Ci risiamo, anche se si passa la maggior parte del tempo a formulare teorie catastrofiste sulla cometa ISON, ogni tanto una piccola parentesi piu’ terrena ci sta sempre bene. Cosa potremmo tirare fuori per spaventare un po’ di gente: semplice, un evergreen del catastrofismo, il Vesuvio!
Cosa significa?
In questi giorni il web sta letteralmente esplodendo con decine di articoli che parlano del Vesuvio. Attenzione, in che senso ne parlano? L’eruzione del Vesuvio sarebbe prossima, si trattera’ di un’eruzione letteralmente esplosiva con addirittura un milione di morti in 15 minuti.
Chi lo dice?
La fonte iniziale, come riportato da molti siti, sarebbe il professor Flavio Dobran, esperto di vulcani e docente della “New York University”.
A questo punto voi direte: ok, la solita bufala con un professore inventato di un’universita’ che non esiste o, in alternativa, un ricercatore indipendente al servizio di chissa’ quale testata inutile.
Mi dispiace deludervi ma il prof. Dobran esiste veramente ed e’ veramente un esperto di vulcani.
A questo punto, credo sia il caso di passare attraverso questa notizia e vederci chiaro.
Come potete leggere da molti siti, Dobran avrebbe studiato la storia geologica di molti vulcani sulla Terra per cercare di simularne il comportamento futuro. Da questa analisi sono venuti fuori risultati molto interessanti per il nostro Vesuvio. In particolare, sempre secondo questo modello, il Vesuvio avrebbe un comportamento ciclico alternando eruzioni di lieve e forte intensita’. Sempre secondo questi calcoli, e considerando che Dobran e’ anche un esperto di fluidodinamica, sarebbe stato possibile prevedere anche la dinamica dell’eruzione violenta, che sarebbe la prossima. La caldera sotto il vulcano raggiungerebbe fortissime pressioni con temperature molto elevate. Questo comporterebbe, da un’analisi del substrato attuale, la formazione di una sorta di pentola a pressione sprovvista di valvola di sfogo. L’aumentare delle pressioni porterebbero ad un certo istante ad una rottura completa del cono vulcanico provocandone dunque l’esplosione.
Ora, ragioniamo su quanto detto: modello di comportamento di un vulcano. Vi dice niente questa frase? L’analisi condotta dallo scienziato e’ assolutamente seria e va presa in considerazione. In che modo? Lo studio dinamico dei fluidi interni del Vesuvio hanno permesso di determinare una struttura in grado di reggere pressioni molto alte. Se vogliamo dirlo in termini semplici, la differenza principale tra il Vesuvio e l’Etna e’ proprio questa. Se, da un lato, l’Etna e’ una sorta di colabrodo che erutta in continuazione in modo lieve, dall’altra il Vesuvio tiene tutto all’interno arrivando, prima o poi, ad un punto di rottura completo con una violenta eruzione.
A parte lo studio completo e assolutamente degno di nota, al solito, i catastrofisti hanno preso solo la parte secondo loro interessante o meglio manipolabile cioe’: l’esplosione conseguente alla pressione e le alte temperature prodotte.
Questi aspetti sono noti da tempo e ne avevamo gia’ parlato in un articolo specifico:
In particolare, avevamo gia’ fatto anche tutti i confronti mostrando, in un altro articolo, il diverso comportamento di altri vulani nostrani come il gia’ citato Etna e lo Stromboli:
– Due parole sull’Etna e sullo Stromboli
Ora, quando dovrebbe avvenire questa eruzione? E’ possibile che sia prossima?
La risposta alla prima domanda e’ “non lo sappiamo”, la seconda invece e’ “assolutamente no”. Attenzione pero’, se non sappiamo quando avverra’ l’eruzione, come possiamo dire che non sara’ a breve?
Anche qui, basta ragionare con la testa per capire dov’e’ la verita’. Lo studio di Dobran non consente assolutamente di determinare il momento dell’eruzione ma solo come questa avverra’. Ora pero’, come detto in precedenza, la dinamica precedente all’esplosione presenterebbe dei movimenti caratteristici assolutamente ben identificabili. Immaginate la caldera del vulcano che va in forte pressione, cosa succederebbe all’esterno? Sicuramente questo provocherebbe una serie di terremoti di intensita’ crescente. Inoltre, ci sarebbero fenomeni di innalzamento del terreno assolutamente non trascurabili.
Sono presenti oggi questi fenomeni?
Assolutamente no. Oggi sentiamo parlare di attivita’ sismica sul Vesuvio e movimenti del terreno che si alza e si abbassa. Anche se simili, questi non sono assolutamente segnali precursori dell’esplosione ma conseguenze della normale attivita’ del vulcano, sempre presente. Come visto, le intensita’ dei fenomeni precursori sarebbero estremamente piu’ intense e assolutamente non confondibili con quelle standard.
Allora possiamo stare tranquilli?
Anche qui, come detto nei precedenti articoli, mi permetto di dissentire. Anche se oggi non siamo in procinto dell’eruzione, sapiamo che, prima o poi, questa ci sara’. Bene, dovremmo sfruttare questi momenti per predisporre piani di sicurezza, mettere in sicurezza la zona, definire zone rosse, ecc. Tutte attivita’ che, quando l’emergenza scattera’, potrebbero essere in grado di salvare molte vite. Ad oggi, anche se qualcosa si sta muovendo, le attivita’ in corso sono sempre troppo poche. Complice la crisi e, permettetemi, anche la mentalita’ locale, siamo abituati a non preoccuparci di qualcosa fino a che questo qualcosa non diviene un’emergenza. Come potete facilmente immaginare, questo approccio e’ fallimentare. Perche’ aspettare di piangere i morti quando, oggi, potremmo fare in modo che la conta sia molto ridotta?
Caro Matteo,
Se non ricordo male, prima di eruttare (forse sarebbe più corretto dire esplodere) il monte s.Elena aveva sviluppato una vistosissima protuberanza dovuta alla pressione interna. Immagino che il vesuvio dovrebbe fare qualcosa di molto simile.
Ciao.
Renato.
Esatto, le pressioni cosi’ elevate causate da un cono compatto e uniforme, provocano necessarimanente innalzamenti significativi. E’ assurdo pensare che da un giorno all’altro il tutto possa esplodere come un ordigno senza nessun segnale.
Matteo
Stavolta è una bufala catastrofista costruita con cura, che risulta plausibile per via della manipolazione di un vero studio di un vero vulcanologo.
Peccato però che il “bufaliere” non sapesse che i vulcani hanno la decenza di avvertire prima di saltare in aria: le eruzioni non sono eventi improvvisi come i terremoti.
Comunque la città di Napoli non può effettivamente stare tranquilla perché stretta in una “morsa di fuoco”: il Vesuvio a sud e il super vulcano dei Campi Flegrei a nord, quest’ultimo è anche più pericoloso del primo.
Assolutamente d’accordo. Ogni tanto riescono anche a tirare fuori bufale documentandosi un minimo 🙂
Purtroppo Napoli non è assolutamente tranquilla, come detto e come ribadito nell’articolo. Una buona politica sarebbe quella di pensare all’emergenza prima che questa avvenga!
Matteo
Troppe Cassandre in giro….:-)
Perhaps there is a possibility like in the following text:
http://www.ilroma.net/content/il-vesuvio-e-il-dolce-far-niente-dei-babbuini
Shure, it will stay very problematic!
Gas-overloaded magma can explode if the pressure goes quick down.
Mt.St.Helens eploded after a big landslip because
overloaded magma abrupt largelly was released.
Here a pic of this:
“Wait and watch” leads likely to a plinian eruption.
This will powder the cone of the Vesuv and bury the inhibitans of the red zone.
But:
What can be done?
Perhaps it’s possible to drill one (or more) channel/tunnel with a great diameter(ca.20m)
and instead a explosion beneath the closed conduit and cone
sooner induce a controled eruption which lets stay the conus.
So it’s easier to evacuate the population and to avoid big destructions.
The result could be a smaller eruption as the natural plinian eruption,
because the magma in the artifically conduit will degase and destroi.
Then the pic of the eruption would look like this:
Nevertheless the question stays open
if the magmas degasation and defragmentation
could go back in subvolcanic areas.
Because of this should this way made vulcanologic foundated
with a feasibility report.
Hans-Hermann Uffrecht
Gentile professore Uffrecht,
una camera magmatica contenente magma e gas ad alta pressione non ha esattamente le stesse proporzioni di una caldaia a pressione. Per quanto i modelli fisici si avvicinino ai fenomeni naturali, è impossibile che la Natura li segua perfettamente. Cosa le fa credere che la camera magmatica del Vesuvio depressurizzerebbe proprio in corrispondenza di eventuali tunnel artificiali? Insomma, non è lo stesso che costruire gallerie nelle Alpi, mi perdoni ma il paragone non è geologicamente corretto. Io mi domando: ma perché a “risolvere” i problemi sismici e vulcanici sono sempre i non geologi? Le rocce, il terreno sono mezzi anisotropi per eccellenza: prevederne con precisione il comportamento facendo finta che non lo siano è impossibile, anche elaborando algoritmi e modelli fisici e matematici perfetti. Non è conveniente che i babbuini continuino a crogiolarsi nel dolce far niente, ma è meglio non svegliare il gigante che dorme!
Dear Mrs. Patrizia
It makes me glad, that you reacted,
let me short comment.
“una camera magmatica contenente magma e gas ad alta pressione non ha esattamente le stesse proporzioni di una caldaia a pressione.”
Magma is a special matter, consistence, pressure and temperature are in a special region, water and gas included. Because of this there is the volcanology. It’s well known.
“Per quanto i modelli fisici si avvicinino ai fenomeni naturali, è impossibile che la Natura li segua perfettamente.”
And the reached results are always to be interpreted because a model is only a model.
“Cosa le fa credere che la camera magmatica del Vesuvio depressurizzerebbe proprio in corrispondenza di eventuali tunnel artificiali?”
It’s known, that in Island the Krafla-volcano intrused in a drilled hole. It could be stopped.
“Insomma, non è lo stesso che costruire gallerie nelle Alpi, mi perdoni ma il paragone non è geologicamente corretto.”
Shure and not, the tools and workflow are similar, but it’s a challenge to avoid a big natural plinian explosion and substitute it by a eruption in a big drilled tube.
“Io mi domando: ma perché a “risolvere” i problemi sismici e vulcanici sono sempre i non geologi?”
I also, but if I think that my idea is right, I say it. And if anyone knows a better way and can show it, it’s the best if the people around the Vesuv can overcome the next big volcanic event.
“Le rocce, il terreno sono mezzi anisotropi per eccellenza: prevederne con precisione il comportamento facendo finta che non lo siano è impossibile, anche elaborando algoritmi e modelli fisici e matematici perfetti.”
