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Interpretazioni libere della Bibbia

26 Dic

Nella sezione:

Hai domande o dubbi?

una nostra cara amica ci ha richiesto maggiori informazioni su Mauro Biglino. Per chi non lo conoscesse, si tratta di uno studioso di storia delle religioni che sta facendo molto discutere dopo l’uscita dei suoi libri in cui mostra una interpretazione “diversa” della Bibbia.

Come risposto allo stesso commento iniziale, la teoria di Biglino e’ molto vasta e, provando a cercare sulla rete, vi accorgerete di quanto e’ stato scritto a sostegno o a smentita delle sue teorie. Anche considerando solo la rete, ci sono decine di siti di esperti di antiche scritture o di ebraismo che hanno dedicato moltissimi articoli a queste interpretazioni.

Dal nostro punto di vista, senza peccare di presunzione, ci limiteremo ad analizzare i punti salienti di questa discussione arrivando poi a formulare un nostro pensiero sulla base di quanto appreso. Nel nostro caso, non siamo assolutamente esperti di lingua ebraica per cui ci limiteremo solo ad analizzare senza preconcetti la discussione.

In soldoni, i libri di Biglino partono dall’analisi dei testi sacri originali, cercando un’interpretazione diversa rispetto a quella “canonica”. Nei suoi scritti l’autore si concentra in particolare su molti passaggi in ebraico mostrando come la traduzione ufficiale riconosciuta dalla CEI non sia corretta.

Quali sono le conclusioni a cui arriva Biglino? Per prima cosa, secondo questa nuova visione, la Bibbia non parlerebbe assolutamente del Dio che conosciamo bensi’ narrerebbe la creazione dell’universo e dell’uomo per opera di entita’ aliene superiori. Secondo l’autore, nel testo sarebbe contenuta la chiave di lettura per vedere Dio non come un singolo ma come un gruppo di esseri extraterrestri con grandi poteri. Biglino ha pubblicato diverse opere negli ultimi anni, concentrandosi su passaggi salienti o mostrando come le traduzioni universalmente riconosciute fino ad ora sono in realta’ frutto di incomprensioni o, peggio ancora, derivate da un’opera di offuscamento della verita’ da parte della Chiesa.

I due libri principali pubblicati da Biglino ci fanno capire molto bene, gia’ dal testo, le basi della sua teoria:

– Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia – Gli dèi che giunsero dallo spazio?

– Il Dio alieno della Bibbia

Nei testi si affrontano i temi salienti del pensiero Cristiano: la creazione, l’essere superiore, l’Eden. Inoltre, vengono messi in discussione aspetti comunemente accettati dalla Chiesa come: l’esistenza degli Angeli, l’esistenza del Demonio e via dicendo.

Detto in altri termini, Biglino ci propone, attraverso i suoi scritti, una visione completamente stravolta della religione e dei dogmi del cristianesimo rivisitando il tutto sulla base di un universo creato da esseri extraterrestri e che avrebbero affidato alla Bibbia la loro storia.

Quali sono i punti di forza di questa interpretazione? Leggendo in rete, trovate scritto che Biglino e’ un esperto di storia delle religioni e profondo conosciutore della lingua ebraica. Avrebbe lavorato per diversi anni con le “Edizioni San Paolo” occupandosi, tra l’altro, anche della traduzione ufficiale, quella accettata anche dalla CEI per intenderci, della Bibbia. Dopo l’uscita dei suoi libri sarebbe poi stato licenziato dalla casa editrice interrompendo la sua collaborazione. Questo solo a riprova della scomoda verita’ contenuta nei suoi scritti.

Piu’ o meno, senza scendere troppo nei dettagli, questi sono i punti salienti della vicenda Biglino. Certo, se ragioniamo su quanto trovato in rete abbiamo: un esperto di storia delle religioni e di lingua ebraica che ha lavorato per anni con una delle piu’ importanti case editrici legate al Vaticano, una interpretazione diversa della Bibbia frutto di studi profondi, decine di siti che lo osannano come nuovo messia. Insomma, una storia credibile e che potrebbe stare in piedi.

Ora pero’, proviamo a ragionare per conto nostro e cerchiamo di capire meglio questa vicenda.

Come anticipato, soprattutto in rete, trovate molti siti di reali esperti di ebraismo che controbattono a queste interpretazioni dei testi sacri mostrando diversi errori “grammaticali” nelle traduzioni di Biglino. Solo per darvi un esempio, molto si e’ discusso riguardo al fatto che il Dio della Bibbia viene chiamato in diversi modi ma con nomi plurali accompagnati da verbi al singolare. Biglino interpeta questo come una chiara evidenza che la Bibbia si stia riferendo ad un gruppo di esseri e non ad un singolo. Secondo gli esperti di ebraico invece, cosi’ come avviene nel Corano, Dio viene sempre indicato con nomi diversi, in realta’ aggettivi, per indicare la sua grandezza e perche’ l’uomo non conosce l’esatto nome di un essere che non saprebbe comprendere in pieno.

A parte questo, che comunque ha un peso rilevante se ragioniamo su interpretazioni letterali dell’ebraico, cerchiamo di analizzare la cosa sotto un’ottica diversa. Prima di tutto, non e’ esattamente vero quanto scritto in rete sul ruolo di Biglino presso le edizioni San Paolo. I siti sostenitori parlano di ruolo chiave nella scrittura della versione ufficiale della Bibbia. Biglino si e’ in realta’ occupato di scrivere piccoli, ma frequenti, spezzoni di traduzione per opere curate da altri. Anche se il suo contributo e’ presente, la versione ufficiale della Bibbia e’ stata gestita e curata da altre personalita’ molto esperte di ebraismo. Questo non per denigrare il curriculum dell’autore, ma solo per essere sicuri di quanto affermato.

Dal punto di vista dell’ebraico, come sappiamo bene, questa lingua, ma soprattutto i testi sacri, vanno ben oltre la semplice traduzione letterale. Anche la Bibbia che conosciamo e’ derivata da una serie di interpretazioni fatte nel corso dei secoli da studiosi. Non per niente, ancora oggi, ci sono ricercatori che passano la loro vita lavorativa leggendo e cercando di interpretare le Sacre Scritture. In quest’ottica, Biglino ha proposto una sua interpretazione cosi’ come fatto da molti altri che invece vengono riconosciuti dalla Chiesa.

Cosa dire dunque su queste interpretazioni?

Ragioniamo, Biglino propone una interpretazione della Bibbia basata su traduzioni fatte da lui. E’ sbagliato denigrare in tutto e per tutto la figura di questo scrittore dal momento che, indipendentemente da dove proviene, e’ un conoscitore, forse non esperto e sicuramente non madre lingua, dell’ebraico. Ovviamente, come accennato in precedenza, ci sono diversi punti in cui le traduzioni letterali, non le interpretazioni, presentano errori grammaticali. Nonostante questo, quanto ottenuto da Biglino e’ un’interpretazione della Bibbia cosi’ come quella che conosciamo ufficialmente.

E’ dunque possibile che quella di Biglino sia l’interpretazione corretta?

Su questo sono molto scettico, ma, come detto in precedenza, si tratta di un mio pensiero personale. Premessi gli errori grammaticali, e’ vero che ognuno puo’ interpretare quello che legge a modo proprio, ma non vi sono assolutamente prove ne tantomeno certezze per affermare che la Bibbia sia una cronaca extraterrestre di creazione dell’universo. Come spesso accade, non esiste un senso univoco di un’opera ma ognuno che legge puo’ dare il suo anche molto diverso da quello degli altri. Nonostante questo, passare dagli angeli alle astronavi e da un Essere Superiore ad una banda di alieni intenti a creare l’universo mi sembra quanto meno azzardato. Parlare di interpretazione possibile della Bibbia sarebbe come pensare che il Codice da Vinci corrisponda a realta’.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Tribale, artistico o con microfono integrato?

