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Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

23 Gen

Nel precedente post:

Black Knight e segnali dallo spazio

abbiamo parlato del presunto satellite alieno Black Knight e dell’ipotesi complottista che vorrebbe una massiccia operazione di copertura per impedire la diffusione delle prove dell’esistenza di forme di vita extraterrestre gia’ vicine a noi.

Come visto, anche in questo caso, si tratta di una montatura mediatica, in cui vengono messi insieme diversi elementi, anche relativi a periodi storici diversi, creando appunto una storia apparentemente credibile, ma che cede ad un’analisi cronologica dei fatti.

Nel precedente post, abbiamo pero’ lasciato un punto in sospeso. Resta da chiarire e discutere se veramente durante i primi esperimenti di ricezione e trasmissione di onde radio, fossero stati trovati segnali inspiegabili dal punto di vista naturale e imputabili a forme di vita non terrestre.

Solo per completezza di informazione, in alcuni casi si parla non solo di evidenza di segnali alieni, ma addirittura che Tesla e Marconi fossero in stretto contatto con queste forme di vita e che proprio da queste comunicazioni abbiano ottenuto l’ispirazione per le formidabili innovazioni scientifiche pensate in quegli anni.

Tralasciando queste ipotesi fantasiose, concentriamoci invece sui segnali.

Di Tesla abbiamo gia’ parlato in due post precedenti:

Il Raggio della Morte

Il Raggio del Dolore

Come detto in questo caso, Tesla rappresenta da sempre una delle figure piu’ amate e citate nelle teorie complottiste. Le sue innovazioni hanno spinto, a volte anche per colpa della disinformazione o anche della censura subita dallo scienziato, ipotesi incredibili di invenzioni miracolose e ancora oggi non del tutto capite. Come detto in precedenza, stiamo parlando di un grande scienziato, non capito al tempo, ma la cui memoria viene solo sporcata ulteriormente e coperta di ridicolo attraverso queste idee complottiste.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo al dunque, cioe’ ai segnali captati sotto forma di onde radio.

Storicamente, sembrerebbe che entrambi gli scienziati abbiano evidenziato segnali non spiegabili mediante le loro apparecchiature. E’ possibile che si tratti veramente di segnali alieni? Qual’e’ l’origine di questi messaggi?

Prima di saltare a facili conclusioni, vi invito a fare una riflessione. Storicamente, siamo intorno ai primi anni del 1900. Questo solo per inquadrare il contesto storico anche in base alle conoscenze scientifiche che si avevano al tempo.

Concentrandoci su Marconi, a riprova di quanto affermato, vi mostro un articolo del 1920 del New York Times in cui si parla proprio di questi misteriosi segnali e della ricerca dell’origine aliena proposta dallo stesso Marconi:

Articolo storico del New York Times che parla dei segnali alieni di Marconi

Articolo del 1920 del New York Times che parla dei segnali alieni di Marconi

Come vedete, non stiamo parlando di falsita’ storiche. L’articolo e’ reale e il nostro Marconi aveva veramente formulato l’ipotesi che potesse trattarsi di un segnale di origine aliena, o meglio non di origine terrestre, non conoscendo sorgenti possibili in grado di produrre oscillazioni di questo tipo.

Per capire l’origine di questi segnali, dobbiamo ripensare al contesto storico in cui siamo inseriti.

Al tempo, non si aveva una conoscenza come quella attuale delle onde elettromagnetiche, ma soprattutto si ignoravano molte sorgenti, anche di onde radio, presenti a terra e nello spazio.

La prima ipotesi semplice che possiamo fare e’ che i segnali fossero codici Morse trasmessi da un altro punto della Terra. Nel 1920, questa tecnologia era gia’ conosciuta ed utilizzata, ma si ignorava che segnali di questo tipo potessero viaggiare anche per lunghe distanze attraverso la nostra atmosfera. Solo nel 1926 venne infatti scoperta la ionosfera.

Una prova di questo, potrebbe essere, come riportato anche nell’articolo del NYT, il fatto che di questi segnali non ve ne fosse traccia negli esperimenti di Eiffel. Vista anche la tecnologia del tempo, non possiamo certo escludere che si potesse trattare di un rumore di fondo presente nelle apparecchiature elettriche utilizzate.