Because of this it’s needed to make a feasibility-report before. How shure it is to get a continuing flow in the new holes/conduits depends from the kind of the magma. So it could be better to drill more than one big holes to serve as conduit.
“Non è conveniente che i babbuini continuino a crogiolarsi nel dolce far niente,”
Yes! And it’s nice to see it, if possible.
“ma è meglio non svegliare il gigante che dorme!”
No and no and no!
It’s on to avoid a big natural plinian explosion and to try any possibility
to get to controled eruptions in big holes, which then act as new conduits,
to secure the cone and to avoid much buried people!!!
Dipl.Phys. Hans-Hermann Uffrecht
Dear Hans,
I consider your idea very interesting but what Patrizia is saying must be considered too.
Unfortunately, vulcanos are not always the same. Considering the chamber as an high pressure boiler, there will be no uniformity in wall’s thickness. In this case, a simple Monte Carlo may be not sufficient to describe an operation like drilling tunnels. In my opinion, before creating any gas flow from an high pressure chamber, we need a complete tomography of the entire bounding’s wall.
In my opinion, we surely need an emergency plan for plinian vulcanos, but we must avoid action moving this bodies from their equilibrium.
Since we are talking about high pressure chamber, a model is not sufficient to describe completely each vulcanos. At the same time, one succesful experience does not represent the rule.
Thanks for your comment,
Matteo
Ps … Or if you prefer Prof. Dr. PhD Matteo Martini. We are here to discuss and learn not to see who is the best 😉
PS2 Just to be clear, Patrizia is a seismologist
Gentile professore Uffrecht,
mi scusi se non le ho specificato subito che sono una geologa, per giunta nata alle falde del Vesuvio.
Quindi conosco l’argomento di cui stiamo parlando sia da esperta sia da cittadina.
Lei fa riferimento al vulcano islandese Krafla. A tal proposito ho trovato notizie riguardanti l’ IDPP (Iceland Deep Drilling Project) che, come saprà, non è un progetto di eruzione pilotata ma di captazione e sfruttamento dell’ energia geotermica.
Inoltre il Krafla è un’immensa caldera in una landa praticamente deserta.
Il Vesuvio, ahimé, è uno stratovulcano che sormonta una zona oltremodo abitata. Non è una differenza da poco.
Nel suo progetto lei parla di tunnel fino a 3 km di profondità, ma la camera magmatica del Vesuvio è almeno a 10 km e non si conosce bene la sua esatta morfologia, purtoppo.
Lei indicava il versante vulcanico verso mare come quello preferenziale di un eventuale flusso magmatico pilotato, in quanto tale versante risulta essere meno spesso. Ma, come lei stesso mi ha confermato, i modelli fisici non riproducono esattamente il comportamento dei fenomeni naturali. Nessuno studio di fattibilità potrebbe dare una tale garania. Detesto fare dietrologia, ma la soluzione del rischio vulcanico in terra partenopea doveva essere il blocco dell’abusivismo edilizio.
Troppe abitazioni e nessuna via di fuga, attualmente.
Se il vulcano si sta organizzando un’eruzione pliniana, non credo che si possa fare nulla per evitarla.
Se lei però è pienamente convinto della sua idea, la proponga agli esperti dell’Osservatorio Vesuviano: magari non ci hanno pensato!
Distinti saluti.
Dear Patrizia,
Thank You for your comment!!!
Also at first I proposed this article to the OV,
I still read more about this matter and me thought,
I’ve made me not friends at all,
because I did’nt regard specially volcanologic aspects.
What you wrote discribes and hits the situation.
And as you could read in the article
this were my intentions from the first day,
I thought about.
But I’m convinced, that “Wait and watch” is disastrous.
There is only to decide between a natural plinian explosion
or one in anyway controled/induced eruption,
which would best go as a intrusion in an artificiell conduit.
But this is at least an adventure, which needs much responsibility.
Do you know another way?
Best Greetings
Hans
C’è stato anche uno Scambio via mail tra me e Hans che abbiamo deciso di comune accordo di pubblicare.
Ecco la prima mail di Hans:
—————–
Dear Mattheo,
Thanks for your text,
as I first wrote, the topic should be “Hephaistos and the birth of Athene”
but the things went alone, and another topic resulted.
So I read more about the Vesuv and got a glimpse more,
but Vesuvs internal structure remains secret
– and the geomorphology says only few.
I agree on principle,
but have doubts that the time in the emergency will reach …
and so I said my opinion.
Allow me to comment your text:
“I consider your idea very interesting but what Patrizia is saying must be
considered too.”
I hope, that I was not to hard in my last comment.
“Unfortunately, vulcanos are not always the same.”
Especially Campi phlegrei and Vesuv are very different but curiously connected.
Me thought, that
a part of the gas in th 8km magma-area goes upwards
to the 3km magma-area beneath the Vesuv and
fills continously this in a overloading way.
“Considering the chamber as an high pressure boiler, there will be no
uniformity in wall’s thickness.”
Yes, they are built in a most stochastic un-structure.
“In this case, a simple Monte Carlo may be not sufficient to describe an
operation like drilling tunnels.”
Yes
“In my opinion, before creating any gas flow from an high pressure chamber, we
need a complete tomography of the entire bounding’s wall.”
Yes, I supposed such knowledge also exists, but not obvious,
if not, so I mean, its only reachable by drilling.
“In my opinion, we surely need an emergency plan for plinian vulcanos, but we
must avoid action moving this bodies from their equilibrium.”
The first, me thought, should also exist, the second must be dicussed with
regards to the 1980s explosion of the Mt.St.Helens to decide about the
possible effective drilling diameters.
“Since we are talking about high pressure chamber, a model is not sufficient to
describe completely each vulcanos. At the same time, one succesful experience
does not represent the rule.”
Yes, this makes it a bit to an adventure with great responsibility.
And if the great natural plinian explosion will catch us, we’ve loosed. –
Best Greetings!
Hans
PS: If you like, this text can go also in Psicosi2012 .
—————
Ed ecco la mia risposta:
—————–
Dear Hans,
Thanks for your email, I really appreciated your text.
As wrote in my first comment, I consider your idea very interesting. I don’t agree with the position of some seismologist and geologist who prefer wait for the events. We know the situation of Vesuvius and we cannot ignore it. When we speak about emergency plans, we have to work also to prevent dangerous eruptions.
Now, as already said, my first objection regards the internal structure of the chamber. What I am trying to say is that we must be sure of the result of this operation. Before drilling the chamber we have to know with high sensitivity what will happen. Since the result of this operation depends on a lot of physical parameters, we must develop preliminary simulations to model the chamber.
Wall’s thickness and physical parameters of the magma are the first aspects to be considered. As you know, fluid dynamical response of an high pressure mixture is not resolvable exactly but can be simulated accurately with Monte Carlos. Nevertheless, we probably needs more practical example to prepare empiric simulation based on experimental results. Considering only one example, as already said, give us a statistical poissonian uncertainty of 100%.
Concluding, I repeat that tour idea is interesting and moreover create new attentions on Vesuvius and other plinian volcanos. Before considering this operation possible, for sure we need some more studies and analysis also concerning deep structure of each volcanos.
Thanks again for your email. As suggested, I will publish also these private texts on Psicosi2012 to better explain your ideas about Vesuvius.
My best,
Matteo
—————–
Dear Mattheo,
Great Thanks for your friendly words!
As I in Oct. decided to write this article,
I had the Intent to give a simple impuls for this topic.
Now I see this is growing more and more,
because of all special aspects.
Also are the questions,
who organizes and pays
who shall set the frame,
who can shoulder all the resposibility
how and by whom it can and will be done,
(for) such a big and complex (pre-) and project?
The other question is the conflict between
the continuing “Majesty Time” and
the ripening process of the magma
beneath the Vesuv. —>(Pappalardo et al.)
Runs the time away and all are loosing?
This is a reason, because the time to begin
is now!
Who is where at time in responsibility?
Do you think that all are with her sheeps?
If not, how is it to tackle?
I only can read “It’s nothing, stay calm.”
So, for today it’s enough!
The best wishes and greetings!
Hans
Salve mi chiamo Marianna e vivo alle falde del Vesuvio.
Come ogni abitante della zona convivo con la consapevolezza di trovarmi in un’area di grande rischio ma a differenza di chi rimane fermo a guardare cerco nel mio piccolo di divulgare l’importanza della prevenzione e previsione dei fenomeni naturali; del resto non è colpa del Vesuvio se nel corso dei secoli l’uomo ha invaso impropriamente il suo spazio!
Invece di pensare a metodi assurdi su come evitare un’eruzione subpliniana … perchè non ci concentriamo sulle cose che possono essere fatte concretamente sul territorio?
La popolazione non può ignorare le caratteristiche geologiche dell’area in cui vive ma deve essere informata e deve chiedere informazioni sulle procedure di emergenza che devono essere attuate in caso di rischio.
Il professore Uffrecht parla del Vesuvio paragonandolo ad una pentola a pressione ma dimentica che non stiamo parlando di un oggetto ma di un vulcano a cui si legano fenomeni naturali le cui caratteristiche dipendono da fattori solo in parte prevedibili.
Modificare le condizioni di equilibrio in cui attualmente si trova il magma nella camera magmatica significa, a mio avviso, indurre l’eruzione e non ridurne il danno da essa provocato.
Concludo questo mio commento con una richiesta.
Egregio professore Uffrecht vada a leggere tutto quello che riguarda le eruzioni freato-magmatiche prima di sviluppare idee su come pilotare il flusso magmatico verso il mare!
Dott.ssa Geol. Marianna Di Maio
Dear Mrs.Dr.Marianna,
Thank you for your message,
I hope we can near a bit,
so I’ll commment.
“Come ogni abitante della zona convivo con la consapevolezza di trovarmi in un’area di grande rischio ma a differenza di chi rimane fermo a guardare cerco nel mio piccolo di divulgare l’importanza della prevenzione e previsione dei fenomeni naturali; del resto non è colpa del Vesuvio se nel corso dei secoli l’uomo ha invaso impropriamente il suo spazio!”
Yes.
1.”perchè non ci concentriamo sulle cose che possono essere fatte concretamente sul territorio?”
This stays furthermore most important before all thoughts!!!
2.”Invece di pensare a metodi assurdi su come evitare un’eruzione subpliniana …”
I think that the accumulation and ripening of explosive magma-types
beneath the volcano without one or more easy opening conduit(s) leads to a greater explosion,
also a plinian explosion.
“La popolazione non può ignorare le caratteristiche geologiche dell’area
in cui vive ma deve essere informata e deve chiedere informazioni
sulle procedure di emergenza che devono essere attuate in caso di rischio.”
Yes.