11 Nov

Negli anni ’90, abbiamo assistito al boom dei telefoni cellulari di largo consumo. Questi apparecchi sono entrati prepotentemente nella nostra vita, diventando ormai un gadget posseduto da tutti. Come forse ricorderete, i primi modelli “popolari” erano abbastanza grandi, con schermi monocromatici e senza telecamera. Poi, si e’ andati verso la miniaturizzazione con cellulari che di anno in anno diventavano sempre piu’ piccoli. Oggi, invece, stiamo andando in controtendenza, con gli smartphone che assomigliano sempre di piu’ a pc portatili e che, molto spesso, non entrano neanche in una tasca. Ovviamente, il discorso dimensioni e’ molto riduttivo. In questo settore si e’ assistito ad una esplosione di funzioni e tecnologia difficilmente reperibile in altri campi.

A cosa potrebbe puntare ora il mercato?

Gia’ da qualche anno, i grandi produttori sono impegnati su due fronti: la messa in sicurezza delle informazioni ma anche ad integrare questi dispositivi direttamente con il corpo umano.

Perche’ parlo di questo?

Negli ultimi giorni e’ trapelata la notizia di una richiesta di brevetto fatta da Motorola che, come saprete, ha di recente venduto la divisione mobile a Google. Questo passaggio ha ridato nuova linfa ad un’azienda, protagonista assoluta fino a qualche anno fa, e che ultimamente era caduta in disgrazia.

Di cosa si tratta?

Il dispositivo pensato e’ piu’ o meno questo: si tratta di un tatuaggio da applicare sul collo e che avrebbe la funzione di microfono.

Fantascienza?

Assolutamente no. Se ci pensate, esistono gia’ da diversi anni circuiti completamente passivi, cioe’ senza alimentazione, che, in modi diversi, possono essere attivati da parti attive. In tal senso, il tatuaggio pensato da motorola sarebbe solo un circuito passivo messo in oscillazione dalle vibrazioni della laringe e che trasmetterebbe questi segnali ad uno smartphone. I due dispositivi potrebbero comunicare tra loro mediante connessioni senza fili.

Quali sono i vantaggi?

Alcuni molto semplici, senza dover toccare nulla, potremmo solo parlare per trasmettere la nostra voce. Inoltre, attivandosi solo con le vibrazioni della gola, questo dispositivo sarebbe del tutto immune dai rumori ambientali. Pensiamoci un attimo, anche se ci troviamo in un luogo affollato e pieno di gente, il nostro cellulare trasmetterebbe soltanto la nostra voce, pulendo completamente il segnale ascoltato dall’altra parte della cornetta.

Il tatuaggio con funzione di microfono

Il tatuaggio con funzione di microfono

Se ci pensiamo bene, questo dispositivo non ha nulla di straordinario dal punto di vista tecnologico. La sua particolarita’ principale e’ l’applicazione di soluzioni conosciute in campi diversi.

Secondo Motorola, si potrebbe parlare o di un tatuaggio, ovviamente non indelebile, oppure di un adesivo da applicare sulla pelle.

Per il momento, come anticipato, si tratta solo di una richiesta di brevetto, ma questo non esclude che questa soluzione possa essere applicata prossimamente sui dispositivi mobili grazie alle caratteristiche e ai vantaggi che abbiamo accennato prima.

Motorola, cosi’ come altri grandi produttori, sono gia’ impegnati da anni in ricerche di questo tipo. Sempre la compagnia di recente acquisita da Google, ha proposto durante quest’anno, un altro tipo di tatuaggio da applicare sulla pelle. Questa volta si trattarebbe di un circuito risonante pensato per custodire tutte le nostre password e codici personali. Anche in questo caso, pensandoci, la cosa sarebbe molto comoda. Pensate solo a quanti codici e password dobbiamo tenere a mente oggi come oggi. Avere un qualcosa sempre con noi e con tutte le chiavi di accesso potrebbe sicuramente essere molto utile. Purtroppo, come non pensarci, in questo caso viene naturale considerare anche il discorso sicurezza. Immaginate cosa succederebbe se qualcuno volesse rubare le password contenute in un tatuaggio sulla vostra pelle.

Pillola Proteus

Pillola Proteus

Sulla stessa base, vi e’ anche un ‘altra proposta in tema sicurezza, la cosiddetta Proteus. Si tratta di una piccola pillola da ingerire e che contiene in un minuscolo circuito. Una volta nel nostro stomaco, Proteus verrebbe alimentato dai succhi gastrici e trasformerebbe tutto il nostro corpo in un “portachiavi elettronico”. Memorizzato nel circuito ci sarebbe infatti un databse con tutte le nostre password che questa volta verrebbero gelosamente custodite dentro di noi.

Come detto, anche se questi possono sembrare discorsi fantascientifici, si tratta di studi reali che i grandi costruttori stanno facendo ed in cui stanno investendo ingenti capitali. Trasformare il nostro corpo in un dispositivo tecnologico potrebbe far sorgere qualche dubbio in alcune persone ma, credo personalmente, che sara’  la condizione a cui si puntera’ per i prossimi anni. Al solito, non ci resta’ che aspettare e vedere cosa il mercato ci offrira’ nei prossimi anni.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Inquinamento e disturbi dell’uomo

31 Ott

Attraverso la sezione:

Hai domande o dubbi

un nostro caro lettore ci ha fatto una domanda molto complessa, ma estremamente affascinante. In sintesi la richiesta e’: esistono delle correlazioni certe tra inquinamento o modificazioni dei mangimi degli animali e disturbi nell’uomo? Con disturbi intendiamo patologie che vanno dall’aumento dell’insorgenza delle allergie fino ai tumori.

Come potete facilmente capire, questa domanda e’ molto complessa, soprattutto perche’ tocca moltissimi argomenti, non sempre chiari. Con questo intendo dire che, come di sovente accade, li dove ci sono interessi economici, non sempre la quantita’ di dati disponibili e’ cosi’ vasta. In questo poi ci dobbiamo mettere anche la cattiva informazione dilagante in rete, sia da un lato che dall”altro. Chi deve guadagnare da queste attivita’, dice che e’ tutto nella norma, chi invece le vuole combattere vede nero ovunque. In questo scenario, non e’ semplice trovre la giusta via che, il piu’ delle volte, e’ nel mezzo.

Fatta questa breve introduzione, cerchiamo di trovare noi il nostro equilibrio e le nostre risposte cercando il piu’ possibile di rimanere oggettivi.

Cominciamo dunque dal discorso inquinamento, sicuramente molto sentito e da cui nessuno di noi e’ esente. Se proviamo a cercare una correlazione con le allergie, troviamo, come anticipato, una giungla mediatica di opinioni in completo contrasto tra loro. Per prima cosa, vi siete mai chiesti cosa sono le allergie? Sappiamo che una grossa percentuale della popolazione soffre di qualche forma allergica. Senza andare a toccare le intolleranze alimentari, anche queste molto diffuse ma diverse di principio, quasi una persona su 3 soffre di reazioni allergiche a qualche agente che puo essere polvere, pollini di varia natura o altro.

Detto in maniera molto semplice, le allergie possono essere viste come un errore genetico del nostro sistema immunitario. In tal senso, in presenza di un allergene, quasi sempre del tutto innocuo per la salute, il nostro sistema immunitario ha una reazione eccessiva che provoca disturbi.

Come sapete bene, soprattutto se siete allergici a qualcosa, le reazioni che un individuo allergico ha vanno da un’eccessiva lacrimazione ad un gocciolmento del naso, fino anche a febbre. Detto in altri termini, e’ come se il nostro organismo provasse in modo eccessivo ad eliminare quella che viene riconosciuta come una minaccia.

Le allergie hanno origini diverse, molto spesso da ricercarsi in cause ereditarie. Questo discorso e’ facilmente comprensibile se pensiamo al discorso genetico del sistema immunitario. Fate pero’ attenzione, se uno dei genitori e’ allergico a qualcosa, puo’ nascere un figlio a sua volta allergico, ma non necessariamente allo stesso allergene.

La speculazione tra allergie ed inquinamento nasce anche vedendo i dati sulla popolazione. Negli ultimi 10 anni infatti, il numero di individui allergici, ad esempio in Italia, e’ passato dal 20 al 25%, con un incremento assolutamente non trascurabile. Proprio questo repentino aumento porta a considerare l’origine delle allergie nell’inquinamento.