Se proprio vogliamo uscire dai confini della Terra, oggi come oggi, sappiamo che il nostro universo non e’ affatto muto dal punto di vista delle onde radio. Esistono tantissime famiglie di oggetti in grado di emettere onde radio a frequenza e potenze diverse. Per chi lo ignorasse, esiste proprio una branca dell’astronomia che si chiama radio-astronomia. In questo contesto, si esplora proprio l’universo scadagliando e cercando emettitori di onde radio. L’esempio piu’ semplice e che forse ricorderete tutti, giusto per rimanere in tema, e’ il radio telescopio protagonista del film Contact.

Vediamo quali possono essere le sorgenti di onde radio anche vicine a noi.

Prima tra tutte, dobbiamo sicuramente annoverare Giove. Questo pianeta ha una magnetosfera, cioe’ la zona in cui fa sentire l’effetto del suo campo magnetico,  molto estesa e la cui ampiezza puo’ superare l’orbita di Saturno. Effetto di questo forte campo magnetico sono le persistenti aurore che si formano sui poli di questo pianeta e, appunto, le intense emissioni radio emesse verso lo spazio. Si pensi che in base a queste caratteristiche, Giove viene spesso indicato anche come una debole radio-pulsar, proprio per indicare l’emissione di segnali di questo tipo.

Per quanto riguarda i segnali captati da Tesla, con molta probabilita’ si trattava di segnali emessi da nuvole interstellari o da giganti rosse e captate nel suo laboratorio di Colorado Springs. Secondo lo scienziato, si trattava invece di segnali provenienti da Marte, ipotesi questa mai verificata dal punto di vista scientifico, anche alla luce delle attuali conoscenze.

Anche il nostro Sole e’ una sorgente radio, ed in particolare e’ la piu’ potente per lunghezze d’onda inferiori al metro. Storicamente, la prima radio sorgente venne individuata e studiata nel 1932, dunque successivamente agli anni di cui stiamo parlando, dall’astronomo Karl Jansky.

Per essere precisi, moltissime classi di corpi emettono onde radio. Il buco nero al centro della galassia, i resti delle supernove, le radio pulsar, alcune galassie, ecc. Nel nostro universo e’ anche presente una sorta di rumore di fondo, noto come “fondo di microonde cosmico” o CMB, che altro non e’ che il residuo dell’esplosione del Big Bang.

Dunque, il fatto che Tesla e Marconi avessero captato dei segnali ignoti nei loro strumenti e’ una verita’ storica. Cio’ che invece non e’ veritiera e’ la spiegazione aliena di queste onde radio. Come visto nell’articolo, la ionosfera puo’ essere utilizzata, come in realta’ facciamo oggi, come una guida d’onda per trasmettere segnali a lunga distanza. Il nostro universo, ma anche solo tanti corpi che popolano il nostro Sistema Solare, sono stati poi successivamente scoperti come forti emettitori di segnali di questo tipo. Alla luce di questo, ma soprattutto a causa della non evidenza di segnali anomali in altre apparecchiature dello stesso periodo, possiamo facilmente affermare che l’origine di questi presunti segnali e’ da ricercarsi in una qualche sorgente, anche non nota al tempo. L’ipotesi sbagliata nasce ovviamente dalle limitate conoscenze astronomiche degli anni che stiamo analizzando alla luce della novita’ tecnologica proposta proprio dagli scienziati in questione.

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Black Knight e segnali dallo spazio

23 Gen

In questo articolo, torniamo di nuovo ad occuparci di complotti, ed in particolare, di quella materia che tanto intriga i complottisti, cioe’ gli extraterrestri.

Questa volta pero’, non vogliamo raccontare la solita storia di avvistamenti fatti a Terra e ripresi in qualche video trovato in rete. Vogliamo parlare di un avvistamento molto particolare e fatto direttamente nello spazio vicino alla Terra. Un satellite molto misterioso e da molti creduto di chiara origine aliena, il cosiddetto Black Knight, letteralmente “cavaliere oscuro”.

Di cosa si tratta? Per capirlo vi riporto la storia che trovate, piu’ o meno romanza ma a grandi linee concorde su vari siti.

