Il libro di Daniele

27 Mag

Ci sono varie ipotesi che vedrebbero una chiara indicazione della fine del mondo nel 2012 anche nella Bibbia. Al solito, molte di queste sono completamente campate in aria o prive di qualsiasi fondamento. Tra queste pero’ ce ne sono alcune interessanti che meritano di essere citate in questa nostra trattazione.

In questo articolo cominceremo col vedere alcuni versi del Libro di Daniele, in cui si parla della fine dei giorni ed in qualche modo si trova anche un’indicazione temporale approssimativa di quando questa fine dovrebbe arrivare.

Nello specifico, il versetto 40 del capitolo XI dice:

Al tempo della fine il re del mezzogiorno si scontrerà con lui e il re del settentrione gli piomberà addosso, come turbine, con carri, con cavalieri e molte navi; entrerà nel suo territorio invadendolo.

Alcune interpretazioni vedrebbero questo verso come un’immagine degli ultimi scontri con gli estremisti islamici. In particolare, il re del mezzogiorno potrebbe essere Bin Laden mentre il re del settentrione rappresenterebbe il presidente degli Stati Uniti. Lo scontro in particolare potrebbe dunque riferirsi all’attacco delle Torri Gemelle.

L’indicazione temporale precisa si ha invece nel XII capitolo nei versetti 11 e 12:

Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni.

Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni.

Sempre secondo queste interpretazioni, dal momento dell’attacco di cui stiamo parlando, ci saranno 1290 giorni di sconvolgimenti e al termine di questi, dopo altri 45 giorni, per arrivare ai 1335, ci sara’ la fine dei tempi, come raccontato nel versetto successivo, il tredicesimo:

Tu, va’ pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni

Secondo queste teorie, questa sarebbe proprio l’indicazione precisa che nel 2012 ci sara’ la fine dei tempi. Le spiegazioni di questo conteggio sono completamente farneticanti e nessuna fonte dice esplicitamente da dove esce la data del 2012 ed in particolare il 21 Dicembre o il 5 giugno o il 6 giugno o qualsiasi altra data.

Cerchiamo di capire che relazione potrebbe esserci tra le indicazioni del libro di Daniele e il 2012. Cerchiamo di andare a ritroso, partendo, ad esempio, dal 21 Dicembre 2012.

Se sottraiamo 1335 giorni al 21 Dicembre 2012 arriviamo al 26 Aprile 2009. Cosa e’ successo in questa data che rappresenta lo scontro tra l’oriente e l’occidente? Assolutamente nulla!

Forse abbiamo sbagliato data, partiamo dal 5 giugno 2012 e torniamo indietro al solito modo. Otteniamo il 9 Ottobre 2008. Cosa e’ successo in questa data? Niente anche in questo caso.

Partendo invece dal 6 giugno, arriviamo ovviamente al 10 ottobre 2009, ma anche in questo caso niente di rilevante.

Come avete potuto vedere, questa profezia, per quanto precisa dal punto di vista temporale, non da nessuna indicazione specifica sulla fine del mondo ne su una data specifica.

Ci sono molte altre teorie che vedrebbero nella Bibbia o in altri libri sacri un’indicazione della fine del mondo nel 2012. Se volete approfondire questi concetti, leggete Psicosi 2012. Le risposte della scienza.

 

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3 Risposte a “Il libro di Daniele”

  1. Patrizia settembre 18, 2014 a 2:20 PM #

    Il libro di Daniele è scritto nel cosiddetto linguaggio dell’apocalittica (da cui deriva il termine “apocalisse”), linguaggio che si è sviluppato fra il III secolo a.C. e il II secolo d.C., prima nell’ambiente ebraico e poi in quello cristiano, e che è caratterizzato dal ricorso alle visioni e ai simboli, ispirati al mondo dell’uomo (le parti del suo corpo, il sangue, le armi), al mondo degli animali (descritti talvolta come rappresentazione dei nemici, talvolta come strumenti di punizione per l’uomo), alle immagini e ai fenomeni atmosferici e naturali(terremoto, fuoco, mutamento degli astri). Era utilizzato perché chi scriveva non voleva fare riferimento diretto ai personaggi e alle vicende narrate, per evitare così di esporre maggiormente al pericolo la vita delle singole persone e delle comunità coinvolte. Il simbolismo apocalittico racchiude in sé il messaggio di consolazione e di vittoria del bene sul male rivolto da Dio ai suoi fedeli. Interpretare alla lettera tale simbolismo significa trasformare tale messaggio in una visione catastrofica (appunto, apocalittica) del mondo e della storia. Perciò, anche le indicazioni temporali che si trovano nel libro di Daniele vanno “contestualizzate” e non capitombolate in conteggi fantasmagorici!

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