In diversi post abbiamo parlato del sisma che ha colpito l’Emilia il 20 maggio 2012:
– Emilia 13-16 Luglio, un po’ di statistica
Come spesso accade in questi casi, si crea una serie impressionante di voci riguardo a strani fenomeni avvenuti nei giorni precedenti il sisma o su eventuali segni premonitori non ascoltati.
In relazione a questo, si stanno diffondendo sul web moltissimi articoli che parlano di un innalzamento del livello dell’acqua nei pozzi proprio nei giorni precedenti la scossa maggiore. Molte testimonianze di questo fenomeno arrivano proprio da Finale Emilia, una delle zone epicentro del terremoto.
Secondo alcuni, l’innalzamento del livello dell’acqua, con il conseguente allagamento di alcune parti del terreno, sarebbe stato un segnale premonitore del terremoto. Da qui a pensare che gli esperti sapessero dell’arrivo del sisma e non abbiano avvertito di proposito la popolazione il passo e’ molto breve.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo punto.
In questo caso non si tratta di una legenda. Come riportato da abitanti della zona, alcuni giorni prima del terremoto c’e’ stato un innalzamento, anche di qualche metro, del livello dei pozzi e alcuni terreni agricoli sono stati allagati dalla fuoriuscita dell’acqua.
Ecco una foto scattata da un agricoltore di Finale Emilia sul suo campo:
E’ dunque vero che questi fenomeni avvengono in prossimita’ di un terremoto? Perche’ non vengono utilizzati sistemi di monitoraggio delle acque e dunque di previsione dei terremoti?
Questo argomento ricorda molto quello dei vulcanelli di acqua e sabbia che abbiamo trattato in questo post:
– Una prova del fracking in Emilia?
Esattamente come per i vulcanelli, l’innalzamento del livello di acqua nei pozzi, non e’ un segnale premonitore, bensi’ una conseguenza del terremoto.
L’aumento del livello di falda e’ anche noto con il termine di “fontanazzi”. In concomitanza con il terremoto, vi possono essere delle variazioni ai livelli di pressione nel sottosuolo, causando una spinta delle falde acquifere verso l’alto. La conseguenza di questa spinta e’ ovviamente un innalzamento del livello nei pozzi che, in alcuni casi, possono esondare allagando i terreni circostanti.
Come potete immaginare, questi fenomeni possono essere localizzati solo in alcuni punti della zona a causa dei movimenti del sottosuolo. Per rispondere ai complottisti che vorrebbero il silenzio da parte dei geologi, anche in Emilia esiste una rete di monitoraggio del livello delle falde, basata su una ventina di stazioni nel territorio. Sulla rete non si sono registrati aumenti significativi dei livelli, a dimostrare come questi eventi possano essere molto localizzati.
Tornando sul caso di Finale Emilia, come ormai avrete capito, la formazione dei fontanazzi non e’ un segnale premonitore del terremoto, bensi’ una conseguenza dello stesso. Nel caso specifico, l’innalzamento del livello dell’acqua e’ stato causato dalle scosse di intensita’ minore precedenti quella principale. La bassa magnitudo delle prime scosse ha fatto si che molti non avvertissero i movimenti tellurici ed interpretassero, a posteriori, i fontanazzi come un segnale premonitore.
Non date retta a chi vorrebbe farvi credere che esistono dei chiari segnali che preannunciano un terremoto. Ribadiamo per l’ennesima volta, ad oggi non esiste un sistema di previsione dei terremoti. La scienza tutta non ha interesse nel tenere nascoste le cose, soprattutto se di importanza vitale per la gente. Fare una cosa del genere sarebbe contro i principi stessi su cui la scienza e’ basata.
Confondendo cause ed effetti, si cerca solo di confondere l’opinione delle persone per convincerle di qualcosa non vero. Non fidatevi delle apparenze, ragionate sempre su ogni problema affidandovi a voi stessi, ad eventi passati e confrontando diverse fonti. Per continuare a studiare insieme non solo gli eventi predetti sul 2012, ma argomenti sempre in voga e ricchi di fascino, non perdete in libreria Psicosi 2012. Le risposte della scienza.
Eventi premonitori dei terremoti:
http://pianetax.wordpress.com/2013/04/14/segni-premonitori-e-precursori-dei-terremoti/
Ciao Albino,
in diversi post abbiamo parlato di precursori sismici, mostrando ovviamente lo stato dell’arte della ricerca nello studio di qualsiasi fenomeno in grado di prevedere l’insorgere d i un terremoto ma soprattutto discutendo le tante ipotesi fantasiose che ogni giorno vengono fatte sui terremoti.
Purtroppo, ad oggi, non esiste ancora un singolo precursore identificato come certo prima del terremoto. Mio personale punto di vista e’ che questa ricerca avra’ bisogno di ancora tanto tempo prima di giungere ad una conclusione finale, ma che forse, sempre mio punto di vista, non sara’ un singolo parametro. Vista la complessita’ dei fenomeni, io credo che in realta’ esistano una serie di concause che possono far comprenderer l’insorgenza di un terremoto.
Ti riporto un po’ di post in cui abbiamo parlato specificatamente di precursori sismici (con ovviamente gli altri post richiamati all’interno):
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/05/30/allineamenti-terremoti-e-bendandi/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/07/08/riassunto-sui-terremoti/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/10/27/terremoti-pollino-giuliani-radon-aquila/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/09/27/prossimi-terremoti-secondo-la-statistica/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/07/29/nuvole-sismiche/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/07/21/innalzamento-dei-pozzi-in-emilia-prima-del-sisma/
https://psicosi2012.wordpress.com/2012/07/13/strano-arcobaleno-a-conca-della-campania/
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Qualora ci fossero ulteriori dubbi, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto,
Matteo