Durante i primi esperimenti sulla trasmissione e ricezione di segnali radio, sia Tesla che Marconi riportano di aver trovato alcuni segnali regolari, a detta loro, provenienti dallo spazio. La regolarita’ di questi segnali sembrerebbe non essere compatibile con una qualche emissione terrestre, per cui entrambi parlano di segnali di origine extraterrestre. Il punto di partenza di questi segnali non trova un punto di accordo, c’e’ chi parla di Marte, chi di Giove, chi ancora di segnali emessi in prossimita’ della Terra e poi captati da queste prime rudimentali stazioni che si realizzavano. Per darvi un’idea, siamo intorno ai primi decenni del ‘900.

Questa storia rimase apparentemente, almeno a quanto si legge, insoluta fino al 1960, anno in cui venne scoperto in orbita intorno alla Terra un enorme satellite artificiale. Il satellite desto’ particolare interesse nelle due super potenze, gli Stati Uniti e la Russia, entrambe impegnate nella conquista dello spazio. Il motivo principale di questo interesse e’ che nessuno dei due aveva la tecnologia per mandare in orbita un satellite di tali dimensioni, ribattezzato poi Black Knight.

Successivamente alla prima osservazione, alcuni operatori raccontavano di ricevere strani segnali in codice Morse, provenienti proprio dallo spazio vicino alla Terra. La relazione tra questi segnali e l’appena scoperto Black Knight apparve subito evidente, cosi’ come la relazione con i suddetti segnali registrati a Terra alcuni anni prima durante gli esperimenti nella trasmissione di radioonde.

Di che messaggi si tratta?

Sempre seguendo la storia, alcuni operatori riuscirono a decifrare questo misterioso codice spaziale, trovando che in realta’ rappresentava una mappa. Piu’ precisamente, si trattava della mappa del cielo osservabile da Terra 13000 anni fa e che aveva come punto di arrivo il sistema solare di Izar, una stella doppia che si trova nella costellazione di Boote.

Dopo il 1960, in diverse occasioni si torno’ a parlare di Black Knight, e in diverse missioni si parlava dell’osservazione di questo misterioso satellite. Nel 1998, durante la missione STS-88, vennero finalmente scattate delle foto del Black Knight.

Eccovi le foto:

Le foto scattate durante la missione STS-88

Le foto scattate durante la missione STS-88. Fonte: Il Navigatore Curioso

Ora, queste foto sarebbero state prelevate dal sito della NASA, dove pero’ sarebbero state caricate per errore dal momento che sarebbero dovute rimanere segrete.

Nel 2011, si sarebbe corretto questo errore e addirittura le pagine che le contenevano sarebbero state cancellate dal sito della NASA. A riprova di questo, in rete trovate gli indirizzi web dove erano visualizzate le pagine, questo e’ un esempio:

Sito NASA, Black Knight

ma se provate ad andarci trovate che la pagina non esiste piu’. Questa sarebbe proprio la dimostrazione non solo dell’origine aliena del Black Knight, ma soprattutto del complotto in corso per nascondere questa evidenza alla popolazione.

La storia, come anticipato, a meno di sfumature romanzate, e’ questa. Ora, cerchiamo di analizzarla e capire meglio di cosa si tratta, se c’e’ un complotto sotto e soprattutto cosa c’e’ di vero sul misterioso satellite.

Partiamo proprio dalla fine delle storia e dalla prove fotografiche cancellate sul sito NASA.

Premessa, le foto sono reali e sono state veramente scattate durante la missione STS-88. Quello che pero’ molti siti dimenticano di dirvi e’ che non sono piu’ in quella pagina, perche’ sono state spostate. Spostate non significa “nascoste”. Durante un aggiornamento del database fotografico, molte foto di vecchie missioni sono state riordinate e sistemate per una migliore visualizzazione da parte dell’utente. Volete una prova di questo? Vi fornisco direttamente i link delle 6 immagini cercate, sempre sul dominio NASA, ed ora disponibili addirittura a diverse risoluzioni, senza modifiche a posteriori e sempre liberamente accessibili:

Black Knight, Foto 1

Black Knight, Foto 2

Black Knight, Foto 3

Black Knight, Foto 4

Black Knight, Foto 5

Black Knight, Foto 6

Eccovi un esempio per farvi vedere che si tratta delle stesse immagini riportate in precedenza:

Immagine del STS-88

Immagine del STS-88

Dunque? E’ gia’ caduta miseramente l’ipotesi complotto. Notiamo poi la descrizione dell’immagine presente sul sito della NASA. Sono classificate come “Space Debris“, cioe’ come “detriti spaziali”. Di cosa si tratta? Residui di lanci precedenti, pezzi di qualcosa destinati ad orbitare intorno alla Terra, ecc. Appunto “spazzatura cosmica”.

