A grande richiesta, torniamo a parlare della cometa ISON. Di questo corpo celeste abbiamo gia’ abbondantemente discusso in questi post:
– Che la ISON abbia pieta’ di noi!
Come sappiamo bene, si tratta di una cometa che passera’ al perielio intorno alla fine dell’anno, novembre 2013, e che, se mantenesse le premesse ottenute dagli studi sull’orbita, potrebbe riservarci uno spettacolo senza precedenti, al punto che la ISON e’ gia’ stata ribattezzata la cometa del secolo. Perche’ questo? Come detto tante volte, il motivo e’ molto semplice, la cometa passera’ ad una distanza relativamente breve dalla superficie del Sole e, sempre se tutto verra’ confermato dopo il passaggio al perielio, potrebbe apparire estremamente luminosa in cielo, al punto da essere visibile anche in pieno giorno ad occhio nudo.
Detto questo, la cometa ISON ha richiamato l’attenzione non solo di tanti osservatori sparsi nel mondo, interessati a seguire in dettaglio questo passaggio per comprendere caratteristiche ancora poco note delle comete, ma soprattutto di tanti appassionati astrofili che aspettano questo passaggio per poter immortalare questo spettacolo.
Ovviamente, tra i tanti “appassionati” che aspettano il passaggio della ISON non potevano certo mancare i tanti catastrofisti che gia’ stanno costruendo un bel circo mediatico su questa cometa. Solo pcohi giorni fa avevamo parlato della nuova ipotetica data per la fine del mondo, attesa per il 16 Dicembre 2013:
– Ci risiamo: 16 dicembre 2013 …
In questo caso, la data viene fuori da interpretazioni diverse rispetto al 2012 per la fine del lungo computo Maya, ma il tutto viene poi rinforzato aggiungendo anche il passaggio della cometa ISON.
Detto questo, come anticipato, la speculazione sulla ISON comincia a crescere a dismisura. Nelle settimane precedenti, sono arrivate foto davvero molto belle della cometa, ripresa da telescopi in orbita, tra cui il sempre presente Hubble. Proprio da queste foto, si e’ alzato il polverone che vorrei raccontarvi.
Vi mostro prima di tutto una foto della ISON ripresa da Hubble, quando questa si trovava al di fuori dell’orbita di Marte:
In questi ultimi giorni, molto sta facendo discutere un’altra foto catturata sempre da Hubble. Prima di dire qualsiasi cosa, vi voglio mostrare proprio questa immagine:
Secondo le fonti, l’immagine di sinistra sarebbe quella originale, mentre la foto a destra e’ ottenuta scurendo la prima. Come vedete, in quella rielaborata si distinguono chiaramente 3 oggetti. Se consideriamo che quello al centro potrebbe essere il nucleo della cometa, cosa sono gli altri due? Su questa domanda, ovviamente, la rete si e’ scatenata. Per prima cosa, sentite parlare di cometa con tre nuclei, cosa scientificamente assurda. Altri poi parlano di nucleo centrale e di oggetti diversi che gli orbitano intorno.
Secondo voi, cosa sarebbero questi oggetti che gli ruotano intorno?
La risposta e’ molto semplice, si tratta di due navi aliene sigariformi che stanno guidando la cometa verso il sistema centrale interno. Vi sembra assurda come affermazione? Non vi preoccupate c’e di peggio. Qualcuno ha addirittura spiegato cosa ci fanno quelle navicelle aliene intorno alla cometa. Non si tratterebbe di due navi qualsiasi ma di due astronavi di contatto della federazione galattica. Le navi sarebbero state inviate per prendere un primo contatto con gli abitanti della Terra. Secondo altri invece, le navi seguirebbero la cometa per impedire che questa colpisca la Terra.
E pensare che molti psicologici dicono che la fantasia negli adulti viene messa da parte. Se Freud fosse vissuto ai giorni nostri, avrebbe scritto decine di saggi solo sul catastrofismo dilagante degli ultimi tempi.