“Il professore Uffrecht parla del Vesuvio paragonandolo ad una pentola a pressione ma dimentica che non stiamo parlando di un oggetto ma di un vulcano a cui si legano fenomeni naturali le cui caratteristiche dipendono da fattori solo in parte prevedibili.”
I’m a bit sad that you did’nt read my comments at all,
I know about the differecnce between a water-pot and
what magma seems to be,
but to declare it’s necessary to simplifice the pics.
“Modificare le condizioni di equilibrio in cui attualmente
si trova il magma nella camera magmatica significa,
a mio avviso, indurre l’eruzione
e non ridurne il danno da essa provocato.”
Because of this it needs also the determination of
the right diameter for the hole/tunnel/ as new conduit
in a feasability-report.
“Egregio professore Uffrecht vada a leggere tutto quello
che riguarda le eruzioni freato-magmatiche
prima di sviluppare idee
su come pilotare il flusso magmatico verso il mare!”
There are more ways to solve this drilling-place-problem,
it’can be roughly 1km³ tephra, lava …or more,
for this I wrote to the OV more ideas, tube in direction east or west(sea)
or down drilled from the Atrio dell Cavallo or open the old conduit(harldly to drill).
All, I’ve proposed is a “add on” to all existing necessities,
trying to avoid a plinian explosion!
I hope, I could a bit abate your doubts.
Best wishes to you!
Hans
Bisogno un camino nuovo per Vesuvio?
1.”Watch and wait” or 2.”Think and try” ?
1.–> leads probably
to a natural plinian explosion!
It is known, that 8 km beneath
the Campi Flegrei and the Vesuv
exists one great magma-chamber and
also one 3 km beneath the Vesuv,
which are both connected.
Then it is possible that gas will ascend
to the upper magma-chamber
and there oversaturate this magma.
I think, that this may be one reason,
because the Vesuv is a often exploding volcan.
Here I suppose that the quantity of
oversaturated magma all time staedily grows
and with an explosion and eruption
a great part comes out
till the cyclus goes new on.
As a view I here take the eruptions
since 1631 to show the imagination
how the quantity of the magma
beneath the Vesuv could have changed
(from the description by OV).
( 5 years ~ 1 line)
year estimated quantity kind
of ripe magma (subplinian,
much few explosive, effusive)
1625 | no, start
1631 \————->/ subplex
1637 \–>/ ex
/
1649 \—->/ ex
/
1660 \——>/ exef
/
/
/
1682 \———->/ exef
1685 \–>/ exef
1689 \–>/ exef
1694 \–>/ exef
1696 \>/ exef
1697 \>/ exef
1698 \>/ exef
1701 \>/ ef
1707 \–>/ ex
1714 \—>/ exef
1717 \–>/ exef
1723 \–>/ exef
1724 \/ exef
1730 \–>/ ef
1737 \–>/ exef
/
1751 \—–>/ ef
1754 \->/ exef
1760 \–>/ exef
1767 \–>/ exef
1770 \–>/ exef
1771 \/ exef
1779 \—>/ exef
/
1794 \—–>/ exef
/
1804 \—–>/ exef
1805 \/ exef
1806 \/ exef
1810 \–>/ exef
1812 \/ exef
1813 \/ exef
1817 \–>/ ef
1822 \–>/ exef
/
1834 \——–>/ ef
1839 \–>/ exef
/
1850 \—->/ exef
1855 \–>/ ef
1861 \–>/ ef
1868 \–>/ ef
1872 \–>/ exef
/
/
/
1891 \———–>/ ef
1895 \–>/ exef
1900 \–>/ ex
1903 \->/ ef
1906 \->/ exef
/
/
/
/
1929 \———–>/ exef
/
/
1944 \——–>/ exef
/
…. /
2014 ??? Is there 3. a other way than 4. open a new conduit ?
It would’ve perhaps the adventage, that the ripe magma can came out.
3.–> I do’nt know!
Also a new conduit for intrusion,
aspects are
. destinated time-table for drilling
. destinating the dangerous area before a eruption
. better possibility to evacuate habitants step by step
. limiting the eruption by foregiven diameter of the artificial conduit
. reaching a more controlled begin of the eruption
. avoiding finally a plinian eruption if the degasation/defragmentation
will’nt beat back in the magma-reservoir(Study required!)
. degasation and defragmentation near the ground of the artificial conduit.
. essential: Which diameter must the new conduit have?
The diameter of this conduit should be searched
in a study by volcanologists.
. also it needs a feasibility-report for.
This are my thoughts about such a way and I hope it’s a possible.
Hans
Leggo con interesse questo blog ed in particolare la questione che riguarda il Vesuvio ed una sua ipotetica eruzione. Devo dire che, pur avendo apprezzato i commenti del Prof. Martini riguardo le affermazioni di Flavio Dobran, poichè conosco bene la persona e le sue posizioni (di Dobran), devo in buona parte dissentire. Infatti, non è che i giornali Italiani travisino le affermazioni di Dobran ed il loro significato scientifico; al contrario, Dobran in genere vuol comunicare esattamente allarme quando parla del Vesuvio. Il problema di Flavio Dobran è ben noto a tutti i vulcanologi Italiani: era un ingegnere aerospaziale che studiava le emissioni dei jet come propulsori aerei. Per una strana circostanza a me non ben nota (ero giovane ed ero da poco rientrato in Italia da Parigi dove studiavo geofisica), il gruppo di vulcanologi Italiani più in vista nei primi anni ’90, forse perchè un jet somiglia ad un’emissione vulcanica, pensò di invitarlo in Italia come vulcanologo e ritenne che avrebbe potuto rivoluzionare la vulcanologia. Nei (pochi) anni in cui fu professore a contratto a Pisa, coniò il termine ‘Global Volcanic Simulation’, ritenendo che in pochi anni si potessero costruire modelli fisici pressochè perfetti dei vulcani. Essendo comunque un ottimo fluidodinamico (formò anche degli ottimi allievi), perfezionò un metodo numerico a differenze finite (utilizzato in origine per i jet aerei) in grado di simulare le colonne pliniane che gli consentì di produrre alcune interessanti pubblicazioni sul Vesuvio, un paio delle quali apparse su ‘Nature’. I suoi primi modelli mostravano però anche comportamenti abbastanza ‘bizzarri’, come l’effetto da lui soprannominato ‘Phoenix’ (fenice) consistente nel rimbalzo e nell’arretramento dei flussi piroclastici dopo l’urto di un ostacolo. Queste stranezze derivavano dal fatto che, non avendo idea della reale densità dei flussi piroclastici non avendo effettuato studi geologici, usava densità bassissime in uscita dal vulcano (analoghe appunto a quelle dei jet). Così, in una di queste pubblicazioni immaginò che si potessero difendere i paesi vesuviani dai flussi piroclastici erigendo, ad una certa distanza dal cono, degli ostacoli per causare il ‘rimbalzo’ (Phoenix) ed arretramento del flusso. Ovviamente, trascurava la pressione dinamica del flusso, molto sottostimata dai suoi modelli (per via della bassa densità) ma comunque enorme, che avrebbe travolto e distrutto l’ostacolo piuttosto che causarne il rimbalzo. In ogni caso, per alcuni anni venne ritenuto come l’uomo del destino che avrebbe ri-fondato la vulcanologia, finchè per motivi a me non completamente chiari entrò in rotta di collisione con chi lo aveva ingaggiato e fu messo fuori dalla vulcanologia Italiana. Da allora, cominciò una crociata solitaria ‘mediatica’, predicando eruzioni catastrofiche del Vesuvio e gridando contro l’irresponsabilità dei vulcanologi Italiani che non fermavano la catastrofe. In generale, il suo pezzo forte è una descrizione ‘cruda’ (ma abbastanza esatta) di un’eruzione pliniana, declamata in tutti i suoi dettagli più spaventosi per i comuni mortali, primo fra tutti i pochissimi minuti in cui 1 o più milioni di persone perirebbero travolti dai flussi piroclastici (da 7′ a 15′ a seconda delle situazioni e dei giornali). Tanto basta, in genere, a far pensare all’inorridito lettore che la catastrofe sia imminente; ma, da qualche anno, la descrizione terribile si accompagna a calcoli pseudo-statistici (di fatto impossibili perchè il numero conosciuto di eruzioni pliniane è di poche unità e la statistica si fa con i grandi numeri) in cui si afferma che le eruzioni pliniane hanno ricorrenza di circa 1500-2000 anni (guarda un pò, siamo a quasi 2000 anni dall’ultima pliniana, quella del ’79 DC). Mi scuso per la descrizione un pò lunga e tediosa, ma sono un vulcanologo appassionato di Storia, e volevo ricordarla in questo blog perchè si capisca bene che, anche nell’allarmismo mediatico, spesso i problemi di oggi vengono da eventi lontani nel tempo. I problemi maggiori per una educazione scientifica e razionale al rischio vulcanico sono purtroppo, qualche volta, proprio le esibizioni mediatiche estreme di colleghi vulcanologi (pochissimi per fortuna, perchè la stragrande maggioranza è serissima e coscienziosa) che sanno bene quale impatto ed interesse mediatico possa avere anche una semplice descrizione di un’eruzione pliniana o ignimbritica, magari condita con affermazioni vaghe e neanche troppo palesemente errate.
In ogni caso, per evitare equivoci e come il Prof. Martini giustamente ricorda, devo puntualizzare che Dobran è comunque un serio scienziato, un ingegnere esperto di fluido-dinamica che ha prodotto alcune pregevoli ricerche sulla vulcanologia, ed ha formato allievi che sono oggi prestigiosi vulcanologi molto attivi in questa disciplina. Dispiace che le sue affermazioni ed i suoi allarmi (fatti magari in buona fede?) vengano utilizzati spesso in maniera contraria ad una seria educazione al rischio vulcanico.
Caro Direttore,
prima di tutto la ringrazio di questo suo commento, assolutamente costruttivo. Non conoscevo cosi’ a fondo i dettagli della storia Dobran, e questo servira’ sicuramente a dare un quadro piu’ completo a tutti i lettori.
Ironia della sorte, proprio qualche giorno fa, in questo articolo:
https://psicosi2012.wordpress.com/2014/02/19/che-gran-tremore/
l’avevo citata rispondendo ai soliti catastrofismi nati dopo le ultime scosse sul Vesuvio.
Tornando a Dobran, condivido il suo pensiero e, come avra’ letto ad esempio nella discussione con il prof. Uffrecht, dobbiamo sempre distinguere due aspetti sulle eruzioni pliniane, troppo spesso confusi. Da un lato, lo studio della possibilita’ di fare o meno qualcosa non solo per prevedere eruzioni di questo tipo, ma anche per anticiparle limitandone i danni. In questo contesto, qualsiasi piano di contenimento deve essere ovviamente analizzato e compreso in pieno onde evitare, mia posizione, danni piu’ gravi e anticipati rispetto a quelli che farebbe il vulcano stesso qualora dovesse eruttare.