Mi dispiace deludervi, ma studi clinici condotti hanno dimostrato come l’inquinamento non possa essere imputato come una causa delle allergie. Attenzione pero’, questo non lo toglie assolutamente dalla scena. Come anticipato, la reazione allergica di un soggetto puo’ essere piu’ o meno acuta. In tal senso, e’ come se ci fosse una scala di allergie intesa come sensibilita’ stessa all’allergene. Molte persone possono essere allergiche ad una sostanza e non accorgersene fino a quando non si trovano in presenza di una concentrazione elevata o in determinati stati sensibili. Proprio quest’ultimo caso ricade in realta’ sull’inquinamento.

La presenza di inquinanti nell’aria, dovuti agli scarichi delle automobili o alle industrie, provocano delle infiammazioni all’apparato respiratorio crescenti all’aumentare della concentrazione degli inquinanti. In queste condizioni, il nostro sistema respiratorio e’ piu’ sensibile alle sostanze contenute nell’aria dal momento che questa viene filtrata di meno. Capite dunque dove e’ da cercare la relazione tra inquinamento e allergie. Se una persona e’ poco allergica ad una sostanza, respirando aria inquinata crea la condizione affinche’ l’allergia si manifesti.

Sempre secondo gli studi condotti, ed in rete ne trovate a bizzeffe, l’aumento delle allergie e’ da ricercarsi in buona parte anche all’inquinamento, ma non come causa iniziale, piuttosto come fattore scatenante di una situazione pregressa.

Altra considerazione importante e spesso non conosciuta. I soggetti maggiormente esposti agli inquinanti dell’aria sono proprio i bambini. Poiche’ molte sostanze inquinanti hanno pesi specifici elevati, ad esempio le catene di benzene e i residui di combustione, tendono a depositarsi negli strati bassi piu’ vicini all’asfalto e alle marmitte. I bambini dunque, a causa della minor altezza da terra, risultano piu’ esposti a questi inquinanti. Oltre al pericolo oggettivo di questa esposizione, si registra negli ultimi anno un vero e proprio boom di allergie manifestate in eta’ infantile.

Sempre in questa ottica, l’inquinamento provocato da gas di scarico ha subito un notevole incremento a causa dell’aumento dei veicoli alimentati a gasolio. Motori di questo tipo emettono infatti molte piu’ molecole inquinanti rispetto ai motori a benzina, soprattutto come residui incombusti.

Detto questo, passiamo invece alla parte alimentare. Come richiesto nella domanda, in questo caso e’ doveroso fare un discorso piu’ ampio parlando di patologie in generale.

Come sapete bene, in questo contesto quello che negli ultimi anni ha fatto maggiormente discutere e’ l’utilizzo dei cibi geneticamente modificati sia negli alimenti direttamente consumati dall’uomo che nei mangimi degli animali.

Anche qui, purtroppo, il discorso non e’ semplice per via dei soliti interessi economici sempre presenti.

Forse faro’ saltare qualcuno dalla sedia ma, parere di ricercatore, non trovo assolutamente nulla di sbagliato nello studio e nell’utilizzo dei cibi OGM. Fate pero’ attenzione, per poter inserire nella nostra dieta cibi di questo tipo, e’ necessario fare una serie di studi approfonditi che spesso viene saltata o ridotta per entrare subito nel mercato.

Facciamo un esempio semplice, sappiamo che i pomodori sono commestibili e fanno anche bene. Perche’ lo sappiamo? Perche’ per secoli abbiamo mangiato i pomodori e li abbiamo anche studiati in dettaglio. Se ora prendo un pomodoro OGM in cui, sempre per fare un esempio, sono state eliminate delle proteine per vari motivi, quel pomodoro e’ uguale a quello naturale? Forse lo sara’ come sapore, ammettendo che i pomodori che compriamo ancora lo abbiano, ma dal punto di vista biologico, devo valutare bene quali conseguenze puo’ avere quella modifica genetica che abbiamo apportato.

L’esempio del pomodoro non e’ assolutamente casuale. Quando parliamo di cibi OGM abbiamo due casi separati. Alcune volte vengono inseriti nella catena genetica nuovi gruppi di aminoacidi per modificare o incrementare delle caratteristiche: crescita, sapore, dimensione, ecc. Altre volte invece, vengono eliminati dei pezzi di codice genetico per cambiare alcuni parametri. In tal senso, esistono dei pomodori OGM in cui un enzima viene sottratto per rallentare la maturazione e cambiare quindi il mese in cui questi frutti sono disponibili.

Capite bene che, in un caso o nell’altro, il cambiamento fatto a livello genetico deve essere controllato nei minimi dettagli soprattutto per quanto concerne l’influenza che questa modificazione puo’ avere sul consumatore, molto spesso l’uomo.

Come viene fatta la sperimentazione?

Si prende un alimento OGM e si fa la solita procedura. Si inizia, dove possibile, vedendo gli effetti che questo cibo ha su vari animali e poi si passa ad una sperimentazione sull’uomo. Dal punto di vista formale, la procedura e’ simile a quella che subisono i medicinali prima di essere inseriti sul mercato. Capite anche come questa procedura sia molto lunga, se non altro per la necessita’ di condurre un’analisi statistica con un campione sufficiente di casi.

A volte, in presenza di effetti di lieve entita’ o molto poco probabili, si procede comunque alla messa in commercio. Purtroppo, questo sistema, cosi’ come e’ strutturato, puo’ alimetare delle falle che portano a decisioni affrettate.

Come forse ricorderete, in passato si sono avuti diversi casi di alimenti OGM che presentavano delle conseguenze non banali anche nell’uomo. Per fare un esempio, ci sono almeno un paio di casi di soia o grano OGM prodotto dalla Monsanto che, in almeno due casi, provocavano ingrossamento del volume dei reni. Questo effetto era stato visto durante la sperimentazione, ma era stato ritenuto non statisticamente importante.

Mia considerazione personale. Quando si parla di cibo che deve essere consumato dall’uomo, lo “statisticamente importante” e’ un qualcosa non facilmente gestibile ma, soprattutto, non quantificabile. Dal momento che parliamo di cosa che vanno mangiate, forse la sperimentazione e la gestione dei risultati andrebbe fatta in modo piu’ scientifico basandosi su campioni sufficientemente grandi, e magari da espandere in caso di evidenza di qualche disturbo, e da piu’ di un organismo indipendente.

Ovviamente, a posteriori, i prodotti in questione sono stati ritirati dal mercato. Per tornare in tema, in questi casi si parlava di alimenti sia destinati al consumo da parte dell’uomo, sia per la produzione di mangimi per animali.

Come visto per l’inquinamento, anche in questa parte alimentare dobbiamo stare attenti alle considerazioni che facciamo. Cosi’ come visto in precedenza, non possiamo parlare di allergie provocate dalla presenza di qualche sostanza nel cibo. Piuttosto, dobbiamo considerare se ci sono inquinanti in grado di creare condizioni anomale in cui le allargie possono manifestarsi piu’ violentemente.

Ora pero’ fate attenzione, se dal un lato questo chiude il discorso allergie, lascia del tutto aperto quello di altre patologie. Cosi’ come visto, se ci sono sostanze in grado di creare un ambiente in cui le allergie possono manifestarsi, ci possono essere altre sostanze in grado di attaccare il nostro organismo in qualche forma.

Ovviamente, e’ impossibile fare degli studi mettendo in correlazione tutte le patologie con qualsiasi tipologia di cibo possiamo mangiare. Vero e’ pero’ che molti dei cibi che oggi mangiamo vengono trattati con prodotti chimici di qualche forma e questi possono poi essere direttamente ingeriti dall’uomo.

Da ricercatore, non posso che essere a favore di una sperimentazione e di una continua evoluzione anche in questo settore. Quello che pero’ maggiormente mi spaventa e’ il solito interesse economico che troppo spesso porta a fare considerazioni non oggettive.

Questo non significa demonizzare i prodotti chimici per l’agricoltura, i pesticidi, gli OGM o altre tecniche atte a migliorare la produzione di qualcosa. Questa affermazione e’ anche giustificabile se pensiamo al continuo incremento della popolazione ma soprattutto all’aumentato benessere, e quindi richiesta di cibo, da parte di paesi ormai emersi e con economie forti nel mondo.

