E’ ormai un po’ di tempo che mi interesso delle profezie sul 2012. Per scrivere il libro “Psicosi 2012. Le risposte della scienza” e i post di questo stesso blog, mi trovo di continuo a leggere articoli sui temi piu’ disparati e su fonti anche profondamente in contrasto tra loro.
Alla luce di questa esperienza, vorrei condividere con voi, piu’ che un articolo, un pensiero ad alta voce.
Leggendo in rete e confrontandomi anche a voce con diverse persone, quello che molto spesso noto e’ una sfiducia nella cosiddetta “scienza ufficiale”. La domanda che mi sono posto e’: da dove nasce questo sentimento?
Per quanto riguarda il 2012, credo che una parte della colpa sia anche della scienza. A causa del continuo bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti, molte persone, anche se non lo ammettono, guardano con sospetto l’avvicinarsi del 21 Dicembre.
In questo blog, molto spesso abbiamo parlato di terremoti, asteroidi, invasioni aliene, mostrando come una cattiva informazione possa strumentalizzare il nostro pensiero.
Solo per citarvi un esempio, in questi post:
– Analisi statistica dei terremoti
– Terremoti, basta chiacchiere. Parliamo di numeri
abbiamo analizzato, numeri alla mano, la situazione dei terremoti. Come abbiamo visto, semplicemente consultando gli archivi pubblici che trovate in rete, possiamo smentire facilmente tutte quelle voci che vorrebbero farci credere che sia in corso un aumento significativo del numero dei sismi.
Qual’e’ dunque la colpa della scienza sul 2012? Se molte persone sono spaventate, o almeno guardano con sospetto al 21 Dicembre, il ruolo della scienza deve essere quello di divulgare i propri risultati in modo semplice e facilmente comprensibile. La mancanza di informazione lascia campo libero a tutte quelle fonti che sfruttano il momento di terrore.
La scienza non dovrebbe catalogare come “cose di poco interesse” quelle legate a questo genere di eventi. Come abbiamo visto nei diversi post, partendo dal tema del 2012, si affrontano argomenti molto attuali che riguardano direttamente: la fisica, la chimica, la biologia, l’astronomia, ecc. Vista proprio l’attualita’ di queste tematiche, molte persone non sono informate o vedono in questi argomenti qualcosa di completamente oscuro.
Il disinteresse della scienza ufficiale crea dunque terreno fertile per le ipotesi complottiste. Qui credo sia possibile individuare l’origine della sfiducia.
L’informazione che si cerca di far passare e’ che la scienza non si esprima a riguado “non perche’ non si interessi”, ma perche’ al contrario “sa quello che sta accadendo”. Opinione molto diffusa soprattutto in rete e’ che gli scienziati siano a conoscenza che qualcosa di “grosso” stia per accadere. Ora, le motivazioni di questo silenzio possono essere molteplici, ma tutte si rifanno alla figura dello scienziato che non puo’ divulgare queste scoperte perche’ minacciato da qualche potente o da qualche agenzia governativa, perche’ solo una piccola casta di eletti si salvera’ dall’imminente catastrofe o anche per evitare che il panico si diffonda tra le strade. Questo genere di scenari e’ spesso mutuato anche dai tanti film di fantascienza che spesso ci vengono proposti in TV.
La colpa della scienza e’ dunque nel silenzio che alimenta queste credenze.
Ritornando al titolo del post, come viene sfruttata la situazione dai complottisti? Appunto organizzando a loro volta il “complotto del complottista”. Continuando a dare nuova linfa alle teorie catastrofiste, non si fa altro che alimentare la paura ed il sospetto. Come abbiamo visto, molto spesso si prendono eventi verosimili dal punto di vista scientifico, si amplificano gli effetti che questi fenomeni avrebbero sugli esseri umani e si costruisce un castello di carte di indizi e segni premonitori.
Qual’e’ il vantaggio di questo complotto? Nel caso del 2012, si alimenta un mercato sempre in crescita di siti internet, riviste specializzate, libri su come salvarsi dalla fine del mondo e non dimentichiamoci, come visto anche in questo blog, la vendita di souvenir per la fine del mondo, di rifugi antiatomici, di corsi di sopravvivenza, ecc.
Risultato, sfruttare il momento di terrore per aumentare il terrore e trarre profitto.
Come abbiamo piu’ volte ripetuto, l’unico modo per non cadere in questo genere di trappole e’ quello di confrontare sempre diverse fonti e di ragionare con la propria testa. Farsi domande e analizzare a fondo le basi delle varie teorie e’ il solo modo per far crollare il castello di carte su cui sono costruite la maggior parte delle teorie catastrofiste che vengono proposte.
Per rimanere informati sulle profezie del 2012, ma soprattutto per affrontare in maniera divulgativa tematiche attuali della scienza, non perdete in libreria “Psicosi 2012. Le risposte della scienza”.
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