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Ice bubbles dal fondo del lago

13 Nov

Come sappiamo, la natura non smette mai di stupirci. Di fenomeni particolari e affascinanti ne abbiamo visti diversi su questo blog. E’ sempre un piacere fare una pausa dal catastrofismo dilagante per raccontare le vere meraviglie che la natura ci offre in giro per il mondo.

Questa volta, vorrei parlarvi di un fenomeno davvero suggestivo, unico nella sua specie, e che ogni anno richiama fotografi da tutto il mondo per immortalare questo spettacolo.

Senza aggiungervi altre inutili parole, vorrei mostrarvi una foto:

Vista del lago Abraham in Canada durante l'inverno

Vista del lago Abraham in Canada durante l’inverno

Come vedete si tratta della superficie di un lago in inverno. L’acqua piu’ in alto e’ ghiacciata ma la particlarita’ si trova sotto questo strato di ghiaccio. Migliaia di bolle sono impriggionate sotto il lago, accatastate una sull’altra senza la possibilita’ di uscire in aria.

Questo e’ il poco noto fenomeno delle air bubbles che si verifica nel lago Abraham in Canada. Per la precisione, siamo nella provincia di Alberta e quello riportato nella foto e’ un lago artificiale formato dalle acque del lago North Saskatchewan dopo la costruzione della diga Bighorn.

Come e’ facile capire, ogni anno in inverno la superficie del lago si ghiaccia a causa delle basse temperature che possono raggiungere anche i 40 gradi sotto lo zero. Nel momento in cui e’ stata scattata la foto, lo strato di ghiaccio era spesso circa 10 cm e consentiva tranquillamente di passeggiare sul lago. Grazie alle acque incontaminate e trasparenti e’ possibile osservare molto bene la parte interna fino anche al fondale del lago. Gia’ questo sarebbe uno spettacolo naturale se non altro per la sensazione di vertigini che e’ possibile provare.

Oltre a questo pero’, come visto nella foto, migliaia di bolle si creano dal fondo del lago e risalgono in superficie. Qui, a causa della temperatura molto bassa, le bolle si congelano superficialmente restando attaccate allo strato di ghiaccio. Migliaia di bolle si sovrappongono tra loro riempiendo completamente la superficie e formando lo spettacolo visto.

Da cosa sono originate le air bubbles?

Come evidenziato ormai da anni, esistono dei depositi naturali di metano che viene rilasciato dal fondo. A causa del minor peso, il metano risale verso l’alto ed in condizioni normali uscirebbe in atmosfera. Durante l’invero pero’, la superificie ghiacciata funge da barriera intrappolando le bolle all’interno.

Il risultato e’ quello che abbiamo visto in foto e che, come anticipato, ogni anno richiama molti curiosi e fotografi per riprendere l’effetto. Ovviamente, viste le basse temperature della zona, non e’ consigliabile andare a fare una passeggiata senza essere provvisti della necessaria attrezzatura.

 

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Strano arco rosso in cielo

10 Apr

Sfogliando i tanti siti catastrofisti che (purtroppo) animano la rete, mi sono imbattutto in una notizia che ha attirato la mia curiosita’. Molti siti infatti riportano di un misterioso e alquanto allarmante arco rosso che sarebbe state osservato nei cieli di tutta Europa solo un paio di giorni fa. Stando a quanto si legge in rete, questo arco sarebbe stato molto luminoso e visibile, testuali parole, su quasi tutta l’Europa, Italia compresa.

Ecco una foto di questo misterioso fenomeno:

Il presunto arco rosso sui cieli d'Europa

Il presunto arco rosso sui cieli d’Europa

Vi assicuro che la foto non e’ ritoccata, e dopo vedremo anche il perche’. Di cosa si tratta? Come sempre, non manca la solita cantilena: e’ un fenomeno misterioso, mai accaduto prima, gli scienziati non sanno dare una spiegazione certa di quanto accaduto. Qualche scienziato avrebbe provato a mettere in relazione questo fenomeno con il Sole, ma, sempre secondo i siti che pubblicano la notizia, questo accostamento e’ poco probabile. Dunque? Perche’ e’ comparso questo arco? Ovviamente per colpa della geoingegneria. Questo e’ solo uno dei tanti risultati delle scie chimiche e di HAARP che lavorano insieme modificando il nostro clima, avvelenando i cieli, uccidendoci pian piano. Insomma, come avete capito bene, la storia e’ sempre la stessa.

Messe da parte queste farneticazioni, cerchiamo di capire in primis se la notizia e’ reale e se esiste una spiegazione razionale a quanto accaduto.

