In diverse occasioni, mi avete chiesto di esprimere il mio parere su quella che secondo alcuni potrebbe sembrare una leggenda popolare, mentre per altri e’ una realta’ scientifica, il comportamento anomalo di alcune specie animali prima dell’arrivo di un terremoto.
Vi dico subito che questo discorso non e’ affatto semplice. Molto spesso la tradizione popolare si fonde in modo uniforme con quanto raccontato da falsi profeti o anche con la presunta scienza.
Come sapete, molti credono che all’avvicinarsi di un terremoto, con un tempo variabile tra qualche secondo e diverse ore, alcuni animali assumano comportamenti anomali o siano in grado di lanciare veri e propri segnali di allarme. Molto spesso su questo blog, abbiamo parlato di precursori sismici, cercando appunto di capire quali potrebbero essere i segnali natuali in grado di farci prevedere un sisma. In questo contesto, si parla dell’emissione di particolari gas dal terreno, di formazione di nuvole strane, di innalzamento dei livelli dei pozzi, tutti fenomeni che in qualche caso sono stati osservati prima di un terremoto di forte intensita’.
A questo punto, appare evidente chiederci una cosa: se gli animali sono in grado di prevedere un terremoto, perche’ non imparare a decifrare questi segnali per poi utilizzarli come precursori sismici?
Ovviamente, si tratta di una domanda naturale e assolutamente corretta. Non resta che capire cosa c’e’ di vero in questa correlazione e se veramente possiamo pansare di utilizzarla a nostro favore.
Su questo argomento, esiste una vera e propria letteratura di settore. Cercando informazioni in rete, trovate storie riguardanti non solo animali domestici come cani e gatti, ma anche topi, cavalli, elefanti, galline, serprenti, formiche. In piu’ di qualche occasione, per ciascuno di questi animali, e’ stato notato un comportamento diverso rispetto al normale.
Ragioniamo subito su un particolare. Tutti i racconti che trovate, riguardano osservazioni a posteriori del comportamento anomalo. Mi spiego meglio. Dopo che si e’ verificato il terremoto, le persone ricordano di aver notato qualcosa di diverso nel comportamento degli animali. Questo non e’ affatto un dettaglio trascurabile. A seguito di un evento traumatico come un terremoto, le considerazioni delle persone possono essere viziate da una scarsa capacita’ critica, senza tenere conto poi della ricerca del sensazionalismo sempre presente in alcuni casi.
Cosa significa questo? Ovviamente non voglio gettare fango o dire che tutti i racconti sono falsi, solo che dopo un terremoto, magari di forte intensita’, l’oggettivita’ delle persone potrebbe essere alterata. Ad oggi, non esiste un solo caso di terremoto previsto partendo dall’osservazione del comportamento animale, tutti i casi riportati sono frutto di ricordi a posteriori. Facciamo anche un’altra considerazione, quante volte, osservando magari i vostri animali domestici, avete notato comportamenti diversi rispetto alla norma? Sicuramente in diverse occasioni, anche se molto spesso non ci facciamo neanche caso. Ovviamente, nella maggior parte dei casi, questi comportamenti non sono stati succeduti da un terremoto.
Fin qui pero’, stiamo parlando solo di punti di vista personali. E’ vero che dopo un terremoto le persone possono avere meno senso critico, ma e’ anche vero che queste affermazioni, sia in un senso che in un altro, non possono essere provate con metodo scientifico.
Cerchiamo dunque di fare considerazioni scientifiche partendo da quello che sappiamo.