Senza dar ancora seguito a queste ipotesi fantastiche, chiariamo cosa sarebbero questi segmenti che si vedono nell’immagine. Per chi non lo sapesse, Hubble ruota molto velocemente intorno alla Terra cosi’ come la ISON si sposta molto velocemente lungo la sua orbita. Al fine di avere immagini meglio risolte e piu’ precise, diversi scatti, anche prolungati nel tempo, vengono sovrapposti tra loro anche se presi in momenti differenti. Bene, quello strano disegno che abbiamo visto nell’immagine della ISON altro non e’ che l’effetto di questa sovrapposizione.
Non ci credete? Allora vi mostro le immagini originali:
L’immagine risultante altro non e’ che la sovrapposizione di queste tre esposizioni. I segmenti vengono soltanto dal movimento relativo tra telescopio e cometa, mentre nell’immagine in cui il corpo sembra puntiforme e’ perche’ il movimento e’ in verso opposto (come se fosse entrante o uscente dal nostro schermo).
Cosa c’e’ di strano in tutto questo? A mio avviso assolutamente nulla. Pensate che in rete c’e’ addirittura chi ha visto in questa foto un antico simbolo sumero. Detto fatto, la ISON allora e’ una formazione di antichi astronauti che tornano sulla Terra, no e’ Nibiru con intorno un sistema planetario, no e’ Nibiru con un astronave e dei pianeti. Insomma, tanta fantasia e tanto tempo da perdere in ipotesi completamente assurde.
Se non bastasse poi, su altri siti si parla invece di alcune foto scattate da satelliti cinesi per telecomunicazioni e che mostrerebbero forme anomale per il nucleo della ISON. Avete capito bene, satelliti per telecomunicazioni che in realta’ sarebbe stati messi in orbita per monitorare Ison/Nibiru.
Altra ipotesi assurda trovata in rete e’ quella che vorrebbe il nucleo della cometa grande migliaia di kilometri. Premesso che questo e’ assurdo per le normali teorie scientifiche che conosciamo e che abbiamo piu’ volte confermato, l’origine di questa ipotesi viene solo da osservazioni della cometa che includono ovviamente nucleo, chioma e coda. A queste distanze, complice anche la notevole emissione di gas, e’ impossibile vedere singolarmente il nucleo della cometa. In casi di questo tipo, come visto in questo articolo:
parliamo di un nucleo dell’ordine di qualche decina di kilometri.
Concludendo, ancora non sappiamo se la ISON offrira’ lo spettacolo astronomico che stiamo aspettando e che ha promesso. Al momento pero’, una promessa l’ha gia’ mantenuta, tutte le ipotesi catastrofiste, antiscientifiche e assurde che pensavamo potessero arrivare, stanno arrivando nei tempi e nei modi stabiliti. Da oggi a dicembre, chissa’ quante altre storie racconteranno i tanti siti internet che vivono di queste assurdita’. A noi, non resta che sperare nello spettacolo astronomico.
Aggiornamento sulla ISON dopo il passaggio al perielio del 28 Novembre:
Chiarissimo…..esauriente…..logico e razionale…..come sempre del resto..!!!!! Grazie Matteo 🙂
Grazie Daniel,
prima di tutto per i complimenti ma soprattutto per il tuo splendido suggerimento che ha portato a questo articolo!
Matteo
Caro Matteo, penso che dovrai scrivere ulteriori post sulla ISON.
Se poi doovesse passare il perielio e diventare visibile in pieno giorno, apriti cielo!
😉
Ciao.
Renato.
ma in poche parole ka Ison e’ una cometa o potrebbe essere altro?
L’articolo cosa dice?
Matteo
Perchè alle stelle non accade lo stesso fenomeno di sovrapposizione sfalsata?