Per prima cosa, come ho anticipato, la foto e’ reale e assolutamente non ritoccata al pc. Nella notizia che vi ho in parte riportato, ci sono pero’ una grossa serie di cantonate.

Andiamo con ordine.

Anche se reale, la foto mostrata non e’ assolutamente relativa al fenomeno di cui si sta parlando. Si tratta di una foto d’archivio dello stesso fenomeno avvenuto nel 2011. Per completezza, vi dico anche che la foto e’ stata scattata in Italia.

Qualche giorno fa, c’e’ stato nuovamente il fenomeno dell’arco rosso sui cieli d’Europa, ma questa volta l’arco non era visibile ad occhio nudo, mentre nel 2011 si. Quale e’ stato il ragionamento catastrofista per parlare di questa notizia? Ho letto di questo fenomeno, non so nemmeno di cosa si tratta, prendo una foto da internet senza sapere nemmeno se e’ relativa all’ultimo caso e poi ci ricamo sopra per alimentare il sospetto e per spingere il pensiero collettivo dove mi fa piu’ comodo. Questo e’ quello che tutti i giorni fanno i tanti siti catastrofisti che pubblicano notizie false o distorte solo per farci credere che qualcosa di pericoloso sia in atto.

Dunque, ricapitolando, qualche giorno fa c’e’ stato il fenomeno dell’arco rosso in Europa. L’arco pero’ non era visibile. Lo stesso fenomeno e’ avvenuto nel 2011 e questa volta era visibile.

Quanto detto apre una serie di interrogativi: se c’e’ stato l’arco rosso ma non era visibile, come facciamo a dire che c’e’ stato? Ma soprattutto, ci sono prove per sostenere quello che noi stiamo dicendo?

Cominciamo dall’ultima domanda. Volete una prova su quanto affermato? Ecco il link ad una pagina di livescience che parla di quanto avvenuto:

LiveScience Red Arc

Notate la data: 2/4/2013, dunque in linea con quanto affermato.

Come potete leggere nell’articolo, mentre nel 2011 il fenomeno fu visibile, quest’anno l’arco era invisibile ad occhio nudo anche a causa del notevole inquinamento presente sull’Europa. Il fenomeno e’ stato pero’ osservato dal telescopio ASIAGO (All-Sky Imaging Air-Glow Observatory) costruito proprio in Italia. Questo telescopio ha una strumentazione che gli consente di osservare il cielo con particolari filtri che, in questo caso, gli hanno anche permesso di osservare l’arco rosso.

Come potete vedere nell’articolo, l’immagine che viene riportata fa proprio il confronto tra l’immagine catturata da ASIAGO e quella del 2011 da cui siamo partiti.

A questo punto, cosa sarebbe questo arco rosso?

In funzione della normale attivita’ solare, piu’ o meno particelle cariche possono arrivare sulla nostra magnetosfera, cioe’ la regione dominata dal campo geomagnetico. Queste interazioni sono esattamente le stesse che danno luogo alle aurore nelle regioni polari. Mentre in questo caso l’effetto dell’interazione da luogo ad emissioni di particelle nel visibile, alle latitudini piu’ basse si possono formare appunto gli archi rossi. Questo fenomeno avviene ad un altitudine molto maggiore rispetto a quella delle Aurore, dal momento che gli archi vengono formati nella ionosfera tra 100 e 600 Km di altitudine. L’emissione ottica del processo avviene ad una specifica lunghezza d’onda, spostata appunto verso il rosso. Generalmente, l’emissione avviene con intensita’ molto debole e difficilmente il fenomeno degli archi rossi e’ visibile ad occhio nudo.

Solo per precisare, quando diciamo che “generalmente” non e’ visibile, significa che in alcuni casi lo e’. L’esempio del 2011 e’ proprio la prova della sporadica visibilita’ di questi fenomeni.

Dal punto di vista della ricerca, il telescopio ASIAGO non servira’ certo solo per vedere gli archi rossi in cielo. La sua funzione, anche attraverso l’osservazione di questo fenomeno, consentira’ di capire molte cose sulla nostra magnetosfera, sia dal punto di vista della composizione che sotto il profilo delle reazioni chimico-fisiche che avvengono. Inoltre, questo potrebbe essere un’ottima misura indiretta per valure in continuo l’attivita’ solare in corso.

Concludendo, anche in questo caso non c’e’ assolutamente nessun mistero. La notiza degli archi rossi, non riguarda assolutamente un fenomeno misterioso, ne tantomeno mai osservato o incomprensibile. Come dimostrato, ci sono altri esempi di archi rossi in cielo ed, in particolare, la foto che trovate in moltissimi siti riguarda proprio uno stesso evento, questa volta visibile ad occhio nudo, accaduto nel 2011.

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.