessante capire meglio tutti i movimenti che il nostro pianeta compie nel tempo anche per avere un quadro più completo del moto dei pianeti nel Sistema Solare. Questa risposta, ovviamente, ci permetterà di rispondere, anche in questa sede, alla domanda iniziale che è stata posta.

Dunque, andiamo con ordine, come è noto la Terra si muove intorno al Sole su un’orbita ellittica in cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Questo non sono io a dirlo, bensì questa frase rappresenta quella che è nota come I legge di Keplero. Non starò qui ad annoiarvi con tutte le leggi, ma ci basta sapere che Keplero fu il primo a descrivere cinematicamente il moto dei pianeti intorno ad un corpo più massivo. Cosa significa “cinematicamente”? Semplice, si tratta di una descrizione completa del moto senza prendere in considerazione il perché il moto avviene. Come sapete, l’orbita è ellittica perché è la legge di Gravitazione Universale a spiegare la tipologia e l’intensità delle forze che avvengono. Bene, detto molto semplicemente, Keplero ci spiega l’orbita e come il moto si evolverà nel tempo, Newton attraverso la sua legge di gravitazione ci dice il perché il fenomeno avviene in questo modo (spiegazione dinamica).

Detto questo, se nel nostro Sistema Solare ci fossero soltanto il Sole e la Terra, quest’ultima si limiterebbe a percorrere la sua orbita ellittica intorno al Sole, moto di rivoluzione, mentre gira contemporaneamente intorno al suo asse, moto di rotazione. Come sappiamo bene, il primo moto è responsabile dell’alternanza delle stagioni, mentre la rotazione è responsabile del ciclo giorno-notte.

Purtroppo, ed è un eufemismo, la Terra non è l’unico pianeta a ruotare intorno al Sole ma ce ne sono altri, vicini, lontani e più o meno massivi, oltre ovviamente alla Luna, che per quanto piccola è molto vicina alla Terra, che “disturbano” questo moto molto ordinato.

Perche questo? Semplice, come anticipato, e come noto, due masse poste ad una certa distanza, esercitano mutamente una forza di attrazione, detta appunto gravitazionale, direttamente proporzionale al prodotto delle masse dei corpi e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. In altri termini, più i corpi sono massivi, maggiore è la loro attrazione. Più i corpi sono distanti, minore sarà la forza che tende ad avvicinarli. Ora, questo è vero ovviamente per il sistema Terra-Sole ma è altresì vero per ogni coppia di corpi nel nostro Sistema Solare. Se Terra e Sole si attraggono, lo stesso fanno la Terra con la Luna, Marte con Giove, Giove con il Sole, e via dicendo. Come è facile capire, la componente principale delle forze è quella offerta dal Sole sul pianeta, ma tutte queste altre “spintarelle” danno dei contributi minori che influenzano “in qualche modo” il moto di qualsiasi corpo. Bene, questo “in qualche modo” è proprio l’argomento che stiamo affrontando ora, cioè i moti minori, ad esempio, della Terra nel tempo.

Dunque, abbiamo già parlato dei notissimi moti di rotazione e di rivoluzione. Uno dei moti che invece è divenuto famoso grazie, o forse purtroppo, al 2012 è quello di precessione degli equinozi, di cui abbiamo già parlato in questo articolo:

Nexus 2012: bomba a orologeria

Come sapete, l’asse della Terra, cioè la linea immaginaria che congiunge i poli geografici ed intorno al quale avviene il moto di rotazione, è inclinato rispetto al piano dell’orbita. Nel tempo, questo asse non rimane fisso, ma descrive un doppio cono come mostrato in questa figura:

Moto di precessione degli equinozi e di nutazione

Moto di precessione degli equinozi e di nutazione

Il moto dell’asse è appunto detto di “precessione degli equinozi”. Si tratta di un moto a più lungo periodo dal momento che per compiere un intero giro occorrono circa 25800 anni. A cosa è dovuto il moto di precessione? In realtà, si tratta del risultato di un duplice effetto: l’attrazione gravitazionale da parte della Luna e il fatto che il nostro pianeta non è perfettamente sferico. Perché si chiama moto di precessione degli equinozi? Se prendiamo la linea degli equinozi, cioè quella linea immaginaria che congiunge i punti dell’orbita in cui avvengono i due equinozi, a causa di questo moto questa linea si sposterà in senso orario appunto facendo “precedere” anno dopo anno gli equinozi. Sempre a causa di questo moto, cambia la costellazione visibile il giorno degli equinozi e questo effetto ha portato alla speculazione delle “ere new age” e al famoso “inizio dell’era dell’acquario” di cui, sempre in ambito 2012, abbiamo già sentito parlare.

Sempre prendendo come riferimento la figura precedente, notiamo che c’è un altro moto visibile. Percorrendo il cono infatti, l’asse della Terra oscilla su e giù come in un moto sinusoidale. Questo è noto come moto di “nutazione”. Perché avviene questo moto? Oltre all’interazione della Luna, molto vicina alla Terra, anche il Sole gioca un ruolo importante in questo moto che proprio grazie alla variazione di posizione relativa del sistema Terra-Luna-Sole determina un moto di precessione non regolare nel tempo. In questo caso, il periodo della nutazione, cioè il tempo impiegato per per compiere un periodo di sinusoide, è di circa 18,6 anni.

Andando avanti, come accennato in precedenza, la presenza degli altri pianeti nel Sistema Solare apporta dei disturbi alla Terra, così come per gli altri pianeti, durante la sua orbita. Un altro moto da prendere in considerazione è la cosiddetta “precessione anomalistica”. Di cosa si tratta? Abbiamo detto che la Terra compie un’orbita ellittica intorno al Sole che occupa uno dei fuochi. In astronomia, si chiama “apside” il punto di massima o minima distanza del corpo che ruota da quello intorno al quale sta ruotando, nel nostro caso il Sole. Se ora immaginiamo di metterci nello spazio e di osservare nel tempo il moto della Terra, vedremo che la linea che congiunge gli apsidi non rimane ferma nel tempo ma a sua volta ruota. La figura seguente ci può aiutare meglio a visualizzare questo effetto:

Moto di precessione anomalistica

Moto di precessione anomalistica

Nel caso specifico di pianeti che ruotano intorno al Sole, questo moto è anche chiamato di “precessione del perielio”. Poiché il perielio rappresenta il punto di massimo avvicinamento di un corpo dal Sole, il perché di questo nome è evidente. A cosa è dovuta la precessioni anomalistica? Come anticipato, questo moto è proprio causato dalle interazioni gravitazionali, sempre presenti anche se con minore intensità rispetto a quelle del Sole, dovute agli altri pianeti. Nel caso della Terra, ed in particolare del nostro Sistema Solare, la componente principale che da luogo alla precessione degli apsidi è l’attrazione gravitazionale provocata da Giove.

Detto questo, per affrontare il prossimo moto millenario, torniamo a parlare di asse terrestre. Come visto studiando la precessione e la nutazione, l’asse terrestre descrive un cono nel tempo (precessione) oscillando (nutazione). A questo livello però, rispetto al piano dell’orbita, l’inclinazione dell’asse rimane costante nel tempo. Secondo voi, con tutte queste interazioni e questi effetti, l’inclinazione dell’asse potrebbe rimanere costante? Assolutamente no. Sempre a causa dell’interazione gravitazionale, Sole e Luna principalmente nel nostro caso, l’asse della Terra presenta una sorta di oscillazione variando da un massimo di 24.5 gradi ad un minimo di 22.1 gradi. Anche questo movimento avviene molto lentamente e ha un periodo di circa 41000 anni. Cosa comporta questo moto? Se ci pensiamo, proprio a causa dell’inclinazione dell’asse, durante il suo moto, uno degli emisferi della Terra sarà più vicino al Sole in un punto e più lontano nel punto opposto dell’orbita. Questo contribuisce notevolmente alle stagioni. L’emisfero più vicino avrà più ore di luce e meno di buio oltre ad avere un’inclinazione diversa per i raggi solari che lo colpiscono. Come è evidente, insieme alla distanza relativa della Terra dal Sole, la variazione dell’asse contribuisce in modo determinante all’alternanza estate-inverno. La variazione dell’angolo di inclinazione dell’asse può dunque, con periodi lunghi, influire sull’intensità delle stagioni.

Finito qui? Non ancora. Come detto e ridetto, la Terra si muove su un orbita ellittica intorno al Sole. Uno dei parametri matematici che si usa per descrivere un’ellisse è l’eccentricità, cioè una stima, detto molto semplicemente, dello schiacciamento dell’ellisse rispetto alla circonferenza. Che significa? Senza richiamare formule, e per non appesantire il discorso, immaginate di avere una circonferenza. Se adesso “stirate” la circonferenza prendendo due punti simmetrici ottenete un’ellisse. Bene, l’eccentricità rappresenta proprio una stima di quanto avete tirato la circonferenza. Ovviamente, eccentricità zero significa avere una circonferenza. Più è alta l’eccentricità, maggiore sarà l’allungamento dell’ellisse.

Tornando alla Terra, poiché l’orbita è un’ellisse, possiamo descrivere la sua forma utilizzando l’eccentricità. Questo valore però non è costante nel tempo, ma oscilla tra un massimo e un minimo che, per essere precisi, valgono 0,0018 e 0,06. Semplificando molto il discorso, nel tempo l’orbita della Terra oscilla tra qualcosa più o meno simile ad una circonferenza. Anche in questo caso, si tratta di moti millenari a lungo periodo ed infatti il moto di variazione dell’eccentricità (massimo-minimo-massimo) avviene in circa 92000 anni. Cosa comporta questo? Beh, se teniamo conto che il Sole occupa uno dei fuochi e questi coincidono nella circonferenza con il centro, ci rendiamo subito conto che a causa di questa variazione, la distanza Terra-Sole, e dunque l’irraggiamento, varia nel tempo seguendo questo movimento.

A questo punto, abbiamo analizzato tutti i movimenti principali che la Terra compie nel tempo. Per affrontare questo discorso, siamo partiti dalla domanda iniziale che riguardava l’ipotetica connessione tra periodi di glaciazione sulla Terra e i moti a lungo periodo. Come sappiamo, nel corso delle ere geologiche si sono susseguiti diversi periodi di glaciazione sul nostro pianeta, che hanno portato allo scioglimento dei ghiacci perenni e all’innalzamento del livello dei mari. Studiando i reperti e la quantità di CO2 negli strati di ghiaccio, si può notare una certa regolarità dei periodi di glaciazione, indicati anche nella pagina specifica di wikipedia:

Wiki, cronologia delle glaciazioni

Come è facile pensare, molto probabilmente ci sarà una correlazione tra i diversi movimenti della Terra e l’arrivo di periodi di glaciazione più o meno intensi, effetto noto come “Cicli di Milanković”. Perché dico “probabilmente”? Come visto nell’articolo, i movimenti in questione sono diversi e con periodi più o meno lunghi. In questo contesto, è difficile identificare con precisione il singolo contributo ma quello che si osserva è una sovrapposizione degli effetti che producono eventi più o meno intensi.