Detto questo, ci sono correlazione forti tra quello che magiamo e respiriamo e l’aumento di patologie nell’uomo. Come visto pero’, alcune volte gli inquinanti non sono le cause ma i veicoli di creazione di ambienti affinche’ queste patologie possano manifestarsi. Non dobbiamo guardare alla ricerca in questi settori come alchimia o qualcosa di negativo, la cosa importante e’ sempre utilizzare la testa e ragionare piu’ con la scienza che con il portafoglio.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Something is going to happen in one day

24 Set

In questo articolo avevamo parlato dell’ultima profezia/sparata/fantasia per la fine del mondo:

Qualcosa accadra’ … il 24 settembre

Come ricorderete, il conteggio e’ partito 77 giorni fa, ed e’ ormai quasi giunto al termine:

Come visto nell’articolo precedente, si parlava di fine del conteggio per il 24 settembre 2013. Molti mi hanno fatto notare che ieri pero’, eravamo ancora a 2 giorni. Come mai? La spiegazione e’ molto semplice. Probabilmente, come e’ lecito pensare, i video vengono caricati dagli Stati Uniti. Detto questo, in questo momento, ad esempio, il 24 settembre e’ appena iniziato a Chicago: ora locale 7.47, ora di Chicago 00.47.

Per vedere la fine del conteggio bisognera’ dunque aspettare la parte centrale della giornata. Osservando i momenti di pubblicazione dei video, mi aspetto di vedere il famoso 0-day tra circa 9 ore.

Non resta che aspettare e vedere quale bufala inventeranno per la fine del conteggio. Questa storia sembra un po’ quella di tante serie TV made in USA che si caricano di particolari e storie avvincenti e poi non sanno come concludere dignitosamente.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Qualcosa accadra’ … il 24 settembre

20 Set

Nel forum di Psicosi 2012:

Psicosi 2012, forum

un nostro caro utente ha segnalato un nuova presunta profezia che sarebbe nata esclusivamente sulla rete. Non si tratta di nessun libro profetico, mago, veggente o altro, semplicemente una profezia che annuncerebbe “qualcosa” da qui a pochi giorni.

Certo, detto cosi’ sembra tutto molto confuso, ma in realta’ la storia di questa profezia e’ molto semplice.

Nell’aprile del 2010, e’ stato creato un canale di youtube chiamato “pronunciation book”. Di cosa si tratta? Molto semplicemente, su questo canale venivano caricati dei brevi video in cui una voce guida insegnava come pronunciare alcune parole in inglese/americano. In tal senso, potevate trovare parole come “jojoba”, “shrimp”, “skeleton” e via dicendo. Dunque, solo una semplice guida per insegnare la corretta pronuncia di alcune parole.

Il canale veniva aggiornato di tanto in tanto con qualche nuovo video, ma senza ottenere un alto numero di visualizzazioni.

Verso i primi di luglio di quest’anno, il canale e’ di nuovo tornato molto attivo, ma qualcosa e’ cambiato. Ogni giorno viene pubblicato un nuovo video riguardante un numero X, dal titolo “come pronunciare X”. In realta’, non si tratta di numeri a caso, ma di un vero e proprio conto alla rovescia che e’ iniziato il 9 luglio dal numero 77. Cosi’, giorno dopo giorno, viene pubblicato il nuovo numero, come in un conto alla rovescia partito da 77.

Cosa c’e’ di strano in tutto questo?

Nel video, al contario di quanto veniva fatto prima, non si pronuncia assolutamente il numero. Tutti i video sono di questo tipo: inizialmente la voce pronuncia una frase in inglese e poi dice “qualcosa accadra’ in X giorni” (dove X e’ il numero del video”.

Questo e’ il canale youtube in questione:

Youtube, pronunciation book

Come vedete, trovate tutti i video pubblicati, con numeri che di giorno in giorno scalano. Ad oggi, 20 settembre, siamo al 4.

Come capite molto facilmente, il conto alla rovescia terminera’ il 24 settembre 2013.

Come se non bastasse, dopo la fatidica frase “Something is going to happen in X days”, c’e’ un intervallo che sembra muto. In realta’, se alzate le casse, vi accorgete che si sentono dei rumori di sottofondo.

Come potete facilmente immaginare, su questi rumori si e’ scatenata la vera speculazione su questo caso. Diversi siti, soprattutto in lungua inglese, parlano del conto alla rovescia. Alcuni sostengono che i misteriosi rumori siano dei messaggi in codice Morse. Secondo altri si tratterebbe di un intervallo di frequenze criptate che nascondo un qualche messaggio profetico. Ovviamente, di volta in volta, trovate qualcuno pronto a giurare di aver capito il vero messaggio e di aver capito che gli alieni stanno arrivando, che la fine del mondo e’ prossima, che la terza guerra mondiale e’ alle porte, che i suoni trasformati in immagini mostrano la chiamata alle armi in Siria, ecc.

Molto interessanti sono le frasi pronunciate nella parte iniziale di ciascun video, come anticipato, tutte diverse tra loro. Vi faccio qualche esempio sui primi numeri pubblicati:

77: “Something is going to happen in 77 days.”

76: “I’ve been trying to tell you something for 1,183 days.”

75: “I’m awake now. Things are clearing up. I’m not saying the words anymore.”

74: “I’ve got a minute, let me tell you what I think is going on.”

73: “Tension between the districts has spiked in the last few months.”

72: “You can see it in the markets.  Everyone’s ready for a storm.”

69: “No one is ready. He watches the market.”

68: “I’m not talking about a disaster, I’m talking about a love triangle.”

67: “We fell into the jungle for a summer of dollar-crime.”

66: “We were young heroes, gorgeous liars.”

65: “Turn off the lights and drink a cold glass of water.”

64: “No one is singing, every day is the same.”

63: “We should have listened to Chief.”

Cioe’? Come vedete, e le tematiche si sono ritrovate anche per i numeri successivi, si parla di un misterioso Chief, di super-eroi, di scontri, di triangoli amorosi. Insomma, tutte cose abbastanza sconclusionate e senza un filo logico.

Da quanto detto, mi sembra evidente che non ci sia assolutamente nulla di cui discutere, o meglio nulla che possa essere interpretato o su cui ragionare, se non l’astuzia di qualcuno.

Cosa significa?

Guardate il numero di visualizzazioni di ciascun video. Tutti superano almeno le 10000 visite. Con questa semplce storia del conto alla rovescia, avete creato un canale che sta diventando famossisimo su youtube. Non solo, ci sono decine di siti e forum che parlano di questi video. Per farvi un esempio, tutti i messaggi riportati nei video sono stati raccolti in questa pagina:

77 days: public document

In cui trovate anche i video precedenti o che sono stati pubblicati tra un numero e l’altro, oltre a tutta una serie di supposizioni che, lasciatemelo dire, non stanno ne’ in cielo ne’ in terra.

Sapete cosa sarebbe geniale secondo me? Se tutto questo conto alla rovescia fosse stato creato per lanciare l’uscita sul mercato di un qualche prodotto. Immaginate questo scenario, al 24 settembre viene pubblicato un video che vi mostra l’oggetto in questione. Praticamente, a costo zero, avete avuto una pubblicita’ in tutto il mondo con decine di migliaia di visualizzazioni.

Se cosi’ fosse, a questa iniziativa andrebbe assegnato il premio piu’ importante per il marketing.

Concludendo, a mio avviso, e’ assurdo parlare di qualcosa di nefasto che dovrebbe accadere al termine dei 77 giorni. Allo stesso modo e’ assurdo attribuire un carattere profetico ai video caricati su questo canale di youtube. Detto questo, per capire davvero cosa dovra’ accadere il 24 settembre 2013, non resta che aspettare questo giorno e vedere che video sara’ pubblicato.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Ci risiamo: 16 dicembre 2013 ….

28 Ago

Immaginate questa situazione: riuscite a creare un business molto redditizio che pero’, fin dall’inizio, sapete che ha una scadenza certa. Dopo questa data, le vostre rendite si annulleranno e non potrete piu’ andare avanti. Che problema c’e’, intanto facciamo cassa e poi si vedra’. Nell’animo umano pero’, scatta una molla tale per cui, anche se partiamo con un’idea, e’ facile che in corso d’opera la si cambi. Perche’ dovrei rinunciare agli affari? Per colpa di una scadenza? Dunque, in prossimita’ di questa data, cominciamo a pensare come superare questo problema. La cosa piu’ ovvia da fare e’ rimandare sempre piu’ oltre la scadenza. Sappiamo che prima o poi la cosa non funzionera’, ma intanto possiamo allungare, e se siamo bravi, anche di molto tempo il prolungamento dei nostri affari.