Figlia di questa discussione, c’e’ poi quella dell’analisi interna e della simulazione con modelli statistici del comportamento del vulcano stesso. Condivido quello che ha scritto, e io stesso diverse volte ho cercato di porre l’attenzione sulla complessita’ di un sistema come un vulcano e sulle numerose variabili correlate che ne determinano l’evoluzione. Come giustamente e’ stato detto, per parlare di modello di comportamento c’e’ bisogno di una statistica storica che non possediamo. Da fisico, e sicuramente da non sismologo o vulcanologo, credo che per avere un modello veritiero di un sistema di questo tipo, sia necessario pensare ad una simulazione semi-empirica necessaria per valutare il peso che ciascuna variabile puo’ avere sul comportamento dinamico. L’eventuale evoluzione dipende da tanti parametri, il cui peso relativo, non puo’ che essere a sua volta dipendente dalla struttura del vulcano stesso.
Ovviamente, uno studio fluidodinamico del comportamento e’ possibile ma, e su questo non possiamo che essere d’accordo, qual e’ il grado di accuratezza della simulazione? Come cambia il comportamento modificando anche solo di poco le diverse variabili in gioco? Come sappiamo bene, molto spesso le equazioni che descrivono la dinamica di un fluido, non sono neanche risolvibili esattamente ma dobbiamo costruire modelli per approssimarle fino ad un certo ordine di accuratezza. Questa e’, ad esempio, la critica principale che io stesso ho mosso alla proposta di Uffrecht. In uno scenario complesso come quello del Vesuvio, sia dal punto di vista abitativo umano che geologico, prima di poter fare qualsiasi cosa dobbiamo essere certi che il grado di accuratezza sia sufficientemente alto da, detto molto semplicemente, “non fare piu’ danni di quanti ne farebbe il vulcano da solo”.
Grazie ancora di questo suo commento di aver riportato con tanta accuratezza la vera storia di Dobran ma, soprattutto, per aver condiviso su queste pagine il suo pensiero.
Un caro saluto,
Matteo
Complimenti per l’ottima discussione ad altissimo livello.
Fa piacere vedere che questo blog é diventato un punto di incontro, non solo tra Matteo e i normali utenti non esperti di fisica, ma anche per molti scienziati che interagiscono.
Direi che si tratta di un ottimo risultato e della riprova, se ce ne fosse bisogno, che esiste un pubblico attento che cerca informazione seria.
Complimenti.
Caro Matteo,
ieri ho scoperto un Blog molto serio e approfondito “Movimentoalcaproni”.
Per il suo contenuto vorrei perciò congratularmi con i partecipanti.
Complimenti vivissimi per la esilarante discussione mitologico-scientifica.
Hans-Hermann Uffrecht
In primo luogo la gente è da evacuare
e poi una eruzione del vulcano è artificialmente da fare presto.
Questo proteggerebbe di più le vite umane anziche aspettare la naturale eruzione vulcanica
e l’evacuazione delle persone in attesa di
incerti segnali!
Chi ha una proposta megliore da fare?
Che cosa ha più valore: la vita umana o il denaro?
Cosa dicono le autorità
su questo tema e cosa fanno concretamente?
Dear Hans,
as you know, in my opinion we cannot stay at rest and wait for the eruption. Surely, something must be done to prevent this kind of event.
As already said, I am not so sure that an artificial eruption can be done safely. In other words, how many people we must evacuate? What is the “red zone” around Vesuvio to be evacuated? How you can drill the camera?
Probably, but this is only a personal opinion, something must be done and probably an artificial eruption drilling camera can be a solution but I also think that today we have not the technology and the know how to perform this operation safely. Before working on a vulcanos like the Vesuvio we must work in this direction using isolated Vulcanos in not a so crowded area.
Matteo
It is not absurd to drill into the Vesuvius!
in
http://www.protezionecivilecava.it/default.php?mcat=att&cod=vulcan
is very clear:
“Volcanic eruptions occur when magma from
inside the earth comes to the surface.
It may escape from a crater of the volcano –
When Vesuvius is the case – or craters,
which open at different locations,
as in the case of the Phlegraean Fields and Mount Etna.
The duration of the volcanic eruptions is variable:
They may be a few hours or even decades
take. The Kilauea volcano on Hawaii,
for example, is breaking out since 1986.
Precursor phenomena.
Typically, volcanic eruptions are announced
and accompanied by several phenomena, including:
• the opening of the aperture (earthquakes) by the
Inducing mechanical stresses in the
Stones are caused;
• swelling or change in the shape of the
Volcano caused by the intrusion of magma;
• gravimetric and magnetic field changes
in the vicinity of the volcano;
• the increase and change in the composition
the gaseous emanations from the craters and soil;
• changes in the physico-chemical
Properties of groundwater.
These phenomena, which accompany the ascent of magma,
can be fully protected by appropriate measurement networks
24 hours per day or by intermittent
Demonstrate repetition of measurement campaigns. ”
Ideas to the phenomena:
• Changes to the cone of Vesuvius caused
by the changes of pressure in the magma chamber,
when the pressure of magma from the lithostatic
pressure differs greatly, which by the existing above the
magma chamber (or the resulting over sills / magma
layers) mountain is formed.
Sill here is a parallel to the stratification
Magma layer.
This leads to the initiation of fractures (earthquake) in
cone of Vesuvius or landslides.
In the site of the Osservatorio Vesuvianos
sismolab the data of the last events of Vesuvius
both in the plan view, and the “3D applet”
very well presented.
They show the centers of the events in the cone of Vesuvius
than at points.
It can be assumed that within the of
these points enclosed space itself are more solid rocks,
because outside of this room lying mountains
rather behave other or plastically and
do not indicate centers of events.
If we could somehow keep the pressure constant
in the magma chamber (or the top incurred Sills)
these earthquakes and landslides would not arise.
This strikes me as not to be available, at least
not before a big “Magma-valve” is invented.
• If fractures are caused by overpressure of the magma,
flowing magma penetrates into the resulting columns,
where it can ascend and the volcano may swell measurable.
However, this means that the magma can relax and
expand anyway.
However, because the magma comes from the
uppermost part of the magma chamber, or sills,
where it has been enriched with rising gases and saturated,
now with the rise of a reduction of the pressure is exposed,
may change depending on the size of the pressure
reduction in the physical state
and simple release of a portion of the stored gas,
or cause a partial liquefaction at any temperature increase
or cause the explosive atomization of the magma.
These processes grounded in the chemical
Composition of the magma
and are the subject of intensive research.
But they are the cause of the explosions
of volcanoes.
• Only after the start of the enforcement of the cone
of the volcano by magma, the amount
and the composition of the gaseous vapors of the volcano changed.
It is assumed that only after a safer
Detection of an impending disaster is possible.
Where can magma be in the cone of Vesuvius?
The sismolab shows the last events in a longer
time usually in the center of Vesuvius and at a level
of + / – 0.5 km at a depth of -0.5 km to
Sea level (MSL).
Provided, that the events through peak values of pressure
generated by magma and that the events cracks in solid rock leave,
then flows into magma.
It is anticipated that in the depth of approximately 0.5 km
solid or viscous below sea level
Magma may be encountered.
Why are there relatively few fumaroles at Vesuvius?
According to scientific literature, I suppose,
that in about 8 km depth (NN) is a 400 km ²
magma chamber exists, which is connected
towards the magma chamber of the Campi Flegrei,
of which is around 3 km depth, a 100 sq. km
sill directly from a thickness of 0.5 km
has formed under the Vesuvius.
Here I assume that gases from the lower,
associated with the Campi Flegrei magma chamber
in the 100 km ² Sill and continue to rise,
thus distributed to a strong saturation of all
magma-scoring lead.
But from the top down are all the cracks by Lava
glued and sealed.
In addition to the explosive nature of existing
silicate magma, this is the main reason
for the explosiveness of Vesuvius.
How high can the explosive energy of the
magma are estimated at sill?
The explosive energy depends on several
factors and can only be very uncertain
be estimated.
The upper limit I suppose arbitrary,
thick that only the top 10 m in 500m
sill in the last 70 years with gas
were saturated.
The share of gas-saturated magma in the
fissures of the cone is thereby
not considered because the volume of
is not known.
Actual situation:
Vesuvius not erupted for 70 years,
previously ca.alle 6 years
many small earthquakes indicate activity
have at depth, Campi Flegrei recorded elevations.
Acceptable, that then the
pressure in the upper magma chamber
is slightly larger than the lithostatic pressure.
The tensile strength of the covering
layers does not seem interesting to
be (sigma> sigma-allowed)?
territorially:
Campi Flegrei and Vesuvius have a
common magma bubble in about 8 km
Depth.
Under the Vesuvius in addition there is a
with the deeper related magma bubble
reservoir at 2-3 km depth. (magma at
Mt Vesuvius, Nunziate et al 2006),
(Seismic Evidence of an Extended Magmatic
Sill Under Mt Vesuvius, Auger et al.).
(Inside Mt Vesuvius: a new method
to look at the seismic
(velocity and attenuation) tomographic
Edoardo Del Pezzo imaging et al.)
(Short residence times for alkaline Vesuvius
magma in a multi-depth supply system:
Evidence from geochemical and textural
studies, Lucia Pappalardo, 2010)
energetically:
Magma is exothermic, “… the heat of
vaporization is Relatively large at low
Pressures (up to 20 kJ / mol at 10-20 bar)
and Decreases … ”
(Chapter I: D.B.Dingwell / Magma
Degassing and Fragmentation: Recent
Experimental Advances)
The area of the magma bubble within 8-10 km depth
under the Vesuvius is about 400 km ²
The surface of the upper 3 km depth
is assumed to be 100 km ²,
its thickness here at 10 m
estimated, so a volume of 1 km = ³
Tephrite and phonolite magma?
Assuming that half of the
Magma gases oversaturated, but not yet
is subcooled,
results from an assumed
Molecular weight of 250 g, an energy content
of min. about:
500 million m³ * 2.5 t / m³ * 20 KJ / mol / mol 4000 / t
= 6.25 GJ ie ~ 2.6 kTNT
or 2 Hiroshima atomic bombs.
If the calculations are correct?
Suspected effects:
If there’s a major outbreak of
Vesuvius come, you have to expect something like this:
Then, for example, atomizes the cone of Vesuvius
and are an area of 200 km ² with
a 5m thick hot layer of dust cover.