Se confrontiamo i moti appena studiati con l’alternanza delle glaciazioni, otteniamo un grafico di questo tipo:

Relazione tra i periodi dei movimenti della Terra e le glaciazioni conosciute

Relazione tra i periodi dei movimenti della Terra e le glaciazioni conosciute

Come si vede, è possibile identificare una certa regolarità negli eventi ma, quando sovrapponiamo effetti con periodi molto lunghi e diversi, otteniamo sistematicamente qualcosa con periodo ancora più lungo. Effetto dovuto proprio alle diverse configurazioni temporali che si possono ottenere. Ora, cercare di trovare un modello matematico che prenda nell’insieme tutti i moti e li correli con le variazioni climatiche non è cosa banale e, anche se sembra strano da pensare, gli eventi che abbiamo non rappresentano un campione significativo sul quale ragionare statisticamente. Detto questo, e per rispondere alla domanda iniziale, c’è una relazione tra i movimenti della Terra e le variazioni climatiche ma un modello preciso che tenga conto di ogni causa e la pesi in modo adeguato in relazione alle altre, non è ancora stato definito. Questo ovviamente non esclude in futuro di poter avere una teoria formalizzata basata anche su future osservazioni e sull’incremento della precisione di quello che già conosciamo.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

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22 Febbraio 2014: avanti il prossimo ….

17 Feb

Il 21 Dicembre 2012 ha assunto un significato particolarmente profetico per via dei Maya e della fine del loro calendario. Decine e decine di possibili eventi che sarebbero dovuti accadere in questo fantomatico giorno e di cui, come prevedibile e come cercato per mesi di far capire anche su questo blog, non si e’ avuta nessuna traccia.

A parte questo significato profetico, dal punto di vista, lasciatemi dire, sociale e psicologico, la fine del calendario Maya, anche se non ha visto arrivare la fine del mondo, puo’ essere vista come l’inizio di un nuovo periodo, quello delle profezie a tutti i costi. Come detto svariate volte, in vista del 2012, e’ iniziato un mercimonio del terrore atto esclusivamente ad alimentare la spirale dell’ansia. Il motivo di questo e’ presto detto: creare curiosita’ e paura in grado di mantenere vivo l’interesse verso tutte le forme di comunicazione pronte a sfruttare questo momento.

Ora, passata la bufala Maya, secondo voi, tutti questi volponi della comunicazione potevano veder tramontare il loro introito? Ovviamente no! Praticamente subito dopo il 21 Dicembre, come visto in questo articolo:

2013 o ancora piu’ oltre?

sono uscite fuori tantissime nuove profezie, inventate, mutuate da altri popoli antichi, distorte e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.

Oggi, nel 2014, di cosa possiamo parlare? Cosa inventarci per far credere ad una nuova fine del mondo? Visto che il “vintage” e’ sempre di moda, possiamo prendere spunto da un altro antico popolo, ricco di storia e tradizione, quello dei Vichinghi e della tradizione norrena.

Come richiesto esplicitamente nell’apposita sezione:

Hai domande o dubbi?

un nostro lettore ci chiede di spiegare meglio la profezia del Ragnorok di cui si sta cominciando a parlare sul web. Anche se, come e’ ovvio, non siamo ai livelli dei Maya, anche questa profezia sta riscuotendo un discreto successo anche considerando che parliamo di fine del mondo in tempi molto brevi il 22 Febbraio 2014!

Andiamo con ordine, la tradizione Norrena e’ alquanto sconosciuta per i popoli mediterranei, anche se pone le sue radici in tempi molto antichi. Il termine Ragnarok nella lingua vichinga significa “destino degli Dei” e questa profezia parla appunto dell’apocalisse intesa come termine ultimo degli Dei vichingi. Per essere precisi, cosi’ come in realta’ era anche per i Maya, la maggior parte dei popoli antichi non parlano quasi mai di fine dei tempi, ma credono in un ciclo di eventi che sistematicamente si ripete nel corso dei secoli. Anche nel caso del Ragnarok, si parla di grandi eventi, naturali e non, che avvengono con cadenza regolare e che riportano il mondo ad un equilibrio pre-esistente. Possiamo vederlo come un riazzeramento dei tempi ed una ripartenza da un punto stabile.

Cosa dovrebbe accadere durante il Ragnarok?

Spariranno quindi Sól (il Sole) e Máni (la Luna): i due lupi (Skǫll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale. Anche le stelle si spegneranno.

Yggdrasill, l’albero cosmico, si scuoterà, e tutti i confini saranno sciolti: terremoti, alluvioni e catastrofi naturali.

Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Miðgarðsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia. Al timone ci sarà il dio Loki.

I misteriosi Múspellsmegir cavalcheranno su Bifrǫst, il ponte dell’arcobaleno, facendolo crollare. Heimdallr, il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, il Gjallarhorn, per chiamare allo scontro finale Odino, le altre divinità, e i guerrieri del Valhǫllr (gli einherjar).

Nel grande combattimento finale, che avverrà nella pianura di Vígríðr, ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio Víðarr. Þórr e il Miðgarðsormr si uccideranno a vicenda, e così Týr e il cane infernale Garmr. Surtr abbatterà Freyr.

L’ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellsheimr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante.

Personalmente, leggendo tutti questi nomi, mi sembra di leggere il Signore degli Anelli, non essendo un appassionato di questo genere di letteratura. In soldoni, come e’ chiaro, si capisce molto bene lo scontro che avverrebbe tra le varie Divinita’ vichinge che in questo modo si uccideranno a vicenda.

Cosa accadrebbe alla fine del Ragnarok?

Come anticipato, il mondo non finirebbe ma ripartirebbe di nuovo azzerando tutto. Ecco il pezzo che lo spiega:

Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, Víðarr e Váli, e i figli di Thor, Móði e Magni, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Hǫðr suo fratello, torneranno da Hel, il regno della morte. Troveranno, nell’erba dei nuovi prati, le pedine degli scacchi con cui giocavano gli dèi scomparsi. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir, sopravvissuti nascondendosi nel bosco di Hoddmímir.

Dunque, due novelli Adamo ed Eva sopravviveranno e riformeranno il genere umano.

Ovviamente, come sempre avviene nei culti antichi, eventi di questo tipo non arrivano da un momento all’altro, ma sono sempre preannunciati da una serie di eventi che fanno capire agli uomini che il destino ultimo sta arrivando. Nella cultura norrena, il Ragnarok sarebbe annunciato da chiari ed inequivocabili eventi che non potrebbero certo passare inosservati. Ecco un sunto:

Ragnarǫk verranno preceduti dal Fimbulvetr, un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà lo sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola.

Oltre a questo, qualcuno parla anche del suono di un corno che verra’ avvertito dagli uomini per tre volte e che sarebbe suonato dalle Divinita’ per indicare l’imminenza del Ragnarok.

Secondo i nostri amici catastrofisti, quali sono gli eventi che stiamo vivendo oggi e che coincidono con quanto riferito al Ragnarok?

Per prima cosa, il suono del corno sarebbe stato ascoltato diverse volte, nelle prime ore del mattino, nella cittadina inglese di York, zona con fortissimi radici culturali nordiche. Secondo altri ancora, il suono del corno sarebbe rappresentato dai suoni dell’apocalisse ascoltati numerose volte a partire dal 2012.

Bene, per quanto riguarda il suono del corno, sono solo ed esclusivamente chiacchiere visto che non esiste nessuna prova di quanto riportato da uno sparuto gruppo di fanatici. Parlando invece di suoni dell’apocalisse, di questi abbiamo parlato diverse volte in vari articoli:

I misteriosi suoni dell’Apocalisse

Di nuovo i suoni dell’apocalisse

Cosa c’e’ di vero nei suoni dell’apocalisse? Assolutamente niente di niente. Si tratta solo di prove fasulle inventate e messe in rete. Tra l’altro, se ne parlava gia’ come annuncio della fine del mondo Maya, dunque e’ solo una bufala reciclata gia’ smascherata.

Cosa dire di questo vento gelido di cui si parla? Indovinate un po’? Il Sole si sta spegnendo, secondo alcuni, o sta entrando in una fase di minimo che portera’ una nuova era glaciale. Le prove? Ovvio, ma avete visto cosa e’ successo questo inverno, ad esempio, negli Stati Uniti? Tutta questa neve e gelo possono solo essere dovuti ad eventi di questo tipo.

Strano, oggi a Roma ci saranno 18 gradi e, lasciatemi dire, di inverno non si e’ ancora avuta traccia. Gli stessi catastrofisti che parlano di nuova era glaciale, pubblicano in concomitanza articoli che parlando della fine del mondo perche’ stiamo osservando un riscaldamento globale ingiustificato e senza precedenti. Lascitemelo dire, il discorso e’ sempre lo stesso, freddo e caldo non sono quantita’ fisiche se non vengono misurate e confrontate con qualcosa. Quando fa comodo stiamo per entrare in una nuova era glaciale, quando fa caldo, e’ il riscaldmaneto globale perche’ Nibiru sta arrivando, quando la temperatura e’ mite e’ perche’ la scienza gioca con le scie chimiche. Capite bene come queste affermazioni ormai siano state gia’ ampiamente smascherate e mostrate per quello che valgono.

Estremamente divertenti sono anche le altre assonanze che si leggono in giro per la rete.

Sempre nel Ragnarok si parla del serpente Jormungand che si liberera’ delle sue catene scuotendosi e facendo innalzare il livello delle acque degli oceani. Quale sarebbe la prova? Lo tsunami che ha colpito le coste del Giappone.

Ma come, ma lo Tusnami giapponese non annunciava la fine del mondo Maya? In realta’ neanche quella, ma ogni scusa e’ buona per trovare somiglianze e annunci.

Andiamo avanti. Si dice che prima dell’avvento del Ragnarok, il fratello combattera’ contro il fratello. Dimostrazione? Tutti i fatti di cronaca che mostrano come la famiglia non sia piu’ un luogo di unione e pace. Davvero? Premessa la gravita’ dei fatti di cronaca sempre, non mi sembra che ci sia stata un’impennata negli ultimi giorni, mesi o anni. Purtroppo, lo dico e lo ribadisco, la cronaca non fa altro che raccontare fatti di sangue anche nelle famiglie. Questo dovrebbe spingerci a riflettere sullo stato umano attuale. E’ alquanto fuori luogo parlare di questi fatti solo perche’ fa comodo far credere che sia in arrivo il Ragnarok.