Domanda. Pero’ si parla del Black Kinght a partire dal 1960, di che detrito si tratterebbe?

La storia dei lanci di oggetti nello spazio comincia dal 1957 e guarda caso gia’ dal 1960 si parla di questo misterioso satellite. Le foto, quelle che abbiamo visto, sono arrivate solo nel 1998, quando erano stati fatti circa 3000 lanci di razzi, vettori, satelliti, ecc nello spazio. Questo particolare sembra molto curioso. Se il Black Knight fosse stato veramente osservato gia’ in molte missioni umane nello spazio, perche’ non esiste nemmeno una prova fotografica?

La risposta e’ molto semplice, la storia del Black Knight venne proposta, cosi’ come raccontata in questo post, nel libro “Disneyland of the God” del 1988. Proprio in questo testo vengono messe in relazione le osservazioni fatte da Marconi e Tesla con questo misterioso satellite e viene proposta la teoria del complotto per tenere nascosta l’evidenza di alieni intorno a noi.

Le foto viste, mai scomparse dal sito NASA, sono dunque del 1998 e relative a detriti spaziali. Sempre curiosando nel database fotografico, possiamo visualizzare altre foto di detriti spaziali, alcune anche precedenti a quelle viste.

Ecco una foto del 1990, scattata dalla missione STS-35, e sempre presente nel catalogo “space debris”:

Immagine scattata dalla missione STS-35

Immagine scattata dalla missione STS-35

Forse questa non e’ stata vista dai complottisti, altrimenti ci sarebbero addirittura due satelliti extraterrestri in orbita intorno alla Terra.

Come vedete, non c’e’ assolutamente nessun mistero intorno a questo presunto satellite alieno in orbita intorno alla Terra. Le foto non sono mai state caricate per errore, non sono mai state cancellate e sono sempre sul sito NASA liberamente accessibili a tutti.

La cronologia della storia raccontata ci fa capire come il complotto sia solo architettato e costruito mettendo insieme vari racconti, spesso citati in questi contesti: missioni spaziali, alieni, segnali radio, ecc. Dunque, i fatti raccontati sono solo un mix di questi ingredienti, perfettamente amalgamati tra loro, per avvolgere il tutto in un’aura di mistero.

Resta pero’ ancora da chiarire, cosa fossero, se di realta’ si parla, i segnali captati da Marconi e Tesla sotto forma di onde radio. Vista l’importanza di questi argomenti e della discussione scientifico-storica che ne possiamo fare, ho deciso di inserire un post dedicato che trovate qui:

Marconi, Tesla e l’evidenza aliena

 

 

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.

Nexus 2012: bomba a orologeria

23 Nov

Oggi vorrei parlarvi di una nuova ipotesi, o meglio profezia, fatta per giustificare la fine del mondo attesa per il 21 Dicembre.

Torniamo nuovamente in ambito astronomico, per parlare di un presunto allineamento tra corpi celesti che dovrebbe, a detta di molti catastrofisti, portare gravi conseguenze sulla Terra.

Per il 21 Dicembre 2012 sembrerebbe essere atteso un allineamento perfetto tra la Terra, il Sole e il centro della nostra Galassia.

Di questo, come di molti altri allineamenti, abbiamo parlato abbondantemente nel libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”. Nonostante questo, vorrei riproporvi anche su questo blog una discussione attenta di questo presunto avvenimento.

Prima di tutto, perche’ il 21 Dicembre dovrebbe esserci questo allineamento?

Su molti siti si parla di questo allineamento, ma pochi spiegano perche’ dovrebbe esserci proprio il giorno del solstizio d’inverno. Dunque, prima di parlare della presunta congiunzione, credo sia necessario spiegare di cosa si tratta.

Partiamo dalle basi. Sappiamo che la Terra si muove su un’orbita ellittica intorno al Sole. Dalla Terra, a causa del moto relativo, e’ come se vedessimo il Sole muoversi intorno a noi che siamo fermi. La particolare traiettoria percorsa dal Sole, che ripeto e’ relativa al nostro punto di osservazione, e’ quella che chiamiamo eclittica.