Avevo lasciato un commento in cui chiedevo “perchè le stelle non presentano lo stesso sfalsamento nell’immagine?”
Ora, cercando la tua risposta ho visto che è scomparsa anche la mia domanda. Ipotizzando un incidente, te la ripropongo. Grazie.
Posso capirlo se le immagini sono state riprese a distanza notevole di tempo, dando modo a Hubble di spostarsi con la terra sull’orbita terrestre. Non uno spostamento di Hubble sulla sua orbita, ma della terra sulla sua orbita. Per curiosità, conosci le date delle tre immagini ?
Provo a rispondere io, se permetti.
La cometa ISON si trova relativamente vicina alla terra, quindi l’orbita di hubble crea questo fenomeno che credo sia nominato parallasse. In definitiva, tra i due punti estremi dell’orbita di Hubble e la ison si nota una differenza angolare. Per le stelle, vista la loro enorme distanza, questo non avviene in quanto l’angolo formato tende a zero. Spero di essermi spiegato bene e di non aver detto qualche stupidaggine, nel caso Matteo mi correggerà quando potrà leggere il post.
Ciao.
Renato.
Certo che permetto, e ti ringrazio.
Però non credo che tutto quello scostamento possa essere dovuto all’orbita di Hubble (circa 14.000 km di diametro su una distanza della cometa di 500.000.000 di Km). Riesco a giustificarlo solo se le immagini vengono da punti diversi dell’orbita terrestre, allora sì che gli angoli diventano significativi.
Concordo, sarebbe interessante sapere quando sono state prese le tre immagini. Se hanno diversi giorni di distanza tutto si spiega. Non ho una conoscenza tale da poter esprimere un parere con certezza, comunque so per certo che la parallasse si usa per misurare le distanze stellari, prendendo la stessa immagine in due punti contrapposti dell’orbita solare e misurando l’agolo. Quindi penso che la stessa cosa sia possibile con la ISON, anche a 12 ore di distanza, vista la distanza assolutamente inferiore.
Renato.
Un ultima precisazione, le tre immagini sovrapposte mostrano la coda in diverse direzioni, ma il nucleo molto vicino, penso che questo sia compatibile con una sequenza scattata in doversi punti dell’orbita terrestre, con uno scarto di tempo abbastanza ridotto.
Comunque Matteo chiarirà sicuramente questo dubbio.
Ciao.
Renato.
Buonasera a tutti,
Prima di tutto, mi complimento con Giorgio e Renato per il bellissimo scambio di idee avuto. È così che si imparano cose nuove e ci si confronta in maniera costruttiva.
Altra premessa per Giorgio, al primo commento di un utente, wordpress richiede di moderare. Ho eliminato la moderazione nei commenti successivi, ma al primo giro è richiesta. Non faccio assolutamente censura, solo in poche occasioni mi sono trovato a dover eliminare commenti per linguaggio non adatto. Mi piace pensare che questo sia uno spazio libero frequentato da persone mature.
A questo punto, passiamo alla domanda. Quello che dice Renato è assolutamente vero. Le scie che si vedono nei singoli scatti sono dovute al moto simultaneo della cometa e del telescopio. I tre scatti in questione sono stati presi lo stesso giorno a distanza di 20 minuti uno dall’altro. Per capire questo risultato, si devono considerare vari effetti: prima di tutto la cometa è in movimento. Come fatto notare però, la ison si trova molto distante per cui questo movimento non dovrebbe dare scie così lunghe. Anche il telescopio è in movimento. Pensate che Hubble si muove su un orbita a 559 km dalla Terra, ma con periodo orbitale di soli 97 minuti. Questa velocità spiega le lunghe code anche perché, e questo non deve essere dimenticato Hubble è fisso sulle stelle lontane, cioè non sta tracciando la cometa bloccando, mediante giroscopi, l’immagine della Ison. Per fare un esempio, è come se da una macchina in corsa scattate una foto al panorama lontano. Se al bordo della carreggiata, dunque più vicino a voi, ci sono alberi, cosa vedreste nella foto? Esattamente una scia come quella della cometa nella foto.