I confini saranno sbriciolati ….

Qui raggungiamo veramente il massimo dell’invenzione. Sapete chi e come ha sbriciolato i confini? Internet! Perche’? Semplice, ci consente di poter comunicare con chiunque nel mondo come se fosse vicino a noi.

Davvero?

Secondo voi, possiamo parlare di internet che ha sbriciolato i confini oggi? Sicuramente la cosa puo’ essere condivisibile, ma non mi sembra certo qualcosa che e’ iniziata o aumentato quest’anno.

Detto tra noi, mi sembra che nel caso del Ragnarok, si stia veramente forzando la mano, creando delle connessioni molto fantasiose. Personalmente, trovo la mitologia norrena molto interessante e affascinante, ma le ipotetiche evidenze dell’avvento del Ragnarok che si stanno chiamando in causa sono inventate proprio male e non stanno in piedi.

Come detto all’inizio, e come ripeto senza mezzi termini, non si fa altro che cercare nuove date per la fine del mondo solo ed esclusiavamente poer interesse personale ed economico di qualcuno.

Prima di chiudere, e’ interessante farsi un’ultima domanda: perche’ propio oggi viene chiamato in causa il Ragnarok?

In realta’, la risposta e’ molto semplice. Come scritto, si parla di 22 Febbraio, ma nel Ragnarok, a parte eventi che lo annunciano, non c’e’ nessuna indicazione temporale specifica. La data del 22 Febbraio e’ stata scelta solo perche’ e’ il giorno della chiusura del festival vichingo di Jolablot:

Jolablot festival

si tratta di uno degli eventi piu’ sentiti della tradizione vichinga. Se proprio vogliamo essere maliziosi, la cultura vichinga non e’ ancora molto conosciuta nel resto d’Europa, cosi’ come il festival di Jolablot. Creare attenzione intorno alla fine del mondo, e sicuramente ci si riesce per i motivi gia’ citati, non fa altro che pubblicizzare il festival.

Anche se il Ragnarok sta avendo un seguito infinitamente minore della fine del mondo Maya, possiamo essere pronti a scommettere che quest’anno il festival di Jolablot avra’ un’impennata di visite!

 

”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

UFO su Brema

9 Gen

Oggi sono stato letteralmente subissato di richieste di utenti che mi chiedevano spiegazioni sulla notizia del giorno. Giornali, TV, radio, siti e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta, hanno dato grande risalto all’avvistamento avvenuto martedi tra le 16.30 e le 19.30 nei cieli di Brema.

Cerchiamo di fare un breve riassunto della notizia, visto che sicuramente l’avrete letta gia’ per conto vostro.

Come detto in precedenza, martedi, nei cieli di Brema, sarebbe stato avvistato un UFO. Al contrario di quello che accade di sovente, cioe’ video fasulli e avvistamenti da parte di una sola persona, questa volta c’e’ stato un avvistamento di massa e che ha coinvolto figure di ogni tipo.

Prima di tutto, la presenza di questo UFO ha causato disagi all’aereoporto internazionale della citta’ tedesca. Alcuni voli sono stati dirottati su altri scali mentre un volo e’ stato addirittura cancellato. Il motivo e’ la presenza di questo UFO nei cieli e nei radar di controllo. Oltre al personale dell’aereoporto, l’oggetto non identificato e’ stato visto da decine di testimoni oculari oltre che da agenti della polizia tedesca.

In rete trovate ache un video che riporta quanto osservato nei cieli:

Stando alle descrizioni, si tratterebbe di un oggetto che volava ad una altezza compresa tra i 100 e i 200 metri, dotato di luci di segnalazione agli estremi e che in diverse occasioni ha stazionato fermo in cielo. Nell’intervallo delle 3 ore, l’UFO sarebbe piu’ volte scomparso dai radar e dal cielo per poi ricomparire.

Apro e chiudo parentesi, in rete trovate gia’ descrizioni fantasiose di questi dettagli. Era lungo, stretto, corto, a palla, ovale, volava piano, lento, a velocita’ supersonica, faceva un rumore assordante, era silenziosissimo, ecc. Questo solo per farvi capire la speculazione che e’ gia’ iniziata su questo fatto e di quanto sia difficile cercare di estrarre notizie certe anche con centinaia di testimoni.

Di cosa si trattava?

Ottima domanda. La risposta, purtroppo, non la sappiamo ancora. Questo solo per dimostrarvi che non si pubblicano solo notizie di cui si ha la certezza per denigrare catastrofi annunciate, ma su tantissimi argomenti ci possono essere questioni aperte.

Nonostante questo, facciamo qualche ragionamento sull’accaduto.

Prima di tutto, e’ vero che ci sono stati disagi all’aereoporto di Brema, ma assolutamente niente di catastrofico come qualcuno vorrebbe farvi credere. Come anticipato, in realta’, ci sono stati 2 voli dirottati su altri scali, uno cancellato ed uno che e’ stato fatto rimanere in quota, atterrando con 15 minuti di ritardo.

Questo per la presenza dell’UFO?

Certo che si. In casi come questo, e dopo gli attentati dell’11 settembre in particolare, in presenza di un oggetto non identificato nello spazio aereo di uno scalo, scattano misure di sicurezza ben definite e che sono studiate per ridurre al minimo la possibilita’ di attacchi. Capite bene come, in casi come questo, la sicurezza sia d’obbligo e sia normale allontanare aerei in volo dalla zona di pericolo.

Altra considerazione, sia il personale dello scalo che la polizia parla di “UFO”. Secondo molti questo e’ sinonimo di alieni venuti dallo spazio. In realta’, come e’ noto, anche se facciamo finta di dimenticarlo, l’acronimo UFO sta per, traducendo, “oggetto volante non identificato”. In linguaggio tecnico, e’ dunque normale chiamare in questo modo l’oggetto comparso nei radar.

Come detto prima, sappiamo cosa fosse? No, dunque e’ un oggetto volante non idenficato, quindi un UFO.

Quali ipotesi sono state fatte?

A parte quella degli alieni, per carita’ siete liberi di credere o meno che quella osservata fosse un’astronave extraterrestre, non ci sono assolutamente ipotesi ufficiali. Ovviamente e’ stata aperta un’inchiesta che tende a chiarire la natura dell’oggetto e la dinamica del volo. Per poter rispondere a queste domande ci vorra’ necessariamente del tempo.

Sulla rete, molti parlano di drone. A mio avviso, potrebbe essere un’ipotesi pero’, se cosi’ fosse, dovrebbe essere un drone militare. Secondo voi, in un test segreto, i militari sarebbero tanto idioti da far volare un drone nello spazio aereo dell’aereoporto facendo scattare tutte le procedure di sicurezza? Personalmente credo proprio di no.

A mio avviso, le ipotesi potrebbero essere tante, dall’elicottero radiocomandato ad un qualsiasi sistema volante controllato da remoto. Le dimensioni dell’oggetto, vista anche l’altezza a cui e’ stato dichiarato, non mi sembrano tali da suggerire un qualocsa di piu’ grande.

Detto questo, l’avvistamenteo sembrerebbe esserci stato ed anche con tanti testimoni. Ad oggi, nessuno sa con certezza quale fosse la reale natura dell’oggetto, da chi fosse pilotato, o, lasciatemi dire, “comandato”, e da dove venisse. L’inchiesta e’ aperta. Vedremo nei prossimi giorni se si riuscira’ a fare chiarezza su questo avvistamento.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Egitto: gioielli dallo spazio!

21 Ago

Un nostro sempre attento utente del forum:

Psicosi 2012 forum

mi ha segnalato una notizia davvero molto interessante e che credo sia il caso di riportare.

Di cosa si tratta?

Invece di partire dalla notizia, che se vogliamo e’ la conclusione, partiamo dall’inizio della storia. Nel 1911 venne trovato un antico cimitero egizio nella localita’ di Gerzeh, circa 70 Km a sud del Cairo. In questo luogo vennero individuate 67 tombe in totale, molte delle quali, per fortuna, non toccate dai tombaroli che gia’ nell’antico Egitto erano un problema. All’interno di queste tombe, vennero rinvenuti diversi oggetti e ornamenti, molti dei quali caratteristici delle sepolture all’epoca dei faraoni.

Tra gli ornamenti trovati, c’era anche una collanina. Una semplice collanina realizzata mettendo insieme una sorta di perline tubolari in ferro, come mostrato nella foto:

I tubicini in ferro e una delle collanine che li conteneva

I tubicini in ferro e una delle collanine che li conteneva

Cosa aveva di tanto speciale questa collanina? Dalla datazione, si vide come quell’antico ornamento era stata realizzato ben 5000 anni fa. Questo rendeva le perline il piu’ antico manufatto in ferro mai rinvenuto.

E allora? Tutto qui?

Assolutamente no. La peculiarita’ di questo oggetto e’ che gli egiziani iniziarono a lavorare il ferro soltanto nel VI secolo a.C.. Per dirla tutta, erano gia’ stati rinvenuti oggetti ferrosi precedenti alla cosiddetta epoca del ferro, ma mai cosi’ antichi.

Capite dunque come si cominci a delineare un mistero.

Da una prima analisi del ritrovamento, si vide come la percentuale di Nichel contenuta nel tubicino era estremamente alta, non compatibile con i materiali realizzati in seguito da queste popolazioni. Gia’ intorno al 1930, si era avanzata l’ipotesi che il ferro utilizzato per la collana, non fosse di origine terrestre, bensi’ proveniente dallo spazio.

Immaginate nel 1930 la reazione della comunita’ archeologica ad un’idea del genere.

Intorno al 1980 infatti, nuove analisi vennero condotte sul reperto e si avanzo’ l’ipotesi che il materiale fosse in realta’ di origine terrestre, ma ottenuto, casualmente e ben prima dello sviluppo di questa tecnica, da una fusione con elementi sbagliati.

Solo in questi giorni, e’ arrivata la soluzione di questo mistero durato quasi un secolo. Su una rivista specializzata, e’ infatti comparso l’articolo realizzato da vari ricercatori inglesi, in cui si dimostra l’origine cosmica del ferro della collana.

Come e’ stato possibile arrivare a questa conclusione?

Ovviamnete, sono state condotte nuove analisi. Su un reperto del genere, non si puo’ certo pensare di tagliarlo per visionare l’interno. Su questo problema sono pero’ giunte in aiuto le nuove tecniche sviluppata dalla scienza. Il tubicino di ferro e’ infatti stato ispezionato utilizzando la tomografia computerizzata e il microscopio elettronico. Tecniche ovviamente non disponibili al tempo delle prime analisi.