Eclittica, traiettoria del Sole vista da Terra

Fin qui ci siamo.

Se vedete una qualsiasi mappa stellare, vedete che ci sono tantissime costellazioni. Vi siete mai chiesti perche’ tra queste ne prendiamo 12 e le consideriamo costellazioni dello zodiaco? Astronomicamente, queste costellazioni non hanno nulla di speciale. L’unica particolarita’ e’ che sono posizionate a cavallo dell’eclittica.

Bene, ora passiamo a qualcosa solo un po’ piu’ difficile.

Tutti sappiamo che la Terra ruota intorno al Sole con un periodo di 365.25 giorni. Questo intervallo e’ quello che chiamiamo “anno”. Lo 0.25 in piu’ e’ il responsabile dell’aggiunta dell’anno bisestile ogni 4 anni. Oltre a questo movimento, la Terra ruota su se stessa compiendo un giro completo in 24 ore. Questo intervallo e’ il nostro giorno, responsabile dell’alternarsi del giorno e della notte.

Oltre a questi visti, la Terra compie anche altri movimenti. Prima di tutto, l’asse di rotazione della Terra non e’ dritto, ma e’ inclinato di 23.5 gradi. Nel corso del tempo, l’asse non rimane fermo, ma ruota in verso contrario alla rotazione. Al contrario degli altri, questo moto e’ estremamente lento e viene detto “precessione degli equinozi”. Il tempo necessario per compiere un giro completo e’ di circa 26000 anni.

Il moto di precessione dell’asse terrestre

A causa della precessione, in un dato giorno, il Sole non sorge sempre nella stessa costellazione dello zodiaco, ma ogni 2160 anni si cambia segno. Oggi, ad esempio, il giorno del solstizio d’inverno, il Sole sorge nella costellazione del Sagittario.

Bene, capiti questi semplici concetti, possiamo tornare a parlare di allineamenti.

Se il giorno del solstizio, dunque il 21 Dicembre, dalla Terra vediamo il Sole sorgere nella costellazione del Sagittario, significa che in quel giorno i tre oggetti sono allineati tra loro.

Qual’e’ il collegamento tra il Sagittario e il centro galattico?

Visto da Terra, il centro della nostra Galassia, cioe’ il punto attorno al quale ruotano tutti i corpi che la compongono, si trova all’interno della costellazione del sagittario. Di questo particolare punto, abbiamo ad esempio parlato in questo post:

Nuova sconvolgente teoria?

Inoltre, dal punto di vista prettamente astronomico, al centro della nostra Galassia c’e’ un buco nero super massivo detto Sagitarius A. Questa informazione non deve affatto sconvolgervi. Moltissime galassie osservate hanno un centro di rotazione in corrispondenza di un buco nero super massivo.

A questo punto, abbiamo tutti gli ingredienti che servono. Il 21 Dicembre, dalla Terra, vediamo il Sole sorgere nella costellazione del Sagittario e in questa si trova il centro della nostra galassia occupato da un buco nero.

Dunque?

La profezia vorrebbe per il 21 Dicembre 2012, un perfetto allineamento tra questi tre corpi. Questa configurazione, che a causa del moto di precessione avviene soltanto ogni 26000 anni, scatenerebbe una potente emissione di energia dal centro della Galassia in direzione della Terra. Su internet ci si riferisce a questa emissione come “Nexus 2012”. Come se non bastasse, e come riportato da alcune fonti, questa energia sarebbe in grado di scatenare catastrofi sulla Terra o addirittura riprogrammare il nostro DNA.

Prima di lasciarci andare agli effetti, e’ il caso di verificare se le cause sono reali o meno.

Prima di tutto, per il prossimo solstizio d’inverno ci sara’ veramente un allineamento perfetto? Come detto in precedenza, a causa del moto di precessione, ogni anno la Terra arriva in questo giorno leggermente spostata rispetto all’anno precedente. Dal dato sul periodo, lo spostamento e’ di circa 1 grado ogni 72 anni.

In questo contesto, parlare di allineamento perfetto, non ha molto senso. Stiamo parlando di tre corpi con una certa estensione spaziale che vediamo in prospettiva dalla Terra. Premesso questo, il miglior allineamento non sara’ assolutamente il 21/12/2012, ma in realta’ e’ avvenuto il 21/12/1998.