Vi e’ piaciuta questa storia? Realistica ma forse troppo impersonale. Ora sostituisco i soggetti rendendo la storia piu’ veritiera. Qualcuno vi dice che il 21 dicmbre 2012 finira’ il calendario Maya. Non sapete nemmeno perche’, pero’ questa storiella vi affascina. Vi mettete seduti e pensate a come sfruttare questa storia che affascina come voi molte altre persone. Inventate tempeste solari, scontri con pianeti mai visti, inventate che ci sara’ un terribile terremoto perche’ riuscite a far credere che i terremoti nel mondo stiano aumentando e tante altre storie di questo calibro.

Ora avete in mano il vostro business. Poco importa se molte persone ci credono e ne sono spaventate. C’e’ anche chi e’ costretto ad andare in cura per l’ansia che siete riusciti a trasmettere. Ma a voi cosa importa? Assolutamente niente. Create siti talmente pieni di pubblicita’ da sembrare macchine di formula 1, scrivete libri barzelletta ma con un titolo accattivante, parlate male di scienza e ricerca perche’ quello e’ il male del secolo. Ora avete i vostri introiti. Come si dice in questi anni di crisi, il lavoro bisogna crearselo e voi ci siete riusciti in pieno. Complimenti. Siete degni di un manuale di new economy. Forse, con una cattiveria peggiore degli squali dell’alta finanza ma anche di questo poco importa.

tzolkin

Attenzione pero’, riprendiamo il discorso scadenza. Quel tizio che vi ha suggerito la storia vi ha detto che il calendario finira’ il 21 dicembre 2012. Man mano che vi avvicinate a questa data, e sapete che non succedera’ niente, cominciate a pensare al vostro futuro. Dovete trovare il modo per allungare il brodo. Qual e’ la soluzione piu’ semplice? Ovvio, dire che c’e’ stato un errore di calcolo e che quindi la data e’ spostata.

Altro punto fondamentale: di quanto la spostiamo? Ci sono due fratelli che hanno proposto una soluzione diversa, ma questa farebbe ricadere la fine del calendario Maya nel 2116:

2012? No, volevamo dire 2116 …

Parliamoci chiaro, non possiamo spaventare le persone parlando di 2116. La gente non riesce nemmeno ad arrivare a fine mese, pensa quanto gliene fregherebbe del 2116.

Ci vuole una soluzione differente, ma qualcosa di astuto supportato da qualche evento naturale per rendere il tutto piu’ credibile.

Alla fine l’idea viene ed e’ veramente geniale. Sentite questa, come sapete, esiste il problema della correlazione, di cui abbiamo parlato in questi post:

Perche’ il mondo dovrebbe finire

2013 o ancora piu’ oltre?

Come detto, quando si cerca di “convertire” le date del lungo computo nel nostro calendario gregoriano, anche se abbiamo capito come funziona il conteggio Maya, dobbiamo trovare dei punti fissi. Detto in altre parole, abbiamo capito come contare e di quanto contare ma per sapere dove finisce il conteggio dobbiamo sapere da dove partire. Ovviamente, non staro’ di nuovo qui a spiegare per filo e per segno come funzionava il sistema di calendari dei Maya. Di questo abbiamo parlato abbondantemente sia nel libro Psicosi 2012 che nel blog.

Torniamo a noi, come sappiamo, per risolvere il problema della correlazione ci si basa sulle iscrizioni lasciate dal popolo centro americano. Molte iscrizioni riguardano eventi astronomici di cui i Maya erano ottimi osservatori. In tal senso, trovate ad esempio riportate le eclissi, i passaggi di Venere, ecc accompagnati da una data espressa nel sistema del lungo computo. Ora pero’, questi eventi sono ciclici per cui con un singolo evento non riuscite a risolvere l’equazione. Purtroppo, le iscrizioni arrivate fino a noi non sono tantissime. Come e’ noto, durante la conquista di queste terre, si e’ pensato bene di distruggere molti edifici e documenti perche’ pensati come “pagani”. Poiche’ quindi abbiamo un numero basso di documenti non riusciamo a trovare una sola soluzione per il problema della correlazione, ma tante possibilita’ diverse. La data del 21 dicembre 2012 e’ solo una delle possibili. Ne esistono poi altre decine che spaziano nell’arco anche di centinaia di anni. Per fare un esempio, la soluzione Calleman prevedeva la fine del lungo computo per il 2011, poi c’era quella per il 2012 e tante altre ancora fino, come nel caso dell’articolo riportato prima, al 2116.

Capite che il problema della correlazione non da un buon appiglio ai catastrofisti. Ormai si e’ sparsa la voce, la gente ha capito che le date possibili sono decine non saremmo credibili se ad ogni data riproponessimo le stesse argomentazioni. L’idea geniale e’ dunque questa: per prima cosa, nel calendario gregoriano non esiste l’anno zero ma si passa dal I sec. a.C al I sec. d.C. Siamo sicuri che l’anno zero non sia stato contato? In realta’, gli studiosi Maya si sono interrogati per anni su quale fosse la data di inizio del lungo computo. La data finale si ottiene semplicemente aggiungendo i giorni che completano il conteggio del lungo computo.

Questo particolare pero’ e’ ignorato da alcuni siti che vi propongono nuove date ragionando su queste argomentazioni. Sapete perche’? Perche’ qualcuno ha tirato fuori una nuova data: 16 Dicembre 2013. si, proprio alla fine di quest’anno e molto simile a quella precedente che ha fatto impazzire il mondo.

Purtroppo qualcuno non capendo come si ottiene ha inventato il discorso dell’anno zero gregoriano. E’ ovvio che se anche avessi contato lo zero la data si sposterebbe di un anno preciso invece, come vedete confrontando le date, c’e’ anche una differenza di una manciata di giorni.

Da dove viene allora questa nuova data? Ragionate cosi’, quando e’ iniziato il terzo millennio? Di colpo, si direbbe il 1 gennaio 2000. Attenzione pero’, poiche’ non contiamo l’anno zero, duemila anni finiscono al 31 dicembre 2000 quindi il nuovo millennio comincia il 1 gennaio 2001. Cerchiamo di rendere il tutto piu’ chiaro, ragioniamo con una decade. Partendo da 1, completate 10 anni al termine dell’anno 10 quindi la nuova decade cominciera’ al 1 gennaio 11.

Se questo e’ vero, allora lo facciamo valere anche per il calendario Maya. Nel momento in cui si azzera il lungo computo, analogo del 31 dicembre 1999, poi non comincia il nuovo conteggio, o nel nostro esempio il nuovo millennio, ma dobbiamo aspettare un altro ciclo (1 gennaio 2001).

Bene, oltre al lungo computo, i Maya conteggiavano i giorni dell’anno utilizzando il calendario Haab. Questo era un calendario civile basato sulle stagioni e con una durata di 360 giorni. Nell’analogo dell’esempio del millennio, se al 21/12/2012 inizia l’ultimo giro, la fine del lungo computo sara’ dopo 360 giorni, dunque 16 dicembre 2013.

Ecco spiegata l’origine di questa data.

Fate pero’ attenzione ad una cosa. Seguendo la correlazione piu’ accettata, in formato lungo computo, il 21 dicembre 2012 si scriveva 13.0.0.0.0, dove per la prima cifra il 13 equivale allo zero, mentre il 16 dicembre 2013 si scrive 13.0.1.0.0. Poiche’, come detto, per la prima cifra il 13 e’ lo zero, personalmene non vedo nessuna particolarita’ nella nuova data proposta. Mentre la prima azzerava il conteggio, la seconda non ha nulla di speciale a parte cadere un ciclo Haab dopo la fine del lungo computo. Ripeto pero’, l’origine e’ nell’analogo fatto con il conteggio gregoriano. Altra considerazione, qui non stiamo contando i millenni per capire quando iniziano o finiscono, qui abbiamo, grazie a degli studi non univoci, delle possibili date di inizio del calendario, dopo di che contiamo i giorni previsti dal lungo computo. Personalmente, il ragonamento fatto, oltre a non affascinarmi, non mostra nessuna base oggettivamente discutibile. Come detto all’inizio mi sembra solo di osservare un animale morente che si dimena in tutti i modi per prolungare la sua agonia.