Dove sono le prove di questo ragionamento? La cosa incredibile è che le prove sono sulla stessa pagina citata dai siti complottisti:
http://hla.stsci.edu/cgi-bin/display?image=hlsp_ison_hst_wfc3_130430_f606w_v1&autoscale=&title=Ison+130430+WFC3+F606W
Si tratta di un link ad un archivio pieno di foto di Hubble ed è proprio quello che permette di scurire l’immagine dove si vedono le tre strisce. Aprendo il link, notate che in alto c’è un link con scritto “perché questa immagine sembra strana”. Cliccando arrivate a questo link:
http://archive.stsci.edu/hla/ison/
Come vedete c’è tutta la spiegazione anche con le foto con l’indicazione oraria dello scatto.
Direi che questo risolve il problema della misteriosa foto.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Qualora non fosse così, possiamo discuterne tranquillamente qui.
Grazie ancora,
Matteo
Grazie Matteo. Ora mi è più chiaro. Non sapevo che Hubble fosse così veloce e tanto meno immaginavo un tempo di posa di più di sette minuti. Con questi due fatti capisco le scie, che prima pensavo fossero la coda della cometa (altrimenti che cometa è), invece sono solo la traccia della luminosità del nucleo della cometa, perchè per la coda forse è ancora presto.
Comunque, senza fare nessun conteggio, ma solo ‘a occhio’ non mi sarei aspettato una così evidente variazione considerando la modesta ampiezza dell’orbita di Hubble in rapporto alla distanza da ISON. La prossima volta starò più attento.
Grazie ancora. Ciao.
Grazie a te Giorgio,
Hai fatto benissimo a chiedere. Il tuo dubbio poteva essere lo stesso di tanti altri. Proprio grazie alla tua domanda abbiamo spiegato meglio e dato ulteriori dettagli non messi nell’articolo. Ora il commento potrà aiutare altri con le stesse domande. In fondo un blog senza discussione o commenti, non serve a nessuno!
Grazie ancora,
Matteo
Grazie per l’articolo chiaro ed esaustivo. Ti chiedo aiuto: sto cercando sul web un sito che dia indicazioni su dove puntare il telescopio per osservare la cometa, e non trovo nulla di utile (per non parlare della serie infinita di articoli che parlano di ufo, catastrofi etc.)
Tu sai indirizzarm?
Grazie
Ciao Ugo,
prima di tutto, grazie mille per i complimenti.
Per quanto riguarda la tua richiesta, a settembre la ISON sara’ visibile alle prime luci dell’alba, ma con una magnitudine ancora molto positiva. Questo implica che per vederla sara’ necessario avere una strumentazione buonina. Come coordinate, come detto alle prime luci dell’alba, la ISON e’ visibile bassa all’orizzonte puntando leggermente a nord (un paio di gradi) rispetto a M44, precisamente al cosiddetto presepe o alveare.