Vi siete accorti di una fine del mondo nel 1998? Dopo questa data, sempre a causa della precessione, ogni anno la Terra si presenta il giorno del solstizio sempre piu’ spostata rispetto al miglior allineamento.

Gia’ qui potremmo chiudere il discorso e’ catalogare la profezia come una bufala, ma e’ importante fare qualche altra considerazione.

Supponiamo per assurdo (avendo dimostrato il contrario) che ci sia questo allineamento perfetto. Perche’ il buco nero aspetterebbe questo momento per emettere un grande flusso energetico? Come potete immaginare, questa affermazione rappresenta un’assurdita’ scientifica. Non puo’ esistere assolutamente nessuna correlazione tra corpi cosi’ distanti.

Facciamo anche un ultima considerazione. Come visto nel precedente post, il nostro Sistema Solare si trova in una regione abbastanza periferica della Galassia. La distanza stimata tra il Sole e il centro galattico e’ di circa 26000 anni luce. Questo significa che, se anche l’emissione di radiazione venisse effettivamente fatta dal buco nero, e se questa si muovesse alla velocita’ della luce, la radiazione impiegherebbe 26000 anni per raggiungere la Terra. Dove sarebbe dunque la correlazione tra 21/12/2012 e allineamento con il centro galattico?

Riassumendo, prima di tutto non e’ assolutamente vero che il giorno del solstizio d’inverno di sara’ un allineamento perfetto tra Terra, Sole e centro galattico. Il miglior allineamento prospettico e’ in realta’ avvenuto nel 1998, senza nessuna conseguenza per la Terra e per il genere umano. Le considerazioni fatte ci fanno dunque capire che siamo di fronte ad una bufala senza nessun fondamento scientifico.

Parlare di 2012 e profezie per la fine del calendario ci consente di ragionare su argomenti spesso molto ostici della scienza moderna, ma sicuramente sempre attuali indipendentemente dal 2012. Per un’analisi attenta di tutti gli avvenimenti profetizzati, e per approfondire e scoprire altri allineamenti ipotizzati per il 21 dicembre, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.

 

 

 

Terremoti, Pollino, Giuliani, Radon, L’Aquila …

27 Ott

In questi giorni, ho ricevuto diverse mail di lettori del blog, che chiedono maggiori informazioni sullo sciame del Pollino e sulla sua evoluzione. Alla luce dell’ultima scossa di M5 registrata a Mormanno, credo sia necessario fare un punto della situazione.

Epicentro della scossa del 26 Ottobre nel Pollino

Abbiamo parlato dello sciame del Pollino in questo post:

La sequenza del Pollino

A differenza di quanto affermato da qualcuno, le conclusioni non erano affatto una rassicurazione per gli abitanti della zona, dal momento che l’evoluzione di questi sciami, come riportato nel testo, non sono affatto univoche. Per completezza, vi riporto esattamente le conclusioni di questo post:

Storicamente, le evoluzioni di sciami di questo tipo non sono affatto univoche. Ci sono moltissimi esempi in cui lo sciame, dopo vari periodi di attivita’, ha smesso senza un evento di grande intensita’. In questo caso, l’energia accumulata nelle faglie e’ stata dissipata mediante piccole e medie scosse senza causare danni. Al contrario, vi sono esempi di sciami che sono culminati con eventi di grande intensita’, come nel caso dell’Abruzzo nel 2009.

Come potete leggere, uno sciame prolungato di questo tipo puo’ esaurirsi senza presentare scosse di magnitudo elevata o, come nel caso dell’Aquila del 2009, terminare con una scossa di grande intensita’.

Ovviamente non siamo qui a fare le bucce su chi ha detto cosa, ma vogliamo analizzare meglio la possibile evoluzione di questo sciame.

Proprio in queste ore, e’ arrivata la notizia che Giampaolo Giuliani avrebbe dichiarato che, dalle misurazioni del Radon nella zona, ci sara’ una nuova forte scosse nel Pollino nel giro di 24/48 ore da oggi.

L’annuncio e’ molto importante ed estremamente grave. Sulla rete si sta diffondendo nuovamente il panico e molti utenti si chiedono cosa aspetti il governo, la protezione civile o chi di dovere ad evacuare tutti i paesi interessati.

Prima di scendere nel catastrofismo, cerchiamo di analizzare in maniera scientifica non solo questo caso, ma la ricerca del radon come precursore sismico.