Anche l’essere umano appartiene al regno animale, ma e’ altresi’ vero che alcune specie possono avere dei sensi meglio sviluppati dei nostri. Ad esempio, e’ provato che il nostro orecchio riesce a sentire suoni compresi tra i 16 e i 20000 Hz, mentre i cani possono raggiungere i 60000 Hz, i gatti i 70000 Hz, mentre pipistrelli, delfini e balene possono raggiungere valori ancora piu’ alti nella zona degli ultrasuoni. Perche’ dico questo? Sappiamo per certo che un terremoto non e’ un evento istantaneo. Possiamo ad esempio supporre che prima di un sisma ci siano delle microscosse che causano rumori e vibrazioni ad ultrasuoni, non udibili da noi, mentre dai nostri animali si. Questa potrebbe essere un’ipotesi reale, ed in tal senso, gli animali sarebbero in grado, grazie al loro udito differente, di percepire questi rumori provenienti dal sottosuolo.
Ora pero’, facciamo un’altra considerazione. E’ vero che il nostro orecchio non e’ in grado di percepire una vasta gamma di suoni, ma noi, al contrario degli altri animali, abbiamo una dote molto speciale: siamo in grado di costruire strumenti di misura avanzati. Anche se il nostro orecchio non e’ in grado di sentire un suono, disponiamo di una notevole strumentazione molto piu’ precisa del sistema uditivo degli animali.
Ho fatto l’esempio degli ultrasuoni, perche’ e’ quello che maggiormente viene citato quando si toccano questi argomenti, ma non e’ certamente l’unico ne’ tantomeno il piu’ interessante.
Parlando sempre in termini scientifici, riprendiamo quanto detto sui precursori sismici. Di questi particolari eventi, ne sono stati studiati moltissimi. Quando si effettuano ricerche di questo tipo, si parte sempre da qualcosa che e’ stato osservato in almeno un caso particolare e poi si cerca di capire se questo fenomeno avviene sempre prima di un terremoto. In tal senso, non possiamo ancora dire di avere dei precursori sismici certi perche’ tutti i fenomeni studiati non presentano una relazione univoca con i terremoti. Mi spiego meglio. Riprendiamo il solito caso del Radon di cui tanto si parla. Come detto in moltissimi post, ci possono essere terremoti preceduti da emissioni di radon, ci possono essere terremoti senza emissione di radon, ma ci possono anche essere emissioni di radon senza terremoti. Detto questo, e’ vero che per alcuni terremoti sono state osservate emissioni anomale di questo gas dal sottosuolo, ma non e’ certamente la norma e non e’ detto che un segnale di questo tipo preannunci un sisma.
Ora, il radon e’ un gas incolore e inodore. Come sappiamo, i cani hanno un olfatto molto piu’ sviluppato del nostro. Supponiamo per assurdo che questi animali siano in grado di annusare il radon emesso dal terreno e che questo produca un comportamento anomalo dell’animale. In questo senso, potremmo aver spiegato perche’ in alcuni casi si parla di cani agitati prima di un terremoto. Come nel caso precedente pero’, e’ vero che noi esseri umani non siamo in grado di avvertire il radon, ma poiche’ si tratta di un gas radioattivo, abbiamo a disposizione contatori in grado di rivelarlo indirettamente. Se i cani riuscissero ad annusare il radon, questo renderebbe il loro comportamento un precursore sismico? Assolutamente no. Come detto prima, queste emissioni non sono sempre correlate con i terremoti, per cui, come nel caso tanto discusso, ci sarebbero tanti falsi allarmi che in alcuni casi possono essere piu’ dannosi di un sisma di piccola intensita’.
Gli esempi fatti, ci fanno capire un punto fondamentale. Scientificamente, abbiamo osservato molti fenomeni anomali prima di alcuni terremoti, ma, almeno ad oggi, non e’ stato possibile individuare un evento che preannunci sempre e con certezza un futuro terremoto, ma soprattutto che ci faccia capire in anticipo l’intensita’ del sisma. Detto questo, alcuni animali potrebbero essere sensibili ad alcuni fenomeni particolari e in alcuni casi questi potrebbero verificarsi prima di un sisma. Se ripensiamo a quanto detto sul comportamento anomalo degli animali e all’insorgenza dei terremoti, come nel caso dei precursori sismici, non e’ assolutamente detto che questi comportamenti segnalino con certezza l’arrivo di un terremoto.