“Recently, 400 km2 portion melting zones
under the Vesuvius by imaging studies
identified at this depth (8-10 km),
and on the basis of the P-T conditions
with relatively rapid differentiation time
(Decades to a few centuries),
were obtained by our CSD model,
we assume that this layer of
differentiated magma could exist
which is already capable of
far-reaching (plinian) explosive
To produce events when renewed
Activities from the status of
current closed chimney
develop ……
These facts refute the previously
advocated idea that a long
Rest period is necessary to achieve a
Volcanic system for a major eruption
prepare ….
Therefore, the contingency plan should
Somma-Vesuvius and possibly
for other similar and highly explosive volcanoes
based on the maximum eruptive scenario,
independent of the rest period.
In densely populated areas, it is important
to prevent a large volcanic disaster. ”
(Short residence times for alkaline
Vesuvius …, Lucia Pappalardo, 2010)
Proposals to Resist:
To preserve the existing cone of Vesuvius!
Exploration drilling large diameter (~ 5 m)
in the lower vent of Vesuvius,
the crater and, for example, Atrio dell Cavallo,
to an induced outflow of magma
in the cased large-diameter bore
to achieve,
a flow of magma through the
to enable lithostatic pressure only,
done defragmentation of magma
expected in the deep drill tube,
with the hoped-for result of strong ejection.
Other reserve drilling even greater
diameter to a significant relaxation
the gas-magma-chamber / the Sill with rapid
pressure rise of magma to reach …
If the holes, the lower end of the chimney
have achieved in about 1/2 km depth below sea level,
without it immediately comes to an eruption,
should they be kept.
Then in case of a pressure surge to a
beginning of the eruption, the magma through the
hole leak without the cone of Vesuvius
is atomized.
How to proceed?
My thoughts:
Feasibility study on the controlled
Eruption of Vesuvius in an international context
If such a feasibility study of the prevention of
holds uncontrolled explosion of Vesuvius possible, then:
Preparing for the project:
Notice of the entire risk of the parties concerned,
Notice of the expected consequences
the changes brought about by controlled drilling eruption.
Extensive public discussion of the project!
Referendum, whether the project should be carried out.
Planning of the project for the controlled
Eruption of Vesuvius.
If the referendum for the project decides:
Detailed planning of the project.
Pre-applications for part costs acquisitions
nationally and in the European Union.
Legislation for the implementation of the project.
Example: outreach
(limited exemptions
for long resident contractor and material support for long resident helpless arms)
for those concerned for the change of location.
Award of contracts under EU and international control.
Project management and control
Continuous risk monitoring from commencement of drilling.
After appropriate preparations only partial evacuation of the red zone in the immediate vicinity.
More evacuation after the evacuation plan,
if an automatic extension of artificially
initiated eruption is seriously feared.
Perhaps a wholesale evacuation can be avoided
be staggered or temporally feasible.
I read several references to international projects
Improve the exploration of the tomography of volcanoes.
These projects are to be supported very much.
but currently they do not release anyone from responsibility to do everything possible to forestall a large eruption and to protect the many lives reliable!
Unfortunately, you can learn with no non-invasive method which magma really is at any point in the volcano!
The considerations of the (im) possibility of explosion of Vesuvius avail nothing, decorate in a mocking way, the large number of resulting in an explosion dead.
Or: How many deaths are “1% in 130 years”
for a (sub-) plinian eruption,
which at any time in a very short time (a few hours), sc.Lit.! is this possible?
Is the OV started with the other institutions of the INGV (eg Pisa) since my article in “IlRoma” on 11.21.2013 with investigations on the proposals?
And if someone proposes a better solution, I’m just happy!
Only importance
the cone of Vesuvius, by anticipating an induced eruption
careful not to destroy.
To illustrate, here is a link to a video
from the beginning of the explosion of the Mt.St.Helens:
Excuse please the bad translation!
I only wish a solution!
Hans
Finora, il cono del Vesuvio non è penetrato da magma esplosivo.
Solo quando l’esplosivo ascendente magma è entrato nel cono,
cambiamenti possono essere osservati (a fumarole e geometria),
che si prevede di esplosione!
Allora è probabilmente troppo tardi per una evacuazione di successo di molte personi.
Poi il disastro prende la propria strada.
Ciò può essere evitato!
Il rilassamento della camera magmatica del Vesuvio
può essere raggiunto solo da fori o gallerie.
Ciò significa che una eruzione del Vesuvio artificialmente iniziato!
Per questo, un progetto deve essere avviato.
Le persone possono essere evacuati prima foratura!
Lo scopo del progetto è quello
che il cono del Vesuvio non viene distrutta.
Questo impedisce frane,
innescare grandi esplosioni,
perché la camera magmatica è sollevato improvvisamente da frane.
e:
Se un numero sufficiente di gas dalla camera magmatica dei Campi Flegrei
può venire a Vesuvio,
forse la camera magmatica dei Campi Flegrei rilassarsi un po ‘.
Che questo è assurdo? – Solo la parola “assurdo”!
Prego il Chi meglio sa qui per spiegare come si può andare!
Mi scuso per la cattiva traduzione!
Hans
Ritornando sul tema dei continui ‘allarmi’ Vesuvio, devo sottolineare una questione che, chissà perchè, non viene mai considerata esplicitamente, neanche nella letteratura scientifica. Il ‘modello’ di un vulcano come il Vesuvio, quando è a ‘condotto chiuso’, è effettivamente quello di un sistema in cui il magma differenziando separa il gas dalla fase liquida, ed accumula quindi grandi pressioni che, oltre una certa soglia, provocano la rottura del condotto ostruito e quindi l’eruzione. In base a tale modello, prima di raggiungere le condizioni eruttive dovrebbe accumularsi enorme pressione in profondità, che causerebbe grandi rigonfiamenti della superficie del vulcano (ossia macroscopico sollevamento del suolo nell’area vulcanica). Bene, da quando il vulcano è monitorato geodeticamente (dagli anni ’70 con livellazioni di precisione, dagli anni ’90 anche con sistemi GPS, dalla fine degli anni ’90 anche con sistemi satellitari InSAR) non solo non è mai stato rilevato neanche il più lieve sollevamento del suolo, ma al contrario la parte del cono è soggetta ad un lieve, costante abbassamento (di circa 1 cm/anno). Dunque, sebbene questa osservazione debba essere valutata con la massima cautela prima di farne derivare interpretazioni definitive, è chiaro che essa è incompatibile con un sistema in cui si stanno accumulando grandi pressioni in profondità.
Grazie professore De Natale per il suo commento. Sul Vesuvio continuano a dirne di tutti i colori. Su LE SCIENZE di agosto c’è un articolo che pone i riflettori sul nuovo piano di emergenza e sull’elevato valore esposto dei comuni vesuviani (niente di nuovo sotto il sole). Quasi automaticamente la gente pensa che questo gran parlare del nostro vulcano significhi che l’eruzione è imminente. Perciò ben vengano le sue precisazioni! Una curiosità: l’abbassamento del cono è stato osservato anche in qualche altro vulcano del mondo? Un cordiale saluto, Patrizia.
Può leggere l’articolo in cui riportiamo queste misure, con le relative interpretazioni: Lanari et al. Evidence for a peculiar style of ground deformation inferred at Vesuvius volcano, GRL, 29, 9, pp. 61-64, 2002.
L’ipotesi principale è che questi abbassamenti siano riaggiustamenti gravitativi (i vulcani sono masse aggiunte recentemente, quindi non compensate), ed alcuni parlano di ‘volcano spreading’.
Gentile Direttore,
non posso che unirmi ai ringraziamenti per i suoi interventi sempre puntuali e di notevole valore scientifico.
Ho letto con molto interesse l’articolo da lei citato e mi sono, in particolare, soffermato sulle mappe SAR inserite. Il discorso dello spreading è molto interessante anche se credo che la formulazione di un modello statistico per la sua evoluzione non sia molto semplice, se non altro per le soluzioni delle equazioni di Navier Stokes nei diversi punti interessati.
Detto questo, a mero titolo di curiosità, dalle mappe SAR si evidenzia un abbassamento del livello del suolo, come indicato da lei, in diversi punti del cono. Ora, considerando il cono come una struttura “poggiata” su uno strato preesistente, mi aspetterei, per la conservazione della massa, di avere alcune zone, probabilmente marginali al cono, in cui si dovrebbe vedere un innalzamento del suolo. Non mi sembra però di notare strutture di questo tipo.
Potrebbe, se possibile, spiegarmi meglio questo effetto?
Saluti,
Matteo
Gentile Direttore De Natale,
la ringrazio molto per il vostro argomento tempestiva.
Il tema di allarme permanente del Vesuvio ha un certo significato.
Signora Patrizia, vorrei dare il benvenuto la presente, si lamenta,
che la maggior parte della gente pensa automaticamente
quel discorso spiega dal Vesuvio,
che l’epidemia è imminente.
Questo è purtroppo un cattivo stato,
ma rimane pieno di incertezza,
quando il Vesuvio erutta davvero.
Esso mostra il desiderio di una soluzione,
può essere raggiunto solo senza un approccio katastrofistico,
deve considerare e molti aspetti.
L'(evacuazione) è molto un problema nel lavoro scientifico di G.Mastrolorenzo e L.Pappalardo (2006 …), continua.
Questa domanda di una soluzione è ancora attuale.
Trovo interessante,
che il cono sembra facile a placarsi.
Sto pensando:
Sotto il camino chiuso dissolversi nel
superiori Sills
dai gas ascendenti camera magmatica
nel magma ancora liquido.
Questo magma è sotto alta pressione
e agendo sui depositi vulcanici circostanti
direttamente tramite il tocco.
Se in questi strati limite
piede libero vulcanico sedimento / tufo (cenere / lapilli)
compresso dal contatto con il magma caldo scorre
e quindi richiede meno volume?
Questo potrebbe compressione / metamorfosi essere esotermica?
Poi il Vesuvio non si gonfiava,
ma anche con la penetrazione progressiva
Magma diminuiscono di volume?
Potrebbe essere questa una spiegazione per
la localizzazione concentrato
l’ultimo terremoto
fornire sotto la grata del Vesuvio?
Solo pensieri!
Attualmente, tuttavia, la domanda rimane
dopo il tempo di evacuazione della zona rossa:
Doveva essere eseguito come ora:
dopo i terremoti forti, gonfiore del cono
e la rottura di fumarole forti,
e con le prospettive di successo ora discusse
o
dopo l’evacuazione proposta
davanti
il terremoto, il gonfiore …
connessa con la successiva
iniziazione artificiale di una eruzione vulcanica
attraverso un foro o di un tunnel
con possibilità di evacuazione completa
per tutta la durata dello scoppio iniziati?
E si tratta di vita umana.
Penso che molte persone
richiederà una risposta.