In questo blog, abbiamo gia’ parlato della possibilita’ di prevedere terremoti mediante lo studio di particolari eventi identificati come precursori sismici:

Allineamenti, terremoti e … Bendandi

Riassunto sui terremoti

Come abbiamo visto, ad oggi non esiste un precursore sismico sicuro, cioe’ che sia univocamente correlato con l’insorgenza di eventi sismici. Nonostante questo, molte analisi statistiche possono essere fatte per studiare l’evoluzione dei terremoti, ma non per prevedere esattamente la data, il luogo e l’intensita’ di nuovi eventi:

Analisi statistica dei terremoti

Dati falsi sui terremoti

Terremoti, basta chiacchiere. Parliamo di numeri.

Terremoti: nuove analisi statistiche

Fatta questa doverosa premessa, torniamo al Radon. La prima cosa che dobbiamo chiederci e’: chi e’ Giampaolo Giuliani?

Giuliani e’ un tecnico del settore scientifico, che ha collaborato con diversi esperimenti, dapprima per l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) poi per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). E’ di origine aquilana e lavora attualmente presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso sempre dell’INFN.

Solo per completezza di informazione, come detto in precedenza si tratta di un tecnico diplomato, non di un ricercatore come spesso viene scritto sui giornali o su diversi siti internet. Faccio questa premessa non per un discorso classista, ma semplicemente per anticipare che le ricerche condotte da Giuliani sul Radon non vengono effettuate per conto dell’Istituto di Fisica, ma a puro titolo personale fuori dall’orario di lavoro.

Arrivando al Radon, prima ancora di Giuliani, e questa volta in ambito di ricerca INFN e universitaria, vennero condotti molti studi sulla correlazione tra emissione di Radon e deformazioni delle rocce del sottosuolo. Gia’ nel 1998, i ricercatori dell’Universita’ di Roma 3, raccolsero molti dati che sembravano evidenziare uan relazione tra il radon emesso e la sismicita’ locale. Ricerche continuate poi dall’ENI insieme all’Universita’ di Bologna, ma che non evidenziarono una correlazione sempre ripetibile tra gli eventi. Sempre in quegli anni, l’esperimento ERMES dell’INFN studiava la relazione del radon con la deformazione delle rocce, utile sempre in ambito geofisico ma anche per lo studio della spettrometria nucleare negli ambienti del laboratorio stesso che, come tutti sanno, e’ all’interno della montagna.

A seguito di queste ricerche a cui collaboro’, Giuliani si appassiono’ a questi studi continuando autonomamente la ricerca della relazione possibile tra Radon ed eventi sismici. I primi dati vennero raccolti in concomitanza del terremoto del 2000 in Turchia, senza pero’ mostrare evidenze tra emissioni di gas e terremoti.

Successivamente il gruppo di ricerca formato dallo stesso Giuliani creo’ una prima rete di monitoraggio del radon, studiando statisticamente anche l’insorgenza temporale di terremoti e, nel 2006, giunse ad una prima conclusione:

Abbiamo notato che la maggior parte dei terremoti si verificano durante i mesi invernali, o meglio, quando il sistema terra-luna è nel perielio, quindi più vicino al sole. In inverno, quando la terra subisce uno stress gravitazionale maggiore, si registrano più eventi sismici (60-70%) che in estate. La percentuale si mantiene ancora più alta quando c’è la luna nuova. Il magma che scorre sotto la crosta terrestre risente delle attrazioni gravitazionali, come accade per gli oceani.

Raccogliando i dati sul radon, Giuliani registro’ molti sismi e li analizzo’ statisticamente arrivando a questa conclusione. Questa pero’ e’ totalmente in contrasto con i dati che e’ possibile consultare liberamente dal sito del USGS. Analizzando infatti i dati di questo database, di cui abbiamo parlato anche nei precedenti post, non si evidenzia nessuna correlazione di questo tipo, ne’ tra terremoti e stagione dell’anno, ne’ tantomeno tra terremoti e fasi lunari.

Andando avanti nel tempo, Giuliani balzo’ nuovamente alle cronache nel marzo 2009 a seguito della previsione di Sulmona. Il 29 Marzo, Giuliani telefono’ al sindaco di Sulmona per avvertirlo che, da li a pochissime ore, un forte sisma sarebbe avvenuto in citta’. La notizia si sparse velocemente creando il panico ta le popolazioni del posto, ma il sisma non avvenne mai. A seguito di questo, Giuliani fu denunciato per procurato allarme ma poi assolto dal GIP per aver agito in buona fede, come vedremo meglio in seguito.