Come anticipato, la letteratura su questo argomento e’ molto vasta ed include osservazioni su tantissime specie animali. In questa tabella vengono riassunte le specie principali divise anche con l’anticipo osservato rispetto al sisma:
Come potete vedere e come anticipato, le osservazioni riguardano i piu’ diversi animali con comportamenti documentati solo in alcuni casi particolari.
Pensate che la scienza non si sia mai occupata di questo? Ovviamente la risposta e’ no. A livello scientifico, partendo proprio da racconti di osservazioni, si e’ cercato di studiare i comportamenti anomali, studiando proprio l’eventuale precursore sismico avvertito dall’animale in questione.
Cominciamo con un esempio storico. L’India e’ un paese a forte rischio sismico trovandosi proprio sopra una regione di allineamento tra faglie profonde e molto attive. Diverse persone in questo paese sostengono di poter prevedere i terremoti osservando i movimenti delle formiche, o meglio i comportamenti anomali nel loro moto, solitamente ordinato, prima dell’arrivo di un terremoto. Partendo da questi racconti, alcuni gruppi sperimentali hanno studiato a fondo questi movimenti in un’altra zona molto sismica, la California. Dopo un’osservazione scientifica durata mesi ed in cui diversi terremoti sono accaduti, uno anche di M7.4, i diversi gruppi sono indipendentemente giunti alla conclusione che non esisteva nessuna relazione tra i due fenomeni studiati. Ragionate su alcune cose: diversi gruppi si sono cimentati nello studio e “indipendentemente” sono giunti alla stessa conclusione. Contrariamente a quanto trovate su alcuni siti, perche’ la scienza dovrebbe nascondere risultati diversi? In questo caso, trovo veramente fuori luogo parlare di complottismo o anche di “scienza marcia” come a qualcuno piace definirla.
Dal momento che un nostro affezionato e attento lettore lo ha citato in un commento a questo articolo:
– Scienza, fantascienza e non scienza
vorrei parlarvi anche di un’altra specie particolare messa in relazione con i terremoti, il pesce gatto “Namazu”. Secondo la mitologia giapponese, questo paese sarebbe appoggiato sulla schiena di un enorme pesce gatto chiamato appunto Namazu. Questo pesce vivrebbe nel fango, sotto l’arcipelago che compone il Giappone. Namazu avrebbe un carattere molto impulsivo e il Dio Kashima avrebbe il compito di tenere fermo il pesce schiacciandogli la testa con un grosso masso magico. Quando pero’ Kashima si distrae o si stanca, Namazu inizia a muoversi e con i suoi possenti colpi di coda sul terreno provocherebbe i terremoti e gli tsunami che affliggono il Giappone.
Ovviamente, questa e’ la leggenda Giapponese, ma esiste una reale specie di pesce gatto che vive in Giappone e che viene chiamata Oonamazu. Come nel caso del mitico Namazu, questa specie ittica, che puo’ superare il metro di lunghezza, viene da sempre messa in relazione con i terremoti. Secondo molte testimonianze, con l’avvicinarsi di un sisma, il pesce gatto aumenterebbe moltissimo la sua attivita’ lasciando presagire il pericolo in arrivo.