Con i migliori auguri per il vostro benessere personale
e massimo rispetto
Hans-Hermann Uffrecht
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Cario Direttore De Natale,
ecco un piccolo addendum:
Sto pensando:
È vero
per perforare in vulcani,
per scoprire
che roccia
o che il magma è laggiù.
Ci sarebbe
no grande ponte (Eiffel),
nessuna macchina (Benz),
non c’è una caldaia stazione ferroviaria o di potenza (Lilienthal),
nessun aereo (anche Lilienthal),
no Astronautica (Ziolkowski / Braun)
e nessun reattore nucleare (Fermi)
senza anima ricercatori coraggiosi
e il mondo sarebbe nell’ignoranza
e superstizione lavandino.
Urla sempre la voce del popolo
oggi: “Osanna”
e domani: “Crocifiggilo”.
Hans-Hermann Uffrecht
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Grazie professore De Natale. Ho trovato anche questo riferimento: http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/convegniprecedenti/2004/content/PDF/11_07.PDF
Non conoscevo il fenomeno dello spreading (mea culpa!). Se ho capito bene, gli aggiustamenti gravitativi del vulcano si accompagnano ad un’evoluzione dei magmi verso composizioni più basiche, facendo abbassare l’ Indice di Esplosività Vulcanica (VEI) e rendendo statisticamente più probabili eruzioni di tipo effusivo. Alla domanda ‘che cosa succederebbe se la prossima eruzione fosse più catastrofica di quella del 1631’, il professore Mauro Rosi (su LE SCIENZE) ha risposto che ‘dai primi segnali di un’imminente eruzione all’eruzione vera e propria passerebbe un numero di ore sufficiente ad evacuare anche le persone al di fuori della zona rossa’. Lei cosa ne pensa? La scelta di organizzare il piano di emergenza ipotizzando un’eruzione subpliniana, come quella del 1631, è stata dettata dai dati statistici o da motivi logistici? Buon ferragosto.
Oggi: eruzione pliniana 1935 anni! –
1991 ha detto un siciliano di Gardini Naxos a me:
“Se l’Etna erutta regolarmente,
allora non abbiamo terremoti! ”
Vesuvio ha solo uno sfiato intasato –
Non dovrebbe chiamare alla riflessione?
Hans-Hermann Uffrecht
Oggi è il mio onomastico!
“Finché l’Etna erutta, il Vesuvio è tranquillo”: ecco una bella leggenda metropolitana. Stia bene, professore!
Ciao Signora Patrizia,
Congratulazioni!
e Grazie, questo è davvero bello!
Cordiali saluti!
Hans
Tanti auguri anche da parte mia Patrizia!
Unico appunto, Hans ha detto esattamente l’opposto. Da quanto capisco, il siciliano in questione avrebbe detto che poichè l’Etna erutta regolarmente, allora in Sicilia non hanno terremoti.
Di contro, il Vesuvio è silente perchè ha lo sfiato “otturato” e quindi provoca terremoti.
Hans, do you confirm this? The guy you cited said: since Etna erupts regularly, in Sicily there are no quakes. On the contrary, Vesuvio could be more dangerous since its activity is practically null.
In my opinion, this sentence can be acceptable since it includes the main difference between the two volcanos. In other articles I wrote exactly the same: Etna is like a colander and for this reason the internal pressure cannot reach high level. On the contrary Vesuvio is like a rigid envelop and it can reach high internal pressure value increasing its hazardous.
Matteo
Ciao Matteo,
Grazie per la spiegazione,
Questo è esattamente ciò che predico tutto il tempo.
Patrizia era nella tua risposta ancora molto bello.
Ecco una foto del castello Stolpen in Sassonia.
Su questo castello il re Augusto il Forte tenuto la sua amante scartato contessa Cosel catturato 40 anni fino alla sua morte e ha fatto esercizi di tiro di cannone contro le rocce.
Ma perché è il basalto non è stato dato.
Così vengo al citato da pubblicazione Prof. De Natale.
Questo ho letto su e giù,
ma non poteva salvarlo
e sono venuto a fare una domanda:
Potrebbe essere che sotto la roccia di Stolpen
uno inclinato strato di roccia solida trova?
Potrebbe essere che questo strato è stato così,
che basalto appena solidificata scivolò lateralmente?
Potrebbe essere che non è poi scoppiata,
perché il magma non era povero pazzo e gas.
conclusione:
Se questo è logico, quindi, il Vesuvio può anche eruttare,
quando il cono ora esistente scivolare lateralmente
e disegna qualcosa,
perché poi fessure ai piedi del camino
con l’esistente sotto il Vesuvio
riempire con gas saturo fluenti magma.
Qualcosa ha detto Patrizia qui in
“Presunte Previsioni di Terremoti”.
Nelle fessure che magma può salire e
esplodere a goccia sufficiente pressione.
Per dimostrare questo, si dovrebbe esaminare
se tende congelato il contenuto della griglia
o è già inclinata.
Grazie al Prof. De Natale che ha citato questo lavoro qui!
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Hans
Bild =
/home/hu/Desktop/neue-Vesuv-Literatur/Basaltsaeulen-an-der-Burg-Stolpen2.JPG
Ciao Matteo,
Ho ancora un piccolo supplemento.
Per l’osservazione
la variazione dell’inclinazione del nucleo di lava fredda nel camino del Vesuvio
Immagino circa la seguente soluzione:
Al centro del cratere un montante è ancorato.
Questo albero è quello di andare oltre il bordo del cratere.
Le fondamenta del montante è
un laser a colori posizionato verticalmente verso l’alto.
Nella parte superiore del montante, un divisore di raggio è installato.
Questo beam-splitter distribuisce il fascio laser in quattro direzioni
lungo i bordi di una piramide.
Questi sotto-travi raggiungono i vostri end e beam-splitter,
che dividono i loro raggi parziali lungo il bordo base della piramide,
in modo che sempre incontrare due raggi parziali.
Interferometria può trovare ogni piccolo cambiamento dell’inclinazione.
Una piramide ho suggerito invece di un tetraedro,
perché allora anche i possibili formati dei difetti possono essere determinati.
Inoltre, è ancora possibile individuare un effetto buffo colore per la OV,
quando si utilizza il colore della luce visibile.
Potrebbe essere che qualcosa già esisteva sul Vesuvio?
Vi auguro una bella Domenica pomeriggio!
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Hans
PS.
Ho appena realizzato che non ho considerato la grande profondità del cratere.
I francesi non vorranno vuole fare la sua bella torre Eiffel nel cratere del Vesuvio.
E perché si deve misurare la pendenza del fascio ad un cambiamento nella misura di inclinazione con un interferometro,
ha il miglior colpo verticale questo raggio al punto di confronto,
Quindi, essere rotto.
Il percorso del fascio è quindi:
Dal laser sul fondo del cratere e il divisore di fascio
sui quattro direzioni dei bordi della piramide sopra il bordo del cratere,
da Strahteiler a 4 prismi orientamento del flusso al bordo inferiore della piramide,
alla fine della punta di un rispettivo prisma che devia il fascio verticalmente su un interferometro a terra,
o nel fascio verticale a seconda trave inserita splitter agli altri due bordi di estremità …
Tutti spettacolo! – Si potrebbe dire, Berlino.
Hans
Ciao Matteo,
quando vedo la foto di Stolpen,
devo pensare di nuovo ai miei studi ’61,
come noi grido di latta discusso.
Una lattina – verga (Sn) crepitava udibile quando si piegò.
Questo potrebbe essere simile a Vesuvio,
quando la lava solidificata nel condotto
lentamente rompendo sul terreno inclinato?
Se è così,
potrebbe essere l’
nei sismogrammi pubblicati
in qualche modo vedere?
Cordiali saluti!
Hans
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Per l’articolo in Il Tempo
(Link: …http://www.iltempo.it/cronache/2014/10/14/vesuvio-il-piano-flop-di-evacuazione-ecco-i-morti-stimati-nell-apocalisse-1.1327899 )
Ho aggiunto un commento
Hans-Hermann Uffrecht
Il articolo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/04/goethe-e-la-disneyland-del-settecento-con-i-due-crateri-fumanti-del-vesuvioNapoli10.html
L’articolo testimonia che il Vesuvio ha avuto due camini.
Interessante?
Forse una soluzione a questo problema del Vesuvio e Campi Flegre?
“E ‘il ciclo diabolico del Vesuvio, che inizia sempre alla fine di una eruzione, quando gas e magma trapelato. Poi la pressione del magma è bassa e Camino comincia a intasare di lava fredda. E tutti sono contenti che l’epidemia è finita, e si pensa ora e continuare a qualcos’altro … Ma si è dimenticato per mantenere la bocca del vulcano aperto. E così va da, anno dopo anno. Nel frattempo, la venuta del magma e gas in aumento spremere solo nel magma superiore. Questo rende il magma acido ma esplosiva e permette la pressione al rialzo Vesuvio chiuso. Alla fine, comunque, il cono del Vesuvio diventa instabile. Poi sviluppare fessure o il contenuto raffreddate del camino rallenterà nel magma caldo sul fondo del cono e sta lentamente arrivando. Questo crea vuoti lungo la cupola magma, in cui saturo di gas può salire e magma esplosivo rapidamente. Se il magma è salito depressurizzato, poi esplode nelle cavità e porta a frane la montagna sopra di esso. E se abbastanza magma è salito … allora probabilmente c’è una grande eruzione. …. ”
Ciò può essere evitato! Il rilassamento della camera magmatica del Vesuvio può essere raggiunto solo da fori o gallerie. Ciò significa che il e necessario da iniziare una eruzione del Vesuvio artificialmente! Per questo, un progetto deve essere avviato.
Le persone possono essere evacuati prima foratura!
Ma solo per poco tempo!
Hans-Hermann Uffrecht
Auguro a tutti voi un buon anno 2015 senza un disastro!
Purtroppo in molto punti ricorda la situazione
sulle Vesuvio e Campi Flegrei
e Plinio il Vecchio
e il suo destino.
Nemmeno un pubblico processo su carta
di
“Le possibilità di riduzione di una eruzione del Vesuvio con perforazioni”
è fatto stata?
Ma ci sono stati molti discorsi, molte sedie larghe
e molto di Classifica (degli babbuini) ….
Per una buona iniziare con buoni propositi del nuovo anno!
Ma attenzione:
La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.
Cordiali saluti!
Hans-Hermann Uffrecht
Auguro a tutti un felice, sano e felice 2015!
Problema Vesuvio ho ancora altri due di contribuire pensieri.
Queste idee sostengono la proposta:
“Ridurre il rischio di una eruzione pliniana del Vesuvio da perforazione”
1. Da Tomoves ho imparato:
La minaccia del cono è aumentato più volte da quattro canali di lava vecchi!
Poi potrebbe esserci un focolaio, come il Mt.St Helens.