Per conoscere di volta in volta l’evoluzione della cosa e le coordinate approssimative dove cercare la ISON (o comunque qualsiasi oggetto), ti consiglio di consultare i tanti siti di astrofili italiani. Dico italiani perche’ in questo modo avrai le coordinate direttamente dalle nostre parti. Un buon esempio e’ cacciatori di stelle che, tra le alte cose, pubblica mese per mese gli oggetti visibili e la loro posizione in cielo. Questo e’ il link per il mese di settembre, in cui trovi anche la ISON:
http://www.cacciatoridistelle.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58&itemid=57
Ciao,
Matteo
Buonasera Matteo, complimenti per l’articolo, esaustivo e convincente. Buonasera anche a tutti i lettori. Premetto: sono un convinto sostenitore della storia non ‘ortodossa’ ma, al tempo stesso, un superpragmatico. So che l’accostamento vi sembrera’ incongruente ma, tant’è, mi piace pensare di non essere un credulone. :). Detto questo, chiederei a te, Matteo, ma anche agli altri un commento su questo passaggio, acquisito da altri articoli sull’argomento:
‘ Come riporta space.com, l’astronomo Ignacio Ferrín dell’Università di Antioquia a Medellín, Colombia, ha detto “La Cometa Ison ha presentato un comportamento peculiare. La curva di luce ha esposto un ‘evento di rallentamento’ caratterizzato da una luminosità costante, senza alcuna indicazione di un aumento di luminosità. Tale rallentamento ha avuto luogo intorno al 13 gennaio 2013. Per 132 giorni dopo tale data e fino all’ultima osservazione disponibile, la luminosità è rimasta costante”’.
Grazie a tutti e buona serata,
Alfredo.
Caro Nemesi,
mi vedo costretto ad eliminare il tuo commento non per le cose dette, in questo caso dovrei eliminare ogni tuo commento, ma per aver utilizzato un linguaggio non consono a questo blog.
Se vuoi puoi riproporre il tuo commento con un linguaggio piu’ adatto.
Saluti,
Matteo
Gentile Alfredo,
prima di tutto grazie per i complimenti, ma soprattutto per l’interessante commento fatto.
La frase riportata, che si trova online su moltissimi siti, e’ corretta ma non esattamente. Quello che porta fuori strada, e che credo sia fatto appositamente, e’ l’uso dell’aggettivo “peculiare”. Tra l’altro non presente nei siti in inglese.
Perche’?
Come tutti sanno, dalla sua scoperta, la ISON e’ stata vista come candidata a “cometa del secolo”. Dalle prime stime, si pensa (o si pensava, poi vedremo il perche’), che questa cometa raggiungera’ una luminosita’ negativa, divenendo molto luminosa e visibile a occhio nudo. Da dove nasce questa considerazione? Prima di tutto, dall’orbita di questo corpo, dal fatto che sia radente, dalla stima preliminare del volume del suo nucleo e dal fatto che venga dalla nube di Oort per la prima volta nel sistema solare.
Come detto, si tratta di stime preliminari basate su informazioni poco certe. Purtroppo, il comportamento di una cometa non e’ facilmente simulabile o pronosticabile.
Detto questo, perche’ il “peculiare” e’ erroneo? Comportamenti analoghi a questo sono stati gia’ osservati in altre comete (es. C/2002 O4). Tra l’altro, non e’ vero che la luminosita’ e’ rimasta costante fino ad oggi, solo che la magnitudine si e’ abbassata molto meno di quello che ci si aspettava.
Perche’ e’ avvenuto questo?
Le spiegazioni potrebbero essere molteplici. Il nucleo e’ piu’ piccolo di quello che si pensava, dunque c’e’ meno materiale da far sublimare. Il nucleo e’ ricoperto di silicati che a questa distanza impediscono la sublimazione riflettendo i raggi solari. Queste sono ipotesi valide e che potranno essere verificate solo in seguito osservando cosa succedera’. In particolare, si dovra’ aspettare che la ISON passi la cosiddetta “linea di gelo”, un confine immaginario, vicino l’orbita di Marte, dopo il quale la radiazione solare fa sentire notevolmente il suo effetto innescando una sublimazione elevata.
Ci sconvolge questo?
Assolutamente no. Diverse volte, parlando di qualche cometa in ingresso, abbiamo sentito dire che questa sarebbe stata la “cometa del secolo”. Ad oggi, non e’ ancora possibile dire con sicurezza cosa succedera’ alla ISON. Come sappiamo, potrebbe dissolversi al passaggio vicino al Sole, oppure offrire lo spettacolo che tanti stanno attendendo.
Per saperlo, non resta che aspettare il passaggio della linea di gelo, ma soprattutto il passaggio al perielio.