Ragioniamo su quanto detto. Alla luce degli esempi fatti, anche in questo caso, il Oonamazu potrebbe essere sensibile a particolari fenomeni che avvengono prima di un sisma. In molti altri pesci e’ stata, ad esempio, osservata una notevole sensibilita’ alle vibrazioni che si propagano nell’acqua. Queste oscillazioni possono ovviamente intervenire anche prima di un sisma, causate da piccole scosse magari non percepibili a terra. Inoltre, molte specie animali, tra cui anche alcune varieta’ di pesci, si muovono seguendo le linee di forza del campo magnetico terrestre. Prima o durante un terremoto, lo spostamento profondo di rocce, puo’ provocare variazioni locali del campo geomagnetico. La spiegazione e’ molto semplice, il movimento di rocce contenenti ferriti, puo’ disturbare in alcuni punti le linee di forza del campo magnetico. Poiche’ diversi animali si muovono seguendo queste linee, l’osservazione di un movimento anomalo potrebbe segnalare spostamenti di roccia negli strati profondi. Questo genere di eventi sono gia’ stati studiati a fondo non solo a livello geomorfologico. Come nei casi precedenti pero’, ci possono essere terremoti anche molto intensi in strati superificiali o che prevedano lospostamento di rocce a basso contenuto ferritico. Inoltre, variazioni di campo magnetico, molto piu’ intense di quelle di cui stiamo parlando, sono prodotte molto facilmente da linee di alta tensione e altri sistemi che prevedano sorgenti non naturali di campo magnetico. In questi casi, l’osservazione di un comportamento anomalo degli animali non sarebbe assolutamente correlato con un terremoto. Come capite, anche in questo caso, non e’ possibile parlare di reale precursore sismico.
Tornado a Namazu, e’ vero che comportamenti anomali sono stati osservati, ma e’ anche vero che gli stessi comportamenti sono stati osservati senza presagire un terremoto. Anche in questo caso, diversi gruppi sperimentali stanno studiando la specie, cosi’ come si studiano i comportamenti, ma soprattutto gli eventi in grado di innescare variazioni significative in alcuni animali.
Concludendo, ci sono diverse evidenze che mostrano relazioni tra i comportamenti degli animali e l’arrivo di un sisma. Questi due eventi non possono pero’ essere considerati sempre legati tra loro. Molti animali, dispongono di sensi piu’ sviluppati dei nostri e questi possono essere utilizzati per captare particolari segnali, ma, come visto, non e’ assolutamente vero pensare che questi segnali siano sempre legati a terremoti. Inoltre, a livello tecnico, siamo in grado di supplire alla nostra inferiorita’ specifica mediante l’utilizzo di strumentazione anche abbastanza semplice da costruire. Ovviamente, le testimonianze riportate sono state prese in considerazione nella faticosa ma indispensabile ricerca di precursori sismici. Ripetiamo nuovamente che, ad oggi, non e’ stato ancora possibile individuare un precursore sismico certo, cioe’ un evento sempre seguito da un terremoto. Proprio per rispondere alla domanda iniziale “gli animali sono in gradi di prevedere i terremoti”, la risposta e’ dunque “No”.
Buongiorno matteo,non è la prima volta che ti scrivo riguardo quest argomento ma è un ossessione continua che nn mi permette di dormiire nemmeno la notte. Ho sempre bisogno di cercare smentite ma non mi bastano mai! Ora volevo chierti se mi puoi smentire,confutare gli effetti gravitazionali che nibiru o pianeta x dovrebbe provocare al suo passaggio! Tt questi terremoti sono segnali precursori del suo passaggio? Potresti convincermi che nn esiste questo pianeta in modo da nn preoccuparmi piu di questa storia? Esistono articoli recenti di qualche fonte certa che smentisca questo “ho già letto le interviste alla nasa del 2009 ma nn mi bastano piu a tranquillizzarmi “! Cè qualche numero verde a cui chiedere queste informazioni e che si occupi di queste cose? Grazie matteo confido tanto in te e scusami se ti stresso ma come puoi immagginare sono terrorizzata da tutto ormai
Salve a tutti.I terremoti che si stanno verificando ultimamente rientrano nella fisiologica attività del Pianeta e sono dovuti, come sempre, al movimento reciproco delle Placche tettoniche.Giada non cadere vittima di questo dilagante clima catastrofista!
Grazie mille patrizia..qundi questi terremoti nn hanno nulla a che fare con l ipotetico pianeta?!
Cara Giada,
Patrizia, che a tutti i titoli per farlo, ti ha gia’ risposto in modo molto adeguato e completo.