Struttura interna di un tubicino. Le aree blu indicano la presenza di Nichel

Struttura interna di un tubicino. Le aree blu indicano la presenza di Nichel

Gli studi condotti hanno mostrato come la percentuale di Nichel contenuta nel ferro sia molto alta, anche fino al 30%, ma soprattutto nella parte interna. Mentre e’ molto minore la percentuale sulla superficie esterna. Oltre al Nichel, piu’ abbondante, sono state trovate tracce di cobalto, germanio e fosforo. Tutti questi elementi sono compatibili con la composizone delle meteoriti di natura ferrosa.

Cosa significa questo?

Semplicemente che la materia prima utilizzata per ottenere l’ornamento e’ stata ricavata da un meteorite caduto in Egitto. Gli antichi egiziani hanno dunque raccolto il sasso cosmico e hanno lavorato il ferro contenuto martellando fino ad ottenre sottili lamine. Vista la durezza del materiale, aumentata dalla composizione chimica, il lavoro deve aver richiesto un tempo molto lungo. Una volta ottenute le lamine, si sono arrotolate per ottenre il tubicino che faceva da ornamento alla collana.

Le analisi condotte hanno inoltre consentito di ricostruire una struttura molto particolare nota come figure di Widmanstätten. Si tratta semplicemente di aperture sulla superficie causate dal lento raffreddamento del meteorite. Dunque, sia la composizione chimica che quella fisica della struttura confermano l’origine etraterrestre del materiale con cui era realizzato il manufatto.

Ovviamente, anche se sporadiche, non sono mancate le speculazioni sul web. Come potete immaginare, non e’ mancato chi ha visto in questa scoperta finalmente la connessione tra antico egizio e visitatori venuti dallo spazio. Come detto in precedenza, la notizia riguarda solo ed esclusivamente l’origine cosmica della materia prima utilizzata.

Storicamente, quanto scoperto e’ compatibile con la cultura del popolo. Come anticipato, anche secoli prima dell’inizio dell’era del ferro, erano stati realizzati manufatti di questo minerale. Ovviamente, questi sono stati ritrovati all’interno di importanti tombe, come ad esempio in quella del faraone Tutankhamon. Dal momento che gli egiziani avevano una forte venerazione per il cielo, considerato come la casa degli Dei, e’ presumibile che ogni oggetto proveniente dal cielo potesse essere visto come un segno di benevolenza divina.

Nei secoli successivi poi, come riportato da numerose iscrizioni, gli egiziani svilupparono una sorta di venerazione per il ferro, visto come un minerale divino e indistruttibile. Tra l’altro, secondo la cultura egizia, di ferro erano le ossa degli Dei, fatte appositamente per essere eterne.

Concludendo, le nuove analisi condotte hanno permesso di risolvere il mistero dell’origine dei manufatti trovati nel 1911 ma realizzati secoli prima che gli egiziani imparassero a lavorare il ferro. In questo caso, intervento decisivo e’ stato quello delle nuove tecniche di diagnostica sviluppate dalla ricerca. Tecniche non invasive che hanno consentito, praticamente senza toccarlo, di scansionare la struttura dell’oggetto nel suo insieme in modo preciso e affidabile. Ovviamente, le storielle che leggete sul web circa la connessione tra egiziani e alieni sono del tutto false e assolutamente non confermate da questa ricerca. L’articolo di oggi ci ha invece permesso di capire meglio la concezione divina nell’antico Egitto e le diverse tecniche utilizzate nei secoli per produrre monili e oggetti per tutti i giorni.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Le profezie di Benjamin Solari Parravicini

21 Lug

Diversi utenti mi hanno contattato sia sul blog, nella sezione:

Hai domande o dubbi?

che sul forum:

Forum Psicosi 2012

per chiedermi di analizzare la figura di Benjamin Solari Parravicini.

Purtroppo, non si sente parlare spesso di Parravicini, anche se e’ stato autore di numerosissime profezie riguardanti diversi campi ed, in particolare, le sue profezie venivano fatte in modo diverso rispetto a quelle a cui siamo abituati.

Iniziamo parlando della vita di Parravicini per inquadrare meglio il personaggio. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un pittore dellAmerica Latina nato a Buonos Aires nel 1889 e morto nel 1974. Fin dalla giovane eta’, aveva mostrato ottime doti nella pittura. Divenne professore nel liceo artistico della capitale argentina, direttore della “Galería de Exhibición de la municipalidad de Buenos Aires” e organizzo’ diverse mostre nel suo paese ed in Europa.

Oltre che per le sue doti nella pittura, Parravicini e’ famoso anche per i suoi disegni profetici. Si tratta di schizzi fatti a mano libera, che mostrano avvenimenti futuri accompagnati sempre da un breve messaggio profetico. In diverse occasioni, il pittore dichiaro’ di disegnare queste opere in uno stato di non coscenza mentre una voce femminile gli dava suggerimenti nell’orecchio.

Nella sua vita, Parravicini realizzo’ circa 700 disegni profetici, molti dei quali hano diverse interpretazioni o vengono associati a diversi avvenimenti futuri o gia’ passati.

Perche’ e’ cosi’ interessante Parravincini?

Come detto, molti disegni vengono associati a fatti gia’ accaduti nel ‘900 e, proprio per questo motivo, leggendo soprattutto in rete, trovate molte fonti pronte a giurare che molte profezie si siano gia’ avverate. In questo senso, potete leggere di come Parravicini avesse predetto la caduta del fascismo e del nazismo, la prima atomica, la morte di Kennedy, l’attentato alle torri gemelle. Alla luce di questi “successi”, molti si interrogano sulle profezie future e sull’interpretazione dei disegni del pittore.

Andiamo con ordine, ma soprattutto cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla cosa.

Come spesso accade, quando sentiamo dire che una profezia si e’ esattamente avverata, dobbiamo considerare che si tratta “sempre” di interpretazioni successive all’avvenimento. Ad oggi, nessun e dico nessun evento e’ stato predetto in anticipo utilizzando qualche profezia fatta in precedenza. Questo solo per puntualizzare.

Mi spiego meglio. Generalmente, le profezie vengono fatte utilizzando simbolismi particolari, disegni criptici, metafore, ecc. In questo modo, non abbiamo mai una profezia chiara, pulita e ben identificabile nei modi e nei tempi. Ciascuna profezia, implica sempre un’interpretazione che deve essere fatta. In questo modo, e’ difficile dire se la profezia e’ stata rispettata o no. Tutte le volte, c’e’ qualcuno che prova a dare un’interpretazione e poi, quando sistematicamente non avviene nulla di quanto previsto, si dice che l’interpretazione era in realta’ sbagliata. In alternativa, si ricorre alla interpretazione successiva. Accade qualcosa? Bene, andando a ripescare le profezie fatte, si evidenzia come fosse possibile attribuire un’interpretazione al messaggio profetico, in grado di annunciare l’avvenimento “ormai passato”.

Ad oggi, non ho mai visto una profezia che dice tale giorno a tale ora succedera’ questo. Sarebbe troppo facile smentirla o confermarla senza ricorrere alle interpretazioni piu’ varie fatte da personaggi discutibili.

Detto questo, torniamo a Parravicini. Anche in questo caso, parliamo di interpretazioni date ai disegni del pittore. Non dovete sorprendervi del fatto che si parli di atomica, Mussolini o nazismo. Come detto all’inizio, Parravicini visse dal 1889 al 1974 dunque, vide nella sua vita tutti questi avveimenti. Perche’ sottolineo questo fatto? Su alcuni siti trovate scritto che Parravicini parlo di atomica molto prima che gli scienziati capirano di poter utilizzare l’energia del nucleo. Questo e’ assurdo. Parravicini parlo’ prima di tutto di guerra atomica con nazioni che si distruggerebbero tra loro in un messaggio profetico del 1950. Dunque, il pittore sapeva della potenza di questi ordigni e parlo’, ripeto in un disegno senza indicazioni temporali, di questo fatto.

Ci sorprende questo? Personalmente direi di no. E’ una profezia comprensibile che potremmo fare anche noi oggi. Prima o poi, se continuiamo di questo passo, qualcuno lancera’ un’atomica per distruggere una nazione nemica. E’ possibile? Purtroppo si, vista la pericolosita’ dell’essere umano per i suoi simili.

Nei disegni di Parravicini, molto spesso si fa riferimento invece ad una data specifica, o meglio ad un anno particolare. “Finalmente”, dico io. Come potete leggere nella vasta bibliografia, diverse volte ricorre l’anno 2002 nei disegni del pittore. Secondo Parravicini, questo sarebbe stato un anno di svolta epocale. Nella sua visione della vita, ci sarebbe stato un momento di passaggio verso una nuova era spirituale in cui gli alieni si sarebbero mostrati, la Chiesa avrebbe subito grandi stravolgimenti e l’essere umano avrebbe attraversato momenti molto difficili. Queste sofferenze sarebbero poi terminate nel 2002, anno in cui sarebbe iniziata la nuova era di pace. Ripeto, questa e’ un’indicazione precisa data da Parravicini in molti disegni, di volta in volta accompagnata da messaggi preoccupati prima e di serenita’ dopo.

Finalmente un’indicazione precisa. Per chi non lo sapesse, adesso siamo nel 2013. Il 2002 e’ passato da ben 11 anni e niente di quanto previsto dal pittore e’ accaduto.

Nonostante questo, e’ molto interessante continuare ad analizzare le altre profezie.

Molte delle profezie di Parravicni, riguardano la chiesa e il papato. In particolare, in alcuni disegni si parla di una nuova era della Chiesa, preceduta da anni molto bui. Questo e’ uno dei disegni maggiormente citati e che e’ stato mostrato anche nel forum:

Parravicini 1938

Parravicini 1938

Nel massaggio contenuto, secondo molte interpretazioni, Parravicini fa riferimento alla nuova era di pace a cui abbiamo gia’ accennato. Mi spiego meglio. Nella sua visione, dopo i fatti terribili che riguarderanno l’uomo e la Chiesa, la nuova era sara’ guidata dalle idee di un solo Dio. Proprio per questo motivo, nel messaggio si parla di Cristiani e Protestanti insieme, in particolare si dice che la messa sara’ Protestante senza saperlo e i protestanti saranno cattolici senza saperlo.

Ora, secondo alcune interpretazioni, questo messaggio indicherebbe invece una profezia per qualcosa che dovrebbe accadere da qui a breve. Sempre nella didascalia del disegno si dice che il Papa si allontanera’ dal Vaticano in viaggio e arrivera’ in America. Secondo queste interpretazioni, il papa in questione e’ proprio Francesco. Ora, se consideriamo che ci sara’ la Giornata Mondiale della Gioventu’ in Brasile e che il Papa sara’ li, il messaggio riguarda proprio questo fatto e potrebbe preanunciare qualcosa che dovrebbe avvenire a breve. In particolare, facendo riferimento agli altri messaggi, si dice che questo sara’ proprio il picco prima del riordino della Chiesa e della civilta’ umana. Vi ricordo pero’ che l’anno di questa svolta era il 2002, e non e’ successo nulla.