Per rendere il tutto piu’ credibile, servirebbe un evento naturale tale da far concentrare l’attenzione sulla nuova data. Anche su questo abbiamo, nel vero senso della parola, una “manna dal cielo”: la cometa ISON. Questa solchera’ i nostri cieli proprio a dicembre di quest’anno e, come sembrerebbe dalla premesse, offrira’ uno spettacolo straordinario per la luminosit’a che si potrebbe raggiungere, tale da rendere la cometa visibile anche in pieno giorno. Cosa ci inventiamo sulla ISON? Semplice, i Maya avevano previsto il suo passaggio e a dicembre la cometa impattera’ sulla Terra distruggendo gran parte della vita. Poi ci mettiamo anche che la ISON non e’ una cometa ma un mini sistema planetario che ruota intorno a Nibiru. Ecco fatto, ora abbiamo allungato il brdo in modo affascinante, per di piu’ non dobbiamo nemmeno sforzarci troppo, le argomentazioni portate al 21/12/2012 possono essere riproposte per la nuova data. Della ISON abbiamo parlato qui:

E se ci salvassimo?

Che la ISON abbia pieta’ di noi!

Mostrando l’assurdita’ di quanto affermato sulla rete e l’assoluto non pericolo di impatto per questa cometa.

Concludendo, la nuova data del 16 dicembre 2013 viene da considerazioni fatte paragonando il lungo computo Maya con il nostro calendario Gregoriano. Ragionamenti pero’ avulsi dal problema della correlazione che fornisce comunque gia’ di suo diverse date possibili per l’inizio, o equivalentemente per la fine, del lungo computo. Come e’ chiaro, ad oggi non esiste una data univoca per la fine del calendario Maya e alle soluzioni storiacamente possibili non si fa altro che aggiungere date di comodo senza nessuna base solida. Purtroppo, difficilmente i catastrofisti abbandoneranno l’osso della fine del mondo. L’unico modo per far terminare questa barzelletta e’ capire l’assurdita’ di quello che viene proposto.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

23 Gen

Nel precedente post:

Black Knight e segnali dallo spazio

abbiamo parlato del presunto satellite alieno Black Knight e dell’ipotesi complottista che vorrebbe una massiccia operazione di copertura per impedire la diffusione delle prove dell’esistenza di forme di vita extraterrestre gia’ vicine a noi.

Come visto, anche in questo caso, si tratta di una montatura mediatica, in cui vengono messi insieme diversi elementi, anche relativi a periodi storici diversi, creando appunto una storia apparentemente credibile, ma che cede ad un’analisi cronologica dei fatti.

Nel precedente post, abbiamo pero’ lasciato un punto in sospeso. Resta da chiarire e discutere se veramente durante i primi esperimenti di ricezione e trasmissione di onde radio, fossero stati trovati segnali inspiegabili dal punto di vista naturale e imputabili a forme di vita non terrestre.

Solo per completezza di informazione, in alcuni casi si parla non solo di evidenza di segnali alieni, ma addirittura che Tesla e Marconi fossero in stretto contatto con queste forme di vita e che proprio da queste comunicazioni abbiano ottenuto l’ispirazione per le formidabili innovazioni scientifiche pensate in quegli anni.

Tralasciando queste ipotesi fantasiose, concentriamoci invece sui segnali.

Di Tesla abbiamo gia’ parlato in due post precedenti:

Il Raggio della Morte

Il Raggio del Dolore

Come detto in questo caso, Tesla rappresenta da sempre una delle figure piu’ amate e citate nelle teorie complottiste. Le sue innovazioni hanno spinto, a volte anche per colpa della disinformazione o anche della censura subita dallo scienziato, ipotesi incredibili di invenzioni miracolose e ancora oggi non del tutto capite. Come detto in precedenza, stiamo parlando di un grande scienziato, non capito al tempo, ma la cui memoria viene solo sporcata ulteriormente e coperta di ridicolo attraverso queste idee complottiste.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo al dunque, cioe’ ai segnali captati sotto forma di onde radio.

Storicamente, sembrerebbe che entrambi gli scienziati abbiano evidenziato segnali non spiegabili mediante le loro apparecchiature. E’ possibile che si tratti veramente di segnali alieni? Qual’e’ l’origine di questi messaggi?

Prima di saltare a facili conclusioni, vi invito a fare una riflessione. Storicamente, siamo intorno ai primi anni del 1900. Questo solo per inquadrare il contesto storico anche in base alle conoscenze scientifiche che si avevano al tempo.

Concentrandoci su Marconi, a riprova di quanto affermato, vi mostro un articolo del 1920 del New York Times in cui si parla proprio di questi misteriosi segnali e della ricerca dell’origine aliena proposta dallo stesso Marconi:

Articolo storico del New York Times che parla dei segnali alieni di Marconi

Articolo del 1920 del New York Times che parla dei segnali alieni di Marconi

Come vedete, non stiamo parlando di falsita’ storiche. L’articolo e’ reale e il nostro Marconi aveva veramente formulato l’ipotesi che potesse trattarsi di un segnale di origine aliena, o meglio non di origine terrestre, non conoscendo sorgenti possibili in grado di produrre oscillazioni di questo tipo.

Per capire l’origine di questi segnali, dobbiamo ripensare al contesto storico in cui siamo inseriti.

Al tempo, non si aveva una conoscenza come quella attuale delle onde elettromagnetiche, ma soprattutto si ignoravano molte sorgenti, anche di onde radio, presenti a terra e nello spazio.

La prima ipotesi semplice che possiamo fare e’ che i segnali fossero codici Morse trasmessi da un altro punto della Terra. Nel 1920, questa tecnologia era gia’ conosciuta ed utilizzata, ma si ignorava che segnali di questo tipo potessero viaggiare anche per lunghe distanze attraverso la nostra atmosfera. Solo nel 1926 venne infatti scoperta la ionosfera.

Una prova di questo, potrebbe essere, come riportato anche nell’articolo del NYT, il fatto che di questi segnali non ve ne fosse traccia negli esperimenti di Eiffel. Vista anche la tecnologia del tempo, non possiamo certo escludere che si potesse trattare di un rumore di fondo presente nelle apparecchiature elettriche utilizzate.

Se proprio vogliamo uscire dai confini della Terra, oggi come oggi, sappiamo che il nostro universo non e’ affatto muto dal punto di vista delle onde radio. Esistono tantissime famiglie di oggetti in grado di emettere onde radio a frequenza e potenze diverse. Per chi lo ignorasse, esiste proprio una branca dell’astronomia che si chiama radio-astronomia. In questo contesto, si esplora proprio l’universo scadagliando e cercando emettitori di onde radio. L’esempio piu’ semplice e che forse ricorderete tutti, giusto per rimanere in tema, e’ il radio telescopio protagonista del film Contact.

Vediamo quali possono essere le sorgenti di onde radio anche vicine a noi.

Prima tra tutte, dobbiamo sicuramente annoverare Giove. Questo pianeta ha una magnetosfera, cioe’ la zona in cui fa sentire l’effetto del suo campo magnetico,  molto estesa e la cui ampiezza puo’ superare l’orbita di Saturno. Effetto di questo forte campo magnetico sono le persistenti aurore che si formano sui poli di questo pianeta e, appunto, le intense emissioni radio emesse verso lo spazio. Si pensi che in base a queste caratteristiche, Giove viene spesso indicato anche come una debole radio-pulsar, proprio per indicare l’emissione di segnali di questo tipo.

Per quanto riguarda i segnali captati da Tesla, con molta probabilita’ si trattava di segnali emessi da nuvole interstellari o da giganti rosse e captate nel suo laboratorio di Colorado Springs. Secondo lo scienziato, si trattava invece di segnali provenienti da Marte, ipotesi questa mai verificata dal punto di vista scientifico, anche alla luce delle attuali conoscenze.