Solo per darti la mia, come visto in diversi post, il numero di terremoti a livello mondiale non sta affatto aumentando negli ultimi anni. Quando pensiamo a fenomeni di questo tipo, dobbiamo sempre rivolgerci a database ufficiali dove convincerci numeri alla mano. Spesso, queste tematiche sono soggette ad interpretazioni personali dovute anche al continuo martellamento a cui siamo sottoposti. Inoltre, se pensiamo ad un confronto con molti anni fa, dobbiamo considerare che oggi abbiamo a disposizione una rete mondiale di simografi molto piu’ precisa, ad esempio, di quella di 10 anni fa. In questo senso, anche piccoli sismi in parti remote del mondo, vengono registrati e conteggiati.
Non confondiamo mai la considerazione personale su una ristretta zona con quella a livello mondiale.
Detto questo, non ci sono assolutamente evidenze di perturbazioni gravitazionali dovute ad altri pianeti. Inoltre, come evidenziato in alcuni post, l’interazione gravitazionale scende come il quadrato dell’inverso della distanza, mentre aumenta linearmente con la massa. Detto questo, molto difficilmente un pianeta, anche molto massivo, a notevole distanza, riuscirebbe ad innescare maree solide, cioe’ una perturbazione all’equilibrio delle placche terrestri.
Grazie mille del commento e grazie anche a Patrizia per la chiara spiegazione data.
Matteo
Un altra domanda matteo,ammettiamo x assurdo che quest pianeta esista ..quanto tempo prima di arrivare al perielio comincerebbero ad essere visibii agli occhi di tutti i suoi effetti catastrofici? È possibile che un pianeta di quelle dimensioni ci raggiunga da un giorno all altro senza darci prima segnali precursori?
Caro Matteo,
Come sempre la tua risposta é completa ed esaustiva.
Ti ringrazio e ti auguro di passare un buon 25 aprile.
Renato
Grazie mille Renato,
buon 25 aprile anche a te.
Matteo
Cara Giada, la mente crede a quello che vogliono farle credere. Se i mass media, approfittando della nostra buona fede, vogliono farci credere che c’è qualcosa di strano nei terremoti di quest’ultimo periodo, noi ci convinciamo che sia davvero così. L’altro giorno ho seguito un servizio del Tg4 (ahimé!) su uno sciame sismico registrato tra Umbria e Marche: solo alla fine hanno lasciato spazio al direttore dell’INGV e hanno letteralmente troncato il servizio quando lui ha detto che tutto rientrava nella fisiologica attività del Pianeta. Adesso è di moda la paura che dallo Spazio possa arrivare una minaccia concreta per il Pianeta, perciò tutto viene ricondotto a questo. Ammesso, come dici tu, che questo pianeta esista, non è matematico che rappresenti un pericolo per noi. Visita il sito dell’INGV, così ti fai un’idea di come funzioni l’attività sismica della Terra. Buona giornata a tutti.
Purtroppo il terrore fa notizia e fa vendere. Certe trasmissioni televisive vivono sul terrore che instillano nel pubblico e sono seguitlissime, questo porta sponsor e pubblicità. Per contro, l’anticatastrofismo non fa notizia.
Viviamo in un mondo fatto così.
Cari tutti,
vi ringrazio davvero molto per le risposte che state dando e per la discussione che si e’ creata. Sono davvero felice che questo blog sia diventato uno spazio di discussione non solo sugli articoli pubblicati ma anche tra i lettori che di volta in volta fanno domande e si danno risposte. Questa e’ la mia soddisfazione piu’ grande. Discutere, scambiare idee ed opinioni e’ sicuramente il momento di crescita maggiore per tutti.