Per farvi capire l’assurdita’ di queste affermazioni, non e’ assolutamente la prima volta che un ponteficie viaggia in Sud America. Ogni qual volta accade questo, c’e’ sempre qualcuno che in rete riprende questo disegno e anuncia catastrofi in concomitanza con il viaggio.

Detto questo, e’ interessante parlare anche di un’altra profezia, o meglio di un’interpretazione fatta, che riguarda Parravicini e le olimpiadi di Londra che ci sono state nel 2012. L’anno scorso, molti catastrofisti erano scatenati nell’annunciare eventi terribili durante le olimpiadi di Londra: invasioni aliene, guerre atomiche, inizio di una nuova guerra tra Stati Uniti e Russia, ecc. Il motivo di tutto questo? Semplice, questo disegno di Parravicini:

Parravicini 1972

Parravicini 1972

Cosa rappresenta?

Secondo queste interpretazioni, la torica rappresenterebbe le Olimpiadi mentre la figura che vedete disegnata con la falce in mano e’  l’Angelo della Morte. Come facciamo a dire che si tratterebbe proprio delle Olimpiadi di Londra? La Campana disegnata indicherebbe la Campana piu’ grande del mondo , circa 27 Tonnellate, suonata durante la cerimonia di apertura dei giochi e simbolo della manifestazione stessa:

images

Il serpente ricorderebbe invece l’Arcelormittal Orbit Tower, costruito proprio per i giochi di Londra e dalla forma di un serpente:

ArcelorMittal-Orbit-big

Sempre in questa interpretazione, la sagoma della figura rappresentata nel disegno sarebbe una stilizzazione della stessa forma dell’area del villaggio olimpico di Londra.

E’ possibile tutto questo? Un anno fa, saremmo stati qui ad analizzare quanto detto, mostrando la forzatura di queste interpretazioni, e la notevole fantasia mostrata su internet. Come anticipato pero’, siamo nel 2013, condizione per cui possiamo smentire senza giri di parole questa profezia.

Ovviamente, trattandosi di interpretazioni, quando la profezia non si avvera, ci si limita a dire che e’ stato commesso qualche errore e che il disegno riguarda in realta’ qualche altro avvenimento del futuro che ancora non abbiamo capito.

Prima di concludere, visto che ne abbiamo parlato all’inizio, vorrei mostrarvi l’origine della profezia delle Torri Gemelle che secondo alcuni sarebbe stata predetta da Parravicini. Il tutto nasce da questo disegno:

Parravicini 1939

Parravicini 1939

Senza dover ricorrere a troppa fantasia, il disegno rappresenta la Statua della Liberta’, simbolo degli Stati Uniti e, se vogliamo, di democrazia. Nel suo messaggio il pittore dice che la liberta’ del Nord America perdera’ la sua luce e la sua torcia non brillera’ piu’. Questo perche’ il monumento verra’ colpito due volte. Come potete facilmente immaginare, secondo alcuni questa sarebbe la previsione dell’attentato delle Torri Gemelle. Ora, se vogliamo essere pignoli, Parravicini parla di attacchi alla statua della liberta, che e’ ancora al suo posto. Molto facilmente si puo’ associare il “colpito due volte” con le torri gemelle, ma gli aerei dell’11 settembre erano piu’ di due. Perche’ faccio questo ragionamento? Solo per farvi vedere come sia possibile attribuire ciascun simbolismo a cose diverse. Ovviamente, l’associazione “due colpi” con le torri gemelle e’ immediata. Anche in questo caso pero’, non c’e’ assolutamente nessun riferimento alla data e ogni interpretazione puo’ essere data. Leggendo quanto scritto, si potrebbe benissimo pensare ad un attacco alla Statua della Liberta’, visto che si parla di simboli, di torcia, di luce.

Concludendo, trovo i disegni di Parravicini molto interessanti e sicuramente diversi dalle solite profezie, se non altro perche’ presentano sia una parte grafica che scritta. Come visto, al solito, si tratta di disegni senza indicazioni temporali e con un messaggio che necessita’ di un’interpretazione. In questo caso, e’ sempre possibile parlare di porfezia avverata successivamente alla luce di una qualche interpretazione o di avvenimento che dovrebbe accadere a breve. A differenza di altri casi, lo stesso Parravicini indica diverse volte il 2002 come anno di svolta e inizio di una nuova era mondiale. Ad oggi, possiamo affermare senza problemi che nulla di tutto questo e’ accaduto. L’altra importante e molto citata interpetazione, riguarda invece una profezia pensata per le olimpiadi di Londra del 2012. Come sappiamo bene, anche in questo caso, la profezia (o l’interpretazione) si e’ rivelata completamente sbagliata.

 

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L’ipotesi Gaia

25 Giu

In questi giorni, su molti giornali e’ apparso un articolo che ha suscitato il mio interesse. Secondo alcuni ricercatori, esisterebbe l’ipotesi secondo la quale la vita si autoregola. In tal senso, l’equilibrio creato sulla terra dai numerosi esseri viventi potrebbe arrivare, principalmente a causa dell’uomo, ad un punto di non ritorno. In queste condizioni, la vita sarebbe in grado di spostare il suo punto di equilibrio, trovando nuove condizioni di stabilita’. Questo sarebbe possibile magari modificando i parametri atmosferici o ambientali. Ora, sempre secondo questo studio, non e’ assolutamente certo che le nuove condizioni create siano adatte per ospitare la vita umana sulla Terra.

Questo e’ quello che dice l’articolo pubblicato su una rivista scientifica. In realta’, molti giornali hanno romanzato su questa ricerca, mettendo titoli del tipo “la vita si autoregola e prima o poi si sbarazzera’ di noi”. Tra le altre cose, non mancano i riferimenti ad una tempesta perfetta in grado di spazzare via la vita umana e dunque di far ripartire la Terra senza la nostra, diciamo anche scomoda, presenza.

Come detto, si tratta di un articolo reale basato, in verita’, su studi di simulazione computazionale. In questo senso, diversi parametri sono stati simulati e riprodotti in un algoritmo informatico in modo da studiare l’evoluzione temporale del comportamento di questi parametri. Studi di questo tipo sono molto importanti ed interessanti perche’ consentono di capire meglio lo stato attuale di alcuni aspetti ambientali e, se vogliamo dirlo in altri termini, lo stato di salute del nostro pianeta.

Nonostante questo, lo studio richiama un po’ l’ipotesi Gaia fatta nel 1979 dal chimico inglese Lovelock. Come forse saprete, secondo questo approccio, la Terra stessa e’ vista come una sorta di organismo vivente. Questo e’ in realta’ improprio perche’ nell’ipotesi Gaia, il comportamento adattivo del pianeta e’ dato dalla complessita’ della biosfera, cioe’ nelle relazioni che si possono creare tra gli organismi viventi e con l’ambiente stesso. In particolare, tanto piu’ e’ complesso il sistema, cioe’ maggiori sono le interrelazioni tra i componenti, tanto maggiori saranno le capacita’ adattive del pianeta.

Al tempo, l’ipotesi Gaia e’ stata fortemente criticata da molti esperti, perche’ sembrerebbe assurdo pensare ad un pianeta Terra in grado di prendere decisioni. Personalmente, trovo in realta’ l’ipotesi molto affascinante. Dal punto di vista informatico, ad esempio, sistemi del genere sono fatti per studiare l’eveoluzione su larga scala di modelli complessi. Esempio forse noto a tutti e’ il cosiddetto “Game of Life”. In questi algoritmi, si definiscono delle regole semplici valide per un piccolo insieme, dopo di che si parte da un insieme grande la cui evoluzione, anche se governata da semplici regole locali, non e’ assolutamente certa. Questo avviene perche’ su larga scala l’enorme quantita’ di variabili rendono il sistema fortemente instabile al punto da assumere quasi un comportamento intelligente e non scontato.

Per capire meglio l’ipotesi Gaia, cerchiamo di fare qualche esempio. Al tempo della sua formulazione, Lovelock era impiegato per la NASA per lo studio della possibilita’ di vita sugli altri pianeti in base alla composizione dell’atmosfera. Lovelock trovo’, ironia della sorte, risultati molto interessanti anche applicando i suoi modelli al pianeta Terra. Nel nostro caso, infatti, avere metano e ossigeno simultaneamente, dovrebbe portare, sotto l’azione della radiazione solare, alla rapida formazione di anidride carbonica e vapore acqueo. Se questo meccanismo fosse l’unico, in rapido tempo le condizioni stesse per la vita verrebbero a mancare. Cio’ che rende il sistema stabile, cioe’ con una quantita’ pressocche’ costante di componenti, e’ principalmente il continuo apporto di ossigeno da parte della vegetazione.

Sempre parlando di atmosfera, ci sono molte specie sia acquatiche che terrestri che, ad esempio, contribuiscono a mantenere costante la temperatura media della Terra. Come vedete, ci sono tantissimi fattori, molto spesso collegati tra loro, che consentono di regolare e mantenere le condizioni adatte alla vita. Nell’ipotesi Gaia, sono proprio queste interrelazioni che rendono il sistema quasi pensante ed in grado di adattarsi, cioe’ di trovare nuovi punti di equilibrio quando fortemente sollecitato.

Secondo alcune ipotesi, a seguito, ad esempio, del riscaldamento globale, l’ecosistema Gaia, che, come detto, rappresenta la totalita’ delle relazioni tra specie animali e vegetali, potrebbe rispondere con un abbassamento della temperatura fino a portare ad una nuova era glaciale. Proprio riguardo a questa ipotesi, prima, ad esempio, del Maunder minimum, cioe’ della piccola era glaciale, si erano registrati significativi aumenti della temperatura media in Europa.

Come potete capire, lo studio pubblicato in questi giorni, riprende proprio questi concetti. Se, per qualsiasi motivo, il sistema fosse messo sotto pressione nel modificare alcuni parametri, la Terra potrebbe rispondere spostando e creando un nuovo punto di equilibrio. Ora, non possiamo affermare a priori che questo nuovo equilibrio sia adatto per la vita umana.

Personalmente, trovo lo studio di questi aspetti molto affascinante, ma ovviamente non banale. Da quanto detto, non voglio certo creare io ipotesi catastrofiste, lo scopo di questo articolo e’ solo quello di mostrare il fitto intreccio di relazioni che ci sono non solo tra esseri viventi, ma anche tra specie animali e vegetali o anche con i parametri ambientali. Modificare pesantemente i punti di equilibrio potrebbe portare a rapide modificazioni dell’ecosistema naturale. Detto in altre parole, Gaia non e’ sempre in grado di aggiustare i parametri e fare fronte a tutte le pesanti modifiche che noi gli imponiamo. In questa chiave, non dobbiamo certamente, come forse stiamo facendo, calcare troppo la mano. Prima o poi, potremmo avere conseguenze notevoli sul nostro ecosistema.