Anche il nostro Sole e’ una sorgente radio, ed in particolare e’ la piu’ potente per lunghezze d’onda inferiori al metro. Storicamente, la prima radio sorgente venne individuata e studiata nel 1932, dunque successivamente agli anni di cui stiamo parlando, dall’astronomo Karl Jansky.

Per essere precisi, moltissime classi di corpi emettono onde radio. Il buco nero al centro della galassia, i resti delle supernove, le radio pulsar, alcune galassie, ecc. Nel nostro universo e’ anche presente una sorta di rumore di fondo, noto come “fondo di microonde cosmico” o CMB, che altro non e’ che il residuo dell’esplosione del Big Bang.

Dunque, il fatto che Tesla e Marconi avessero captato dei segnali ignoti nei loro strumenti e’ una verita’ storica. Cio’ che invece non e’ veritiera e’ la spiegazione aliena di queste onde radio. Come visto nell’articolo, la ionosfera puo’ essere utilizzata, come in realta’ facciamo oggi, come una guida d’onda per trasmettere segnali a lunga distanza. Il nostro universo, ma anche solo tanti corpi che popolano il nostro Sistema Solare, sono stati poi successivamente scoperti come forti emettitori di segnali di questo tipo. Alla luce di questo, ma soprattutto a causa della non evidenza di segnali anomali in altre apparecchiature dello stesso periodo, possiamo facilmente affermare che l’origine di questi presunti segnali e’ da ricercarsi in una qualche sorgente, anche non nota al tempo. L’ipotesi sbagliata nasce ovviamente dalle limitate conoscenze astronomiche degli anni che stiamo analizzando alla luce della novita’ tecnologica proposta proprio dagli scienziati in questione.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Black Knight e segnali dallo spazio

23 Gen

In questo articolo, torniamo di nuovo ad occuparci di complotti, ed in particolare, di quella materia che tanto intriga i complottisti, cioe’ gli extraterrestri.

Questa volta pero’, non vogliamo raccontare la solita storia di avvistamenti fatti a Terra e ripresi in qualche video trovato in rete. Vogliamo parlare di un avvistamento molto particolare e fatto direttamente nello spazio vicino alla Terra. Un satellite molto misterioso e da molti creduto di chiara origine aliena, il cosiddetto Black Knight, letteralmente “cavaliere oscuro”.

Di cosa si tratta? Per capirlo vi riporto la storia che trovate, piu’ o meno romanza ma a grandi linee concorde su vari siti.

Durante i primi esperimenti sulla trasmissione e ricezione di segnali radio, sia Tesla che Marconi riportano di aver trovato alcuni segnali regolari, a detta loro, provenienti dallo spazio. La regolarita’ di questi segnali sembrerebbe non essere compatibile con una qualche emissione terrestre, per cui entrambi parlano di segnali di origine extraterrestre. Il punto di partenza di questi segnali non trova un punto di accordo, c’e’ chi parla di Marte, chi di Giove, chi ancora di segnali emessi in prossimita’ della Terra e poi captati da queste prime rudimentali stazioni che si realizzavano. Per darvi un’idea, siamo intorno ai primi decenni del ‘900.

Questa storia rimase apparentemente, almeno a quanto si legge, insoluta fino al 1960, anno in cui venne scoperto in orbita intorno alla Terra un enorme satellite artificiale. Il satellite desto’ particolare interesse nelle due super potenze, gli Stati Uniti e la Russia, entrambe impegnate nella conquista dello spazio. Il motivo principale di questo interesse e’ che nessuno dei due aveva la tecnologia per mandare in orbita un satellite di tali dimensioni, ribattezzato poi Black Knight.

Successivamente alla prima osservazione, alcuni operatori raccontavano di ricevere strani segnali in codice Morse, provenienti proprio dallo spazio vicino alla Terra. La relazione tra questi segnali e l’appena scoperto Black Knight apparve subito evidente, cosi’ come la relazione con i suddetti segnali registrati a Terra alcuni anni prima durante gli esperimenti nella trasmissione di radioonde.

Di che messaggi si tratta?

Sempre seguendo la storia, alcuni operatori riuscirono a decifrare questo misterioso codice spaziale, trovando che in realta’ rappresentava una mappa. Piu’ precisamente, si trattava della mappa del cielo osservabile da Terra 13000 anni fa e che aveva come punto di arrivo il sistema solare di Izar, una stella doppia che si trova nella costellazione di Boote.

Dopo il 1960, in diverse occasioni si torno’ a parlare di Black Knight, e in diverse missioni si parlava dell’osservazione di questo misterioso satellite. Nel 1998, durante la missione STS-88, vennero finalmente scattate delle foto del Black Knight.

Eccovi le foto:

Le foto scattate durante la missione STS-88

Le foto scattate durante la missione STS-88. Fonte: Il Navigatore Curioso

Ora, queste foto sarebbero state prelevate dal sito della NASA, dove pero’ sarebbero state caricate per errore dal momento che sarebbero dovute rimanere segrete.

Nel 2011, si sarebbe corretto questo errore e addirittura le pagine che le contenevano sarebbero state cancellate dal sito della NASA. A riprova di questo, in rete trovate gli indirizzi web dove erano visualizzate le pagine, questo e’ un esempio:

Sito NASA, Black Knight

ma se provate ad andarci trovate che la pagina non esiste piu’. Questa sarebbe proprio la dimostrazione non solo dell’origine aliena del Black Knight, ma soprattutto del complotto in corso per nascondere questa evidenza alla popolazione.

La storia, come anticipato, a meno di sfumature romanzate, e’ questa. Ora, cerchiamo di analizzarla e capire meglio di cosa si tratta, se c’e’ un complotto sotto e soprattutto cosa c’e’ di vero sul misterioso satellite.

Partiamo proprio dalla fine delle storia e dalla prove fotografiche cancellate sul sito NASA.

Premessa, le foto sono reali e sono state veramente scattate durante la missione STS-88. Quello che pero’ molti siti dimenticano di dirvi e’ che non sono piu’ in quella pagina, perche’ sono state spostate. Spostate non significa “nascoste”. Durante un aggiornamento del database fotografico, molte foto di vecchie missioni sono state riordinate e sistemate per una migliore visualizzazione da parte dell’utente. Volete una prova di questo? Vi fornisco direttamente i link delle 6 immagini cercate, sempre sul dominio NASA, ed ora disponibili addirittura a diverse risoluzioni, senza modifiche a posteriori e sempre liberamente accessibili:

Black Knight, Foto 1

Black Knight, Foto 2

Black Knight, Foto 3

Black Knight, Foto 4

Black Knight, Foto 5

Black Knight, Foto 6

Eccovi un esempio per farvi vedere che si tratta delle stesse immagini riportate in precedenza:

Immagine del STS-88

Immagine del STS-88

Dunque? E’ gia’ caduta miseramente l’ipotesi complotto. Notiamo poi la descrizione dell’immagine presente sul sito della NASA. Sono classificate come “Space Debris“, cioe’ come “detriti spaziali”. Di cosa si tratta? Residui di lanci precedenti, pezzi di qualcosa destinati ad orbitare intorno alla Terra, ecc. Appunto “spazzatura cosmica”.

Domanda. Pero’ si parla del Black Kinght a partire dal 1960, di che detrito si tratterebbe?

La storia dei lanci di oggetti nello spazio comincia dal 1957 e guarda caso gia’ dal 1960 si parla di questo misterioso satellite. Le foto, quelle che abbiamo visto, sono arrivate solo nel 1998, quando erano stati fatti circa 3000 lanci di razzi, vettori, satelliti, ecc nello spazio. Questo particolare sembra molto curioso. Se il Black Knight fosse stato veramente osservato gia’ in molte missioni umane nello spazio, perche’ non esiste nemmeno una prova fotografica?

La risposta e’ molto semplice, la storia del Black Knight venne proposta, cosi’ come raccontata in questo post, nel libro “Disneyland of the God” del 1988. Proprio in questo testo vengono messe in relazione le osservazioni fatte da Marconi e Tesla con questo misterioso satellite e viene proposta la teoria del complotto per tenere nascosta l’evidenza di alieni intorno a noi.