Grazie ancora del commento.
Un caro saluto,
Matteo
Il fatto che non sia ‘peculiare’ risolve, come dici giustamente, gran parte delle perplessità innescate dalla citazione del Prof. Ferrin. Ti ringrazio quindi per tutte le altre informazioni aggiunte (veramente ottimo) e per l’attenzione.
Buona giornata,
Alfredo.
Buonasera Matteo,
Che massa ha Ison? Non è possibile che oltre a sciogliersi possa anche venire risucchiata dal Sole?
Saluti e complimenti per l’articolo.
Paolo
Caro Paolo,
grazie mille per i tuoi complimenti, sempre ben accetti.
L’orbita della cometa ISON e’ stata calcolata, o meglio estrapolata, sulla base delle osservazioni fatte fino a questo punto. Nel caso specifico, come noto, il passaggio al perielio sara’ molto ravvicinato in un punto in cui la temperatura della nostra stella si aggira sui 500000 gradi centigradi.
In questo caso, ci possono essere vari scenari: la ISON sopravvive, rispetta le aspettative e offre lo spettacolo che stiamo aspettando, la ISON sublima completamente al passaggio al perielio per cui ne esce spogliata, oppure la ISON ha un’orbita che la porta ad impattare sul Sole. Questa terza ipotesi e’ la meno probabile, ma non assurda. Il motivo e’ nel fatto che, per quanto radente, l’orbita e’ calcolata con una buona approssimazione (e questo e’ vero anche per il passaggio alla minima distanza dalla Terra). Allo stato dei dati attualmente osservati, non mi sento di prediligere uno tra i due scenari rimasti. Come detto nel commento precedente, si dovra’ aspettare ancora qualche giorno per avere notizie piu’ sicure sul futuro comportamento di questa cometa.
Per completezza, e’ molto difficile stimare la massa di una cometa, perche’ e’ impossibile, in queste condizioni, calcolare esattamente il diametro del suo nucleo. Da stime preliminari, si pensa che la ISON abbia un diametro del nucleo di 3-4 kilometri. Se consideriamo una densita’ media (tenendo conto di tutte le componenti) intorno ai 0,6-0,7 g/cm^3, abbiamo un volume di 1.4×10^10m^3 e dunque una massa di 8.5×10^12 Kg. Ovviamente, come anticipato, si tratta di una stima molto grossolana giusto per avere un’idea della massa della cometa.
Grazie mille del commento,
Matteo
E’ interessante vedere come i disinformatori ormai sono arrivati ad arrampicarsi sugli specchi. Giustamente date delle soluzioni che la maggior parte delle persone che ignorano la materia possono accettare, invece chi mangia astronomia tutti i giorni e non viene pagato per disinformare (lo spero per te) sa bene che non è proprio così. Comunque l’idea della foto sfalsata devo ammetterlo è carina….ma come vedi gia altri utenti ti hanno beccato in fallo. Vabbé dai ritenta magari sarai più fortunato la prossima volta.
Veramente, non mi considero un disinformatore e tra l’altro non ho mai visto un euro per cercare di divulgare la scienza con informazioni chiare e precise.
Non capisco dove gli altri utenti mi avrebbero beccato in fallo (se di questa si tratta). Forse non hai letto completamente lo scambio di battute avuto nei commenti precedenti e visitato i link riportati.
Ultima considerazione: non vedo link a siti scientifici o ad articoli o anche a semplici prove oggettive che invece potrebbero avvalorare una tesi diversa.
Noi siamo sempre qui per discutere.
Saluti,
Matteo
Altra e ultimissima considerazione: non e’ che lasciando come indirizzo di posta per il commento quello di un osservatorio astronomico, io mi possa impressionare …..
Anche a te ha detto male, dai ritenta la prossima volta 😉
Matteo
PS WordPress registra gli IP da cui vengono messi i commenti