 

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Possiamo scegliere tra era glaciale o desertificazione

28 Mag

Diversi lettori mi hanno chiesto di fare un aggiornamento sull’attuale ciclo solare, di cui molto si sta discutendo in rete. Come sappiamo, stiamo attualmente attraversando il massimo del 24mo ciclo, un picco che pero’, almeno attualmente, si sta rivelando molto meno intenso di quanto ci si aspettava.

Fate attenzione, proprio la frase “meno intenso di quanto ci si aspettava” e’ il nucleo della discussione che dobbiamo fare e su cui ho letto davvero di tutto e di piu’, un po’ per ignoranza, molto spesso solo per il gusto di voler speculare su argomenti scientifici poco noti.

Di cili solari abbiamo parlato, ad esempio, in questi post:

Evidenze dal Sole?

Le macchie solari AR1504

Gli effetti di AR1504

Sole: quanta confusione!

Come visto, il nostro Sole ha un comportamento che non e’ costante nel tempo ma che oscilla tra massimi e minimi. La durata “media” di questi cicli solari e’ di 11 anni e, in concomitanza, si registra, come visto in questo post:

Inversione dei poli terrestri

un’inversione del campo magnetico solare che dunque ritorna alla condizione originale ogni 22 anni, cioe’ ogni 2 cicli. Detto in altri termini, partite da una condizione, dopo 11 anni invertite i poli, per tornare alla condizione iniziale servono altri 11 anni e quindi un’altra inversione dei poli.

Come sottolineato diverse volte, si tratta di meccanismi statisticametne noti ma che, in quanto tali, sono parametrizzabili da numeri medi. Il nostro Sole e’ una stella “viva”, passatemi questo termine, condizione per cui riusciamo a parametrizzarlo mediante modelli veri sempre “in media”.

Detto questo, quando parliamo di ciclo di 11 anni, non ci deve affatto sorprendere se gli anni sono 10 o 12.

Inoltre, massimi e minimi solari non sono tutti uguali tra loro, ma possono avere intensita’ variabili nel tempo. Detto questo, ci possono essere massimi piu’ o meno intensi, cosi’ come minimi piu’ o meno deboli.

Bene, alla luce di quanto detto, passiamo ad analizzare il ciclo attuale.

Prima affermazione che trovate in rete, il massimo era previsto per la fine del 2012, secondo alcuni proprio il 21 Dicembre 2012, e dunque c’e’ un “forte” ritardo da parte del Sole. Queste affermazioni sono del tutto false. Come visto in questo articolo:

Nuova minaccia il 22 Settembre?

non e’ assolutamente vero che il massimo era atteso per la fine del 2012, ne’ tantomeno per il 21 Dicembre. Questa affermazione nasce da una simulazione condotta diversi anni fa dalla NASA mirata a valutare gli effetti di un eventuale massimo di alta intensita’ sulla nostra attuale societa’, fortemente legata alla trasmissione dei segnali a lunga distanza.

Quando e’ atteso il massimo?

Dalle simulazioni fatte, il massimo sarebbe atteso per la fine del 2013. Di questo abbiamo parlato in questo post:

Come seguire il ciclo solare

In particolare, in questo articolo abbiamo fornito anche tutti i link per poter seguire il ciclo solare e valutare giorno per giorno i diversi parametri che consentono di valutare la reale attivita’ del Sole insieme anche a modelli previsionali.

Se invece della fine del 2013, fosse maggio 2013 o maggio 2014, la cosa ci sorprenderebbe? Alla luce di quanto detto circa la modellizzazione dei fenomeni, assolutamente no.

Perche’ si parla ora di massimo solare?

A partire dai primi di maggio, dopo un periodo relativamente calmo, il nostro sole ha iniziato a riprendere vigore con diverse emissioni di classe X. Per chi non lo avesse letto, delle diverse classi di emissioni abbiamo parlato sempre nel post:

Le macchie solari AR1504

E’ giusto dire che e’ iniziato il massimo vero e proprio? In linea di principio no. Se volete e’ come il detto “una rondine non fa primavera”. Con questo intendo dire che per capire l’andamento del ciclo solare, si dovranno attendere, se ci saranno, nuove emissioni per poter affermare che il Sole sta attraversado il punto piu’ alto del suo massimo.

Ora, come fatto nell’articolo precedentemente citato, vi riporto anche il grafico aggiornato dello stato del nostro Sole:

Il numero di macchie solari osservate sul sole nel corso degli anni

Il numero di macchie solari osservate sul sole nel corso degli anni

Come spiegato in passato, in questo grafico viene riportato il numero di macchie solari contate sulla superficie del sole e che rappresentano un parametro direttamente legato all’attivita’ solare.

Notiamo prima di tutto una cosa molto importante: la linea rossa indica l’attivita’ solare prevista dalle simulazioni. Come potete vedere, il numero di macchie finora osservate e’ sensibilmente piu’ basso rispetto al valore atteso. E’ sconvolgente questo? Neanche per idea. Come visto, si tratta dei modelli, per cui sempre affetti da fluttuazioni statistiche e da incertezze.

Attenzione pero’, su questo punto molto si sta parlando in rete. Secondo molte fonti, questa differenza tra aspettato e osservato, come visto assolutamente non sconvolgente, indicherebbe niente poco di meno che “una nuova era glaciale”! Perche’ si parla di questo? Come visto in questo post:

Curiosita’ sui cicli solari

e come e’ facilmente immaginabile, l’attivita’ del nostro Sole influisce sulle condizioni ambientali della Terra, e non potrebbe essere diversamente. Ora, sempre per la solita rondine che non fa primavera, e’ assurdo parlare di era glaciale perche’ c’e’ un massimo meno intenso del previsto. Come visto nell’articolo riportato, nel caso del Maunder Minimum, si registro’ una totale assenza di macchie solari per un periodo compreso tra il 1645 e il 1700, macchie che poi inizarono lentamente a ricomparire fino a tornare alla normalita’ solo nel 1715. Alcune fonti parlano di diversi massimi poco intensi e dunque di un andamento che punterebbe ad una mini era glaciale. Anche in questo caso, si tratta di una esagerazione speculativa, atta solo a cercare di insinuare evidenze dove queste non ci sono.

Inoltre, facciamo una considerazione aggiuntiva molto importante. Come detto in precedenza, i famosi 11 anni di ciclo solare, non vanno visti come un dictat inviolabile, ma come una stima media della durata del ciclo. Perche’ dico questo? Come avvenuto in diverse occasioni, e anche nel precedente massimo, e’ possibile che il sole presenti due picchi all’interno dello stesso massimo. Riguardiamo per un attimo il grafico di prima, e concentriamoci sul massimo precedente. Come potete vedere, ci sono due picchi facilmente distinguibili, uno a meta’ el 2000 e l’altro alla fine del 2002. Anche questo comportamento rientra nelle normali fluttuazioni che il nostro Sole puo’ avere nel corso degli anni.

Perche’ abbiamo fatto questa considerazione?

Alla luce di questa, e’ lecito pensare che, anche in questo caso, quello che stiamo attraversando sia solo un primo picco di intensita’, seguito poi, anche a distanza di uno o due anni, da un secondo massimo piu’ intenso. Non ci sarebbe assolutamente nulla di sconvolgente in un comportamento del genere e soprattutto, non e’ preventivabile ne’ facilmente modellizzabile.

Riassumendo, stiamo sicuramente attraversando il massimo atteso del 24mo ciclo solare. Non e’ facilmente comprensibile capire se stiamo andando verso il picco, lo abbiamo gia’ passato e se ci sara’ un ulteriore picco a distanza di qualche mese. Quello che e’ evidente dai dati riportati e’ che, fino ad oggi, l’intensita’ di questo massimo e’ relativamente bassa e inferiore alle stime fatte. Questo pero’ rientra nelle normali fluttuazioni statistiche della fisica del sistema, non facilmente prevedibili ne’ tantomeno modellizzabili. E’ assolutamente fuori luogo parlare dell’inizio di una prossima era glaciale, soprattutto se citata da quelle fonti che fino a ieri parlavano di desertificazione a causa di un misterioso e incompreso riscaldamento globale.

 

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Il progetto Blue Beam

29 Mar

Rieccoci di nuovo a parlare di teoria del complotto e di cospirazioni fatte da misteriosi governi ombra a danno della povera popolazione mondiale che, in un modo o nell’altro, prima o poi dovra’ essere sterminata, resa schiava, convertita, ecc.

Questa volta vorrei parlarvi del cosiddetto progetto “Blue Beam”. Questo argomento mi e’ stato richiesto da diversi lettori che hanno chiesto un mio punto di vista, anche se, come vedremo, diversi argomenti che verranno trattati sono in parte stati gia’ discussi su questo blog. In questo caso, potremmo definire questa teoria del complotto un po’ come un riassunto di tante teorie tutte insieme proprio, come ormai siamo abituati, per creare confusione nelle persone che provano a documentarsi.

Veniamo a noi, cosa sarebbe questo progetto “Blue Beam”?

Questo sarebbe un complotto creato appositamente per riunire tutte le popolazioni del mondo sotto una nuova religione New Age con a capo l’Anticristo. Tutto questo sarebbe ad opera, al solito, degli Illiuminati o del Nuovo Ordine Mondiale, di cui abbiamo parlato in questi post:

Il complotto del complottista

Come si alimenta il sospetto

Il fenomeno Adam Kadmon

Il primo a parlare del Blue Beam fu Serge Monast, un giornalista investigativo con particolari interessi alle teorie cospirazioniste. In particolare, nel 1994, Monast pubblico’ il libro “Project Blue Beam” in cui metteva nero su bianco questa teoria, ovviamente senza citare nessuna fonte ufficiale ne’ tantomeno evidenze scientifiche delle ipotesi utilizzate.

Senza perderci in inutili dettagli, veniamo subito al complotto.

Prima di tutto, come anticipato, Monast pubblico’ la sua idea nel 1994 e nel 1996 mori’ di infarto. Se provate a reperire informazioni sui siti che sostengono questa teoria, trovate che a poche settimane da Monast anche un altro giornalista che sosteneva questa teoria mori’ di infarto. Ecco il primo spunto complottista: evidentemente i due giornalisti sono stati eliminati per non far trapelare le informazioni.