Le foto viste, mai scomparse dal sito NASA, sono dunque del 1998 e relative a detriti spaziali. Sempre curiosando nel database fotografico, possiamo visualizzare altre foto di detriti spaziali, alcune anche precedenti a quelle viste.

Ecco una foto del 1990, scattata dalla missione STS-35, e sempre presente nel catalogo “space debris”:

Immagine scattata dalla missione STS-35

Immagine scattata dalla missione STS-35

Forse questa non e’ stata vista dai complottisti, altrimenti ci sarebbero addirittura due satelliti extraterrestri in orbita intorno alla Terra.

Come vedete, non c’e’ assolutamente nessun mistero intorno a questo presunto satellite alieno in orbita intorno alla Terra. Le foto non sono mai state caricate per errore, non sono mai state cancellate e sono sempre sul sito NASA liberamente accessibili a tutti.

La cronologia della storia raccontata ci fa capire come il complotto sia solo architettato e costruito mettendo insieme vari racconti, spesso citati in questi contesti: missioni spaziali, alieni, segnali radio, ecc. Dunque, i fatti raccontati sono solo un mix di questi ingredienti, perfettamente amalgamati tra loro, per avvolgere il tutto in un’aura di mistero.

Resta pero’ ancora da chiarire, cosa fossero, se di realta’ si parla, i segnali captati da Marconi e Tesla sotto forma di onde radio. Vista l’importanza di questi argomenti e della discussione scientifico-storica che ne possiamo fare, ho deciso di inserire un post dedicato che trovate qui:

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

 

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

2013 o ancora piu’ oltre?

24 Dic

Dopo l’enorme delusione incassata dai tantissimi siti catastrofisti nati o alimentati dalla fine del calendario Maya, non potete certo sperare che tutto si risolva nel silenzio.

Come detto molte volte, questa che sembrerebbe una manna dal cielo per molte fonti, cioe’ la fine del mondo, e’ solo rimandata.

A questo punto, resta da capire pero’ la cosa piu’ importante: rimandata a quando?

Dopo il 21/12 si e’ scatenata una corsa alla prossima data utile da sfruttare e da pubblicizzare. Girando in rete, ma anche scartabellando gli articoli gia’ pubblicati, potete trovare date abbastanza future, ma anche alcune molto vicine.

Vi riporto un riassunto delle principali date che trovate in rete, ovviamente con un commento.

 

15 Febbraio 2013

Questa la conosciamo fin troppo bene. Il 15 febbraio l’apocalisse dovrebbe arrivare a causa dello scontro del nostro pianeta con l’asteroide 2012 DA14. Come ricorderete, stiamo parlando di un “sassetto” di 50 metri di diametro e 130000 tonnellate di peso. Per capire l’effetto di un impatto con un corpo di questo tipo, basta fare riferimento a questo post:

Effetti di un impatto con Nibiru

Purtroppo, per il 2013, la probabilita’ di impatto con la Terra e’ del tutto nulla, come dimostrato dal calcolo della traiettoria aggiornata anche con gli ultimi dati raccolti attraverso le osservazioni. Di questo abbiamo parlato qui:

L’asteroide 2012 DA14

2012 DA14: c.v.d.

 

Dicembre 2013

Anche per questa data il pericolo dovrebbe piovere dall’alto. Come visto in questo post:

E se ci salvassimo?

A Dicembre del prossimo anno, la cometa ISON dovrebbe passare alla minima distanza dalla Terra. I calcoli attuali sull’orbita dell’oggetto sono sufficienti per farci dormire sonni tranquilli. La notizia piu’ importante e’ che questa cometa al suo passaggio al perielio, potrebbe diventare l’oggetto piu’ luminoso mai osservato da Terra. Alla luce di questo, non possiamo che aspettare con ansia il suo passaggio per goderci lo spettacolo.

 

2026

Il 2026 diviene una data possibile grazie al prossimo passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012 DA14. Come visto sempre in questo post:

2012 DA14: c.v.d.

I numeri che trovate in rete sono fuorvianti. La probabilita’ integrata tra il 2026 e il 2069, cioe’ la probabilita’ sommata su tutti i passaggi tra le due date, e’ del 0,033% e non, come annunciato in rete, la probabiita’ di impatto per il passaggio nel 2026. Anche in questo caso, possiamo stare tranquilli, considerando anche che questa cometa e’ un osservato speciale per i telescopi in orbita proprio al fine di migliorare il calcolo della traiettoria alla luce dei nuovi dati acquisiti.

 

2036

Passaggio dell’asteroide Apophis. Stanto a quanto si legge in rete, questo asteroide potrebbe causare una nuova estinzione paragonabile a quella dei dinosauri. Unica differenza che questa volta sulla Terra ci siamo noi. Di questo asteroide, abbiamo parlato in dettaglio nel libro ”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.. In particolare, abbiamo visto come la probabilita’ di impatto con la Terra, sia stata notevolmente ridimensionata correggendo per i nuovi dati. Apophis resta comunque un corpo osservato con attenzione, e su cui l’ultima parola non e’ ancora stata data.

 

2038

Cambiamo tematica e spostiamoci ora su Nostradamus. Di questo profeta abbiamo parlato in diversi post:

Le centurie di Nostradamus

I vaticinia di Nostradamus

Ma in una famosa quartina Nostradamus afferma: “Quando Giorgio Dio crocifiggerà / e Marco lo risusciterà / e San Giovanni lo porterà.”. Secondo alcuni, il significato di queste affermazioni e’ che ci sara’ la fine del mondo nell’anno in cui la Pasqua cadra’ il 25 Aprile (San Marco), dal momento che il venerdi Santo cadra’ il 23 Aprile (Crocifissione di Gesu’ il giorno di San Giorgio), con il Corpus Domini a Giugno. Questa combinazione di date sara’ possibile appunto nel 2038. Molte volte abbiamo parlato di Nostradamus e molte volte alcune date per la fine del mondo sono state ricavate dalle sue profezie. Come sapete bene, dal momento che siamo qui, nessuna di queste si e’ avverata.

 

2060

Questa data ha un significato molto particolare, dal momento che sarebbe stata profetizzata niente meno che dal grande scienziato Isaac Newton. Secondo le fonti storiche, la data sarebbe contenuta in una lettera del 1704 soperta solo dopo la morte di Newton. Al contrario di quanto si possa pensare, non c’e’ assolutamente nulla di scientifico in questa profezia. Newton sarebbe arrivato alla data interpretando per conto suo i testi sacri, in particolare il libro di Daniele. Di questo libro abbiamo parlato in dettaglio in questo post:

Il Libro di Daniele

Cosa c’e’ di vero? Si tratta di interpretazioni numerologiche di un testo sacro. Come sappiamo bene, giocando con i numeri, e’ possibile ricavare tutto quello che cerchiamo interpretando il risultato a nostro piacimento, come dimostrato in quest’articolo:

Il codice segreto della Bibbia

 

2116

E se anche dovessimo sopravvivere a tutte queste date per il XXI secolo, abbiamo sempre la soluzione di riserva per la fine del lungo computo. Come visto in questo post:

2012? No, volevamo dire 2116 …

e come dimostrato in dettaglio nel libro ”Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, l’esatta conversione tra il nostro attuale calendario gregoriano e quello Maya, non e’ affatto univoca ne’ tantomeno banale. Ci siamo riferiti a questo come il “problema della correlazione”. Esistono diverse teorie per la temporizzazione dei due sistemi di conteggio, basati sui ritrovamenti Maya principalmente di natura astronomica. Dopo quella del 2012, la prossima data piu’ probabile e’ appunto quella del 2116. Come detto, stiamo parlando di date “piu’ probabili”, sempre ammesso che la fine del lungo computo abbia un significato catastrofico.

Concludendo, il panorama catastrofico offre tantissimi appuntamenti possibili e da attendere per la fine del mondo. Di molti di questi abbiamo gia’ parlato in dettaglio, smentendoli clamorosamente. Non temete, non rimarranno sicuramente solo queste date. Come ormai sappiamo bene, la fantasia corre sempre molto velocemente e la rete e’ sempre piena di buontemponi pronti a scommettere su una data per l’apocalisse.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.