2. È possibile,
un allargamento del diametro dei fori attraverso una fodera di acciaio
per evitare che per qualche tempo.
Forse questi pensieri portano avanti più coraggio
fare uno studio sulla proposta.
Cordiali Saluti
Hans-Hermann Uffrecht
P.S. Mi scuso per la cattiva traduzione!
Cari amici!
E la terra gira!
E c’è ancora un modo!
Le fumarole del Vesuvio
nel vecchio camino deve essere ampliato lentamente,
sempre più in profondità, ad un piccolo diametro,
forse fino a un metro.
A tale scopo deve essere una macchina automatica
essere realizzati e utilizzati.
Quindi, è possibile
una parte della pressione dalle profondità
per sfogare attraverso il vecchio camino,
senza che il vulcano di distruggere!
E la realizzazione è possibile!
Cordiali Saluti
Hans-Hermann Uffrecht
PS: Mi scuso per la cattiva traduzione!
Ecco il mio testo, ha “perso” ilroma.net:
“”www.ilroma.net
CULTURA
sabato 26 ottobre 2013
9
UN’IDEA PER PREVENIRE L’EMERGENZA
Il Vesuvio e i babbuini,
un dolce far niente
di Hans-Hermann Uffrecht*
Recentemente ho fatto un
meraviglioso viaggio in
Italia. Un viaggio un po’
classico e, come molti altri miei
famosi concittadini, sono venuto
in Campania.
E tra Napoli e Pompei (nella fo-
to, gli scavi) ho discusso con miei
amici del Vesuvio e della sua pre-
sunta annunciata prossima eru-
zione. Debbo dirvi che per ag-
giornarmi sulla situazione del vul-
cano, io guardo di volta in volta
le pagine web di terremoto-report.com e il sito dell’Osservatorio Ve-
suviano.
Ora nell’organizzatissimo Giappone, l’incidente alla centrale nucleare
di Fukushima ha dimostrato come un errore umano è sempre pos-
sibile e con conseguenze catastrofiche.
Così il mio disagio circa il pre-
sunto piano di emergenza che do-
vrebbe scattare alla prossima eru-
zione del Vesuvio è cresciuto pen-
sando ad un’immensa possibile
distruzione di paesi e vite umane.
In realtà potrei anche non inte-
ressarmi di questo problema, ma
credo che per me sarebbe una
specie di imperdonabile omissio-
ne di assistenza.
Dunque, a mio avviso, l’attuale si-
tuazione che ho osservato nei din-
torni del vulcano somiglia ad una
foto di una famiglia di babbuini seduti attorno a una grande stufa
accesa, pronti a saltare ad ogni piccola fiamma alta e a urlare.
Il che significa che deve essere fatta ora, e non dopo, la cosa giusta:
attendere gli eventi con le mani in mano porterebbe inevitabilmen-
te ad un futuro disastro.
So bene che la competenza del Vesuvio qui da voi è in mano a scien-
ziati e vulcanologi di prim’ordine. E credo pure che questo vostro
vulcano rivesta un interesse nazionale in Italia.
Ed ecco la mia opinione, detta nella maniera più semplice.
Il Vesuvio poggia su una (o più) grande caldaia di magma e camera
a gas. Il che significa che è come una enorme pentola a pressione pie-
na di vapore che può scoppiare da un momento all’altro eruttando un
chilometro cubo di solidi incandescenti!
Che cosa si può fare per impedire l’esplosione della caldaia?
Secondo me se ne dovrebbe ridurre la pressione praticandovi pic-
coli fori per permettere al vapore di uscire lentamente ma in misura
maggiore di quella generata dal vulcano.
L’ingegnere meccanico e pioniere dell’aviazione Otto Lilienthal
ha inventato nel 19esimo secolo il tubo della caldaia a vapore, un si-
stema per evitare le esplosioni di caldaie sotto pressione.
Dunque qualcosa si può davvero fare, invece di aspettare (il dolce
far niente). Il primo disastro è stata la distruzione di Ercolano e Pom-
pei, non abbiamo certo bisogno di un secondo!
Al fine di proteggere gli oltre un milione di abitanti da una tale even-
tualità bisogna risolvere il problema di questa caldaia di magma e gas
sotto pressione. In primo luogo, occorrerebbe realizzare un tunnel
per la via più breve che porti dal Vesuvio verso il mare, unico spazio
possibile da utilizzare.
Per la prima volta si avrebbe una eruzione vulcanica controllata me-
diante uno o più tunnel di sfogo. Questi tunnel avrebbero un dia-
metro di circa 20 metri e una profondità di 3 km, inclinati verso il
basso per arrivare vicino alla camera del magma.
Naturalmente, potrebbero essere realizzati solo con una gigantesca
fresatrice automatica, che potrebbe scavare e trasportare in sicu-
rezza il terreno di copertura del tunnel.
So bene che non è una impresa facile quella di perforare il Vesuvio,
ma credo sia l’unica via possibile per ottenere il risultato desidera-
to, cioè dare sfogo alla crescente pressione che si accumula.
Come potete immaginare, non sto parlando di un progetto da poco
e non riguarderebbe solo una grande impresa ma tutte le persone
che vivono attorno al Vesuvio e che dovrebbero essere chiamate ad
esprimersi. Ma le possibilità tecniche esistenti oggi sono avanzatis-
sime rispetto a 2000 anni fa. Per darvene una idea vi dirò che la Sviz-
zera, per la sua difesa, ha costruito nel cuore delle Alpi più di 2.000
km di gallerie e bunker, quasi la stessa distanza che passa da Berli-
no a Napoli! Per il Vesuvio credo sia possibile eseguire tunnel di gran-
di dimensioni senza che un solo uomo debba lavorare a scavarlo, e
questo grazie alle nuove tecnologie ingegneristiche. Si pone solo il
problema di quanto costerebbe un simile progetto, ma io credo che
l’Italia sia un paese abbastanza ricco per finanziare una impresa sen-
za precedenti. Così pure penso che gli scienziati, i tecnici e gli im-
prenditori italiani siano in grado di realizzarlo. Inoltre, il progetto sa-
rebbe un interessante prodotto di esportazione per l’Italia (assai più
del ponte sullo stretto di Messina). Sarebbe molto meglio che vede-
re i babbuini starsene senza far niente e fare festa attorno alla stufa
aspettando l’ora X.
*fisico
“”
Hans-Hermann Uffrecht
Come può una grande esplosione del Vesuvio essere prevenuto?
Pensieri preliminari:
Etna ha diversi postumi di una sbornia,
là la gente dire:
Se il vulcano erutta regolarmente, non abbiamo i terremoti.
Primo arrivato terremoto,
poi venire focolai.
Epomeo, Campi Flegrei e del Vesuvio hanno una camera magmatica comune.
La camera magmatica del Vesuvio trova a otto chilometri di profondità, proprio sotto di lui.
Non ci dovrebbero essere grandi Sills dai tre chilometri in profondità sotto il Vesuvio.
Ciò Sills potrebbe essere direttamente collegato alla camera magmatica comune.
Gas Empire magma è più leggero di magma gas povero, perché il suo peso molecolare medio è più basso.
Empire gas magma potrebbe venire anche dal Campi Flegrei.
Il magma ricco di gas aumenta,
se la temperatura è alta.
Empire Gas magma risale dal grande magma camera sotto il cono del Vesuvio.
Quando la pressione scende bruscamente,
improvvisamente e deframmentato ascendente gas ricco degassificato (soprattutto acido) magma.
Inoltre, un sacco di energia viene rilasciata,
che può condurre rapidamente a grandi esplosioni.
Il professore Pappalardo e Mastrolorenzo hanno studiato nel loro comportamento lavoro crescente magma dettagli.
La bocca del Vesuvio è chiuso.
Il cono del Vesuvio è costituito da casualmente lanciare e far cadere strati di cenere, pomice e lava, da e dopo l’espulsione risultante strati di fango.
Il camino è costituito da lava raffreddata del Vesuvio.
E ‘così difficile e forte che cade lentamente all’interno del cono dalla sua maggiore densità.
A causa della parete lavica spessa accurata determinazione sismica del contenuto del camino è problematico.
Il camino potrebbe avere cavità non localizzabile.
Dal progetto Tomoves è noto che ci sono parecchi (4) vuoto? Canali / laviche Magma per dare,
l’acqua del mare potrebbe fluire verso essere dal Golfo di Napoli.
Circa 3-5 km di profondità sotto il Vesuvio è un piano inclinato verso il lastra di calcare mare, su cui poggia il cono del Vesuvio.
La lastra obliqua calcare potrebbe causare l’incendio affondamento del Vesuvio volge al cono.
Scendendo, la parete camino di roccia penetra in una zona più profonda.
Ci viene prelevato dal magma caldo.
Le interruzioni camino dal basso
e provoca piccole scosse.
I frammenti del camino a cadere in alta viscosità magma-conglomerati lentamente e lentamente essere interrotto a causa della temperatura più alta in profondità.
Miscelato con il magma ascendente produce una zona a forma di fungo da ascendente magma sotto il cono
e affonda le parti rocciose.
Questa miscela è nelle condizioni di pressione e temperatura locali esistenti possiedono proprietà reologiche rispetto al suo comportamento, rheopexy e tissotropia.
Questo è un contrasto con il normale comportamento di attrito e attrito statico.
Studi Tomoves hanno dimostrato che ai piedi del Vesuvio
sono sono un sacco di fluidi non supercritici ricchi di acqua.
La combinazione di grandi quantità di magma caldo con acqua conduce molto rapidamente e inaspettatamente alle eruzioni freatomagmatiche.
Che potrebbe essere stata la causa della improvvisa esplosione di Calbuco.
Cosa si può fare?
L’enorme quantità di magma sotto il Vesuvio non può essere raggiunto senza fori.
Poiché accumula particolarmente forte con gas magma supersaturated nella parte superiore di un fungo, definito da una zona sensore di viscosità (diga?) Sotto il Vesuvio, il vulcano esploderà nel tempo geologicamente breve.
Il magma caldo sotto il cono (diga)
probabilmente è delimitato verso l’alto da solo un sottile strato di magma raffreddato verso i fluidi subcritiche idrati.
Questo strato sottile comporta il rischio di eruzione imprevedibile freatomagmatica.
Soluzione:
Ci sono diversi modi per il relax del gas e deflusso di magma esplosivo.
Fondamentalmente,
quel magma sovrasatura possa fluire lentamente e deframmentare da un tubo d’acciaio
e quindi la distruzione del cono del Vesuvio
è impedito.
Causando il lento drenaggio di magma
una lenta riduzione del cono
e così evita una implosione del vulcano.
a) – scavando automatico una pendenza tunnel d’acciaio prima lettera maiuscola al di sotto della città di Torre del Greco nella zona circa 1 km sotto il centro del camino per rilassare la diga superiore.
