Molto spesso si sente dire che questa “psicosi del 2012” e’ un fenomeno principalmente italiano. Questa convinzione nasce forse dal pensiero che gli italiani siano un popolo facilmente influenzabile e dunque preoccupato anche da questa fantomatica fine del calendario Maya.
In realta’ questo non e’ assolutamente vero. Prima di tutto, su questo stesso blog, piu’ volte abbiamo parlato di Bugarach in Francia e della convinzione che questo piccolo paese dei Pirenei si salvera’ dalla fine del mondo:
– Aspettare il 21 Dicembre sui Pirenei
L’aumento delle prenotazioni per i giorni a cavallo del 21/12 e la conseguente chiusura delle strade di accesso al picco, sono in realta’ un fenomeno internazionale con richieste di prenotazione provenienti un po’ da tutto il mondo.
Tra le altre cose, come sappiamo bene, negli Stati Uniti gia’ da tempo si e’ diffusa la paura del 2012 e per questo motivo, ma in realta’ anche per tanti altri, molti americani hanno pensato bene di costruire il loro piccolo rifugio antiatomico magari in giardino.
Nonostante questo, in questo post vi vorrei raccontare di come si sta vivendo questo scorcio di fine 2012 in Russia ed in Ucraina. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, i russi stanno vivendo una vera e propria psicosi da fine del mondo, che ha addirittura richiesto l’attenzione del governo su questi temi.
In alcune regioni, in particolare in quelle siberiane, si fa scorta di beni di prima necessita’. Sembrerebbe infatti che ormai siano diventati introvabili fiammiferi, carburante, candele e ovviamente cibi in scatola che permettono una lunga conservazione.
Molti scienziati russi sono intervenuti in trasmissioni TV per cercare di tranquillizzare la popolazione. A questi si e’ aggiunto anche il ministro della protezione civile che ha assicurato in diretta televisiva che il mondo non finira’ il 21 Dicembre 2012. Questi proclami sono pero’ caduti nel vuoto. A nulla e’ servito anche l’appello lanciato dai rappresentanti delle tre principali religioni che hanno cercato di tranquillizzare inutilmente i fedeli.
In questa mania da fine del mondo, non mancano anche episodi tragicomici.
In un carcere femminile al confine con la Russia c’e’ stata una vera e propria rivolta da parte delle galeotte che si sono calmate solo dopo che un prete ha tenuto un incontro per tranquillizzare gli animi.
In una fabbrica ad est di Mosca, si sono verificati continui furti da parte dei dipendenti che hanno fatto incetta di kerosene e candele.
Ovviamente anche qui non mancano episodi di tornaconto personale. Una ditta russa ha messo in vendita un kit per la fine del mondo. Al contrario di quelli visti in questo post:
– Kit di sopravvivenza per il 21 Dicembre
in questo caso parliamo di un kit personalizzato “alla russa”. Nel pacchetto infatti, oltre al grano saraceno, alle candele, ad una scatola di pesce, troviamo anche una bottiglia di Vodka e medicinali per il cuore. Almeno in questo caso la speculazione non e’ proprio selvaggia. Il costo del kit e’ infatti di soli 20 euro.
Per farvi capire l’entita’ del problema, sulla questione sono intervenute anche le autorita’ politiche russe. In primis cercando di tranquillizzare la popolazione, ma ovviamente con scarsi risultati.
Successivamente, i membri della Duma hanno imposto alle trasmissioni TV, radio e ai siti internet di non approfittare della cosa e dunque di non parlare in toni allarmistici del 21 Dicembre.
Alla luce dei tanti discorsi fatti, forse una soluzione del genere andrebbe adottata anche in Italia.
Come avete visto, non pensate che questo del 21/12 sia un fenomeno solo italiano. In molte parti del mondo si sta seriamente parlando di fine del mondo, e come spesso accede, molto spesso queste convinzioni sono proprio spinte dalle tante voci catastrofiste che tutti i giorni ascoltiamo sui diversi mezzi di informazione.
Per affrontare scientificamente le profezie del 21 Dicembre, ma soprattutto per farsi una propria idea senza lasciarci convincere da suggestioni, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.
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