Riguardo alla domanda di Giada, vorrei aggiungere una considerazione. Ragioniamo su questo particolare. Di Nibiru si parla come di un pianeta molto massivo che, in base alle diverse informazioni, avrebbe una massa tra 0,9 e 4 volte quella di Giove. Ora, come sappiamo bene, con i nostri strumenti siamo in grado di vedere oggetti anche piu’ piccoli e soprattutto ben piu’ distanti rispetto al Nibiru che vorrebbero farci credere. Perche’, se siamo in grado di vedere questi corpi, non dovremmo essere in grado di vedere Nibiru? Molto spesso non si riponde a questa domanda o si cerca di arrampicarsi sugli specchi con considerazioni che sono degli insulti per la scienza. Si parla di orbita anomala non visibile, oppure del fatto che Nibiru non sarebbe un pianeta ma una nana bianca, una nana bruna, un buoco nero, ecc senza nemmeno sapere cosa sono questi corpi. Perche’ si fa questo? Semplice, solo perche’ un pianeta tutti sanno piu’ o meno cos’e’. Parlare di nane brune invece e’ equivalente a parlare di qualcosa di misterioso e poco conosciuto. Come e’ noto, l’ignoranza, intesa come non conoscenza di qualcosa, genera poi le paure. Un corpo dotato di una massa subisce ed esercita una forza di gravita’. Se pensiamo a qualcosa a spasso nel nostro sistema solare, e’ qualcosa che molto fortemente interagisce con gli altri corpi presenti. Vedere un qualcosa, non significa osservarlo solo con gli occhi, o meglio nel visibile. Oggi siamo in grado di accorgerci di qualcosa osservandolo a lunghezze d’onda diverse da quelle del visibile o anche mediante un’osservazione indiretta delle perturbazioni apportate dal corpo. Detto questo, se Nibiru ci fosse, sarebbe gia’ stato visto. Inutile parlare di cosa strane o citare argomentazioni esotiche, abbiamo raggiunto un buon livello di tecnologia, anche se non e’ mai abbastanza. Questo solo per dire che oggi come oggi se ci fosse qualcosa che ci sta venendo contro, soprattutto con quella massa, sarebbe gia’ stato visto. Pensare in maniera opposta, significa insultare anni e anni di scoperte e successi scientifici raggiunti.
Grazie ancora per i commenti, ma soprattutto per questo proficuo scambio di idee e opinioni che state portando avanti.
Auguro a tutti un buon 25 aprile!
Un caro saluto,
Matteo
Gli animali li sentono eccome i terremoti prima che si verifichino, il fatto che se noi essere umani non vediamo o non sentiamo non significa che le cose non esistano o non si realizzino.
Pensate veramente che le tensioni che si accumulano per decine di km cubici di roccia non generino tutta una serie di segnali precursori?
Gentile Enza,
la ringrazio prima di tutto del suo commento.
Mi permetto pero’ di dissintire riprendendo proprio le basi citate nell’articolo. Molto spesso, le noste convinzioni sono frutto di retaggio culturale, storie tramandate o sensazioni personali. Tutto questo ovviamente non puo’ essere supportato da misure scientifiche in grado di dimostrare la correttezza delle affermazioni.
Riprendendo il suo discorso, e come visto nell’articolo, non ci stiamo basando su quello che “vediamo o sentiamo” come esseri umani, bensi’ su una vasta gamma di suoni e fenomeni visualizzabili mediante strumenti Nessuno mette in dubbio, ad esempio, che l’apparato uditivo di molti animali funziona in modo diverso rispetto al nostro. Questo pero’ non preclude la possibilita’ di costruire strumenti in grado di ascoltare molto meglio e su intervalli maggiori degli esseri umani e degli stessi animali.
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non vi e’ nessuna prova a sostegno che gli animali possano prevedere i terremoti. Ovviamente dico “allo stato attuale”.
E’ altresi’ evidente che vi possano essere fenomeni precursori dei terremoti. Come visto tante volte pero’, ad oggi, scientificamente non si e’ ancora riusciti ad individuare eventi certi. Ovviamente la ricerca su questo importante settore continua e si spera, in tempi brevi, di poter arrivare a prevedere in qualche modo i terremoti.
Grazie ancora del commento.
Un caro saluto,
Matteo