Ciò dovrebbe consentire uno scarico limitata di magma.
Questa è probabilmente la cosa migliore tecnicamente fattibile, ma sono necessari test preliminari.
Le indagini riguardano la stabilità del cono e la prevenzione di una eruzione freatica-magmatiche.
Potrebbe essere un vulcano di fango, quelli che insorgono Sidarjo / LUSI quando il magma non è raggiunto.
b) – Foro automatico di un pozzo, per quanto piccolo diametro in acciaio prima lettera maiuscola,
chiarisce se ci sono cavità sotto la punta del cono,
che a una deframmentazione di Magma
o reazione freatica-magmatico
potrebbe polverizzare l’intero cono (restauro di Somma cratere).
c) – Foro automatico di un acciaio-carter e, fino ad avere un diametro maggiore,
per un relax permanente
Tutte queste e altre possibili varianti devono essere esaminate in uno studio di fattibilità prima!
Altri pensieri:
A causa della scoppio improvviso di Calbuco dimostra
che alcuni metodi di previsione tradizionali
non sono tempestivi significativo,
bisogno di trovare altri metodi.
Cosa sarebbe questa domanda?
d) – la Fotografia muone
è meraviglioso nel mio parere,
perché sembra attraverso il vulcano,
ma evitare che la necessaria esposizione a lungo
Purtroppo, il potere esplicativo di processi dinamici.
e) – l’intercettazione del sottosuolo con multicanale
registratori sismografici elettroniche,
che è forse già fatto, ma non saranno pubblicati,
ma non sono sicuro,
se l’attuale situazione pubblica
è stato tirato qualcosa nell’equazione.
Qui è un sismografo a quattro canali è richiesto
suoi sensori agli angoli un tetraedro equilatero
sono con 100m di lunghezza laterale.
Una posizione è ad una profondità maggiore,
mentre gli altri tre
può essere posizionato vicino alla superficie.
Ciò consentirebbe,
con tremore o terremoti sciami
anche la direzione del flusso
e portata determinare con precisione.
Sarebbe particolarmente importante per il Vesuvio,
perché nel livello del mare
lo strato limite tra la diga
e la zona di fluidi subcritiche è.
Si potrebbe quindi rilevare un’intrusione di magma nella zona fluida subito,
come prima eleva Carried
o inserire modifiche sotterranee
o la composizione chimica
cambiamenti di fumarole.
f) – E ‘troppo audace per chiedere la protezione civile, a commissionare uno studio di fattibilità,
la ricerca di nuovi possibili soluzioni tecniche comprendono.
Chiedo scusa per la cattiva traduzione! Grazie!
Hans-Hermann Uffrecht
Un serbatoio (bombola di gas, caldaia o un magma serbatoi)
strappare in un solo punto alla volta!
Così il vulcano in eruzione “Campi Flegrei + Vesuvio”
solo in un posto!
E quindi non dovrebbe essere solleticato i Campi Flegrei!
I Campi Flegrei non hanno cono!
E sono del livello del mare.
Ma il Vesuvio ha un grande cono e un forte canale.
Così, come è ora,
ma può l’intero cono volare in aria.
E io dico:
Se ci riesce,
per dirigere l’inizio della eruzione in un foro nel canale,
poi il cono viene mantenuta! —-
Il vulcano super in Eifel differisce da supervulcano Campi Flegrei-Vesuvius-.
Ciclo Eifel-supervulcano è quasi sconosciuto.
L’Eifel-supervulcano non ha tale uscita,
come il Vesuvio gli offre.
Il magma sotto il Vesuvio è più alto
e sotto Campi Flegrei profonde.
E il canale del Vesuvio scenderà lentamente verso il basso.
Se il foro nel canale Vesuvio ha un diametro adatto,
potrebbe essere evitato forse parossismo.
Poi, dal Vesuvio
un Vesumboli.
Il foro deve forare nel magma superiore
perché è quello di evitare che un vulcano di fango (LUSI) si pone.
Inoltre vorrei che per più di un anno, uno studio,
meglio per OV con una partecipazione internazionale.
“Hans-Hermann Uffrecht” o “Vesuvio Dove Andiamo”
P.S.Chiedo scusa per la cattiva traduzione! Grazie!
Etna e Vesuvio
Proprio il Etna ha eruttato, un vulcano, che è molto diverso dal Vesuvio, perché ha quasi sempre canali aperti per Magma. Inoltre, l’Etna non ha avuto un lungo periodo di riposo. Tuttavia, le immagini mostrano una grande epidemia, le cui conseguenze sono riconosciute solo lentamente.
Ciò sottolinea la prossima eruzione del Vesuvio! Fabrizione risposto alla mia domanda: “Quando ci sono più vittime?” in blog:
http://www.nibiru2012.it/forum/vulcanologia-e-geofisica/riduzione-del-rischio-vulcanico-conferenze-e-attivita-146827.0.html così:
“1) Questo è il numero di morti per la protezione civile in assenza di evacuazione o di un piano di emergenza
VEI 5 10,000 S SUB PLINIAN 1 1000 S La S indica plurale cosi per un eruzione pliniana puoi intendere 30 mila, 40 mila morti ma non 100 mila morti Se il tempo tra la rilevazione e allarme è solo poche ore, hans nessuno verrà evacuato perchè occorrono (servono) alcune ore alla protezione civile, le forze dell’ordine per dispiegarsi sul territorio e solo dopo verrà annunciato l’allarme rosso
Questo scenario di un eruzione in poche ore è impossibile. Secondo gli studi la durata dell’eruzione partendo dall’unrest è di 54 giorni. Questo è un valore medio Io sono d’accordo con questa valutazione. …” e: “Hans
La stima dei 54 giorni e dei morti è stata ottenuta col metodo elicitario dal gruppo EXPLORIS elicitario = expert elicitation method “.
Questo è scandaloso per me!
Questo mi costringe a non rimanere in silenzio sulla questione: Deve essere provato per ridurre l’esplosione del Vesuvio!
E come uno studio della competente OV deve essere effettuato.
Allora è possibile evacuare solo e quindi aprire il canale del Vesuvio da perforazione automatica. Questo avvia un eruzione canalizzato. Solo in questo modo può essere evitato, a mio parere, una distruzione del cono del Vesuvio. E dopo il completamento di questi eruzione canalizzato un ritorno di evacuati è possibile.
Mio parere:
Improvvisamente come il Vulcano Calbuco in Cile, così improvvisamente l’Etna è scoppiata.
Il Calbuco svegliato dopo 42 anni di riposo senza preavviso.(solo 2 ore)
L’Etna si è svegliato dopo un breve periodo di tempo anche senza preavviso.(dopo un breve tempo)
Questo è evidence del lavoro di due Prof. L. Pappalardo e G.Mastrolorenzo!
Sono le previsioni del direttore di OV giusto?
Il regime preavviso di protezione civile è crollato con essa!
“Hans-Hermann Uffrecht” o “Vesuvio dove andiamo” o “Vesumboli”
PS:Mi scuso per la cattiva traduzione!
Supplemento per illustrare:


L’eruzione dell’Etna durò dal 03:12. – 2015/10/12
che potrebbe essere perseguito:
http://www.ct.ingv.it/it/tremore-vulcanico.html
L’improvviso scoppio di Calbuco su 2015/04/22:
e l’improvvisa eruzione dell’Etna:
“Hans-Hermann Uffrecht” o “Vesuvio dove andamo” o “Vesumboli” PS:Mi scuso per la cattiva traduzione!
Etna e Vesuvio
Quando l’eruzione dell’Etna 20151203-~20151210
da urti molto molto profondi è stato causato,
sulla base dei disturbi del campo magnetico terrestre,
allora potrebbe essere,
che il primo shock era diretto a Etna
da una diga dal centro.
Allora potrebbe essere
che da questo centro esiste anche una diga differita salendo al Vesuvio.
e,
quella del Vesuvio dopo il forte eruzione dell’Etna
Ora, secondo il principio di Archimede
per un breve periodo di tempo meno shock causato.
Così rimane fino in profondita
di nuovo i processi di magma
forti nuove scosse causato.
“Hans-Hermann Uffrecht” o “Vesuvio dove andamo” o “Vesumboli”
PS:Mi scuso per la cattiva traduzione!
Perché i vulcani esplodono anche senza preavviso sufficiente,
Siate i focolai
la Calbuco su 2015/04/22
e dell’Etna su 2015/02/12 indicate.
Ma il destino del popolo all’ombra del Vesuvio e dei Campi Flegrei è nelle mani di poche persone ben note, sia per la ricerca e per la protezione civile! Il Calbuco scoppiata all’improvviso, senza il cono rotto, probabilmente perché il canale era molto stabile. Sembrava questo: https://i0.wp.com/i.imgur.com/4lHh1yu.jpg L’Etna anche scoppiata improvvisamente, senza portare a grandi frane, Ha diversi canali aperti. Sembrava questo: http://www.ct.ingv.it/images/20151203_023140_EMCT.jpg Hanno i signori responsabili mai pensato, cosa sarebbe successo, se un improvviso scoppio del genere viene dal profondo, e quando l’Etna avrebbe canali chiusi, o l’eruzione del Vesuvio potrebbe essere influenzata? Presumibilmente ciò avrebbe come guardato Mt.St.Helens: http://meteovesuvio.altervista.org/Immagini/St Helens.gif Entrambi scoppi improvvisi dimostrano che non vi sono tempi di allarme di sicurezza. I responsabili possono aver pianificato un gran numero di morti. Nessun sforzi del OV per determinare il flusso di magma in profondità sismico per un po ‘prima di quello che è accaduto nel profondo. Il modello analogico per esiste in Doppler Sonograf in medicina. Nessun impegno della OV, per esaminare come il cono del Vesuvio possono essere protetti dalla distruzione (Foratura fino al magma per aprire il canale, e per evitare l’esplosione di magma in grandi cavità). E dalla difesa civile, non c’è sforzo, le persone dalla zona rossa mortale di evacuare prima di un focolaio, purtroppo, molti dei morti sono accettati con un focolaio consapevole. Se i responsabili in modo da andare avanti, i ricercatori G.Mastrolorenzo, Flavio Dobran e Setsuya Nakada tenere con le tue previsioni crudeli destra. Che qualcosa sta cambiando, sotto la pressione del gruppo-psicologica per le autorità è purtroppo così improbabile, come è improbabile, che il Santo Padre postumo dare la successione apostolica a Martin Luther! Ma “La Maestà Tempo” progredendo! “Hans-Hermann Uffrecht” o “Vesuvio Dove Andiamo” o “Vesumboli”
PS:Mi scuso per la cattiva traduzione!