Ora, a parte che da nessuna parte ho trovato riferimenti al secondo giornalista, nessun nome o altri dettagli, ragioniamo un secondo: in genere, le persone che muiono di infarto hanno problemi cardiaci? A mio avviso, non e’ assolutamente detto, per cui non capisco come uno che muore di infarto debba per forza essere stato assasinato.

Ma tralasciamo questi dettagli e andiamo a parlare proprio del progetto.

Come anticipato, a differenza delle altre teorie, il complotto Blue Beam andrebbe a far leva sulla fede religiosa delle popolazioni del mondo. In particolare, per arrivare allo scopo ultimo di istituire la nuova religione, il progetto si articolerebbe in quattro fasi distinte.

FASE 1: Crollo della conocenza archeologica

Nella prima fase, si punterebbe a far cadere tutte le convinzioni archeologiche che gli essere umani hanno acquisito nel corso dei secoli. Come avverrebbe questo? Prima di tutto verrebbero creati terremoti in diverse parti del mondo, con il solo scopo di portare alla luce nuovi reperti, in realta’ appositamente posizionati nel punto del sisma. La scoperta di questi reperti sarebbe in grado di mettere in dubbio le certezze umane sulle diverse dottrine religiose, mostrando come nel corso dei secoli ci sia stata una cattiva interpretazione dei ritrovamenti ed in particolare delle dottrine religiose del pianeta.

Come creare terremoti falsi? Ma che domanda, attraverso HAARP!

Senza ritornare su questo argomento, di HAARP, di come funziona e dell’impossibilita’ di creare terremoti indotti in questo modo, abbiamo parlato in questi post:

Haarp e terremoti indotti?

Haarp, la causa di tutti i mali?

Cari giornalisti … almeno voi!

Come visto, i diversi siti che cercano di convincere dell’utilizzo come arma del sistema HAARP, utilizzano dati falsi e vengono del tutto sconvolte teorie scientifiche basilari che chiunque potrebbe verificare.

Andiamo avanti con il progetto Blue Beam.

FASE 2: Lo spettacolo spaziale

Quando le conoscenze archeologiche saranno state spazzate via e le convinzioni religiose cominceranno a scricchiolare, ci sara’ un impressionante spettacolo spaziale con luci, suoni, laser, ecc visibile da tutte le parti del mondo. In particolare, durante lo spettacolo verranno proiettate immagini e suoni diversi nei diversi paesi appunto per fare leva sul culto religioso di quella particolare zona.

Stando sempre a quanto riportato da Monast, si tratterebbe di immagini olografiche create appunto nel cielo sfruttando imponenti sistemi tecnologicamente avanzati.

Come e’ possibile realizzare tutto questo?

Sempre secondo la teoria, la tecnologa per fare questo sarebbe gia’ disponibile e sarebbe ovviamente, rullo di tamburi, HAARP anche in questo caso. Come avviene questo? Semplice, Haarp sarebbe in grado di creare aurore boreali modellando la figura mostrata in base a quello che si vuole mostrare. Anche in questo caso, ma forse ancora piu’ di prima, siamo nel campo delle fantasie. E’ impossibile creare aurore boreali e dare la forma che vogliamo addirittura per creare ologrammi. In questo post:

Messaggio alieno nelle aurore

avevamo parlato del presunto alieno rappresentato da un’aurora, mostrando in realta’ l’assurdita di questa ipotesi.

Ma siamo solo alla fase 2. Andiamo avanti.

FASE 3: Comunicazione Bidirezionale Elettronica Telepatica

Comunicazione Bidirezionale Elettronica Telepatica? Ma che significa? Qui viene il bello, sempre mediante onde a bassa frequenza ma a potenza enorme (almeno questo viene detto), si potrebbe comandare la mente delle persone. In particolare, nel progetto blue beam, il controllo sarebbe esercitato per far cadere le convinzioni delle persone e per mettere del tutto in dubbio tutte le credenze religiose presenti fino a quel momento. A questo punto, dopo questa fase, e’ come se il cervello di tutti gli uomini venisse azzerato dal punto di vista della fede religiosa, lasciando terreno fertile per insinuare la nuova religione.

Come e’ possibile modificare il pensiero collettivo? Ovviamente sempre tramite l’immancabile HAARP, ma questa volta c’e’ bisogno di un aiuto per raggiungere uno scopo cosi’ difficile. Provate ad indovinare da chi potrebbe arrivare questo aiuto? Dalle scie chimiche!

Di questo argomento, molto spinoso, e permettetemi di dire anche in modo piu’ serio, abbiamo parlato in questi post:

Alcune considerazione sulle scie chimiche

Scie Chimiche: il prelievo in quota

Scie chimiche e cloud seeding

Come difendersi dalle scie chimiche

Il Dibromoetano e le scie chimiche

A-380 modificato per spargere scie chimiche

Premesso che, come potete leggere in tutti i post, non esiste nessuna prova scientifica, oggettiva ed insindacabile sulle scie chimiche, e’ ancora piu’ assurdo mettere in relazione questo argomento con il controllo della mente.

Detto questo, ormai tutto sarebbe pronto per la quarta fase.

FASE 4: manifestazione universale

Pensate sia ora della nuova religione? Non dobbiamo essere frettolosi. Nella quarta fase, sempre con tecnologie simili a quelle viste prima, in diverse parti del mondo, tramite ologrammi, si farebbe credere che e’ in corso un’invasione aliena. Secondo i sostenitori di questa teoria infatti, il recente aumento di avvistamenti alieni altro non sarebbero che le prove in corso per costruire ologrammi sempre piu’ perfetti.

Perche’ si dovrebbe simulare un’invasione aliena?

Visto il pericolo, le maggiori potenze mondiali tenterebbero di scacciare gli invasori utilizzando il loro arsenale nucleare. Quando pero’ si capira’ che l’invasione era falsa, l’ONU sanzionera’ tutti i paesi imponendo lo smantellamento degli arsenali atomici.

E adesso che c’entra l’ONU? Semplice, anche loro fanno parte del nuovo ordine mondiale, come avete fatto a non pensarci!

A questo punto, con i paesi senza armamenti e le religioni azzerate, si pensera’ ad instaurare la nuova religione condivisa per tutti gli esseri umani ma, soprattutto, il nuovo governo mondiale.

Questa e’ la teoria complottista del Blue Beam. Pensate sia assurda? Purtroppo ci sono molti siti che sostengono questa teoria e che tutti i giorni cercano evidenze negli avvenimenti mondiali per mostrare l’inizio di questo progetto.

Non credo sia necessario aggiungere altro. Come anticipato all’inizio, per tutte le fasi abbiamo risposto citando post gia’ trattati ma, soprattutto, riprendendo quanto gia’ scritto e le spiegazioni circa la non fondatezza di queste teorie. Sicuramente, parlare del progetto Blue Beam ci ha permesso di fare un ottimo riassunto delle principali teorie complottiste trattate e di rinfrescare alcuni punti.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

L’anomalia del Mar Baltico

23 Feb

Piu’ o meno durante l’estate del 2011, gli appassionati di UFO e di misteri hanno avuto un bel da fare con la cosiddetta scoperta dell’anomalia del Baltico. Cerchiamo di andare con ordine per spiegare di cosa si tratta anche a chi non ne ha mai sentito parlare.

Durante una ricognizione, una nave specializzata nella ricerca di tesori sommersi, ha individuato una strana formazione a circa 90 metri di profondita’. L’osservazione e’ stata possibile mediante il sonar e per questo motivo le prime foto circolanti sul web avevano una scarsa risoluzione. Perche’ si parla di “strana formazione”? La scoperta e’ stata fatta da un team di svedesi esperti appunto nella ricerca di tesori sommersi e chiamati “Ocean X Team”. Proprio secondo gli scopritori di questa anomalia, la formazione sarebbe simile ad un disco volante probabilmente precipitato nel Mar Baltico. Prima di discutere di queste ipotesi, vi mostro una foto del ritrovamento sottomarino:

Il misterioso oggetto sul fondo del Mar Baltico

Il misterioso oggetto sul fondo del Mar Baltico

Come vedete, e come si legge in tantissimi articoli, la struttura, larga 20 metri, presenterebbe caratteristiche molto strane: una struttura molto regolare, strani corridoi che la attraversano, fori perfettamente circolari sui due lati. Inoltre, il presunto disco volante sarebbe adagiato su una piattaforma, anche questa dalla forma stranamente circolare, larga 180 metri. A complicare maggiormente il mistero, nella parte posteriore del disco sarebbe stata individuata una lunga striscia morfologicamente diversa dal fondale vicino, come a rappresentare la scia lasciata dall’UFO durante la caduta.

La presunta scia dietro l'anomalia

La presunta scia dietro l’anomalia

Per completezza, vi dico anche che quella del disco volante, non e’ l’unica ipotesi fatta circolare negli ultimi tempi. In alcuni casi, si parla di una misteriosa arma nazista risalente alla seconda guerra mondiale. Questa ipotesi sarebbe avvalorata dal fatto che l’oggetto si troverebbe in mezzo alla principali rotte commerciali e che la Germania Nazista ha per lungo tempo difeso quel corridio di mare per l’importanza strategica che rappresentava.

Un’ultima ipotesi vorrebbe invece la struttura di origine umana e lasciata in tempi remoti da una misteriosa civilta’. In questi casi, il mistero sarebbe offerto dall’identificazione della civilta’ stessa. Tornando indietro attraverso le ere geologiche, dobbiamo arrivare piu’ o meno a 20000 anni fa per avere la zona non ricoperta di acqua. In questo periodo pero’, gli esseri umani non potevano certo disporre degli attrezzi per realizzare una simile costruzione e proprio per questo si arriva a parlare di incontri con esseri alieni e di Atlantide.

Insomma, tante ipotesi diverse ma tutte che conducono a qualcosa di misterioso e non compreso.

Cerchiamo a questo punto di capire meglio di cosa si tratta e se, a distanza di quasi due anni, ancora si parla di mistero irrisolto.

Prima di tutto, vi mostro il luogo del ritrovamento:

Il luogo del ritrovamento nel Mar Baltico

Il luogo del ritrovamento nel Mar Baltico

Non pensate che il punto del ritrovamento sia una cosa scontata. Per diverso tempo infatti i membri del Ocean X hanno tenuto nascosto il punto esatto in cui era stato individuato l’oggetto. Si potrebbe pensare che il segreto fosse mantenuto per evitare folle di curiosi intorno al ritrovamento, ma a 90 metri di profondita’ non e’ proprio semplice fare turismo o meglio per poterlo fare sono necessarie attrezzature che normalmente non si dispongono. In realta’, come vedremo nel seguito, il luogo e’ stato mantenuto segreto per tanto tempo per evitare che altri ricercatori potessero analizzare il ritrovamento o comunque trarre conclusioni diverse da quelle del Ocean X Team.