Facciamo il punto della situazione. Siamo a Marzo 2009, l’Aquila (e la zona circostante) e’ interessata da uno sciame sismico di cui, come oggi nel Pollino, non si conosce la possibile evoluzione. Il 29 Marzo, Giuliani annuncia un terremoto a Sulmona che non avviene. Come sappiamo, il 6 Aprile ci sara’ la forte scosse dell’Aquila. Ma torniamo indietro di qualche giorno rispetto al 29 Marzo e al caso di Sulmona e andiamo al 25 Marzo. In questa data, Giuliani rilascia un’intervista al giornale “Il capoluogo d’Abruzzo” in cui afferma, a proposito dello sciame in corso nella regione:

Quest’anno questo sciame sismico è stato più intenso e con delle scosse più forti, che sono state rilevate dalla popolazione. Lo sciame non è un fenomeno preparatorio ad un evento sismico più rilevante, né ha correlazione con grandi piogge o nevicate, come ho sentito dire da molti. È un fenomeno normale per una zona come quella aquilana.

e ancora:

Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo.

Vi ricordo che siamo al 25 Marzo 2012. A riprova di quanto affermato, vi riporto anche il link con il riassunto dell’intervista, riportato nel sito Abruzzo24ore e pubblicato proprio il 6 Aprile dopo la forte scossa dell’Aquila:

Abruzzo24ore intervista Giuliani

Al 25 Marzo, il signor Giuliani tranquillizzava i propri cittadini che lo sciame sarebbe terminato nel giro di una settimana, mentre, come sappiamo bene, nel giro di 2 settimane arrivo’ un terremoto di M6.3 e con le conseguenze che conosciamo bene.

Nei giorni successivi a questa scossa principale, Giuliani affermo’ di aver visto quella notte un forte aumento nell’emissione di Radon dal sottosuolo, ma di non aver avvertito nessuno per la paura a seguito della denuncia di Sulmona.

Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione. Dal punto di vista scientifico, non vi e’ nessuna evidente correlazione tra aumento delle emissioni di radon nel sottosuolo e terremoti. Per meglio dire, possono esserci aumenti di emissioni prima, durante o dopo un terremoto, come possono avvenire forti terremoti senza aumenti significativi di questo gas. Inoltre, possono avvenire aumenti di emissione di radon dal sottosuolo, senza che poi ci sia un terremoto in quelle zone. In particolare, il caso di Sulmona rientra in quest’ultima categoria a dimostrazione del fatto che Giuliani abbia agito in buona fede il 29 Marzo.

Cosa significa questo?

Semplicemete, la sola analisi delle emissioni di radon non costituisce un precursore sismico. Non stiamo qui a giudicare Giuliani, ma e’ stato piu’ volte dimostrato dalla scienza ufficiale come queste correlazioni non permettano di prevedere terremoti.

Ora, cosa possiamo dire riguardo al Pollino? Alla luce di quanto affermato, non siamo a tutt’oggi in grado di poter prevedere con sicurezza un terremoto. Parlare con certezza di un evento distruttivo che avverra’ nelle prossime ore, serve solo ad incrementare la polemica su questi argomenti, come visto in questo post:

Terrorismo psicologico

Nessuno puo’ dirvi con certezza cosa potrebbe accadere nelle prossime ore nel Pollino. Non stiamo facendo una scommessa a chi indovina l’evoluzione. Dal nostro canto, alla luce di quanto detto, rimane valida la conclusione dell’articolo precedente. Sciami di questo tipo possono esaurirsi gradualmente nel tempo attraverso scosse di piccola intensita’ oppure dar luogo ad eventi di elevata magnitudo.

Siamo sempre convinti che la politica dovrebbe occuparsi di mettere in sicurezza gli edifici della nostra penisola. Siamo un paese sismico e su questo non possiamo farci nulla. Fare prevenzione, attuare norme sismiche, non solo per le nuove costruzioni, ma anche mettendo in sicurezza gli edifici piu’ vecchi e’ l’unico modo per arginare in modo sostanziale i terremoti che potrebbero esserci nel futuro.

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