Prima di tutto, ad alimentare il mistero sull’oggetto sul fondo del mare ha contribuito anche la storia stessa del ritrovamento, raccontata in diverse occasioni da Peter Lindberg fondatore dell’Ocean X. Stando alle sue dichiarazioni, molte apparecchiature elettroniche presenti sulla nave sarebbero andate in tilt passando sul punto del ritrovamento. Queste anomalie sarebbero poi scomparse allontanandosi di soli 200 metri dal punto, per poi ripresentarsi non appena si tornava indietro. Proprio queste stranezze avrebbero spinto Lindberg ed i suoi collaboratori a credere all’ipotesi aliena. Ora, capite bene che dichiarando il punto esatto del ritrovamento, chiunque sarebbe potuto andare in zona e verificare di persona la presenza di queste anomalie magnetiche. Forse stiamo ragionando in modo prevenuto, ma prima di pensare questo leggete il seguito della storia.

La storia delle anomalie magnetiche e’ stata richiamata per diversi mesi dell’Ocean X per giustificare la mancanza di foto e riprese ad alta definizione. Molti ricercatori infatti hanno piu’ volte chiesto immagini 3D ad alta risoluzione appunto per verificare le storie raccontate da Lindberg. Queste immagini hanno tardato molto ad arrivare, giustificate dal fatto che la strumentazione impazziva arrivati sul punto.

Ora, come si potrebbe facilmente pensare, basterebbe fare un’immersione, prelevare un campione di questo strano oggetto ed analizzarlo in laboratorio per verificare la sua origine. In realta’, anche per questo si e’ dovuto aspettare moltissimo tempo. L’Ocean X ha infatti atteso piu’ di un anno per prelevare un campione di materiale e farlo analizzare. Nel frattempo pero’ ha realizzato un documentario sul ritrovamento venduto a diverse emittenti private, i membri del gruppo hanno rilasciato interviste ovunque e partecipato a tantissime tramissioni, insomma, da perfetti sconosciuti, Lindberg ed i suoi collaboratori sono diventati delle star.

Una delle tante immagini create per mostrare la somiglianza con la Millenium Falcon

Una delle tante immagini create per mostrare la somiglianza con la Millenium Falcon

Le poche foto fatte circolare sul web, presentavano, a detta di molti esperti che le hanno analizzate, una bassisima risoluzione e diverse modificazioni fatte in origine dall’Ocean X. Questi particolari rendevano l’analisi delle prove fotografiche estremamente complessa e ovviamente non risolutiva. Inoltre, come dichiarato da diverse fonti, molte immagini erano chiaramente false e create appositamente per far assomigliare ancora di piu’ l’anomalia all’astronave “Millenium Falcon” di Guerre Stellari e dunque avvalorare l’origine aliena del ritrovamento. Affermazioni di questo tipo, oltre che dalla rete, sono state fatte da Dan Fornari, un geologo del Woods Hole Oceanographic Institution in Massachusetts e da Jonathan Hill, un ricercatore del Mars Space Flight dell’Arizona State University.

Detto questo, parliamo quindi delle analisi di laboratorio sul campione di materiale. Queste analisi sono state condotte da Volker Brüchert, un professore associato di geologia presso l’Universita’ di Stoccolma, a cui Lindberg ha portato diverse rocce prelevate dall’anomalia del Baltico. Proprio Lindberg, avrebbe affermato in varie interviste che Brüchert era completamente sorpreso dei risultati delle analisi. I materiali estratti non erano di origine vulcanica e probabilmente neanche di origine terrestre. In questo caso era dunque lecito parlare di disco volante, o, in alternativa, di meteorite precipitato nel Baltico.

A seguito di queste affermazioni, lo stesso Brüchert rilascio’ delle interviste ai media svedesi per smentire pero’ quanto affermato da Lindberg. Secondo il ricercatore le rocce, perche’ di questo si tratta, sono in realta’ arenarie, basalti e gneiss. La presenza di queste rocce e’ perfettamente spiegabile se consideriamo che il mar Baltico e’ una vasta valle glaciale in cui si sono formati e sciolti ghiacci durante diversi periodi. Proprio il movimento dei ghiacci sarebbe in grado di trasportare rocce di origine diversa, tra cui anche materiali vulcanici. Inoltre, il vasto basamento di roccie ritrovato in prossimita’ dell’anomalia, e che spesso viene mostrato insieme a questa per la sua strana forma, e’ in realta’ un cuscino di basalto come ce ne sono diversi in quella zona di mare.

Perche’ dunque Lindberg non ammette l’errore e continua imperterrito a rilasciare interviste in giro per il mondo? Purtroppo la risposta e’ molto semplice e simile a tante altre viste in questo blog. Come anticipato prima, la storia dell’anomalia del Baltico ha reso famoso in tutto il mondo l’Ocean X Team. Le interviste, il documentario e le trasmissioni TV hanno fruttato molti soldi a Lindberg e collaboratori. Inoltre, si stanno organizzando delle costose spedizioni a bordo di un sottomarino per visitare l’anomalia sul fondo del Baltico. Capite bene che il giro d’affari intorno a questo pezzo di roccia e’ veramente enorme.

Concludendo, l’anomalia del Baltico, di cui molto si e’ parlato durante l’estate del 2011, si e’ invece rivelata una bufala. Non esiste nessuna connessione con civilta’ aliene, misteriose armi naziste o meteoriti caduti sulla Terra. Quella che ha alimentato per molto tempo il mistero su questo oggetto e’ stata in realta’ la scarsita’ di informazioni date dagli scopritori dell’anomalia. Come visto, questa poca informazione e’ in realta’ un strumento utilizzzato per tenere alta l’attenzione e per massimizzare i profitti economici dell’Ocean X Team. Al solito, mistero o no, l’importante e’ guadagnarci bene!

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

 

Si avvera la profezia di Malachia?

11 Feb

Diversi mesi fa, discutendo delle diverse ipotesi per la fine del mondo attesa per il 21 Dicembre 2012, abbiamo parlato anche della nota profezia di Malachia:

2012 e la profezia di Malachia

Come forse tutti sanno, questa profezia consiste in una lista di 112 frasi in latino che dovrebbe descrivere tutti i papi a partire da Celestino II eletto nel 1143.

Come visto nel precedente articolo, molto probabilmente si tratta di un falso storico, neanche opera di San Malachia. In particolare, la lista sarebbe stata compilata solo nel 1595 ed infatti tutti i papi prima di questa data vengono perfettamente descritti dalla propria frase, mentre per quelli dopo i motti divengono talmente vaghi che possono essere attribuiti a chiunque, trovando in un modo o nell’altro una corrispondenza.

Perche’ allora stiamo tornando a parlare di questa profezia? Semplice, poche ore fa, Bendetto XVI ha fatto l’annuncio di voler lasciare il pontificato a partire dalle ore 20 del 28 Febbraio 2012. Dopo questo momento, la chiesa sara’ senza guida e spettera’ al Camerlengo di istituire un nuovo Conclave per l’elezione di un nuovo papa.

++ PAPA:MONDO VELOCE,SERVE VIGORE PER GUIDA BARCA PIETRO ++

Piccola parentesi solo per chiarire gli errori storici che leggo su alcuni giornali, questo non e’ assolutamente un fatto inedito, ma e’ gia’ accaduto nel passato che un papa abdicasse ancora in vita. Il caso piu’ recente e’ ovviamente quello di Celestino V nel 1294, ma prima di lui stessa cosa fecero Clemente I, Ponziano e Benedetto IX.

Premesso questo, cosa c’entra la rinuncia di  Ratzinger con la profezia di Malachia? Come visto nel precedente post, secondo alcune interpretazioni, Benedetto XVI e’ visto come il 111 papa, cioe’ il penultimo prima di Petrus Romanus, colui che dovrebbe coincidere con la fine della chiesa Cattolica.

Inoltre, i sostenitori di questa ipotesi utilizzano anche un’altra prova a sostegno. Il cardinal Camerlengo che traghettera’ la chiesa al prossimo Concilio e’ Tarcisio Pietro Bertone, nato a Romano Canavese nel 1934. Secondo questa ipotesi, non servira’ nemmeno eleggere il prossimo papa per avere la fine del mondo, il Camerlengo ha infatti “Pietro” all’interno del nome e “Romano” nel paese dove e’ nato.

E’ possibile tutto questo?

Certo che si. Come sappiamo bene, con definizioni cosi’ vaghe, possiamo trovare corrispondenze con qualsiasi papa venga eletto. Anche se venissi eletto papa io, la profezia tornerebbe. Il mio terzo nome e’ Pietro e sono nato in provincia di Roma.

Inoltre. vi farei notare un’altra cosa, fino a ieri si diceva che in realta’ Benedetto XVI era gia’ l’ultimo papa dal momento che la sua descrizione rientrava meglio in quella del 112mo pontefice. Come far tornare i conti? Semplice, Giovanni Paolo II vale doppio, un primo pontificato prima dell’attentato ed uno dopo.

Secondo altri, nel conteggio non sono considerati o sono considerati in parte, in realta’ solo per far tornare i conti in un modo o nell’altro, gli antipapi. In questo caso, mancherebbero quindi almeno altri 10 papi al 112esimo.

Capite bene che potete convincervi di quello che volete.

Vi faccio anche un altro esempio. Supponiamo si arrivi al Conclave e venga eletto un nuovo pontefice. Allora se il pontefice sara’ scuro di pelle o gesuita, si tornera’ a parlare del Caput Nigrum, se invece, sempre per ipotesi, venisse eletto un cardinale nato a Roma, allora si tornerebbe a parlare di “Romanus”. Se ancora non vi basta, ironia della sorte il prossimo papa, per sfatare ogni mito, si chiamera’ “Pietro II”.

Dunque?

Il risultato e’ semplice, fatto o non fatto il papa, ci sara’ sempre una chiave di lettura adatta per far discutere della profezia di Malachia, della monaca di Dresda, del libro di Daniele, del web-bot, del primo che assaggia sostanze stupefacenti e fa una visione catastrofica. Insomma, scegliete voi la fine del mondo che piu’ vi piace.

Per il momento, io che da sempre sono appassionato di diritto ecclesiastico, conclavi e rituali sacri, non posso che attendere con ansia il prossimo conclave per gustarmelo. E’ vero che ci sono stati altri casi di papi che hanno lasciato ancora in vita, ma se andate a studiare la storia, per tutti non e’ chiaro che questa decisione sia stata presa autonomamente. In questo caso, avremo un conclave con il papa uscente ancora in vita, una eredita’ pesante, nel bene o nel male, e, al momento, non e’ ancora chiaro che ruolo avra’ nella chiesa Benedetto XVI, anzi Joseph Ratzinger, in futuro.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.